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“LA BACHECA DEI RICORDI” – SECONDA USCITA

  • GLI ESPERIMENTI SU ALI E GOMME

HOCKENHEIM 1996 – prove libere

Quando un tempo la f1 era tutto un provare follie e visto che Hockenheim era ancora il lungo tracciato che arrivava fino alla öst kurve, i team si sbizzarrivano in strane follie.

La Tyrrell prova a mettere 4 ruote anteriori alla sua vettura, per avere meno resistenza di rotolamento e aerodinamica, soluzione poi abbandonata per problemi di trazione e stabilità.

MONZA 1997 – test pre GP

Williams invece prova a levare l’ala posteriore, trovandosi a perdere un sacco di tempo nel motodrome, oltre a un posteriore troppo leggero persino sul dritto.

 

  • SILVERSTONE 1979

Il giorno in cui Barry Sheene, “mandò a quel paese” il rivale Roberts che gli stava rovinando la possibilità di trionfare a casa sua e tenere marginalmente aperte le speranze iridate.

Il fortissimo pilota Inglese, con l’arrivo dell’Americano, iniziò a veder diminuire il numero dei suoi trionfi, tanto che nel 79, battè Roberts solo in Svezia, grazie al ritiro del rivale.

Al tempo il telecronista scambiò il gesto come se fosse un saluto 😅

Minuto 3.38″

 

  • UN BEL GESTO, CHE PERò COSTò CARO

Campionato Mondiale Sbk 2004 circuito Enzo e Dino Ferrari a Imola.

Il mondiale è agli sgoccioli ed un arrembante giovanotto australiano di nome Chris Vermuelen sta cercando di contendere il titolo allo squadrone Ducati composto da Toseland e Laconi che ne sono i padroni. Chris guida una Honda del team Ten Kate e dopo un inizio stagione altalenante centra 4 vittorie e si rifà sotto al duo Ducati ufficiale.

Dopo il secondo posto ottenuto in Gara1 punta alla vittoria di Gara2 per restare in gioco partendo dalla prima fila.
Ma alla partenza del giro di ricognizione la sua moto emette una fumata senza che lui se ne accorga e senza che i colleghi gli facciano un cenno.. alla prima variante la sua Honda, con la ruota posteriore inondata d’olio, lo lancia per aria facendolo atterrare dolorante e con una caviglia malconcia..

Il gruppone lo sfila abbandonandolo nella ghiaia.. ma al fondo del gruppone c’è lui.. Giovanni Bussei, un torinese che corre in giro per il mondo con la sua tuta con le frange modello cowboy giusto per il gusto di divertirsi.


Gio si affianca a Chris, lo invita a salire sul codone della sua vecchissima 998RS e gli fa fare un giro intero del circuito del Santerno scaricandolo di fianco al muretto della pit lane mentre il suo team preparava il muletto per farlo ripartire.
Gio si schiera ma dopo qualche giro viene squalificato. Chris parte dai box ed arriva sesto.

Quel mondiale non fu vinto dall’australiano, ma il gesto di quel fulminato di Giovanni Bussei fu memorabile.

 

  • PRIMA E UNICA

Sul tracciato originale di Zeltweg, il team Penske di Formula 1 ottenne la sua prima ed unica vittoria nella categoria. Alla guida dell’auto il pilota britannico John Watson, anch’egli alla prima vittoria nella serie alla quale ne seguirono altre 4 negli anni a venire alla guida della McLaren.

 

  • RESTARE SUI CAVALLETTI

Sul circuito Belga son sempre successe cose incredibili, pare che certi tracciati annebbino piloti e tecnici, ed ecci a raccontare qualcosa di clamoroso.

In gara si era riusciti a fare appena 5 giri e ci fu lo spaventoso schianto a 250 km/h di Burti, dal quale ne usci miracolosamente senza danni seri..

Gara sospesa e al restart, i meccanici della Williams di Ralf Schumacher sforano i tempi d’intervento sulla monoposto, lasciando il pilota tedesco sui cavalletti, mentre le altre auto partono per il giro di ricognizione.

Pochi anni dopo si ripeterà anche con Barrichello a Magny Course

  • 1993 – THE NEW ITALIAN NUVOLARI

Così venne definito Nicola Larini, da giornalisti e commentatori, dopo l’impresa compiuta al Nurburgring a bordo della sua 155 V6 TI nel DTM.

Fino a quel momento, il campionato era molto equilibrato, con Mercedes e Alfa a dividersi equamente i trionfi.

La gara sul vecchio Nurburgring, era il terreno dei tedeschi, dove avrebbero dovuto dominare facilmente sull’Italica armata, anche perchè Larini non aveva mai corso su quel tracciato.

Ma il pilota di Camaiore stupisce tutti già dalle prove, con un giro di qualifica quasi perfetto, che lo posiziona in prima fila dietro a Van Ommen.

In gara 1 parte e si mette subito in testa, correndo come un forsennato, senza commettere la minima sbavatura…curva dopo curva aumenta il suo vantaggio, fino a portarlo a 5 secondi su Ludwig, che era il Ringmaister della categoria.

Nello stupore collettivo, la bandiera a scacchi viene sventolata per l’Alfa e Larini, che trionfa “A CASA LORO”

Gara 2 parte con la voglia di riscatto dei Tedeschi, ma Larini riesce ad essere ancora più efficace nella guida, lasciando alle Mercedes il duello per gli altri gradini podio. A fine gara, il trionfo di Alfa sarà ancora più eclatante di gara 2, perchè avverrà con una parata 1-2 di Larini e Danner.

Come al tempo di Nuvolari, un pilota Italiano su Alfa Romeo, aveva sconfitto le frecce d’argento.

 

  • LE PARTENZE QUELLE BELLE

Argentina 2018,  uno davanti e dietro tutti quanti, con Marquez che gioca al centra tutti gli avversari.

Quando la federazione non ne imbrocca una e crea più casini che altro.

Miller, era il solo che aveva scelto le slick, ed erano le gomme giuste, ma la federazione rimanda la partenza per far cambiare le gomme a tutti e s’inventa sta griglia in foto…

Tutto il resto è storiaaaaaaaa….ma storia, storia, storia….non è maledetta noiaaaa

Risultati immagini per crutchlow crazy

 

Beh, credo che in questo capitolo vi ho fatto rivivere qualche bel momento di questo mondo magnifico, che è il Motorsport.

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – EYETIME MOTORRAD GRAND PRIX VON ÖSTERREICH

Eccoci in Austria, teatro di una delle gare più belle del 2017, con la sfida infinita di sorpassi e controsorpassi fra Dovizioso e Marquez, terminata con il boato tipo stadio del pubblico presente (me compreso), per la manovra all’ultima curva, che vide trionfatore.

Dopo la gara di Brno, si continua a ripetere e tessere lodi per Ducati, che al momento è la moto assolutamente migliore del lotto, con il tracciato di Zeltweg che le è pure congenito, c’è ampio margine per vedere una probabile ulteriore doppietta, peccato che a livello di titolo iridato, ci sian sempre le solite quasi nulle speranze, visto che Marquez ha un vantaggio più che considerevole su tutti.

Honda non va mai data per vinta, visto che con il 93 si trova a suo agio sul tracciato ed i continui sviluppi presentati anche nei test post gara, pare abbiano dato buoni risultati sul forcellone in carbonio, tranne che a Crutchlow. Il nuovo pacchetto aerodinamico non sarà presente in questa gara, essendo uno sviluppo più mirato al 2019, assieme alla nuova carena.

Non si è stati fermi nemmeno in casa Yamaha, anche se gli sviluppi delle ali e dell’elettronica non verranno portati in Austria, perchè ritenuti si dei miglioramenti, ma ancora troppo marginali, con possibilità che portino solo confusione nel setting della moto. Aspettiamoci quindi delle M1 in difesa, difficilmente in lotta per le posizioni che contano. Una novità arriva per il 2019, ossia finalmente ci sarà un test team Europeo, che vedrà fra le loro fila o Folger o Smith.

Continuano gli sviluppi del telaio con rinforzi in carbonio per Suzuki e pare che ora anche i piloti ufficiali si siano accorti della bontà del progetto. Il tester Guintolì se dichiara molto ottimista per la stagione 2019.

Poco da dire su Aprilia e Ktm, alle prese con ancora grossi problemi di sviluppo delle loro moto.

MOTO2

Bagnaia viene chiamato nuovamente a una prova di forza, per andarsi a riprendere la testa di un campionato che pareva già avere il suo nome impresso, anche per levare qualche certezza a Oliveira, più in palla che mai. Si attende ancora una gara di vertice per Marini, che possa confermare che si sia presa la retta via, diventando quel pilota veloce che in molti lodavano e non solo il fratellino di Rossi.

MOTO3

Ancora incerta la situazione per Martin, dopo l’operazione al polso. Lo spagnolo sarà del gruppo, ma solo domani sapremo se ce la farà o meno. Occasione per Bezzecchi di aumentare il vantaggio e per Di Giannantonio di recuperare qualcosa, con una corsa al titolo ancora apertissima

Si inzia a parlare del cambio di formula per la qualifica della Moto3, con la federazione stufa dei continui trenini e piloti che non escono dai box, in attesa di trovare la lepre a cui agganciarsi, quindi attendiamoci a breve qualche novità.

Vi lascio on gli orari tv:

SKY

Domenica 12 agosto
11:00 – Moto3, Gara
12:20 – Moto2, Gara
14:00 – MotoGP, Gara

TV8

Domenica 12 agosto
11:00 – Moto3, Gara
12:30 – Moto2, Gara
14:00 – MotoGP, Gara

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2017 – NERO GIARDINI MOTORRAD GRAND PRIX VON ÖSTERREICH

Siamo qui, ferragosto eè vicino e siam qui, un mondiale stra aperto, talmente avvincente, da farci sognare con i tanti hp. E poi c’è, c’è quel solito Marquez che c’è, che è talmente distante, talmente vincente, che ti fa pensare che sia quel che sia, ombre dure, adatte all’ora e il motomondiale intanto vaaaa…

Opssss, mi è scappata l’intro Liga style.

Ma torniamo seri, Austria, circuito inserito in un contesto favoloso, circondato da montagne e tratti pianeggianti. Il verde domina, con molte foreste, zeppe di mille attività fisiche da svolgere, tutto organizzato splendidamente da Red Bull, in perfetto loro stile. Una zona da visitare almeno una volta.

Ah si, poi c’è il circuito, dove tutto è organizzato alla perfezione, dove i bagni non ti fanno aver paura di andarci, dove ti rapinano con il prezzo di un hot dog a 6 euro, ma ti rinfrescano con la ottima birra da 1/2 a 4 euro, da scolarsela su un prato, che pare quello di casa propria. Ora basta, che pare che son stato assunto da Red Bull, per fare pubblicità, ma è talmente bello, con il biglietto circolare che ti permette di vedere 3/4 di pista, oltre ad avere i mega schermi per essere sempre aggiornato di cosa accade, ti mette proprio voglia di salire a vedere la gara.

Ok, la gara, dove lo scorso anno si  assistito alla doppietta Ducati, con le due Yamaha che sono arrivate molto vicine alle rosse. Anche sto anno, il favore del pronostico è tutto per la casa di Borgo Panigale, con un Lorenzo, che dalle sue parole, pare essersi ritrovato, dopo l’introduzione delle alette (con premio per la moto più brutta di sempre ndr.) , mentre Dovi mantiene la sua buona costanza prestazionale.

Nei test avvenuti subito dopo la gara a Brno, si sono viste comparire le ali anche sulle carene della M1 (definite identiche a quelle di goldrake), con Vale e Mav che paiono essersi trovati molto bene, tanto da stampare tempi molto veloci, con un Rossi incredibilmente primo in un test del lunedì. (si, sono solo test, i tempi dicono quel che dicono e bla bla bla)

Honda non ha portato nulla di rivoluzionario, ma tanto si ritrova con un Marquez, quanto mai rinfrancato e convinto di se stesso, che riesce a sopperire come sempre a qualche mancanza della moto, sfruttando la sua classe e talento nella guida.

In casa Suzuki continua il pessimo rapporto con Iannone, che oltre a non ottenere risultati, si permette di attaccare il team per le gomme che gli hanno montato. Lamentandosi del giro di qualifica con una gomma vecchia anteriore, o del fatto che la sua moto, al flag to flag ,avesse ancora una rain montata al posteriore. Diciamo che ogni tanto potrebbe anche mordersi la lingua.

Aprilia continua i suoi progressi, con un motore che è ormai a livello degli altri, ed ora introduce anche un nuovo forcellone, alla continua ricerca della prestazione.

Ktm gioca in casa, tuttavia c’è ancora molta strada da fare per lei, nella massima serie, così come in Moto3, dove pare chiederanno aiuto a Kent per capire dove si sia persa la bussola, nella prestazioni.

Il meteo mette brutto per il venerdì, e temperature di 18-20 gradi per prove e gara. Michelin dalla sua poterà un posteriore asimmetrico, per garantire un grip omogeneo sui due lati, vista la predominanza di 10 curve a destra e solo 3 a sinistra.

Ora vado a comprare la vignetta per l’autostrada Austriaca, partenza con il minimo di carburante, per varcare il confine e rifornire il gasolio a poco più di un euro, oltre ad aver messo in portafoglio, i soldi per più di qualche birra.

Saluti

Davide_#redbullringsecondacasa_QV

FORMULA 1 GROSSER PREIS VON ÖSTERREICH 2017

E così, finalmente, la F1 fa tappa sulle alpi, su un circuito carico di storia, che una volta si chiamava Zeltweg ma ora lo chiamano Spielberg. Forse, per distinguerlo dal suo predecessore, un bel po’ più lungo, spettacolare e da pelo, specialmente con le macchine degli anni ’70 e ’80.

Le colline sulle quali si sviluppa il circuito hanno visto episodi storici: l’unica vittoria di Brambilla nel 1975, l’ultima vittoria di Peterson nel 1978, la zuccata monumentale data da Nigel Mansell contro la pensilina del podio nel 1987.

Ma ora tutto è diverso, il circuito è solo bello da vedere, ma di pelo sullo stomaco ne serve molto meno, specialmente con le auto moderne. Nonostante questo, domenica lo spettacolo è assicurato, perchè ci sono tanti dubbi che dovranno trovare risposta dopo la pazza domenica di Baku. Andiamo a vedere quali, in ordine sparso.

Dubbio n. 1: Vettel è veramente pentito?
La domanda sorge spontanea, dopo le scuse che ha formulato a seguito dell’incontro con il comandante supremo. Il povero Seb dovrà darsi da fare a spiegare ai piloti in erba delle formule minori che certe cose in pista non si devono fare. Nemmeno se si è lì grazie ai soldi di papà, aggiungo io. Di sicuro la cosa gli interessa poco, perchè alla fine della fiera Baku ha detto bene a lui e non al rivale. Ma è sperabile che abbia imparato la lezione, perchè quando si cade nei trappoloni non va sempre così bene, e dal GP azero poteva uscire con le ossa rotte, se non fosse stato per un poggiatesta ballerino.

Dubbio n. 2: Lewis è veramente un pilota corretto?
Anche questa domanda sorge spontanea, vedendo con quale sprint è uscito dalla curva a 90° prima del lunghissimo rettilineo di Baku, con le conseguenze che sappiamo. A norma di regolamento non ha fatto nulla di male, sempre se consideriamo che portare una F1 a 50 km/h non sia male. Sembra proprio che non lo sia, visto che nessuno gli ha detto niente. E, assodato questo, è a maggior ragione il caso che Seb si adegui, anzichè volere farsi giustizia da solo. Può sempre prendere lezioni dal giovane pensionato residente a Montecarlo, di sicuro gliele darà gratuitamente.

Dubbio n. 3: Cosa si saranno detti al debriefing quelli dalla Force India?
I casini fra gli aspiranti al titolo hanno messo in secondo piano il clamoroso botto fra i due della Force India, che hanno buttato via un risultato potenzialmente eccezionale. Il giovane Ocon sta mostrando un rendimento incredibile, e anche a Baku, nonostante l’incidente, ha continuato a portare a casa tanti punti. Ma anche lui deve forse farsi un po’ più furbo, spingere contro il muro il compagno di squadra non è mai cosa buona, e non è sempre detto che un comportamento del genere venga perdonato. Ma forse alla futura Force One sono contenti di avere questo tipo di problemi.

Dubbio n. 4: La nuova specifica Honda farà fare un salto di qualità alla McLaren?
I giapponesi sono estremamente gasati da questa nuova versione, tanto da mostrarsi molto fiduciosi. Forse rinvigoriti dal fatto di avere scoperto la causa del guasto che ha lasciato a piedi Nando negli ultimi giri della Indy 500. Contenti loro… ma, qualunque sia il miglioramento (non scommetterei su una McLaren nelle prime file) il matrimonio con la casa di Woking è giunto al termine, e qualsiasi gioia sarà effimera e avrà pure il sapore di una beffa.

Dubbio n. 5: Stroll riuscirà a confermarsi su buoni livelli?
Dopo essere stato eccessivamente incensato per i primi punti raccolti in Canada, grazie anche ai ritiri altrui, e dopo la effettivamente straordinaria prestazione di Baku, dove non ha mai messo le ruote fuori posto quando altri colleghi imparavano a memoria le vie di fuga o la forma dei muretti, l’Austria ci dirà se siamo veramente di fronte ad un danaroso di talento (come in tanti si sono affrettati a dire) o semplicemente ad una meteora molto ricca.

Il dubbio dei dubbi: pioverà o non pioverà?
A Zeltweg, pardon, Spielberg, quando piove piove sul serio. Con un tempo come quello del 1975, queste F1 non escono nemmeno dai box. Ergo, se deve piovere, speriamo che lo faccia ad intermittenza, così ci divertiamo un po’…