“Sotto la pioggia”, cantava un cantautore romano una quarantina di anni fa. E’ il 6 luglio e dopo un periodo di temperature molto alte, esattamente come in Italia anche in Inghilterra la domenica si rovesciano catinelle d’acqua.
Acqua che risparmia le qualifiche, nelle quali Verstappen fa la solita magia, davanti alle due McLaren, mentre le Ferrari, candidate alla prima fila, si accontentano della terza grazie agli errori dei piloti, puntualmente sottolineati dal team principal francese.
Al momento del via c’è il sole, ma la.pista è bagnata.
Intermedie per tutti e giro di formazione dietro la SC.
La traiettoria è asciutta, ma si prevede pioggia forte al giro 15.
Leclerc e Russell si fermano per le slick. Ma il terzo settore è troppo bagnato.
Allo spegnimento dei semafori non auccede niente di particolare, ma dopo solo 2 giri viene attivata la VSC causa fermata di Lawson urtato da Ocon. Anche Antonelli si ferma per montare le slick, mentre gli altri continuano.
Al giro 4 ai riparte e quelli con le slick perdono 10 secondi al giro. Al giro 6 di nuovo VSC per Bortoleto che si ferma in pista dopo avere sbattuto. Si riparte al giro 7 e Piastri attacca e supera Verstappen che fatica a tenere in strada una macchina molto scarica.
Le slick ora funzionano meglio delle intermedie, di circa 8 secondi.
Ma ricomincia a piovere, e la Mercedes fa fermare subito Antonelli per rimontare le intermedie. La pioggia aumenta ancora e pure Leclerc viene fatto fermare subito.
Verstappen va lungo e Norris lo passa, ed entrambi entrano ai box, seguiti da Hamilton. Il pit-stop è lungo e Lando perde la posizione su Max.
La pioggia é ora talmente forte che viene fatta uscire la SC.
Che arriva provvidenziale per le due Ferrari, che stanno letteralmente annaspando.
La gara riparte al giro 17. Hadjar disintegra subito la sua Toro Rosso tamponando Antonelli, ed esce di nuovo la SC. Si riparte al giro 22, con Piastri che, quando la macchina di sicurezza spegne le luci, pesta sul freno a Verstappen lo supera, protestando. L’australiano viene investigato per questa manovra, ma l’olandese perde la macchina ancora prima di passare il traguardo, sprofondando nelle retrovie.
Arrivano i 10 secondi di penalitá per Piastri, che ora ha 3 secondi di vantaggio su Norris.
Al giro 34 le due McLaren hanno fatto il vuoto a colpi di 2 secondi al giro. La lotta per il terzo posto é fra Stroll, Hulkenberg e Hamilton, Non appena la direzione gara abilita il DRS, Il canadese viene passato facilmente dagli altri due.
La pista si sta asciugando e Alonso al giro 38 azzarda il montaggio delle slick, imitato dl giro dopo da Russell. Ma é troppo presto, e George si esibisce in una bella piroetta. Dopo 3 giri é il momento giusto, e rientrano Hamilton e Verstappen.
Anche Hulkenberg si ferma, e riesce a tenere la terza posizione su Lewis, autore di due lunghi.
Al giro 44 Piastri si ferma e sconta la penalitá, e al giro successivo ai ferma Norris. Il distacco fra i due ora é di 5 secondi e tale rimarrà fino alla fine.
Hamilton prova ad andare a prendersi il podio, ma Hulkenberg riesce a tenerlo a distanza.
E finisce così con Norris che vince a casa sua davanti a Piastri, all’incredibile Hulk che conquista il suo primo podio in 239 gare partendo 19o. Poi Hamilton, Verstappen, Gasly, Stroll, Albon, Alonso e Russell.
Fra due settimane si correrà a Spa, dove la pioggia è di casa. Ma oggi abbiamo visto che l’ordine non cambia. Siamo tornati nel 1984 (o 1988, fate voi). Con la differenza che Norris e Piastri non assomigliano neanche lontanamente a Lauda, Prost e Senna.
P.S. Dal divano, si vedeva benissimo che il terzo settore era bagnato. E, probabilmente, si vedeva anche dal remote garage e dalla pista. E in Ferrari hanno deciso, per la prima volta, di ascoltare il pilota. Ovviamente sbagliando.
P.S. 2 Dopo avere dato ai piloti una monoposto inguardabile, grazie (pare) al licenziamento del DT nel pieno del progetto, il nostro prode francese non perde occasione per sottolineare gli errori dei piloti, smentendoli pure platealmente nelle interviste. I quali piloti, a quanto pare, gli vogliono talmente bene da mettersi in affari con lui (Leclerc) o da dire che non sarebbe mai arrivato se non fosse stato per lui (Hamilton). Contenti loro…
P.S. 3 In quanti dopo la gara di oggi diranno che Leclerc ha fatto una marea di errori. Vero, ma l’altro non è riuscito ad andare a prendere il podio ad Hulkenberg (!), commettendo svariati errori nel finale, quando viaggiava in aria pulita e sull’asciutto.
P.S. 4 Curiosa la chiamata di Piastri che rivoleva la posizione a compensazione della penalità. E ancora più curioso che Andrea Stella abbia ammesso che era già in programma, in caso di SC, di fare in modo di ridargliela, la posizione. Io francamente non ho capito perchè a suo dire questa manovra compensativa sarebbe stata necessaria.
P.S. 5 Abbiamo giá capito che Binotto si aggiungerà alla lunga lista di quelli che si sono formati sotto la gestione Todt e che hanno poi contribuito a far vincere le altre squadre. Per la cronaca, il podio di oggi é formato da squadre il cui comando è nelle mani di questi ex.
P.S. 6 La resurrezione della Sauber e di Hulkenberg ricorda molto quella quella della APXGP e di Sonny Hayes, narrata nel film F1 – The movie.
P.S. 7 E, infine, una parola per Nico, uno dei piloti più sottovalutati della storia della F1. Oggi è stato ricordato più volte che in molti casi non ha saputo essere all’altezza dei compagni di squadra. Ma nella seconda parte della sua carriera, quando ha dovuto sostituire qualcuno su qualche carriola, ha sempre fatto meglio e in diversi casi la carriola l’ha portata a punti. L’Audi non poteva scegliere pilota migliore per costruire la squadra, speriamo solo che gli dia il tempo di cogliere qualche soddisfazione prima di sostituirlo con un top driver.
* immagine in evidenza dal sito www.formula1.com
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