Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a ballare. E quelli che non sono dei duri, a volte il duro lo toccano con mano. O con la macchina. E così, in Arabia, Norris invece di fare la pole la manda a muro. Puntualmente, aggiungerei.
Mentre i veri duri, Verstappen e Piastri, la piazzano in prima fila, con Max che compie il solito miracolo.
Ma chi è il più duro, fra i due? La risposta è in curva uno, dove arriva per primo Oscar e accompagna dolcemente Max fuori pista, costringendolo a tagliare. Ovviamente l’olandese pensa di essere rimasto vittima di un’imboscata, e non restituisce la posizione, beccandosi 5, sacrosanti, secondi di penalità.
Nel frattempo, Tsunoda e Gasly si toccano ed esce la Safety Car. Si riparte dopo 3 giri, e Max prova a scappare ma Piastri non glielo consente.
Al giro 13 Norris, in rimonta, passa Hamilton e si porta in sesta posizione. Ma Lewis non ci sta e lo ripassa.
La scena si ripete al giro successivo, con Lando che capisce poi l’antifona e al terzo tentativo riesce a stare davanti. Ma, nel frattempo, ha perso 3 secondi che gli costeranno il podio.
Al giro 19 l’inglese della McLaren passa anche Antonelli e si porta in quinta posizione ma a 15 secondi da Verstappen.
Al giro 20 si ferma Piastri. Max effettua la sua sosta al giro 22 e scontando la penalitá perde la posizione sull’australiano.
In testa alla gara ora c’é Leclerc, che riesce a tenere un ottimo ritmo.
Il monegasco si ferma al giro 30 lasciando il comando a Norris che, partito con le dure, non si é ancora fermato.
Lando si ferma al giro 34 e torna in pista in quinta posizione.
Al giro 38 Leclerc passa Russell e si prende la terza posizione. George tre giri dopo viene passato anche da Norris, che va alla caccia di Charles.
Caccia che non andrà a buon fine, e la gara finisce così con Piastri davanti ad un furioso Verstappen, e a Leclerc che completa il podio. Seguono Norris, Russell, Antonelli, Hamilton, Sainz, Albon e Hadjar.
La prossima tappa sarà la prima delle due americanate stagionali, a Miami, dove lo scorso anno Norris colse la prima vittoria in carriera. Chissà se il suo ricordo gli servirà a ritrovare se stesso.
P.S. Max ha finalmente trovato pane per i suoi denti. E, infatti, a fine gara era infuriato. Non si capisce bene perchè, visto che la penalità era ovvia, sia da un punto di vista regolamentare che da quello prettamente sportivo.
P.S 2. si è sempre sostenuto che la SF25 sia una macchina sbagliata. Ma é giá la terza volta che, con Leclerc, in gara gira sui tempi dei primi, e che si ha l’impressione che, se partisse davanti, la storia sarebbe completamente diversa. Forse forse non è proprio tutto da buttare.
P.S 3. Charles continua a dire che ha trovato “la direzione” e che da tempo non si sente così a suo agio in macchina. Questa affermazione ripetuta nasconde certamente un messaggio alla squadra, del tipo “avete voluto andare in un’altra direzione? Avevo ragione io.”.
P.S 4. Questo, unito al fatto che Hamilton continui a prendersi una vita da Leclerc, oltre ad essere inaccettabile per uno che si prende 40M€ l’anno, confermerebbe che, forse, quando è arrivato ha provato a portare la squadra dove voleva lui, e che in Ferrari non si fidassero poi così tanto di Leclerc. Sbagliando.
P.S. 5 In tanti, compresi probabilmente alcuni che lavorano a Maranello, pensano che Leclerc non sia un grande pilota. Gli stessi prevedevano che sarebbe stato ridimensionato dal quarantenne sette volte campione del mondo. Io non sono mai stato fra loro e sono contento di avere ragione.
P.S. 6 Allo stesso modo, in tanti pensano che Piastri non sia destinato a grandi cose. Direi che anche in questo caso si sbagliano.
P.S. 7. I simpaticoni di Sky si stanno divertendo (per motivi che forse capiremo fra un po’) a mettere in difficoltà l’altro simpaticone alla guida della Ferrari. Del tipo “Charles sta salvando la Ferrari?”, alla quale la risposta è un “no” nemmeno tanto velato, oppure “pensate al campionato?” con relativa risposta “pensiamo a Miami” e, infine, “Lewis è in difficoltà?”, alla quale segue la solita supercazzola perchè in qualche modo bisogna pur giustificare l’avere speso così tanti soldi quando si ha già un gran pilota in squadra e a disposizione un altro giovane che ha dimostrato di saper fare grandi cose. A sentirlo, viene una gran rabbia pensando che Andrea Stella una volta lavorava a Maranello e poi ha pensato fosse meglio contribuire a far vincere Woking.
P.S 8. Clean air is queen.
P.S. 9 Trovate un altro lavoro a Vanzini, per favore.