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SIMPLY THE BEZ – PART II – POST GP FRANCIA 2023

Marco Bezzecchi vince il GP numero 1000 del Motomondiale.

Nessuno se lo sarebbe aspettato, vince Marco Bezzecchi su una Ducati clienti del 2022, vince la Ducati del team di Valentino Rossi, probabilmente con tanto anzi tantissimo amaro in bocca dall’altro lato del box visto che dovrebbe essere la prima guida quel Luca Marini che tutti aspettano.

Vince una gara magistrale, andandosene via dopo un sorpasso bello tosto anche su Marc Marquez, involandosi verso la vittoria in solitaria martellando come sapeva fare quel tipo di nome Jorge Lorenzo.

Due traiettorie giuste che si incrociano nel punto sbagliato. Cit.

E si. Sembra paradossale ma quando c’è di mezzo un Pilota amico, come solitamente si usava negli ultimi anni, si trova sempre una giustificazione. Non oso immaginare se al posto di Vinales si fosse trovato Marc Marquez, avrebbero parlato per un mese davanti alla corte federale delle Nazioni Unite.

BAGNAIA HA SBAGLIATO. Si può dire, certamente. Un incidente di gara ma un errore madornale, perché anche il più amatore degli amatori è consapevole che se entri dall’esterno il Pilota davanti a te, proiettato con sguardo e corpo sulla curva, NON TI VEDE.

Detto ciò son le gare, come diceva il buon Jack Miller “It’s racing baby”. Dispiace sia per Bagnaia che per Vinales, entrambi avrebbero lottato per la vittoria.

DOMINIO DUCATI

La Ducati è nettamente la moto migliore per distacco. Tripletta a LeMans con i Piloti del team Pramac (Martin e Zarco) che completano il podio, dopo aver vinto la sprint proprio con Martin. Non sono così sicuro che il loro vantaggio sia nel motore, mi viene da pensare visti i finali di gara che abbiano uno step elevatissimo a livello elettronico rispetto alla concorrenza. Tutto merito loro, complimenti.

C’è chi sorpassa sul rettilineo e chi deve farlo in curva. Cit.

PENALIZZAZIONI.

Stiamo rasentando il ridicolo. Ormai i Piloti hanno paura di sorpassare per via delle penalizzazioni, si sono inventati questa bellissima “drop position” come fossimo in un videogame. Giá nel GP di Jerez fu scandalosa la drop position data a Bagnaia per il sorpasso (pulitissimo) su Miller, qui abbiamo assistito ad un plebiscito punitivo contro Marc Marquez per uno dei sorpassi più belli del weekend (secondo solo a quello di Vinales all’esterno della Dunlop) perché eseguito contro il beniamino della TV italiana, successivamente un drop position a Bezzecchi per il sorpasso su Marquez ed infine un bellissimo Long Lap penalty a Brad Binder per il taglio alla “Chemin aux Boeufs” in cui praticamente non ha ottenuto nessun vantaggio in quanto era da solo. TUTTO CIÒ È RIDICOLO!

Dulcis in fundo la penalizzazione inflitta ad Alex Marquez, 3 posizioni di penalità a Mugello, per il sorpasso su Binder ad inizio gara. Probabilmente l’unica che poteva starci era un LLP in gara, non andare invece ad inficiare un weekend di gara completamente nuovo. Impressione mia è che lo Steward Panel voglia fare troppo la prima donna.

MARQUEZ È RITORNATO!?

Ormai è diventato un mantra, ma per la prima volta da quel maledetto Jerez 2020, l’abbiamo visto come siamo abituati. Veloce in qualifica, veloce in gara, capace di frenare tardissimo tanto che le Ducati facevano fatica a passarlo senza “toccarlo”. Che questo nuovo telaio commissionato a Kalex e progettato da Honda sia la svolta definitiva per la rinascita di questa moto? Lo vedremo al Mugello.

Rimango in tema Honda e mi chiedo come Joan Mir, il Campione del Mondo 2020 (si quel Mondiale che per via del covid si svolse solo in Europa con molti GP “doppi”) è palesemente in gravi difficoltà nonostante un Marquez assente per tutta la stagione finora. È finito nel tritacarne e lo sa anche lui.

KTM C’È, APRILIA FORSE, YAMAHA NO!

La KTM disputa un buon weekend dimostrando di aver un mezzo eccezionale davvero vicino a Ducati. La gara di Binder è stata rovinata da Alex Marquez in partenza, visto il passo avrebbe lottato per la vittoria senza ombra di dubbio. Jack Miller va già forte, la stende un po’ troppo spesso ma non sarebbe Jack Miller. Che la KTM sia una gran Moto lo dimostra lo splendido 4° posto di Augusto Fernandez, Rookie e Campione del Mondo Moto2 2022, che porta la GasGas ai piedi del podio. Segno che la KTM è davvero arrivata (dopo aver ingaggiato mezzo personale Ducati ci credo…)

In Aprilia erano partiti con ottime aspettative ma l’Europa è un banco di prova che non mente mai. Ed Aprilia in Europa si sta confermando una moto “normale” alla quale a mio avviso manca davvero un Top Rider. Non fraintendetemi, vinceranno qualche gara ma il Mondiale è un altra roba. Serve un Pilota da Mondiale ed onestamente Vinales non si sta dimostrando all’altezza del compito nonostante abbia un potenziale ALLUCINANTE ed io sia uno dei suoi primi estimatori dalla Moto3.

Ad Iwata, a casa Yamaha, in altri tempi avrebbero chiesto scusa ai Piloti facendo anche harakiri. Sembra di rivedere la Yamaha di fine anni 90, quella incapace di reagire al dominio Honda. Servirà un nuovo Valentino con team “Ducati” al seguito per farla rinascere. Che sará  Pedro Acosta dal 2024? Più probabile Jorge Martin…

ROMANTICISMO.

Parliamoci chiaro, non avrà più un posto fisso in MotoGP, ma questo Pilota è qualcosa di eccezionale. Non sarà uno dei più veloci, uno dei più carismatici, uno dei più fotogenici, ma di sicuro verrà ricordato come uno dei più valorosi professionisti del motomondiale. Ieri ha chiuso 11° (su 13) ma ha fatto un weekend notevole considerando che ha passato gi ultimi anni tra MotoAmerica, Dakar e Superbike. Grazie Danilo.

CLASSIFICA MONDIALE

Bagnaia ancora in testa, con 94 punti su 185 disponibili (una miseria) davanti a Bezzecchi a 93. Il primo rivale è Brad Binder a 13 punti di distacco, poi Vinales e Quartararo a 45. I rivali per il titolo sono proprio questi 3, con Marquez (quello vero) ed Enea Bastianini da non lasciar fuori, perché se iniziano a vincere saranno pericolosissimi…

 

Francky

 

MOTOGP 2023 – A JEREZ BAGNAIA TORNA A COMANDARE

Ritorno in Europa e Pecco Bagnaia mette a tacere tutti dopo la brutta scivolata americana.

Un secondo posto nella sprint race del sabato ed una vittoria magistrale nella gara “vera” della domenica permettono lui di recuperare la leadership in classifica generale e, soprattutto, la fiducia che poteva esser rimasta nello snake di Austin.

Ma andiamo per gradi.

 

QUALIFICHE

Al venerdì la pole la fa l’Aprila con in sella Espargaro. La moto di Noale è sempre più competitiva e se solo il suo pilota “migliore” (Vinales) partisse e “qualificasse” meglio potrebbe essere un’altra storia. Nel box Bonera e Rivola dovranno lavorare molto su Maverick, visto che Albesiano sta già facendo il suo sulla RS..

Competitive le Ktm ed in difficoltà Pecco che deve transitare dal Q1 per poi piazzarsi meglio di quanto ci si aspettasse in Q2.

Male Quartararo che cade inspiegabilmente più volte (e non solo al venerdì). Disastro Mir e pure il fresco vincitore di Austin Alex Rins.

Le moto giapponesi stanno facendo da “riempigriglia” da ormai troppo tempo, sopravanzate non solo dall’italiana di punta ma pure da Aprilia e Ktm. La politica di “fare” una moto per il loro pilota migliore non paga più. Gli altri sono diventati troppo bravi per aspettarsi che il talento di Quartararo e Marquez possa essere sufficiente a svettare. Che poi Marquez in questo 2023 ancora non lo abbiamo potuto vedere (ma questo è un argomento che verrà trattato più avanti).

SPRINT RACE

Partenza doppia con incidente che vede coinvolti Bezzecchi, Alex Marquez, Augusto Fernandez e Morbidelli. La vittoria va a Binder su un rimontante Bagnaia che approfitta di qualche imperfezione di Miller per agguantare un secondo posto che il giorno prima pareva un miracolo. Ai piedi del podio arrivano Martin ed un ottimo rientrante Oliveira sull’Aprilia clienti. Male Espargaro che finisce nella ghiaia, male le Yamaha che navigano dopo il decimo posto, male Rins che arriva tredicesimo dietro anche a Quartararo. Gara solo discreta per le Ducati Mooney. Diggia agguanta un undicesimo posto che lo fa sorridere.

 

MAIN RACE

Partenza doppia dopo l’incidente in curva 2 (ancora una volta!) che ha coinvolto Quartararo, Bezzecchi ed il povero Oliveira che si rompe un braccio e dovrà saltare ancora altre gare…..

Quattro partenze a Jerez…con l’imbuto di curva 2……

Gara tirata con Binder, Miller e Bagnaia tutti molto vicini per l’intera corsa. Il sudafricano conquista ben presto la leadership sul compagno di squadra guidando la corsa sino a pochi giri dalla fine quando un arrembante Bagnaia lo passa in maniera spettacolare e senza diritto di replica. Pecco e Jack si sono anche sfiorati: l’australiano è arrivato un attimo lungo alla dry sack a metà gara e l’italiano si è infilato nel pertugio. Il ducatista si è anche scusato (pur non colpevole) e Jack l’ha mandato a stendere, salvo poi abbracciarsi all’arrivo. Per tale episodio la direzione gara ha comminato una “drop position” al ducatista… ma anche di questo ne parliamo più avanti.

Ai piedi del podio un ottimo Martin che ha preceduto Aleix Espargaro rimasto sulle ruote. Al povero Vinales è “scesa la catena” (e non in senso figurato) all’ultimo giro privandolo di punti che in futuro potrebbero rilevarsi importanti. Quartararo solo decimo penalizzato con LLP per l’incidente in partenza (ne riparliamo sempre dopo…), Ottimo Diggia dodicesimo che sta prendendo fiducia. Mir consolida la sua posizione in testa al campionato delle cadute ne infila un’altra dopo quella della Sprint.

 

COSA NON VA’.

Pista, format, sicurezza e decisioni della race direction.

Le vie di fuga di Jerez cominciano ad essere troppo strette. Per due volte sono “partiti” gli air fence e, fuori da curva 2, Oliveira si è rotto il braccio perdendo così ancora chissà quante gare dopo quelle perse causa caduta a Portimao.

Il format con la sprint piacerà forse a coloro che si stanno avvicinando adesso al motociclismo. Chi scrive sarà pure un dinosauro, ma per me non è spettacolo assistere a 4 partenze per due gare con i rischi annessi e connessi che ciò comporta per i piloti. Marquez ancora assente e un Bastianini ancora non in grado di stare per più di 3 giri sulla moto non sono spettacolo… Pol Espargaro ancora fuori e ancora una volta Oliveira. Con tutti i punti lasciati in giro da questi piloti è chiaro il mondiale si deciderà sulla regolarità e non sulla velocità.. e per fortuna che Bagnaia ha la smania di andar forte e si è steso due volte “aggratis” altrimenti avrebbe una quarantina di punti in più già oggi….

La Race direction è stata a dir poco ridicola. Dare un LLP a Quartararo per l’incidente in partenza (di gara) è pura follia. Mi chiedo se qualcuno in race direction sia mai stato in una curva 2 di un qualsiasi circuito di una qualsiasi categoria. Ma dall’interno del casco e del cupolino. Vogliamo più spettacolo, vogliamo più gare, vogliamo più partenze e poi frustriamo i piloti a non fare il proprio mestiere cercando di frenarli anche quando non hanno colpe? Non va bene. Come se non fosse sufficiente questa bizzarra decisione, gli steward hanno obbligato Bagnaia a restituire la posizione dopo il sorpasso alla dry sack ai danni di Miller che era andato largo. Signori, i piloti fanno i piloti, puntano a passare quello davanti, ad infilarsi in ogni spazio possibile immaginabile. In questo caso si sono appena sfiorati e l’azione non ha nemmeno fatto perdere tempo e posizioni a Miller. Che devono fare? Devono gareggiare o farsi gli inchini? Eddai….

 

 

DANI PEDROSA.

Ho lasciato apposta in fondo il minuscolo spagnolo. Perché è come il dolce dopo il pasto e ti deve lasciare il retrogusto per più tempo possibile. Minuscolo spagnolo che ha fatto una gara maiuscola mettendosi dietro gli altri prima delle Q, facendo un ottima qualifica e arrivando non molto lontano dai primi nelle due gare. Assente dal 2018 sembrava non avesse mancato nemmeno una gara da allora. Immenso Dani, fuori allenamento “da gara” obbligato a quattro partenze in  due giorni che una volta faceva in due mesi….

Evviva la sicurezza.

RINS SCERIFFO TEXANO, BAGNAIA CADE ANCORA – POST GP AUSTIN

Il GP delle Americhe, sulla pista texana di Austin, si conclude con Alex Rins mattatore che vince la gara e sale sul podio nella Sprint. Cade ancora in gara Bagnaia che fa un regalo enorme a Marquez. Miracolo Quartararo?

La Honda non vincerà altre gare nel 2023 con un Pilota diverso da Marquez. Non più, tranne che al COTA. In Texas la casa dell’ala dorata aveva il vice sceriffo della contea di Austin in sella alla RCV di Cecchinello che sbaraglia la concorrenza e vince una gara magistrale davanti a Luca Marini e Fabio Quartararo.

Alex Rins è sempre apparso in controllo, per tutta la gara anche quando aveva davanti il Campione del Mondo in carica. Dopo la caduta di Pecco ha gestito il vantaggio su un ottimo Marini ed un altrettanto ottimo Quartararo che compie un miracolo ad Austin. Ma sarà vero?

YAMAHA C’È. HONDA PURE.

La M1 non è così scarsa come vogliono far credere. Il nuovo step di motore ha abbassato il gap dalle Ducati, c’è ancora da lavorare ma non tutto è perduto. Da Jerez (prossimo GP) vedremo Quartararo la davanti a lottare per la vittoria. Anche la Honda non è male, anzi. Colmato quasi il GAP di motore con Ducati ma c’è un grande divario in trazione, tant’è vero che al COTA si è visto benissimo come Bagnaia sverniciasse Rins senza ritegno uscendo dalla curva a gomito che immette al rettilineo. Vedremo a Jerez il reale livello anche di Honda, sia con Rins che con Mir.

JOAN MIR, COSA DIRE!?

È vero, ha vinto un Mondiale in MotoGP. Ha vinto una sola gara in categoria, mai fatto una pole position. Guida la moto dal team Ufficiale ma oltre a prenderle sistematicamente da Marquez, adesso viene stritolato anche da Rins che guida la moto clienti. Credo che uscirà malissimo da questo 2023 in casa HRC, sembra di rivedere Biaggi (scusa per il paragone Max) nel 2004…

BAGNAIA ANCORA OUT.

Bagnaia ha fatto la pole position, ha “annichilito” Marquez (Alex) in qualifica portandosi poi dietro Marini. Ha vinto la gara sprint in una maniera incredibile ma qualcuno dovrebbe dirgli che la gara sprint vale la metà dei punti di quella vera. Si stende di nuovo dopo Thermas e siamo a 2 su 3 GP buttati letteralmente. Attenuante? Si. Temperatura davvero al limite per la hard davanti, sono caduti in 9 e tutti con l’anteriore, non è un caso. A buon intenditore…

È caduto ancora, mentre era in testa al GP. Nei due GP in cui mancava il vero rivale lui l’ha stesa, praticamente ha regalato 50 punti a Marc Marquez. Già da Jerez sarà chiamato ad una risposta in gara (quella di domenica Pecco!) da dare a tutti. È il numero 1 e deve dimostrarlo.

JORGE MARTIN, BLUFF O COSA!?

Vero. Sono parole forti. A me frega nulla dell’incidente con Alex Marquez, perché lo ritengo un incidente di gara e non deve essere penalizzato. Purtroppo Jorge Martin distrugge più carene di quante in Ducati ne possano produrre, quindi c’è un problema. Sente assolutamente la pressione addosso di una mancata chiamata dal team Factory e rilascia dichiarazioni di interesse verso Yamaha. Deve premere il tasto reset e parlare un po’ di meno, sopratutto degli altri…

LA GARA

Arrivano al traguardo in 13. Avete capito bene in 13. Praticamente se avessi gareggiato io sarei andato a punti, magari con la Kawasaki del team Hayate del 2009… Si stendono Martin che prende anche l’incolpevole Alex Marquez, Espargaró, Raul Fernandez, Miller, Bagnaia, Mir, Nakagami e Bradl…

Vinales è in palla ma come al solito in partenza vuole rovinare tutto perché ho piace risalire dal fondo. Aprilia deve inventarsi qualcosa perché perde troppi punti. Arriva 4° ma sarebbe potuto essere molto più avanti visto il passo, addirittura vincerla. Oliveira che guida la moto vecchia ed è al 3° GP su questa moto gli arriva a meno di 2 secondi. Maverick deve darsi una svegliata. 

Soltanto 6° Bezzecchi che è in testa al Mondiale e che chiude davanti a Zarco (7°). Chiude 8° Franco Morbidelli che si becca 15 secondi dal compagno di team Quartararo. Credo davvero che sarà il suo ultimo anno in Moto GP, quella sella fa gola ad Jorge Martin e soprattutto a Pedro Acosta. Dietro di lui un altro che saluterà la categoria a fine anno, Fabio Diggiannantonio che questa Ducati proprio non riesce a guidarla. Chiude la Top10 Augusto Fernandez, poi Pirro, Folger e Binder che riesce a portarla al traguardo dopo la scivolata.

Appuntamento tra due settimane a Jerez de la Frontera. Il Mondiale inizia per davvero, come sempre inizia in Europa.

 

Francky

 

 

 

SIMPLY THE BEZZ – ARGENTINA POST GP

Thermas de Rio Hondo, Argentina. Terra, anzi circuito, di battaglie epiche e controverse. Di prestazioni al di sopra di ogni regola ed aspettative. In Argentina cade la pioggia già dal giovedì, tutti sanno che sarà una gara da dentro fuori.

La sapeva Bagnaia, che aveva un occasione ghiotta visto che Marquez e Bastianini saltano il round, lo sapeva Aprilia che sperava in una gara asciutta.

Tutti hanno deluso le aspettative, tutti tranne la Ducati, tutti tranne Bezzecchi. Marco ha letteralmente fatto un altro lavoro, ha spinto come un dannato dal primo all’ultimo giro dando una paga “della madonna” a tutti gli altri, Campione del Mondo compreso. Una serie di giri sotto al 46, nella prima parte di gara, gli ha permesso di creare un gap a dir poco imbarazzante.

Probabilmente avrebbe trionfato anche nella Sprint Race se il compagno di team non gli avesse rifilato una carenata in partenza. Nella gara “veloce” trionfa Brad Binder proprio davanti al Bez ed a Marini. Nella gara reale invece non c’è scampo.

Proprio dove aveva vinto la prima gara in carriera nel 2018, trionfa in sella alla Ducati del Team di Valentino Rossi che porta un proprio Pilota sulla moto gestita dal suo team alla vittoria in MotoGP.

DUCATI AL TOP

La moto di Borgo Panigale si conferma in assoluto la moto da battere in ogni condizione e soprattutto sul bagnato diventa imprendibile, basti pensare ad esempio alla Top10 di Diggiannantonio che sull’asciutto arriva dietro pure al magazziniere che chiude l’autodromo.

Zarco encomiabile nella gestione gomma, fa sfuriare Alex Marquez e Bagnaia e poi li va a riprendere e li salta come birilli, avrebbe preso anche Pecco se non si fosse steso. Ai piedi del podio un ritrovato Franco Morbidelli davanti ad Jorge Martin e Jack MillerNelle prime 10 posizioni ben 6 Ducati considerando le 2 Ufficiali out sarebbe stato 8 su 10. Imbarazzante…per gli altri. Ottimo lavoro a Borgo Panigale.

DELUDE BAGNAIA, DELUDE APRILIA.

Sia chiaro. Non è che non si può dire che Pecco abbia scazzato alla grande buttando 20 punti e regalandoli letteralmente a qualcuno (uno a caso, fate voi). Bagnaia ogni volta che si trova qualcuno davanti che spinge sembra voler sempre strafare, vedi Marquez a Misano, Martin a Losail, Bastianini a LeMans e domenica Alex Marquez a Rio Hondo.

Grande delusione anche da Aprilia che sul bagnato Argentino proprio non è andata avanti. Un passo indietro brusco visti i risultati di Portimao. Urge un inversione di tendenza subito dal Texas, sperando che non sia stata un allucinazione quanto visto in Portogallo.

ALEX MARQUEZ CONVINCE ADESSO?

Ricordo la sterile polemica di qualche “haters” che dava ad Alex del raccomandato, addirittura vincente in Moto2 perché gli avevano portato il “gommone” posteriore. Non solo la storia li sconfessa, vincendo due Mondiali (uno per categoria), facendo due podi nell’anno d’esordio in MotoGP su una moto costruita per il fratello. Nel primo anno su Ducati, dopo un ottimo GP di Portogallo, fa la pole position in Argentina, chiude davanti a Bagnaia la Sprint Race dopo una battaglia molto accesa e addirittura fa podio nella gara domenicale. Bagnaia fatica molto a passarlo e nel tentativo di allontanarsi da lui si stende. Che dire, un raccomandato…

YAMAHA ED HONDA NEL BARATRO.

Con Honda abbiamo perso le speranze, visto anche il ko di Joan Mir. Senza Marc Marquez sono destinati all’anonimato. Yamaha invece non sembra essere in grado di combattere con Ducati, non traggano in inganno le condizioni della pista, su asciutto avrebbero faticato ancor di più. Qui Morbidelli grazie alla sua guida pulita da anni 90 è riuscito a piazzarla vicinissima ai primi, ma sarà sempre così? No.

Tra due settimane appuntamento in Texas, a casa di Marc Marquez nella speranza di rivedere sia lui che Bastianini.

 

Francky

 

 

(Immagini MotoGP.com)

 

 

DUCATI MOSTRUOSA – PORTIMAO È ITALIANA – POST GP

Da dove iniziamo? È solo il primo GP dell’anno ma c’è tanta di quella carne al fuoco che non so da dove iniziare. 

Portimao è Italiana. Vince e stravince la Ducati condotta da Pecco Bagnaia davanti a Vinales ed alle Ducati di Bezzecchi, Zarco ed Alex Marquez. Una prestazione fantastica quella di Pecco che è rimasto in controllo totale per tutto il weekend di gara grazie alla sua guida ma soprattutto ad una moto eccezionale come la GP23. Questa è la moto totale e la performance di Alex Marquez (che guida la GP22) ne è la conferma.

Un Pilota che lo scorso anno galleggiava tra la P12 e P15 al cambio moto di ritrova a lottare per il podio. Questo è un chiarissimo segno che la Ducati è la moto che fa completamente la differenza come ai tempi la NSR500 o la Suzuki di Sheene, Ferrari e Lucchinelli.

MARC MARQUEZ

Marc Marquez è tornato. È al 110% e lo abbiamo visto tutti. Portare la Honda in pole position contro questa Ducati è uno schiaffo morale non solo al mondo della MotoGP (vi sono mancato?!?) ma anche a tutto il management Honda accorso in Portogallo. Ottima la prestazione nella Sprint Race dove chiude sul podio dietro alle solite Ducati di Bagnaia e Martin.

Foto di Fabio Marzo.

In gara Domenica si spegne la lampadina e combina un casino dietro l’altro. Marquez ha un problema, la sua Honda. Davide contro Golia, se vuole stare davanti deve rischiare. Avete visto come è entrato nel corso del primo giro pur di mantenere la testa della corsa? Non parlo dell’incidente ma della manovra in cui ne ha superati 2 ed ha avuto un piccolo contatto con Martin (foto sopra).

Pochi giri dopo il fattaccio con un ingresso sconsiderato dovuto alla chiusura di anteriore, come già successo nel sorpasso sopra. Con la H davanti è stato troppo arrembante, ha steso Oliveira e rovinato la gara di Martin. Punto con un doppio LLP, non prenderà parte al GP di Argentina per va dell’operazione subìta alla mano ieri sera. Forse anche meglio, servirà a calmare gli animi e tornare bello in forma per Austin.

Una cosa è certa, Marc Marquez è tornato.

APRILIA AL TOP

Foto MotoGP.com

Se con Alex Espargaró l’Aprilia si era affacciata nelle posizioni che contano è con Maverick Vinales che sfiorano il colpaccio già a Portimao. Vinales può lottare veramente per il titolo se trova la quadra completa ed è nettamente più forte di Alex, lo dice la sua storia visto che già ha trionfato sia con Suzuki che con Yamaha e probabilmente adesso ha un ambiente “familiare” che lo aiuta tantissimo. Siamo tutti felici del rendimento di Vinales, ne avevamo bisogno.

KTM COSA ASPETTARSI?

Jack Miller ha condotto un weekend fenomenale, si è adattato subito alla RC16 ed ha chiuso la gara subito dietro Brad Binder ma la sensazione è che potrà dare tanto di più. Qui hanno fatto i test però l’inizio è molto incoraggiante. KTM ha bisogno di fare quel piccolo step che gli consenta di lottare con i primi perché altrimenti rischia di perdere uno dei prossimi cracken del Motociclismo che scalpita in Moto2…

LUCA MARINI COSA COMBINA?

Mi ha lasciato perplesso. In gara Sprint stende il povero Enea Bastianini procurandogli un infortunio grave che gli farà saltare almeno due gare quindi di fatto mettendo già fuori gioco il Pilota Factory Ducati. In gara si stende di nuovo e vede il suo compagno di Team salire sul podio mentre lui chiude a zero punti il primo weekend dell’anno.

Alex Marquez, Rookie Ducati, davanti alle due KTM Factory ed a Zarco. Immagine MotoGP.com

Nota ancora più dolente è che Alex Marquez, nuovo giugno u questa moto, gli è praticamente stato davanti tutto il weekend. Credo che per mantenere quella della serva molto di più.

MA LA YAMAHA CORRE!?

Credo che Fabio Quartararo si stia mangiando le mani. Praticamente invisibile in tutto il weekend, mai nelle posizioni che contano. Viene da chiedersi a questo punto quanto avesse ragione Vinales su quel box visto l’andazzo degli ultimi anni. Probabilmente è un episodio negativo questo di Portimao, ma la vedo durissima per tutto l’anno considerato che Morbidelli quest’anno dirà addio alla Top Class (non vedo soluzioni per lui). Considerando che non hanno neanche un team satellite…

HONDA AL TRACOLLO.

Senza Marc Marquez, capace di portare in pole contro questa Ducati la Honda, sono proprio a zero. Mir ha chiuso addirittura 5 secondi dietro a Rins, Nakagami che guida questa moto dal paleolitico Non capisco cosa ci faccia ancora lì. Abbiam capito che é giapponese ma è un paracarro…

DOMENICA SI VA IN ARGENTINA

Sul circuito di Thermas non vedremo Marc Marquez, che si è operato ieri sera, potremo però avere delle prime conferme. Qui a Portimao ci sono stati i test quindi potremo vedere, già dall’Argentina, delle novità in classifica. Sono curioso di vedere Alex Marquez e Jack Miller.

Ducati e Bagnaia sono i favoriti di questo Mondiale, di un Mondiale lunghissimo. Un Mondiale tanto forse troppo lungo…a buon intenditore…

 

Francky

 

Si ringrazia Fabio Marzo per alcune foto concesse. https://twitter.com/FabioMarzo1/status/1640004560977625101?t=ufDPLYL3GErNgx5-S-gyow&s=19