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VINALES NELLA STORIA – AMERICAS GP

Parto così, perché io e qualcun’altro quassù ci abbiamo sempre creduto. Grazie TopGun!

Maverick Vinales vince il GP di Austin in sella alla Aprilia RS-GP e diventa il primo Pilota nell’era MotoGP a vincere con tre marchi differenti (Suzuki, Yamaha ed Aprilia). Un splendido Pedro Acosta si piazza 2° davanti ad un grande Enea Bastianini. Cade Marquez quando era in testa alla gara, solo 5° Bagnaia.

È il terzo appuntamento del Mondiale MotoGP, non essendoci l’Argentina sarà anche l’ultimo prima del “ritorno” in Europa come si suol dire, nonostante abbiano corso a Portimao. Si può dire tranquillamente che finisce la pre-season ed inizieranno a fare sul serio, non che abbiano giocato finora… È stato un inizio di GP davvero incandescente, con l’attesa tutta rivolta al Pilota da corsa col numero 93. Marc Marquez è il Pilota che ha dominato su questo circuito, quasi quanto al Sachsenring. È un po’ come Imatra per Agostini, il Mugello per Valentino o Phillip Island per Stoner… Vincere già al terzo GP è letteralmente impossibile vista la concorrenza, ma parliamo pur sempre di uno talmente fenomenale che si è adattato dopo poche gare ad una MotoGP diversa. Potremmo dire che “è lo stesso per Pedro Acosta” (incredibile il fenomeno della Gas Gas) ma lui non ha un background di “un’altra moto della categoria” quindi non ha meccanismi da adattare alla sua guida. Per lui paradossalmente è più facile adesso, rispetto ad un Marquez o un Morbidelli ad esempio. Nelle prove libere sono sempre i soliti a dettar legge con Vinales e Martin in gran spolvero. Il Pilota Aprilia si prende una fantastica pole position davanti ad Acosta e Marc Marquez. Seconda fila tutta Ducati con Bagnaia, Bastianini e Martin.

GARA SPRINT

Partenza bruttissima di Bagnaia che perde tantissime posizioni mentre Marquez tira subito la staccata a Pedro Acosta portandosi alla caccia di Vinales. Al secondo giro il motore della GP23 di Diggia esplode in pieno rettilineo per fortuna alla fine della staccata, senza conseguenze. Acosta in staccata è letteralmente indemoniato, vuole vincerla e non gli interessa rischiare. Sembra una scena già vista, proprio con il Pilota col numero 93 nell’anno 2013.

Tratto del “serpentone di Austin”. Partenza perfetta di Vinales, seguito da Marquez e Pedro Acosta. Fonte MotoGP.com

Ritmo indemoniato di Vinales sin dalla partenza, le uniche emozioni le regalano Marquez, Acosta e Martin che in un giro si danno battaglia per il 2° posto. Marc sembra in difficoltà ma in realtà ne ha più di Martin e gli guadagna subito un secondo non appena sente il suo “odore” alle spalle. Posizioni invariate fino alla fine. Resta da capire cosa sia successo a Pecco Bagnaia, autore di una gara davvero opaca nella Sprint. Dalle prime indicazioni poco grip durante la gara, lui stesso ha dichiarato che “la gomma posteriore non funzionasse” e che in gara domenica sarebbe stata un altra storia. Intanto Luca Marini è la prima delle Honda…

GARA

Una partenza al cardiopalma con Bastianini che tocca Marquez e rischia di stenderlo, Martin prende subito il comando della gara ma brucia troppo presto la posteriore. Marquez ed Acosta danno vita ad un’altra battaglia epica. Dopo aver superato Pedro ed essersi messo in testa, Marquez probabilmente prende una buca sul rettilineo principale (Vinales post gara lo ha ribadito) e perde via capra e cavoli. Bruttissimo errore ma Marc c’è.

Vinales in gara con la RS-GP. Fonte MotoGP.com

Vinales è partito male a causa di uno spunto non eccezionale e si ritrova 11° a causa del contatto tra Martin e Bagnaia alla prima curva. Risale e costruisce una rimonta furiosa andandosi a prendere una grandissima vittoria. Delude oggi Jorge Martin, partito in maniera Garibaldina e con la gomma praticamente finita dopo metà gara. Delude Ancora Pecco Bagnaia, che dopo la drammatica Sprint non riesce a trasformare le parole del post gara ai fatti. Soltanto 5° dietro Martin e soprattutto un grande Enea Bastianini che manda un segnale importantissimo sia a Ducati che ad Aprilia.

Su Pedro Acosta non altro da aggiungere. Puó vincere il Mondiale, la vittoria è molto vicina. In KTM due domande dovrebbero farsele, anche se lascio uno spiraglio per i GP prossimi. Le Giapponesi non sono pervenute, inutile girare il coltello nella piaga. Luca Marini comunque la porta sempre al traguardo, anche oggi ultimo e migliore Honda.

È tutto, la pre-season è finita. Adesso si torna ai Europa e comincerà il Mondiale vero, anche se già abbiamo degli ottimi spunti.

Francky

 

P.S. Il dato interessante è che nelle Sprint Race il pilota più in forma della Ducati è Marc Marquez. 31 anni, tanta fame.

PORTIMAO GRAND PRIX- MARTIN DOMINA, BAGNAIA STENDE MARQUEZ – MOTOGP

Vince Jorge Martin, davanti a Bastianini ed un grandioso Pedro Acosta. Disastro di Bagnaia che prende in pieno Marc Marquez e lo stende. 

Secondo appuntamento stagionale in Portogallo, sul magnifico circuito di Portimao nella regione dell’Algarve. Si dalle prove velocissimi Bastianini e Marc Marquez. Lo spagnolo guadagna feeling giorno dopo giorno ed chiude in testa le FP1. In qualifica però domina la Bestia, siglando un tempo però ben lontano dalla pole 2023. Marquez si stende al primo giro lanciato, quando aveva mezzo secondo di vantaggio su Bagnaia e Miller che erano qualche metro davanti a lui. Chiude 8° le qualifiche dopo una spaventosa caduta alla 15. La prima fila vede Vinales e Martin, con Bagnaia ad aprire la seconda fila ed un grandioso Pedro Acosta ad aprire la terza. (P7 per lui). Nelle ultime 4 posizioni tutte e 4 le Honda. Il baratro.

GARA SPRINT

Tutti i Piloti con la Hard davanti e la Soft posteriore ad eccezione di Quartararo che monta due medie sulla sua Yamaha. Partenza allucinante di Marc Marquez che regala spettacolo e si riporta subito, nel primo giro, a ridosso dei primi mettendosi in seconda posizione dietro Bagnaia. Grandiosa gara di Pedro Acosta che lotta per tutta la gara a ridosso della TOP5 mentre paga la pessima partenza Enea Bastianini.

A 5 giri dalla fine Bagnaia sbaglia la staccata in curva 1 e perde ben 3 posizioni, ma l’impressione è che la sua posteriore avesse già dato tanto. Gli ultimi giri sono un uragano di emozioni con Vinales che va a prendersi la vittoria della Sprint e Marc che regola Martin con un sorpasso da paura ed un monito: I ragazzini hanno ancora da imparare. È la prima vittoria per Vinales con la Aprilia, mentre è il primo podio per Marc Marquez con una Ducati. Godetevi qui l’ultimo giro…

GARA

Una partenza al cardiopalma, con Marquez che risale subito in P5 ed ingaggia un grande duello con Bagnaia facendo perdere tempo prezioso al Campione del Mondo. Grandiosa partenza di Binder e di Pedro Acosta. Nei primi giri si sono registrate le cadute di Morbidelli, Alex Marquez e poi Raul Fernandez. Una gara che fino ai 10 giri alla fine è stata abbastanza noiosa, pochi sorpassi e una miriade di giri veloci sul 38 alto. Soltanto i primi 6 girano sugli stessi tempi con gli altri molto attardati. È nel finale di gara che si scatenano davvero i tre la davanti. Martin, Vinales e Bastianini ne hanno di più e lo hanno dimostrato. Pedro Acosta supera Bagnaia in difficoltà e Marquez gli dà la caccia. Nella bagarre successiva Marquez entra forte, sorpassa Bagnaia che però tenta un incrocio disperato e perde l’anteriore prendendo in pieno Marquez, stendendosi lui e stendendo anche Marc. Incidente di gara, sarà l’inizio della faida.

Vinales cade all’ultimo giro e Pedro Acosta si prende un podio fantastico, con Bastianini secondo e Martin che vince una gara fenomenale. Le polemiche saranno davvero forti, perché nessuno ammetterà l’errore di Pecco. Un grave errore come fu quello di Losail 2022 su Martin. Tanti punti persi per entrambi ma una cosa è certa, Marc Marquez è tornato in tutti i sensi. Così come Pedro Acosta sarà della partita per il Mondiale, si avete letto bene. Gara opaca delle altre KTM, che prendono una sonora paga dal ragazzino e si ritrovano in TOP5 soltanto per il botto di Bagnaia ai danni di Marquez.

Siamo solo all’inizio, statene certi.

Scontro tra Bagnaia e Marquez. Fonte MotoGP.com

It’s Racing Baby.

 

QATAR GRAND PRIX – MOTO GP

Bagnaia domina il GP del Qatar, Martin contento del miglioramento rispetto al 2023, Marquez entusiasta.  Spettacolare Acosta,  drammatico Marini.

Un Mondiale che lascia tutti di stucco. Un inizio cosi non si era mai visto. Un rookie velocissimo sin dalle prime FP, un Campione che cambia moto (con queste MotoGP) e va subito forte, firmando addirittura il miglior crono in condizioni di bagnato. Delle qualifiche incredibili con sei Piloti in soli 0.172, praticamente un niente.

Il veterano che lascia la Honda ed in qualifica, su una moto praticamente nuova per lui, è a soli 33 millesimi da chi quella moto l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza (Bagnaia). Che dire, l’antipasto tra FP e qualifiche è stato da cardiopalma.

SPRINT RACE

Pedro Acosta, grande protagonista della Sprint Race. Chiude 8° a soli 4 secondi da Jorge Martin. Foto MotoGP.com

La gara sprint non è stata da meno e non ha deluso le aspettative. Ha vinto Jorge Martin, in testa dall’inizio alla fine, davanti a Binder ed Aleix Espargaro.  Martinator ha ripreso da dove aveva lasciato. Nelle gare di velocità pura è in assoluto il più forte. In casa Ducati si sorride a metà il sabato visto e considerato che Marc Marquez, alla prima gara si è messo dietro uno eei due Piloti ufficiali entrando in TOP5. A sensazione se Diggiannantonio non avesse tentato gli attacchi da ultimo giro su Marc, dopo 3 curve dal via, avremo visto l’ex Honda sul podio, aveva infatti un passo simile a Martin e addirittura superiore a Bagnaia.

Grandi difficoltà per le moto giapponesi, sia Honda che Yamaha fanno tutta la gara nelle retrovie ad eccezione di Zarco. Il francese nei primi giri sella sprint ha un ottimo passo, poi cala sul finale. Luca Marini chiude ultimo, addirittura dietro Franco Morbidelli che era al primo “approccio” con la Ducati GP24.

RACE

Partenza a bomba di Bagnaia che si prende subito la testa della gara, con un Marc Marquez che parte bene e si accoda al gruppo di testa formato da Pecco, Martin e Binder. Prima parte di gara abbastanza noiosa se non fosse per Pedro Acosta che ne supera parecchi e la lotta tra Binder e Martin che si scornano per andare a riprendere Pecco. Pedro Acosta regala spettacolo, superando Marc in staccata alla 1 e guidando la sua KTM manco fosse una 500 2T. Tira talmente tanto che alla fine sbaglia. Probabilmente si é mangiato le gomme.

Fino alla fine la gara è priva di emozioni con distacchi davvero risicati. Bagnaia tatticamente perfetto, gestisce il ritmo eswendonin prima posizione ed avendo aria pulita non ha neanche problemi di pressione.

https://twitter.com/FranckyHawk29/status/1766887120474456223?t=DIym_q2nD5FkAP5n_9Rs6Q&s=19

Nel post gara Bagnaia conferma quello che leggete sopra. Ha vinto la gara nel primo giro, applicando una tattica assolutamente perfetta.  Bagnaia fa una gara alla Jorge Lorenzo, senza lasciare spazio agli avversarsi e dando un segnale fortissimo vincendo davanti a Binder e Martin, con un ottimo 4° posto di marc Marquez davanti a Bastianini ed Alex Marquez. Chiudono la top10 Espargaro, il rookie Acosta (P9) e Vinales. Fuori dalla Top10 tutte le moto giapponesi, con addirittura Luca Marini che arriva ultimo e la prima Honda addirittura Zarco. Giusto per intenderci,  Marini ha preso 24 secondi da Zarco. Se il buongiorno si vede dal mattino…

 

Appuntamento tra due settimane, il 23/24 marzo, sul circuito do Algarve a Portimao.

P.S. Una chicca al netto del “alla faccia di” proferito 752000 volte dalla cabina di commento SKY… Marc Marquez termina per la 9^ volta il GP di Losail nella TOP5. Le altre 8 volte sono state il 2010(3°),2012(1°), 2013 (3°), 2014(1°),2016(3°), 2017(4°), 2018(2°), 2019(2°)….

Francky

MOTOMONDIALE 2024 – ATTACCO AL RE!

Ci siamo. Questo fine settimana torna il Motomondiale con l’edizione numero 76 ed avrà inizio dal circuito di Losail in Qatar in cui il Campione del Mondo in carica Bagnaia difenderà il Titolo Mondiale tentando l’assalto al terzo consecutivo, cercando di emulare Marquez, Rossi, Doohan, Kenny Roberts, Giacomo Agostini, Mike Hailwood, Surtees e Duke.

22 i Piloti partecipanti, 11 Team dei quali 5 Team ufficiali (Ducati, Aprilia, KTM, Yamaha ed Honda) e 6 Team clienti (Pramac, VR46, Gresini, Trackhouse, GasGas ed LCR).

Schieramento MotoGP 2024. Fonte MotoGP.com

Dei Team clienti Ducati soltanto in Pramac, con Jorge Martin e Franco Morbidelli, avranno un “trattamento full factory” quindi con la GP24, tutti gli altri avranno la GP23.

Grande attesa sicuramente per tre Piloti che per un motivo o per un altro destano attenzione:

Marc Marquez. É il più atteso sicuramente, in sella alla GP23 del Team Gresini, pur avendo un trattamento da privato tenterà di ritornare alla vittoria che gli manca da troppo tempo. Vincere il Mondiale sarà un miracolo tenuto conto che la sua moto non riceverà aggiornamenti durante la stagione e sarà un passo indietro rispetto alle tre Ducati Factory di Bagnaia, Bastianini e Martin. Gli daranno una GP24 dopo la firma con la squadra Ufficiale???

Marc Marquez sulla GP23 del Team Gresini. Fonte MotoGP.com

 

L’adattamento alla Ducati è stato più veloce del previsto, i test ci hanno mostrato un Marc in costante miglioramento ma serviranno i primi GP e soprattutto il ritorno in Europa per capire quanto possa funzionare.

Pedro Acosta. Il rookie che tutti aspettavamo da almeno una decina d’anni. In altri tempi avrebbe anche vinto all’esordio ma con queste MotoGP è tutto più complicato. Serve tempo ma la vittoria arriverà già quest’anno. KTM gli fornirà una moto “Full Factory” e lo porterà nel Team ufficiale dal 2025 al posto di Jack Miller. I test hanno dimostrato che il ragazzo ne ha, d’altronde ha già vinto 2 dei 3 Mondiali disputati fin’ora.

Pedro Acosta sulla KTM Factory. Soltanto la livrea è “clienti”. Ricorda la NSR500 di Valentino nel lontano 2000. Foto MotoGP.com

Enea Bastianini. Il Pilota che senz’altro avrà da dire sul Mondiale 2024. Personalmente non lo metto tra i favoriti bensì come “Vincitore del Mondiale 2024”. Si, avete letto bene. Enea Bastianini può vincere questo Mondiale. Lo scorso anno fu messo fuori gioco al primo round del Mondiale da Luca Marini, quest’anno la musica sarà diversa.

Enea Bastianini in sella alla GP24. Sensazioni positive per lui dopo i test. Foto MotoGP.com

Il resto della griglia è noto. Ci sono stati alcuni cambiamenti davvero interessanti come Alex Rins al fianco di Quartararo nel Team Yamaha Factory. Il Pilota spagnolo ha lasciato la Honda privata di LCR per il Team di Iwata e concorre nel diventare, come già tentano di fare Jack Miller (KTM Factory) e Maverick Vinales (Aprilia Factory), il primo Pilota dell’era MotoGP nel vincere con tre marche differenti. L’ultimo a riuscirci fu Loris Capirossi in 500 con Yamaha (Eastern Creek 94) ed Honda (Mugello 2000), ed in MotoGP con Ducati (Catalunya 2003).

Interessante anche il “salto” (nel vuoto?) di Luca Marini che lascia la Ducati per andare a fare il Pilota ufficiale in Honda HRC. Vero é che su quella moto ci hanno vonto praticamente tutti tranne lui, ed é probabile che questo “metro di paragone” lo abbia spinto ad accettare la sfida HRC.

Il Team Repsol 2024, in un inedita combinazione di colori con il logo HONDA che rimpiazza il classico Repsol. Addio in vista. Fonte MotoGP.com

 

Chi è atteso al varco è lo stesso Joan Mir. Il Campione del Mondo 2020 guida personalmente lo sviluppo e dopo aver preso una sonora paga da Alex Rins (che guidava la Honda del team privato) si ritrova al timone di HRC e la cosa paradossale é che ha il contratto in scadenza. Sarà una leadership a tempo determinato!

Tra le fila Honda viene arruolato, con contratto di due anni, un altro ex ducatista. Johan Zarco. Il francese ha lasciato il Team Pramac per una moto factory nel Team di Lucio Cecchinello e sarà compagno del “senatore a vita” Nakagami.

Grande attesa per Aprilia. 

Aleix Espargaro é il Pilota più anziano della griglia, nonché l’unico ad aver siglato la pole position con 3 marche differenti. Fonte MotoGP.com

La lineup dei Piloti rimane invariata, in vista della rivoluzione del 2025 se non arriveranno i risultati sperati. La delusione del 2023 é tangibile, soprattutto dal lato di Vinales.  Se Aleix Espargaro é il Pilota più anziano della griglia e può avere delle “giustifiche”, quest’anno Vinales dovrà dare qualcosa in più. Anche Raul Fernandez é chiamato ad un cambio di passo dopo un 2023 disastroso. Possono contare anche su Miguel Oliveira che avrà la RS-GP24 full factory a differenza di Raul che avrà la 23 con motore della 2024.

Anche il team VR46 ha cambiato molto,  tra Piloti e sponsor. Avrà Fabio Diggiannantonio al fianco di Marco Bezzecchi (in uscita a mio avviso, verso Yamaha) per il 2024 e lo sponsor “Pertamina” con una livrea tutta gialla e bianca. Sicuramente molto appariscente.

Da chi non aspettarsi nulla? Semplice, da Yamaha.

Fabio Quartararo in azione sulla M1. Nuovo motore, velocità di punta aumentata ma stessi problemi del 2023. Fonte immagine CormacGP

Guardandola sembra di vedere una moto “old school”, quasi ad avere un rigetto di quelle che sono le “novità” di questi anni. Probabilmente stanno anticipando tutti in vista del 2027 altrimenti non si spiega. Sarà un anno durissimo a mio avviso, tra l’altro sono l’unica marca senza un team clienti.  Quartararo ha già fatto capire di avere altre offerte, personalmente lo vedo già in fabbrica a Noale…

Chi dovrà dimostrare un cambio di passo é KTM. Voci di corridoio docono che vogliono un terzo Team, per piazzarci Marc Marquez dal 2025. Intanto dovra dimostrare di poter vincere e stare stabilmente sul podio.  Brad Binder è stato troppo incostante, Jack Miller anche peggio. Probabilmente Pedro Acosta metterà un bel po di pepe al culo ad entrambi.

LO SCHIERAMENTO 2024

 

🔴 Ducati Lenovo – 1 Bagnaia, 23 Bastianini (GP24)

🟣 Ducati Pramac – 89 Martin, 21 Morbidelli (GP24)

🟡 Ducati VR46 – 72 Bezzecchi, 49 Diggiannantonio (GP23)

🔵 Ducati Gresini- 93 M. Marquez, 73 A. Marquez (GP23)

 

🟠 KTM Factory – 33 Binder, 43 Miller (RC-16 2024)

🔴 KTM GasGas – 31 Acosta, 37 A. Fernandez (RC16-2024)

 

⚫ Aprilia Factory- 41 Espargaro, 12 Vinales (RS-GP 2024)

🔵 Aprilia Trackhouse – 88 Oliveira, 25 R. Fernandez (RS-GP 2024 / RS-GP 2023)

 

🟠 Honda HRC – 36 Mir, 10 Marini (RC213V 2024)

⚪ Honda LCR – 5 Zarco, 30 Nakagami (RC213V 2024)

 

🔵 Yamaha Factory- 20 Quartararo, 42 Rins (M1 2024)

 

Ieri Ducati ha ufficializzato il rinnovo del contratto fino al 2026 per il Campione del Mondo in carica Francesco Bagnaia, blindando e dando fiducia al suo Campione. Soltanto Brad Binder è l’unico ad avere il contratto fino al 2026. Nel 2025 avranno la sella garantita soltanto Zarco in LCR e Marini in HRC.

Non ci resta che attendere venerdi per le prime prove libere del 2024.

Buon Motomondiale a tutti. 

 

 

Francky

MOTOGP2023-GP DI INDONESIA. E’ UN MONDIALE BELLISSIMO

Il mondiale diventa caldissimo e non solo in senso figurato. I ragazzi della Motogp arrivano nel caldo terribile dell’Indonesia per giocarsi la gara numero 15 di 20 e la prima di un filotto di 3 a cui seguiranno Australia e Thailandia tutte d’un fiato..(come a settembre, Mah).

L’inerzia del campionato è dalla parte di Jorge Martin a partire dalla caduta a Barcellona del WC in carica  Bagnaia. Per loro sarà importante giocarsela e provare a far proprio questo mondiale perché nel 2024 si ritroveranno in casa Ducati un cliente terribile di nome Marc Marquez. Lo spagnolo sarà sulla sella della moto di Gresini e tornerà protagonista: intanto gli è già tornato il sorriso

 

QUALIFICHE

Non doveva nemmeno esserci vista la clavicola rotta poche settimane fa ed invece Luca Marini stampa la pole position davanti alle due Aprilia ufficiali di Vinales ed Espargaro, ad un ottimo Quartararo, al solito Binder e, finalmente al primo dei due pretendenti al mondiale 2023 Jorge Martin solo sesto.

Bagnaia non ci ha capito molto finendo addirittura in P13 preceduto anche da un altro potenziale assente Marco Bezzecchi fresco di operazione alla clavicola, da un redivivo Di Giannantonio ed anche dal proprio compagno di squadra Enea Bastianini.

Le gare si mettono in salita ripida per il leader del mondiale e del team Ducati.

 

SPRINT RACE

E niente, la velocità che in questo periodo storico è in mano a Jorge Martin è micidiale. Già “re delle sprint” vince l’ennesima dell’anno e si issa in testa alla classifica del campionato sopravanzando un opaco Bagnaia che dalla P13 riesce solo ad arrivare alla P8.

Eroici i due Mooney VR46 che non avrebbero dovuto esserci e che allietano il proprio box completando il podio della Sprint.

Giusto per “evidenziare” i favoritismi Ducati tra Martin e Bagnaia si classificano Marini, Bezzecchi, Di Giannantonio(P6) Bastianini (P7).

 

GARA

Chi scrive pensa che la gara di oggi sia stata di gran lunga la più bella dell’anno a prescindere dai risultati.

Abbiamo visto tutto ciò che c’era da vedere ed anche quello che ci potevamo immaginare:

  1. Uno strepitoso Jorge Martin partire come una palla di cannone dalla P6 ed agguantare il comando alla prima curva per poi mantenerlo di forza sino a quando non è scivolato.

2. Un fantastico Pecco Bagnaia partire bene e rischiare tutto il rischiabile nei primi 3 giri per risalire sino alla terza posizione. Raggiunta la stessa ha mantenuto la calma ma non ha perso la voglia di andare ad agguantare chi aveva davanti braccando Vinales. Invece di accontentarsi dopo la caduta di Martin è andato a prendere lo spagnolo per poi “controllarlo” sino alla fine.

3. Un ottimo Vinales al quale manca sempre un soldo per fare una lira per vincere ma oggi è stato bravo. Ed è stato bravo perché è riuscito a resistere a Quartararo.

4. Uno spettacolare Quartararo che per arrivare a podio tenendosi dietro varie Ducati, Aprilia, KTM ci ha messo davvero tanto mestiere e tanta velocità.

5. Un eroico Bezzecchi operato 6 giorni fa alla clavicola combattere come un leone.

6. Un commovente Di Giannantonio ai piedi del podio e attualmente a piedi per il 2024.

7. Un redivivo Bastianini (rientrante dopo altre 3 gare di stop) autore di una seconda parte di gara convincente coronata dal giro più veloce in gara che può solo far bene al suo morale ed al campionato.

8. Il solito Marquez che a forza di non darsi per vinto assaggia più asfalto 2023 che può per non assaggiarlo più nel 2024.

9. Il gemello cattivo di Binder che quando entra nel fianco dei colleghi li stende invece di superarli come fa il gemello buono. Alla prima spinta ci può stare il Long Lap ma alla seconda (con gara rovinata sia per Marini che per Oliveira) ci andrebbe la bandiera nera.

 

Giusto il tempo di chiudere il materiale nelle casse per riaprirlo sull’australiana Isola di Filippo già venerdì prossimo per un altro weekend importante.

Bagnaia ha il vantaggio di 18 punti e la fiducia ritrovata grazie ad una gara strepitosa che forse nemmeno pensava di riuscire a compiere.

Martin ha l’euforia dell’ultimo mese e mezzo che gonfia le vele della sua consapevolezza di essere il pilota con il miglior stato di forma del momento.

Lotta a due da qui a fine campionato sulla (stessa) moto migliore già campione Costruttori 2023.

Ducati campione in ogni caso, perché se dovesse vincere il campionato Jorge Martin sarebbe la prima volta che una marca riesce a vincere anche con un team satellite nell’intera epoca Motogp.

Credo che a Borgo Panigale non avrebbero potuto fare di meglio a prescindere da come andrà a finire.

 

Buon divertimento a tutti.

A domenica prossima