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LA VALANGA AZZURRA – DOMINIO DUCATI AL MUGELLO

Una valanga azzurra, come la livrea speciale del Mugello presentata dal Team Lenovo Ducati, si abbatte sul Mugello. Doppietta in gara, con Bagnaia che vince entrambe le gare e Bastianini che nella gara lunga chiude secondo. Weekend difficile per Martin che perde punti preziosi, ottima la gara di Marquez (2°-4°) che accorcia sulla leadership del Mondiale.

Weekend dominato completamente dal Campione del Mondo in carica, sin dalle qualifiche. Gara Sprint e gara lunga mai in discussione, con delle partenze imperiose si mette in testa e scappa via. Bagnaia si porta a -18 da un Martin che, pole a parte, non ha mai convinto né nel passo gara durante le prove né tantomeno nelle gare. Chi lascia il Mugello col sorriso è Marc Marquez, era arrivato con 41 punti di distacco dalla leadership del Mondiale, grazie ad una P2 nella Sprint e P4 in gara domenica, va via con 35 punti. Ottimo weekend anche per Pedro Acosta che porta a casa punti importanti (18) grazie al podio della Sprint (P3) ed alla TOP5 (P5) nella gara di domenica. Quello che fa riflettere è che Brad Binder, leader della KTM, ha chiuso a 8.5 secondi dal rookie spagnolo. Ecco spiegata l’ufficializzazione di Pedro, scontata ovviamente, nel team KTM Factory per le stagioni 2025 e 2026.

“Sono arrivato al Mugello con 41 punti di svantaggio, me ne vado con 35. Non male.” M.Marquez

Chi ride a metà è sicuramente Enea Bastianini, ormai quasi certo di abbandonare il team Lenovo (ma magari non Ducati), che nella gara sprint cade dopo un contatto con Martin e domenica si prende con i denti (da vero bastardo come ha detto lui) una P2 superando negli ultimi due giri prima Marquez e poi Martin (alla Bucine, all’ultimo giro).

Rimanendo in casa Ducati, buono il weekend di Morbidelli (Sprint P4- Gara P6) sempre più a suo agio sulla GP24 se non fosse che si becca tra le due gare ben 10 secondi da Marquez che ha la moto del 2023. Sempre più solido Diggiannantonio che chiude entrambe le gare al 7° posto mentre Bezzecchi rimane molto lontano e sembra aver staccato un po’ la spina, le voci di mercato lo vogliono in Aprilia. Top 10 in entrambe le gare per Alex Marquez.

La caduta di Bastianini nella Sprint dopo il contatto alla San Donato con Martin. Foto di Fabio Marzo.

Deludono entrambe le Aprilia, mai in partita con entrambi i Piloti. Vinales si prende la TOP5 nella Sprint ma sparisce in gara (P8), pur partendo dalla prima fila. Mai pervenuto invece Aleix Espargaro (Sprint P9 – Gara P11). Troppi alti e bassi e poca costanza di rendimento nel box di Noale.

Se Aprilia non sorride, in KTM non possono che fare uguale. La moto dei “bibitari” sarebbe nulla senza Pedro Acosta e resta da chiedersi se il problema sia nella moto o nella line-up di Piloti. Oggi schierava ben 5 moto, Augusto Fernandez si è steso, Miller (P16) e Pol Espargaro (P17) hanno chiuso a 20 secondi da Acosta, mentre Binder ha chiuso in P10. Non mi stupirebbe vedere due nuovi volti in sella alla KTM del 2025, visto anche i rumours che vedono la casa di Mattinghofen voler schierare ben 2 Team completamente a marchio Red Bull KTM.

In Giappone anche questo weekend si continua a sbattere la testa contro il muro. Il lavoro è lungo ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In Yamaha hanno racimolato 1 misero punto, con Rins (P15) in gara. Quartararo ha accusato problemi alle braccia durante la gara, nella Sprint invece si era steso.

In casa Honda invece c’è il baratro. Nakagami e Mir si stendono in gara (ormai è consuetudine)in gara mentre si ritira nella Sprint, Zarco e Marini mai inquadrati. Vox populi afferma che nel 2025 Aleix Espargaro sarà un Pilota HRC come Tester al posto di Bradl.

Classifica Mondiale

MERCATO

Con l’annuncio di Acosta, salgono a  i Piloti con una sella per il 2025. Sono Bagnaia per il Team Lenovo, Marini e Zarco in Honda, Binder per KTM e Quartararo per Yamaha. Potenzialmente tutte le selle sono libere e soprattutto Yamaha cerca un team satellite (Pramac, VR46 o Gresini ?). Aldeguer ha un contratto per il 2025 con Ducati Corse, pertanto sarà in un team clienti con la GP25. Resta da capire chi tra Marquez e Martin sarà il compagno di team di Pecco Bagnaia nel 2025. Ago della bilancia potrebbe essere Pramac Racing. Qualora il team di Campinoti decidesse di andare via da Ducati, ricevendo magari due Yamaha Factory “gratis”, le GP25 potrebbero essere ripartite tra Gresini ed il VR46. Da valutare il prossimo Pilota Factory HRC con Mir che è sul mercato, ed il Pilota Aprilia Factory visto il ritiro di Aleix a fine anno.

Queste settimane fino al weekend di Assen (30 giugno) saranno infernali e dopo l’annuncio del Team Lenovo si scatenerà l’inferno. Non ci resta che attendere.

 

Francky

 

SCONTRO TRA TITANI – JEREZ GP

Lo aspettavamo da anni, il duello tra Campioni del Mondo della MotoGP. Uno di quelli veri, acerrimi che piace alla stampa ed ai Tifosi. Uno di quelli che divide, perché ci eravamo rotti le palle di questo finto perbenismo che aleggiava. Questo è il Motorsport, duro e puro. Vince Bagnaia, sconfitto Marc Marquez ma a perdere oggi è soltanto Jorge Martin.

https://twitter.com/FranckyHawk29/status/1784564754679201929?t=yDLlEUAfhsUIeoYRr9SP3A&s=19

L’ha vinta Bagnaia, nel modo più duro possibile. Lascia una bella impronta della sua gomma anteriore sulla tuta di Marquez, per poco non lo tira giù. Voleva la vittoria a tutti i costi, doveva vincere per certificare il suo status quo, quello di Campione del Mondo in carica. Serviva Marc Marquez per farlo, con buona pace di Quartararo o Martin. Marc Marquez, colui che ha fatto ritirare malamente gente come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, è il giusto compenso per ogni Pilota che vuole rivendicare il ruolo di CAMPIONE. È stato cosi per tutti nel corso della storia, i grandissimi hanno sempre battuto i grandissimi.

Si ritorna finalmente in Europa, è qui infatti che comincia davvero il Mondiale come si suol dire.

Nelle prove, condizionate dalla pioggia, svetta incredibilmente Marc Marquez sulla GP23 di Gresini. Buona sensazioni anche per Martin e Bagnaia, nonché il giovanotto Pedro Acosta. Le qualifiche vengono svolte in condizioni davvero difficili con asfalto in parte asciutto ed in parte bagnato. In particolare la curva 5 presenta un evidente problema con l’acqua che scende dalla collinetta e risale direttamente in pista.

MARC MARQUEZ IN POLE!

Ritorna in pole position Marquez, davanti a Bezzecchi e Martin. È la pole numero 93 in carriera, la numero 65 in MotoGP. Ma la cosa più strabiliante è che ha girato completamente da solo. Ricordate cosa dicevano del “Marquez succhia scia” gli scorsi anni!? Oggi stanno zitti, in evidente imbarazzo.

GARA SPRINT

La Sprint Race inizia subito in maniera molto convulsa, con Brad Binder a prendersi la parte del cattivo. Prima entra durissimo su Marc Marquez, facendogli perdere alcune posizioni e poi entra ancora più duro con un sorpasso spettacolare sul Bagnaia e Bezzecchi.

Il sorpasso di Binder su Bagnaia, che si ritrova tra il Sudafricano e Bezzecchi. Cadrà Bagnaia. Foto realizzata da Fabio Marzo.

È un incidente di gara, ma ultimamente ci si ritrova sempre Bagnaia. E puntualmente cade. Sono troppi i punti di distacco da Jorge Martin, adesso i rivali ci sono eccome, non è più soltanto Quartararo con la R1 a carburatori… Ci si aspetta una bella ripresa in gara domenica. È una Sprint condizionata dalle cadute, soprattutto da una direzione gara che non ha il coraggio di fermarla. In curva 5 nello stesso istante cadono ben 3 Piloti, sarebbe da immediata bandiera rossa ma invece si continua. 

C’è da chiedersi come mai non sia stata esposta subito, con immediatezza visto che nessuno aveva contezza di cosa stesse accadendo. In realtà i Marshall erano a conoscenza del problema, già prima della gara e quindi hanno ritenuto non intervenire. Risultato cadono in troppi, cade anche Marc Marquez che dominava la Sprint, davanti a Martin ed Acosta. Al traguardo arriva per primo Jorge Martin davanti ad Acosta e Quartararo, con il francese che verrà poi retrocesso in P5 per la pressione degli pneumatici bassa. Sul podio sale un immenso Daniel Pedrosa. Marc Marquez si classica in P6 e racimola qualche punto su Bagnaia e Bastianini, entrambi caduti nella Sprint.

GARA

Partenza clamorosa di Pecco Bagnaia che regala uno dei sorpassi più belli degli ultimi anni, staccando all’esterno e sorpassando ben due Piloti. Gara tiratissima sin dall’inizio con i valori in campo ben definito, Martin, Bagnaia e Marquez ne hanno decisamente più degli altri.

Il colpo di scena arriva quando Jorge Martin si stende mentre era al comando, lasciando via libera a Bagnaia. Marquez a questo punto supera facilmente Bezzecchi e si porta all’inseguimento di Pecco. Ci regalano 5 giri finali davvero mozzafiato, con Marquez che per ben due volte attacca Pecco e quest’ultimo risponde tirandogli una maratona carenata lasciandogli i segni sulla curva e scappando via al penultimo giro con un 37.4 fenomenale. Vince una gara pazzesca, probabilmente la più bella della sua carriera e guadagna 25 punti su Martin portandosi a meno 17.

Marc Marquez con i 20 punti guadagnati oggi è a soli 32 punti dalla vetta. Ha sicuramente perso la battaglia ma potrebbe aver messo nel mirino l’intera guerra.

Il Resto del Mondo? Poca roba contro quei tre. Alex Marquez chiude ai piedi del podio davanti a Bastianini, Binder e Diggiannantonio, con Oliveira in P8 davanti a Vinales e Acosta a chiudere la Top10. Delusione sia per Maverick che per Pedro Acosta, suo quali le aspettative erano alte viste i recenti risultati. Da segnalare gli strike di Zarco su Aleix Espargaro e di Morbidelli su Miller. Ricordiamocene quando parleranno dei soliti noti, anche per Zarco è lo stesso che quasi decapitava Rossi in Austria…

Classifica Mondiale

Appuntamento tra due settimane a LeMans!

 

Immagine di copertina gentilmente concessa da Fabio Marzo.

Francky

MOTOGP2023-GP DI INDONESIA. E’ UN MONDIALE BELLISSIMO

Il mondiale diventa caldissimo e non solo in senso figurato. I ragazzi della Motogp arrivano nel caldo terribile dell’Indonesia per giocarsi la gara numero 15 di 20 e la prima di un filotto di 3 a cui seguiranno Australia e Thailandia tutte d’un fiato..(come a settembre, Mah).

L’inerzia del campionato è dalla parte di Jorge Martin a partire dalla caduta a Barcellona del WC in carica  Bagnaia. Per loro sarà importante giocarsela e provare a far proprio questo mondiale perché nel 2024 si ritroveranno in casa Ducati un cliente terribile di nome Marc Marquez. Lo spagnolo sarà sulla sella della moto di Gresini e tornerà protagonista: intanto gli è già tornato il sorriso

 

QUALIFICHE

Non doveva nemmeno esserci vista la clavicola rotta poche settimane fa ed invece Luca Marini stampa la pole position davanti alle due Aprilia ufficiali di Vinales ed Espargaro, ad un ottimo Quartararo, al solito Binder e, finalmente al primo dei due pretendenti al mondiale 2023 Jorge Martin solo sesto.

Bagnaia non ci ha capito molto finendo addirittura in P13 preceduto anche da un altro potenziale assente Marco Bezzecchi fresco di operazione alla clavicola, da un redivivo Di Giannantonio ed anche dal proprio compagno di squadra Enea Bastianini.

Le gare si mettono in salita ripida per il leader del mondiale e del team Ducati.

 

SPRINT RACE

E niente, la velocità che in questo periodo storico è in mano a Jorge Martin è micidiale. Già “re delle sprint” vince l’ennesima dell’anno e si issa in testa alla classifica del campionato sopravanzando un opaco Bagnaia che dalla P13 riesce solo ad arrivare alla P8.

Eroici i due Mooney VR46 che non avrebbero dovuto esserci e che allietano il proprio box completando il podio della Sprint.

Giusto per “evidenziare” i favoritismi Ducati tra Martin e Bagnaia si classificano Marini, Bezzecchi, Di Giannantonio(P6) Bastianini (P7).

 

GARA

Chi scrive pensa che la gara di oggi sia stata di gran lunga la più bella dell’anno a prescindere dai risultati.

Abbiamo visto tutto ciò che c’era da vedere ed anche quello che ci potevamo immaginare:

  1. Uno strepitoso Jorge Martin partire come una palla di cannone dalla P6 ed agguantare il comando alla prima curva per poi mantenerlo di forza sino a quando non è scivolato.

2. Un fantastico Pecco Bagnaia partire bene e rischiare tutto il rischiabile nei primi 3 giri per risalire sino alla terza posizione. Raggiunta la stessa ha mantenuto la calma ma non ha perso la voglia di andare ad agguantare chi aveva davanti braccando Vinales. Invece di accontentarsi dopo la caduta di Martin è andato a prendere lo spagnolo per poi “controllarlo” sino alla fine.

3. Un ottimo Vinales al quale manca sempre un soldo per fare una lira per vincere ma oggi è stato bravo. Ed è stato bravo perché è riuscito a resistere a Quartararo.

4. Uno spettacolare Quartararo che per arrivare a podio tenendosi dietro varie Ducati, Aprilia, KTM ci ha messo davvero tanto mestiere e tanta velocità.

5. Un eroico Bezzecchi operato 6 giorni fa alla clavicola combattere come un leone.

6. Un commovente Di Giannantonio ai piedi del podio e attualmente a piedi per il 2024.

7. Un redivivo Bastianini (rientrante dopo altre 3 gare di stop) autore di una seconda parte di gara convincente coronata dal giro più veloce in gara che può solo far bene al suo morale ed al campionato.

8. Il solito Marquez che a forza di non darsi per vinto assaggia più asfalto 2023 che può per non assaggiarlo più nel 2024.

9. Il gemello cattivo di Binder che quando entra nel fianco dei colleghi li stende invece di superarli come fa il gemello buono. Alla prima spinta ci può stare il Long Lap ma alla seconda (con gara rovinata sia per Marini che per Oliveira) ci andrebbe la bandiera nera.

 

Giusto il tempo di chiudere il materiale nelle casse per riaprirlo sull’australiana Isola di Filippo già venerdì prossimo per un altro weekend importante.

Bagnaia ha il vantaggio di 18 punti e la fiducia ritrovata grazie ad una gara strepitosa che forse nemmeno pensava di riuscire a compiere.

Martin ha l’euforia dell’ultimo mese e mezzo che gonfia le vele della sua consapevolezza di essere il pilota con il miglior stato di forma del momento.

Lotta a due da qui a fine campionato sulla (stessa) moto migliore già campione Costruttori 2023.

Ducati campione in ogni caso, perché se dovesse vincere il campionato Jorge Martin sarebbe la prima volta che una marca riesce a vincere anche con un team satellite nell’intera epoca Motogp.

Credo che a Borgo Panigale non avrebbero potuto fare di meglio a prescindere da come andrà a finire.

 

Buon divertimento a tutti.

A domenica prossima

SIMPLY THE BEZZ – ARGENTINA POST GP

Thermas de Rio Hondo, Argentina. Terra, anzi circuito, di battaglie epiche e controverse. Di prestazioni al di sopra di ogni regola ed aspettative. In Argentina cade la pioggia già dal giovedì, tutti sanno che sarà una gara da dentro fuori.

La sapeva Bagnaia, che aveva un occasione ghiotta visto che Marquez e Bastianini saltano il round, lo sapeva Aprilia che sperava in una gara asciutta.

Tutti hanno deluso le aspettative, tutti tranne la Ducati, tutti tranne Bezzecchi. Marco ha letteralmente fatto un altro lavoro, ha spinto come un dannato dal primo all’ultimo giro dando una paga “della madonna” a tutti gli altri, Campione del Mondo compreso. Una serie di giri sotto al 46, nella prima parte di gara, gli ha permesso di creare un gap a dir poco imbarazzante.

Probabilmente avrebbe trionfato anche nella Sprint Race se il compagno di team non gli avesse rifilato una carenata in partenza. Nella gara “veloce” trionfa Brad Binder proprio davanti al Bez ed a Marini. Nella gara reale invece non c’è scampo.

Proprio dove aveva vinto la prima gara in carriera nel 2018, trionfa in sella alla Ducati del Team di Valentino Rossi che porta un proprio Pilota sulla moto gestita dal suo team alla vittoria in MotoGP.

DUCATI AL TOP

La moto di Borgo Panigale si conferma in assoluto la moto da battere in ogni condizione e soprattutto sul bagnato diventa imprendibile, basti pensare ad esempio alla Top10 di Diggiannantonio che sull’asciutto arriva dietro pure al magazziniere che chiude l’autodromo.

Zarco encomiabile nella gestione gomma, fa sfuriare Alex Marquez e Bagnaia e poi li va a riprendere e li salta come birilli, avrebbe preso anche Pecco se non si fosse steso. Ai piedi del podio un ritrovato Franco Morbidelli davanti ad Jorge Martin e Jack MillerNelle prime 10 posizioni ben 6 Ducati considerando le 2 Ufficiali out sarebbe stato 8 su 10. Imbarazzante…per gli altri. Ottimo lavoro a Borgo Panigale.

DELUDE BAGNAIA, DELUDE APRILIA.

Sia chiaro. Non è che non si può dire che Pecco abbia scazzato alla grande buttando 20 punti e regalandoli letteralmente a qualcuno (uno a caso, fate voi). Bagnaia ogni volta che si trova qualcuno davanti che spinge sembra voler sempre strafare, vedi Marquez a Misano, Martin a Losail, Bastianini a LeMans e domenica Alex Marquez a Rio Hondo.

Grande delusione anche da Aprilia che sul bagnato Argentino proprio non è andata avanti. Un passo indietro brusco visti i risultati di Portimao. Urge un inversione di tendenza subito dal Texas, sperando che non sia stata un allucinazione quanto visto in Portogallo.

ALEX MARQUEZ CONVINCE ADESSO?

Ricordo la sterile polemica di qualche “haters” che dava ad Alex del raccomandato, addirittura vincente in Moto2 perché gli avevano portato il “gommone” posteriore. Non solo la storia li sconfessa, vincendo due Mondiali (uno per categoria), facendo due podi nell’anno d’esordio in MotoGP su una moto costruita per il fratello. Nel primo anno su Ducati, dopo un ottimo GP di Portogallo, fa la pole position in Argentina, chiude davanti a Bagnaia la Sprint Race dopo una battaglia molto accesa e addirittura fa podio nella gara domenicale. Bagnaia fatica molto a passarlo e nel tentativo di allontanarsi da lui si stende. Che dire, un raccomandato…

YAMAHA ED HONDA NEL BARATRO.

Con Honda abbiamo perso le speranze, visto anche il ko di Joan Mir. Senza Marc Marquez sono destinati all’anonimato. Yamaha invece non sembra essere in grado di combattere con Ducati, non traggano in inganno le condizioni della pista, su asciutto avrebbero faticato ancor di più. Qui Morbidelli grazie alla sua guida pulita da anni 90 è riuscito a piazzarla vicinissima ai primi, ma sarà sempre così? No.

Tra due settimane appuntamento in Texas, a casa di Marc Marquez nella speranza di rivedere sia lui che Bastianini.

 

Francky

 

 

(Immagini MotoGP.com)

 

 

MOTOGP 2022- GP DI MALESIA, SEPANG

Il sorpasso è compiuto: Bagnaia adesso è a +14 su Quartararo.

Degli eventi australiani della scorsa domenica se ne è già parlato a sufficienza quindi è necessario tuffarsi a capofitto sulla pista di Sepang che potrebbe portare Pecco sul tetto del mondo già la prossima domenica mattina. Basterebbero 11 punti di differenza per poter affrontare Valencia come una passerella invece di arrivarci con la pressione dell’esame finale.

Sarebbe bello per Bagnaia festeggiare in Malesia dove festeggiò il titolo Moto2 e soprattutto farlo in occasione dell’anniversario della morte del Sic per poterglielo dedicare.

11 punti che si traducono nell’obbligo del podio per Quartararo in caso di vittoria di Bagnaia in Malesia. Ma non mi inerpicherò con i calcoli matematici per tutte le altre combinazioni che lascio volentieri a quelli più bravi.

E non farò nemmeno il classico elenco di piloti e/o moto per discernere in merito alle loro ambizioni. Dopo venti gare direi che tutti noi abbiamo sufficienti elementi per capire cosa potrebbe o meno accadere.

Messe da parte le ovvietà vado oltre, avvisando chi legge che sta per arrivare un pippone. Chi non ne sente il bisogno (o non ne avesse la voglia) può tranquillamente evitare di andare oltre nella lettura. Grazie, tanto non mi offendo.

Il bello di scrivere qua sopra è che, non dovendo rendere conto a nessuno (non siamo testata giornalistica), non siamo obbligati a compiacere un editore piuttosto che qualcuno che ci “acquista” in edicola o ci “clicca” sul web. Possiamo dire quello che pensiamo, liberamente, senza per questo voler insultare nessuno pur di creare hype e, soprattutto, senza dover leccar culi a destra e a manca a seconda di dove tira il vento.

Perciò… avanti coi carri…

Siamo nelle condizioni di poter (forse) festeggiare il primo pilota italiano WC in sella ad una moto italiana dai tempi di Agostini e che mi tocca leggere in giro? Siamo nelle condizioni di poter (forse) festeggiare un titolo Ducati dopo 15 anni e che leggo in giro? Solo polemiche sugli atteggiamenti dei bolognesi verso i propri piloti. E soprattutto da coloro che poi “dimenticano” di far menzione dell’avviso mandato da Yamaha a Crutchlow quando aveva Quartararo nel codone proprio domenica scorsa…

Qualcuno mi ha fatto notare che Bagnaia ha vinto perché “protetto” da Bezzecchi.. A metà gara? Per un paio di giri in cui Marco non ha provato a passare e poi è pure finito ben dietro?

Peccato che gli stessi si siano dimenticati di far notare che Miller (suo vero compagno di squadra) lo abbia sorpassato due volte salvo poi essere ripassato (in modo pulito e vero) da Pecco..

Posso arrivare anche a capire che commenti del genere arrivino dall’estero, ma non li concepisco se arrivano da “casa nostra”. Ma orgoglio nazionale seppur in quantità minima ne abbiamo o no?

I team order non piacciono nemmeno a me. Li aborro ad inizio anno, li aborro per le posizioni di rincalzo, li aborro quando privano della vittoria di una gara. Ma è necessario fare dei distinguo ben precisi e ridurre alla realtà quanto succede in pista.

Una Casa investe paccate di milioni tutti gli anni e, alla fine della fiera, i piloti altro non sono che dei suoi dipendenti, di lusso ma pur sempre dipendenti. Subordinati o para subordinati poco cambia. Se una casa “decide” di puntare su un pilota è un torto? Se Ducati ha deciso di puntare su Bagnaia ne avrà diritto o no dopo che per 15 anni ha messo soldi in quantità?

Questi “contestatori” mi devono spiegare quanto sia “migliore” il comportamento di Honda e Yamaha. Per anni hanno addirittura prodotto moto adatte ad un singolo pilota pur di vincere. Ducati ha fatto una moto che va forte con tutti i piloti e non può “scegliere” il pilota con cui provare a vincere? Ma dove c’è scritto? E’ lei che mette il grano o mi sono perso qualcosa?

Non è di fatto un team order mettere sotto il culo degli altri oggetti che non riescono a farli performare e poi sviluppare gli stessi secondo le indicazioni di chi invece performa?

Costoro che criticano Ducati perché cerca di portare via il titolo al “fenomeno” Quartararo dove erano nel 2020 quando lui guidava una Yamaha 2020 e Morbidelli gli stava davanti con una 2019 “rischiando” di vincere il mondiale prima di lui? Dove erano quando Jarvis li ha promossi entrambi nel team interno e poi ha tolto il capotecnico a Franco?

Non ho nulla contro Fabio, ma la coerenza e l’obiettività sono ormai ricordi lontani.

E lo sono anche quando si commentano gli ultimi mondiali non marchiati Marquez.

Partendo dal postulato che quando si afferma che certi campioni nascono ogni 10 anni, risulta scontato che non tutti possono chiamarsi Marquez, Rossi, Stoner, Lorenzo, Doohan etc.

Come è possibile sentire “lamenti” quando uno di questi domina perché lo spettacolo latita e poi ricevere “lamenti” diametralmente opposti quando le gare ed i mondiali sono più “combattuti” ed incerti?

Ok, Pecco avrebbe dovuto chiudere il mondiale con qualche gara d’anticipo… Dovreste essere contenti che non l’abbia fatto. Vi sta regalando il dubbio sino alla fine dandovi il gusto di guardarvi le ultime gare. Ringraziatelo, che vinca o che perda…

 

Fine del pippone e godetevi le gare….

 

 

PS.

Agevolo l’aggiornamento del confronto-punteggio eliminando tutte le altre Ducati davanti ed in mezzo ai due contendenti.

 

(immagine di copertina tratta da tuttomotoriweb)