LA FERRARI DOMINA AD AUSTIN. PUNTO.

Dopo la pausa autunnale, la F1 riprende dal Texas, ed è subito polemica. Qualcuno (la McLaren) ha spifferato alla FIA che la rivale per il titolo utilizza un trucchetto per cambiare l’altezza del vassoio in parco chiuso, cosa vietatissima dal regolamento e dal suo spirito.

Il delegato FIA e il suo tirocinante, in diretta mondovisione controllano e sigillano la brugola relativa. Questo trick doveva permettere alla Red Bull di andare bene sia in qualifica che in gara. E, infatti, Max fa la pole della garetta, e la vince pure, e poi manca la pole della gara vera solo perchè Russell decide di distruggere gli upgrade contro le barriere.

Garetta che ci offre un gusto duello fra i due ferraristi e una totalmente inutile prova di forza di Sainz ai danni del compagno. I due ferraristi si ritroveranno poi a partire appaiati in seconda fila.

Si spengono i semafori e i primi quattro scattano tutti benissimo. Ma c’è uno più furbo degli altri, e si chiama Charles. Verstappen attacca Norris, che gli ha lasciato un portone aperto, e lo porta largo. Leclerc, che probabilmente aveva già capito in anticipo cosa sarebbe successo, si infila indisturbato portandosi al comando. Max deve poi difendersi anche da uno scatenato Sainz, portatosi al terzo posto. Al terzo giro, quando Leclerc è ampiamente al sicuro dal DRS, Hamilton finisce ingloriosamente la sua gara nella ghiaia, e viene fatta uscire la safety car.

Si riparte al giro 5, con Max molto aggressivo, ma Leclerc ne ha di più e si mette a distanza di sicurezza. 

Sainz prova a stare vicino a Max, ma la sua macchina ha un problema e il distacco sale ad 1.5 sec. Per fortuna dello spagnolo, le cose si sistemano, ma ormai l’olandese è fuori portata.

Al giro 13, Charles ha già  5 secondi di vantaggio su Verstappen, con Sainz a 1.7 e Norris a ben 3 secondi dallo spagnolo.

Al giro 22 la Ferrari fa rientrare Sainz. Verstappen non si difende dall’undercut, e, ovviamente, nemmeno Leclerc lo fa, dall’alto degli ormai 10 secondi di vantaggio.

Al giro 26, Max rientra ai box, e ne esce ampiamente dietro a Carlos. Al giro successivo, si ferma anche Leclerc.

Le due McLaren non si fermano e, anzi, iniziano a girare più veloci di quelli che si sono fermati. Al giro 31, Leclerc raggiunge Piastri che non oppone resistenza. Contemporaneamente, si ferma Norris, che rientra in pista molto lontano da Verstappen. Al giro successivo è il turno di Oscar.

Con gomme nuove Lando e Oscar viaggiano 1 secondo al giro più veloce rispetto a Verstappen e Leclerc. Poi si calmano, e torna in cattedra la Ferrari, con i due piloti che, al giro 40, sono i più veloci in pista.

Al giro 44, Norris raggiunge Verstappen, e il duello inizia al giro 47.   Al giro 52 Lando tenta all’esterno di curva 12 e sorpassa Max passando per la via di fuga. L’olandese, che a sua volta è uscito dalla pista, vuole la posizione indietro, e l’inglese non gliela dà. L’incidente viene investigato, e il pilota delle McLaren si becca 5 secondi di penalità.

Finisce così con una splendida doppietta Ferrari, 18 anni dopo l’ultima negli USA. Seguono Verstappen, Norris, Piastri, Russell, Perez, Hulkenberg, Lawson, subito a punti al ritorno, e un grande Colapinto.

Tolta l’ala flessibile alla McLaren, tolto il trick alla Red Bull, la Ferrari domina. E’ sicuramente un caso. Vedremo in Messico, fra una settimana.

P.S. A Norris mancano solo i baffetti, e poi il clone del Leone è completo. 

P.S. 2 Le strategie della McLaren le fanno Topolino e Paperino.

P.S. 3 La Ferrari non porterà a casa nessun titolo quest’anno, ma la responsabilità non sarà, per una volta, della macchina.

P.S. 4 Hamilton che si qualifica in ultima fila senza avere avuto un problema specifico, e poi la insabbia dopo 3 giri, è qualcosa che deve far riflettere. Soprattutto la Ferrari che lo ha ingaggiato pagandolo profumatamente, per mandare in Williams uno che proprio scarso non è.

P.S. 5 A proposito di Williams, Colapinto ha dimostrato che non sempre il valore di un pilota si può misurare in relazione al compagno di squadra. Dipende da quanto quest’ultimo è scarso. E lo stesso discorso lo si può fare per Lawson.

P.S. 6 La penalità data a Russell è vergognosa.

P.S. 7 Verstappen corre con un regolamento tutto suo e può fare quello che vuole (vedi la partenza). Non da ora. Gli altri no. E anche questo è vergognoso.

P.S. 8 Austin è una pista meravigliosa. Quando vince la Ferrari ancora di più.

P.S. 9 Clean air is queen.

P.S. 10 Vive la France.

P.S. 11 (serio) Questa doppietta Ferrari è stata un raggio di luce per la mia regione, in uno dei week-end più neri della sua storia. Che possa restare anche questo trionfo nella memoria di chi ha passato una notte di paura e una giornata passata a spalare il fango e a svuotare abitazioni, cantine e garage dagli oggetti rovinati dall’acqua.