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MotoGp 2019 Dutch TT Assen

La carovana del motociclismo mondiale si sposta questo weekend nello storico circuito di Assen in Olanda. Evitando accuratamente di ripetere per l’ennesima volta che il tracciato non è più quello di un tempo, è altresì giusto ricordare che questa pista ha visto l’ultima vittoria di Rossi nella massima categoria nell’ormai lontano 2017. Due anni sono un lungo digiuno, anche se Valentino è stato a bocca asciutta anche per periodi più lunghi a cavallo della sua esperienza in Ducati ad inizio decade. Resta una pista che piace al Vale nazionale e che magari potrà esser gradita anche dalla sua Yamaha.
I temi sono ormai i soliti. Marquez in fuga in classifica generale su Andrea Dovizioso che in Spagna ha pareggiato la battuta d’arresto americana di Marc. 37 punti sono un’enormità considerata la forza dello spagnolo e il comportamento attendista dell’italiano fino ad oggi. Guardando la classifica mondiale Il Dovi ha solo 5 punti in più del tanto discusso Petrucci, per cui è assolutamente necessaria una svolta che permetta di spostare l’inerzia di un campionato ormai completamente dalla parte del pilota catalano.
Il mezzo tecnico che porta in pista è all’altezza di qualsiasi risultato. Il forlivese ha tutti gli strumenti necessari: il resto spetta a lui.
Rins e la sua Suzuki continuano il loro campionato estremamente consistente. Sempre a ridosso dei primi in gara e quindi pronti a cogliere ogni eventuale passo falso di chi sta davanti. Il tracciato dovrebbe essere favorevole alle caratteristiche della Suzuki quindi Alex avrà il compito di realizzare una buona qualifica per poter partire più avanti del solito, il che che aiuterebbe e non poco.
Jorge Lorenzo..Il solito discorso dedicato che è diventato un disco rotto per chi commenta…… Le appendici applicate al serbatoio comparse a Barcellona sembrano avergli restituito una parte del feeling necessario a guidare. Resta il dubbio: sono “psicologiche” o hanno un effettivo valore tecnico per il suo modo di stare in sella? In realtà la risposta poco importa se si rivelassero davvero utili a farlo tornar davanti. A Barcellona ha pensato bene di complicare la vita a tutti compreso se stesso, quindi questa risposta dovrà per forza venire fuori ad Assen con un fine settimana esente da errori. Il precedente in Ducati di metà 2018 concede la speranza a patto che però si dia una calmata. Osservata a freddo da mille angolazioni, la caduta “bowling mode” è meno sciagurata di quanto possa essere apparsa a caldo, ma è urgente e necessario che il maiorchino ritrovi lucidità: la smania di tornar davanti non è un buon viatico.

Immagine tratta dal sito gpone.com

E proprio a causa dello strike “lorenziano” a Barcellona non abbiamo potuto verificare in gara i timidi segnali di ripresa che si sono intravisti nel box Yamaha. Dopo prove finalmente decorose, la caduta al secondo giro ha impedito ai due ufficiali di verificare in corsa se i progressi sono tangibili durante tutta la gara o magari solo frutto di un exploit dovuto a particolari condizioni trovate in quel di Montmelò. Il pur bravissimo (ma pur sempre rookie) Quartararo non può essere il riferimento per una casa così blasonata che si ritrova in casa due piloti del calibro di Rossi e Vinales. Rossi ama Assen, quindi non resta che completare la tre giorni senza le consuete perdite di tempo in lotta con il setup.

Immagine tratta dal sito insella.it

Speriamo che il Gran Premio olandese possa anche essere l’occasione per il riscatto dei nostri piloti giovani dopo le prestazioni inconcludenti della Spagna. Sia Bagnaia che Morbidelli dovranno cominciare a cadere meno. Se è vero che un pilota deve oltrepassare il limite per poterlo conoscere e dominare, è anche vero che le scivolate cominciano ad essere un po’ troppe per entrambi. Il Morbido sta prendendo paga da un Quartararo sorprendente che continua ad incantare in termini di prestazione assoluta e che lo sta ridimensionando, mentre Pecco ha l’assoluta necessità di finire qualche gara per il suo morale.
Per Aprilia e KTM l’attesa continua. Espargarò proverà a partecipare al Gp nonostante le due microfratture rimediate nel Gp di casa provando a passare i controlli medici giovedì.

Moto2
Alex Marquez scende in pista con lo scontato ruolo di favorito dopo l’infilata di vittorie degli ultimi tre appuntamenti. E’ in testa al mondiale seppur di poco avanti al sempre regolare Luthi. Dopo un inizio stagione non brillantissimo all’indomani della gara di Jerez è riuscito a dare una svolta trovando la quadratura del cerchio all’interno del suo box e mostrando di aver digerito sia il nuovo motore Triumph che il gommone posteriore. Al contrario Baldassarri è scivolato in classifica generale sino al quarto posto compiendo il percorso inverso rispetto allo spagnolo, preceduto anche da Navarro e con 23 punti di distacco dalla vetta. Il conto delle vittorie è 3 a 3 con Marquez, però le battute d’arresto si pagano a caro prezzo in un campionato tiratissimo come quello della Moto2.

Moto3
Inizio mondiale con sette vincitori diversi su sette gare. Sta tutto in questa frase il riassunto dello spettacolo che va in onda ogni domenica. La classifica però vede Canet in testa con un margine di ben 23 punti
sul primo dei tre italiani che lo inseguono, ovvero Dalla Porta, Antonelli e Vietti. Curiosamente né Lorenzo e né Celestino compaiono tra i nomi dei sette vincitori di inizio 2019, quindi è prevedibile ed auspicabile una loro vittoria quanto prima in virtù del fatto che ne posseggono le potenzialità.
Buone Gare.

LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT MOTOGP HD
Giovedì 27 giugno
17.00: Diretta Conferenza Stampa MotoGP
18.00: Paddock Live Show
Venerdì 28 giugno
08.50: Paddock Live
09.00: Diretta Moto3 Prove Libere 1
09.55: Diretta MotoGP Prove Libere 1
10.55: Diretta Moto2 Prove Libere 1
13.00: Paddock Live
13.10: Diretta Moto3 Prove Libere 2
14.05: Diretta MotoGP Prove Libere 2
15.05: Diretta Moto2 Prove Libere 2
16.00: Paddock Live
18.00: Paddock Live Show
Sabato 29 giugno
08.50: Paddock Live
09.00: Diretta Moto3 Prove Libere 3
09.55: Diretta MotoGP Prove Libere 3
10.55: Diretta Moto2 Prove Libere 3
12.15: Paddock Live
12.35: Diretta Moto3 Qualifiche
13.30: Diretta MotoGP Prove Libere 4
14.10: Diretta MotoGP Qualifiche
15.05: Diretta Moto2 Qualifiche
17.30: Conferenza Stampa Post-Qualifiche
18.00: Paddock Live Show
Domenica 30 giugno
08.30: Paddock Live
08.40: Diretta Moto3 Warm Up
09.10: Diretta Moto2 Warm Up
09.40: Diretta MotoGP Warm Up
10.30: Paddock Live
11.00: Diretta Moto3 Gara
12.20: Diretta Moto2 Gara
13.15: Paddock Live Gara
13.30: Grid Pre-Gara MotoGP
14.00: Diretta MotoGP Gara
15.00: Zona Rossa
15.45: Paddock Live Ultimo Giro
19.00: Race Anatomy
LA PROGRAMMAZIONE SU TV8
Sabato 29 giugno
11.30: Studio MotoGP
12.35: Diretta Moto3 Qualifiche
13.15: Studio MotoGP
14.10: Diretta MotoGP Qualifiche
14.45: Studio MotoGP
15.05: Diretta Moto2 Qualifiche
15.45: Studio MotoGP
Domenica 30 giugno
10.00: Studio MotoGP
11.00: Diretta Moto3 Gara
12.00: Studio MotoGP
12.20: Diretta Moto2 Gara
13.30: Studio MotoGP
14.00: Diretta MotoGP Gara
15.00: Studio MotoGP

Salvatore Valerioti

immagine in evidenza di proprietà di Skysport.it

MotoGp 2019- Grand Prix Monster Energy di Catalunya

Dopo l’inebriante vittoria della Ducati di Danilo Petrucci al Mugello si riaccendono i motori a Barcellona per il settimo appuntamento stagionale del Motomondiale.

Scorgendo i risultati degli ultimi due anni il favorito dalla storia recente parrebbe essere addirittura lo stesso Petrux. Nel 2017 e nel 2018 i vincitori del Gran Premio di Italia hanno replicato immediatamente due domeniche dopo proprio a Barcellona e proprio su Ducati, ovvero Dovizioso nel 2017 e Jorge Lorenzo nel 2018. Sarebbe l’apoteosi per Danilo, e una conferma di forza per Ducati.

Dopo le prime gare i valori in campo sono ormai sufficientemente chiari.

Ducati è nel complesso la miglior moto, continuamente sviluppata da quel “geniaccio” di Gigi Dall’Igna che al Mugello ha sperimentato addirittura una carenatura totale della ruota posteriore, ricordando le ruote lenticolari del ciclismo introdotte anni fa per il record di Francesco Moser. La verve creativa dell’Ingegnere è ormai un classico da anni, al punto di poter dire senza ombra di dubbio che è il tecnico che ha maggiormente influito nell’introduzione dei concetti aerodinamici sulle moto da corsa della classe regina. Ducati miglior moto anche perché l’unica ad aver vinto con due piloti diversi in questo inizio mondiale.

La Honda è sempre al top, anche se la grossa differenza continua a farla il solito immenso ed imperioso Marc Marquez per il quale ogni commento è superfluo. Honda forte perché al Mugello anche il giapponese Nakagami del team di Cecchinello ha portato a termine una gara fantastica a soli sei secondi dal primo, segnale che il mezzo meccanico è validissimo e che il grande assente del 2019 continua ad essere Jorge Lorenzo. A tal proposito lo stesso è stato in visita in Giappone per cercare di parlare direttamente con i tecnici HRC: pare sia tornato fiducioso in merito alle soluzioni che sono state trovate e che verranno provate nel futuro prossimo venturo. Le illazioni diffuse (pare da Giacomo Agostini) lasciavano pensare addirittura ad una rescissione di contratto che, come previsto, non si è concretizzata.. Vedremo se il maiorchino tornerà…. lo spettacolo ne gioverebbe e anche tanto.

La piccola Suzuki è ormai terza forza conclamata, superando il colosso Yamaha. Una vittoria per Rins già in portafogli, delle belle prestazioni anche se qualche incostanza di rendimento del team e dei piloti non sono mancate.

Capitolo Yamaha…..verrebbe da dire “ Epilogo Yamaha”…. Il progetto pare plafonato. I piloti sono alle prese con una moto troppo scostante nel rendimento e difficile da “mettere insieme” nel weekend di gara. Probabilmente gli sforzi tecnici ed economici di Iwata non sono sufficienti per fornire lo step necessario ai piloti per tornare in alto. Il Valentino nazionale non sembra in grado di sbrogliare una matassa così complicata ed ingarbugliata ed il weekend del Mugello né è la riprova (peggior prestazione mai registrata in tanti anni di onoratissima carriera). Staremo a vedere. Proprio in questi giorni ricorre il decennale della battaglia Lorenzo-Rossi su Yamaha protagonisti proprio sul tracciato spagnolo di uno spettacolo che è ancora vivo nei ricordi di noi appassionati. I tre nobili decaduti di questi giorni….

Purtroppo per KTM ed Aprilia gli argomenti di cui parlare non sono molti. Se la prima ogni tanto mostra qualche sprazzo con Pol Espargaro in prova, la seconda è in profonda crisi.

In bocca al lupo agli italiani Bagnaia e Morbidelli.

Moto2

Gara di casa per il fratellino Marquez reduce da due vittorie di fila che lo hanno rimesso in corsa per la vittoria finale dopo un periodo di appannamento. La classifica è cortissima con quattro piloti in 15 punti e con il nostro Baldassarri ancora al comando nonostante le due ultime gare un po’ difficoltose. Nel quartetto è sempre presente il regolarissimo Luthi ed anche Navarro.

Non sarà della partita il supplente per eccellenza Mattia Pasini. Questa volta è toccato a lui essere sostituito dopo un incidente in allenamento. Un vero peccato per la sintonia che ha con la Kalex e perché il team era quello giusto per permettergli un buon risultato. Lo ritroveremo in cabina di commento.

 

 

Moto3

Ipotizzare un vincitore certo tra i cadetti equivale a fare un terno al lotto. Sei vincitori diversi nelle prime sei gare e classifica generale cortissima con Canet al comando ma il nostro Antonelli terzo che pare finalmente rinato dopo la opaca stagione scorsa. Ci sarà da divertirsi come al solito tra il gioco di scie, le traiettorie diverse e le staccate all’ultimo respiro delle quali sono capaci i ragazzini terribili.

 

Buon Gran Premio a tutti.

 

Salvatore Valerioti

 

Immagine in evidenza tratta dal sito motorbox.com

 

Orari del GP di Catalunya su Sky Sport MotoGP

 

Venerdì 14 giugno

Ore 08.55: Moto 3 – Prove Libere 1
Ore 09.50: Moto GP – Prove Libere 1
Ore 10.50: Moto 2 – Prove Libere 1

Ore 13.10: Moto 3 – Prove Libere 2
Ore 14.05: Moto GP – Prove Libere 2
Ore 15.05: Moto 2 – Prove Libere 2

 

Sabato 15 giugno

Ore 08.55: Moto 3 – Prove Libere 3
Ore 09.50: Moto GP – Prove Libere 3
Ore 10.50: Moto 2 – Prove Libere 3

Ore 12.30: Moto 3 – Qualifiche
Ore 13.30: Moto GP – Prove Libere 4
Ore 14.10: Moto GP – Qualifiche

Ore 15.05: Moto 2 – Qualifiche

 

Domenica 16 giugno

Ore 08.35: Moto3, Moto2 e MotoGP – Warm Up
Ore 10.30: Paddock Live
Ore 11.00: Moto 3 – Gara
Ore 12.00: Paddock Live
Ore 12.20: Moto 2 – Gara
Ore 13.15: Paddock Live
Ore 13.30: Grid
Ore 14.00: Moto GP – Gara

MotoGp2019- Gp Italia- Immenso Petrucci

Grande, grande e poi ancora grande Danilo Petrucci.
Oggi Danilo ha spiazzato chiunque avesse in mente cosa scrivere sul Gran Premio d’Italia immaginando una nuova probabilissima vittoria di Marquez dopo quanto mostrato nelle prove e nelle qualifiche.
Ed invece il pilota “operaio” ha costretto tutti a reinventare daccapo i loro commenti al GP, lasciando di stucco il pubblico assiepato sulle colline toscane ed anche quello appeso alla TV.
Danilo è stato grande. La sua è la vittoria del sudore e delle lacrime. Sudore per una carriera cominciata e proseguita in una maniera differente rispetto ai suoi colleghi più blasonati. Lui è la dimostrazione che la forza di crederci aiuta tantissimo, anche quando non hai un background che parte dalle classi minori con i classici step che vanno dalla Moto3 per arrivare nella classe regina.
Il suo percorso è stato diverso ed oggi sublimato con la più bella vittoria che potesse ottenere. Non ci sono state cadute o problemi tecnici altrui a spianargli la strada, e nemmeno condizioni atmosferiche favorevoli ad aiutarlo.
Oggi Danilo è semplicemente stato il più bravo di tutti. E si è messo dietro entrambi i piloti con le più serie ambizioni di titolo.
La gara è partita con il solito ritmo “controllato” che ha consentito la formazione di un gruppone che ha regalato qualche giro di battaglie spettacolari. Nel gruppone anche Rins e Miller hanno partecipato allo show, insieme a Pecco Bagnaia fin quando le Ducati Pramac non sono andate per campi. A tre quarti di gara i tre del podio hanno cominciato a staccarsi rendendo evidente che la vittoria era esclusivamente affar loro.
Danilo ha spento il cervello ed ha acceso il cuore. Non ha pensato di accodarsi al suo compagno di team per fare da spettatore privilegiato della battaglia Dovizioso/Marquez. Petrux ha semplicemente ascoltato il suo cuore ed ha capito che quella poteva essere un occasione splendida da non farsi sfuggire. Sono cominciate le staccate a vita persa in entrata della San Donato col gambone aperto quasi ad ostruire il passaggio agli altri due compagni di lotta. All’inizio dell’ultimo giro è entrato terzo alla San Donato uscendo primo e credendoci sino alla linea del traguardo sulla quale ha preceduto un sempre irresistibile Marc Marquez ed Andrea Dovizioso. Lo spagnolo ha provato a cambiare le regole della fisica entrando a vita persa con moto di traverso inclinata oltre i 45 gradi sia alla Casanova Savelli che alla Scarperia Palagio pur di guadagnare qualche metro. Però oggi si è dovuto inchinare a Danilo e le sue manovre gli hanno solo permesso di difendersi da Dovizioso.
Vittoria per Danilo inequivocabile ed indiscutibile. Conferenza stampa con gli occhi rossi e tutto il Mugello a rendergli merito. Non sarà un fuoriclasse, ma una vittoria in MotoGP battendo Marc Marquez resterà tatuata nella sua memoria ed anche in quella degli appassionati dello sport. Non sarà un fuoriclasse ma una gara di MotoGP non la vinci a caso…

In ottica campionato il risultato è favorevole per Marquez che guadagna qualche punto su Andrea Dovizioso autore di una gara concreta ma al quale è mancato quel piccolo guizzo per star davanti allo spagnolo.
Celebrato Petrucci e celebrata la sua consistente Ducati la gara degli altri è stata per tanti (troppi) in chiaroscuro.
Rins è stato buon quarto dopo aver provato a mettere le sue ruote davanti a tutti nella prima parte di gara. Purtroppo non aveva il ritmo ed il motore per stare insieme ai tre del podio. Le due Ducati Pramac sono state in evidenza per tutta la prima parte di gara fin quando entrambi i portacolori non sono scivolati per eccesso di foga. Crutchlow con la seconda Honda ha fatto una gara onesta, vicino ai primi ma mai con la reale possibilità di lottare.
La grande delusione del weekend sono state un altra volta le Yamaha. Opache le ufficiali sin dalle prove soprattutto con Valentino, anche le Petronas sono scomparse presto, complice una caduta nei primi giri di Morbidelli ed una gara nelle retrovie sia per Quartararo che per Vinales. I passi avanti che parevano essere stati compiuti non sono stati sufficienti per dare competitività ad una moto che sta diventando un vero rebus. Valentino è stato autore di prove travagliate ancora una volta, ed è stato obbligato a partire dal fondo del gruppone con tutte le conseguenze che ne vengono fuori, ivi compresa la foga di recuperare ed il maggior rischio di finire in terra come regolarmente è accaduto.
Lorenzo…Jorge non è mai realmente esistito in gara. Ha cominciato ad alzare la mano verso il team durante il weekend, chiedendo un aiuto sulla moto.. Probabilmente sta cominciando a “pestare qualche callo” anche a Marquez che si è premunito di mettere le mani avanti invitandolo a non lamentarsi. Stanno cominciando anche in Hrc le schermaglie verbali alle quali abbiamo già assistito sia in Yamaha che in Ducati, purtroppo. Con questa Ducati Lorenzo sarebbe stato un serio problema per Marquez. Forse in Honda sono stati bravi ad intuire che ingaggiandolo avrebbero preso due piccioni con una fava..
KTM continua a recitare il ruolo di comprimaria insieme ad Aprilia, seppur qualche lampo austriaco ogni tanto si intravede, contrariamente a quanto accade in Aprilia dove di luce non se ne vede da un pezzo.

Lo sport, quello che si è visto in pista e non sulle tribune…al solito le nostre piste sono popolate da persone che comprano il biglietto senza sapere il vero significato della parola “sport”, parola che assume un significato ancora più profondo quando si parla di Motorsport. Purtroppo dobbiamo ancora sprecare del tempo e delle parole per coloro che fischiano ed ululano contro qualcuno che rischia la propria vita per amore della competizione. I fischi a Marc Marquez NON ci stanno. Marquez altro non è che la versione spagnola del nostro Valentino dei tempi d’oro, ovvero un pilota sublime, furbo, dannatamente veloce e attualmente migliore di chiunque altro. Merita solo applausi.


(il pilota operaio)

MOTO2
Un Marquez doveva pur vincere ed alla fine ha vinto in Moto2.
Il fratellino di Marc pare aver ritrovato lo smalto di qualche anno fa ed ha infilato la seconda vittoria di fila dopo Le Mans tornando in lotta per il campionato.
Dagli italiani ci si aspettava qualcosa di più. Marini, brillantissimo secondo, ha perso il treno giusto lottando contro Luthi nel momento in cui Marquez davanti provava a dare lo strappo che alla fine si è rivelato decisivo per la vittoria. Bene Lorenzo Baldassarri alla fine quarto e quindi non troppo penalizzato per la lotta in campionato. Partiva dalla quindicesima posizione ed ha fatto una gara grintosa. Bene anche Bastianini sempre concreto in questo suo primo anno da rookie, benino Pasini, male Bulega.

MOTO3
Vedere la danza delle piccole moto sulle colline e nelle curve toscane è sempre un grande spettacolo per gli occhi. La pista permette diverse traiettorie nelle esse e nelle curve del Mugello, ed i ragazzini non si fanno mai pregare a prenderle tutte e sempre contemporaneamente. Tony Arbolino vince la sua prima gara in carriera davanti ad Dalla Porta ed a Masia. Il quarto e quinto posto di Antonelli e Foggia completano un risultato splendido per i nostri ragazzini.

Su nove posti sul podio oggi gli italiani ne hanno conquistati cinque.
Due medaglie d’oro, due d’argento ed una di bronzo….. Se fossero le Olimpiadi..Bravi gli italiani tutti ma soprattutto:

BRAVO BRAVO DANILO PETRUCCI

Salvatore Valerioti

Immagine in evidenza tratta dal sito “corrieredell’umbria.it”
Immagine articolo tratta dal sito “gpone.com”

MOTOGP 2019 – GRAN PREMIO d’ITALIA OAKLEY

MUGELLOOOOOOOOOOO….BUONGIORNOOOOOOO!!!!!

Scusate, ma è sempre un’emozione sentire il DIPI 😀

Dunque, tornando a noi…

Mugello, la casa degli Italiani, mmm no, diciamo l’unica e vera università delle moto, rimasta identica sin dalla sua costruzione, incredibile saliscendi, su cui si possono confrontare i tempi di ogni epoca, tanto da vedere che la pole della 500 del 1976, con Agostini, era di oltre 22 secondi più lenta di quella dello scorso anno, fatta da Rossi.

Il gp d’Italia è da parecchi anni terra Spagnola in tutte le classi, con rare eccezioni di Dovizioso in Motogp, Iannone e Pasini in Moto2, Migno e Fenati in Moto3.

Incredibilmente, non è una delle piste dove Marquez ottiene grandi risultati, anzi, spesso autore di qualche caduta, ma non per questo ci si può illudere che non arrivi una ennesima sua vittoria.

Lorenzo solitamente qui ha sempre ottenuto grandissimi risultati ed è quello che ha vinto più spesso, che arrivi la riscossa in sella alla sua Honda, come fu lo scorso anno con la Ducati? Difficile crederci, ma non impensabile.

Rossi, Vinales, Morbidelli e Quartararò saranno li a sperare che ancora una volta la M1 ben si adegui al tracciato, come tendenzialmente è sempre stato. Possiamo aspettarci qualcosa di positivo da loro e se così non fosse, la stagione si farà davvero in salita per la casa di Iwata,

Dovizioso, Petrucci, Miller, Bagnaia e Pirro, tutti chiamati a regalare gioia ai propri tifosi, ma sopratutto a porre fine al filotto vincente di Marquez, se si vuol sperare in un mondiale ancora combattuto ed incerto.

Rins e Mir, due piloti da cui è difficile capire cosa aspettarsi su questa pista. In Francia ci sono state delle difficoltà, ma la guida di Rins e una Suzuki convincente, potrebbe portarlo nuovamente a podio.

Iannone ed Espargarò, mi verrebbe da stendere un velo pietoso, con l’Italiano che sta nuovamente spaccando un team, muovendo accuse sulla via di sviluppo scelta da Espargarò…forse sarebbe il caso di dar più gas e far vedere dei risultati convincenti.

Espargarò P. e Zarcò, anche qui una chiamata di riconferma prestazionale per il primo, mentre ora di dover mostrare il proprio valore per il secondo, che sta deludendo ogni aspettativa.

Moto2

Un campionato che vede Baldassarri sempre come favorito, ed un coriaceo Luthi sempre pronto a massimizzare il risultato. Da tenere sott’occhio il vero possibile rivale per l’Italiano, ossia Navarro, autore di 3 podi consecutivi.

Moto3

Fare un pronostico è impossibile, possiamo solo goderci la corsa e vedere chi la spunta, mancando, per ora, dei piloti che spicchino nella mischia.

ORARI TV

Sky Sport MotoGP HD

Domenica 2 giugno

11:00 – Gara Moto3
12:20 – Gara Moto2
14:00 – Gara MotoGP

Dirette TV8 e TV8 HD

Domenica 2 giugno

11:00 – Gara Moto3
12:20 – Gara Moto2
14:00 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

 

MOTOGP 2019 – SHARK HELMETS GRAND PRIX DE FRANCE

LE MANS, circuito che evoca sempre grandi emozioni, sperando che ne riserbi molte anche per le due ruote.

Se si guarda la classifica, il campionato pare quanto mai combattuto e incerto, ma se si guarda con onestà le prime corse, l’analisi è abbastanza semplice;

Marquez –  lo Spagnolo, ad eccezione dell’erroraccio di Austin, ha mostrato a tutti che è quanto mai in palla. La Honda non è ancora la moto precisa, sopratutto nelle staccate ed inserimento curva, ma il talento del 93 sta riuscendo a far uscire i suoi pregi, avendo grandissima percorrenza e trazione. Al momento resta il favorito per la vittoria anche domenica.

Lorenzo – in Hrc si stanno un pò spazientendo e stufando delle sue performance. La gara di Jerez è stata  una delle gocce che rischiano di far traboccare il vaso, visto che non è concepibile che uno del suo livello, arrivi dietro al tester wild card. La pista Francese a lui è molto congeniale, seppur negli anni Ducati, i risultati siano mancati. Nei test ha percorso un’infinità di km, speriamo che gli siano serviti.

Rossi – al momento il Yamahista meglio piazzato in classifica, ma la gara di Jerez lo ha un pò ridimensionato e forse portato ad avere qualche dubbio sulla bontà della M1 2019. Certo, la moto non è il dramma del 2018, ma ha bisogno ancora di molto lavoro, per tornare ad essere vincente e al 46, manca ancora quel pizzico, per fare un pelo di più.

Vinales – chiamato a una dimostrazione di costanza prestazionale,  sia nel lavorare su assetti, che per quel che riguarda la corsa. Al momento la velocità par esser tornata, seppur con ancora nervosismi e sconforti ben presenti.

Dovizioso – al momento non stiamo vedendo il pilota del 2017 o 2018. la D16 è una moto che sta dimostrando di andar forte con tutti i piloti, quindi è ora di tornare a dare una scossa, ottenendo un grande risultato.

Petrucci – siamo ai soliti discorsi, pilota dalle grandi attese, che stupisce in qualifica e poi si plafona in gara, credo che se continua così, la riconferma a fine stagione sarà molto improbabile.

Rins – teniamolo d’occhio, potrebbe scapparci un nuovo colpaccio e non escluderei persino da gradino più alto del podio. Ammetto che a inizio stagione, non avrei mai scommesso in una crescita simile, dell’abbinata moto/pilota

Yamaha SIC – team che, con i suoi due piloti, potrebbe darci ancora qualche gioia. Quartararò vorrà mostrare il suo valore davanti al suo pubblico e far vedere che Jerez non sia stato un caso. Morbidelli invece è chiamato a mostrare un miglioramento nel passo di metà gara, perchè il suo valore lo ha già mostrato.

In attesa di conferma anche per Aprilia, seppur tutte le speranze son risposte in Espargarò, visto che Iannone continua a non dare il suo contributo. Ktm invece abbastanza senza speranza, visto che pur i test son stati molto complicati

Moto2 – sarà la solita lotta fra Baldasarri, Marquez, Luthi e Gardner, sicuramente non ci annoieremo.

Moto3 – impossibile far pronostici, visto che al momento nessun pilota spicca in particolare, speriamo che arrivi qualche altra gioia tricolore.

ORARI TV

SKY

DOMENICA 19 MAGGIO

Ore 11:00 – Gara Moto3
Ore 12:20 – Gara Moto2
Ore 14:00 – Gara MotoGP

TV8

Domenica 19 maggio

Ore 11:45 – Gara Moto3
Ore 13:05 – Gara Moto2
Ore 14:45 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV