F1 2022 – GRAN PREMIO DEL GIAPPONE

Dopo Singapore è ancora tempo di grandi ritorni, ma questo è grnade per davvero, un GP che definire storico è riduttivo, il GP del Giappone sul circuito di Suzuka.

Ultima edizione disputata quella del 2019, poi i due anni di covid hanno lasciato in bianco la casella di Suzuka sul calendario del mondiale F1. Finalmente si torna a correre su un circuito che è tra i preferiti di ogni pilota che si reputi tale, per velocità, tipologia di curve e “pelo” che bisogna necessariamente avere.

Primo vero match point per Verstappen che se vince con il giro veloce non avrà bisogno di guardare ai risultati di Leclerc per potersi fregiare del secondo mondiale piloti della sua carriera.

immagine da news.verstappen.com

Abbiamo già detto come sia un titolo più che meritato, figlio di una stagione praticamente con zero errori, tante vittorie e una simbiosi perfetta con la sua RBR18. Unica pecca forse il fatto di aver lasciato il pallino delle pole position in mano a Leclerc ma alla fine i punti che contano si fanno alla domenica e su questo Verstappen ha dato lezioni a tutti.

A parte questo appunto, il tema che tiene banco nel mondo della F1 è lo “scandalo – non scandalo”  del budget cap infranto da Red Bull e Aston Martin.

Ovviamente è stato già detto tutto e il contrario di tutto, con Mercedes e Ferrari a fare la parte delle indignate e incazzate, Red Bull a proclamarsi innocente e prendendosela con la FIA per la fuga di notizie e la Fia a cercare di buttare acqua sul fuoco, rimandando al mittente ogni accusa e prendendo tempo per una decisione definitiva a Lunedì 10 Ottobre.

immagine da granprix247.com

Quindi Verstappen eventualmente ha tutta la possibilità di festeggiare con tranquillità il suo secondo titolo (se tutto andrà bene) ma non abbiamo grossi dubbi che quelli della Red Bull non passeranno la notte in bianco preoccupati dalle decisioni prese dalla FIA la mattina del 10 Ottobre. Con tutta probabilità quello che è stato sbandierato come un’infrazione grave sarà derubricata a infrazione minore con una sanzione pecuniaria e pressochè simbolica.

D’altronde come giudicare correttamente le voci di spesa di una società, la Red Bull, che è divisa in 6 differenti società e le cui voci di spesa potrebbero essere assegnate ad una società piuttosto che all’altra in teoria non legata al mondo F1? Altri artifici di questo tipo in passato sono stati fatti un pò da tutti, vedi Ferrari con lo spacchettamento dei tecnici in HAAS o anche in Alfa Romeo.

Alla fine, colmo dei colmi, l’unica “innocente” del gruppo sarà la Mercedes, cosa che da già da pensare a quanto sia diventato schifoso il mondo della F1, sempre più spettacolo e sempre meno sport.

Tornando a bomba sul GP del Giappone, sarà un weekend difficile per tanti, in primis per la concreta possibilità di pioggia nell’arco del weekend. Pioggia e Suzuka fanno venire in mente sempre brutti ricordi e l’inefficienza della direzione gara degli ultimi tempi non fa ben sperare per un weekend di gara gestito correttamente e con la dovuta imparzialità.

Pirelli porterà le gomme più dure a disposizione e proprio la gestione delle gomme in gara, se asciutta sarà, sarà la chiave del GP, date le forti sollecitazioni laterali a cui sono sottoposte e l’alto degrado che impone l’asfalto di Suzuka. Un problema per Ferrari e un vantaggio per Red Bull in termini di rendimento delle coperture, guardando quello che è successo dalla ripresa dalla pausa estiva in poi.

Dalla parte dei rossi curiosità nel provare il nuovo fondo previsto già per Singapore che potrebbe dare una mano in termini di bilanciamento e drag in rettilineo.

immagine da honda.racing

Il Gp del Giappone segna anche un “ritorno” della Honda nel mondiale F1. Detta così sembra una barzelletta dato che Honda non è mai davvero andata via concedendo a Red Bull lo sfruttamento della sua proprietà intellettuale per la PU ora targate Red Bull. Ora però tornerà nuovamente il logo sulle fiancate della RBR18 e Alpha Tauri, a suggellare l’accordo per la fornitura delle PU fino al cambio regolamentare del 2026.

Tutto già deciso o quasi in termini di lotta per il campionato, l’hype si sposta sulla FIA e su place del la Concorde, che è un pò una contraddizioni in termini o una presa per il culo se vogliamo essere meno prosaici: di concordia da quelle parti, quando c’è di mezzo la FIA, la F1 e team di F1 vari ed eventuali, se n’è sempre vista ben poca.

*immagine in evidenza da marca.com

Rocco Alessandro