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VERSTAPPEN VINCE IL GP DELLA COERENZA A LAS VEGAS

La F1 ha vissuto a Las Vegas la sua sublimazione organizzando l’evento più importante al mondo. Ma si sono dimenticati di fissare i tombini, e questo è costato alla Ferrari una intera macchina ma, soprattutto, stava per costare la pelle a Sainz. Su questo, e tanto altro, torneremo nei proverbiali p.s.

Ferrari in formissima sulla strip, con prima fila monopolizzata, davanti a Verstappen. Che, però, la domenica parte di fianco a Leclerc e non dietro, perchè Sainz deve pagare penalità per la suddetta macchina distrutta. 

E con Max in prima fila, passare davanti alla prima curva è impossibile. O parte meglio o ti porta fuori. Quest’ultimo è stato il caso, oggi, e Leclerc si deve accodare, sbraitando in radio. 

Dietro di loro accade di tutto, con macchine che si tamponano e si girano, e dopo solo 1 giro viene attivata la VSC. Neanche il tempo di ripartire, e al giro 4 Norris va a sbattere ed esce la SC.

Si riparte al giro 7 e a Verstappen vengono dati 5 sacrosanti secondi di penalitá da scontare al pit stop. Max non riesce a staccare il ferrarista e al giro 14 il suo vantaggio é di soli 2 sec. Al giro 15 il monegasco é in zona DRS, lo supera e l’olandese, in preda al graining, si ferma ai box.

Al giro 20, anche Charles inizia ad accusare graining, e viene fatto fermare. La sua sosta non é velocissima.

I diretti rivali, Russell e Verstappen, sono però dietro Sainz che non si é fermato. Lo spagnolo non oppone una gran resistenza e i due lo passano in tromba portandosi a 2 sec. da Leclerc.

In testa alla gara c’è Perez che, dopo avere tamponato Bottas alla prima curva, si é fermato al primo giro per montare un’ala anteriore nuova e gomme dure.

Verstappen attacca Russell ma i due si toccano ed entrambi danneggiano la vettura, con l’ala anteriore dell’olandese ad avere la peggio. Esce la SC e si fermano sia Perez che Verstappen, che peró non cambia l’ala.

La gara riparte al giro 29 con Perez che si avvicina a Leclerc che fatica a scaldare le gomme. Ai due si avvicina Piastri, rimontato dal fondo fino alla terza posizione. 

Al giro 32 Perez si porta in prima posizione. E Verstappen supera Piastri e si porta in terza posizione. Al giro 36 Charles si riporta in prima posizione. E subito dopo anche Verstappen supera Perez e poi anche Leclerc riportandosi in prima posizione.

Al giro 43, Charles va lungo e perde la seconda posizione. Ma il monegasco non demorde e dopo avere trascorso gli ultimi giri in zona DRS senza dare l’idea di riuscire a passare il messicano, all’ultima occasione possibile, con una staccata da paura lo frega nonostante questi avesse ottenuto pure la scia del compagno cui era stato chiesto di rallentare.

Finisce così con Verstappen che vince per la 53a volta, eguagliando Vettel, davanti ad un comunque soddisfatto Leclerc, che ancora una volta non trasforma la pole in vittoria, e a Perez. Seguono Russell, che con la penalità ricevuta per la collisione con Verstappen viene poi retrocesso ottavo, Ocon, un rinato Stroll autore ancora una volta di una gara molto buona, Sainz, Hamilton, Russell, Alonso e Piastri.

Fra una sola settimana, Abu Dhabi chiuderà la stagione. Se vincesse nuovamente la Red Bull, 35 anni dopo avremo nuovamente una stagione in cui una squadra vince tutte le gare tranne una, vinta dalla Ferrari. Se questo è spettacolo…

P.S. 1: Verstappen al giovedì ha detto che correre Las Vegas è ridicolo, al venerdì che raderebbe al suolo tutto, e alla domenica che non vede l’ora di tornare. Solo gli stupidi non cambiano idea.

P.S. 2: un tombino distrugge una macchina, rischia di ammazzare il pilota, ma la FIA lo penalizza. Coerenti col regolamento.

P.S. 3:  a proposito del tombino, Wolff ha sbroccato per difendere FIA e LM dopo che un giornalista gli aveva fatto notare il rischio corso e l’assurdità di spendere centinaia di milioni di dollari per poi avere un problema del genere. Fedele alla linea.

P.S. 4: oggi Charles ha perso la gara grazie ad una SC provocata da Verstappen che ha danneggiato l’auto senza conseguenze. Fortuna e sfortuna sono coerenti.

P.S.5: Lo spettacolo di luci, colori e acqua è stato entusiasmante. Ma sostenibile no. Nel 2030 dovranno piantare tanti ma tanti alberi.

P.S. 6 (Las Vegas merita di esagerare): tutti i sorpassi fatti grazie al DRS al termine di  un rettilineo da quasi 2 km. Se per avere spettacolo bisogna avere questo, tanto vale correre sugli ovali montando l’Handford device. Per chi fosse interessato, vedere qui.

P.S. 7: l’ho già scritto. Stando a quello che abbiamo visto oggi, la SF-23 proprio così orribile non sarà. Non si supera una RB19 per tre volte una RB con una macchina scadente.

 

F1 2023 – GRAN PREMIO DI LAS VEGAS

Ed eccoci alla grande e verosimilmente unica attrazione di questa ultima parte di mondiale, il ritorno del circus in un luogo che più incarna gli attuali valori della F1 moderna: Las Vegas.

Più volte il mondiale ha fatto tappa in questo paese dei balocchi in mezzo al deserto su tracciati cittadini che sono sempre stati di dubbio gusto ma, allora come oggi, l’importante non è come si corre ma dove e quanti soldi porta per cui per Liberty Media la partita è stata già vinta.

Dal lato “tecnico” il nuovo circuito cittadino incastrato tra casinò e i boulevard più famosi al mondo, sembra un inno all’inutilità “tilkeana” che passa dal padre Tilke al figlio Carsten: lunghi rettilinei inframezzata da chicane corte e curve a 90 gradi. Ad una prima occhiata sembra poco spettacolare, vedremo cosa dirà la pista.

immagine da sbnation.com

Intanto si parte con un corto circuito tecnico mica da ridere da parte di chi dovrebbe avere questi aspetti sotto controllo: le temperature tra i 5 e i 10 gradi celsius che accoglieranno i piloti e che renderanno molto problematico la gestione della temperatura dei pneumatici soprattutto nei lunghi rettilinei.

Ross Brawn, uno che di tecnica ne capisce, ha candidamente ammesso che si sono “dimenticati” di includere nell’equazione questo aspetto ma che comunque renderà più interessante la sfida tecnica ai quali i team dovranno trovare una soluzione. Ah beh, una lotteria nella lotteria ma d’altronde siamo a Las Vegas…

Pirelli ha cercato di “aiutare” portando le mescole più morbide della sua gamma per cercare di minimizzare gli effetti del graining che quasi sicuramente si presenterà ma per i team non sarà per nulla facile e forse impossibile cercare di evitare che i pneumatici si raffreddino troppo tra una curva e l’altra.

Prepariamoci a tecniche particolari, non mi stupirei di vedere piloti che zigzagano in rettilineo per tenere le gomme in temperatura, oppure a errori grossolani in staccata, tra gomme fredde e freni che rischiano la vetrificazione tra un curva e l’altra sempre a causa delle basse temperature.

Ci si aspettano configurazioni aero a basso carico ma non è escluso che i team cercheranno soluzioni con più carico proprio per generare più calore da trasferire agli pneumatici.

immagine da f1ingenerale.com

In definitiva sarà un scommessa e un continuo azzardo per i team scegliere il giusto setup, cosa che aiuterà a rimescolare i valori in campo e a moltiplicare le variabili. La Ferrari, giusto per mettere le mani avanti, ha già dichiarato che correrà in difesa proprio per il discorso gestione pneumatici a basse temperature ma non è che gli altri stiano meglio. Forse solo Red Bull e Verstappen possono dirsi tranquilli considerando anche il vantaggio di efficacia del DRS che la Red Bull continua ad avere sulla concorrenza.

Per il resto è tutto un pullulare di livree speciali che poco aggiungono al GP che sarà, con tutta probabilità, un’americanata di proporzioni epiche. Questo passa oggi il convento e questo ci prendiamo.

Parlando di piloti mi aspetto molto da Leclerc che su questi tracciati di solito riesce a fare la differenza e su Perez, altro uomo di punta sui tracciati cittadini. Questo sempre al netto della Ferrari per il monegasco e del dr. Marko per il messicano.

immagine da paddocknews24.com

Mai come quest’anno vedremo un Gp che sarà un vero tiro di dadi alla roulette. Non poteva che essere così data l’ambientazione ma rimane sorprendente l’approssimazione con cui ci si avvicina al GP, in cui le temperature saranno, con tutta probabilità, una variabile fin troppo pesante con cui fare i conti, sperando che non si riveli anche pericolosa.

E comunque nel caso tutto questo non vi soddisfi ancora c’è anche Bottas che mette in mostra il culo per fini benefici nella battaglia per la prevenzione del tumore alla prostata. Una buona azione senza dubbio ma proprio Bottas ci tocca guardare?

*immagine in evidenza da visitlasvegas.com

Rocco Alessandro