F1 2023 – GRAN PREMIO DI LAS VEGAS

Ed eccoci alla grande e verosimilmente unica attrazione di questa ultima parte di mondiale, il ritorno del circus in un luogo che più incarna gli attuali valori della F1 moderna: Las Vegas.

Più volte il mondiale ha fatto tappa in questo paese dei balocchi in mezzo al deserto su tracciati cittadini che sono sempre stati di dubbio gusto ma, allora come oggi, l’importante non è come si corre ma dove e quanti soldi porta per cui per Liberty Media la partita è stata già vinta.

Dal lato “tecnico” il nuovo circuito cittadino incastrato tra casinò e i boulevard più famosi al mondo, sembra un inno all’inutilità “tilkeana” che passa dal padre Tilke al figlio Carsten: lunghi rettilinei inframezzata da chicane corte e curve a 90 gradi. Ad una prima occhiata sembra poco spettacolare, vedremo cosa dirà la pista.

immagine da sbnation.com

Intanto si parte con un corto circuito tecnico mica da ridere da parte di chi dovrebbe avere questi aspetti sotto controllo: le temperature tra i 5 e i 10 gradi celsius che accoglieranno i piloti e che renderanno molto problematico la gestione della temperatura dei pneumatici soprattutto nei lunghi rettilinei.

Ross Brawn, uno che di tecnica ne capisce, ha candidamente ammesso che si sono “dimenticati” di includere nell’equazione questo aspetto ma che comunque renderà più interessante la sfida tecnica ai quali i team dovranno trovare una soluzione. Ah beh, una lotteria nella lotteria ma d’altronde siamo a Las Vegas…

Pirelli ha cercato di “aiutare” portando le mescole più morbide della sua gamma per cercare di minimizzare gli effetti del graining che quasi sicuramente si presenterà ma per i team non sarà per nulla facile e forse impossibile cercare di evitare che i pneumatici si raffreddino troppo tra una curva e l’altra.

Prepariamoci a tecniche particolari, non mi stupirei di vedere piloti che zigzagano in rettilineo per tenere le gomme in temperatura, oppure a errori grossolani in staccata, tra gomme fredde e freni che rischiano la vetrificazione tra un curva e l’altra sempre a causa delle basse temperature.

Ci si aspettano configurazioni aero a basso carico ma non è escluso che i team cercheranno soluzioni con più carico proprio per generare più calore da trasferire agli pneumatici.

immagine da f1ingenerale.com

In definitiva sarà un scommessa e un continuo azzardo per i team scegliere il giusto setup, cosa che aiuterà a rimescolare i valori in campo e a moltiplicare le variabili. La Ferrari, giusto per mettere le mani avanti, ha già dichiarato che correrà in difesa proprio per il discorso gestione pneumatici a basse temperature ma non è che gli altri stiano meglio. Forse solo Red Bull e Verstappen possono dirsi tranquilli considerando anche il vantaggio di efficacia del DRS che la Red Bull continua ad avere sulla concorrenza.

Per il resto è tutto un pullulare di livree speciali che poco aggiungono al GP che sarà, con tutta probabilità, un’americanata di proporzioni epiche. Questo passa oggi il convento e questo ci prendiamo.

Parlando di piloti mi aspetto molto da Leclerc che su questi tracciati di solito riesce a fare la differenza e su Perez, altro uomo di punta sui tracciati cittadini. Questo sempre al netto della Ferrari per il monegasco e del dr. Marko per il messicano.

immagine da paddocknews24.com

Mai come quest’anno vedremo un Gp che sarà un vero tiro di dadi alla roulette. Non poteva che essere così data l’ambientazione ma rimane sorprendente l’approssimazione con cui ci si avvicina al GP, in cui le temperature saranno, con tutta probabilità, una variabile fin troppo pesante con cui fare i conti, sperando che non si riveli anche pericolosa.

E comunque nel caso tutto questo non vi soddisfi ancora c’è anche Bottas che mette in mostra il culo per fini benefici nella battaglia per la prevenzione del tumore alla prostata. Una buona azione senza dubbio ma proprio Bottas ci tocca guardare?

*immagine in evidenza da visitlasvegas.com

Rocco Alessandro