IL PUNTO DELLA REDAZIONE

Il 2024 verrà ricordato non tanto per l’ennesimo dominio Red Bull (anche se Red Bull stessa e, soprattutto i loro tifosi, non vogliono che questo mondiale sia definito così perché quest’anno è più combattuto… più sofferto sic!) quanto per il putiferio che è successo e che sta succedendo a riguardo del mercato piloti. Il primo pezzo da novanta, che ha creato un vero e proprio tsunami, è stato l’annuncio di Hamilton in Ferrari tant’è vero che questa stagione, complice anche il dominio (eccolo che ritorna!) bibitaro, viene considerato come un anno di passaggio, perché tutti (me compreso naturalmente) aspettano solo l’anno che verrà per vedere Lewis di rosso vestito prima e, soprattutto, in pista dopo con una Rossa, assieme ad un compagno tosto (di certo non è Bottas e in quanto a talento ne ha molto più da vendere rispetto a Rosberg) come LeClerc. Con l’accasamento di Hamilton, tutta l’attenzione si concentrata naturalmente su Sainz in primis e Verstappen in secundis. Per quanto riguarda lo spagnolo, le speculazioni si sono sprecate e tutt’ora si sprecano, visto che sino ad ora non c’è nulla di concreto all’orizzonte se non solo illazioni, salvo per quanto riguarda il termine dell’annuncio di qualcosa di ufficiale e cioè tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Non è un segreto che Audi voglia, per non dire brami, firmare Sainz il quale, appena saputo che era stato fatto fuori, aveva due strade: abbattersi e demoralizzarsi oppure trarre forza da quello che gli è capitato per essere ancora più forte. Che grande lezione che ci ha insegnato Carlito e le sue azioni, il suo modo di agire mi hanno ricordato Jack Nicholson in “The Departed”, quando si riferisce nei riguardi di Leonardo Di Caprio: “Come fai a fidarti di uno che non ha nulla da perdere?”. Uno come Sainz appunto, non ha nulla da perdere quindi, di fatto, è pericolosissimo. Egli sapeva che era spacciato e l’unica cosa che poteva fare era quella di “vendere il prodotto”, di mettere in mostra il più possibile tutta la mercanzia (leggi velocità, consistenza e professionalità) e di fatto così sta facendo. Ovvio che l’approdo in Sauber sarebbe la destinazione naturale, considerando che Verstappen vuole la riconferma di Perez e Toto spinge nel futuro immediato per Kimi Antonelli. Povero Carlos, che destino infame che gli tocca vivere: purtroppo si trova ad avere talento e consistenza da vendere in un momento in cui le Scuderie che possono ambire ad una vittoria o, sono già piene o, comunque hanno altri progetti. La soluzione più logica per lo spagnolo sarebbe quella di firmare per AMG per un solo anno, in questo modo non sarebbe costretto a navigare per una stagione intera nelle retrovie o, se vi piace di più il paragone calcistico in serie C, per poi andare appunto in Sauber con un pluriennale per lasciare libero il sedile ad Antonelli che verrebbe al suo posto. In questo modo sarebbero tutti contenti, e aggiungo che sarebbe un bel confronto quello con Russell, solo che i rumors dicono che lo spagnolo vuole un pluriennale e questo, a mio avviso, cozza anche con l’idea di andare in Sauber perché, caso mai Sainz firmasse almeno due anni con Mercedes, il progetto Audi salterebbe. Indubbiamente è una bella gatta da pelare per l’entourage Sainz. Di sicuro le porte Red Bull sono chiuse, visto che, come ho già anticipato, il campione del mondo ha posto il suo veto sul compagno messicano e, quando il campione olandese parla, di fatto è come una bolla papale quindi possiamo stare sicuri che al 90% Perez rimarrà dov’è anche per il 2025 e, quindi, fino a fine ciclo di questo regolamento e ovviamente di questa Red Bull che vince tutto. Cosa farà Verstappen? Confesso che questa domanda ci ha ossessionato soprattutto in questi ultimi giorni e, soprattutto, è stata un’ottima distrazione da i veri problemi che ci sono in casa Red Bull… mi riferisco alla soap opera che va avanti da mesi tra Horner, il padre del campione del mondo, e la “compagna” di quest’ultimo… sic!!

Come ha già detto Matteo Bobbi, nella trasmissione degli amici di FORMU1A.UNO, e col quale mi trovo d’accordo, è impensabile che allo stato attuale Verstappen vada via dalla sua attuale squadra per regalare, praticamente, un mondiale su un piatto d’argento ad un eventuale suo sostituto, solo perché all’interno del team si stanno scornando. Al di là di quello che si possa pensare di Red Bull, è un dato di fatto che, con questo attuale regolamento, la squadra dei bibitari ha un vantaggio tale che vinceranno tutto (salvo miracoli) fino a fine ciclo e quindi fino all’anno prossimo. Con Mercedes fuori gioco e con una Ferrari che, sebbene sia in ottima forma, è comunque all’inseguimento, nulla lascia presupporre che le cose non andranno come appena affermato. Quindi, per quale motivo Max dovrebbe cedere un potenziale mondiale solo perché all’interno ci sono sì delle lotte di potere e anche (che tristezza!) delle beghe dovute a delle questioni personali, considerando che le continue vittorie non fanno altro che continuare a tenere coeso il gruppo, sebbene questa non sia altro che una pace armata. Certo, il buon Max, volendo, non ha che l’imbarazzo della scelta nel dove andare… o meglio, fino a qualche tempo fa, non aveva questo imbarazzo, visto e considerato che un’altra bomba nel frattempo è scoppiata e, sebbene questa fosse già annunciata, la vera deflagrazione (passatemi il termine pirotecnico) è nella durata di questo rinnovo.

Mi riferisco al rinnovo pluriennale di Alonso con Aston Martin e alla fedeltà incondizionata di quest’ultimo nei confronti della squadra di Stroll sr. Volutamente di Alonso evito di parlare, perché sebbene il mio autocontrollo nell’analizzare ogni circostanza della F1 prevalga sempre, a cominciare proprio dalla mia amata Ferrari, con l’asturiano mi lascio andare all’emotività e quindi all’amore che nutro per lui. Solo che in questo caso sarò costretto a fare un eccezione, visto e considerato che il campione spagnolo, all’alba dei suoi quarantatré anni, sia ancora oggetto di contesa tra le diverse squadre, a cominciare proprio da quella che gli ha donato una seconda giovinezza che è proprio la Aston Martin, la quale addirittura lo vorrebbe in sella anche quando dovrà appendere il casco al chiodo e lui già si vede nel ricoprire un ruolo alla Niki Lauda. Nel frattempo Fernando si gode l’attimo e, con un semplice “Sono qui per restare”, perculo che solo il campione del mondo spagnolo può permettersi, ha freddato tutti i detrattori, annunciando così al mondo il suo rinnovo in attesa della venuta del nuovo regolamento nell’anno di nostro Signore 2026 e, soprattutto, con il ritorno di Honda a spingere il suo sedere. Ciò che fa capire la forza dello spagnolo e della considerazione che l’ambiente della F1 ha nei suoi riguardi, nonostante la sua età, è proprio la “reunion” Alonso Honda: tutti ricordiamo lo sputtanamento in mondo visione di Fernando nei riguardi del motorista giapponese con quel “GP2 engine” ripetuto per due volte, eppure, nonostante ciò, Honda ha detto e fatto capire che non solo non è un problema, addirittura che non vedono l’ora di collaborare con lui e naturalmente lo stesso campione spagnolo non ha fatto altro che tessere le loro lodi, adducendo al dominio che stanno perpetrando grazie a Red Bull. Aggiungo che la stessa Honda sembra che sia a buon punto con le nuove motorizzazioni che vedremo nel 2026 (siamo già a due squadre, assieme a Mercedes, che si rumoreggia che siano in vantaggio sulla concorrenza!), quindi non resta che aspettare per capire se Alo si è avventurato nell’ennesima cattiva scelta della sua carriera oppure questa volta l’ha “sfangata”, soffiando a Verstappen l’opportunità di continuare il suo dominio. Pensiamo prima al GP cinese, comunque, che è ormai prossimo, altrimenti la (mia) mente inizia a volare e mi illudo solamente.

Buon GP della Cina a tutti.

Vito Quaranta