Una stagione a senso unico si chiude con un gran premio inutile su un circuito altrettanto inutile, almeno stando a quanto si è visto nelle 13 edizioni precedenti. Se si eccettua il 2021, il cui esito è stato definito artificialmente, ad Abu Dhabi non abbiamo mai visto gare entusiasmanti. Tutto troppo piatto, troppo perfetto, non ci possono essere sorprese.
E l’ultimo GP del 2023 non ha fatto eccezione. Verstappen in pole, Verstappen vince, e sono 19 gare per lui, 2 per Perez e una sola agli altri.
La partenza non riserva sorprese, con Verstappen solo leggermente infastidito da Leclerc, che poi si accoda in buon ordine seguito dalle due McLaren.
Dopo 12 giri, il ferrarista è ancora incollato all’olandese, con la McLaren di Norris a distanza di sicurezza.
Al giro 13 si ferma Alonso per un pit-stop anticipato (vi ricorda qualcosa?). Per lo spagnolo, l’obiettivo di oggi è guadagnare la quarta posizione in campionato. Al giro successivo si ferma anche Piastri, che esce proprio davanti a Nando.
Al giro 15 si fermano anche Norris e Russell, quarto al momento. Lando è vittima di una sosta un po’ più lunga, e George gli passa davanti.
Verstappen si ferma al giro 17, con Leclerc che lo imita al giro successivo. Il monegasco si ritrova Russell attaccato agli scarichi.
In testa alla gara ora c’è Tsunoda, autore di un’ottima qualifica. Il suo box lo fa fermare al giro 23, molti giri dopo tutti gli altri, e il giapponese rientra in undicesima posizione.
Al giro 32 il distacco di Verstappen su Leclerc è aumentato fino a 7 secondi, a dimostrazione del fatto che con le gomme più dure la Red Bull è nettamente superiore non solo alla Ferrari, ma a tutti gli avversari.
Al giro 34, Norris apre la serie delle seconde soste. A ruota, nei giri successivi lo seguono Russell e Leclerc. Le posizioni non cambiano, anche se i tre si ritrovano molto vicini.
Verstappen effettua la sua sosta molto tardi, al 43° giro.
Le ultime tornate vivono solo grazie alla sfida fra Mercedes e Ferrari per il secondo posto nel mondiale costruttori. Decisiva è la lotta per la nona posizione fra Hamilton e Sainz, con l’inglese che passa davanti a 8 giri dalla fine, riportando la sua squadra al secondo posto. Ci pensa Perez a mettere in difficoltà gli anglo-tedeschi, superando Russell e prendendosi il terzo posto. Ma una discutibile penalità di 5 secondi per una collisione con Norris lo riporta quarto. Contento Toto, contenti tutti.
L’ultima gara della stagione finisce come altre 18, con Verstappen vincitore indisturbato, davanti ad un ottimo Leclerc e a Russell. Seguono Perez, Norris, Piastri, Alonso, Tsunoda, Hamilton e Stroll.
Per il 2023 è tutto, appuntamento a febbraio 2024 sperando che l’off-season porti consiglio.
P.S. La stagione 2023 passerà alla storia come quella meno combattuta, ed è stato un peccato perchè ciò che ha mostrato Verstappen in certe occasioni è stato notevole, a livello delle imprese di altri grandissimi campioni. E non è corretto dire che la RB19 è un’astronave, la realtà, probabilmente, è che lui l’ha sfruttata bene a tal punto da risultare invincibile.
P.S. 2 Ieri Vasseur ha avuto l’ardire di affermare che dopo i primi test al simulatore con la SF-23, Leclerc era letteralmente scioccato. E allora tutti i proclami che arrivavano da Maranello prima dei test in Bahrain chi li metteva in giro? Gli ex fedelissimi di Binotto, che, stando a quanto ha dichiarato Elkann in settimana, non si era fatto amare molto? Ad ogni modo, visto l’inizio, la seconda parte della stagione ferrarista è stata molto migliore di quanto si potesse immaginare. Il secondo posto in campionato sarebbe stato più che meritato. E lo si sarebbe ottenuto facilmente, senza il tombino di Las Vegas e l’assurda penalità comminata a Sainz grazie all’opposizione di Toto.
P.S. 3 Se in Mercedes sapevano che la W13 era una carriola, perchè l’hanno riproposta anzichè dimenticarsela, come ora vogliono fare con la W14 che ne ha ereditato i concetti? Forse il defenestrato Elliot aveva tenuto nascosto a tutti i progetti della macchina per il 2023?
P.S. 4 Toto Wolff è un grande manager ma le sconfitte lo stanno facendo invecchiare male.
P.S. 5 Chi non è invecchiato male è Alonso, ritornato nelle posizioni alte del campionato, dopo 10 anni. La quinta posizione, per un pilota di 42 anni alla guida di una macchina non di prima fascia, è un risultato eccezionale.
P.S. 6 Simpatica l’iniziativa di Leclerc nel finale, dando la scia a Perez per cercare di fargli prendere 5 secondi su Russell mantenendo il terzo posto. La posizione finale in campionato davanti a Sainz dimostra quali devono essere le gerarchie in squadra per la fine della stagione. Con una macchina buona, è lui il vero rivale di Verstappen, senza se e senza ma. In 5 stagioni con la Ferrari, ha avuto un veicolo decente per mezza, e l’ha saputo sfruttare. Una sesta stagione mediocre sarebbe probabilmente l’ultima in rosso. E, forse, segnerebbe irrimediabilmente la fine dei suoi sogni di gloria, visti i tanti giovani rampanti (e a basso costo) che stanno arrivando.
P.S. 7 Pare che i miei P.S. vi piacciano, e ne sono onorato. Può darsi che li rivedrete anche prima del primo GP del 2024, se ci sarà qualcosa di interessante da commentare. E chissà se fra questo qualcosa continueranno ad esserci le sparate in uscita dalla GES. Oppure il sedile di Perez in bilico. Vedremo.
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