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MOTOGP 2020-GP DELLA COMUNITA’ VALENCIANA

Valencia Round2.

Forse, e sottolineo forse dato l’anno “straordinario”, la Motogp ha trovato il suo padrone. Anche le categorie minori parevano averlo trovato salvo poi perderlo più e più volte e tornando incerte a due appuntamenti dalla fine.

Andiamo per gradi.

MotoGp

Mir ha finalmente rotto il ghiaccio con la vittoria mettendo al tempo stesso un’ipoteca serissima sul WC 2020. Staranno già gustandosi l’incasso coloro i quali avevano puntato un centello sullo spagnolo ad inizio stagione e chissà che tra questi non ci sia anche quel volpone di Davide Brivio.

E’ prematuro incoronarlo già oggi ma ormai ci siamo quasi, facendo i debiti scongiuri per il ragazzo.

Mancano 14 punti, due noni posti, ammesso (e non concesso) che Quartararo o Rins siano in grado di vincere entrambe le prossime due gare. All’atto pratico basterebbe il gradino più basso del podio questa domenica per andare a Portimao in vacanza premio.

Con Mir vincitore si smorzeranno anche le polemiche che hanno accompagnato questa stagione travagliata, da quella sulle gomme sino all’ultima sui motori Yamaha di Jerez 1.

Ho già esternato il mio pensiero al riguardo delle penalizzazioni e lo voglio rimarcare un’altra volta:

Se il pilota corre su una moto “irregolare” deve perdere punti anche lui. E nel caso di Quartararo c’è anche una vittoria di mezzo.

Sono decenni che andiamo predicando che vince il “pacchetto” migliore e non il singolo pilota o la singola moto. Quindi? In questo caso perché il pilota resta vittorioso e si penalizza solo il Costruttore?

L’ aspetto più disdicevole della faccenda è che gli altri Costruttori abbiano accettato di buon grado senza protestare, come a volersi “tenere un bonus” per il futuro.

Nel post gara Brivio ha candidamente ammesso che del costruttori non gliene frega niente a nessuno, però…

Però siamo certi che Davide avrebbe avuto lo stesso atteggiamento laddove quei punti sarebbero stati utili ad uno dei suoi per balzare in testa alla classifica oppure avere già la certezza della vittoria in Campionato?

Di seguito la classifica “ricalcolata” nel caso in cui anche i piloti avessero subito una penalizzazione.

Risultato: per Mir e per Suzuki non sarebbe cambiato nulla perché in quella gara non marcarono punti. Anche il distacco dal secondo in classifica (che diventerebbe Dovizioso) sarebbe rimasto lo stesso.

Da qui “l’indifferenza” di Brivio.

Per Ducati e Dovizioso sarebbe stata una vittoria in più…eppure nessun ricorso…

La stagione di Fabio sarebbe più mediocre di quello che è stata.

La scorsa domenica le prime posizioni sono state occupate tutte da quelli che ad inizio stagione non erano neanche considerati outsider, quindi siamo certi che questa domenica i risultati saranno diversi, ma pur sempre incerti. Correre sullo stesso circuito non ha dato vantaggi quest’anno a chi meglio aveva figurato nel primo appuntamento e con ogni probabilità accadrà anche questa volta.

Suzuki e Brivio hanno fatto un ottimo lavoro, al punto di permettere a Valentino una critica durissima verso i tecnici di Iwata rei di non riuscire a confezionare un pacchetto vincente pur condividendo la stessa “obsoleta” architettura motore. Vero? Forse, se non fosse che Yamaha è la casa ad aver vinto più gare e pure con tre piloti diversi….

Si scende in pista per la penultima volta quest’anno con la notizia della squalifica di 4 anni inflitta ad Andrea Iannone. Da queste pagine lo abbiamo spesso criticato per quanto ritenevamo stesse sprecando il suo grande talento. Lo abbiamo anche preso in giro per gli atteggiamenti da Vip, eppure non possiamo che dispiacerci per come sono andate le cose: impensabile che in appello la pena sia stata aumentata decretando la fine della carriera del nostro ragazzo. E’ un peccato…un eccesso di “giustizia” che sfocia in un eccesso di pena per una leggerezza che, seppur grave, non ha cambiato di una virgola le prestazioni che il “pacchetto” portava in pista. L’impressione è che abbiano voluto creare un precedente “estremo” per fare giurisprudenza in merito. Resta il fatto che poche volte si è potuto assistere ad una reformatio in peius di tale portata.

(immagine tratta dal sito virgilio.it)

Il parallelo con il “doping” motoristico (ben più pesante) portato in pista da Yamaha è inevitabile. Così come è inevitabile constatare una differenza abissale delle pene comminate.

Carriera finita per Andrea e posto libero in Aprilia. Chi ne prenderà il posto? Un Lorenzo voglioso di fare il collaudatore e qualche wild card (molto fuori forma) oppure un Dovizioso disoccupato che ha appena annunciato un anno sabbatico? Staremo a vedere.

 

Moto2

Nell’introduzione al precedente Gran Premio ho parlato di inerzia della stagione a favore di Lowes. Ecco, conviene tacere perchè è tutto tornato in ballo per l’ennesima volta. Bastianini in testa al mondiale ha mostrato prudenza domenica scorsa, mentre Marini pare essersi sbloccato dopo qualche gara corsa abulicamente. In 29 punti troviamo 4 piloti compreso Bezzecchi splendido dominatore dello scorso round. Tutto è possibile.. nessuno vuol vincere quest’anno.

 

Moto3

Anche tra i ragazzini i ranghi sono serrati. Arenas è passato da incolpevole vittima a pericoloso vendicatore lo scorso GP. La classifica è corta anche in Moto3 ma sullo spagnolo potrebbero pendere eventuali penalizzazioni a seguito del suo comportamento di scorsa domenica.

Lui, Ogura (che non ha ancora vinto una gara) ,i nostri Vietti ed Arbolino ed anche Masia sono ancora tutti in gara per il cucuzzaro, ma per la vittoria di tappa incontraranno rivali pericolosi e senza nulla da perdere come McPhee e Fernandez tutti in grado di scombinare le carte degli aspiranti campioni 2020.

Buon divertimento.

MOTOGP 2020-GP D’EUROPA-VALENCIA

Il Mondiale entra in dirittura d’arrivo. Le prossime tre (forse) domeniche ci regaleranno il nome del Campione 2020. Il “forse” è legato alle incertezze che la pandemia ci sta regalando in questo anno tormentato. Se le due gare consecutive di Valencia si possono dare per certe, non si può dire altrettanto per l’ultimo appuntamento di Portimao. L’orizzonte temporale di 15/18 giorni sembra ormai “il lungo periodo”.

Non ci resta che aspettare, vivendo alla giornata come gli stessi piloti sono tenuti a fare.

In ballo per il bottino grosso dovrebbero esserci rimasti solo i primi quattro, anche quest’anno è meglio non sbilanciarsi.

Quindi non faremo nessun pronostico e nessuna indicazione di circuito adatto alle caratteristiche di una certa moto piuttosto che di gradimento di un particolare pilota.

Un finale di stagione così era nei sogni bagnati di ogni appassionato da molto tempo, ma di certo non lo erano le condizioni che ci hanno portati ad assistere a questo scenario. Pandemia, pneumatici, assenza di Marquez, tutti fattori intervenuti in un sol colpo….

Tant’è…. Mir, Morbidelli, Quartararo e Vinales sono i quattro che hanno le carte migliori per fregiarsi di quell’iride che con il marziano in pista no

L’ordine con il quale sono elencati è anche quello delle probabilità che hanno di vincerlo ad opinione di chi scrive.

Mir ha più punti ed è forte di una grande regolarità.

Morbidelli è quello con più slancio e con la serenità di averci solo da guadagnare.

Quartararo è quello probabilmente “preferito” dai francesi di Michelin e forse anche da Yamaha.

Maverick (7vite) Vinales è sulla carta quello con la maggior esperienza e potenzialità tecnica rispetto a tutti: ma è messo peggio del francese in classifica.

Il quinto in classifica Andrea Dovizioso nel frattempo si dichiara “più motivato”….. adesso… a tre gare dalla fine.. i commenti a voi.

Il toboga intitolato a Ricardo Tormo è una delle piste più “tormentate” e tortuose del Motomondiale. Solo il Sachsenring ha meno strada da percorrere con la moto dritta per sfruttarne tutta la potenza.

Infatti, per la prima volta nell’anno, Michelin porterà solo pneumatici asimmetrici: tutte e tre le mescole che equipaggeranno le Motogp avranno il lato sinistro più duro rispetto a quello destro. La pista ha molte curve lunghe a sinistra e poche curve a destra per giunta più “secche”. La necessità e quella di avere quindi un lato ato destro della gomma più morbido per andare più velocemente in temperatura ed uno sinistro più resistente alle sollecitazioni dei curvoni come il penultimo che tutti gli anni regala immagini memorabili a fotografi ed appassionati.

L’incognità sarà il meteo. Ad oggi ci sono buone probabilità di pioggia sia al venerdi che al sabato mentre il tempo mdovrebbe migliorare per le gare di domenica. Tali condizioni renderanno ancora più complessa la messa a punto delle moto e la scelta delle gomme per la gara regalandoci un altro fattore di incertezza del quale non sentivamo affatto la mancanza.

Se siamo sicuri che Marquez non gareggerà, ancora in dubbio la partecipazione di Valentino Rossi positivo all’ennesimo tampone Covid. Avrà tempo sino a sabato nel caso riuscisse a negativizzarsi, anche se sarebbe opportuno permettere al suo probabile sostituto di provare anche venerdì in vista del debutto. A tal proposito pare che Yamaha abbia scelto il giovane americano proveniente dalla WSBK Garret Gerloff che ha ben figurato quest’anno nel Mondiale delle derivate dalla serie.

A tenere compagnia a Rossi ci sarà Lecuona negativo al Covid ma confinato ad Andorra causa il fratello positivo.

 

Moto2

L’inerzia della stagione è passata tutta dalla parte di Sam Lowes grazie allo slancio che ha preso nell’ultimo mese e mezzo. Luca Marini ha perso il pallino del discorso e si è messo in una condizione nella quale non ha più nulla da perdere: la speranza è che l’aver perso la pressione da leader gli possa permettere di correre con più serenità e recuperare quella velocità che ha avuto per buona parte della stagione. Dalla sua avrà l’aiuto del suo compagno Bezzecchi che si è tirato fuori dai giochi da solo.

Ne godrà il terzo incomodo Bastianini?

 

Moto3

Arenas, Ogura, Vietti e Masia in 24 punti su 75 disponibili da qui alla fine.

Lo spagnolo è favorito per punteggio, tranquillità e per fattore campo. Ma tra i ragazzini è sempre un terno al lotto. Masia si è svegliato all’improvviso facendo l’unica doppietta dell’anno sullo stesso circuito tra i cadetti e sarà presumibilmente l’ago della bilancia, forse colui che alla fine aiuterà proprio Albert Arenas a coronare un sogno.

Lo spettacolo non mancherà.

 

(immagine in evidenza tratta da gpdestinations.com)

 

Buone gare a tutti.

MOTOGP 2020- GP D’ARAGONA

Dalla Francia alla Spagna. La giostra del mondiale si sposta definitivamente in penisola iberica sino alla sua conclusione.

Due gare ad Aragon consecutive, una settimana di pausa e poi una doppia Valencia con la finalissima di Portimao subito dopo. In sei settimane ben cinque gare con l’incognita del tempo essendo ormai in autunno inoltrato.

Petrucci è stato il settimo vincitore stagionale di un mondiale che non vuole trovare un padrone: ma ci sarà mai un padrone per questo Mondiale? L’unica ragionevole strada per trovarlo è quella di vedere un pilota in grado di vincere almeno tre delle restanti cinque gare piazzandosi sul podio nelle altre due. Qualsiasi altra combinazione di risultati ci restituirà un Campione legittimo, assolutamente non autoritario e sicuramente meno autorevole rispetto alla storia recente.

Lo stesso leader Quartararo ha vinto tre gare su nove eppure ha solo 115 punti: in rapporto alle corse disputate fanno la misera media di 12,7 punti/gara. Numeri alla mano avrebbe finito i campionati degli ultimi 15 anni quasi sempre in quarta posizione , con picchi della terza nel 2018/2019, ma anche della quinta nel 2014/2015.

Scavando più in fondo si scopre che, nell’era MotoGp, i due anni con il punteggio più basso sono stati il 2006 vinto da Nicky Hayden con una media di 14,8 punti/gara ed il 2016 vinto da Marquez con la media di 16,5: il Fabio del 2020 sarebbe finito quinto nel 2006 e quarto nel 2016…

Il mondiale potrebbe essere più avvincente se tutti i protagonisti mostrassero almeno una certa costanza di rendimento, e questo anche la netto dell’assenza di Re Marquez. Il nocciolo della questione è proprio quello: l’incostanza.  Ed è una caratteristica comune a tutti i contendenti anche al netto delle cadute e dei problemi meccanici che hanno afflitto tutte le Yamaha in primis a parte quella di Quartararo. Laddove non sono mancate le moto sono mancati i piloti….

Tale incostanza pare ormai chiaro sia da attribuire agli pneumatici che Michelin ha scelto di portare quest’anno. Dopo i primi mal di pancia di alcuni sono arrivate le lamentele di altri e, visto che sulla moto ci vanno i piloti, alla fine dobbiamo fidarci della loro opinione. Interverrà il costruttore francese? Non nel corso di questo campionato, pena il rischio di falsarlo favorendo qualcuno a danno di altri.

Nel frattempo i francesi ci stanno “regalando” una stagione simile a quella del rientro in veste di fornitore unico, il 2016. Quell’anno ci furono 9 vincitori diversi su 18 gare: nel 2020 siamo già a 7 su 14 per cui abbiamo già pareggiato l’incidenza. Tenendo conto che abbiamo ancora 5 appuntamenti e che i due Suzukisti e Bagnaia sono pronti all’impresa, allora ecco che potremmo rischiare di vedere battuto anche il record assoluto. Ed a Portimao dovrebbe rientrare anche Marc… Chi osa pensare che non potrà vincere?

Ma torniamo a questa settimana. Il tracciato presenta curve con diverse caratteristiche, alcune lunghe da percorrere in accelerazione altre in rilascio, altre molto secche da bassa velocità e con cambi di direzione. Il settore finale è composto da un lungo rettilineo nel quale si “entra” da una variante molto lenta, per cui le moto con più trazione ed allungo potrebbero fare la differenza. Gia, ma quali?

(immagine tratta dal sito vanessapaddock)

In un decennio di storia ad Aragon ci hanno vinto solo Stoner con due moto diverse, Pedrosa una volta, Lorenzo due, Marquez cinque. Per i team una vittoria Ducati, due Yamaha e poi solo Honda che quest’anno difficilmente potrà allungare la striscia delle quattro di fila e delle sette totali.

Con Marquez in pista avremmo saltato a piè pari l’intro al GP:  ne ha vinte cinque su sette in classe regina a partire dal 2013. Ma Marc non c’è ancora, ed un topo potrà ballare meglio e più degli altri. Chi?

Nelle ultime intro non ho azzeccato un pronostico manco per sbaglio, quindi mi asterrò.

E vista la “confusione” attuale è improbabile pensare di delineare dei valori dettati dall’adattabilità delle moto al circuito come in passato: tutto troppo condizionato da altri fattori, altrimenti Petrucci non avrebbe vinto in Francia, Oliveira non avrebbe vinto in Austria e Binder a Brno.

A sto giro mettiamo i numeri di gara nel sacchetto di quelli della tombola e tiriamoli fuori a sorte.

Ma ci sarà da divertirsi comunque.

 

 

Moto2

(immagine tratta da motorsport.com)

Lo scorso weekend nessuno dei tre capofila in classifica di ognuna delle tre classi ha vinto, ma chi ha fatto peggio è stato proprio Luca Marini che ha messo in casella un brutto zero figlio della legnata presa in terra venerdì. Avrà voglia di rifarsi sempre che sia in condizioni fisiche per potersi difendere. Abbiamo detto tante volte che il calendario molto “stretto” del 2020 con blocchi di tre gare “ammucchiate” avrebbe avuto qualche scompenso.

Ci auguriamo per lui che possa difendersi e gli è andata bene che i suoi rivali più diretti abbiano fatto punti in maniera inversamente proporzionale al distacco che avevano in classifica e questo gli ha dato modo di non trovarseli sul collo più di quanto già lo siano.

In 22 punti ci sono nell’ordine Marini, Bastanini, Bezzecchi e Lowes. Il Mondiale si deciderà tra questi quattro piloti.

 

 

Moto3

(immagine tratta da oa sport)

Bel colpo in Francia di Vietti che sale in classifica generale avvicinandosi al vertice e, soprattutto, mostrando una lucidità che lo potrebbe far diventare il più serio aspirante alla corona iridata sull’onda dell’entusiasmo.

Cercherà il riscatto Ai Ogura autore di una prova molto incolore in Francia compromessa sin dalle prove, mentre Albert Arenas (il più maturo di tutti) ha limitato i danni.

Anche in Moto3 la classifica si è delineata raggruppando in venti punti Arenas, Ogura, Vietti ed Arbolino. Il campione 2020 è tra di loro.

Sarà la consueta gara di scie, di incroci di traiettorie e di sorpassi pazzi. Un pronostico? Auguri, fatelo voi.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito tuttomotoriweb.com)

MOTOGP 2020-GP DI FRANCIA, LE MANS

Dopo un weekend di pausa si riparte per un altro trittico di gare tutte d’un fiato come il format 2020 prevede causa forza maggiore.

Si ricomincia dal circuito Bugatti di Le Mans nel sud della Francia dove si presume la farà da padrona la pioggia complicando ancor più il lavoro delle squadre e mischiando ulteriormente le carte.

La versione “Bugatti” dello storico circuito de La Sarthe ha in comune poche parti rispetto al tracciato su cui si corre la 24H automobilistica più famosa del mondo. Condividono il rettilineo di partenza e la prima variante. Dopo il ponte Dunlop la pista scollina e i due layout si dividono nel lungo curvone a destra in discesa. In quel punto le moto continuano a piegare verso destra mentre i prototipi proseguono per affrontare la parte del tracciato che porta verso il rettilineo delle Hunaudieres. Le moto invece “tornano indietro verso la parte “interna” del comprensorio affrontando altre nove curve di raggio differente per poi ricongiungersi nella zona dell’ultima chicane della 24H. in quel punto c’è poi una doppia destra lentissima che riporta verso il traguardo.

Le prossime tre gare saranno cruciali per la lotta al campionato. Chi vorrà far punti pesanti ha tre occasioni di fila da non sciupare prima del rientro del marziano. Marquez comincia a far qualche comparsata su socials e media rispetto al silenzio di tomba di qualche tempo fa. Vederlo allenarsi con il suo bel sorriso stampato in faccia non è un buon segnale per i suoi “orfani”.

Con il maltempo incombente, e con una stagione che fatica a trovare un vero padrone, far pronostici o delineare forze in pista diventa impresa ardua.

Al netto della presenza di Marquez trattasi di circuito storicamente amico di Yamaha. Quelli bravi dicono che possa aiutare Ducati e Ktm. Chi scrive pensa (o spera) che sarà la volta di Mir su Suzuki. La sua vittoria è ormai nell’aria e sarebbe bello vederla sulla pista che nel 2007 vide tornare alla vittoria la casa di Hamamatsu dopo un digiuno di quasi 7 anni. All’epoca vinse Vermuelen la sua prima ed unica gara Motogp, proprio su una pista bagnata e con una gara ricca di colpi di scena.

Con gara bagnata potremmo anche sperare negli exploit degli specialisti dell’acqua come Zarco, Petrucci, Rins

Nel frattempo si sono delineate alcune line up 2021: in pratica si sono svelati i segreti di Pulcinella…

Rossi ha firmato con Petronas ed avrà la stessa moto dei piloti del team ufficiale solo verniciata di altri colori, mentre il suo promettente e giovane compagno Morbidelli monterà a cavallo di una moto con meno upgrade. Lin Jarvis ha spiegato che logisticamente non sono in grado di gestire 4 moto ufficiali come fanno in KTM e Ducati….no  comment.

Pecco Bagnaia raggiungerà Miller del team ufficialissimo Ducati mentre Zarco e Martin saliranno sulle Pramac.

Dovizioso ancora “unemployed”.

La classifica è corta, ma durante questo trittico qualcuno si perderà per strada. Staremo a vedere chi.

 

MOTO2

Territorio di caccia italiano. Luca Marini, in odore di passaggio di categoria, vorrà dare uno strappo in campionato. Non troverà d’accordo Bastianini che, in procinto anch’esso di fare il salto, vorrà salire di classe con un Campionato in tasca.

Anche tra i cadetti ci saranno gli specialisti del bagnato seduti sulla riva del fiume in attesa che la piena li possa avvantaggiare.

 

Moto3

Al solito ci sarà da divertirsi. Quello che sembrava l’unico campionato quasi deciso ha avuto un sussulto nelle ultime gare, con il giapponesino Ai Ogura che ha scalzato Arenas dalla vetta grazie ai passi falsi dello spagnolo nell’ultimo periodo. Ai non ha ancora vinto una gara eppure comanda la classifica generale. gli serve la vittoria prima possibile, sia per la classifica che per il morale che per evitare di diventare Campione del mondo alla Alzamora.

Buon divertimento a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito f1fansite)

MOTOGP 2020- GP DI CATALUNYA

Terza domenica di fila per il Motomondiale e via al round di Barcellona sul circuito del Montmelò.

Il circuito catalano ospita la MotoGp ad una settimana di distanza dalla gara del WSBK e i curiosi potranno far un sommario confronto tra i tempi che, per inciso sono i seguenti.

Pole SBK Rea 1’41.619

Miglior giro in gara1 Rea 1’42.797

Miglior giro in Superpole Race Bautista 1’41.828

Miglior giro gara 2 Davies 1’42.646

Lo scorso anno (era giugno) Quartararo fece la pole in 1’39.484 e Marquez girò in gara in 1’40.507

Vedremo l’incidenza della temperatura e delle nuove Michelin in questo weekend.

Partiamo da una considerazione venuta fuori dalla bocca di Fabio Quartararo lo scorso weekend, ovvero che la Suzuki è la miglior moto del momento. Delle 7 gare vinte sinora ben 4 sono andate alla Yamaha e con tre piloti diversi su 4 disponibili….Due vittorie a KTM con due piloti diversi ed una vittoria Ducati..

Non siamo in grado di giudicare quale possa essere la moto migliore dal divano. Possiamo guardare i numeri e farcene un’idea di massima leggendoli ed interpretandoli. Potremmo anche mettere insieme il calcolo delle pole ed anche il numero di giri condotti in testa da inizio mondiale? L’unica considerazione che viene fuori è che Fabio abbia pagato troppo la tensione del successo. Prima smetterà di pensare al resto, prima tornerà a fare quello che meglio gli riesce, prima tornerà a vincere: ad oggi la combinazione migliore con le gomme la sta cavalcando lui e non gli altri.

(immagine tratta da gpone.com)

Sul circuito spagnolo è d’obbligo considerare i nativi iberici come favoriti, esattamente come accade a casa nostra.

Il fattore campo ha sempre una sua valenza anche se il lungo rettilineo e le parole degli esperti dicono che sia una pista pro-Ducati. L’unico spagnolo in sella ad un’italiana è Titone Rabat: vuoi che sia lui il settimo vincitore di stagione?

Scherzi a parte Dovi deve darsi una svegliata. Ha perso un filotto di occasioni per sferrare il colpo decisivo alla stagione e allungare, proprio lui che è stato vicecampione per tre anni di fila. Vero che la gestione della sua uscita da Borgo Panigale ha avuto i soliti contorni antipatici, però quanto bello potrebbe essere andarsene lasciando un profumo di rimpianto nelle narici dei managers bolognesi? Provaci Andrea.

Sulla sua stessa moto ci sarà Pecco Bagnaia reduce da due weekend da leone sulle coste romagnole. Mi fermo a questo e non vado oltre: scaramanzia e tifo personale.

Insomma, possiamo dir tutto ed il contrario di tutto quest’anno, certi di essere smentiti dalla pista ed esserci lambiccati il cervello in analisi che non troveranno riscontro.

E in casa Honda? Ripeto da settimane “no Marquez no party”. Questa volta aggiungo un pezzetto. L’ultima RCV sta facendo a pezzi i piloti. Se di Marc già sappiamo, Lorenzo l’ha “usata” per scrivere l’epitaffio della propria carriera. Cal non fa un weekend sano dal 2019 e ne ha talmente paura che pur di non salirci riesce a sfasciarsi una caviglia nel paddock. Bradl fuori combattimento. Nakagami ha le ossa di gomma visto quanto è andato in terra. L’unico che resiste è Alex Marquez che deve aver capito che gli convien prendersela comoda, tanto è comunque fuori dal team ufficiale.

Siamo in terra spagnola potrebbe essere la volta di Joan Mir? In effetti lo spagnolo sta andando forte, soprattutto nei finali di gara. Deve imparare a mettere insieme la prima fase per star subito davanti, altrimenti diventa troppo difficile anche per lui. In casa Suzuki stiamo perdendo Rins: offuscato dal compagno pare aver perso la bussola ed a parte qualche sprazzo non si è ripreso dall’incidente di inizio stagione.

(immagine tratta da gpone.com)

Da diversi Gp non parliamo più di Aprilia. Stanno facendo un lavoro molto oscuro con la speranza di fare il balzo il prossimo anno grazie alle libertà regolamentari sul motore delle quali possono usufruire.

Il team Gresini non merita di stare li in fondo e sarebbe opportuno che pensassero di accaparrarsi quel Dovizioso attualmente “Unemployed” come scritto sulla tuta. Il forlivese ha le competenze e l’esperienza necessaria per fare un percorso simile a quello di Dani Pedrosa artefice dei tanti progressi della KTM. Massimo Rivola ci dovrebbe seriamente pensare…magari lo sta già facendo. Vero è che stiano apspettando l’appello sulla questione Iannone e che i due piloti si amavano quanto due suocere acide. Però il tempo scorre..

(immagine tratta da Gpone.com)

 

Moto2

Bastianini è balzato in testa al campionato perché è stato bravo a sfruttare la gara atipica di domenica scorsa. Durante le interviste da l’impressione di essere molto sicuro del fatto suo e che le voci della sua promozione nella classe maggiore gli abbiano fatto bene piuttosto che distrarlo come spesso accade. Le voci parlano di lui In Avintia insieme al suo rivale più forte Luca Marini. Vuoi mai che alla fine sto campionato lo vince Bezzecchi che resterebbe in Moto2?

Sono sempre loro i tre indiziati principali per la vittoria. Piloti come Luthi e Baldassarri competitivi ad inizio 2019 sono spariti a centrogruppo.

(immagine tratta da corsedimoto.com)

 

Moto3

Arenas ha dilapidato tutto il suo vantaggio sulle riviere romagnole. Il giapponese Ogura lo segue in campionato a due soli punti nonostante non abbia ancora vinto una gara contro le 3 dello spagnolo. Come si diceva ad inizio stagione ogni passo falso può costar carissimo: in gare dove nessuno dei ragazzetti molla un centimetro e non regala niente, la regolarità che ad oggi ha avuto Ai sta premiando. Se si mette anche a vincer le gare saranno dolori per tutti.

Celestino Vietti è ormai una garanzia se non lo tirano in terra. A Misano ha rischiato anche troppo ma ha portato a casa un bel podio . La vittoria potrebbe aver rinfrancato una volta per tutte anche Fenati: deve cercare un posto in Moto2 perché sulla Moto3 non ci stà più, è troppo grosso. Romano è stato nel “giro di Valentino” e sta avendo una seconda possibilità importante nel team di Biaggi ovvero alla corte dei piloti italiani più vincenti degli ultimi 25 anni. Che non sperchi questa opportunità perché non ne avrà altre.

(immagine tratta da Motosprint.it)

 

 

Buona gara a tutti

Salvatore V.

 

(immagine in evidenza tratta da gpone.com)