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MotoGp 2019- Australian Grand Prix Philip Island

Weekend australiano secondo appuntamento del trittico all’altro capo del mondo con tutti i titoli della classe regina già assegnati.
Philip Island è il bel circuito del globo terracqueo per tracciato, atmosfera, scenografia. Si corre in faccia al mare tra prati scogli e gabbiani…
Da motociclista praticante (a livello amatoriale) ho avuto la fortuna di mettere le ruote su tante piste togliendomi lo sfizio di vedere fior fior di circuiti da dentro il mio casco e non quello di un on board camera. Philip Island resterà per sempre un rimpianto.
Un tracciato dove la moto sta dritta solo sul rettilineo di partenza che si percorre guardando l’asfalto che si congiunge con il mare regalandoti la sensazione di potertici tuffare dentro con tutta la tuta. La pista riappare all’improvviso sotto forma di un discesone per la prima piega verso destra (Curva Doohan)… poi una eterna sinistra dalla quale vieni sparato fuori in un finto rettilineo con un’altra piega a sinistra da piloti veri (guarda caso intitolata a Stoner..). Ma mi fermo qui dopo 3 curve, perchè l’estasi sarebbe talmente grande da farmi arrivare lungo alla staccata della curva Honda.

Con gerarchie ampiamente consolidate i favoriti restano sempre gli stessi. Immaginare un Marquez che voglia far polpette di tutti gli altri è quanto di più normale si possa fare. Le Yamaha saranno nuovamente molto competitive seppur la vittoria di Quartararo resta difficile. Dibattendo con un utente di Twitter ho avuto lo spunto di riflettere su quanti piloti abbiano vinto una gara su Yamaha in epoca MotoGp: Biaggi, Rossi, Lorenzo, Spies e Vinales. Tutti con il comun denominatore di avere guidato per il team Factory e non clienti (grazie Frankie29): una vittoria del francese che parla spagnolo con il cognome italiano sarebbe davvero un impresa ma resta storicamente difficile.

Ducati è stata dominante sull’isola di Filippo per tanti anni, esattamente fino a quando ha potuto contare sulla centralina #27 di produzione australiana che controllava la manopola del gas. Una volta perso l’uso di tale centralina è stato il deserto con soltanto due terzi posti all’attivo nell’ultimo decennio, quindi consiglierei ai ducatisti di non farsi troppe illusioni.
E parlando di Ducati mi sovviene l’unico tema tecnico sul quale vale la pena fare una riflessione in ottica gara. Quest’anno le Michelin sono cambiate e consentono di forzare molto di più il ritmo rispetto agli anni scorsi in cui Dovizioso era bravo ad eccellere nella gestione della gara conservando una riserva per il finale rispetto agli altri. Da quest’anno non è più esattamente così ed i nodi sono arrivati al pettine: bisogna tirare a bestia sin da subito come Marc sa fare divinamente, mettendosi nelle condizioni di non essere più raggiunti anche se vittime di un lieve calo nel finale esattamente come accaduto a Motegi. Con il senno di poi Dovizioso avrebbe dovuto osare molto prima per poter stare vicino ai due fuggitivi e tentare il colpo nel finale. Ma non riesce più a farlo, forse perché gli mancano quei due decimi di velocità pura che appartengono ad altri. Gli stessi decimi che Vinales perde regolarmente nei primi giri di gara e che poi non riesce più a recuperare. Jorge è sempre stato un maestro delle partenze a bomba…chissà cosa avrebbe fatto fosse rimasto dove era giusto restasse…

Finale di stagione in calando per le Suzuki e per Rins, binomio al quale questa pista dovrebbe essere più adatta rispetto ad Austin e Silverstone dove invece hanno vinto.
Ma il leit motive delle ultime tre gare sarà il ritorno di Zarco. Rientrando si è posto un obiettivo più raggiungibile: adesso non dovrà essere il primo delle Ktm ma gli basterà essere il penultimo delle Honda davanti a Lorenzo!! Dovrà però essere in grado di mettersi dietro tutte le moto austriache per giustificare l’abbandono del tanto auspicato team ufficiale che ruotava intorno a lui…. non la vedo facile.

Moto2.
Marquez appare in difficoltà dopo aver dominato per una lunga fase centrale di questo campionato. I suoi avversari sono riusciti a trovare quella messa a punto ideale con il gommone posteriore che lui aveva centrato prima di tutti: adesso le gare sono diventate più complicate. Quel cagnaccio di Luthi è distante ma non abbastanza da fargli dormire sonni tranquilli: basta un passo falso, una scivolata causata da un altro pilota che lo coinvolge, un piccolo dettaglio per rimettere in gioco lo svizzero che non sarà un fenomeno ma è sempre regolare e puntuale come le tasse. Ottimo Luca Marini negli ultimi due appuntamenti. Se continuasse su questa strada ripercorrerebbe le orme dei suoi connazionali Morbidelli e Bagnaia che gettarono le basi dei loro titoli mondiali nelle ultime gare dell’anno precedente.
Sarebbe curioso se il fratello di Vale riuscisse a diventar campione battendo nel 2020 il fratello di Marc campione in carica…. Vorrebbe dire che la parte di DNA veloce dei due è quello di Stefania e non quello di Graziano….

Moto3
Dalla Porta è in testa con 47 punti di vantaggio su Canet. Sono quasi due gare di distacco, quindi gli basterà amministrare visto che lo spagnolo e Tony Arbolino si sono autoesclusi dalla lotta per il mondiale. Il campionato più combattuto di tutti ha ormai un padrone che potrebbe prendere la laurea già in Australia facendo solo 4 punti in più del portacolori del team di Max Biaggi. Sulla caduta di quest’ultimo a Motegi ci sarebbe da aprire un discorso tutto a se.
Il maestro delle telecronache concitate è stato il grande Di Pillo, ma non l’ho mai percepito schierato una volta che fosse una: l’ho sempre sentito dispiaciuto di fronte alla scivolata di un pilota, l’ho sempre sentito tifoso di tutti e non di alcuni. Apprezzavo Zoran Filicic e adesso comincio a comprendere perché non faccia più parte di quel gruppo di lavoro.
Speriamo di poter celebrare una vittoria di Lorenzo Dalla Porta in volata su Canet secondo…questo è il modo di festeggiare un mondiale…solo questo.

Buona levataccia a tutti perchè credo che sia proprio la gara dei ragazzini quella più interessante da seguire.
Ricordatevi l’ora legale…o solare…tutti gli anni la stessa storia.

Salvatore Valerioti

Immagine in evidenza tratta dal sito visitvictoria.com

L’OTTAVA EMOZIONE PER MARC MARQUEZ

Preambolo

ONORE A MARC MARQUEZ PER IL SUO OTTAVO TITOLO MONDIALE

Detto questo…

Finalmente ci siamo goduti una stagione davvero I N C E R T I S S I M A , di quelle che non si vedevano da un pezzo, di quelle che ogni gp non sapevi cosa aspettarsi, con gare tutte tirate e combattute, ogni volta qualcuno di diverso sul podio più alto, i primi che diventano ultimi, gli ultimi che diventan primi…

…no spe, non sto scrivendo la Bibbia e manco una favola per bambini…

dunque:

  • Marquez

Ha provato a illuderci che avrebbe avuto una stagione difficile, facendosi battere all’ultima curva in Qatar e poi stendendosi a Austin, ma da Jerez ci ha fatto capire che sto anno non avrebbe lasciato manco le briciole, affamato di vittoria come se fosse alla ricerca del primo titolo in motogp.

Aveva nella mani la certezza di essere su un binomio praticamente imbattibile, perchè lui e la sua RC213V sono qualcosa di pazzesco assieme, pare che la fisica abbia nuove regole, quando lo vedi guidare e lo Spagnolo ha dimostrato di saper dominare o gestire, a seconda dell’occasione.

Gestire? si può parlare di gestione quando il peggior risultato a traguardo è secondo? Per levargli il gusto di non essere sul gradino più alto, ci sono volute le giornate perfette di Dovizioso, Petrucci, Vinales e Rins, che gli han sottratto 4 vittorie su 15 gare (Texas non fa testo)

Possiamo solo che inchinarci e ammettere che ha vinto il migliore.

Spe, io però ho sempre la voglia di veder separarsi le strade di Marc e HRC, perchè ormai che sto binomio sia vincente è assodato e non basta dire; “guarda dove sono le altre Honda” perchè in MotoGP nessuno ha mai vinto con in mano un cancello (poveri Harleysti, mai una gioia).

Io vorrei vedere il 93 lanciarsi in una nuova scommessa, che mi permetta di vedere il suo valore anche nello sviluppo della moto, in un team dove al momento molti non ci sono ancora riusciti. Ducati sarebbe la sfida delle sfide, quel riuscire dove han mancato Rossi e Lorenzo, ma più bello di tutti, sarebbe imbarcarsi in un azzardo come quello di Aprilia o Ktm. Ne uscirebbe una di quelle sfide, che avrebbe il profumo di epico, allora li potremmo elevare nell’olimpo il 93.

  • Quartararo

è giovane e tosto, date il tempo a questo ragazzo di capire come giocarsela con Marquez, fare esperienza per la gestione completa della corsa e come giocarsela bene all’ultima staccata e questo ragazzo diventerà una bega anche per Marquez, oltre che per gli Yamahisti.

Il giorno che trova la vittoria, questo pilota sarà un papabile Campione del Mondo!

  • Vinales

Nel limbo, mai fuori dal podio, ma mai vicino ai due di testa, ma pur sempre li davanti e ancora una volta a podio, a confermare buona costanza.

  • Dovizioso

Senza infamia e senza lode quarto

  • Suzuki

Un gp complicato si dalle prove, che avevano fatto capire che non potessero essere della partita, chiudono con un quinto e settimo posto, più che positivi.

  • Rossi

Al miglioramento prestazionale della M1, paiono uscir fuori i limiti dei suoi anni, sarà un caso? Un tempo è stato quarto dei quattro che si giocavano la vittoria, per poi risorgere. Oggi quarto delle quattro Yamaha, quasi non verrebbe voglia di assistere al 2020, se la situazione continuerà ad essere questa….chissà!

  • Honda

Se dovessero perdere il loro campione, la situazione è fra il disperato e il tragico. Stiamo assistendo a qualcosa di simile a quel che erano le stagioni Ducati con Stoner, dove solo uno sapeva portarla. Vedere Crutchlow e sopratutto Lorenzo in fondo al gruppo, fa male.

MOTO 2

Per vedere una vittoria di un “Rossi” dobbiamo puntare su Luca Marini e la VR46, che non han solo vinto, ma proprio dominato, distaccando tutti, senza lasciar la minima speranza agli altri. Convincente questa prestazione, sarebbe bello che non fossero più delle casualità e che si cominci a vedere un pò di costanza.

Chiudono il podio Binder e Lecuona, con Marquez Jr. in difficoltà con il setting, che chiude quinto, perdendo solo qualche manciata di punti da Fernandez.

MOTO3

Una gara pazza nel perfetto stile di questa categoria, con i soliti 300.000 sorpassi, ma con la solita follia di un Binder, che stende in un solo colpo Suzuki, McPhee e sopratutto….Aron Canet…il contendente al titolo.

Non sono pubblicabili le parole dedicate dal GiappoRiccionese a Binder.

Nell’ultimo giro, Migno stende Ogura, anche qui ce ne sarebbe molto da dire.

Alla fine vince Arenas, davanti a Dalla Porta che le busca ancora una volta all’ultimo giro e Lopez. La classifica di campionato è sempre più a favore dell’Italiano, che ora ha un vantaggio di 22 punti. Tutto è ancora apertissimo

Saluti

Davide_QV

Ps #toglieteglilahondadasottoilculodiMarquez

MotoGp 2019 – Monster Energy Grand Prix České republiky

Rieccoci qui a parlare di MotoGP…

…la stagione è così ricca, spettacolare, incerta, oltre che emozionante, che quasi quasi, vi parlo del matrimonio di Uccio e Pamela, con testimone ovviamente Valentino Rossi, in una Tavullia blindatissima…

…non tutto è filato liscio è c’è stato un momento di debacle, quando il buon Salucci, ha sbagliato a pronunciare le frasi del rito di matrimonio…

OK LA SMETTO

L’altro giorno mi riguastavo il gp del 1989, con la sfida fra Schwantz e Rainey, e visto che qui il circuito non è mai variato dal 1987, fa davvero impressione vedere le differenze di velocità in curva, cambi di direzione, ma sopratutto, rendersi conto che oggi, anche l’ultimo della motogp è terribilmente più rapido di chi vinse la gara. Fa specie vedere che nello stesso circuito, pareva ci fosse chi si giocava il mondiale e chi fosse in circolazione turistica, con mezzi messi assieme alla meno peggio la sera prima..

OK LA SMETTO…NON STO FACENDO MANCO UN ARTICOLO STORICO

Lo scorso anno, il tracciato Ceco fu terreno di caccia Ducati, ma, considerando le prestazioni in discesa del marchio Italiano, c’è margine di vedere il podio con vari colori della casa di Iwata, seppur con Marquez ancora solito favorito.

In Ducati dicono di aver trovato qualche buona soluzione tecnica, mentre dal lato Yamaha, il buon Rossi se la mette già via e pensa a come sviluppare la M1 2020, ma sicuramente non smetterà di provarci in questa stagione e come lui Vinales, Quartararò e Morbidelli.

Lorenzo sarà ancora sostituito da Bradl, non essendo riuscito a recuperare il problema fisico alla schiena e facilmente salterà ancora qualche corsa. La Suzuki correrà a tre punte, con la wild card di Guintolì.

Aprilia continua la campagna investimenti per migliorare la moto e pesca ancora una volta dalla F1, portando Marco De Luca, un ex progettista di Ferrari e McLaren.

In KTM si parla dei 64000 euro di multa presi da Espargarò, per aver guidato con patente sospesa.

Moto2

Bulega da l’annuncio di lasciare la accademy e il team  VR46 a fine stagione. Separazione senza polemiche o strascichi, bensì grandi dichiarazioni d’affetto e amicizia.

Lotta per il titolo sempre con favorito Marquez, Luthi sempre presente e un Baldassarri  chiamato a rifarsi vedere come quello d’inizio stagione.

Curioso che chiunque sia il vincitore della classe di mezzo, quasi sicuramente sarà costretto a non poter salire in motogp, visto che non ci sono selle vacanti, visto che pure Avintia ha riconfermato Rabat.

Moto3

Si può solo aspettare la fine della corsa, per capire chi trionferà, mancando un vero favorito e con un livello quanto mai pari fra i vari piloti, speriamo in Dalla Porta, attuale leader di classifica.

ORARI SKY SPORT MOTOGP (DIRETTA)

Domenica 10 marzo
15:00 – Gara Moto3
16:20 – Gara Moto2
18:00 – Gara MotoGP

ORARI TV8 (SINTESI E DIFFERITA)

Domenica 10 marzo
18:00 – Gara Moto3
19:15 – Gara Moto2
21:00 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2019 – VISITQATAR GRAND PRIX

MOTOGP 2019, LET’S GOOOO!!!

Partiamo subito con quello che dovrebbe essere il duello stagionale;

MARQUEZ vs LORENZO

i due piloti HRC sono chiamati a mostrare chi dei due sia il più forte, giocandosela ad armi pari. Questa volta non ci saranno molti se e molti ma,  o tutto o niente. Dal lato del pronostico, un 60% di probabilità va data a Marquez, visto il rapporto consolidato con il team e gli esiti dei campionati passati, ma se Lorenzo dovesse trovare da subito la quadra e minare le certezze di Marc nelle prime corse, i giochi si farebbero davvero interessanti fin da subito.

Credo che un Lorenzo, come quello del periodo estivo in Ducati, abbia dimostrato che lui sia un vincente anche con una moto diversa da Yamaha e nei test proprio qui in Qatar, ha dato conferma di essere già a un buon livello con la nuova moto.

Ma la lotta non vedrà solamente il duo HRC;

vs DOVIZIOSO

In Ducati pare che le cose stian girando molto bene, con il buon Dall’Igna che ha spinto per ulteriori innovazioni, sia dal comparto aerodinamico, che da quello di setting. Il triplano frontale è da livello di studio di una F1, mentre la pensata della manopola per regolare il bilanciamento pesi in partenza, pare un’altra di quelle trovate da genio della lampada.

Dovizioso ha dato segnali di gran velocità e costanza durante i test, ma sono proprio tutte le D16 ad andare parecchio veloci su ogni tracciato, segno di un moto che forse è la migliore del lotto, speriamo quindi che Dovi ritorni ad essere quello del 2017 e ne vedremo delle bellissime.

vs YAMAHA

Il team di Iwata ha dato dimostrazione di essersi buttata a testa bassa al lavoro per migliorare tutta la M1, tanto da fornire le moto 2019 anche al team SIC PETRONAS. I test son stati abbastanza positivi per tutti gli Yamahisti, seppur non sempre al top. Pare che la moto abbia ancora qualche deficit in uscita di curva e usura gomma sul passo gara, ma inizia ad esserci della positività dai piloti. Vinales sembra esser tornato quello di due anni fa e Rossi si lascia scappare qualche sorriso in più. Occhio a Morbidelli  che potrebbe regalarci qualche sorpresa.

vs SUZUKI

Pur avendo perso i vantaggi del regolamento FACTORY2, la moto pare nata bene e dare buon feeling ai suoi piloti, avendo Rins sempre tra i primi anche nel passo gara. Mir al momento non è ancora al livello del compagno, ma sta crescendo. Teniamoli d’occhio, ma non difficilmente ci daranno speranza per una lotta di vertice, ma si sa mai che qualche vittoria la colgano.

Aprilia

Ancora una volta ben lontani dal vertice, ma pare che da Noale finalmente si voglia fare degli investimenti seri, tanto che nel gp ci saranno 3 moto schierate al via, con Smith ad affiancare Espargarò e Iannone.

KTM

Capire il loro livello è ancora arduo e per ora il doppio team non sta dando i suoi frutti. Le prestazioni non ci sono, ne dal lato giri secco e men che meno dal passo gara, c’è ancora parecchio da fare.

Da questa stagione scatta il LONG LAP PENALITY, che prevede un passaggio in una determinata area del circuito (via di fuga ben delimitata) dove il pilota penalizzato dovrà transitare, per scontare la sanzione commessa. A mio avviso creerà qualche confusione e qualche rischio nel rientro in pista, ma staremo a vedere.

MOTO2

arriva il motore 3 cilindri della TRIUMPH, che dal suono e dalle prestazioni è davvero una figata atomica!!! I piloti ne son tutti felici.

La categoria ha visto scappare nella categoria maggiore i suoi migliori talenti, ma non per questo non ci sono nomi di piloti forti e tosti che si giocheranno il titolo. Il team VR46 par ben messo per la lotta, con Marini che ha spiccato spesso nei test, bene pure Baldassarri e Marquez. Teniamo d’occhio il duo Bezzecchi Martin, che credo che ci faranno divertire.

MOTO3

Lo squadrone Italiano suona la carica con Vietti, Foggia, Dalla Porta e Arbolino, ma stiamo attenti a Can Oncu, il turco vincente al debutto nella gara di Valencia 2018.

Cambia il format delle qualifiche per Moto2 e Moto3

Come fino ad ora si svolgeranno tre turni di prove libere, che dureranno 40 minuti, i 14 piloti più veloci della classifica combinata dei tempi passeranno alla Q2. I turni di qualifiche saranno due, ognuno di 15 minuti. Guadagneranno l’accesso alla Q2 i primi 4 della Q1, che nel corso delle due sessioni potranno utilizzare una gomma posteriore extra a mescola soft.

ORARI TV

SKY

Domenica
15.00 Gara Moto3
16.20 Gara Moto2
18.00 Gara MotoGP

TV8

Domenica 
18.00 Gara Moto3
19.15 Gara Moto2
Ore 21.15 Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – GRAN PREMIO MOVISTAR de ARAGòN

Fenati sì, Fenati no, Fenati omicida
il web pam, il web papapapapam, ma se c’è la GP
il web non ci sta e al circuito se ne va
sventolando il bandierone non più Fenati correrà
la Dorna sì, la Dorna no, quintali di carte
la moto sì, la moto dai, la moto fantasma

Semi cit.

Ci si era lasciati con gli strascichi e polemiche per il gesto folle fatto da Fenati, con una federazione che aveva comminato due gare di sospensione al pilota di Ascoli. Il web non aveva accettato una punizione così “leggera” e si è lanciato in una ondata di commenti negativi, oltre che di odio, ai quali erano quasi immediatamente susseguiti gli annunci dei team, attuali e futuri per i quali doveva correre Fenati, che decidevano di rescindere ogni collaborazione, tanto da appiedarlo sia in questa stagione che nella prossima.

A poche ore di distanza, era arrivata anche la dichiarazione della Federazione Motociclistica Italiana, che gli toglieva la licenza di pilota, ma alla fine è bastato un dialogo fra Dorna, Federazione Internazionale Motociclistica e Fenati, per vedere la situazione del tutto ribaltata e con ottima probabilità, l’Italiano tornerà in sella già a Motegi (non si sa ancora su quale moto e team). In aggiunta, la FIM lo vuole utilizzare  in una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza in pista.

Cosa dire a riguardo? Io resto dell’idea, che uno che è recidivo nei comportamenti sbagliati in pista, che si ritrovi appiedato solo per due corse, sia troppo poco, ma che le decisioni dei due team, siano state comunque abbastanza pesanti per farlo ragionare sui suoi sbagli. La Dorna non so quale ritorno commerciale abbia da questa faccenda e cosa la spinga a riabilitare un buon pilota, ma risultati alla mano, lontano dall’essere un fenomeno delle due ruote.

Sicuramente la gogna mediatica di una parte della stampa che non si occupa mai del Motomondiale, o solo parzialmente, è stata fin eccessiva, come son state del tutto fuori luogo, oltre che idiozia pura, tutti gli insulti che gli hanno appioppato a lui e i familiari, con i soliti auguri di morte. Come sempre la rete da il peggio di se, ma finalmente stan partendo le prime vere querele, per coloro che pensano che nella rete si possa tutto.

Chiudo questo capitolo, per passare a uno più attinente alla corsa di Domenica, ossia la separazione fra Belen e Iannone. Non credo ci sia aspetto peggiore da considerare, seppur il team dell’Italiano ringrazia l’Argentina, perchè finalmente avranno un pilota concentrato sulla moto e non sulla passera.

Moto GP

Dovizioso e Lorenzo son certi di poter dominare la corsa, ma se lo dico pure io, finisce come in F1, che non ne prendo una  e vince Ponsson. Ah no, allo spagnolo che aveva debuttato in MotoGP a Misano, fra le mille polemiche per la sua scarsa esperienza, è stato levata la possibilità di correre le prossime 3 gare, nonostante avesse un regolare contratto già firmato. Cosa sia successo si fa in fretta a spiegarlo.

Dorna e Crutchlow hanno avuto considerazioni abbastanza pesanti su questo pilota, proprio per la mancanza di conoscenza del mondo Motogp e per non avere un curriculum davvero valido per meritarsi la sella, se non per i soldi, tanto da far nascere una Grand Prix Commission, dove i vari piloti potran dire la loro sui sostituti di altri piloti.  Del resto, in una categoria dove fra il più veloce e il più lento ballano sui 2 o 3 secondi, avere in pista uno che gira 7-8 secondi più lento non ha senso, oltre che essere pericoloso. In altri tempi le differenze eran più marcate, con piloti che venivano doppiati anche più volte, ma erano appunto altri tempi e gli standard attuali chiedono altro. Han fatto bene? Con tutto il rispetto per Ponsson, per me si.

Per la corsa, sarà la solita lotta fra le due Ducati e Marquez, con le Yamaha sicuramente fuori partita. Ricordiamoci che il circuito gira in senso antiorario, quindi uno di quelli che riescono molto bene al leader di classifica.

Moto2

La lotta Bagnaia e Oliveira sarà sicuramente ancora presente, ormai nessuno dei due può mollare un colpo, sopratutto l’Italiano, visto che solitamente lo Spagnolo è artefice di finali di stagioni davvero tosti.

La VR46 annuncia il passaggio di Bulega dalla Moto3 alla Moto2 andando a far compagnia a Marini. Il team Snipers decide di non sostituire Fenati.

Moto3

Bezzecchi è nella situazione di Bagnaia, anche se ora segue Martin nella classifica. Nulla è ancora precluso e la pista potrebbe avvantaggiare la moto del nostro alfiere.

ORARI TV

SKY

DOMENICA

11:00 Race, Moto3
12:20 Race, Moto2
14:00 Race, MotoGP

TV8

DOMENICA

11:00 Race, Moto3
12:30 Race, Moto2
14:00 Race, MotoGP

Saluti

Davide_QV