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MOTOGP 2022-GP DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Classico appuntamento di (quasi) fine estate a due passi dalle spiagge romagnole e dalle camerette da adolescenti della maggior parte dei piloti nostrani.

Misano è da sempre il cuore della terra dei motori a due ruote ed i nostri ritroveranno l’asfalto che spesso è stato per loro la palestra più importante della carriera.

Piloti e Case italiane vantano una buona tradizione seppur sia riuscito l’en plein di tre vittorie in tre classi solo una volta nel 2018.

Curiosamente il leader del Mondiale Quartararo non ha mai vinto in Romagna ed i suoi risultati migliori sono due secondi posti nel 2019 e nel 2021.

Al contrario, Pecco Bagnaia è andato sempre forte su questo tracciato, al punto di rischiare di vincere la sua prima gara quando ancora aveva indosso i colori Pramac. E’ lui il favorito d’obbligo. Sull’onda dei tre successi consecutivi appena ottenuti vorrà portarci anche il quarto per bissare quello dello scorso 2021.

Vincere anche domenica avrebbe un significato ulteriore per il piemontese in quanto sarebbe il primo pilota a centrare un poker consecutivo: impresa mai riuscita nemmeno a Sua Maestà Casey Stoner.

Bagnaia scenderà quindi in pista carico di entusiasmo, ma anche con tutta la pressione addosso che solo quando guidi una rossa nel giardino di casa puoi avere.

Guardando le statistiche nell’ultimo anno solare (ovvero da inizio settembre 2021 ad oggi) il nostro ha vinto ben 9 gare sulle 19 disputate. Il suo rivale ne ha vinte solo 3 collezionando in tutto 264 punti a fronte dei 279 di Pecco… La grossa differenza sta tutta nel fatto che il francese ha imparato ad accontentarsi quando non ne ha per vincere. Bagnaia è spesso caduto per eccesso di foga/pressione.

Un successo del ducatista (con in scia altri piloti a “rubare” punti al rivale) significherebbe mettere ulteriore sale a questo campionato. Un evenienza che darebbe più sapore a chiunque vincerà il titolo a fine anno. E regalerebbe anche adrenalina ai tifosi e fama alla Dorna stessa.

Questo ormai il leitmotive che ci porteremo sino a quando i giochi non saranno fatti.

Gli altri? Tanti hanno motivo per ben figurare. I ducatisti hanno i mezzi per farlo a partire da Bastianini sempre molto veloce in Romagna. Resta da vedere come si comporterà nel caso in cui si trovasse in battaglia con il suo futuro compagno di box rosso. Miller avrà il compito di difendere il compagno di box meglio di quanto non abbia fatto in Austria e gli indigeni Bezzecchi e Marini i sopracitati favori del “giardino di casa”.

Il gran Capo Dall’Igna sarebbe ben felice se anche gli altri due ufficiali Pramac aiutassero la causa dopo averli confermati anche per il prossimo anno.

Ritroveremo pimpanti anche i due alfieri Aprilia che su questa pista hanno macinato asfalto gomme e ferodi per collaudare la RS.

Gli altri (due)? Honda farà numero come non lo faceva dall’inizio degli anni 80. A completare il campionato alternativo “giapponese” le tre Yamaha restanti che potranno lottare anche con una Suzuki (Watanabe sostituisce Mir infortunato in Austria). La gara “giapponese verrà presumibilmente dominata da Rins in sella all’altra Suzuki ormai in disarmo.

Restano le KTM. Oggetto misterioso del 2022 pare che per il prossimo anno facciano incetta di tecnici ex Red Bull F1. Nel frattempo sono lì a rinfoltire (senza più acuti) la griglia di partenza con arrivo in ordine sparso. Incredibile solo pensarlo dopo che lo scorso anno parevano indirizzati ad un 2022 migliore rispetto a quell’Aprilia che sta invece ben figurando.

Questo il cocktail del weekend. Interessante per l’alto classifica e per i colori italiani. Capiremo se arriverà davvero la pioggia ad oggi prevista per annacquare la bevanda del fine settimana.

Divertitevi tutti, senza prendervela troppo….. perché è solo sport….forse.

(immagine di copertina tratta dal sito ufficiale del circuito intitolato a Marco Simoncelli)

 

GRAZIE DI TUTTO ANDREA DOVIZIOSO

(immagine tratta dal sito della Motogp)

Sarà l’ultima gara della carriera del nostro Andrea Dovizioso. Il ringraziamento è d’obbligo per averci regalato belle battaglie, per averci fatto gioire con un mondiale, per averci fatto sperare che un pilota italiano potesse trionfare in sella alla rossa nazionale.

Andrea non sarà stato un fuoriclasse, ma ha ben figurato in carriera incrociando le ruote con nomi che farebbero tremare le gambe a chiunque. Ha lottato contro gente del calibro di Rossi, Stoner, Lorenzo, Pedrosa e Marquez. Senza qualcuno di loro avrebbe vinto molto di più e magari sarebbe arrivato l’iride della classe regina a bordo della Ducati.

Ma la vita è fatta così…. Sul finire ha commesso l’errore di non provarci davvero con Aprilia chiudendo in sordina con una Yamaha decisamente sotto tono rispetto ai fasti passati. Sarebbe stato bello vederlo a bordo della moto di Noale ad indirizzare quel progetto che oggi sta dando i suoi frutti. Sarebbe stato bello come è stato bello vedere il suo spirito di abnegazione durante gli anni bui della rinascita Ducati. E’ stato talvolta troppo spigoloso con i compagni di team. Non si è mai veramente integrato con i suoi corregionali del giro buono.

Grazie ancora Andrea. Tanto rispetto per ciò che hai fatto e scusami se talvolta ho esagerato anche io con le critiche.

All the best.

 

Salvatore V.

MOTOGP 2022-BRITISH GP SILVERSTONE

Dopo ben cinque settimane di stop i ragazzi del Motomondiale( sono un po’ retro’, lo sò) tornano in sella alle loro belve sulla pista di Silverstone.

Comincia la seconda parte di stagione, quella che ci regalerà il campione annunciato. Faccio un breve recap per chi avesse perso il filo del discorso.

In classifica generale “lidera” Fabio Quartararo che, in sella all’unica Yamaha competitiva (sigh), ha un bel distacco sui piloti con le moto più performanti.

Il francese ha però “solo” 21 punti di vantaggio su quel mastino di Aleix Espargaro.  Lo spagnolo sta portando a termine la stagione della vita in sella a quell’Aprilia che ha fatto lo step più importante da quando è tornata in MotoGp. Al netto della vittoria di tappa, ne è testimonianza la crescita graduale di Maverick Vinales. Il podio nell’ultimo appuntamento prima della pausa estiva gli darà morale.

I piloti Ducati sono quelli più “vittoriosi” con Bagnaia e Bastianini in grado di vincere quanto Fabio Quartararo. Ma anche di perdersi in “assoluti pomeriggi” nei quali addormentarsi posizionando orizzontalmente la propria Ducati piuttosto che portarla in fondo con molta cautela in posizioni non degne della rossa bolognese. Meglio di loro la formichina Zarco…

La pista (e la classifica) dicono chiaramente che a Bologna sono stati bravi con il mezzo meccanico ma non altrettanto perfetti nel metterla sull’asfalto.

Ci attende una seconda parte di stagione in cui ci si potrà divertire. Fabio potrà amministrare sapientemente sulle piste poco favorevoli e Bagnaia dovrà dare il tutto per tutto in ogni centimetro di pista a partire dal venerdì.

Il più sereno di tutti è Aleix che non ha nessun obbligo di risultato e, stai a vedere, magari piazza la zampata.

Nel frattempo il mercato piloti si è mosso.

Alex Marquez ha trovato casa da Gresini che perderà Bastianini (ufficiale o Pramac ancora non si sa).

Cecchinello si è accaparrato i servigi di Alex Rins appiedato dal ritiro Suzuki.

Non si ha ancora nulla di ufficiale per quanto concerne l’altro suzukista Joan Mir che però ormai è scontato farà coppia con Marc Marquez in HRC.

Per il resto la situazione è molto fluida. Oliveira ha trovato le porte sbarrate in Ducati e quasi sicuramente troverà una sistemazione in Aprilia.

Per quanto concerne il meteo (sempre pazzerello in Inghilterra) ad oggi è previsto asciutto e caldo nemmeno troppo intenso, quindi le condizioni ideali per correre in moto. Smarcata la questione i centauri si troveranno a fare i conti con i soliti saltellamenti in frenata causati dalle F1 che con la loro forza frenante “ammucchiano” l’asfalto in prossimità delle curve.

Bando alle ciance e finalmente fiato ai motori.

Buon divertimento a tutti.

Salvatore V.

 

UPDATE

Andrea Dovizioso ha annunciato il ritiro dalle corse MotoGp in occasione del prossimo Gp della Riviera a Misano Adriatico. Finisce la carriera di un buon pilota con il rammarico di non aver compreso che forse scegliere Aprilia avrebbe donato lui una chiusura degna di quello cha ha fatto in MotoGp.

 

(immagine in evidenza tratta dal sito ufficiale della Motogp)

MOTOGP 2022 ASSEN-BAGNAIA DOMINA, QUARTARARO SCIVOLA, LE MOTO ITALIANE TRIONFANO

Spettacolo puro sulla pista olandese di Assen che ci ha regalato un ordine di arrivo che entrerà negli annali del motociclismo in quanto la prima moto giapponese figura solo all’ottavo posto.

Che dire? Pecco Bagnaia ha preso il comando subito e non l’ha mai mollato sino al traguardo senza permettere a nessuno di respirare i fumi dei suoi scarichi. Ha tenuto a debita distanza prima Espargaro e poi il “nostro” Bezzecchi dando l’impressione di non voler strafare per evitare di gettare alle ortiche un successo che ormai è diventato necessario tutte le domeniche. Non si è scomposto nemmeno quando sulla visiera sono apparse le prime gocce di una pioggia che per fortuna ha solo minacciato ed ha deciso di non scendere copiosa. Magistrale.

In scia al chivassese è arrivato il primo podio della carriera per Marco Bezzecchi  sbucato da dietro dopo una buona partenza ed aiutato (sono le corse non è un demerito) dalla collisione che ha visto coinvolti Fabio Quartararo e Aleix Espargaro nelle prime fasi della corsa. Eccellente.

Terzo gradino di un podio ritrovato dopo un anno di attesa per un “bellissimo” Maverick (settevite) Vinales. Lo spagnolo non ci saliva proprio da Assen 2021 che fù l’ultimo acuto prima del periodo nero che Mav ha vissuto sino ad oggi. La classe c’è e speriamo che tale risultato gli regali quella fiducia in se stesso che spesso ha mostrato di smarrire.

(immagine tratta da Repubblica)

Il leit motive della gara è stata la collisione tra Fabio Quartararo e Aleix Espargaro nelle prime fasi. Il francese era terzo e stava spingendo convinto di poter agguantare Bagnaia che pareva allontanarsi. Purtroppo ha commesso il primo errore della stagione perdendo l’anteriore coinvolgendo Aleix che, finito nella ghiaia, è rientrato staccato in P15 con una rimonta difficile da compiere. E lo spagnolo l’ha portata a termine a suon di giri veloci e di sorpassi spettacolari tra cui spicca quello all’ultima chicane della gara addirittura doppio su Miller e Binder. Eroico.

Fabio Quartararo ha sbagliato per la prima volta in stagione, per sua stessa ammissione. Ai giornalisti che chiedevano un eventuale “ragione tecnica” della caduta ha semplicemente risposto che è stata colpa sua. Ci può stare come ci è potuto stare anche per i suoi rivali. Bella la sua onestà nell’ammetterlo, bellissimo il gesto spontaneo di andarsi a scusare a viso aperto con Espargaro nel box Aprilia a gara finita. Molto male invece il box Yamaha che (fermatosi  dopo la caduta) l’ha ributtato in pista quando era ultimo staccato di un eternità. Il risultato è stata un ulteriore caduta dovuta ad una moto imbizzarrita da un non ancora precisato errore tecnico. E’ andata bene così, per fortuna:  poteva anche farsi male mettendo a rischio il resto della stagione e/o anche solo qualche gara in piena lotta mondiale. Pessimi.

(immagine tratta dal sito di Sky)

Buone le gare di Binder e Miller finiti non troppo lontani dai primi quattro. Jack sarebbe potuto finire a podio se fosse stato meno frettoloso nell’affrontare Vinales. Ha perso tempo finendo per essere recuperato da Binder che si portava dietro Espargaro e trovandosi nella posizione peggiore per affrontare l’ultima chicane. Peccato.

Gara incolore per  Bastianini che però ha concluso a punti,  ed anche per Marini finito a 30 secondi dal compagno di box. Le Honda sono rimaste in pit lane mentre le altre Yamaha addirittura all’interno del paddock.

Nota sul tracciato olandese. Old Style, privo di staccate esagerate ad ogni curva, ricco di veloci cambi di direzione da raccordare, non sarebbe esattamente ciò che si dice un “circuito da sorpassi”. Ed invece ne abbiamo visti di bellissimi.

Adesso cominciano le vacanze e ci si rivedrà in pista a Silverstone dopo una pausa di oltre 40 giorni.

PS. Ho sentito dire “doppietta dell’Academy” troppe volte oggi dalla gente di Sky…. Basta per favore.

(immagine di copertina tratta da zazoom)

MOTOGP 2022. GP DI GERMANIA SACHSENRING

Weekend nel cuore della ex DDR per il Motomondiale 2022. L’unica certezza è che, dopo ben 8 edizioni di fila, non troveremo il solito vincitore perché convalescente. Marquez abdicherà e con esso anche la Honda. La casa giapponese vanta addirittura una striscia ancora più lunga: Pedrosa aveva vinto le due precedenti edizioni per un totale di 10 di fila della casa dell’ala dorata.

Quartararo si presenterà in terra germanica col petto in fuori dall’alto dei suoi 22 punti di vantaggio su Espargaro e dei ben 66 su quello che sarebbe stato il suo più diretto antagonista (sulla carta) Bagnaia.

Il francese si dovrà difendere dall’alfiere Aprilia che nessuno avrebbe dato così brillante ad inizio campionato. L’entusiasmo suo e del suo box sono un fattore da non sottovalutare, perché Aprilia si sta dimostrando anche molto creativa da punto di vista aerodinamico. Dopo l’alettoncino sulla coda, i veneti hanno provato una nuova carena “bombata” ed allargata nella parte bassa per creare maggior carico aerodinamico alle basse velocità. Non è dato a sapersi se verrà usata al Sachsenring ma potrebbe essere adatta proprio a circuiti del genere tipicamente “lenti”.

I ducatisti ormai non devono più far calcoli. Pecco Deve cercare di non sdraiarsi (o farsi sdraiare) da qui a fine stagione, sperando in qualche passo falso dei 4 che ha davanti in classifica generale (due con la sua moto). Bastianini deve ritrovare la rotta persa da qualche gara. Su di lui non c’è pressione, perché sta già facendo una stagione al di sopra delle aspettative comunque andrà. Però, si sa, l’appetito vien mangiando e ciò che è stato messo in cascina nelle prime gare è già “ampiamente digerito”.

Sarà della partita anche Martin reduce dall’operazione al tunnel carpale che, per i motociclisti di oggi, ormai è generalizzato come il gomito del tennista. Altri (vedi Zarco e Miller in passato) hanno smaltito velocemente i postumi, quindi i presupposti per far bene ci sono anche per lo spagnolo che piega più di tutti.

La griglia sarà rimpolpata dalle Yamache B, dalle KTM (#speriamosialavoltabuona) dalle Honda (#cisiamoperdoveredifirma) e dalle Suzuki che qualche speranza in più potrebbero darcela. Ad oggi sia Mir che Rins sono senza un manubrio 2023, quindi ben intenzionati a far meglio che possono per “spendersi” sul mercato.

Buona gara a tutti.

(immagine di copertina tratta da tuttomotori web)

Salvatore V.

 

PS.

Mi permetto una carrellata di grid girls dello scorso anno che male non fa, alla faccia di chi non le vuole più in giro per le piste.

(immagine tratta da motociclismo)

(immagine tratta dal sito ufficiale della Motogp)

(immagine tratta dal sito eventas.eu)

MOTOGP 2022- GRAN PREMIO DI CATALOGNA

Nemmeno il tempo di godersi il Mugello che le moto tornano in pista in quel di Montmelò.

Il fresco (magistrale) vincitore del Gp italiano ha l’obbligo di dare continuità all’altissimo livello a cui è arrivato negli ultimi 3 appuntamenti. Non può permettersi di tirare il fiato nemmeno tra un turno di prove e l’altro. Pecco si è messo addosso by himself una situazione stressante, e da solo deve tirarsene fuori per non arrivare a fine anno pieno di rimpianti. La moto più “migliore” è sotto le sue natiche: è doveroso che ne tragga fuori il massimo perché quest’anno va così, ma l’anno prossimo chi lo può sapere?

Nelle due occasioni in cui ha vinto la gara,  il francesino della Yamaha gli è comunque arrivato dietro ad un tiro di schioppo, segno che ha capito contro chi lotta e che lo deve marcare stretto tutte le volte che gli è davanti.

In questo senso Fabio Quartararo ha dato testimonianza di essere maturato, facendo uno switch mica da poco. Le altre Yamaha servono giusto per rinfoltire il numero della griglia quindi, se vorrà riconfermarsi, non potrà che contare su se stesso.

Bagnaia (al contrario) è svantaggiato dalla classifica ma potrebbe essere “aiutato” dalle altre Ducati in pista. Bastianini, che ha il dovere di gareggiare per se stesso. Miller, che deve tornare a fare il Miller.  Ed infine i due Pramac hanno necessità di “arripigliarsi”. Con quella moto non è impossibile frapporsi tra il chivassese e Quartararo, a patto di tornare tutti in palla. Non necessariamente sempre e tutte le volte, ma queste sono le variabili che Fabio dovrà considerare. E lo è anche Aleix Epargaro: lo spagnolo sta facendo una stagione da urlo in groppa all’altra eccellenza made in Italy by Noale.

Gli altri?

Con l’assenza di Marquez, ed il clima che regna in HRC, la Honda fa numero quanto e poco meglio delle altre tre Yamaha solo perché sono quattro. In Suzuki sono riusciti nella storica impresa di prendere un grande condottiero e poi annebbiare il futuro a breve della sua truppa. In Ktm i lavori sono sempre in corso e non si gareggia sempre sul bagnato o in Portogallo. Le gesta dei due prodi VR46 in Toscana sono state frutto di una serie di situazioni favorevoli piuttosto che di un alto livello raggiunto in maniera definitiva.

Gli esperti dicono che sarà una gara di gestione gomme. L’asfalto di Barcellona è più scivoloso di altri e questo porta i pneumatici (si, “i” e non “gli”) a strapparsi più in fretta che altrove se troppo stressati. Quindi il vincitore sarà quello più bravo a trovare il compromesso giusto con il setup ed il polso destro, non necessariamente quello che sarà il più veloce in assoluto in pista. Ad oggi rischio pioggia nullo.

Buona gara a tutti.

(immagine di copertina tratta dal sito automotorinews)

 

 

Salvatore V.