VERSTAPPEN DOMINA A MONTECARLO. SAINZ SECONDO, HAMILTON NON PERVENUTO.

Si torna a Montecarlo. Dopo due anni, e una terribile pandemia che ha fermato il mondo intero. E si rivede il rosso. Dopo avere trascorso tre sessioni di prove libere in cima alla lista dei tempi, Leclerc riporta la Ferrari in pole proprio sotto casa sua. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, e una disattenzione all’uscita della variante delle piscine lo fa andando a sbattere. Ci sono dubbi sul cambio, la squadra rassicura dicendo che “non ci sono danni apparenti”, ma durante il giro di formazione qualcosa si rompe (sembra un semiasse, ma dall’altra parte rispetto a quella danneggiata nell’incidente). E così i sogni di gloria di Charles svaniscono prima ancora che la gara abbia inizio. 

E Verstappen si ritrova in pole. Quando si spengono i semafori, l’olandese riesce a mantenere la prima posizione davanti a Bottas, Sainz e Norris.

I primi 30 giri trascorrono senza emozioni, poi Hamilton, fino a quel momento anonimo sesto, prova a fare qualcosa di diverso e si ferma in anticipo per montare gomma bianca. Subito dopo si ferma Bottas, che da qualche giro si lamentava delle gomme. Ma, purtroppo per lui, la gomma anteriore destra non ne vuole sapere di uscire e la sua gara finisce qui. Le cose non vanno meglio per Lewis, che si ritrova ancora dietro  a Gasly ma, quel che è peggio, dietro a Vettel che li supera entrambi con un gran giro prima di fermarsi ai box.

Si ferma anche Sainz che prova l’undercut, ma Verstappen copre la mossa ed effettua la sua sosta il giro dopo. In testa alla gara si ritrova così Perez, che si ferma però immediatamente, e torna in pista in quarta posizione, avendo così recuperato diverse posizioni.

Carlos inizia a recuperare a suon di 1 secondo al giro fino a stabilizzare il distacco sui 3 secondi, illudendo di potere impensierire Verstappen.

Al giro 58 l’olandese inizia a lamentarsi di fantomatici cali di motore, ma il vantaggio sullo spagnolo inizia ad aumentare, grazie anche al graining di cui è vittima il ferrarista. Dietro i primi due, Norris naviga tranquillo in terza posizione, davanti a Perez e a Vettel, autore di un’ottima gara.

Al giro 64, Sainz sembra avere abbandonato le velleità di vittoria, mentre Perez raggiunge Norris e, con gomme di qualche giro più nuove, sembra poterlo attaccare.

Al giro 68 si ferma Hamilton per montare gomme rosse e tentare l’attacco al giro veloce, che puntualmente riesce ad ottenere.

Poi non succede più nulla, e un GP di Montecarlo stranamente senza Safety Car si conclude con Verstappen in trionfo e, per la prima volta nella sua vita, leader del mondiale, Sainz meritatamente secondo, e Norris altrettanto meritatamente terzo. 

Quarto Perez, quinto il redivivo Vettel, sesto un ottimo Gasly e settimo un imbufalito Hamilton, il quale probabilmente avrà di che strigliare la sua squadra. Ottavo Stroll, nono Ocon e decimo Giovinazzi.

Subito fuori dai punti tre piloti il cui rendimento lascia a dir poco perplessi, se comparato a quello dei molto meno titolati compagni: Raikkonen, Ricciardo e Alonso.

Inesistenti come al solito Williams e Haas, nonchè l’ex fenomeno Tsunoda, del quale i vertici Red Bull e Alphatauri hanno smesso di parlare.

Dopo 5 gare la Red Bull è in testa ad entrambi i campionati, per la prima volta nell’era ibrida. La Mercedes è sembrata, nel Principato, molto al di sotto dei suoi standard. La prossima gara sarà in quel di Baku. Di nuovo un circuito cittadino, ma con caratteristiche totalmente diverse. Vedremo se per le frecce d’argento Montecarlo sarà stata solo l’annuale battuta d’arresto, o qualcosa di più serio.

P.S. in questo week-end è sembrato che il mondo, o, almeno, una parte di esso, sia tornato alla normalità. Al di là del risultato sportivo, le cose più belle sono state il ritorno sulle stradine del Principato e quello del pubblico, anche se solo al 40% della capienza. Il fatto che la gara non sia stata eccitante come al solito può, per una volta, passare in secondo piano

P.S. 2 La gara di Sainz è stata a dir poco solida. La Ferrari può contare sulla coppia di piloti più forte di tutti, e, probabilmente, anche una delle più interessanti di tutta la sua storia. Ora c’è di nuovo una macchina onesta, lontanissima parente della sciagurata SF1000. Qualche soddisfazione potrà arrivare, da qui alla fine dell’anno. Sempre che si eviti di commettere leggerezze come quella che ha escluso Leclerc dalla lotta odierna.

* Immagine in evidenza dal sito formula.com