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MOTOGP 2018 – GRAND PRIX OF QATAR, LOSAIL

HERE WE GO!!!

Inizia la stagione 2018, tutto è pronto per nuove sfide e duelli, team e piloti sono carichi a mille, vogliosi di primeggiare. Qualcuno più ottimista e qualcuno meno, qualcuno con ancora molti dubbi, altri con tante certezze, tuttavia i numeri per una grande stagione ci sono tutti.

L’inverno è ormai alle spalle e ci ha lasciato con la netta possibilità che saranno nuovamente Marquez e Dovizioso a giocarsi il titolo, visti gli ottimi risultati pervenuti dai test. Ovviamente non togliamo dai papabili anche il buon Pedrosa, o un Rossi da cui ci si può aspettar di tutto e Vinales, che se trova la quadra, è uno di quelli tosti. Non depenniamo dalle liste nemmeno Petrucci, che a quanto pare, nelle prime corse stagionali si potrà giocare il posto nel team ufficiale Ducati, occasione che sarà di grande sprono pure per chi attualmente occupa quella sella, ossia Lorenzo, che nei test è risultato ancora lontano dalle prestazioni, che tutti si attendono da lui.

Il circuito è sempre stato molto favorevole ai piloti Yamaha e Ducati, con Honda alle volte in difficoltà, persino nell’epoca di Marquez. Da tener d’occhio le due Suzuki di Iannone e Rins, che han dato buone sensazioni e tempi ottimi sul passo, solo poche settimane fa.

In Moto2 si è giunti all’ultima stagione di fornitura dei motori da parte di Honda, in attesa di quel 2019 che vedrà arrivare Triumph con il suo 3 cilindri di 765cc.  Fra i piloti il duello dovrebbe vedere una sfida al vertice fra l’Italiano Bagnaia ed Alex Marquez. Il primo già molto concreto nella stagione passata, mentre il secondo deve ancora riuscire a far vedere il suo talento nella classe di mezzo. Ma riflettori puntati anche su Oliveira e la Ktm, che nel finale di stagione 2017 han dato chiari segnali di essere pronti al colpaccio, con i test che son stati molto positivi. Binder e Mir molto probabilmente potranno stupirci, con grandi gare, in più di qualche evento. Insomma, spettacolo assicurato nella classe di mezzo e non scordiamoci nemmeno di Pasini e il debuttante Fenati.

Nella Moto3, si prospetta una stagione con 3 possibili piloti in lotta per il titolo, di cui il primo è Enea Bastianini che pare bello carico, ma come lui c’è Oettel, eppure Martin (in molti lo vendono come il favorito). I tre hanno avuto un grande inverno, ma al gruppo probabilmente non mancherà nemmeno Canet, pilota che ha già fatto vedere il suo valore nella scorsa stagione. Il team VR46 con Bulega e Foggia pare aver qualche problema, difficilmente li saranno  della partita per le posizioni di vertice, visto che le Ktm non si stanno mostrando molto prestazionali. Dopo 13 anni, rivedremo finalmente un Italiano vincere la categoria più piccola? Speriamo.

Classe più piccola, terreno che nei decenni passati ha visto molte vittorie Italiane, sia in 125 che in 250, dove quasi c’era un egemonia di un solo marchio a dominare il mondo, seppur alle volte celato dietro a nomi diversi, rispondenti a Derby e Gilera, che alla fine altro non erano che delle Aprilia. Il marchio di Noale, spesso è stato il riferimento nel mondo delle due ruote, venendo guidato da Ivano Beggio, un grandissimo uomo che ci ha lasciato proprio in questi giorni.

Si dovrebbero scrivere pagine e pagine su di una persone come lui, che ha trasformato un sogno in realtà, passando da una piccola fabbrica produttrice di biciclette, portandola a vincere 54 titoli mondiali, di cui 38 nel Motomondiale (20 nella 125 e 18 nella 250), 7 in Superbike (doppietta Piloti e Costruttori nel 2010, 2012 e 2014, Costruttori nel 2013) e 9 nelle discipline Off Road (7 nelle Supermoto e 2 nel Trial). A lui dobbiamo anche dir grazie, per aver dato una moto e fatto decollare le carriere di grandi piloti, quali Biaggi, Rossi, Melandri, Lorenzo, Poggiali, Simoncelli , Reggiani e molti altri.

Grande sognatore, grande manager e persona sempre carica di passione, quindi cosa dire se non, GRAZIE IVANO!

Orari dirette Sky Sport MotoGP HD

Domenica 18 marzo
14:00 – Gara Moto3
15:20 – Gara Moto2
17:00 – Gara MotoGP

Orari differite TV8

Domenica 18 marzo
18:00 – Gara Moto3
19:15 – Gara Moto2
21:00 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – TEST LOSAIL

La stagione è dietro l’angolo e questi test servivano più a definire gli ultimi affinamenti, piuttosto che la ricerca di grandi modifiche e così è stato. A tener banco in questa tre giorni, son stati gli scoop di mercato, che hanno in parte pure lasciato di stucco molti addetti ai lavori:

-La prima bomba è stato l’addio di Tech3 alla Yamaha, con il team Francese che pare aver preso la direzione di Ktm, dove quasi sicuramente si porterà dietro anche Zarcò. Ancora non è noto a chi verranno fornite le Yamaha clienti.

-Altra bomba è il probabile rinnovo, per altri due anni di Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia ha ancora una scintilla troppo accesa al suo interno e le prestazioni in sella non paiono dar segnali di un pilota prossimo a levare bandiera bianca, intramontabile.

-Il rinnovo di Marquez, per altre due stagioni (2019-20) con Hrc. Lo Spagnolo non ha intenzione di lasciarsi sfuggire l’occasione, per andare a ritoccare i record di VR46, anche se questa scelta forse potrebbe deludere le aspettative di molti che magari lo avrebbero preferito lanciato in una nuova sfida, a dimostrare che può vincere anche senza Honda. Prima o poi accadrà, chissà, resta il fatto che di certo non ha fatto una mossa sbagliata.

-la firma di Bagnaia con Pramac, una promozione nella massima serie avvenuta in maniera rocambolesca. La scorsa stagione ha debuttato alla grande in Moto2, forse questo contratto gli sarà da stimolo per una stagione simile a quella di Morbidelli? Lo scenario fa aprire dei dubbi nel team, con un Miller che è appena arrivato in scuderia e che non sta affatto sfigurando, mentre Petrucci pare avere un accordo da ufficiale con Ducati, stiamo a vedere.

Conclusa la parentesi di mercato, passiamo a una rapida descrizione di come siano andati i test, team per team:

Honda

La casa giapponese non è stata proprio efficacissima in questa tre giorni, con le moto che han mostrato qualche difficoltà nel passo gara e nella ricerca del tempo. Oddio, parlare di difficoltà sono parolone, quando un Marquez, nel secondo giorno, ha messo insieme un più che valido passo gara, con tempi che lo ponevano comodamente su uno dei gradini del podio. Pedrosa un pò più opaco, come pure Crutchlow, entrambi non proprio a loro agio. Questo tracciato non è mai stato il favorito per il team dell’ala. Marquez lamenta poco feeling con l’anteriore e una usura un pò elevata, mentre Pedrosa si è trovato a soffrire per la caduta del primo giorno, ma si è detto contento della costanza nei tempi. Sul piano del motore, pare che a Honda con il caldo abbia qualche problemino prestazionale.

Ducati

Il team di Borgo Panigale è ancora una volta in una situazione abbastanza strana, con Dovizioso quanto mai convincente, costante e veloce. Il Forlivese non ha mostrato il benchè minimo problema, risultando veloce nel giro secco ed il migliore assoluto nel passo gara, tanto che se si corresse oggi, vincerebbe quasi sicuramente avrebbe anche qualche chances di vincere (su richiesta di Aviator). Tutto il paddock è impressionato dal Dovi e la sua GP18, incorciamo le dita per AD04. Dall’altro lato del box, i campanelli d’allarme suonano alla grande, con un Lorenzo che è totalmente fuori bussola, con l’umore molto sotto i tacchi. Il Maiorchino è riuscito solo a stampare qualche giro secco discreto, ma nel passo gara è messo molto male, con un feeling sulla moto davvero molto basso. Onde evitare confusioni mentali, ha deciso di abbandonare le strade alternative, concentrandosi sul capire la GP18, viste le prestazioni del suo compagno di team, attendiamo e vediamo. Petrucci è sulla linea d’onda di Dovizioso, al momento il podio è alla sua portata. Bene anche Miller, seppur non ancora efficace al 100%.

Yamaha

I problemi del test in Thailandia, sono continuati anche su questo tracciato e non devono far ingannare i temponi sul giro secco del terzo giorno dei test. Tutte le Yamaha stanno avendo grosse difficoltà a scaricare la potenza e sopratutto sull’usura della gomma anteriore. Rossi riesce ad inanellare 8-10 giri ottimi, ma poi la gomma inizia a calare di brutto. é stata provata la soluzione con la gomma più dura, ma la prestazione ne risente troppo, quindi al momento la situazione è abbastanza seria. Vinales è messo forse anche peggio di Vale, con un passo gara da centro gruppo, forse persino da retrovie, con grosse difficoltà nella ricerca del setting. Lo Spagnolo inizia a pretendere sempre più delle modifiche alla moto che si discostano parecchio da quello che vuole il 46, del resto è dalla Thailnadia che chiede di tornare a una moto più simile a quella di inizio 2017. Zarcò continua la sua strategia di far temponi sul giro secco, come ad illudere che la 2016 sia la M1 che risolve tutti i problemi, ma se si analizza i suoi long run, la sua situazione è peggiore di quella di Vinales, da capire il perchè di questo modo di fare. (So di essere una voce fuori dal coro, ma ultimamente anche Sanchini è su questa linea di pensiero)

Suzuki

Rins e Iannone paiono essere davvero in palla, così pure la moto, che ha mostrato una ottima situazione sia per il passo gara che per quello da qualifica.  Resta qualche dubbio legato al fatto che qui Suzuki ha sempre fatto bene, tranne poi mostrarsi con grossi problemi in altri tracciati, ma le 3 sessioni di test, li hanno mostrati sempre abbastanza efficaci, tanto da porli forse in una situazione migliore a quella del team di Iwata.

Ktm

Il team ancora privato di Espargarò, ha proseguito i lavori di sviluppo con Smith e kallio, con lavori di continua piccola modifica. La moto 2018 pare aver trovato una costanza nel ritmo, migliorando di un 4 decimi la prestazione rispetto al 2017, tuttavia c’è ancora tanto da fare per arrivare nelle posizioni che contano.

Aprilia

L’arrivo della seconda moto per correre il 2018 pare aver dato fiducia ai due piloti, Sia Espargarò che Redding si dichiarano entusiasti e certi di poter essere nei primi otto, come posizione in griglia. La moto pare essere molto migliorata sotto ogni aspetto, ma i tempi non paiono rispecchiare molto qunato dichiarato dai piloti, ma si sa, restano pur sempre dei test.

Attendiamo ancora 2 settimane, “gas a martello e andiamooooo!!!!”

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – TEST BURIRAM

Finita anche questa 3 giorni di test per la Motogp, che fornisce nuovi aspetti e forse nuove certezze, con grossi grattacapi per molti, ed un Dani Pedrosa che svetta con il miglior tempo assoluto, scendendo fino al crono di 1.29.7, senza l’utilizzo di alette.

Il test di Sepang ci aveva lasciati con un Jorge Lorenzo che sembrava rinfrancato e convinto di se, mentre da questa 3 giorni, ne esce quanto mai confuso e con un’umore molto basso. Ma come per lui, pure il duo Yamaha non ha di che esultare, mentre in Honda regna la più totale ed assoluta serenità sul proprio potenziale. Bando alle ciance e andiamo analizziare la situazione, costruttore per costruttore:

Honda

Il due Marquez e Pedrosa non ha praticamente avuto alcun problema in tutti i 3 i giorni, con la moto che si è adattata sin da subito al tracciato, sia come telaio, che come motore. Se dobbiamo avere un’incertezza, forse la si può legare solamente all’utilizzo o meno delle alette, che in HRC pare proprio non servano, visti i tempi sia su giro secco, che su passo gara.  Nell’ultima giornata, Marquez ne ha tessuto le lodi, pur ammettendo che necessitino di uno stile di guida differente, per poter funzionare. Durante i test è stato riprovato il forcellone in carbonio, ed anche su questo aspetto, non ci sono critiche dai piloti. Giudizi positivi anche da Crutchlow, che è stato sempre nei primi pure lui, sia come passo gara ma anche nel giro secco.

Ducati

Nel team ufficiale, ci sono sensazioni e giudizi davvero all’opposto uno dall’altro, con un Andrea Dovizioso quanto mai contento della GP18, mentre un Jorge Lorenzo che non è riuscito a trovare feeling e un setting adeguato per tutti i tre giorni. Lo Spagnolo è tornato pure a provare la GP17, senza tuttavia migliorare la situazione, uno stato davvero confusionale per lui. Notizie positive giungono anche da Petrucci e Miller, con entrambi spesso rapidi sul passo gara. La Ducati è stata il team con le maggiori innovazioni portate in pista, con una quantità smisurata di forme d’ala (sempre più grandi) e persino un telaio forato nella zona del canotto di sterzo, per migliorare il feeling in staccata ed inserimento curva. Dovizioso ha approvato la soluzione, che troverà ulteriori modifiche e miglioramenti.

Yamaha

Situazione di probabile grave allarme, con una moto che è molto difficile da settare, che rende complicata la vita ai suoi piloti. Sia Rossi che Vinales han trovato molta problemi nella ricerca di una strada di setting, con soluzioni che portano a dei miglioramenti, per poi di punto in bianco, andare a peggiorare la prestazione. Vinales, nella giornata di oggi, è arrivato persino a richiedere la M1 dei primi suoi test dello scorso anno, ammettendo di non capirci nulla della moto 2018. Rossi più cauto nelle dichiarazioni, ammette che la situazione sia preoccupante, ma tuttavia la moto attuale sia megliore della 2017. Ci sarà da attendere che i Giapponesi capiscano come migliorare la gestione della centralina, per sperare di arrivare ai livelli di Ducati e Honda. La moto risulta molto indietro su questo aspetto, generando difficoltà nell’usura gomma, nella staccata ed in uscita di curva. In Tech3 continua a parlare troppo Zarcò, che ottiene buoni tempi, ma girando con la M1 2016, dopo aver abbandonato la 2017.  Ribadisco, se stava zitto a Novembre/Dicembre, quando elogiava la 2017,  forse era meglio.

Suzuki

Sia Iannone che Rins sono molto contenti della linea di sviluppo della moto, ed hanno approvato anche il pacchetto aerodinamico, che ha dato ottimi risultati anche qui, dopo il test Malese. La moto attualmente è veloce e costante sul passo gara, ma pecca ancora nel giro secco. Nel team c’è molta positività da parte di tutti, attendiamo le conferme nei prossimi test in Qatar.

Aprilia

Prestazioni ancora deludenti, ma i piloti si sono concentrati molto sulle evoluzioni della moto, portando a casa quasi 200 giri a testa, cosa non di poco conto. Son state evidenziate delle problematiche nelle curve da Stop and Go, ma ci si sta lavorando a testa bassa. Sia Espargarò che Redding al momento non dan segnali di sofferenza, attendiamo e speriamo che migliori presto, magari con l’arrivo di una vera moto 2018.

KTM

si provano mille soluzioni, ma il tutto è ancora assolutamente indecifrabile, con tempi ancora distanti dai primi. C’è ancora molto da fare.

Parentesi Michelin

La casa Francese ha portato qui delle gomme che si pensava potessero adattarsi al tracciato Thailandese, mentre sin da subito ci si è accorti che le mescole fossero inadeguate e non si rabbe riusciti a percorrere tutti i giri della gara. Si è optato per una soluzione più dura e lenta, ma per l’evento ufficiale ci sarà da lavorare.

Saluti

Davide_#waitingchampionshipseason_QV

GRAZIE LO STESSO DOVI!!!

Davide Dovi non è riuscito a sconfiggere Golia Marc, non è bastato il tanto cuore che ci ha messo, ma quando hai davanti un Marquez,  che nonostante debba fare solo il compitino e per l’ennesima volta si salva da una caduta e successivo passaggio in via di fuga, per difendersi da un attacco di Zarco, capisci che manco se gli spari lo batti. L’alieno Spagnolo è troppo il più forte in pista e stramerita ogni cosa che sta ottenendo nella sua carriera. ONORI AL CAMPIONE DEL MONDO 2017!!!

Peccato subito quel salvataggio del 93, veder finire la corsa del Forlivese nella ghiaia, sarebbe stato più giusto il tributo di salire almeno sul podio, ma il cuore messo anche oggi, correndo sopra i problemi di una moto difficile su questo tracciato, rende già merito all’impresa di averci provato.

Poi, l’umanità del Dovi la si vede appena rientrato al box, con la frase: “Bravo Marquez, ha fatto la differenza. Noi un anno esagerato”

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE ancora DESMODOVI, per il bel mondiale che ci hai regalato!!! Ora la testa del vincente ce l’hai, riprovaci alla grande nel 2018.

E poi c’è lui, il solito che anche se vince, nessuno si ricorda di lui, il solito Pedrosa, che lotta come un leone con Zarcò, portandosi a casa il meritato trionfo. Zarcò penso stia avendo gli incubi per il 2018 che lo vedrà correre con le M1 del 2017, penso che in Tech3 chiederanno di continuare con la 2016 piuttosto, anche visto il weekend di gara davvero pessimo avuto dai due ufficiali.

What’s a race in moto3!!!!

Pronti via e subito Martin, Rodrigo e Mir che prendono il largo, ma Rodrigo al secondo giro esagera, va in terra, Mir lo deve schivare andando in ghiaia e rientra 19esimo. Gara ormai alle ortiche per il campione del mondo, ma lui non molla, e con un ritmo da vittoria, nonostante i sorpassi da fare, in 12 tornate, riesce ad essere nuovamente secondo e andare a chiudere in quella posizione la gara.

Semplicemente pazzesco, un modo ulteriore per far capire quanto si sia meritato il titolo e quanto forte sia questo pilota, ha fatto una cosa stile Marquez nel 2012 alla sua ultima corsa di moto2 (MM93 vinse quella corsa)

Gara fantastica anche per i duelli per il terzo gradino del podio, preso da Ramirez, che diventa la miglior Ktm stagionale, mentre Martin centra la sua prima vittoria in questa classe. Gran rischio per Digiannantonio, che cade in rettifilo agganciandosi in scia, fortunatamente schivato da tutti.

In Moto2 cosa dire? la Ktm pare aver trovato la formula per rendere la sua moto quasi imbattibile, con i suoi due alfieri nuovamente sul podio in prima e terza posizione. Oliveira pare il candidato alla corsa al titolo 2018, ma Binder non starà li a guardare. Ottimo secono il campione del mondo 2017 e il nosto Bagnaia che conquista il titolo di rookie of the year, chissà che il prossimo anno non se la giochi con le Ktm.

Ed ora aspettiamo i test 2018 di martedì 😉

Saluti

Davide_#GRAZIELOSTESSODESMODOVI_QV

GIOCHI CHIUSI E GIOCHI ANCORA APERTI

GRANDISSIMO FRANCO MORBIDELLI CAMPIONE DEL MONDO MOTO2 2017!!!!!

Bello bello bello rivedere un’Italiano vincere un mondiale, fra l’altro con una stagione dominata dall’inizio alla fine, come sanno fare solo i grandi. Peccato per Luthi che non ha potuto correre, causa l’infortunio patito nella caduta delle prove, tuttavia lo svantaggio era davvero considerevole e si sarebbe giunti allo stesso finale. Ora per entrambi li attende la massima serie, dove potranno far vedere il loro valore fra i grandissimi.

In Motogp, uno strepitoso Dovi supportato da una gran Ducati, riesce a tenere i giochi ancora aperti per il titolo, vincendo la sua sesta gara stagionale e portando il distacco a 21 punti da Marquez, che ha chiuso la gara da quarto. Onore e merito anche uno Jorge Lorenzo che ha fatto davvero una signora corsa, rimanendo in testa quasi fino alla fine, facendo passare Dovi solo dopo aver commesso un errore all’ultima curva. Zarcò ancora una volta miglior Yamaha, chiude terzo una buonissima corsa. In affanno sul bagnato le Yamaha ufficiali, che han passato tutta la corsa fra il settimo posto di Rossi e il decimo di Vinales. Sparito sul bagnato anche il pole man Pedrosa.

Ora si va a Valencia, con il Dovi obbligato a vincere, mentre Marquez può gestire, dovendo accumulare almeno i 5 punti dell’undicesimo posto. Tutto parla ancora a favore dello Spagnolo, certo che chiunque dei due piloti si porti a casa il titolo, lo ha decisamente STRAMERITATO!

La gara di Moto2 ha visto un nuovo gran risultato per KTM che infila un’altra doppietta con Oliveira e Binder, giunti davanti a Morbidelli. Gara con molte cadute sin dal via, con una caduta di gruppo alla prima curva che coinvolge Locatelli, Axel Pons, Marini e Pawi.  Nel resto della corsa poi cadranno pure Cortese, Nakagami, Marquez (doppia caduta per lui), Gardner ed Ekky Pratama.

In Moto3 ancora una strepitosa vittoria per Mir, che porta a 10 le vittorie stagionali, eguagliando il record di Marquez del 2010. Insomma, continua la stagione da dominatore assoluto. Chiudono il podio Martin e Bastianini.

Saluti

Davide_#tuttodascrivereaValencia_QV