Archivi tag: HRC

MOTOGP – Grand Prix of Qatar 2022

Siamo a Losail per il primo dei 21 gran premi di questa lunga stagione che terminerà il 6 novembre a Valencia.
La stagione più lunga di sempre ad emulare il calendario F1 e chissà se questo elemento contribuirà a sparigliare le carte in tavola. Carte in tavola che, comunque le si giri, tendono a evidenziare sfumature di rosso ( incrocio di dita d’obbligo).
Questa è anche la prima stagione senza Valentino Rossi in griglia. Per come sono andate le ultime stagioni si può pensare che dal punto di vista sportivo non sarà troppo traumatico. Dal punto di vista dello spettacolo invece chissà se i ricordi e il team VR46 saranno sufficienti per continuare a dipingere di giallo le tribune degli autodromi. Non saprei.

Credo sia sbagliato cercare un nuovo Valentino.  Piuttosto la griglia vede  tanti piloti italiani come ai bei tempi.  La vera scommessa è portare sul gradino più alto chi ha già dimostrato il suo valore e trasformare in campioni quelli che oggi sono belle promesse.

Questo primo appuntamento stagionale è stato preceduto dalle consuete sessioni di test invernali che hanno confermato il trend di fine stagione e mostrato forti velleità nella maggior parte dei team. Alla fine vincerà solo uno ma il divertimento si prospetta di alto livello.

Vediamo le squadre.

Yamaha

L’apertura spetta al team campione del mondo, la Yamaha ufficiale con la quale Quartararo ha meritatamente portato a casa il titolo 2021. Nonostante il titolo la moto aveva evidenziato carenze in termini di cavalli rispetto a praticamente tutte le altre marche. I test hanno mostrato che a Iwata hanno preso il problema sottogamba o comunque l’hanno sottovalutato rispetto alle attese del campione del mondo in carica creando malcontento già prima di iniziare. Vedremo se durante la stagione saranno in grado di tirare fuori qualche cavallo in più dal cappello.
La squadra ufficiale conferma il campione del mondo Quartararo e Morbidelli; quest’ultimo, dopo una stagione di problemi fisici, conta di riprendersi una posizione al top di griglia.
Il team satellite WITHU che rimpiazza il glorioso Petronas, schiera il debuttante Binder (un altro fratello in Motogp!) a fianco di Andrea Dovizioso. Dopo il rodaggio del finale di stagione scorso, per AD04 non è sicuramente più “tempo delle mele” e dovrebbe essere arrivato il momento di aprire il “gas”. Vedremo.

Ducati

Ducati ha terminato la stagione scorsa con una moto “perfetta” e quest’anno le hanno in pratica solo riverniciate aggiungendo qualche pennellata di nero ma conservando il meraviglioso rosso. In questa logica conservativa rientra anche la scelta di Bagnaia di scartare la nuova versione del desmosedici rinunciando a una manciata di nuovi cavalli in favore della perfezione di erogazione.
Ai due team ufficiali confermatissimi con Bagnaia e Miller a Borgo Panigale e Zarco e Martin in Pramac si è aggiunto il team Gresini con Di Giannantonio e Bastianini; quest’ultimo è stato protagonista di un finale di stagione che lascia ben sperare.
Debutta con la motorizzazione Ducati anche il team VR46 MOONEY e schiera a fianco del confermato Luca Marini un volenteroso Marco Bezzecchi. Dopo le figuracce legate a sceicchi improbabili e a sponsorizzazioni fantasiose ha il compito non facile di tenere vivo il ricordo del 46. Vedremo.

Honda

Honda negli ultimi tempi ha lavorato sodo per fornire una moto più addomesticabile anche da piloti che non siano Marc Marquez e forse questo cambio di strategia è la vera grande novità, un tentativo di rimediare all’impossibilità di schierare un team vincente senza il 93. Ma al di là dei buoni propositi anche i cordoli sanno che la vera grande questione (speranza) dell’annata riguarda il recupero di Marc dai problemi fisici che lo hanno accompagnato ormai per troppo tempo. I test sono stati molto promettenti e anche Marc è sembrato desideroso di cercare il limite (e l’asfalto) come ai bei tempi. Il team ufficiale ha confermato Pol Espargaro copiato anche dal team satellite LCR che ha confermato Nagakami e Marquez junior.

Aprilia

Aprilia sta facendo le cose per bene a passi nemmeno tanto piccoli. La moto ha sempre dettato il passo durante i test invernali e sembra arrivato il momento delle soddisfazioni per Aleix Espargaro e della rivincita (su se stesso) per Vinales. Il lavoro di Rivola & C. merita di essere ripagato dai risultati. Dita rigorosamente incrociate.

Suzuki

La Suzuki si presenta con i confermatissimi Mir e Rins. Le prestazioni dei test sono state buone, la moto sembra non essere il problema principale per questo team. La vera domanda è se il fresco ingaggio di Livio Suppo consentirà di porre termine alla vedovanza da Brivio. Sicuramente non è un innesto di poco conto. Vedremo.

KTM

Ktm schiera un team completamente nuovo sul fronte piloti, promuovendo i piloti di Moto2 alla classe regina. Raul Fernandez è sicuramente uno dei talenti più cristallini espressi dalla moto2 e si affianca a Remy Gardner che se ha il DNA del padre …
Un team da osservare a mio parere.

Buon campionato a tutti.

I principali orari della copertura televisiva di sky e di TV8 (orari fra parentesi)

SABATO 5 MARZO
Ore 9.25: PL3 Moto3
Ore 10.20: PL3 Moto2
Ore 11.15: PL3 MotoGP
Ore 13.30: Qualifiche Moto3
Ore 14.25: Qualifiche Moto2
Ore 15.20: PL4 MotoGP
Ore 16.00: Qualifiche MotoGP

DOMENICA 6 MARZO
Ore 11.00: Warm up Moto3, Moto2, MotoGP
Ore 13.00: Gara Moto3 (tv8 18,30)
Ore 14.20: Gara Moto2 (tv8 19,50)
Ore 16:00 Gara MotoGP (tv8 21.30)

 

 

Immagini dalle presentazioni dei team e dal web

MOTOGP 2021-GP D’ALGARVE PORTIMAO

E’ d’obbligo cominciare questa presentazione con la cattiva notizia dell’assenza di Marc Marquez. Lo spagnolo, caduto in allenamento, avrebbe riportato una commozione cerebrale verrà tenuto cautelativamente a riposo. In un mondo dove li dichiarano “fit to race” anche se sono attaccati con lo scotch suona strano si sia presa una decisione del genere. Pensare che solo un anno e mezzo fa lo mandarono nella fossa dei leoni ad una settimana dal gravissimo infortunio al braccio… Honda ha prodotto un comunicato ufficiale scarno che non aiuta a capire molto di più, ma che alimenta solo dubbi. Nei prossimi giorni, magari proprio nel weekend di gara, auspichiamo che venga fatta luce in merito. Intanto il calvario del catalano continua, proprio adesso che Marc era parso tornare a livelli eccelsi.

Se estrapoliamo la classifica a partire da Aragon ci troviamo di fronte a questo risultato che ce lo testimonia:

Marquez 83

Bagnaia 66

Quartararo 61

Bastianini 52

Mir 34

Insomma, un ruolino di marcia che conferma di fatto che il Re è tornato. Speriamo di rivederlo laddove merita di stare.

Come in tutti gli spettacoli che si rispettano, “The show must go on”.. quindi parliamo della gara.

Penultimo appuntamento 2020, su un circuito splendido dove i centauri della classe regina potranno sfogarsi senza troppe tensioni.

Da qui la scelta dell’immagine di copertina, un inno alla bellezza femminile e alla spensieratezza che accompagnerà il prossimo fine settimana.

Portimao, curiosamente rimasta fuori dal giro importante per troppo tempo, questo weekend accoglierà la terza gara del Mondiale in poco meno di un anno: era ora.

Con il mondiale già assegnato si potrà affrontare il weekend con lo spirito più leggero, senza troppi calcoli per i piloti. e basterà pensare alla preparazione della singola gara.

Nel 2020 fu terreno di conquista della KTM (scomparsa) di Oliveira, mentre in primavera 2021 l’ordine di arrivo sul podio rispecchiò esattamente le prime tre posizioni occupate ad oggi in classifica generale. Vinse Fabio Quartararo davanti a Bagnaia (che si era svegliato tardi anche quella volta) ed al campione uscente (uscito) Joan Mir.

Il nostro Pecco ha un vantaggio di 27 punti su Mir da gestire in due gare per avere la certezza di arrivare secondo nel Mondiale. Così facendo allungherebbe la striscia di medaglie d’argento che i piloti italiani collezionano dal 2014 ad oggi. Tre volte Rossi, tre volte Dovizioso, una Morbidelli…Adesso Bagnaia.

Poi magari arriverà anche il giorno di quella d’oro…

I dati raccolti in primavera potranno solo parzialmente aiutare nella messa a punto delle moto viste le condizioni climatiche diverse che i piloti si troveranno ad affrontare. Le previsioni meteo prevedono bel tempo costante per tutti e tre i giorni facilitando la scelta del set up e delle gomme che i piloti useranno in gara.

I favoriti saranno i soliti noti con la certezza che a giochi fatti qualche scheggia impazzita possa trovare la domenica bestiale non essendoci nemmeno vincoli di giochi di squadra.  Sarà, ma a chi scrive piacciono questo tipo di gare dove i piloti possono dare il tutto per tutto come se ci trovassimo di fronte a 24 wild card dei tempi che furono. Lotta senza quartiere, ognuno per se e Dio per tutti…

D’altra parte queste due gare potranno permettere ai tecnici di “usare chilometri” per sperimentare in vista 2022, già che la penuria di tests rispetto al passato dilaga anche tra le moto.

 

MOTO2

Continua la battaglia tra i piloti KTM che negli ultimi due appuntamenti si sono fatti favori a vicenda. Dopo il regalo che Gardner ha fatto a Fernandez, a Raul pareva brutto non ricambiare. In Emilia Romagna ha portato nel box dell’australiano un “presente” da 26 punti: invece di mangiargliene 17 è riuscito a lasciarne 9 sul piatto. Fantastico. Ora spetta all’australiano amministrare 18 punti di vantaggio in due gare. Eppure l’inerzia e la voglia di rischiare sembrano comunque dalla parte dello spagnolo che avrà un compito molto semplice da portare a termine: aprire il gas e non pensare a niente ed a nessuno. Ci riuscirà? Wait and see, ma sarà difficilissimo.

 

MOTO3

Il nostro Foggia ha già fatto molto di più di quanto ci si sarebbe potuto attendere sino a qualche mese fa. E’ riuscito nell’impresa di mettere il sale sulla coda di un Acosta illuminato ad inizio campionato ed un pò opacizzato nella seconda parte. Uno svantaggio di 21 punti è però davvero importante per poterlo annullare senza la complicità di chi lo ha nel manubrio.

 

Buone gare a tutti

 

Salvatore V

 

(immagine di copertina tratta dal sito insella)

MOTOGP 2021-GP DEL MADE IN ITALY E DELL’EMILIA ROMAGNA

VINCERE A TUTTI I COSTI! Questo è ciò a cui dovrà pensare per tutto il weekend il nostro Pecco Bagnaia: ha l’onere di impedire che Fabio Quartararo possa “iridarsi” già questa domenica. 52 punti di distacco e 3 gare da disputare….. somigliano più ad un miracolo che ad un’impresa.

Di fatto il mondiale può solo perderlo il francese ormai. Però la condotta delle ultime gare lascia poco spazio al dubbio che non riesca fare 24 punti in 3 weekend. Quelli servono, nulla più.

Pecco, il nostro alfiere, ci deve comunque provare non foss’altro per portarsi a casa il trofeo della gara e dare un segnale forte per l’anno prossimo venturo.

E’ vero, ci sono in ballo ancora il campionato dei costruttori e quello dei teams dove Ducati è in vetta…. Ma, parliamoci chiaro, chi se li fila? Quasi nessuno, giusto le quattro cariatidi rimaste, come quella che sta scrivendo queste righe. Serve a fini statistici perché, soprattutto nel motociclismo, il titolo più prestigioso e sul quale poi trarre beneficio in termini di ritorno mediatico è solo quello piloti.

Fabio ha il merito di aver salvato la Yamaha da una stagione che senza di lui sarebbe stata disastrosa visto il ruolino di marcia degli altri piloti, ufficiali e non, comparse e non.

Temi del weekend romagnolo? Su tutti si consumerà l’ultimo atto “italiano” della leggenda Rossi che ha attraversato due decenni e poco più tra mille luci e tante ombre. I suoi tifosi gli renderanno merito con una festa degna della sua carriera e della passione che (volenti o nolenti) ha scatenato tra i motociclisti.

Sarà un sabato da corsa molto particolare. Esattamente 10 anni fa, 23 ottobre 2011,  ci lasciava Marco Simoncelli al quale è stato dedicato l’intero circuito Santa Monica. Marco, che correva per il team di un altro uomo che non c’è più: Fausto Gresini. Per l’occasione il figlio Luca inforcherà la Garelli iridata del papà per un giro d’onore che farà scendere lacrime di tanti appassionati. Si prevedono omaggi e manifestazioni per ricordare due grandi perdite per il motociclismo italiano e mondiale.

La vita e le corse continuano…

Gli altri?

I piloti Ducati avranno il compito di inserirsi tra Bagnaia ed il suo rivale, cercando di metterselo dietro per fargli prendere meno punti possibile. Ci riusciranno? Per Martin, Miller (e pure Bastianini) non si tratta di compito impossibile da portare a termine, con la speranza che torni in se stesso anche Giovanni Zarco: sarebbe utile. Resta tutto da vedere come osar dare un ordine di squadra se uno degli altri dovesse trovarsi a guidare la gara a pochi giri dal termine.

I favoriti restano i soliti compreso il fenomeno Marquez con il quale si deve sempre fare i conti, soprattutto dopo il dominio texano che gli avrà dato maggior fiducia.

Desaparecide le KTM (che delusione) i piloti Suzuki dovranno fare in modo di uscire dal limbo in cui si sono infognati quest’anno. Per loro ci sono poche possibilità di exploit vista la concorrenza.

Ritroveremo Maverick Vinales in sella all’Apriliona dopo la sosta americana per lutto. Su questa pista ha i riferimenti e la possibilità di far bene perché ritrovare un altro talento ed una moto italiana nelle posizioni alte della classifica non può che far piacere.

Insomma, gli ingredienti per poter godere di un fine settimana piacevole ci sono tutti, compreso il bel tempo che, ad oggi, dovrebbe accompagnare i centauri sin dal venerdì.

 

MOTO2

Remy doveva solo stare attaccato a Raul, nient’altro che quello. E invece in Texas si è sdraiato rimettendo in corsa il suo compagno che nelle ultime gare è apparso ben più in palla di lui. Questo è un esempio di come provare a perderlo, quello che fece tanto bene Bautista nella stagione 2019 SBK. Forse Raul ci regalerà la replica.

Per la vittoria di tappa ci sarebbero pure i nostri che quando sentono aria di casa qualcosina in più nel polso la trovano. Speriamo in Bezzecchi e Diggia.

 

MOTO3

I ragazzini della Moto3 meritano solo lo sciopero dei commenti e delle recensioni. E’ vero, stavolta uno paga con la squalifica, ma gli altri non sono stinchi di santo…nessuno escluso.. Anzi, no. Paradossalmente lo è proprio quel ex-cattivone di Fenati che cerca di stare da solo tutte le volte che può. Miglior tecnica per evitare casini, siano essi in qualifica che in gara, laddove gli riesce.

 

Divertitevi e che vinca il migliore

(immagine in evidenza tratta dal sito new.in24)

MOTOGP 2021-GP OF THE AMERICAS AUSTIN (TX)

Round numero 15 del 2021 in scena ad Austin Texas. I ragazzi ritrovano il COTA dopo averlo saltato nel 2020. Sarà interessante capire le condizioni dell’asfalto visto che già in passato qualche problema c’era stato. Il circuito è usato parecchio per le corse di automobili: si creano avvallamenti nei punti di frenata che non aiutano affatto i piloti delle due ruote.  Fortunatamente non c’è ancora passata la F1 che con le sue enormi sollecitazioni avrebbe peggiorato le condizioni dell’asfalto. Sarà tutto sa scoprire dopo due anni di assenza, soprattutto se il meteo dovesse fare le bizze come probabile. Con l’acqua (ed i dislivelli che il tracciato presenta) la vita dei piloti e della direzione gara potrebbe essere particolarmente complicata.

Il layout della pista è molto vario: presenta curve per tutti i gusti e tutte le velocità, punti di staccata importanti ed anche allunghi in grado di scogliere le trecce ai cavalli delle moto più performanti del pianeta.

I team arrivano in America dopo qualche giorno di test portati a termine dopo la gara di Misano. Si sono viste alcune novità interessanti ed altre saranno state testate “sotto le carene” all’insaputa del resto del mondo. Qualche prova non può che aver fatto bene sia ai piloti che ai tecnici: in ottica di perfezionamento 2021 e, soprattutto, per gettare le basi 2022 quando le limitazioni imposte allo sviluppo delle moto causa Covid termineranno. In Honda, è stata provata un’inedita carena con linea che fa somigliare la RCV ad alcune Yamaha di serie degli ultimi anni.

Capire quanto abbia funzionato e se verrà adottata per l’anno prossimo non è ancora noto. I piloti hanno fornito buone sensazioni e potranno riprovare alcune novità minori già questo weekend.

Sembra impensabile, però il colosso giapponese è quello che si trova nell’obbligo di fare lo step evolutivo maggiore per riuscire ad allinearsi a Ducati, Yamaha e Suzuki che oggi come oggi sono moto migliori di quelle made in Tokio: questo dicono i risultati in pista.

Il campionato ormai vede Fabio Quartararo svettare di quasi 50 punti sul suo inseguitore Pecco Bagnaia. Al francese basterà restare sulla sella da qui a fine stagione, incollandosi alla ruota posteriore del Chivassese per portarlo a casa: questo deve fare. Certo, attaccarsi a quella ruota non sarà semplice perché il nostro portacolori si è messo ad andare fortissimo negli ultimi tempi restando pure dritto. Però la storia non è dalla parte di Bagnaia: l’unico in grado di vincere tre gare di fila con una rossa di Borgo Panigale porta il nome di Casey Stoner e pareggiarne il risultato sarà impresa ardua per il nostro ragazzo.

Paradossalmente più Pecco sarà indietro in classifica e più per Fabio sarà facile e meno rischioso (e converrà ndr) marcarlo a uomo vista la differenza di punti.

Se si parla di Austin non si può non tenere in considerazione che stiamo parlando di un feudo “Marqueziano”. E’ vero, lui non è al 100% e proprio nel 2019 non ha finito l’unica gara che non ha vinto in Texas. Però ha già vinto nell’altro suo feudo del Sachs, quindi mi aspetto Marc Marquez tra i protagonisti braccio e Honda permettendo.

Nel 2019 vinse invece Rins, togliendo a Valentino Rossi l’ultima occasione vera di vincere un GP che gli sia più capitata da quel tempo. Sarà complicato vedere entrambi nelle vicinanze delle posizioni che contano questa volta.

A meno di eventi inattesi (vedi qualche gomma meno prestazionale e/o la variabile pioggia)) la vittoria di tappa se la giocheranno Quartararo, Bagnaia, Marquez e forse Jack Miller.

Morbidelli su Yamaha ufficiale è parso ancora lontano da quella forma che una Motogp di oggi richiede. Se non sei perfetto ti complichi la gara già nelle FP che determinano l’ingresso diretto in Q2, ed i distacchi tra i vari piloti sono davvero ridottissimi ormai quando si parla di giro secco. A proposito di Franco è di questi giorni la notizia che il suo attuale capotecnico ex Vinales Esteban Garcia lascerà la Yamaha per lavorare in KTM: si potrebbero riaprire le porte del team di Gerno di Lesmo per Ramon Forcada che in tanti auspicano nuovamente al fianco del Morbido. Dita incrociate.

 

PS. Se volessi scommettere butterei qualche euro di Jorge Martin

PS2. Mi sono riletto prima di pubblicare: non ho nominato il Campione del Mondo in carica…chissà perchè?

UPDATE: Maverick Vinales non gareggerà ad Austin in segno di lutto per la scomparsa del giovane cugino Dean Berta Vinales la scorsa domenica.

 

MOTO2

Raul Fernandez/Remy Gardner. Remy Gardner/ Raul Fernandez. Raul Fernandez/Remy Gardner.

Questo ormai è l’andazzo del 2021 con solo le briciole per gli altri. Con 5 punti di differenza tra la vittoria ed il secondo posto e 34 in classifica a 4 gare dal termine, il buon Remy non ha nemmeno bisogno di stare a ruota dello spagnolo. Gli basta arrivare tutte le volte “primo degli altri” lasciando andare tutte le domeniche il proprio compagno di squadra a vincersele tutte. E’ vero, ho detto altro per la classe regina dove la distanza tra i primi due è ancora più ampia. In questa categoria la preparazione dei piloti e delle moto del team Ajo sta facendo quella differenza che può permettere all’Australiano di curarsi, ed anche in scioltezza solo degli altri.

 

MOTO3

42 punti di differenza tra il golden rookie Pedro Acosta ed il nostrro Dennis Foggia che s’è purtroppo svegliato tardi in stagione. Sarà il solito trenino di scie ma potrebbe invece essere il giorno di Romano Fenati. L’italiano è particolarmente in palla come dimostrato a Silverstone ed a Misano (nonostante tutto) e il COTA è una delle “sue” piste. Non mi stupirei nel vederlo allontanarsi in solitaria e salutare tutti dopo pochi giri per rivedere il gruppo dopo il traguardo.

 

(immagine in evidenza tratta da live gp)

 

Salvatore V

MOTOGP 2021-GP D’ARAGONA MOTORLAND

Aragon, pista bellissima spersa nel deserto spagnolo.

Il tracciato è bello ed affascinante, ricco di curve di varia ampiezza, qualche saliscendi e tratti lenti misti ai veloci: insomma un tracciato completo come direbbero quelli bravi.

La MotoGp riparte da qui per un back to back Spagna-Italia che, nelle intenzioni del leader Fabio Quartararo, dovrebbe essere l’occasione per spegnere ogni velleità dei propri rivali. Il francese ha gli strumenti per farlo nel polso e sotto il sedere, ma anche nelle manchevolezze dei suoi avversari. Benintesi (è un attimo essere fraintesi) Fabio non ha e non sta rubando nulla, ma qualche recriminazione gli altri ce la devono avere per forza.

Chi scrive è un amante delle imprese leggendarie, degli “one-shot” rider. Non a caso nel cuore si porta imprese storiche come quelle degli australiani Bayliss a Jerez, Vermuelen A le Mans, ma anche Anthony Gobert a Philipp Island con la Bimota. E come non ricordarsi quella di Max Biaggi a Suzuka?

No, non sto divagando. Questa era una semplice premessa per introdurre la speranza di assistere ad un’altra impresa epica. Ma quanto sarebbe bello vedere Maverick Vinales vincere al debutto con l’Aprilia?

Tantissimo, perché quel matto dello spagnolo in fondo se lo merita pure. Magari non vincerà mai un mondiale ma il talento ce l’ha sia per l’impresa storica che per un titolo. Poco male se non dovesse riuscirci, in fondo la storia del motociclismo è piena di talenti immensi che hanno raccolto meno di quanto avrebbero potuto proprio a causa della loro testa di……..

Maverick non è stato trattato bene in questi anni dai giapponesi di Iwata. E’ vero, noi non siamo nel box e tante dinamiche non le possiamo giocoforza conoscere. Ma dall’esterno qualche indizio l’abbiamo avuto.

Domenica il mio tifo sarà tutto per lui e per l’Aprilia che ben ha figurato a Sstone dieci giorni fa. Aleix Espargaro è amico di Maverick sin dai tempi della Suzuki ed ha già dichiarato di essere disponibile a svelare le sue “conoscenze” della RS che porteranno in pista entrambi. Vedremo.

In fondo questa stagione ci ha già regalato un momento epico con il ritorno alla vittoria di Marquez. Perché non poterne vedere un altro?

A proposito di Marc. Ha preso le misure della velocità, ha preso quelle della durata nell’arco della gara, NON ha ancora preso le sue. Sta cercando di strafare andando in overdrive ed è proprio su quest’aspetto che deve fare un piccolo passo indietro. E’ vero, lui ha tante e troppe aspettative su se stesso, ma guida una moto che oggi pare non uno, ma almeno due gradini sotto la concorrenza migliore. Deve resettarsi e darsi tempo per tornare in alto, perchè non deve dimostrare niente a nessuno.

Nel momento in cui scrivo sono alte le probabilità di rivedere anche il nostro Franco Morbidelli di rientro dopo l’operazione al ginocchio. Avrà bisogno di rodarsi, quindi le aspettative su di lui sono proporzionate alle sue condizioni attuali. Pessima la scelta di farlo andare nel team principale orfano del suo fedele Ramon Forcada. Il miglior tecnico Yamaha resterà in SRT Petronas a far da balia a Jake Dixon e poi a Dovizioso a partire da Misano. Rompere un equilibrio come quello che si era creato tra i due è discutibile seppur ci sono dei contratti in essere. Credo sia mancata la volontà di Iwata stessa, perché i contratti si possono sempre “aggiustare” quando questa c’è. Spero che tale binomio possa ricomporsi almeno nel 2022, vista l’esperienza ripetuta più volte dai vari Rossi e Vinales con risultati pessimi.

E i ducatisti? Potrebbero anche pensare che uno di loro questa gara la possa anche vincere. La moto c’è, i piloti pure, eppure manca sempre un centesimo per fare un soldo. Sono tifoso di Pecco, lo sapete, e per questo sono anche stato molto critico nei suoi riguardi. A caldo è sempre difficile essere lucidi e dopo SStone la delusione era tanta. Però ci deve esser pur qualcosa di vero nelle sue dichiarazioni contro la Michelin. Non poteva essere così brutto dal sabato alla domenica senza una motivazione valida. Ok, magari gli manca un pezzo per arrivare a vincere, ma almeno sarebbe rimasto nel gruppo invece di sprofondare come ha fatto la scorsa gara.

Sulla Michelin le ombre aleggiano da illo tempore…. Mi voglio fremare qui.

Occhio alle KTM che erano e restano delle schegge impazzite e alla solidità delle Suzuki che se mettono insieme i tasselli vendono sempre cara la pelle.

Per i piloti Honda? Dovrebbe essere dura, anche se è pur vero che il giapponese cadde mentre era in testa lo scorso anno e che Alex Marquez fece la più bella gara dell’anno rischiando pure di vincerla.

Buon divertimento

* Franco Morbidelli rientrerà soltanto a Misano, qui ad Aragon correrà ancora una volta il britannico Crutchlow.

 

Salvatore V

(immagine in evidenza tratta dal sito ufficiale WSBK)