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GP DI GERMANIA 2022- FABIO ALLUNGA ANCORA (NEL MONDIALE)-PECCO “SI” ALLUNGA ANCORA (NELLA GHIAIA)

Se sino ad un paio d’anni fa ci eravamo annoiati nel commentare i domini di Marc Marquez, adesso dovremo abituarci a commentare quelli Di Fabio Quartararo.

Il francese è sempre più leader del Campionato e ieri è stato autore di un’altra magistrale prestazione.

Partito bene si è messo davanti a tutti alla prima curva lasciando solo per qualche metro il comando a Pecco Bagnaia salvo poi involarsi impensierito sino alla bandiera a scacchi.

Non c’è stata storia e forse non ce ne sarebbe stata nemmeno con Bagnaia sulle ruote. Il chivassese si è sdraiato quasi subito lasciandoci nel dubbio di ciò che sarebbe potuto essere e che non è stato. E’ caduto nella stretta e lunga piega a destra subito dopo il rettilineo principale, lanciando bestemmie che quasi si sentivano da casa.

(immagine tratta dal sito fanpage)

La sempre “pregevole” telecronaca di Sky ha cominciato a ricamare sulla scivolata cercando responsabilità nella gomma non “accesa”.  Questa ci mancava ma ne facevamo volentieri a meno.

Per fortuna, nel dopo gara, Pecco è stato perentorio nel dire che sulla moto c’era lui e che la responsabilità era solo sua, così come Tardozzi (una volta tanto) ha fatto quadrato intorno al pilota.

Il mondiale è ormai andato, meglio che in Ducati si concentrino sulle vittorie di tappa.

In estrema sintesi Fabio davanti e dietro tutti quanti (e le altre Yamaha ancora più dietro).

La “strategia” di Iwata somiglia molto a quella Honda dell’era Marquez, ovvero un “all in” su un solo pilota e poi vediamo… Strategia differente da quella Ducati che ha puntato sul fare la moto migliore di tutte e che potesse essere vincente con tutti. Al netto delle defaillance di Bagnaia e Bastianini dell’ultimo mese e mezzo, tale strategia ha “balcanizzato” il gruzzolo di podi e punti tra tutti i piloti “bolognesi”.

A dimostrazione che la rossa (ma anche di altri colori) sia una ottima dueruote, ci sono il secondo e terzo posto di Zarco e Miller, ma anche le prestazioni di Marini, Martin e del nostro Diggia.

Ai piedi del podio è arrivato il mastino Aleix Espargaro sulla Aprilia che resta attaccato con le unghie a quel sogno… A proposito di Aprilia il discorso non può non finire su Vinales e su quanto gli è accaduto. Maverick stava facendo la miglior prestazione in “nero” da quando è approdato a Noale, salvo poi “smarcare” la terza delle sette vite che chi scrive gli attribuì dopo le due gare del Red Bull ring 2020.

E’ pura follia vedere cedere una sospensione posteriore a quel modo causa “abbassatore”. Da queste pagine spesso abbiamo parlato in merito a questi “dispositivi” ed alla potenziale pericolosità degli stessi. Quello anteriore di Ducati è già “fuorilegge” (per il 2023!!!!) e lo è solo perché gli altri non hanno stanziato  un budget per poterlo sviluppare. Senza inerpicarsi in discorsi etici, morali, e/o economici, mi pare che si sia persa la bussola e che nessuno abbia voglia di preoccuparsi della salute dei piloti. Almeno sino a quando qualcun altro non si farà male sul serio.

Ieri Albesiano ha parlato del processo di sviluppo di una novità per una moto stradale con fior fior di Km di prove su strada (giustissimo). Poi ha dovuto ammettere che in Motogp si progetta un qualcosa, lo si monta sulla moto e si finisce per “pregare”. Tutto ciò è aberrante. Ma non ci sono alternative: anche la Motogp è diventato un altro sport senza allenamenti come la F1.

Chi scrive segue il motociclismo sin dai tempi in cui le due tempi grippavano lanciando per aria chicchessia. Quarant’anni fa non c’erano risorse sufficienti.. oggi ci sarebbero e non vengono usate (parlo di migliaia di km di test). E’ più importante organizzare 23 gare all’anno piuttosto che 16/17 e lasciare ai team la possibilità di provare ciò che producono in via sperimentale. Presto o tardi arriveremo al punto che saranno le novità introdotte nel mondo delle moto di serie ad essere travasate su quelle da competizione..

Ci vediamo tra qualche giorno ad Assen, giusto per NON dare ai tecnici il tempo di capire cosa sia successo alla moto dI Vinales ed essere certi che lo stesso dispositivo verrà comunque montato per non avere uno “svantaggio” a priori.

Sono le corse, sono pericolose, ma lo diventano ancor più quando si potrebbe far qualcosa e la si fa sempre troppo tardi.

Scusate lo sfogo.

 

HONDA

I giapponesi meritano un piccolo trafiletto a parte. Hanno raggiunto il punto più basso della loro storia senza una moto a punti in una gara. Non accadeva dal 1982.

 

 

(immagine in evidenza tratta da eurosport)

 

 

Salvatore V.

“DIGGIA” IN SOLITARIA A JEREZ – MOTO2 POST GP

Ha vinto un figlio di Troy.

Ha vinto uno di noi.

È sempre stato la cenerentola dei nostri giovani. Un po’ com’è successo agli altri in passato. Lui non è originario della “Riders Land” lui è “Romano de Roma“.

Fabio Diggiannantonio taglia per primo il traguardo di Jerez. Immagine MotoGP.com

Il suo idolo non è Schwantz, Doohan, Rossi o Marquez. Il suo idolo è Troy Bayliss e per quello ne utilizza gelosamente il 21.

https://twitter.com/FabioDiggia21/status/1329060352399732740?s=19

Spesso è passato sotto traccia il suo talento, specialmente in TV quando gareggiava nel Mondiale Moto3 contro Jorge Martin. Lui era tenuto sempre “in disparte” soprattutto dai media nostrani, forse perché cresciuto alla corte del Maestro Gresini e non nell’altra.

Tant’è che oggi ci ha regalato una gara stupenda, una gara in solitaria come alcuni Piloti ci hanno abituato negli ultimi anni.

https://twitter.com/gigasss1/status/1388810593809965059?s=19

La vittoria di Fabio è tutta sua e di Fausto, che ha creduto sempre nel suo magnifico talento. Gara superlativa ad Jerez de la Frontera condotta dall’inizio alla fine, pennellando le curve spagnole come solamente pochi artisti in solitaria sanno fare.

Sul podio salgono un bravissimo Marco Bezzecchi e Sam Lowes. Chiudono la Top5 Remy Gardner e Raul Fernandez.

Ottima anche la gara dell’altro rookie, il giapponese Ai Ogura (7°), molto meglio degli altri due debuttanti Vietti (18) e Arbolino (21).

 

Classifica Mondiale👇

🥇Remy Gardner 🇦🇺 69 punti

🥈Sam Lowes 🇬🇧 66 punti

🥉 Raul Fernandez 🇪🇸 63 punti

4️⃣ Bezzecchi🇮🇹 56 punti

5️⃣ Diggiannantonio 🇮🇹 52 punti

6️⃣ Joe Roberts 🇺🇸 31 punti

 

✍️ Francky

 

 

BUON VIAGGIO FAUSTO

E’ volato via anche lui..

Nell’ultimo anno le cattive notizie ci hanno accompagnato troppo spesso ed anche oggi ci troviamo a piangere un appassionato, un uomo che ha dedicato la propria vita a ciò che più adorava.

Smesso il casco è riuscito anche a dare lavoro a tante persone e a far correre tanti campioni, prima nelle categorie inferiori e poi anche nel top del motociclismo mondiale. Già, quel top iridato che lui stesso ha conquistato per ben due volte quando il manubrio lo teneva tra le mani.

Il Bring lo vuole solo salutare con qualche immagine, lasciando a tutti gli altri le ridondanti parole di circostanza.

(immagine tratta da Gpone)

(immagine tratta dal sito barcalcio.it)

(immagine tratta dal web)

Lg Sepang (Malesia) 18/10/2012 – conferenza stampa motogp / foto Luca Gambuti/Image Sport
nella foto: Fausto Gresini – targa Marco Simoncelli

(immagine tratta da moto.it)

 

Ci piace ricordarti come nell’ultima foto, sorridente e gioviale quale eri e con tutti i tuoi uomini al tuo fianco.

 

Ciao Fausto e grazie di tutto.