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Mugello, la casa degli Italiani….mmm, NO!

Che weekend! Che gare!! Che spettacolo!!!

Il circuito più bello del mondo per le due ruote, ancora una volta ci ha regalato delle gare strepitose e nuove pagine di storia.

Oggi tutto giù il cappello davanti a uno Jorge Lorenzo che è tornato a correre alla sua maniera, quello di pilota imprendibile, quello di un pilota che quando è a posto e sente la moto sua, è praticamente impossibile batterlo. Pronti via, un martello giro dopo giro, sfiancando tutti gli avversari, portando la rossa a trionfare, proprio quando ormai pareva giunto il capitolo fine, quando nessuno ormai credeva in lui (io in primis, che ho usato parole anche spesso pesanti verso il Maiorchino) , ma oggi solo tanti e infiniti applausi. BRAVO!

Dovi ha corso una gara accorta, senza rischi e forse pensando alla classifica, sopratutto dopo la caduta di Marquez, che mette uno 0 in tabella. Lo Spagnolo stava per fare la sua ennesima caduta non caduta, ma alla fine è arrivato in ghiaia, risalendo in moto, senza però riuscire ad avere un ritmo che lo riportasse nei punti.

Intramontabile Rossi, dopo la pole di ieri, chiude una gara difficile a podio, con delle gomme che andavano e non andavano, con belle battaglie con Rins, Iannone e Petrucci, spuntate poi all’ultimo giro, riuscendo a dare l’ultimo tirone. é stato bello vederlo applaudire Jorge sul podio e dire al pubblico di osannare il vincitore. Le altre Yamaha han mostrato ancora una volta le difficoltà di questa M1.

Mondiale che ora si riapre un pò, seppur con un vantaggio ancora consistente di Marquez su tutti, ma la stagione è ancora lunga, tutto può accadere.

Moto2, altra gara da esaltazione, con duelli senza fine fra Oliveira, Baldassarri, Mir e Bagnaia, sorpassi senza fine, manovre incredibili alla Casanova Savelli e alle arrabbiate, da manici assoluti. Fino alla fine non si poteva sapere chi avrebbe vinto, ed alla fine l’ha spuntata meritatamente il Portoghese, davanti a Balda e Mir. Quarto posto per il leader di classifica, che oggi pareva averne un pò di meno, o forse non si prendeva rischi, dopo aver visto la caduta a metà gara di colui che stava dominando alla grandissima, ossia Pasini, che peccato per lui.

Moto3 che ha visto una gara a 3 per tutta la corsa, con Martin che si è portato dietro Digiannantonio e Bezzecchi. Il leader di campionato ne aveva più solo sul dritto, mentre le due moto di Gresini erano perfette sulle curve, bravo a rimaner sempre attaccato a loro e chiudere secondo, una gara zeppa di sorpassi e controsorpassi. Martin alla fine riesce ad avere la lucidità e non farsi fregare all’uscita dell’ultima curva, mentre Digia, si fa portare via la seconda posizione a pochi metri dal traguardo. Che rischio il momento della lepre che passa davanti a Martin, se la prendeva ora eravamo a leggere di una tragedia, perchè erano tutti e tre in pacchetto, andata bene così.

Nota di scolore, a quegli stupidi e idioti occupatori del prato, non è giusto definirli in altra maniera, dei poveri idioti che augurano la morte di un pilota, o che insultano chiunque di quelli che sta correndo, come sempre in Italia dobbiamo dare dimostrazione di stupidità…VERGOGNOSO!!! Fortuna che la sicurezza del circuito si è prodigata a far eliminare queste nefandezze!!

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – GRAN PREMIO D’ITALIA OAKLEY

AL MUGELLO NON SI DORME!

è una frase abbastanza di rito, quella che echeggia fra le colline Toscane, ma mai come sto anno c’è una situazione di gran trambusto, sopratutto per quel che riguarda il mercato, legato anche alle sorti di Lorenzo e le beghe del team Marc VDS, ma partiamo dalla prima notizia bomba:

  • Marc VDS

Il team Belga si trova dentro una grossa problematica nei suoi vertici, con il direttore generale/ team manager, Michael Bartholemy, che è stato cacciato dalla squadra per una questione di giri strani di denaro. La situazione è già finita nelle aule di tribunale, ed ha provocato più di qualche grattacapo, con la scuderia che è arrivata in ritardo in circuito, visto che i mezzi e le attrezzature erano sotto sequestro da parte delle compagnie di leasing, che volevano ottenere rassicurazioni sulla copertura economica e su chi avrebbe gestito il team. Attualmente il patron Marc van der Straten, sta valutando quali siano le coperture finanziarie per la stagione 2019, ma pare molto probabile che ci sarà un ridimensionamento, restando solo in Moto2 e Moto3.

La situazione che si è generata nel team Marc VDS, diventa un serio problema per Morbidelli, che rischia di ritrovarsi appiedato per la stagione 2019. Il pilota Italiano ha già in mano un contratto da ufficiale Honda (fornitura, non team ufficiale), chissà che non possa però arrivare la sostituzione con Pedrosa in HRC, anche se pare molto improbabile, inoltre è da capire ora chi si renderà disponibile a gestire le Yamaha satellite.

  • Selle diponibili

Un’altra bomba di mercato è che quella di Suzuki, che ha usato la sua opzione per mettere sotto contratto Mir, il campione della moto3 2017, sottraendolo a Honda, decisione che porta Iannone a doversi trovare una moto per il 2019, ed ormai le selle buone sono poche.

La scelta del team Giapponese, crea qualche altro grattacapo per colui che pareva ormai certo su quella sella…

  • Lorenzo

Dato per assodato, che da questa gara, la situazione sia quella da separati in casa con Ducati, ora il penta campione del mondo si ritrova pure senza una sella di rilievo da occupare. Suzuki ha chiuso le porte, in Honda ufficiale non c’è interesse e il casino di VDS, crea ulteriori problemi.

Dorna non può permettersi che un pilota del suo livello, si ritrovi senza moto per la prossima stagione, ma sicuro Aprilia e Ktm non sono delle alternative valide al momento, resta quindi una possibilità di Petrobras che decida di supportare Jorge e creare un team satellite Yamaha. Gli interessi paiono esserci, ma resta il problema su chi gestirà la scuderia, oltre al fatto che avrà una M1, che non verrà seguita direttamente dal team ufficiale (che di sti tempi forse non è una cosa malvagia).

  • Cambi di tecnici

Vinales ha ormai deciso di chiudere il rapporto con Forcada, il suo capo tecnico, accusato di non lavorare secondo il metodo che preferirebbe il pilota, che è più votato a fare grossi cambiamenti di setting sulla moto, che non trovare la quadra con piccoli affinamenti, come proposto dall’esperienza di chi ha vinto più di qualche mondiale in Motogp. La situazione attuale della M1 sta facendo perdere la pazienza a Maverik, che si risparmia nelle parole di critica verso la casa di Iwata, per i problemi di sviluppo che ha la moto.

Il carattere del giovane Spagnolo, non sta rendendo facile la ricerca di un sostituto e sembra che già due tecnici abbiano rifiutato l’offerta di lavorare con lui. Il 2019 è ancora lontano, vediamo cosa accade.

  • M1 e cosa han detto i test

Pessime notizie dai test svolti a Barcellona (seppure i tempi ingannino) e Mugello, con la moto che non fa progressi. Le evoluzioni e modifiche apportate, non servono a risolvere i problemi di erogazione del motore e l’elettronica resta sempre troppo indietro nello sviluppo. Rossi non vuole arrendersi all’idea che questa possa essere solo una stagione transitoria per il 2019, seppure nei test, han capito che la soluzione di molti problemi, risiede nel motore. Piccolo problema, il regolamento non permette di portare una nuova specifica a stagione in corso, quindi quello è e quello resta.

  • Tridente rosso

Anche quest’anno ci sarà il buon Pirro sulla D16 come wild card. Sensazioni molto positive per Dovi e Petrux nei test del Mugello di qualche settimana fa, si può sperare, ma non son più concessi errori.

  • Regolamento

Dopo ciò che si è visto nella gara Argentina, la federazione e la Dorna hanno imposto nuove regole:

Piloti che cambiano moto prima del Warm Up Lap:

Se un pilota non va in griglia o lascia la griglia per cambiare le gomme (asciutto / bagnato), inizierà il warm up lap dalla Pit Lane, ma inizierà la gara dalla casella in cui si è qualificato, e dovrà scontare un Ride Through durante la gara.

Se non cambia le gomme, non subirà un Ride Through.ma dovrà partire dal fondo dello schieramento.

Piloti che cambiano moto dopo il Warm Up Lap:

Se un pilota entra nel Pit Lane dopo il Warm Up lap e cambiare le gomme (asciutto / bagnato), dovrà partire dalla Pit Lane e scontare un Ride Through. Se mantiene le stesse gomme, parte dalla Pit Lane, ma senza Ride Through.

Partenza di massa dalla corsia box:

Come concordato con i piloti, non è sicuro che più di 10 piloti possano iniziare la gara dalla pit lane.

Nel caso di più di 10 piloti in fila alla Pit Lane per la partenza della gara, sarà sventolata la bandiera rossa e una nuova procedura di partenza avrà luogo (avvio rapido).

Se meno di 10 piloti inizieranno la gara dalla Pit Lane, seguiranno la procedura corrente. Questa afferma che i piloti che arrivano all’uscita pit lane saranno indirizzati ad allinearsi in fila nell’ordine in cui arrivano, e non possono superare la linea di uscita della corsia. Ci saranno modifiche nei circuiti dove la linea è troppo vicina al semaforo della corsia box.

Un pilota ha ancora la possibilità di cambiare la moto senza alcuna penalità dopo aver visto le condizioni della pista durante il primo giro di allineamento, la Pit Lane è aperta per 5 minuti.

Moto spenta in griglia:

Se un pilota spegne la moto in griglia, non può tentare di riaccenderla (vedi Marquez) e deve essere riportato in Pit Lane.

Vi lascio con i soliti orari TV:

Sky

Domenica 3 Giugno
11:00 Gara Moto3
12:20 Gara Moto2
14:00 Gara MotoGP

TV8

Domenica 3 GIUGNO
11:00 Gara Moto3
12:20 Gara Moto2
14:00 Gara MotoGP

 

Saluti

Davide_QV