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MORBIDELLI VINCE, MIR VEDE IL MONDIALE – MOTOGP TERUEL POST GP

Morbidelli vince ad Aragon. Vittoria d’autorità. Peccato, sarebbe stato il giusto Campione del Mondo quest’anno senza la sfortuna che lo ha colpito. (Penso a Zarco che lo centra in Austria, ed al motore in fumo a Jerez).

Completano il podio Alex Rins e Joan Mir. I Piloti Suzuki confermano lo bontà di questa immensa moto che si sposa alla perfezione con questa carcassa Michelin.

Joan Mir ha guidato in modo molto intelligente. Partito a bomba, si è fiondato su Vinales e Quartararo. Non appena li ha superati si è messo lì ed ha aspettato il momento giusto per prendersi il terzo posto.

È paradossale. Yamaha non concederà una moto Factory 2021 a Morbidelli nel 2021, poiché ne dispone soltanto una e la affiderà a Valentino Rossi.

Bellissima la gara, ancora una volta, di Alex Marquez che è l’unico Pilota in pista oltre a Mir a provarci sempre, in chiaro stile Marquez. Perde l’anteriore a finisce nella ghiaia senza conseguenze per il fisico ma non per il morale. Honda si è mossa benissimo nello sviluppo della moto andando finalmente incontro alle esigenze dei suoi Piloti.

Se Honda avesse ascoltato le esigenze di Jorge Lorenzo, sviluppando anche una “sua” moto, paradossalmente oggi Alex Marquez lotterebbe sempre per il podio. Jorge avrebbe lottato per il Titolo.

Fonte MotoGP.com

4° un coriaceo Pol Espargaró su KTM e 5° Johan Zarco con Ducati. Chiudono la Top 10 un fantastico Oliveira 6°, poi Vinales, Quartararo, Lecuona e Petrucci.

Capitolo Ducati – Zarco in Top5 mentre Dovizioso, Petrucci, Bagnaia annaspano. Miller dovrebbe fare un viaggio a Lourdes e Rabat non ne parliamo…

Dovizioso era alle spalle di Quartararo, è stato attaccato da Aleix Espargaró e non ha capito più nulla. Errore prima del cavatappino e addio gara, dietro a Petrucci.

La Line-up Ducati Ufficiale del 2021 onestamente mi lascia perplesso. Da altre parti vedo fior di Campioni, in Ducati Miller e Bagnaia. Non si può puntare al Mondiale così. Spero di essere smentito.

Capitolo Yamaha. Quartararo non mi meraviglia, è tornato nell’anonimato dal quale era venuto e nel quale ci ha sempre abituato nella sua carriera (difatti NON È UN CAMPIONE DEL MONDO) . Lo ha fatto in Moto3, meno in Moto2 e lo sta facendo adesso. Ma Vinales⁉️ Vinales ha preso schiaffoni a due mani da Morbidelli. 15 secondi ragazzi… Fossi in Yamaha mi farei delle domande.

Fonte MotoGP.com

Joan Mirò vede salire a 14 i punti di vantaggio su Quartararo e ben 19 su Vinales. Morbidelli ha 25 punti da Mir, 11 da Quartararo e 6 da Vinales. 

Se Morbidelli chiuderà il Mondiale come prima Yamaha, ad Iwata decideranno di affidargli la M1 2021 con il massimo del supporto? Sarebbe ridicolo non farlo.

Sprofonda a – 28 Dovizioso, tanto ormai non ci crede neanche lui al Mondiale.

Fonte MotoGP.com

Il Motomondiale torna tra 14 giorni, covid permettendo, a Valencia per la doppia sul “Kartodromo” tanto caro a Valentino Rossi, il quale tornerà in pista e tenterà di vincere una gara in questo pazzo 2020 visto che è l’unico Pilota Yamaha a non aver vinto quest’anno, a fronte dei 6 successi dei suoi colleghi. Saluti

Francky

 

 

MOTOGP 2020- GP D’ARAGONA

Dalla Francia alla Spagna. La giostra del mondiale si sposta definitivamente in penisola iberica sino alla sua conclusione.

Due gare ad Aragon consecutive, una settimana di pausa e poi una doppia Valencia con la finalissima di Portimao subito dopo. In sei settimane ben cinque gare con l’incognita del tempo essendo ormai in autunno inoltrato.

Petrucci è stato il settimo vincitore stagionale di un mondiale che non vuole trovare un padrone: ma ci sarà mai un padrone per questo Mondiale? L’unica ragionevole strada per trovarlo è quella di vedere un pilota in grado di vincere almeno tre delle restanti cinque gare piazzandosi sul podio nelle altre due. Qualsiasi altra combinazione di risultati ci restituirà un Campione legittimo, assolutamente non autoritario e sicuramente meno autorevole rispetto alla storia recente.

Lo stesso leader Quartararo ha vinto tre gare su nove eppure ha solo 115 punti: in rapporto alle corse disputate fanno la misera media di 12,7 punti/gara. Numeri alla mano avrebbe finito i campionati degli ultimi 15 anni quasi sempre in quarta posizione , con picchi della terza nel 2018/2019, ma anche della quinta nel 2014/2015.

Scavando più in fondo si scopre che, nell’era MotoGp, i due anni con il punteggio più basso sono stati il 2006 vinto da Nicky Hayden con una media di 14,8 punti/gara ed il 2016 vinto da Marquez con la media di 16,5: il Fabio del 2020 sarebbe finito quinto nel 2006 e quarto nel 2016…

Il mondiale potrebbe essere più avvincente se tutti i protagonisti mostrassero almeno una certa costanza di rendimento, e questo anche la netto dell’assenza di Re Marquez. Il nocciolo della questione è proprio quello: l’incostanza.  Ed è una caratteristica comune a tutti i contendenti anche al netto delle cadute e dei problemi meccanici che hanno afflitto tutte le Yamaha in primis a parte quella di Quartararo. Laddove non sono mancate le moto sono mancati i piloti….

Tale incostanza pare ormai chiaro sia da attribuire agli pneumatici che Michelin ha scelto di portare quest’anno. Dopo i primi mal di pancia di alcuni sono arrivate le lamentele di altri e, visto che sulla moto ci vanno i piloti, alla fine dobbiamo fidarci della loro opinione. Interverrà il costruttore francese? Non nel corso di questo campionato, pena il rischio di falsarlo favorendo qualcuno a danno di altri.

Nel frattempo i francesi ci stanno “regalando” una stagione simile a quella del rientro in veste di fornitore unico, il 2016. Quell’anno ci furono 9 vincitori diversi su 18 gare: nel 2020 siamo già a 7 su 14 per cui abbiamo già pareggiato l’incidenza. Tenendo conto che abbiamo ancora 5 appuntamenti e che i due Suzukisti e Bagnaia sono pronti all’impresa, allora ecco che potremmo rischiare di vedere battuto anche il record assoluto. Ed a Portimao dovrebbe rientrare anche Marc… Chi osa pensare che non potrà vincere?

Ma torniamo a questa settimana. Il tracciato presenta curve con diverse caratteristiche, alcune lunghe da percorrere in accelerazione altre in rilascio, altre molto secche da bassa velocità e con cambi di direzione. Il settore finale è composto da un lungo rettilineo nel quale si “entra” da una variante molto lenta, per cui le moto con più trazione ed allungo potrebbero fare la differenza. Gia, ma quali?

(immagine tratta dal sito vanessapaddock)

In un decennio di storia ad Aragon ci hanno vinto solo Stoner con due moto diverse, Pedrosa una volta, Lorenzo due, Marquez cinque. Per i team una vittoria Ducati, due Yamaha e poi solo Honda che quest’anno difficilmente potrà allungare la striscia delle quattro di fila e delle sette totali.

Con Marquez in pista avremmo saltato a piè pari l’intro al GP:  ne ha vinte cinque su sette in classe regina a partire dal 2013. Ma Marc non c’è ancora, ed un topo potrà ballare meglio e più degli altri. Chi?

Nelle ultime intro non ho azzeccato un pronostico manco per sbaglio, quindi mi asterrò.

E vista la “confusione” attuale è improbabile pensare di delineare dei valori dettati dall’adattabilità delle moto al circuito come in passato: tutto troppo condizionato da altri fattori, altrimenti Petrucci non avrebbe vinto in Francia, Oliveira non avrebbe vinto in Austria e Binder a Brno.

A sto giro mettiamo i numeri di gara nel sacchetto di quelli della tombola e tiriamoli fuori a sorte.

Ma ci sarà da divertirsi comunque.

 

 

Moto2

(immagine tratta da motorsport.com)

Lo scorso weekend nessuno dei tre capofila in classifica di ognuna delle tre classi ha vinto, ma chi ha fatto peggio è stato proprio Luca Marini che ha messo in casella un brutto zero figlio della legnata presa in terra venerdì. Avrà voglia di rifarsi sempre che sia in condizioni fisiche per potersi difendere. Abbiamo detto tante volte che il calendario molto “stretto” del 2020 con blocchi di tre gare “ammucchiate” avrebbe avuto qualche scompenso.

Ci auguriamo per lui che possa difendersi e gli è andata bene che i suoi rivali più diretti abbiano fatto punti in maniera inversamente proporzionale al distacco che avevano in classifica e questo gli ha dato modo di non trovarseli sul collo più di quanto già lo siano.

In 22 punti ci sono nell’ordine Marini, Bastanini, Bezzecchi e Lowes. Il Mondiale si deciderà tra questi quattro piloti.

 

 

Moto3

(immagine tratta da oa sport)

Bel colpo in Francia di Vietti che sale in classifica generale avvicinandosi al vertice e, soprattutto, mostrando una lucidità che lo potrebbe far diventare il più serio aspirante alla corona iridata sull’onda dell’entusiasmo.

Cercherà il riscatto Ai Ogura autore di una prova molto incolore in Francia compromessa sin dalle prove, mentre Albert Arenas (il più maturo di tutti) ha limitato i danni.

Anche in Moto3 la classifica si è delineata raggruppando in venti punti Arenas, Ogura, Vietti ed Arbolino. Il campione 2020 è tra di loro.

Sarà la consueta gara di scie, di incroci di traiettorie e di sorpassi pazzi. Un pronostico? Auguri, fatelo voi.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito tuttomotoriweb.com)

MOTOGP 2020-GP DELL’EMILIA ROMAGNA E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Stessa spiaggia stessa pista.

A distanza di una settimana dal Gp di San Marino va in scena quello dell’Emilia Romagna sempre sul Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli.

In un anno “normale” verrebbe da pensare che i valori visti domenica scorsa possano essere gli stessi che vedremo la prossima. Ma questo, eccezion fatta per Jerez, non è un anno normale.

E’ un campionato “strano” forse condizionato dalle gomme Michelin che, volenti o nolenti, restano le stesse per tutti. Le polemiche sui gommisti ci sono dalla notte dei tempi e, guarda caso, se ne lamentano sempre e solo quelli che finiscono dietro.

Che la Michelin stia sperimentando qualcosa di diverso è scontato, tant’è che abbiamo avuto 5 vincitori diversi su sei gare disputate. Anzichè meravigliarsi basterebbe guardarsi indietro e tornare al 2016, che non è preistoria: in quella stagione ci furono ben 9 vincitori di tappa diversi alla tredicesima gara di campionato e addirittura 10 a fine stagione. Era il primo anno della Michelin tornata in MotoGP.

Dovizioso è in testa al Campionato pur avendo condotto una stagione che sino ad oggi è stata opaca. Senza il re sembra che gli altri non trovino il coraggio di diventare nemmeno principi..

A rigor di logica il favorito per il campionato resta lui: ha l’esperienza e l’attitudine necessaria a capire queste nuove coperture ed è il pilota più analitico e preciso di tutti. Se è in testa senza averle ancora capite a maggior ragione dovrebbe comandare il giorno che le comprenderà.

(immagine tratta da tuttomotoriweb.com)

Sulle rive dell’adriatico Yamaha è andata molto forte domenica scorsa. In gara con gli italiani e con tutti in prova: saranno presenti tutti. Il Morbido ha compiuto un’impresa: ha messo le sue ruote per primo alla prima curva e non ha più permesso a nessuno di mettergli il becco davanti, mostrando nervi saldi nonostante avesse una figura ingombrante come quella di Rossi attaccata al codone. La lucidità e la freddezza che lo contraddistinguono lo candidano a favorito anche per questo secondo appuntamento.

(immagine tratta da quotidiano.net)

Purtroppo gli altri due compagni di marca Quartararo e Vinales stanno mostrando la corda in gara. Velocissimi in prova non mantengono le promesse alla domenica. Sia il “fenomeno Fabio”, che sta pagando il peso del successo in maniera evidente, sia Maverick “7vite” Vinales che resta un oggetto indecifrabile.

Valentino merita un discorso a sé che spesso non facciamo vuoi per rispetto vuoi per scaramanzia. Domenica è stato bravo fin quando ha potuto. Non ne aveva per raggiungere un Morbidelli toccato dalla mano de Signore, tanto meno poteva resistere a Bagnaia che stava risalendo come un iradiddio. Chi scrive continua a cullare il sogno nostalgico di vederlo vincere un’ultima volta per poi salutare la truppa da vittorioso… come una carriera tanto gloriosa meriterebbe. Farlo a Misano sarebbe l’apoteosi per poi annunciare il ritiro nel post gara. Se corresse come domenica scorsa potrebbe farcela…

Nel weekend ci dovrebbe essere l’annuncio di Bagnaia nel team ufficiale Ducati per la prossima stagione. Era prevedibile che andasse a questo modo alla luce delle ultime prestazioni e per l’investimento che Ducati ha fatto sul piemontese. Lo ha affidato dal primo giorno nelle mani di colui che è il migliore tra i propri capotecnici, di sicuro il più titolato ovvero Gabarrini. Christian ha lavorato con Stoner in Ducati ed in Honda ma anche con Lorenzo in rosso. Il chivassese lo merita perché ha le carte in regola per essere il futuro e perché attualmente ha qualcosa di più degli altri ducatisti, segno che ha capito come far funzionare la moto dopo un anno in cui ha preso a testate l’asfalto… e non sempre per colpa sua.

(immagine tratta dal sito pramac racing)

Tra le case più “importanti” manca l’acuto di quella Suzuki che pare molto equilibrata. Questa domenica potrebbe essere la volta giusta? Mir domenica si è preso una carrettata di insulti dai tifosi di Rossi sui socials: va bene tutto, anzi no! Lui corre per se stesso, non per il rispetto della figura di Valentino, quindi gli ultras gialli hanno perso un’altra occasione per fare bella figura. Purtroppo è anche questo il prezzo del successo, ovvero il portarsi dietro uno stuolo di tifosi da stadio che danneggiano la figura del Vale nazionale.

In KTM avranno voglia di tornare sul podio? Credo di si anche se sarà complesso riuscirci con tutti gli italiani in sella a moto diverse dalla loro.

Honda? No Marquez no party (mi ripeterò sino al suo rientro)

Divertitevi.

 

MOTO2

Non mi dilungherò.. Tra i cadetti rivinceranno i nostri. A meno di eventi non preventivabili qui ne hanno tanto di più i tre piloti in testa al mondiale: i favoriti sono loro.

(immagine tratta dal sito motogp.com)

 

MOTO3

Era l’unico campionato ad avere un vero “padrone” e questo ha pensato bene di abbandonare lo scettro del comando per renderci il finale di stagione più gustoso. Tra i “ragazzini” al solito può vincere chiunque e, soprattutto, tutti ci faranno divertire.

(immagine tratta dal sito oasport.it)

 

 

Buone gare a tutti.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito motoriside.it)

Salvatore V.

PAZZA MOTOGP – VINCE MORBIDELLI – POST GP MISANO 2020

Dopo Quartararo, Binder, Oliveira tocca a Morbidelli. In 6 gare ben 5 vincitori diversi di cui 4 che non avevano mai trionfato in MotoGP.

Quando il gatto non c’è i topi ballano

Vero è che manca il Cannibale ma che fine hanno fatto i mastini da pista⁉️ Dove sono Rossi, Vinales, Dovizioso, Rins⁉️  Stiamo assistendo ad un ricambio generazionale come mai prima d’ora.

A Misano il nostro Franco Morbidelli vince una gara capolavoro in sella alla M1 del Team “PRIVATO” Petronas, davanti a Pecco Bagnaia in sella alla Ducati del Team “PRIVATO” Pramac e davanti a Mir su Suzuki ufficiale.

Una gara abbastanza noiosa nelle prime fasi che sembra ravvivarsi sul finale di gara, grazie a due funamboli quali Bagnaia e Mir. Il Pilota di Chivasso si prende il podio con mezza gamba, Mir agguanta il terzo posto dopo un ultimo giro capolavoro.

Il sorpasso di Joan Mir all’ultimo giro su Valentino Rossi.

Il talento Suzuki nell’ultimo giro supera sia Rins che Valentino Rossi lanciandosi all’inseguimento di Bagnaia.

Joan Mir è un serio candidato al Titolo Mondiale del 2020.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1305193467719684096?s=19

Un coriaceo Valentino Rossi conduce una gara sugli scudi fino all’ultimo giro, accarezzando il podio finché Bagnaia e Mir no decidono di affondare il colpo decisivo.

In realtà Valentino ha fatto un ottima gara ma non poteva chiedere di più.

La pressione si sente eccome. Quartararo sbaglia ancora.

Un altro errore di Quartararo, forse più pesante per il morale che per la classifica. Una ghiotta chance sprecata dal talentino Francese che vede sfuggire la testa della classifica.

Delusione Ducati- Pecco a parte, Dovizioso e Miller non hanno mai dato la sensazione di lottare per qualcosa di importante. Non parliamo di Petrucci, ormai un corpo estraneo a tutto l’ambiente Ducati. Personalmente mi sarei aspettato di più da Zarco…

Male le KTM- Ci avevano abituato troppo bene, forse l’aria di casa (o altro…) li ha ringalluzziti ma tant’è… Nonostante i test svolti qui il risultato è stato non all’altezza delle KTM viste ultimamente.

HONDA HRC – Quando torna Marquez⁉️

Il post gara è stato addirittura meglio della gara stessa, con Dovizioso che rilascia dichiarazioni al “vetriolo” sul tema pneumatici. “Questa gomma sta creando un Campionato anomalo”

Dovizioso nuovamente ha parlato di “gomme”. Non ha tutti i torti in virtù di risultati diversi dal solito… Ma le gomme sono uguali per tutti, vince chi le usa meglio in pista, non in sala stampa.

Mi astengo infine (non senza però dedicare un paio di righe, perché altrimenti la vena si gonfia eccessivamente) su quanto accaduto sui social (Instagram) al povero Mir…

Ricapitolando….

🏆 F. #Quartararo 🇫🇷
🏆 F. #Quartararo 🇫🇷
🏆 B. #Binder 🇿🇦
🏆 A. #Dovizioso 🇮🇹
🏆 M. #Oliveira 🇵🇹
🏆 F. #Morbidelli 🇮🇹

5 vincitori diversi in 6 GP
7 piloti in 19 punti. Serve altro Signore e Signori⁉️

Top 10 del Motomondiale. 10 Piloti in soli 28 punti.

 

MOTO2 – Tripudio Italia senza Martin…

Nella classe di mezzo vince Marini davanti a Bezzecchi e Bastianini. Gara che non vede in pista Jorge Martin (causa Covid) e purtroppo Remy Gardner (incidente warm up). Inoltre Sam Lowes è costretto a partire dalla pit lane ed è stato autore di una rimonta fenomenale.

 

Moto3 – Cade Arenas, vince McPhee

Sempre la solita gara al cardiopalma dove trionfa John McPhee davanti ad Ogura e Suzuki. A due giri dal termine il colpo di scena con la caduta di Albert Arenas che riapre il Campionato.

Classifica Mondiale Moto3.

Ai Ogura non ha ancora vinto in questo Mondiale ma è a soli 5 punti da Arenas. Tutto ciò grazie ad una costanza ed un intelligenza tattica fuori dal comune.

Honda ha un talento nostrano in casa…

 

Tra meno di cinque giorni saranno ancora sul circuito di Misano Adriatico per il GP di Emilia Romagna, per una nuova battaglia in pista.

Spunti…

🔴 Ducati, cosa succede a Dovizioso⁉️ In testa al Mondiale si…ma ancora per poco.

🔵 Yamaha, il team satellite ha soppiantato quello ufficiale.

🟡 Joan Mir…. Il favorito per il Titolo Mondiale.

 

Francky

 

P.S. “Ne parleremo…”

 

 

 

 

MOTOGP 2020- BRNO IL GIORNO DELLA PRIMA VOLTA

Che il 2020 fosse un anno “strano” a livello globale ormai l’avevano capito anche i cartelli stradali..

Ed è così che a Brno va in scena la gara che non ti aspetti con tutti i valori ribaltati nonostante una gara “regolare”: nessuna  caduta eccellente, nessuna rottura “nobile”.

Podio completamente inedito con il primo vero big relegato in quinta posizione e contemporanea perdita di verginità di Binder, Morbidelli,  Ktm ed team Avintia.

(immagine tratta da raisport.it)

La vittoria di Brad e del “Kappone” è stata perentoria, liscia, pulitissima e senza aiuti di alcun tipo: bravi, bravissimi davvero a saper gestire una gara con intelligenza senza prendere rischi.

Con la prima di KTM e di Binder c’è il ritorno alla vittoria di una moto anticonvenzionale,  con un telaio a traliccio tanto caro ad un’altra Casa che lo ha abbandonato: nella preview  si auspicava la conferma in gara dei progressi visti in prova e gli austriaci non hanno perso tempo: grandi.

Il ragazzo sudafricano è stato perfetto, temporeggiando ad inizio gara per preservare le gomme pur mettendosi davanti al proprio caposquadra Pol Espargaro. Poi ha cominciato a pestare secco sul proprio ritmo “mangiandosi” in sequenza le 5 moto che aveva davanti dopo i primissimi giri: 10 e lode Brad, ottimo.

Splendido il nostro Morbidelli secondo. Partito a fionda, ha lasciato sul posto anche “il nuovo che avanza” Fabio Quartararo, creandosi un gap che gli ha permesso di guidare la corsa in modo autorevole e sicuro per tanti giri. Bravo, salvo poi non poter nulla nei confronti del rimontante Binder.  Forte dell’intelligenza sportiva che lo contraddistingue è sceso  a miti consigli portando a casa il primo podio MotoGp della vita. Chi scrive ama i piloti “diversi” e Franco è uno di loro. Non ha la stessa Yamaha degli altri tre, ma non se ne è mai lamentato (seppur avrebbe dovuto avercela come da accordi iniziali)… ma va bene così.  Scuola diversa, molta umiltà e poche parole: 10 anche per Franco.

Ritorno sul podio di  Zarco.  Porta con se la prima Ducati in pista, targata Avintia, regalando al team indipendente la prima gioia iridata. Ironia della sorte ci torna nel giorno in cui la gara la vince quella KTM che lo aveva reso l’ombra di se stesso e lo aveva mandato in depressione. Chissà se sarà riuscito a godersi il risultato come dovrebbe…

Il pilota che va via da Brno con l’amaro in bocca più “amaro” di tutti è Policio Espargaro: sembrava scritto che il primo pilota in grado di fare il risultato grosso con la K potesse essere lui ed invece?  Si è ammucchiato in curva 1 con Zarco quando il suo compagno ormai era davanti. L’incidente con il francese è stato ambiguo perché frutto dell’incrocio di traiettorie dovute al suo rientro  verso il cordolo dopo un lungo: lo spagnolo doveva aspettarsi che al rientro avrebbe trovato Zarco in quel punto (incolpevole a mio vedere) e lo ha centrato mandando nella ghiaia una giornata che poteva e doveva essere molto diversa.

A tal proposito Zarco è stato penalizzato con un “long lap” che per fortuna non gli ha fatto perdere la posizione ma, con il senno di poi, il tempo per andare a recuperare Morbidelli. E’ stato illuminante vedere Ciabatti e Tardozzi imbestialirsi con la direzione gara molto più dei dirigenti Avintia, a dimostrazione che la giornata “bolognese” è stata disastrosa e che meriterebbe un analisi approfondita a se.

(immagine di motosprint.it)

Il primo big in classifica della gara “strana” è Valentino Rossi che (a detta della “TV di stato” della categoria) è stato immenso e commovente nelle difficoltà e nella voglia di lottare. Peccato che davanti gli sia finito un altro pilota la cui gara non è stata esaltata quanto dovuto: Alex Rins corre ancora attaccato con il nastro dopo la caduta di Jerez, e lo fa su una Suzuki che non ha ancora vinto gare e fatto podi in questo 2020. Benintesi, bravo Rossi ad aver fatto una gara più che onorevole, ma indispettisce il fatto che si tenga sempre e solo a far risaltare le sue gesta dimenticandosi di altri piloti quando gli stessi stanno facendo anche meglio.

E adesso? Il de profundis di tutti i big….

Quartararo è partito discretamente accodandosi a debita distanza dal suo compagno di squadra nelle fasi iniziali per poi precipitare risucchiato giro dopo giro da chiunque fosse a tiro.

Vinales non è stato degno di una sola inquadratura che sia una dalla partenza all’arrivo: ha preso i punti del quattordicesimo posto solo perché la gara è durata il tempo giusto di non fargli perdere altre posizioni.

Invidiose di Maverick, le Ducati si sono tenute lontane dalle telecamere anch’esse:  Dovizioso (terza desmomoto in pista due posizioni dietro Miller!!) solo undicesimo e Petrucci in scia al forlivese.

Tira un’aria bruttissima nel box rosso che non ci ha capito nulla per tutto il fine settimana su una pista che avrebbe dovuto esaltare le caratteristiche della moto e di Dovizioso stesso. L’aria del divorzio in corso incombe come in altre estati bolognesi recenti. Nella giornata del numero 33 (Binder, Bastanini e Verstappen) tre vittorie mondiali fanno 99…..JLO… (che non è Jennifer Lopez).

Jack Miller è stata la seconda Ducati in pista ben lontano dal podio di Zarco anche lui. L’australiano parla poco, non cerca mai scuse, è uno vero e sincero quindi si tende a credere alla sue parole. Al sabato ha lanciato una bomba in merito ai presunti favoritismi che Michelin possa riservare a piloti francesi come Quartararo e Zarco.. Di pancia si dovrebbe rifuggire dai complotti, ma Michelin ha storicamente prestato il fianco a queste “interpretazioni” quindi un fondo di verità potrebbe esserci.

La realtà è che con la nuova Michelin posteriore ci stanno litigando un po’ tutti a turno, primi fra tutti i ducatisti: tra questi l’unico ad aver dato l’impressione di capirla ha pensato di spaccarsi una gamba al sabato… Ironia a parte, forza Pecco torna presto che qui abbiamo bisogno di te.

Honda? Senza Marquez non si batte chiodo. Sono diventate tutte delle Aprilia qualsiasi: Incredibile!

Salva la faccia solo l’ottavo posto di Nakagami col team di Cecchinello. Il quindicesimo posto di Marquez jr a 25 secondi e Bradl ultimo a quasi un minuto sono drammatici.

 

Moto2

Enea “la bestia” ha concesso il bis con una gara maiuscola condotta dall’inizio alla fine e lasciando i suoi avversari a debita distanza senza possibilità di tentare di superarlo. Bastianini è maturato tantissimo e, seguito da quel vecchio marpione di Giovanni Sandi, pare aver raggiunto il top della tranquillità. Adesso è in testa al mondiale, con in scia quel Luca Marini che ha portato a termine una gara consistente in una giornata che aveva capito già dal sabato non sarebbe stata la sua. Ad oggi sono i due favoriti del mondiale.

 

Moto3

Il primo ad aver inaugurato la giornata delle “prime volte” risponde al nome di Denis Foggia. Anche per lui prima vittoria mondiale in modo netto e limpido. Non è facile nella categoria dei ragazzini fare una gara come la sua, perché è stato in testa per buona parte della gara con il resto del gruppone attaccato ai suoi scarichi ma incapace di sferzare attacchi decisi per togliergli il primato. Non l’hanno passato manco con le scie…… Altra vittoria tricolore nelle classi minori a sottolineare che il vento è cambiato.

(immagine tratta da repubblica.it)

 

A Brno c’è la fortezza di Spielberg. A trecento chilometri di distanza in Austria c’è la pista di Spielberg: ci si rivede da venerdì con il liquido refrigerante dei motori ancora caldo.

 

Salvatore V.

(immagine in evidenza tratta da automotornews.it)