Archivi tag: espargarò

MOTOGP 2018 – GRAND PRIX OF QATAR, LOSAIL

HERE WE GO!!!

Inizia la stagione 2018, tutto è pronto per nuove sfide e duelli, team e piloti sono carichi a mille, vogliosi di primeggiare. Qualcuno più ottimista e qualcuno meno, qualcuno con ancora molti dubbi, altri con tante certezze, tuttavia i numeri per una grande stagione ci sono tutti.

L’inverno è ormai alle spalle e ci ha lasciato con la netta possibilità che saranno nuovamente Marquez e Dovizioso a giocarsi il titolo, visti gli ottimi risultati pervenuti dai test. Ovviamente non togliamo dai papabili anche il buon Pedrosa, o un Rossi da cui ci si può aspettar di tutto e Vinales, che se trova la quadra, è uno di quelli tosti. Non depenniamo dalle liste nemmeno Petrucci, che a quanto pare, nelle prime corse stagionali si potrà giocare il posto nel team ufficiale Ducati, occasione che sarà di grande sprono pure per chi attualmente occupa quella sella, ossia Lorenzo, che nei test è risultato ancora lontano dalle prestazioni, che tutti si attendono da lui.

Il circuito è sempre stato molto favorevole ai piloti Yamaha e Ducati, con Honda alle volte in difficoltà, persino nell’epoca di Marquez. Da tener d’occhio le due Suzuki di Iannone e Rins, che han dato buone sensazioni e tempi ottimi sul passo, solo poche settimane fa.

In Moto2 si è giunti all’ultima stagione di fornitura dei motori da parte di Honda, in attesa di quel 2019 che vedrà arrivare Triumph con il suo 3 cilindri di 765cc.  Fra i piloti il duello dovrebbe vedere una sfida al vertice fra l’Italiano Bagnaia ed Alex Marquez. Il primo già molto concreto nella stagione passata, mentre il secondo deve ancora riuscire a far vedere il suo talento nella classe di mezzo. Ma riflettori puntati anche su Oliveira e la Ktm, che nel finale di stagione 2017 han dato chiari segnali di essere pronti al colpaccio, con i test che son stati molto positivi. Binder e Mir molto probabilmente potranno stupirci, con grandi gare, in più di qualche evento. Insomma, spettacolo assicurato nella classe di mezzo e non scordiamoci nemmeno di Pasini e il debuttante Fenati.

Nella Moto3, si prospetta una stagione con 3 possibili piloti in lotta per il titolo, di cui il primo è Enea Bastianini che pare bello carico, ma come lui c’è Oettel, eppure Martin (in molti lo vendono come il favorito). I tre hanno avuto un grande inverno, ma al gruppo probabilmente non mancherà nemmeno Canet, pilota che ha già fatto vedere il suo valore nella scorsa stagione. Il team VR46 con Bulega e Foggia pare aver qualche problema, difficilmente li saranno  della partita per le posizioni di vertice, visto che le Ktm non si stanno mostrando molto prestazionali. Dopo 13 anni, rivedremo finalmente un Italiano vincere la categoria più piccola? Speriamo.

Classe più piccola, terreno che nei decenni passati ha visto molte vittorie Italiane, sia in 125 che in 250, dove quasi c’era un egemonia di un solo marchio a dominare il mondo, seppur alle volte celato dietro a nomi diversi, rispondenti a Derby e Gilera, che alla fine altro non erano che delle Aprilia. Il marchio di Noale, spesso è stato il riferimento nel mondo delle due ruote, venendo guidato da Ivano Beggio, un grandissimo uomo che ci ha lasciato proprio in questi giorni.

Si dovrebbero scrivere pagine e pagine su di una persone come lui, che ha trasformato un sogno in realtà, passando da una piccola fabbrica produttrice di biciclette, portandola a vincere 54 titoli mondiali, di cui 38 nel Motomondiale (20 nella 125 e 18 nella 250), 7 in Superbike (doppietta Piloti e Costruttori nel 2010, 2012 e 2014, Costruttori nel 2013) e 9 nelle discipline Off Road (7 nelle Supermoto e 2 nel Trial). A lui dobbiamo anche dir grazie, per aver dato una moto e fatto decollare le carriere di grandi piloti, quali Biaggi, Rossi, Melandri, Lorenzo, Poggiali, Simoncelli , Reggiani e molti altri.

Grande sognatore, grande manager e persona sempre carica di passione, quindi cosa dire se non, GRAZIE IVANO!

Orari dirette Sky Sport MotoGP HD

Domenica 18 marzo
14:00 – Gara Moto3
15:20 – Gara Moto2
17:00 – Gara MotoGP

Orari differite TV8

Domenica 18 marzo
18:00 – Gara Moto3
19:15 – Gara Moto2
21:00 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – TEST LOSAIL

La stagione è dietro l’angolo e questi test servivano più a definire gli ultimi affinamenti, piuttosto che la ricerca di grandi modifiche e così è stato. A tener banco in questa tre giorni, son stati gli scoop di mercato, che hanno in parte pure lasciato di stucco molti addetti ai lavori:

-La prima bomba è stato l’addio di Tech3 alla Yamaha, con il team Francese che pare aver preso la direzione di Ktm, dove quasi sicuramente si porterà dietro anche Zarcò. Ancora non è noto a chi verranno fornite le Yamaha clienti.

-Altra bomba è il probabile rinnovo, per altri due anni di Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia ha ancora una scintilla troppo accesa al suo interno e le prestazioni in sella non paiono dar segnali di un pilota prossimo a levare bandiera bianca, intramontabile.

-Il rinnovo di Marquez, per altre due stagioni (2019-20) con Hrc. Lo Spagnolo non ha intenzione di lasciarsi sfuggire l’occasione, per andare a ritoccare i record di VR46, anche se questa scelta forse potrebbe deludere le aspettative di molti che magari lo avrebbero preferito lanciato in una nuova sfida, a dimostrare che può vincere anche senza Honda. Prima o poi accadrà, chissà, resta il fatto che di certo non ha fatto una mossa sbagliata.

-la firma di Bagnaia con Pramac, una promozione nella massima serie avvenuta in maniera rocambolesca. La scorsa stagione ha debuttato alla grande in Moto2, forse questo contratto gli sarà da stimolo per una stagione simile a quella di Morbidelli? Lo scenario fa aprire dei dubbi nel team, con un Miller che è appena arrivato in scuderia e che non sta affatto sfigurando, mentre Petrucci pare avere un accordo da ufficiale con Ducati, stiamo a vedere.

Conclusa la parentesi di mercato, passiamo a una rapida descrizione di come siano andati i test, team per team:

Honda

La casa giapponese non è stata proprio efficacissima in questa tre giorni, con le moto che han mostrato qualche difficoltà nel passo gara e nella ricerca del tempo. Oddio, parlare di difficoltà sono parolone, quando un Marquez, nel secondo giorno, ha messo insieme un più che valido passo gara, con tempi che lo ponevano comodamente su uno dei gradini del podio. Pedrosa un pò più opaco, come pure Crutchlow, entrambi non proprio a loro agio. Questo tracciato non è mai stato il favorito per il team dell’ala. Marquez lamenta poco feeling con l’anteriore e una usura un pò elevata, mentre Pedrosa si è trovato a soffrire per la caduta del primo giorno, ma si è detto contento della costanza nei tempi. Sul piano del motore, pare che a Honda con il caldo abbia qualche problemino prestazionale.

Ducati

Il team di Borgo Panigale è ancora una volta in una situazione abbastanza strana, con Dovizioso quanto mai convincente, costante e veloce. Il Forlivese non ha mostrato il benchè minimo problema, risultando veloce nel giro secco ed il migliore assoluto nel passo gara, tanto che se si corresse oggi, vincerebbe quasi sicuramente avrebbe anche qualche chances di vincere (su richiesta di Aviator). Tutto il paddock è impressionato dal Dovi e la sua GP18, incorciamo le dita per AD04. Dall’altro lato del box, i campanelli d’allarme suonano alla grande, con un Lorenzo che è totalmente fuori bussola, con l’umore molto sotto i tacchi. Il Maiorchino è riuscito solo a stampare qualche giro secco discreto, ma nel passo gara è messo molto male, con un feeling sulla moto davvero molto basso. Onde evitare confusioni mentali, ha deciso di abbandonare le strade alternative, concentrandosi sul capire la GP18, viste le prestazioni del suo compagno di team, attendiamo e vediamo. Petrucci è sulla linea d’onda di Dovizioso, al momento il podio è alla sua portata. Bene anche Miller, seppur non ancora efficace al 100%.

Yamaha

I problemi del test in Thailandia, sono continuati anche su questo tracciato e non devono far ingannare i temponi sul giro secco del terzo giorno dei test. Tutte le Yamaha stanno avendo grosse difficoltà a scaricare la potenza e sopratutto sull’usura della gomma anteriore. Rossi riesce ad inanellare 8-10 giri ottimi, ma poi la gomma inizia a calare di brutto. é stata provata la soluzione con la gomma più dura, ma la prestazione ne risente troppo, quindi al momento la situazione è abbastanza seria. Vinales è messo forse anche peggio di Vale, con un passo gara da centro gruppo, forse persino da retrovie, con grosse difficoltà nella ricerca del setting. Lo Spagnolo inizia a pretendere sempre più delle modifiche alla moto che si discostano parecchio da quello che vuole il 46, del resto è dalla Thailnadia che chiede di tornare a una moto più simile a quella di inizio 2017. Zarcò continua la sua strategia di far temponi sul giro secco, come ad illudere che la 2016 sia la M1 che risolve tutti i problemi, ma se si analizza i suoi long run, la sua situazione è peggiore di quella di Vinales, da capire il perchè di questo modo di fare. (So di essere una voce fuori dal coro, ma ultimamente anche Sanchini è su questa linea di pensiero)

Suzuki

Rins e Iannone paiono essere davvero in palla, così pure la moto, che ha mostrato una ottima situazione sia per il passo gara che per quello da qualifica.  Resta qualche dubbio legato al fatto che qui Suzuki ha sempre fatto bene, tranne poi mostrarsi con grossi problemi in altri tracciati, ma le 3 sessioni di test, li hanno mostrati sempre abbastanza efficaci, tanto da porli forse in una situazione migliore a quella del team di Iwata.

Ktm

Il team ancora privato di Espargarò, ha proseguito i lavori di sviluppo con Smith e kallio, con lavori di continua piccola modifica. La moto 2018 pare aver trovato una costanza nel ritmo, migliorando di un 4 decimi la prestazione rispetto al 2017, tuttavia c’è ancora tanto da fare per arrivare nelle posizioni che contano.

Aprilia

L’arrivo della seconda moto per correre il 2018 pare aver dato fiducia ai due piloti, Sia Espargarò che Redding si dichiarano entusiasti e certi di poter essere nei primi otto, come posizione in griglia. La moto pare essere molto migliorata sotto ogni aspetto, ma i tempi non paiono rispecchiare molto qunato dichiarato dai piloti, ma si sa, restano pur sempre dei test.

Attendiamo ancora 2 settimane, “gas a martello e andiamooooo!!!!”

Saluti

Davide_QV

MOTOGP 2018 – SEPANG 1

E dopo una lunga pausa, rieccoci a discutere di MotoGP, con un inverno che è stato abbastanza avido di scoop.

Si è partiti con i test, che ci hanno dato ancora Ducati e Honda come le due favorite anche per il 2018, mentre dal lato Yamaha, alcune cose stanno cambiano e migliorando, ma ci sono ancora dei dubbi e cose da capire, ma andiamo per punti.

Ali

Punto in comune per tutte le case è ormai lo sviluppo della ali anteriori, con le soluzioni più disparate, alle quali quasi la totalità dei team ancora non riesce a trovare la quadra. La cosa che accomuna tutti i piloti, è scendere dalla moto senza capire quale sia il reale vantaggio e svantaggio, sul tempo sul giro, di questa soluzione:

  • Vantaggi: La moto si impenna meno in uscita di curva e  concede più feeling all’anteriore in curva.
  • Svantaggi: Resistenza aerodinamica e maggior difficoltà nel cambio di direzione

In casa Ducati c’è grossa discordanza di opinione, con Dovi che continua a trovarsi meglio senza le ali e Petrucci gli fa seguito, mentre Jorge Lorenzo ne tesse molte lodi, pur dichiarando di perdere 7 km/h a causa di esse. Miller sposa la linea dello Spagnolo,  ma a creare altra confusione è Butista che proprio non capisce l’utilità, visto che fa gli stessi tempi con e senza ali.

Nel box Honda si è più propensi al non volerle, pur comprendendo il vantaggi nelle uscite di curva. Marquez dichiara che con le ali riesce a fare un solo giro spinto, dopo di che il feeling viene meno, in primis dettato dalla lentezza del cambio di direzione della moto e poi perchè perde sensibilità all’anteriore nelle curve. Fanno eco a queste opinioni anche Pedrosa e Crutchlow. Insomma, c’è parecchio da lavorarci su.

In Yamaha le nuove ali, molto più smussate di quelle viste a Valencia, trovano un buon giudizio da parte di Rossi e Vinales, ma le considerano vantaggiose e da utilizzarsi solamente nelle piste da grandi accelerazioni come Zeltweg, dichiarandole poche adatte a circuiti come Sepang.

Per Aprilia si continua con soluzioni molto simili a quelle viste nel 2017, come pure per Ktm. Entrambi i team sono ancora all’affinamento della moto nella parte telaistica e motoristica, più che concentrarsi sulla parte alata.

Suzuki presenta delle ali molto svergolate verso il basso, ma i problemi di trazione e in frenata, oltre alla definizione del motore 2018, non danno tempo ai piloti di concentrarsi su questo aspetto.

Tempi e setting

Sarebbe troppo facile basare tutta la valutazione sui giri veloci, ma sarebbe molto fuorviante, visto che come sempre c’è stato chi si è soffermato maggiormente a fare test di assetto e comparative di telaio e motore, o chi ha cercato il long run.

Ducati trova un Dovizioso quanto mai contento delle sue prestazioni e della sua moto, ritrovandosi a girare molto veloce e con molta costanza nei tempi, 2.00 alto, tenendosi alla larga da tentativi di giri da qualifica, mentre Lorenzo è stato un pò meno costante, ma che stampa il tempone record alla fine dei tre giorni di test, forse mirando a far calmare i dubbi sul suo conto . Il Maiorchino si dice contento del feeling con la moto, e risulta essere anche parecchio rilassato. Cadalora dichiara che ora Jorge guida la D16 in maniera molto più simile a quello che aveva con la M1, segno che a Borgo Panigale si sia fatto un gran lavoro nell’inverno. Petrucci per ora lavora ancora sulla comparativa fra 2017 e 2018.

Honda nei primi due giorni pareva avere problemi di telaio e motore, ma nel terzo giorno pare aver trovato la quadra nella strada da percorrere, fornendo al campione del mondo una moto che gli ha permesso di girare con tempi molto costanti, sul 2.00 basso, tanto che in una ipotetica gara, avrebbe vinto lui. Pedrosa e  Crutchlow non sono distanti da Marquez, quindi diciamo che c’è ancora del lavoro da fare, ma la strada intrapresa è più che buona.

Yamaha è qualcosa di incerto e poco chiaro, perchè dopo i primi due giorni che han fatto spendere parole di elogio sulla moto, definita da Vinales e Rossi come nettamente migliore della 2017, nel terzo giorno presenta nuovi grattacapi ai due alfieri di Iwata. La moto è si migliorata molto nel feeling in curva, staccata e consumo gomma, però ha nuovamente fatto uscire un limite della 2017, ossia che senza aver modificato nulla, senza uno spiegabile motivo, la moto va più lenta, tanto da non permettere una simulazione di long run, nel terzo giorno, causa tempi troppo lenti per essere indicativi. Ci sarà da lavorare, ma ancora non è il caso di creare allarmismi.

Suzuki ha definito quale sia il motore per la stagione 2018, trovando piena soddisfazione nei due piloti, ma come si diceva sopra, c’è ancora da lavorare su frenata e trazione, ma Rins inizia a dimostrare di capire bene la moto, potrebbe stupirci nella prossima stagione, Iannone è il caso che non sottovaluti il compagno di box.

Ktm è un cantiere ancora molto aperto, quindi difficile da analizzare, ma non pare ci siano grossi problemi, eccezion fatta per il grosso richio occorso ad Espargarò, finito a muro per un problema ai freni. Lo Spagnolo è uscito illeso dalla carambola, ma dovrà riposare qualche giorno per riprendersi dalle botte rimediate

Aprilia vale il discorso di Ktm, moto completamente rivista, che ha fornito buon felling ad Espargarò, mentre Redding ancora non ci si trova, attendiamo i prossimi test per vedere come andrà con il nuovo motore.

Apro un capitolo Tech3 e Zarcò perchè il pilota Francese ha lodato la moto 2017 sin da Valencia e per tutto l’inverno, dicendo che il suo stile la faceva andare veloce e che le lamentele dei due ufficiali erano ingiustificate. Si arriva a Sepang, ed ecco che anche a lui si presentano gli stessi problemi che erano apparsi nel test 2017 a VR46 e MV25, tanto da iniziare a considerare se non sia il caso di correre con la 2016. Complimenti.

Ora a voi la parola…

Saluti

Davide_#Ricominciamo_QV

 

Le vittorie dei tre leader di campionato

Ebbene si, in tutte e tre le classi del motomondiale è arrivata la vittoria, meritatissima, di colui che è leader di classifica, in un mix di gare tutte spettacolari, finite senza mai momenti di noia per lo spettatore.

La gara della Motogp ha visto trionfare Marquez. Al via il pilota Spagnolo partiva con la doppia soluzione hard, difficile da portare in temperatura nei primi giri, tanto da costringerlo a stare fra il quarto e il quinto posto nei primissime tornate, con qualche considerevole difficoltà nei cambi di direzione e staccate. Infatti la gara del 93 è stata costellata di molti errori, con qualche rischio pure di caduta, assieme a staccate sbagliate, come quella su Rossi e Lorenzo. Ciò nonostante, non c’è stata speranza per nessuno, nei tentativi d’impensierirlo, da qua a fine campionato, pare che ci sarà poca speranza di batterlo, se continua a correre in questo modo.

Pedrosa, reo di una partenza non felice, forse avrebbe potuto fare meglio di quel suo ottimo secondo posto, grazie ad un finale di corsa davvero fantastico, peccato il troppo tempo perso dietro a Vinales, perchè forse avrebbe potuto duellare con il compagno di Box.

Lorenzo ha trovato abbastanza feeling con la sua Ducati, su una pista che a lui è sempre piaciuta, andando a concludere terzo, dopo una gara passata per la gran parte del tempo in testa. Non ne aveva per vincere, perchè il ritmo di gara non è stato velocissimo, visto che tutti han cercato di conservare gli pneumatici per il finale, tuttavia ottimo e concreto, un applauso del tutto meritato.

Vinales chiude quarto, con una gara molto opaca, non vedendolo mai assieme al gruppo dei primi. Le velleità iridate si fan sempre più complicate, per colui che ad inizio stagione pareva il candidato certo all’iride 2017.

Rossi, non ci sono più aggettivi e parole per definire questo pilot., Cosa si può dire ancora di uno, che dopo meno di 25 giorni dall’intervento alla gamba, monta in sella e fa terzo in prova, chiudendo una ottima gara, che lo ha visto per molto tempo stare in seconda posizione dietro a Lorenzo, salvo cedere nel finale, sia per l’usura della gomma e forse anche un pò di dolore. A fine gara non pareva sofferentissimo, anzi, magari aveva un pò di fiatone, ma semplicemente, ha scritto ancora una pagina storia, a una carriera da leggenda!

Espargarò, buonissimo sesto, con una Aprilia molto efficace su questo tracciato, dando segno di una sempre maggiore competitività del mezzo. Ottime basi per il 2018.

Dovizioso, un capitolo davvero amaro quello di oggi, con una gara davvero troppo sottotono, per uno che ha velleità iridate. Un setting forse non perfetto, abbinato ad una soluzione di gomme probabilmente non ottimale, ed ecco che i punti persi su Marquez son tanti. Ancora non è deciso nulla, ma a Motegi ci vorrà subito una sveglia, assieme a un risultato di livello, che vada a sottrarre punti a Marquez, per sperare di rimettersi in lizza per il titolo.

In moto2 è arrivata una nuova vittoria per Morbidelli, tornato a far sentire la sua voce da vincente, dopo la caduta di Misano. L’Italo Brasiliano non ha avuta vita facile, con un Pasini abbastanza mai domo, che ha provato in tutte le maniere di portare a casa la vittoria. Sorpassi e contro sorpassi non son mancati, come pure qualche entrata un pò cattiva, ma sono le corse, ed alla fine ha vinto il più forte. Chiude il podio Oliveira, con la sua ktm sempre più in ordine prestazionale. Luthi fa quinto, ritrovandosi dopo una gara abbastanza opaca, a 21 punti dalla vetta.

In moto3, ancora una volta Mir fa vedere la chi è il più forte, siglando pure il record di vittorie stagionali in moto3, record che probabilmente migliorerà ancora nelle prossime gare, visto quanta differenza fa. Oggi pareva di un’altro pianeta, anche quando era dietro, in pochissimo tempo ha inanellato una serie di sorpassi pazzeschi, con staccate che solo lui era capace di fare. A Motegi avrà il primo shot per chiudere il discorso campionato. A podio anche i nostri piloti tricolore, con una Digiannantonio e  Bastianini rispettivamente secondo e terzo. Qualche polemica c’è stata per gli eccessivi zig zag in rettifilo di Mir, ma la direzione corsa ha ritenuto il tutto regolare.

Saluti

Davide_#seeyouinMotegi_QV

I PILOTI IN FUGA….O IN VIA DI FUGA???

L’immagine di copertina non è sbagliata, tranquilli che parliamo di motogp, ma oggi, va dato spazio anche al grandissimo ORGOGLIO NAZIONALE, che risponde al nome di ANTONIO CAIROLI!!!!

Nel solito silenzio nazionale dei media, il pilota di PATTI, porta a casa il suo NONO TITOLO IRIDATO del motocross, dimostrando ancora una volta chi sia il più forte, in una stagione quanto mai dominata, arrivando ad un solo titolo dalla leggenda EVERTS. 9 VOLTE GRAZIE TONY!

Ma torniamo al Motomondiale, che ha visto le tre classi sfidarsi in un circuito quanto mai zuppo d’acqua, nonché teatro di molte cadute, anche importanti nella classifica iridata, vedendo coinvolti molti piloti della pattuglia tricolore.

Marquez ha dimostrato come sempre di non sapersi accontentare, andando a vincere la gara nell’ultimo giro, su un Petrucci ancora una volta super convincente. Dovizioso ha guardato più al portarla a casa, chiudendo la corsa in una ottima terza posizione, mentre Vinales, che non si è mai trovato a suo agio con le condizioni di bagnato, chiude con un decoroso quarto posto. Incredibili i numeri fatti dai primi 3 sull’acqua da Marquez e Petrucci, che si sono presi un paio di bei rischi, ma a cadere son stati altri. Uno su tutti, Lorenzo, artefice di una gran partenza, capace di portarlo ad aver un vantaggio di 4 secondi sugli inseguitori, finendo poi a buttare via tutto, con una caduta in uscita dalla curva 6. Dietro poi non son mancati i piloti finiti in ghiaia, compreso Crutchlow, Espargarò, Baz e molti altri, eppure quelli che si son rialzati, son riusciti a fare meglio di un Pedrosa opacissimo e inefficace in pista.

Standing ovation per uno Zarcò che spinge per tutto il rettifilo finale la sua Yamaha, giungendo stremato sulla linea del traguardo, fra le urla e gli applausi del pubblico, numerosissimo nonostante l’assenza di Rossi e la fastidiosa giornata di pioggia.

La classifica ora vede MM93 nuovamente primo a pari punti con AD04, mentre MV25 si trova staccato di 16 punti, tutto ancora può succedere, da qui ai prossimi 5 gp, che andranno a chiudere questa stagione fantastica. Dati alla mano, il favorito resta però lo Spagnolo della Honda.

In moto2 invece c’è stato un’altro 0 per il colui che è in vetta al mondiale, ossia Franco Morbidelli, caduto nelle prime fasi, mentre era primo. Una chiusa di anteriore in staccata, a cui non ha potuto porre rimedio e Luthi è stato subito lesto a non prendersi rischi, andando a chiudere al secondo posto la gara, dietro ad Aegerter, che ottiene la sua seconda vittoria nel motomondiale. Un dispiacere anche per tutti i colori Italiani, che son andati a terra tutti a uno a uno, compreso il Pasini che aveva fatto la quarta pole di fila, davvero un peccato. In ghiaia ci è finito pure Oliveira, ed ormai la lotta per il titolo è tutta per l’Italiano e il tedesco, divisi da soli 9 punti.

La moto3 ci ha regalato il trionfo di Fenati, pilota che normalmente non è  un fuoriclasse sul bagnato, ma che oggi ha saputo gestire alla perfezione la corsa, sapendo sfruttare anche gli errori dei rivali che lo stavano inseguendo. Mir chiude secondo, mantenendo un grosso vantaggio in classifica proprio su Fenati, dopo il colpo a vuoto di Canet con la caduta di oggi. Applausi per un bravissimo Di Gianantonio, ottimo terzo. Una gara costellata dalle cadute, con un Antonelli che fa il record di 3 cadute in una sola corsa, con piloti che riescono a chiudere nei primi 10, anche dopo essersi rialzati dalla via di fuga. Alla fine chiudono in 15, segno quanta sia stata dura la corsa.

Prossima tappa in Spagna, ad Aragon, teatro di splendide corse, dove Marquez ha sempre mostrato il suo valore, ma è un tracciato favorevole anche a Ducati, grazie al lungo rettifilo. Non diamo per spacciata la Yamaha, artefice spesso di belle gare su questa pista. Attendiamoci anche un Morbidelli voglioso di riscatto, che non può farsi sfuggire un titolo che si sta meritando.

Saluti

Davide_#mondialequantomaiaperto_QV