BASTIAN CONTRARIO: LA SAMBA DEL SECONDO

Il GP del Brasile lascia l’amaro in bocca, nonostante si sia presentato in modo vivace, soprattutto (con Max fuori dai giochi, la Red Bull è finita e lo spettacolo ne giova) agli occhi dei profani. Amaro che abbiamo iniziato a masticare già dalle qualifiche, dove la Ferrari ha consumato il suo ennesimo clamoroso errore. Proprio questo sbaglio, purtroppo, è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo di frustrazione e cattiveria agonistica che ha portato il nostro LeClerc a ballare, assieme al suo rivale Perez, la sua samba del secondo posto.

Ormai è storia nota che l’alfiere rosso non può che ambire alla seconda piazza nel mondiale piloti, proprio come la sua Scuderia in quello costruttori. L’errore commesso in quella sotto specie di qualifiche chiamate Sprint Race, purtroppo, gli ha fortemente compromesso il GP e pregiudicato la sicurezza di presentarsi ad Abu Dhabi con un certo margine (seppur minimo) sul suo diretto avversario. Il GP, letteralmente dominato da Mercedes, si è evoluto in maniera tale che alla fine Charles si è ritrovato coinvolto in un patetico balletto, pardon samba, che lo ha portato a discutere con la squadra, pregandoli di ottenere la sudata posizione conquistata da Sainz. Non finirò mai di ripetermi e spendermi su queste righe dicendo che il tifo non mi appartiene e cerco di ragionare nel modo più obiettivo possibile. Allora se sabato è stato deprecabile e quanto meno ingenuo il comportamento di Perez, in cui ha letteralmente mendicato la posizione, cosa ripetuta anche il giorno dopo, per quale motivo non dovrei adottare lo stesso ragionamento anche nei riguardi di LeClerc? Ci vado giù duro perché, sebbene la squadra abbia una grossa responsabilità nel casino nel quale l’ha cacciato, è anche vero che lui non è esente da responsabilità. Nella fase iniziale del GP, Charles si è scornato con Norris, cercando di superarlo in un punto della pista molto improbabile, quando poi se avesse aspettato un solo giro lo avrebbe potuto passare alla fine del rettilineo, proprio come ha fatto il suo compagno esattamente dopo. Si viene a sapere che, prima del GP, in casa Ferrari abbiano  concordato che, caso mai Charles fosse finito dietro Carlos, quest’ultimo gli avrebbe regalato (i perbenisti direbbero cedere) la sua posizione al fine di prendere più punti possibili nei riguardi del messicano. Molto probabilmente, se non quasi sicuramente, Ferrari non solo non credeva nella vittoria in generale, soprattutto nemmeno credeva che il furioso Sainz potesse arrivare a podio davanti al forte compagno. Qui inizia la samba per il secondo posto e lo squallido colloquio in mondo visione dove Charles chiede la posizione perché concordata e il muretto che gli risponde che “ci sono altre ragioni”.

Come poteva Ferrari togliere il podio a Carlos dopo quello che aveva fatto per meritarselo? Soprattutto, come Charles ha avuto il coraggio di chiedere una cosa del genere? Sarebbe stato tutto tacito se si fosse dovuto “switchare” un quarta posizione con una quinta o una quinta con una sesta… nessuno avrebbe avuto da ridire, ne sono sicuro. Con un podio di mezzo e conquistato a quel modo tra l’altro, la richiesta di Charles, sebbene concordata, è stata quanto meno fuori luogo! Inoltre, cos’è questa smania e questa preoccupazione di arrivare secondo a tutti i costi? Sebbene capisco la carica agonistica e la frustrazione del monegasco (che deve essere davvero tanta) che lo ha portato a sputtanare lui e l’intera squadra in diretta mondiale, mi rifiuto di accettare che si dia importanza ad un risultato così mediocre, specie dopo l’inizio di questa stagione dove obiettivi e propositi sono ben altri. Il fondatore della Beneamata diceva sempre che “il secondo è il primo dei perdenti” ed il sottoscritto impallidisce nel vedere tutta questa foga nel voler raggiungere a tutti i costi questo risultato. Sia chiaro, non sto affermando che LeClerc deve gettare la spugna solo perché ormai il titolo lo ha vinto Verstappen e quindi  deve rinunciare ad ogni proposito di lotta. Solo, è davvero cosi necessario mettere in pubblica piazza problematiche che si sarebbero potute discutere al riparo di occhi ed orecchie indiscrete? Davvero è così importante questo secondo posto Charles?

Perez e la Red Bull tutta, hanno dimostrato al mondo intero, caso mai qualcuno avesse ancora dubbi,  che squadra siano: incentrata tutta ed esclusivamente su Verstappen e soprattutto che quest’ultimo nemmeno lo considera il compagno, reo di essersi girato di proposito a Monaco (ormai il vaso è tracimato), per stare il più avanti possibile. Il buon Max dimentica che se non fosse stato per il muro che il messicano erse contro il “brasiliano d’adozione”, difficilmente avrebbe vinto il mondiale l’anno scorso. Eppure con l’olandese non ti puoi permettere sgarri evidentemente, bisogna raccogliere solo le briciole che egli ti concede. Patetico Perez che mendica una posizione, patetica la Red Bull che dice che l’olandese lo aiuterà ad Abu Dhabi e, soprattutto, ridicolo Verstappen che si aggrappa alla scusante Monaco per non ammettere il fatto che non vuole cedere nulla… tuttavia si è campioni non solo nel dimostrare di essere i migliori nell’abitacolo ed in pista, lo si è anche nel capire quando è il momento di essere umili e purtroppo in questo il buon Verstappen è fin troppo manchevole.

Mi farebbe piacere sapere se è questo il genere di campione che Charles vuole essere e se è questa la Ferrari che vuole portare al trionfo. I bibitari possono permettersi il lusso di lasciare questo comportamento all’olandese, perché è triste dirlo, loro si possono permettere al momento di correre anche con lui solo, dato l’immenso vantaggio tecnico che hanno. Ferrari attualmente è un cantiere a cielo aperto (nel momento in cui scrivo ci sono solo fughe di notizie e continue smentite sull’appiedamento di Binotto tra l’altro) e di avere un box totalmente spaccato non è il presupposto migliore per affrontare un mondiale, il prossimo, perché (e proprio la Red Bull insegna) se mai arriverà il momento, lo spagnolo farà il suo dovere e quindi eventualmente si ergerà d’innanzi a Verstappen o ad uno dei due Mercedes, visto che ormai sono ritornati anche i crucchi e nel 2023 saranno inevitabilmente della partita. Il sistema F1, che ormai non ha più nulla da offrire, visto che Red Bull ha fatto il pieno, ci va a nozze su questa samba del secondo e lo spettacolo ad Abu Dhabi varrà soprattutto il prezzo del biglietto per quanto riguarda il mondiale costruttori, dove la posizione della classifica deciderà premi (consistenti) in denaro (e per contro ore in meno in galleria del vento per sviluppare… mistero della fede del regolamento), inoltre rappresenterà il ripagamento di un anno difficile di competizione serrata e considerando cosa è successo in queste ultime ore, potenzialmente potrebbe decidere la permanenza di Binotto in Ferrari. Per contro, è anche vero che per quanto riguarda la conquista della seconda piazza nel mondiale piloti, soprattutto per Charles, sa più di beffa che di gioia.

La Rossa purtroppo è ad un bivio e mai come in queste ore, considerando le voci che si rincorrono sul suo team principal, ciò che ho scritto è vero e l’unico risultato ammesso è quello che manca dal lontano 2007. Tutto il resto è solo un contentino che ha un sapore troppo amaro in bocca; perciò questa samba per il secondo posto lascia il tempo che trova… a meno che non si è felici di essere il primo dei perdenti

 

Vito Quaranta