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MOTOGP 2022- GP DEL GIAPPONE MOTEGI

Senza nemmeno il tempo di togliersi la tuta….

Chiuse le casse con le moto e l’attrezzatura,il carrozzone della MotoGp vola in Giappone per la seconda gara del triplo appuntamento Aragon-Motegi-Buriram tutto d’un fiato.

Non riaffronterò l’argomento sull’opportunità di questi “match ravvicinati” tanto sarebbe inutile. Mi preoccupa comunque lo stress a cui sono sottoposti prima di tutto i tecnici. Sono loro quelli che assemblano le moto, quelle persone dietro le quinte che non possono sbagliare a stringere un bullone, un dado o una brugola….

La vicinanza temporale tra l’appuntamento in Spagna e quello in Giappone non consentirà a team e piloti di effettuare le FP1 per ragioni logistiche… e passiamo avanti anche qua sulla realtà di uno “sport” in cui NON ci si può “allenare” a sufficienza. D’altronde c’è poco da lamentarsi se in virtù delle “mezze gare 2023” verrà anche abolito il Warm Up. Come per i colleghi ricchi a 4 ruote la virata verso la “formula spettacolo” a discapito dello sport è ormai un dato di fatto.

In questo contesto generale proviamo quindi a cercare quanto di buono possiamo ancora spremere e sperare credendo che possa essere ancora sport nudo e crudo.

Di fatto il mondiale comincia a Motegi. I 17 punti che separano i primi tre in classifica contano relativamente, perché le inerzie della stagione sono ben diverse da ciò che recita la classifica generale.

Fabio Quartararo è ormai in caduta libera da diverse gare ed anche reduce dalla caduta fisica in terra di Spagna. Al netto della fatalità, dell’inevitabilità dell’incidente con Marc Marquez, Fabio deve tirarsi le orecchie da solo. La sua cattiva abitudine a non chiudersi la tuta come si deve gli ha procurato ferite evitabili domenica scorsa, ferite e scottature che inevitabilmente limiteranno il suo modo di stare in sella.

Pecco Bagnaia ha quasi portato a termine la “remuntada” che avrebbe dello storico in caso di vittoria iridata a fine stagione. Da cinque gare è diventato “Pecco l’impeccabile” ed ha mangiato 81 punti al francese arrivando a -10 in classifica generale. Adesso è lui il favorito e potremo verificare se il suo approccio alla tensione di esserlo è davvero cambiata.

Grazie al podio di Aragon, anche Aleix Espargaro è tornato a far parte del gruppo dei papabili iridati 2022. Solo 17 punti di distacco dal leader (con la regolarità che quest’anno lo ha contraddistinto) lo fanno diventare il terzo incomodo che potrebbe raccogliere i frutti della lotta tra i primi due, colui che potrebbe goderne.

Aleix e l’Aprilia ci credono. Hanno l’esempio fresco fresco di Mir e Suzuki campioni 2020 con una stagione molto simile a quella che loro stanno portando a termine.

Il mondiale comincia a Motegi anche per altre ragioni. Non si viene in Oriente da ben 3 anni, da quel 2019 pre-pandemia che è ormai lontanissimo nel tempo.

Piloti e team non avranno la quantità di dati avuti sino ad ora per preparare la gara. Ci sarà anche tempo instabile (addirittura non siamo certi si possa correre Motegi causa tifone mentre scriviamo e leggiamo queste righe).

Alla fine verrà fuori chi sarà in grado di adattarsi a tutte le variabili che si incontreranno tra Motegi, Buriram, Philip Island e Sepang, salvo poi giocarsi l’All-in a Valencia.

Insomma, un finale di stagione con tutti gli elementi per poter assistere a tutto ed al contrario dello stesso, proprio come chi dirige questi “sportacoli” vuole.

In pista ci saranno anche gli altri. Rivedremo Marc Marquez con la speranza di assistere ad una gara piena dello stesso per valutarne lo stato fisico.

In queste condizioni di incertezza non sono mai da sottovalutare le Ktm con i propri piloti. Binder e Oliveira ci hanno mostrato spesso acuti quando le condizioni ed i parametri di messa a punto delle moto non sono proprio quelli ideali. Hanno mostrato in questi due anni di saper tirare fuori qualche coniglio dal cilindro, quindi non ci sarà da sorprendersi qualora ci riuscissero nuovamente.

Poche le aspettative sulle moto giapponesi ma chissà che l’aria di casa non possa far loro bene e magari aiutare Quartararo.

 

Buona gara a tutti.

 

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito di eurosport)

MOTOGP 2022-GP D’ARAGONA

Aragon 2021 segnò il momento dell’iniziazione alla vittoria del nostro Francesco Bagnaia. E che iniziazione… una bella battaglia nientepopodimeno che con sua maestà Marc Marquez. Facile adesso dire che quel Marc non era quello di un tempo, ma in quel frangente di stagione riusciva ad essere competitivo nonostante l’infortunio.

(immagine tratta dal sito ufficiale della Motogp)

Da quel giorno di un anno fa le vittorie sono state ben 10, numeri da fuoriclasse assoluto. Eppure il nostro Pecco “paga” il fatto di guidare quella Ducati che ormai è universalmente considerata la moto migliore di tutte.

A lui interessa poco in questo momento, perché è focalizzato sul completare quella rimonta che pareva impossibile due mesi fa e che potrebbe diventare impresa epica in caso di vittoria finale. Eppure ci sarà sempre chi avrà da ridire, da sospettare, da giudicare, da criticare, senza tener conto che poi le gare le devi vincere davvero sull’asfalto.

Aragon non è di certo pista Yamaha, quindi il leader Fabio Quartararo avrà di che non dormire la notte. Sarà costretto a fare gli straordinari nelle curve per recuperare quel gap che inevitabilmente pagherà sul lungo rettilineo aragonese.

Il resto della griglia ha i compiti ben definiti come nelle ultime gare. Bagnaia “potrebbe” contare su più scudieri tutte le domeniche, se questi non pensassero di asfaltarsi come fatto a Misano in un giro e mezzo…

Avere dietro gente come Bastanini, Miller, Zarco, Martin (demoralizzatissimo dopo il mancato accordo con il team ufficiale) sarebbe opportuno per il riavvicinamento alla vetta. Mancano 6 gare a fine stagione: Pecco potrebbe anche farcela da solo vincendole tutte con Fabio sempre secondo e sarebbe Campione in virtù del maggior numero di vittorie. Ma non è verosimile che possa vincerle tutte realizzando una striscia di 10 vittorie consecutive.

Di fatto i ducatisti non hanno più molto da chiedere per se stessi in questa stagione. Dopo l’ufficializzazione nel team Factory di Bastianini e le conferme della line up Pramac è arrivata anche la conferma per entrambi Mooney Vr46. Possono dare gas e far gioco di squadra, qualora ci riuscissero.

In mezzo a loro ci sarà anche un gran bel Maverick Vinales che pare risorto nelle ultime gare. Ha dichiarato di arrivare ad Aragon con l’intenzione di vincere la gara adesso che la sua Aprilia lo asseconda: potrebbe pure provarci. Più appannato il suo compagno Espargaro che ha perso una posizione in classifica generale ma che vorrà far di tutto per mantenere almeno quella.

Veniamo alle note lietissime. Marc Marquez ha annunciato il suo rientro e chissà… ci regalerà un’altra delle sue perle? L’infortunio lo ha reso più “mortale” e gli ha donato più “indulgenza” da parte di coloro che si erano stufati del suo dominio (ivi compreso chi scrive). Se recupererà il feeling potrebbe essere colui che avrà il compito di “decidere” il mondiale 2022. Sono pronto a scommettere che vincerà almeno la gara delle “giapu” in quel di Aragon salvo risalire la china sin dai prossimi appuntamenti.

Al rientro anche Mir sulla Suzuki e Cal Crutchlow che prenderà il posto di Dovizioso ritirato sulla Yamaha RNF.

Con LCR che ha confermato Nakagami (farà coppia con Rins ex Suzuki), si completa un altro tassello dello schieramento 2023. In pratica rimane un unico posto in GasGas Tech3 per il quale il favorito ad affiancare Pol Espargaro dovrebbe essere Augusto Fernandez. Il team userà delle KTM versione 2023.

Usciranno da giro “buono” Remy Gardner e Raul Fernandez, ovvero i due “ufficiali KTM” Moto2 che si contesero il campionato 2021. Un anno solo di Motogp per loro sotto l’ala di KTM e Red Bull… insomma come per i “cugini” a quattro ruote?

Buona gara a tutti e che vinca il migliore……

 

Salvatore V.

 

 

(immagine in evidenza tratta dal sito di sportmediaset)

MOTOGP 2022-GP D’AUSTRIA SPIELBERG

Il tredicesimo appuntamento stagionale della MotoGp va in scena sul tracciato di Spielberg. Il Red Bull Ring si presenta ai piloti modificato grazie all’inserimento di una terribile chicane a metà del rettilineo in salita dopo curva 1.

(immagine tratta dal sito reddit)

La scelta di introdurre tale novità è scaturita dopo le polemiche seguite agli incidenti degli scorsi anni. La speranza è che la pezza non sia peggiore del buco.

Per anni l’Austria è stata feudo Ducati grazie alle vittorie dei vari Iannone, Dovizioso, Lorenzo, Martin. La Gp22 di Borgo Panigale si presenta come favorita non solo grazie alla competitività assoluta che la moto di Dall’Igna ha mostrato negli ultimi tempi, ma anche dalla tradizione.

L’aver spezzato il rettilineo sul quale le rosse bolognesi avevano modo di allungare non dovrebbe essere un grosso handicap per i piloti in sella al gioiello italiano.

Le ultime due vittorie (consecutive) di Pecco Bagnaia hanno spostato l’inerzia del campionato seppur il distacco che il leader Fabio Quartararo ha sui suoi inseguitori è ancora piuttosto ampio. L’acciaccato Espargaro segue a 22 punti mentre lo stesso Pecco è a 49 lunghezze di distanza. Le otto gare che restano per completare la stagione mettono in palio 200 punti quindi quei giochi che sembravano chiusi oggi non lo sono più.

Il francese della Yamaha dovrà correre all’attacco su un circuito non proprio gradito. Il suo compito è evitare di presentarsi in una situazione ancora più delicata a Misano tra quindici giorni: perdere troppi punti nei prossimi due appuntamenti sarebbe deleterio dal punto di vista psicologico. Quartararo non potrà che contare sulle sue uniche forze visti i risultati dei compagni di marca e si troverà da solo contro una schiera di assatanati che potrebbero aiutare la rimonta dei suoi più diretti avversari.

Oltre ai due sopracitati avversari avrà contro almeno con altre quattro Ducati (Miller, Bastianini, Zarco, Martin). Ma dovrà incrociare le ruote anche con Maverick Vinales che, sull’altro gioiello italiano, ha ormai trovato il feeling e ritrovato il suo modo di guidare.  Sarà obbligato a tenere d’occhio le Ktm che, nonostante la moto 2022, vorranno far bene sulla pista di casa. Il tutto senza dimenticare le due equilibrate Suzuki in cerca dell’ultimo acuto prima del mesto ritiro di fine anno. Sembra assurdo ma gli unici dai quali non dovrà guardarsi sono i suoi compagni di marca e le sempre più inconsistenti Honda.

Un quadro tutt’altro che semplice per Fabio che ha tutto da perdere. Aleix Espargaro (ancora acciaccato) e soprattutto Pecco Bagnaia avranno la serenità di correre sapendo di aver tutta da guadagnare.

A complicargli le operazioni in pista ci sarà anche la pioggia prevista per la giornata odierna ed assente sabato e domenica secondo le previsioni attuali. Un giorno in meno di messa a punto e ricerca della gomma giusta che si sarebbe risparmiato volentieri soprattutto perché le Fp3 del sabato saranno le uniche davvero decisive anche per la definizione delle Q.

Gli ingredienti necessari per divertirsi ci sono tutti.

Buona gara.

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito ufficiale della Motogp)

MOTOGP 2022-BRITISH GP SILVERSTONE

Dopo ben cinque settimane di stop i ragazzi del Motomondiale( sono un po’ retro’, lo sò) tornano in sella alle loro belve sulla pista di Silverstone.

Comincia la seconda parte di stagione, quella che ci regalerà il campione annunciato. Faccio un breve recap per chi avesse perso il filo del discorso.

In classifica generale “lidera” Fabio Quartararo che, in sella all’unica Yamaha competitiva (sigh), ha un bel distacco sui piloti con le moto più performanti.

Il francese ha però “solo” 21 punti di vantaggio su quel mastino di Aleix Espargaro.  Lo spagnolo sta portando a termine la stagione della vita in sella a quell’Aprilia che ha fatto lo step più importante da quando è tornata in MotoGp. Al netto della vittoria di tappa, ne è testimonianza la crescita graduale di Maverick Vinales. Il podio nell’ultimo appuntamento prima della pausa estiva gli darà morale.

I piloti Ducati sono quelli più “vittoriosi” con Bagnaia e Bastianini in grado di vincere quanto Fabio Quartararo. Ma anche di perdersi in “assoluti pomeriggi” nei quali addormentarsi posizionando orizzontalmente la propria Ducati piuttosto che portarla in fondo con molta cautela in posizioni non degne della rossa bolognese. Meglio di loro la formichina Zarco…

La pista (e la classifica) dicono chiaramente che a Bologna sono stati bravi con il mezzo meccanico ma non altrettanto perfetti nel metterla sull’asfalto.

Ci attende una seconda parte di stagione in cui ci si potrà divertire. Fabio potrà amministrare sapientemente sulle piste poco favorevoli e Bagnaia dovrà dare il tutto per tutto in ogni centimetro di pista a partire dal venerdì.

Il più sereno di tutti è Aleix che non ha nessun obbligo di risultato e, stai a vedere, magari piazza la zampata.

Nel frattempo il mercato piloti si è mosso.

Alex Marquez ha trovato casa da Gresini che perderà Bastianini (ufficiale o Pramac ancora non si sa).

Cecchinello si è accaparrato i servigi di Alex Rins appiedato dal ritiro Suzuki.

Non si ha ancora nulla di ufficiale per quanto concerne l’altro suzukista Joan Mir che però ormai è scontato farà coppia con Marc Marquez in HRC.

Per il resto la situazione è molto fluida. Oliveira ha trovato le porte sbarrate in Ducati e quasi sicuramente troverà una sistemazione in Aprilia.

Per quanto concerne il meteo (sempre pazzerello in Inghilterra) ad oggi è previsto asciutto e caldo nemmeno troppo intenso, quindi le condizioni ideali per correre in moto. Smarcata la questione i centauri si troveranno a fare i conti con i soliti saltellamenti in frenata causati dalle F1 che con la loro forza frenante “ammucchiano” l’asfalto in prossimità delle curve.

Bando alle ciance e finalmente fiato ai motori.

Buon divertimento a tutti.

Salvatore V.

 

UPDATE

Andrea Dovizioso ha annunciato il ritiro dalle corse MotoGp in occasione del prossimo Gp della Riviera a Misano Adriatico. Finisce la carriera di un buon pilota con il rammarico di non aver compreso che forse scegliere Aprilia avrebbe donato lui una chiusura degna di quello cha ha fatto in MotoGp.

 

(immagine in evidenza tratta dal sito ufficiale della Motogp)

MOTOGP 2022- GP D’OLANDA ASSEN

Ennesimo back to back dell’anno, per fortuna con soli 650 km di distanza. Sarà che l’ambiente MotoGp vanta infinitamente meno risorse della F1. Sarà che non ce la menano ogni maledetta domenica con la “sostenibilità” e l’ecologia. Sarà che sono meno paraculi.Sarà che pensano a correre e fare il proprio mestiere invece di essere ipocriti ad ogni dichiarazione ma almeno il calendario gare lo sanno fare.  Le scorribande avanti ed indietro per il pianeta sono state evitate.

Sotto tantissimi aspetti l’ambiente attuale delle due ruote è (e per fortuna) indietro di un ventennio rispetto alle quattro ruote, essendo infinitamente più semplice. Voglio fare il buonista e pensare che ci sia raziocinio dietro queste scelte. Altri (e magari ci prendono) potrebbero pensare che, con più risorse economiche a disposizione, anche loro si omologherebbero agli eccessi della Formula 1.

Tutti gli anni che si arriva ad Assen parte la storia dell’Università del Motociclismo snaturata per diventare una semplice High School… lo diciamo anche stavolta però confrontando di sotto i layout e l’anno prossimo eviteremo accuratamente.

 

Eppure Assen ha la particolarità di essere sempre stata sede del Gp D’olanda a due ruote sin dal 1949, il che la rende unica nel panorama delle corse in moto. In altre nazioni la sede è cambiata più volte. In altre nazioni sono saltate edizioni del Gp nazionale. Assen è sempre stata presente eccezion fatta nel 2020 per i noti fatti della pandemia.

E’ una pista bella, old style con punti di forte velocità e curve che vanno dal lento al velocissimo. Un circuito completo che è stato teatro di grandi battaglie sin dai tempi delle 2 tempi ma anche delle 4 SBK.

Una pista che in passato ha visto duelli rusticani all’ingresso dell’ultima chicane prima del traguardo. Mi viene in mente la caduta di Colin Edwards nel 2006 nel tentativo di battagliare con Hayden che sarebbe diventato Wc a fine stagione.

Ma anche il taglio di Rossi in battaglia con Marquez nell’anno in cui finì l’idillio tra i due e si gettarono le maschere una volta per tutte.

E le immagini di un crash spaventoso (per fortuna non cruento) della gara Supersport 2000 quando prima della suddetta Chicane Kellner ruppe il motore della sua R6 inondando la pista d’olio in prossimità della staccata e scatenando una serie di scivolate che ammucchiò diversi piloti nelle protezioni con tanto di soccorsi in pista.

Lo status quo stagionale pare ormai consolidato a prescindere dal tipo di pista. Fabio Quartararo non ha la necessità di strafare e questo gli toglie automaticamente pressione di dosso aiutandolo a far ancor meglio il suo mestiere. Le moto migliori del 2022 (Ducati) dovranno ritrovare i due piloti che hanno vinto cinque gare su dieci per cercare di mettere pepe ad un campionato che ha preso la via della Francia in maniera abbastanza netta. Nel frattempo gli alfieri bolognesi dovranno evitare di farsi sgambetti a vicenda.

Un occhio aperto va sempre tenuto sulle Aprilia che se la possono giocare tutte le domeniche.

A confondere i valori in campo ci sono le forti possibilità di pioggia previste durante il fine settimana. Ed ecco che con l’acqua potrebbero uscire fuori specialisti come Zarco e Miller, oppure Binder ed Oliveira che, con le KTM, hanno l’opportunità di azzerare lo svantaggio tecnico attuale.

Ma si sa, nelle corse fare la figura del fenomeno o del brocco è un attimo, soprattutto quando piove.

Dei piloti in griglia qui hanno già vinto il sopracitato Miller (la sua prima assoluta e pure bagnata nel 2016), Maverick Vinales nel 2019 e Fabio Quartararo lo scorso anno. Morbidelli, Nakagami, Alex Marquez, Zarco, Martin, Pol Espargaro vantano una vittoria a testa nelle categorie minori mentre Pecco Bagnaia una in Moto3 ed una in Moto2: è necessario che metta giù il full.

Buona visione.

 

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito motorbox)