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ATTO QUINTO, DOVIZIOSOOOOOOOO!!!

CHE GARA!! CHE GARAAAAAAA!!!

3 giri che resteranno nella storia come Barcellona 2009, 3 giri che li riguarderai ogni volta e sarai li con la stessa identica tensione di oggi, arriverai alle ultime due curve e sarai a dire “non ce la fa, non ce la fa” …ti sentirai salire lo sconforto, ma un solo istante dopo, vedrai quella manovra incredibile e tornerai ad avere la pelle d’oca, cominciando a esultare come in quel momento!

GRAZIE DOVIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!

Si temeva di sorbirsi una ennesima gara di dominio Honda/Marquez, ma il Forlivese non ne ha voluto sapere e questa volta, quello che aveva la moto migliore era il 93. Credo che fin dal via Marquez abbia capito che Dovi non gli avrebbe lasciato vita facile, forse anche ricordando la gara del 2017, tanto da sbagliare subito in curva 2 portando largo anche Dovi.

In quel momento, il pensiero era, dai che si rimescolano un pò le carte e almeno qualche giro di duelli e battaglie ce le vediamo, invece che assistere alla MOTOnoiaGP e proliferare di #bastaMarquezHonda #dateunaltramotoaMarquez . Però bastano pochi giri ed ecco la davanti il duo Marquez Dovizioso.

Lo Spagnolo pareva averne più dell’Italiano, ed ha iniziato un martellare di tempi costanti e rapidissimi, fra il 24 alto e il 23 basso, ma il Ducatista è rimasto li, senza farsi sfiancare, anzi, sfiancando lui il favorito per la corsa.

Passano i giri e con il Dovi davanti, pare che Marc continui ad averne ancora di più e sembra che lo studi ad ogni curva, tanto da sembrare che ogni istante sarebbe potuto arrivare il sorpasso e rivederlo provare ad andare via.

Attesa, attesa, i due sempre li e quando Marc, nel T4 passa Dovi, beh AD04 non sta li a farsi prendere dal panico, non oggi, oggi vuole giocarsela fino alla fine e gli replica subito in curva uno, staccando come non esistesse domani. I due salgono verso curva 2 appaiati, nessuno vuole mollare, ma la curva è a favore di Marc, e via dentro.

Dovi mostra ancora di non essere domo, resta li attaccato e sul rettifilo del traguardo ci riprova, ma stavolta arriva un filo lungo alla 1 e lo spagnolo ritorna davanti.

Passa un’altro giro, la Ducati è sempre li sul codone della Honda, paiono due mezzi uniti assieme, rettifilo del traguardo e Marquez si vede ancora Dovi al suo fianco e cerca di spingerlo verso il muro (mi pareva il campione che non sa accettare di venir battuto) staccata e Dovi ripassa, ma alla 2 è ancora il motore Honda ad avere la meglio.

Ultimo giro, pare impossibile, sembra che MM93 stia dando il massimo e allunghi, si spera nel T3 e l’uscita della 9, ma ci son troppi metri, speri nella 10, ma non c’è modo d’attaccare, diamine, vince Marquez…

…ma quando arrivano all’ultima curva, vedi Dovi entrare alla Marquez, come fece lo Spagnolo nel 2017, una manovra che non ti aspetteresti mai dal Forlivese, sei li ad occhi sgranati, si toccano, speri che riesca a chiudere quella curva, ti aspetti che Marquez possa aprire il gas prima e una volata fino al traguardo, ma invece no, Dovi compie una magia, apre il gas e s’invola a VINCEREEEE!!!

ATTO QUINTO!!!

Zeltweg 2017, Motegi 2017, Qatar 2018, Quatar 2019 e Zeltweg 2019

Credo che sia la vittoria più bella di sempre di Dovizioso, sopratutto arrivata senza avere il mezzo migliore nella sfida.

PS so che in pistya c’erano altri piloti, ma ricordo che sul podio è finito Quartararò, il resto erano comparse (uso questo trucco perchè son troppo felice/esaltato/carico)

GRAZIE, GRAZIE ANDREA!!!

Dovrei parlare anche di Moto2 e Moto3?

Bravo Binder a farsi il regalo di compleanno e vincere in Moto2, con Marquez alle sue spalle che allunga in classifica, precedendo Navarro. Peccato per la caduta fra Marini e Bastianini, che potevano giocarsi la vittoria.

Bravo Fenati a tornare alla vittoria, davanti a Arbolino e McPhee che fregano all’ultimo un Vietti favoloso, che sbaglia “solo” a prendere il limitatore a 2 metri dal traguardo, finendo quarto.

Saluti

Davide_esaltato_QV

MotoGp 2019- Round Austria myWorld Motorrad Grand Prix von Osterreich

Dopo aver fatto le vacanze in luglio gli uomini del Motomondiale si sobbarcano gli straordinari e corrono due domeniche di fila per potersi fare il Ferragosto sulla spiaggia liberi da impegni. Infatti ci si catapulta al Red Bull Ring dopo il Weekend di Brno compreso di codazzo con i turni di prove estivi. Insomma un super lavoro dopo l’ozio per permetter loro di guadagnarsi la pagnotta.
Durante i test di Brno è purtroppo caduto malamente il Suzukista Mir che probabilmente non sarà della partita in Austria, mentre Valentino ha provato il motore nuovo per la moto 2020 nella speranza che ciò possa cambiare qualcosa ma pare che sia rimasto deluso in quanto i cavalli in più trovati paion esser ronzini invece che purosangue.
L’onnipresente Carletto Pernat non ha perso l’occasione di rispondere alla sua maniera a chi lo ha intervistato. Ha sentenziato che Ducati ha perso il vantaggio di motore su Honda e che per questo nei prossimi anni non vincerà alcun mondiale…però Valentino ha delle chances perché Yamaha ha provato un nuovo motore…..Boh!!!. come se Ducati non potesse più evolvere da un anno per l’altro mentre gli altri lo fanno…. Il personaggio è sempre troppo controverso e spesso e volentieri dice cose per mettere in luce se stesso piuttosto che la realtà dei fatti, quindi va preso con le molle e a piccole dosi.
Da registrare anche la polemica tra Rins e Piero Taramasso di Michelin che ha tirato le orecchie allo spagnolo per essersi lamentato di un tempo totale gara 2019 superiore al 2018: evviva i piloti muti!
Lamentarsi del monofornitore di pneumatici pare sia vietato per regolamento come in altre categorie del Motorsport e comincio anche a pensare che sia pure controproducente.

Normale amministrazione quindi, come normale amministrazione rischia di essere lo svolgimento delle gare delle due classi più grandi. Azzeccare il vincitore della Moto3 equivale invece a fare sei al superenalotto, tanto alto è il livello di incertezza in quello che mi sento definire come il più bel campionato di Moto3 visto sinora. Saranno in lotta per la vittoria i soliti dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici piloti e tra quelli i nostri ragazzini terribili. Non conviene pronosticare in quanto il rischio della figura pessima è vicino alla certezza.

Nelle altre due classi potrebbe essere un doppio Marquez come domenica scorsa ed altre tante volte quest’anno… e qui apro una parentesi malinconica.
Scorrere i risultati delle gare e vedere che le due classi “maggiori” portano spesso lo stesso cognome in vetta alla classifica mi fa tornare indietro ad un anno fantastico, il 1985. Quell’anno a fine stagione la classe 250 e quella 500 videro un solo cognome in alto: Spencer. Ciò che però rese specialissimo quell’anno fu che, a parte il cognome, anche il nome di battesimo era lo stesso….Freddie….Freddie Spencer…Fast Freddie.
Fu l’ultimo in grado di vincere due classi contemporaneamente e fu il primo di cui mi innamorai seguendo le moto. La faccia da ragazzino, quasi un “nerd”, che faceva scuola e doposcuola ai colleghi inventando un nuovo modo di stare in sella e di disegnare le traiettorie direttamente dalla Louisiana.
Ma non mi voglio far prendere dalla nostalgia e passo avanti.

Immagine tratta da pinterest.com

In Moto2 il fratellino di Marc ha messo a posto tutti i tasselli e quest’anno finalmente dovrebbe riuscire a centrare il mondiale: è alla quinta stagione e rischia di restare per sempre senza corona, quindi che muova le terga. A dargli una mano ci stanno pensando gli avversari che man mano si stanno perdendo tra mille problemi ed un attrazione particolare per i pascoli d’erba fresca di montagna piuttosto che per le spiagge ghiaiose. Sia Luthi che Baldassarri stanno sbagliando troppo e non riescono a tenere in mente che la prima regola per vincere una gara è finirla.

La nostra MotoGP.
Da quando si corre a Zeltweg ha sempre e soltanto vinto una Ducati e per tre anni di fila. Dopo aver detto questo che i Ducatisti si sentano pur liberi di preoccuparsi. Il cannibale marziano spagnolo avrà tutta l’intenzione di spezzare questa serie. Marc qui non ha mai vinto e già solo questo ci basta per capire il mood con cui metterà il casco in testa al Red Bull Ring. E’ una pista da allunghi, in cui conta una moto con gran motore e gran stabilità in frenata. Queste sono le peculiarità Ducati quindi servirà un Dovizioso iper eccellente per poterla spuntare, tanto Marquez non si porrà problemi di pista sfavorevole e che gira a destra.
Poche sono le aspettative per gli altri in pista.
Rins è talvolta ottimo e talvolta discreto, per cui la media del suo rendimento rispecchia quanto fu detto ad inizio mondiale in cui lo si vedeva competitivo solo in alcune occasioni esattamente come la sua moto.
Vinales resta un oggetto indecifrabile almeno quanto lo è la sua Yamaha.. funzionano entrambi a fasi alterne e tocca sperare che l’alternarsi delle fasi possa coincidere in un momento alto per entrambi se vogliamo vederli di nuovo vincere.
Rossi: vediamo cosa farà Maverick Vinales…se lui andrà bene Vale farà gara nelle retrovie o, al contrario, se lo spagnolo farà male lui potrà correre almeno in vista del podio perché di vittoria non credo se ne possa parlare. Assurdo vero? Dopo tanti mondiali visti e rivisti ancora non me lo spiego…
Direi che possiamo anche tralasciare gli altri ed evitarci l’elenco dei nomi con il solito copia/incolla delle recensioni passate per non annoiare i lettori, tanto i regolamenti ben studiati sono riusciti a definire bene le posizioni e toglierci il gusto del dubbio anche in caso di gara bagnata..
Lieto, fiero ed orgoglioso di recitare il mea culpa se i fatti mi dovessero smentire.
Buon divertimento…lo spero per tutti.

ULTIM’ORA
Sky ha diffuso la notizia di un clamoroso ritorno di Jorge in Ducati, trattativa apertasi la domenica sera di Brno dopo un incontro tra il managment di Borgo Panigale ed il manager del pilota.
Il rientro sarebbe all’interno del box Pramac al posto di Jack Miller in quanto le due moto del team principale resterebbero per Dovizioso e Petrucci.
Si aprono scenari suggestivi. Ma sarà vero? O solo fantamercato per scaldare un ambiente che attualmente pare plafonato?
Chi salirebbe sulla seconda Honda? Quale il destino di Miller? Quale ingegnere per Lorenzo visto che Gabarrini è stato dedicato a Bagnaia?
Di sicuro dietro c’è la mano di Gigi Dall’Igna che ha sempre stimato “Giorgio”. A voi i commenti ed i giudizi.

Immagine tratta dal sito corsedimoto.com

Su Sky in TV canale 208
Domenica 11 agosto
10.00: Diretta MotoE Gara
11.00: Diretta Moto3 Gara
12.20: Diretta Moto2 Gara
13.15: Paddock Live Gara
13.30: Grid Pre-Gara MotoGP
14.00: Diretta MotoGP Gara

in differita su Tv8
Domenica 11 agosto
13.00: Studio MotoGP
13.15: Differita MotoE Gara
13.30: Studio MotoGP
14.00: Differita Moto3 Gara
15.00: Studio MotoGP
15.30: Differita Moto2 Gara
16.15: Studio MotoGP
17.00: Differita MotoGP Gara

immagine in evidenza tratta dal sito it.wikipedia.org

Salvatore Valerioti

Brno 2019- La Moto3, la Noia2, la NoiaGP

Di solito si comincia un articolo dall’evento clou della giornata che come tutte le domeniche dovrebbe essere la MotoGP. Uso il condizionale perché il titolo dà il senso del pathos che la gara ha regalato agli spettatori che ormai sanno come andrà a finire già dal giovedì..
E giust’appunto voglio cominciare dalla gara dei ragazzini perché quella riserva sempre emozioni, sorprese, spettacolo al quale spesso non diamo il risalto che merita. Tutti ammucchiati per 20 giri, uno di fianco all’altro con gli occhi iniettati di sangue e la voglia di non mollare un centimetro Any Given Sunday. E ne è venuta fuori un altra bella gara dove i tatticismi lasciano spazio al cuore ed alla follia, dove non si riescono a contare i sorpassi totali perché ci si annoia ad annotarli perché si perderebbe l’opportunità di guardarli. Alla fine l’ha spuntata Canet che ha fatto una gara intelligente limitandosi a stare ammucchiato nel gruppo da 15 ed uscendo fuori al momento opportuno per vincerla davanti a due italiani, Lorenzo dalla Porta e Tony Arbolino.
Gara fantastica del ragazzo Leopard che, partito diciassettesimo, ha rimontato con serenità da veterano fino a giocarsi la vittoria perché ha fame e voglia. Altra menzione di giornata va a Niccolò Antonelli che è partito dal box per risorgere a pochi giri dalla fine sino al secondo posto. Purtroppo sul finale aveva finito gomme ed anima, ed il suo splendido rimontone si è concretizzato in un misero quinto posto che ha fatto comunque scendere la lacrimuccia a papà Simoncelli. Peccato che l’abbia spenta lui sulla griglia, perché questa poteva vincerla senza quell’errore.

Passiamo alla Noia2……..
Si, la noia perché è stata una gara monotona dove Marquez Jr ha preso il comando senza che ci fosse possibilità di impensierirlo come negli ultimi tempi è ormai una costante. Alle sue spalle sono successe fondamentalmente le solite cose senza grosse emozioni, ovvero la caduta di Lowes, quella di Pasini, ed anche quella di Luthi che si allontana in campionato.
Per noi italiani un emozione però c’è stata: quella di vedere al secondo ed al terzo posto i due rookies Digiannantonio e Bastianini, il quale in rimonta è riuscito a sopravanzare Navarro all’ultimo giro regalandoci l’unico sussulto di tutta la gara. Malissimo Baldassari precipitato nelle retrovie ed ormai lontano dal titolo a meno di miracoli che ad oggi paiono improbabili.

Dulcis in fundo la NoiaGp….
Già…la noia. Ormai Marc ha deciso di uccidere il campionato lasciando agli altri il ruolo di “scomparse”. Il menu è sempre lo stesso: parte in testa, si lascia annusare i vapori dello scarico sino a circa metà gara e poi dà uno strappo degno del miglior Pantani sul Mortirolo fiaccando le gambe della concorrenza che lo vedono diventare sempre più un puntino davanti a loro, una chimera, una sirena che ti ammalia e che quando l’avvicini ti sfugge di mano. Anche oggi il copione è stato lo stesso, esattamente come nei posti dietro di lui. Dovizioso secondo è quasi sempre la prima Ducati. Miller terzo è quasi sempre la prima moto dei team “meno” ufficiali”. Zarco è sempre la prima KTM se si sono sdraiate tutte le altre. Valentino è la prima Yamaha quando la moto non funziona. Iannone è la seconda Aprilia che lotta con Abraham e Rabat che scendono in pista con pezzi di antiquariato. Vinales è quello che si eclissa perdendosi nelle retrovie senza darsi un perché…
Per restare nella normalità più assoluta Marc ha pensato di regalarci il suo pezzo forte con chiusura d’avantreno e botta di gomito per non cadere.
Purtroppo il livello di spettacolo è sceso in maniera evidente. Ai tempi del nostro Vale le vittorie erano sempre tante e straripanti come adesso, ma almeno Rossi sbagliava partenza o prove e doveva rimontare, rendendo le gare un minimo più interessanti. Marquez no.
Fa semplicemente un altro sport e lo ha dimostrato ieri con la pole realizzata annichilendo tutti con le gomme slick fingendo che non piovesse.
Carmelo Ezpeleta deve cominciare a riflettere, deve trovare un modo per rimescolare le carte in tavola come usava fare il buon Ecclestone appena fiutava che il suo gioiello iniziava a perdere attrattività. Non serve ostinarsi a tener dentro un Valentino che forse vorrebbe godersi i milioni sotto una palma, serve piuttosto spostare Marquez su un altra moto e dare vita ad un giostra di cambiamenti per restituire verve ad un campionato che si chiuderà ben prima dell’ultima gara.
La prossima domenica tutti al Red Bull Ring di Zeltweg. E’ una pista Ducati viste le vittorie degli ultimi anni, ma è pur vero che Marquez è sempre finito ad un soffio ed il suo stato di grazia attuale è ben superiore a quel soffio ed ai centesimi di distacco rimediati.
Alla prossima.

immagine in evidenza tratta dal sito sportfair.it

Salvatore Valerioti
@icemankr7

MotoGp 2019 – Monster Energy Grand Prix České republiky

Rieccoci qui a parlare di MotoGP…

…la stagione è così ricca, spettacolare, incerta, oltre che emozionante, che quasi quasi, vi parlo del matrimonio di Uccio e Pamela, con testimone ovviamente Valentino Rossi, in una Tavullia blindatissima…

…non tutto è filato liscio è c’è stato un momento di debacle, quando il buon Salucci, ha sbagliato a pronunciare le frasi del rito di matrimonio…

OK LA SMETTO

L’altro giorno mi riguastavo il gp del 1989, con la sfida fra Schwantz e Rainey, e visto che qui il circuito non è mai variato dal 1987, fa davvero impressione vedere le differenze di velocità in curva, cambi di direzione, ma sopratutto, rendersi conto che oggi, anche l’ultimo della motogp è terribilmente più rapido di chi vinse la gara. Fa specie vedere che nello stesso circuito, pareva ci fosse chi si giocava il mondiale e chi fosse in circolazione turistica, con mezzi messi assieme alla meno peggio la sera prima..

OK LA SMETTO…NON STO FACENDO MANCO UN ARTICOLO STORICO

Lo scorso anno, il tracciato Ceco fu terreno di caccia Ducati, ma, considerando le prestazioni in discesa del marchio Italiano, c’è margine di vedere il podio con vari colori della casa di Iwata, seppur con Marquez ancora solito favorito.

In Ducati dicono di aver trovato qualche buona soluzione tecnica, mentre dal lato Yamaha, il buon Rossi se la mette già via e pensa a come sviluppare la M1 2020, ma sicuramente non smetterà di provarci in questa stagione e come lui Vinales, Quartararò e Morbidelli.

Lorenzo sarà ancora sostituito da Bradl, non essendo riuscito a recuperare il problema fisico alla schiena e facilmente salterà ancora qualche corsa. La Suzuki correrà a tre punte, con la wild card di Guintolì.

Aprilia continua la campagna investimenti per migliorare la moto e pesca ancora una volta dalla F1, portando Marco De Luca, un ex progettista di Ferrari e McLaren.

In KTM si parla dei 64000 euro di multa presi da Espargarò, per aver guidato con patente sospesa.

Moto2

Bulega da l’annuncio di lasciare la accademy e il team  VR46 a fine stagione. Separazione senza polemiche o strascichi, bensì grandi dichiarazioni d’affetto e amicizia.

Lotta per il titolo sempre con favorito Marquez, Luthi sempre presente e un Baldassarri  chiamato a rifarsi vedere come quello d’inizio stagione.

Curioso che chiunque sia il vincitore della classe di mezzo, quasi sicuramente sarà costretto a non poter salire in motogp, visto che non ci sono selle vacanti, visto che pure Avintia ha riconfermato Rabat.

Moto3

Si può solo aspettare la fine della corsa, per capire chi trionferà, mancando un vero favorito e con un livello quanto mai pari fra i vari piloti, speriamo in Dalla Porta, attuale leader di classifica.

ORARI SKY SPORT MOTOGP (DIRETTA)

Domenica 10 marzo
15:00 – Gara Moto3
16:20 – Gara Moto2
18:00 – Gara MotoGP

ORARI TV8 (SINTESI E DIFFERITA)

Domenica 10 marzo
18:00 – Gara Moto3
19:15 – Gara Moto2
21:00 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

LA CERTA, LA PROBABILE E LA TANTO ATTESA

LA CERTA

Era impensabile credere che sarebbe potuta andare diversamente, ed infatti, come da programma, ecco giunta la decima sonata di Marquez sul circuito del Sachsenring. Gara che lo ha visto in difficoltà forse solo all’avvio, dopo di che ha impostato il suo passo e non ce ne stata per nessuno, esattamente da programma e come in quasi tutte le edizioni (ad eccezione di quella famigerata con tutti partiti dal box meno Bradl).

Alle sue spalle una lotta per il podio fra Rins, Vinales e Crutchlow, risoltasi con il pilota Suzuki che perde la moto in curva 11, quando stava ottenendo abbastanza facilmente la seconda posizione, davvero un peccato per Brivio e Suzuki, che vedono sfumare un’altra buona prestazione dopo quella di Assen. Vinales e Crutchlow restano vicini per quasi tutta la gara, non dandosi però fastidio e chiudono in quest’ordine.

La parte più interessante della gara è stata dietro di loro, con una lotta abbastanza accesa fra Petrucci, Dovizioso, Mir e Miller, con un Rossi semplice spettatore. A spuntarla è proprio Petrux, con un Dovi che almeno ha un passo migliore di quello che ha tenuto per il resto del weekend. Miller e Mir ci mettono l’anima, ma alla fine devono accontentarsi di arrivare dietro ai Ducatisti.

Rossi, decisamente anonimo per tutto il weekend, il solo momento in cui pareva riaver trovato feeling è stato nel Q1, ma dopo la scivolata, è ritornato a non aver fiducia nella sua M1. Da Le Mans a oggi, penso che sia il peggior ruolino di marcia di sempre per il dottore, anche se non sempre per colpa sua, ma pare un preambolo per quello che sarà presto il momento di dire addio alla motogp. (Sapete bene quanto mi sia difficile dire queste parole)

Quartararò ancora una volta spreca una grande occasione, buttando via la gara dopo un giro, forse preso da un eccesso di foga, per andarsi a riprendere le posizioni di testa, dopo un avvio incerto e un contatto in curva uno.

Aprilia finalmente pare iniziare a risalire la china, anche se Espargarò non finisce la gara. La moto finalmente non pare più quel mezzo inguidabile ed inizia ad avere delle prestazioni buone, seppur lo step per arrivare davanti è ancora lungo. Ktm invece ancora intruffolata nelle retrovie.

LA PROBABILE

Anche in moto2 vince un Marquez, con un dominio pari a quello del fratello, mettendo giù un passo che nessuno riusciva a replicare. Dietro di lui una bella lotta fra Binder, Schrotter, con Luthi che stende Vierge e prende un long lap penalty, facendo arrivare quarto il buon Di Giannantonio.

Baldassarri mai della partita, intrappolato nelle posizioni che vanno dalla ottava alla dodicesima, finendo settimo e ancora più distaccato in classifica mondiale. Marini che era partito alla grande, sin da subito ha perso prestazione e chiude mestamente in decima posizione.

LA TANTO ATTESA

Finalmente il buon Dalla Porta vince una battaglia all’ultimo giro, non facendosi fregare, stando buono alle spalle di Canet nell’ultimo giro, per poi attaccare nel discesone. Passa portandosi dietro il compagno di squadra Ramirez, ottenendo una doppietta per Leopard e la prima posizione in classifica, visto che Canet chiude terzo.

C’è da sperare che questa vittoria sia la prima di molte nella seconda parte di stagione, visto che Dalla Porta pare quanto mai in palla e Canet invece molto capace di complicarsi il weekend di gara nelle prove.

Buona la gara di Fenati che chiude quarto, mentre gli altri piloti tricolore non son mai stati della partita, con quelli del team sky, finiti fuori.

Ora diamo il riposo al mondo delle due ruote, che tornerà a correre a Brno il 4 Agosto

Saluti

Davide_QV