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FERRARI SF21

All’appello 2021 mancava solo lei, la SF21.

Dulcis in fundo? Lo dirà la pista.

Presentata oggi la monoposto che dovrà farsi carico di risollevare le sorti rosse dopo la sciagurata stagione 2020.

Resta il “muso largo” , per la somma delusione di tutti coloro che pensano che sia quello il fattore determinante per andar forte. Ciononostante è stato “smagrito” ed i tecnici di Maranello sono riusciti nell’ operazione senza usare alcun gettone di sviluppo.

Ridisegnata la punta ed i piloni che si collegano con l’ala anteriore: c’è la ragionevole certezza che lo avrebbero snellito ancor più, se non fossero stati “impediti”.

I due famigerati tokens sono stati spesi per rivedere totalmente il retrotreno, nella speranza di migliorare quel posteriore che ha mandato ai pazzi i piloti dello scorso anno.

Scatola cambio e geometria delle sospensioni riviste per recuperare il controllo del retrotreno ed anche quei punti di carico che il nuovo fondo tagliato ha portato via.

La zona centrale della vettura appare profondamente rivista per una gestione diversa dei flussi verso il fondo e l’ala. Nuova la presa d’aria sopra la testa del pilota ed il disegno delle pance che risultano molto scavate come da scuola Mercedes.

La pista parlerà tra pochi giorni. Serviranno chilometri e chilometri per capirne la bontà e magari un clima più sereno di quello che si è creato intorno alla Scuderia negli ultimi tempi.

Il lavoro più importante è stato fatto a livello PU scegliendo di rifarne una nuova e tenerla congelata per l’intero 2021 piuttosto che sviluppare la vecchia con un paio di upgrade durante la stagione. Evidentemente le limitazioni imposte non avrebbero permesso di mettere in pista un motore decoroso sviluppato sulla base di quello esistente.

Ad ascoltare i “si dice” parrebbe che in Ferrari abbiano recuperato l’80% della potenza perduta nel 2020. Vedremo se saranno sufficienti a far stare i rossi almeno nel midfield con discreta costanza, anziché farsi sverniciare sul dritto da chicchessià Williams compresa come troppo spesso accaduto l’anno scorso.

Al primo impatto si ha l’ìmpressione che a Maranello abbiano lavorato più degli altri….come era necessario fare.

Due parole sulla livrea? Piacevole il rosso sfumato, terribile l’accostamento del verde…

Io ve l’ho presentata (senza nessuna presunzione)… a voi giudizi e commenti.

 

PS.

Vogliate concedermi un pensiero personale.

Pensando a Charles e Carlos di fianco all’auto ho avuto un sussulto che ha portato alla memoria i ricordi d’infanzia..

Ho pensato alla peggior Ferrari che avessi visto nella mia vita (la T5).. come per incanto mi sono sobbalzate nel cuore le speranze riposte in “quei due” giovani ad inizio 1981.

Ero un bambino e l’emozione che mi diedero “quei due” la ricordo ancora trovandoci parecchie similitudini. Da una parte un crack assoluto in termini di velocità pura, dall’altra uno tosto veloce e consistente. Entrambi giovani, baldanzosi, verginelli e con una voglia immensa. Credo che oggi il Vecchio possa essere felice di vedere questa coppia.

 

(immagini tratte da twitter)

WILLIAMS-MERCEDES FW43B

Nona in ordine di presentazione monoposto 2021 ecco la FW43B.

Non siamo ancora di fronte  ancora alla prima monoposto del dopo Frank ed il nome di battesimo lo conferma. Apprezzabile aver confermato la sigla in onore di un team owner che è stato parte fondamentale della storia di questo sport.

La dirigenza attuale è stata si aiutata dal regolamento congelato, ma avrebbe potuto anche dare un segno di discontinuità: bravi a non averlo fatto.

La vendita del team e relativa riorganizzazione dovrà confermare i timidi passi avanti fatti nel 2020. Dopo il disastro del 2019 (non si arrivo nemmeno a completare l’auto in tempo per i test)  con le monoposto che giravano allegramente a tre secondi dalle prime smontandosi sui cordoli, il cambio di proprietà ed il nuovo management sono chiamati a replicare l’impresa compiuta dai cugini della McLaren in poco tempo.

Ce lo siamo detti sino allo sfinimento che il “blocco” regolamentare del 2021 non potrà stravolgere i rapporti di forza 2020, ma dietro alla schiena di Russell e Latifi c’è pur sempre la PU migliore del lotto che tiene viva la speranza.

La nuova livrea lascia perplesso chi scrive, seppur più piacevole della 2020.

 

Sulla monoposto che dire? Nulla. Difficile apprezzare modifiche sostanziali ad un primo sguardo e soprattutto impossibile verificare dove siano stati spesi i gettoni.

 

(immagini tratte dal profilo twitter ufficaiale del team)

 

ASTON MARTIN-MERCEDES AMR21

Dopo aver coronato il sogno di avere un team di F1 motorizzato con il miglior “pezzo” che il mercato potesse offrire, Lawrence Stroll lo ha perfezionato dotandolo di nome blasonato. Non contento ha infilato nell’abitacolo un quadricampeao. Possiamo parlare fino a domani, ma è innegabile che si tratti di un impresa che merita rispetto.

La livrea della RP20 è stata ovviamente stravolta in favore di una corposa tonalità di “british green”: la monoposto risulta indubbiamente bella ed elegante.

Presente sull’AMR21 il fondo tagliato nella zona delle ruote posteriori come da limitazioni 2021. Anche i tecnici Aston avranno l’arduo compito di recuperare i punti di carico perduti.

Al solito la prima occhiata potrebbe non rivelare grosse differenze rispetto allo scorso anno, eppure…

La zona delle pance dietro ai sidepods appare fortemente snellita al fine di migliorare il flusso d’aria verso l’ala posteriore.

Evidente lo snellimento del cofano motore che presenta due rigonfiamenti su entrambi i lati proprio sotto il canale della presa d’aria sopra il roll bar.

Parecchio lavoro anche nella zona dei bargeboard che ora appaiono ben più complessi.

Insomma la Mercedes rosa è diventata verde ed è finita sotto il deretano dello “stempiato” Sebastian Vettel ansioso di riscattare le cocenti delusione del recentissimo passato rosso. Chissà se gli ricresceranno i capelli…

Per adesso il sorriso è tornato. L’augurio è che rimanga sul suo viso, per il suo bene e per quello dello sport.

(Immagini tratte dal profilo twitter ufficiale del team)

RED BULL -HONDA RB16B

Svelata oggi  l’arma austro/giappo/inglese che Verstappen e Perez porteranno in giro per le piste mondiali nel 2021.

Quarta monoposto in ordine di presentazione, sarà verosimilmente la seconda forza in campo come nella scorsa stagione,

A Milton Keynes hanno scelto di battezzare la vettura aggiungendo la lettera B al fondo del nome 2020, a testimonianza del fatto che la monoposto 2021 è un “obbligata” evoluzione della sua antenata.

Da una prima occhiata si fatica a capire dove siano stati concentrati gli sforzi dei tecnici alle dipendenza di Adrian Newey.

Nel confronto vista laterale con la RB16 si nota l’assenza del nome Aston Martin rientrato in possesso del legittimo proprietario.

Difficile trarre informazioni tecniche dal confronto delle foto del lancio 2020 vs 2021: in RBR hanno lavorato parecchio durante la stagione. Le differenze si possono apprezzare ma sarebbe stato più opportuno fare un confronto con la RB16 delle ultime gare (a patto di trovare immagini confrontabili).

 

In parziale aiuto ci vengono le foto del giornalista spagnolo Albert Fabrega

Le differenza evidenziate ci suggeriscono una diversa gestione dei flussi all’anteriore ma possiamo stare certi che ulteriori modifiche saranno visibili ai primi tests in pista.

Intanto godetevi le forme.

 

 

ALPHA TAURI-HONDA AT02

AT02. Questa la sigla della seconda vettura che il team di Faenza presenta sotto il nuovo nome introdotto lo scorso anno.

Colorazione in negativo rispetto alla scorsa stagione con un bel blu scuro che predomina sul bianco 2020.

Logica “evoluzione” della monoposto 2020 lascia perplesso chi si aspettava il muso stretto che non è stato sposato come per la maggior parte delle monoposto dello scorso campionato. A Faenza hanno deciso di non trapiantare neanche il retrotreno RedBull 2020 che avrebbero potuto adottare senza spesa in “gettoni” di sviluppo come da regolamento. Hanno scelto di affinare i loro concetti e non rischiare troppo, probabilmente legati a motivi di budget.

 

L’unica novità che balza all’occhio è il taglio del fondo posteriore verso l’ìnterno vettura e non più dritto come in passato, sulla falsariga di quanto visto pochi giorni fa sulla McLaren.

Oltre alle foto di cui sopra tratte dai profili socials del team, di seguito alcune comparative con la sorella (gemella) maggiore.

In occasione dei prossimi tests si vedranno delle novità. Intanto restiamo delusi rispetto all’attesa degli anni passati..

ma il regolamento è bloccato….

 

Grazie ancora a Daniele Festa per il consueto fattivo aiuto.