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MOTOGP 2021-GP D’OLANDA ASSEN

Back to back from Germany to Netherlands prima di un mese (e poco più) di vacanza per i ragazzi del Motomondiale, ma anche per noi che scriviamo.

Si torna a mettere le ruote sulla pista da sempre definita Università del Motociclismo ad Assen. In realtà lo è un po’ meno dopo le modifiche: resta comunque un bel banco di prova per moto, tecnici e piloti. Per un dinosauro come chi scrive, Assen è teatro di ricordi di battaglie epiche sin dai tempi della 500 (ed anche della SBK) con fior di piloti ad incrociarsi le ruote anteriori nel groviglio di destra e sinistra che caratterizzano il layout olandese. Per chi non lo ricorda, un tempo la gara era di sabato. L’unica pista sulla quale si correva al sabato. Che nostalgia…

Veniamo a noi.

Salto i pronostici alla luce del fatto che la settimana scorsa non farli ha portato benissimo: abbiamo infatti assistito al momento più bello del motociclismo degli ultimi anni. Non starò qui ad incensare nuovamente l’ìmpresa di Marc perché non è necessario, ma il ritorno alla vittoria riporta il catalano nel novero dei piloti con cui fare i conti per la vittoria ogni domenica. Non sarà facile per lui in Olanda ed in tutte le piste a seguire perché i distacchi tra i vari piloti e le varie moto sono più risicati che in passato. La vittoria è però un toccasana per la testa, quel toccasana del quale Marquez aveva tanto bisogno e che adesso ha avuto. Riprendere fiducia nei propri mezzi vale più di una modifica tecnica di mappatura o di settaggio delle sospensioni. Gli altri sono avvisati.

Se chiudo gli occhi e ripercorro il circuito, la pista pare fatta apposta per la Yamaha di Fabio Quartararo e per il suo stile di guida. E’ il favorito d’obbligo sia perché in testa alla classifica ma anche per il piglio mostrato. E’ tuttavia mia opinione che resta da capire come sarà in grado di “gestire” un possibile rientro nelle posizioni di vertice di Marquez: lo spagnolo attaccato codone farebbe tremare i polsi a chiunque, anche a lui. Sta a Fabio mostrare di essersi lasciato alle spalle i timori del 2020.

Qualche Gp fa dissi che la Yamaha andava forte solo con Quartararo e mi fu fatto notare che stavo sbagliando. I risultati dei compagni di marca continuano a dare ragione alla mia opinione, seppur questa non sia riferita a presunti favoritismi verso il francese ma solo ai demeriti dei compagni di colori. Primo tra tutti Maverick Vinales che di questo passo rischia di non arrivare a fine stagione con i tre diapason sulla tuta.

Restando in provincia di Iwata, Razali ha praticamente dato il benservito a Rossi. E’ solo una sensazione di pancia, ma la mia vocina mi sussurra che potremmo assistere all’annuncio del ritiro del Vale nazionale proprio sulla pista teatro della sua ultima vittoria iridata. A meno che non si sia messo in testa di guidare la moto scelta dal team VR46 per il quale annunciare la partnership con il costruttore. Ma questo weekend potrebbe davvero essere quello giusto per le rivelazioni.

Ducati e KTM paiono ormai al medesimo livello di competitività dopo gli ultimi sviluppi in casa austriaca.

I loro piloti sono tutti papabili per il podio e/o per la vittoria in Olanda, quindi daranno filo da torcere a tutti i sopracitati.

Fatalmente dobbiamo anche parlare del campione in carica e del suo compagno. Mir sta fortemente deludendo nel 2021, e quelle rimonte che l’anno scorso gli venivano bene quest’anno non vengono più. Il fatto di non essere un fulmine di guerra in qualifica costa molto più caro in questa stagione dove un paio di decimi fanno la differenza tra la prima e la quarta fila. Se poi le prestazioni in gara delle varie moto si livellano ecco che diventa complicato replicare l’anno magico 2020.

Alla finestra attendiamo anche un guizzo dell’Aprilia che darebbe aria nel box e linfa per l’avventura 2022 con un team interno nuovo di trinca.

Chiudo con l’angolo del tifoso. Pecco Bagnaia.

E’ mio concittadino ed anche se me lo criticano perché parte della cricca VR46 non riesco a non tifare per lui. Tira Rossi in prova? Ok, parrà pur brutto ma se sta bene a Borgo Panigale me lo faccio andar bene anche io. Però deve concentrarsi su sta benedetta prima vittoria, perché il giorno che mostrerà la tuta con la macchia di sangue sarà il giorno in cui prenderà davvero coscienza di ciò che può fare. Domenica scorsa ha fatto un garone considerando dove era alla fine del primo giro e dove è scivolato ancora dopo. Magari non avrebbe vinto in Germania perché gli dei avevano deciso fosse il giorno di Marc, ma sarebbe arrivato secondo. Con i se ed i ma non si fa la storia e manco si vincono mondiali, però FORZA PECCO, VINCILA.

 

MOTO2

Ormai è affare privato tra i piloti del team Ajo. Remy Gardner ha tutta l’esperienza e la velocità per portarsi a casa gara e titolo 2021. Il suo compagno Raul gliela fa sudare, ma deve restare concentrato e non farsi distrarre dalle voci del passaggio di categoria. Sono discorsi che facciamo per ogni rookie, a maggior ragione per il talento spagnolo che di classe pare averne.

Da buon italiano auspico tutte le domeniche un acuto del Bez o di Diggia.

Il vincitore di Assen 2021 uscirà tra questi quattro nomi.

 

MOTO3

Di fronte a Pedro Acosta gli altri dovrebbero scrivere una petizione per assegnare il campionato Moto3 degli altri. Battaglie, spallate, scorrettezze e alla fine esce sempre lui col piglio del fuoriclasse. Speriamo non gli mettano in testa di fare il salto triplo prima del tempo.

Buona gara a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito della gazzetta dello sport)

 

Salvatore V

MOTOGP 2021- GP DI GERMANIA SACHSENRING

PREMESSA

Vista l’esperienza delle ultime gare in cui non avrei preso il pronostico manco leggendo la classifica alla fine della gara, mi riservo di dire che, come le partite di calcio partono tutte dallo 0-0, anche le corse di moto partono con il semaforo rosso e tutti schierati nello spazio di pochi metri.

SVOLGIMENTO

Weekend di gara e ritroviamo una delle piste che nel 2020 sono saltate dal programma per la pandemia.

Si sbarca al Sachsenring per il Gp di Germania, un circuito che gira praticamente sempre a sinistra e sul quale il marziano Marc Marquez ci vince dal primo anno in cui è sbarcato nel motomondiale. Dal 2010 contando la bellezza del 100% nel rapporto partecipazioni/vittorie: una il 125, due in Moto2 e ben 7 in MotoGp. Siamo nel suo regno.

(immagine tratta da twitter)

Forte sui circuiti sinistrosi da sempre, il tracciato amico potrebbe aiutare il catalano a fare un altro piccolo step verso il recupero completo. Se aggiungiamo il fatto che siano proprio le curve a destra quelle più complesse nel suo attuale stato di forma, allora qualche bella speranza di ritrovarlo sul podio a fine gara la possiamo anche coltivare. In fondo ha ragione Lucchinelli quando dice che durante la gara è comunque sempre ad un centinaio di metri dal primo… Manca quell’ultimo pezzo che in Germania potrebbe arrivare foss’anche estemporaneo.

Si scontrerà con i soliti in vetta al Campionato che non sono disposti a fare sconti.

Il circuito è parecchio impegnativo nella ricerca della messa a punto in quanto le moto restano in piega per davvero tanto tempo e con pochi allunghi di motore dove la meccanica Ducati possa fare la differenza come in altre piste. Quindi favorite dovrebbero essere le dueruote con maggiore maneggevolezza e maggior messa a punto elettronica. Non si possono quindi non menzionare le Yamaha con Quartararo che pare essere diventato una garanzia al contrario di Vinales che brancola ancora nel buio una domenica si e l’altra pure. Vedremo se il lavoro del nuovo capotecnico Silvano Galbusera comincerà a manifestarsi nelle prestazioni dello spagnolo se sarà l’ennesimo tentativo che non vedrà il buon fine che dovrebbe avere.

Essendo meno importante il motore potrebbe venir su anche il nostro Franco Morbidelli, o almeno ci speriamo. Tra la moto vecchia e qualcosa di impalpabile che è successo all’interno di quel box. Il team Petronas è passato da un 2020 memorabile che ne ha fatto il miglior team della stagione con ben 5 vittorie di tappa, a brancolare nel buio più assoluto dei primi Gran Premi 2021.

Circuito per moto maneggevoli quindi vengono in mente subito le Suzuki. Rins forse sarà della partita se riuscirà ad essere “fit to race” alle visite mediche, ma difficilmente potrà avere speranze da podio dopo l’operazione al braccio subita dopo essersi schiantato in bici a Barcellona contro un mezzo dell’organizzazione…(fermo).. Resta Mir che sarebbe pure ora arrivasse a due vittorie nella categoria visto che ha la corona d’alloro 2020 sotto il casco.

Le Ducati? E chissà… Sulla carta è uno dei circuiti più complicati per loro ma quest’anno hanno vinto anche a Jerez. State calmi: è vero che Miller ha vinto dopo che Quartararo ha accusato il male al braccio. Chi vince ha sempre ragione (quasi) e lui era lì ad un tiro di schioppo e nulla vieta di pensare che avrebbe potuto riprendere il francese lo stesso.

Tra i ducatisti vedo bene Zarco su questa pista, mentre di Pecco non parlo più per scaramanzia e per Martin ci va ancora un attimo di pazienza.

Rivedremo le KTM sugli scudi? Credo proprio di si, perché il nuovo telaio funziona bene e i piloti (quelli ufficiali) ci sono. Non saranno ancora maturi per vincere un campionato, ma per le gare sono prontissimi, soprattutto Oliveira che riesce ad avere più visione del funambolico Binder.

Honda? “se Marquez si party”. Tutto è sempre nelle mani di Marc. Policio Espargaro ha lamentato pubblicamente di trovarsi in una situazione tecnica simile a quella in cui si era trovato nei primi tempi KTM. Un affermazione forte soprattutto perché Dani Pedrosa è passato proprio dall’altra parte.

Ci lamentiamo spesso della gestione piloti dei bolognesi ma se a Borgo Panigale si piange a Tokio non si ride proprio negli ultimi anni.

 

Moto2

Il figlio di Wayne ha già un posto sicuro nella classe maggiore per il prossimo anno. In Ktm lo hanno messo nelle condizioni di correre sereno e poter star davanti a quel cagnaccio che si ritrova a pranzo e cena nell’Hospitality KTM. Saranno verosimilmente loro due a giocarsi la gara, con i nostri italiani Bez E Diggia a provare a rompere le loro uova nel loro paniere.

Lowes si è perso un’altra volta e la sequenza di cadute di cui è stato protagonista gli ha tolto il piglio col quale aveva cominciato la stagione.

Sulla Moto2 ho una considerazione. Sino a inizio 2019 si parlava di gente come Baldassarri e Luthi in lotta per la vittoria finale. Dopo l’introduzione del gommone sono desaparecidi.

 

Moto3

Ahi Ahi! La direzione gara ha l’obbligo di stabilire regole e di fare un briefing pre-gara che resti nella storia.

Della parte sportiva sarà lecito ricominciare a parlarne dopo aver avuto la riprova che i ragazzini abbiano messo la testa a posto per quanto è possibile lo facciano degli adolescenti cresciuti ancora non troppo. Quanto accaduto a Barcellona è peggio di quanto accaduto al Mugello in termini di premeditazione. L’oggetto moto è già pericoloso di suo senza andarsela a cercare… figuriamoci cercandosela.

Buona gara a tutti

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta da Motori magazine)

MOTOGP 2021-GP D’ITALIA MUGELLO CIRCUIT

Dopo un anno di assenza causa forza maggiore si torna a correre su uno dei tracciati preferiti dai piloti e dai tifosi.

Le colline toscane accoglieranno la festa delle Moto più performanti del mondo seppur mancheranno il colore ed il calore del pubblico. Niente tribune inondate di giallo e di rosso a festeggiare i nostri portacolori ma questa è la realtà, meglio farsene una ragione ed accontentarsi dell’immagine di copertina.

Forse è stato il Mugello stesso a tradire lo scorso anno il mondo dei motociclisti, ammaliato dalle sirene di quella F1 che l’ha sedotto e abbandonato a se stesso…

Ma non importa, i motociclisti sanno perdonare in virtù dello spettacolo che questo tracciato è sempre in grado di regalare.

Ad oggi le previsioni del tempo danno buone probabilità di pioggia, la stessa che potrebbe cambiare le carte in tavola e l’equilibrio tra uomini e macchine.

A prescindere dalle condizioni atmosferiche i favoriti d’obbligo restano quelli che tengono in mano il manubrio di una rossa italiana. Sono proprio i ducatisti e la Ducati i maggiori indiziati per la vittoria finale. E’ la pista di casa, il posto dove nelle ultime tre edizioni sono stati in grado di vincere (e bene) con tre piloti diversi, indice che la Desmosedici ben si adatta alle caratteristiche di quest’asfalto e queste curve. Se dovesse piovere sarebbe indifferente: la rossa bolognese va storicamente bene sull’acqua ovunque, figuriamoci in Toscana.

In caso di vittoria di Miller il pilota australiano eguaglierebbe un record di tre vittorie di fila su una rossa che solo il grande Casey riuscì a realizzare nel 2007 e a replicare nel 2008: difficile ma non impossibile per Jack in stato di grazia almeno quanto la moto che inforca. Per Ducati potrebbe anche realizzarsi un sogno ancora più grande, ovvero quello di riempire tutto il podio per la prima volta nella sua storia. Mai come quest’anno questo è possibile, sia per le prestazioni della moto che per quelle dei piloti: Miller, Bagnaia, Zarco hanno le medesime possibilità di vittoria per svariate ragioni, quindi potrebbero finire in una volata a tre con Dall’Igna attaccato a tutto il ferro che trova pur di non vederli ammucchiati per eccesso di foga.

Fatta questa premessa vincerà qualcun altro……

Chi? Non si può non tenere conto dei piloti Yamaha per ovvie ragioni di performance della moto di Iwata ma anche di motivazioni personali da parte di Quartararo che deve restare in testa in classifica generale, di Vinales che la deve smettere di giocare con l’altalena, di Morbido che respirerà aria di casa dopo aver cominciato malissimo questo 2021. Nutrire speranze di vittoria per il quarto alfiere mi pare ottimistico. Però che bello sarebbe vedere Rossi vincere al Mugello e dichiarare a caldo che dopo la vittoria non correrà più manco il prossimo GP?

Le Suzuki potrebbero (forse sarebbe meglio dire dovrebbero) cominciare a riscattare il modesto avvio stagionale. Rins e Mir si dovranno pur svegliare, perché la moto funziona e loro non possono aver disimparato a guidare senza Brivio nel box.

Occhio a Marc Marquez. Un’introduzione che si rispetti non può esulare dal contemplarlo. In Francia il leone ha riassaporato il gusto della conduzione di una gara. Ok, erano condizioni particolari, ma sta tornando su pian piano, in sella ad una moto che senza la sua guida tecnica si è persa per strada. E’ tornato al telaio 2020 col quale aveva comunque fatto i test di due inverni fa e che “conosce” meglio del 2021. Magari non vincerà, ma l’aria delle colline toscane gli è sempre piaciuta.

Aprilia? Non dovrebbe andar male affatto, anzi. Conoscendo anche i granelli di sabbia mischiata alla ghiaia del tracciato toscano, potrebbe far molto bene e magari puntare al primo podio nel caso di un weekend di grazia di Espargaro.

Chi scrive non crede in Ktm che dopo lo scorso anno sembra persa per strada. La buona prestazione di Petrucci in Francia è soprattutto figlia delle condizioni particolari e dell’attitudine del pilota piuttosto che da motivazioni tecniche importanti. Danilo tornerà sulla pista laddove ha perso la sua illibatezza, ma difficilmente potrà far meglio che restare in zona punti.

Questo è il periodo dell’anno in cui si intensificano le trattative per il mercato piloti ed è stato in passato teatro di ufficializzazioni più o meno importanti. Ducati ha deciso di rinnovare Miller addirittura prima del fine settimana, ma le notizie più “croccanti” potrebbero arrivare dal neonato team VR46. Si è ancora in ballo sulla scelta della moto, con notizie che si rincorrono da ormai settimane e che hanno portato da un Aprilia quasi certa passando per Yamaha sino ad un accordo con Ducati per poi risentire affiorare il nome di Yamaha. Legata a questa scelta potrebbe scatenarsi una reazione a catena per gli altri team: vedremo.

 

Moto2

Sembrava un campionato scontato dopo le prime gare, con Sam Lowes che pareva inarrivabile. Ed Invece? Sam si è già perso per strada permettendo ai suoi avversari di sopravanzarlo, collezionando solo 16 punti nelle restanti tre. In testa alla classifica c’è quindi un rookie di nome Raul Fernandez che si è messo in testa di fare solo un campionato di Moto2 vincendolo per poi essere promosso alla classe regina. Avrà da vedersela prima di tutto con il suo teammate Gardner, a cominciare da questa domenica.

Per la vittoria di tappa non bisogna dimenticarsi che sia Bezzecchi che Diggia possono alzare i toni ed imporsi sul tracciato che adorano entrambi.

 

Moto 3

Il fenomeno Pedro Acosta si è abbattuto come un uragano su questo campionato. Dopo sole cinque gare ha più del doppio dei punti del secondo in classifica. Uno strapotere di questa portata nella classe dei ragazzini non si vedeva da tempo immemore.. e per fortuna che a Le Mans ha fatto un mezzo passo falso. Lo spettacolo non mancherà perché la pista si presta ai giochi di scie, agli incroci nelle esse veloci, alle staccate all’ultimo respiro. Insomma tutte cose che i ragazzi terribili della Moto3 adorano.

Acosta e gli italiani i favoriti.

 

Buona gara a tutti.

 

Salvatore V.

 

(Immagine di copertina tratta da moto.it)

MOTOGP 2021-GRANDE PREMIO 888 DE PORTUGAL

Fuori bandiere e cappellini rossi marchiati 93, finalmente assisteremo al ritorno in gara dell’alieno Marc Marquez!!!

(IMMAGINE TRATTA DA MOTORBOX)

Visite e controlli medici sono andati tutti ok, come pure i test fatti a Barcellona e Portimao. Si attendeva un’ulteriore seduta di test a Jerez, ma il campione Spagnolo lo rivedremo in sella “solo” da venerdì.

Fremente per tutti è l’attesa di rivederlo in sella e a paragone con gli altri, dopo 9 mesi dal suo incidente e i 3 interventi, con tutte le complicazioni avute nel recupero.

Lo spirito è quello di chi vuol tornare per far vedere a tutti che lui è sempre lo stesso, quello che in gara a Jerez pareva fare un altro sport, da tanto fosse più veloce in pista.

Dati alla mano tutto è possibile e vien difficile pensare sia diverso da così, ma tuttavia è pure lui umano, con i possibili limiti fisici e mentali, in un rientro dopo 265 giorni dall’infortunio e 500 dall’ultima volta che ha tagliato il traguardo di una corsa (Valencia 2019 da vincitore).

VAMOS CAMPEON!!!

Ah si, c’è da parlare anche degli altri e lo facciamo ricordando che lo scorso anno qui ci fu l’imprevedibile vittoria di Oliveira con la Ktm Tech3.

Difficile credere che la moto Austriaca possa essere li al vertice, mentre sicuramente rivedremo del lotto di testa le Ducati, con un Miller che lo scorso anno si era ben adattato allo splendido tracciato Portoghese. Attendo di vedere Martin, su una pista non da test, se saprà realizzare una prestazione come quella del Qatar. Io son abbastanza sicuro che farà una bella gara.

Le Yamaha lo scorso anno avevano le loro discrete beghe su questo tracciato, fatta eccezione per Morbidelli. Che sia possibile un ribaltone e vedere i due ufficiali al vertice? Rossi è sicuramente chiamato a una gara più decorosa, dopo un weekend passato davvero deludente.

Io però mi attendo il colpaccio delle Suzuki, certo che Mir e Rins possano mostrare il loro valore e con le moto che si adeguano molto bene a un tracciato tortuoso come quello di Portimao.

Aprilia e Honda saranno un pò sotto esame, per capire il loro valore su una pista completa, con la casa Giapponese favorita dai riflettori tutti puntati su Marc, dando modo agli altri di lavorare in tranquillità.

La butto li, credo che domenica mi alzerò dal divano per applaudire un fenomeno sul podio.

Moto2 sicuramente una gara da infinite battaglie e Moto3 speriamo che veda meno “stupidità” durante le qualifiche, con sanzioni a profusione, ma soprattutto basta con ste carenate ed entrate modalità sponda da biliardo, che finiscono per demolire le gare altrui.

Prima o poi la Dorna dovrà usare il pugno duro!!!

Vi lascio agli orari TV;

 

Domenica 18 aprile

 

Ore 12.20: gara Moto3 (replica alle 19) – Dalle 17.35 in differita su TV8

 

Ore 14: gara MotoGP (replica alle 19.30) – Dalle 19.15 in differita su TV8

 

Ore 15.30: gara Moto2 (replica alle 18.30) – Dalle 20.45 in differita su TV8

 

Saluti

 

Davide_QV

 

(immagine di copertina tratta dal sito news mondo)

MOTOGP ROUND 2 DOHA- LA DUCATI VA FORTE MA VINCE SEMPRE LA YAMAHA

Andrò controcorrente? Forse si, ma poco importa.

Gara entusiasmante con distacchi ridotti tra i primi dieci?

Secondo chi scrive no.

E ’comunque vero che chi vince ha sempre ragione: Yamaha ne ha avuta due volte su due su una pista in teoria non proprio amica.

Guardando la corsa ed analizzando il cronologico dei giri è però evidente che si sia trattato (per l’ennesima volta) di una gara a chi risparmiava meglio le coperture per il finale di gara.

Va bene, lo spirito sarà pur quello adesso, ma non ho avuto l’impressione di assistere ad una gara di velocità.

La vince una Yamaha a due facce con il pilota che la settimana scorsa si era perso. Fabio Quartararo riesce a mettersi dietro le due Ducati d’ordinanza come la scorsa domenica, ovvero Zarco ed il poleman del sabato che questa volta risponde al nome di Martin.

Yamaha a due facce perché le moto del team Petronas si sono perse sul fondo della griglia per poi spuntare una posizione decorosa con Morbidelli mai nel vivo della gara.

Perché dico gara al risparmio? Perché se una KTM, in evidente difficoltà per due weekend di fila, arriva a meno di 5 secondi dal vertice non ci sono altre spiegazioni. Perché se l’Honda HRC di uno sperso Pol Espargaro finisce a sei secondi dal vincitore non trovo altre spiegazioni. Perché se Miller e Mir si sportellano all’ingresso del rettilineo e arrivano a 5 secondi… Questi non sono una collezione di indizi ma delle prove inconfutabili.

Fatta questa “fastidiosa” premessa i valori in campo della scorsa settimana sono stati rispettati. Zarco parte dal Qatar con la leadership del campionato sui piloti del team Yamaha Factory (che sono arrivati a posizioni invertite nei due appuntamenti) appaiati al suo inseguimento. Quarto Pecco Bagnaia che ha dato l’impressione di aver perso due occasioni importanti in quel di Losail. Oggi arrivare lungo alla prima curva gli è costato podio e forse vittoria. Ad un certo punto della gara era quello che ne aveva più di tutti, quindi arrivar lungo è stato un errore pesante.

Menzione d’onore per Jorge Martin autore di una spettacolare pole al sabato e di una gara identica a quella di Bagnaia domenica scorsa: ha comunque conquistato un podio alla sua seconda gara di Motogp, quindi applausi e complimenti.

Per completare le menzioni importante anche il risultato di Enea Bastianini finito anch’esso a 5,5 secondi dalla vittoria….

Scusatemi, non voglio essere polemico…..solo realista.

Alla prossima.

 

(immagine di copertina tratta da tuttomotoriweb)