Archivi tag: Marquez

MOTOGP 2023-GP DEL GIAPPONE MOTEGI

Tutti d’un fiato dalle Indie al Giappone per il classico di Motegi.

Assenti per infortunio Bastianini, Marini, Alex Marquez (ormai si deve fare il contrappello come durante il servizio militare) si rivede finalmente Alex Rins che torna sulla Honda di Cecchinello per le ultime gare prima di passare in sella alla Yamaha ufficiale nel 2024. In pista anche il collaudatore Yamaha Cal Crutchlow vecchia conoscenza del circo iridato.

La pista di casa Honda è iperconosciuta dai baldi giovani del Motomondiale, pertanto gli stessi non patiranno l’assenza di dati e riferimenti come lo scorso weekend. Ciò dovrebbe portare i valori in campo alla condizione pre-India.

 

QUALIFICHE

Il pilota più in forma del momento resta Jorge Martin che conquista una splendida pole abbattendo il record del circuito fissato al mattino da Binder durante le FP. Bagnaia agguanta il secondo posto in extremis con un giro dei suoi che non è comunque sufficiente a battere lo spagnolo. In terza posizione un redivivo Jack Miller che lo scorso anno a Motegi aveva addirittura vinto la gara. Il mattatore di Buddh Bezzecchi “solo” quarto davanti all’altra Ktm di Binder e ad un magico Di Giannantonio davanti a Marc Marquez “ottimo” settimo.

Bezzecchi ha approfittato dell’aiuto della scia offerta da Bagnaia dopo che nel primo tentativo era caduto rovinosamente con la prima moto. Questo in faccia a tutte le malelingue.

 

SPRINT RACE

Jorge Martin mette in scena una gara alla sua maniera. Se ne va salutando subito i compagni di viaggio e l’unico in grado di stargli vicino è Binder che si issa presto al secondo posto.

Bagnaia rimane a battagliare con Miller e finisce sul terzo gradino dello “sprint podio” lasciando per strada altri 5 punti in favore dello spagnolo che arriva a -8 in classifica generale. Bezzecchi si arrabatta sino alla sesta posizione preceduto anche da Zarco ma davanti al buon Marquez che riesce a mantenere la posizione di partenza in griglia. Opache le Aprilia che finiscono anche dietro all’ottimo Di Giannantonio. Mir resta in piedi e finisce tredicesimo, mentre Quartararo arriva quindicesimo davanti al compagno di team che non vede l’ora di salire sulla sua Ducati.

 

GARA

La corsa parte quando inizia a scendere qualche goccia d’acqua. Giusto un giro e tutti i migliori prendono la corsia box per il cambio moto. Il più veloce della prima fase è Aleix Espargaro che monta una rain morbida come Marquez. La pioggia leggera aiuta lo spagnolo che però ben presto viene sopravanzato dai soliti Big man mano che la pioggia si intensifica. Cade Binder e la gara prosegue con Martin che tiene Bagnaia a distanza di un secondo mentre Marquez risale sino al terzo posto.

Ma verso metà gara la pioggia aumenta al punto che prima Espargaro e, subito dopo, Bagnaia e Marquez alzano il braccio per far uscire la bandiera rossa: poca visibilità ed i piloti partiti con caschi non adattati alle nuove condizioni climatiche, consigliano di usare il buon senso.

Meno di un ora di pausa e la direzione gara fa rientrare i piloti in pista per un nuovo tentativo prima che l’oscurità scenda sulla pista.

Sighting lap e Warm up lap sono sufficienti per dire basta, arrivare oltre la metà gara e assegnare il punteggio pieno.

Jorge Martin completa un altro filotto (pole, sprint, gara) dopo quello di Misano. Conferma così di essere il più in forma del periodo e rosicchiando altri punti al leader Bagnaia che resta tale ma con sole 3 lunghezze di vantaggio. Marc Marquez conquista un podio nel giardino di casa Honda che potrebbe anche essere il suo regalo d’addio alla casa di Tokio.

 

CONSIDERAZIONI SPARSE

Ad ottobre in Giappone il clima è spesso piovoso. Far partire la gara alle 15 locali per fare un “favore” agli spettatori europei resta un idea idiota oggi come lo è stato in passato anche per altre discipline motoristiche. Le giornate si accorciano ed un ritardo qualsiasi porta al risultato di non riuscire a finire la corsa. Attribuire il punteggio pieno con il solo 50% di gara percorso è bizzarro a prescindere dal tifo e dal vincitore.

Bagnaia ha dilapidato tutto il vantaggio a partire dalla caduta di Barcellona. Lo scorso anno ha mostrato di saper vincere rimontando, quest’anno dovrà dimostrare di sopportare la pressione di chi lo insegue.

Ormai manca solo l’annuncio ufficiale di Marquez alla corte di Gresini. Un terremoto visto che ha spostarsi è il pilastro della categoria del dopo Rossi. Potrebbe riuscire in un impresa epica e farlo laddove tanti altri non sono riusciti addirittura in un team satellite. Pur non essendo dotato dell’ultima versione di Desmosedici le differenze tra l’ultimo upgrade ed il precedente delle moto bolognesi sono davvero poche. Ci sarà da divertirsi e ci sarà da sputar veleno tra i tifosi socials..

Appuntamento a tra 15 giorni in Indonesia.

 

Salvatore Valerioti

 

SIMPLY THE BEZ – PART II – POST GP FRANCIA 2023

Marco Bezzecchi vince il GP numero 1000 del Motomondiale.

Nessuno se lo sarebbe aspettato, vince Marco Bezzecchi su una Ducati clienti del 2022, vince la Ducati del team di Valentino Rossi, probabilmente con tanto anzi tantissimo amaro in bocca dall’altro lato del box visto che dovrebbe essere la prima guida quel Luca Marini che tutti aspettano.

Vince una gara magistrale, andandosene via dopo un sorpasso bello tosto anche su Marc Marquez, involandosi verso la vittoria in solitaria martellando come sapeva fare quel tipo di nome Jorge Lorenzo.

Due traiettorie giuste che si incrociano nel punto sbagliato. Cit.

E si. Sembra paradossale ma quando c’è di mezzo un Pilota amico, come solitamente si usava negli ultimi anni, si trova sempre una giustificazione. Non oso immaginare se al posto di Vinales si fosse trovato Marc Marquez, avrebbero parlato per un mese davanti alla corte federale delle Nazioni Unite.

BAGNAIA HA SBAGLIATO. Si può dire, certamente. Un incidente di gara ma un errore madornale, perché anche il più amatore degli amatori è consapevole che se entri dall’esterno il Pilota davanti a te, proiettato con sguardo e corpo sulla curva, NON TI VEDE.

Detto ciò son le gare, come diceva il buon Jack Miller “It’s racing baby”. Dispiace sia per Bagnaia che per Vinales, entrambi avrebbero lottato per la vittoria.

DOMINIO DUCATI

La Ducati è nettamente la moto migliore per distacco. Tripletta a LeMans con i Piloti del team Pramac (Martin e Zarco) che completano il podio, dopo aver vinto la sprint proprio con Martin. Non sono così sicuro che il loro vantaggio sia nel motore, mi viene da pensare visti i finali di gara che abbiano uno step elevatissimo a livello elettronico rispetto alla concorrenza. Tutto merito loro, complimenti.

C’è chi sorpassa sul rettilineo e chi deve farlo in curva. Cit.

PENALIZZAZIONI.

Stiamo rasentando il ridicolo. Ormai i Piloti hanno paura di sorpassare per via delle penalizzazioni, si sono inventati questa bellissima “drop position” come fossimo in un videogame. Giá nel GP di Jerez fu scandalosa la drop position data a Bagnaia per il sorpasso (pulitissimo) su Miller, qui abbiamo assistito ad un plebiscito punitivo contro Marc Marquez per uno dei sorpassi più belli del weekend (secondo solo a quello di Vinales all’esterno della Dunlop) perché eseguito contro il beniamino della TV italiana, successivamente un drop position a Bezzecchi per il sorpasso su Marquez ed infine un bellissimo Long Lap penalty a Brad Binder per il taglio alla “Chemin aux Boeufs” in cui praticamente non ha ottenuto nessun vantaggio in quanto era da solo. TUTTO CIÒ È RIDICOLO!

Dulcis in fundo la penalizzazione inflitta ad Alex Marquez, 3 posizioni di penalità a Mugello, per il sorpasso su Binder ad inizio gara. Probabilmente l’unica che poteva starci era un LLP in gara, non andare invece ad inficiare un weekend di gara completamente nuovo. Impressione mia è che lo Steward Panel voglia fare troppo la prima donna.

MARQUEZ È RITORNATO!?

Ormai è diventato un mantra, ma per la prima volta da quel maledetto Jerez 2020, l’abbiamo visto come siamo abituati. Veloce in qualifica, veloce in gara, capace di frenare tardissimo tanto che le Ducati facevano fatica a passarlo senza “toccarlo”. Che questo nuovo telaio commissionato a Kalex e progettato da Honda sia la svolta definitiva per la rinascita di questa moto? Lo vedremo al Mugello.

Rimango in tema Honda e mi chiedo come Joan Mir, il Campione del Mondo 2020 (si quel Mondiale che per via del covid si svolse solo in Europa con molti GP “doppi”) è palesemente in gravi difficoltà nonostante un Marquez assente per tutta la stagione finora. È finito nel tritacarne e lo sa anche lui.

KTM C’È, APRILIA FORSE, YAMAHA NO!

La KTM disputa un buon weekend dimostrando di aver un mezzo eccezionale davvero vicino a Ducati. La gara di Binder è stata rovinata da Alex Marquez in partenza, visto il passo avrebbe lottato per la vittoria senza ombra di dubbio. Jack Miller va già forte, la stende un po’ troppo spesso ma non sarebbe Jack Miller. Che la KTM sia una gran Moto lo dimostra lo splendido 4° posto di Augusto Fernandez, Rookie e Campione del Mondo Moto2 2022, che porta la GasGas ai piedi del podio. Segno che la KTM è davvero arrivata (dopo aver ingaggiato mezzo personale Ducati ci credo…)

In Aprilia erano partiti con ottime aspettative ma l’Europa è un banco di prova che non mente mai. Ed Aprilia in Europa si sta confermando una moto “normale” alla quale a mio avviso manca davvero un Top Rider. Non fraintendetemi, vinceranno qualche gara ma il Mondiale è un altra roba. Serve un Pilota da Mondiale ed onestamente Vinales non si sta dimostrando all’altezza del compito nonostante abbia un potenziale ALLUCINANTE ed io sia uno dei suoi primi estimatori dalla Moto3.

Ad Iwata, a casa Yamaha, in altri tempi avrebbero chiesto scusa ai Piloti facendo anche harakiri. Sembra di rivedere la Yamaha di fine anni 90, quella incapace di reagire al dominio Honda. Servirà un nuovo Valentino con team “Ducati” al seguito per farla rinascere. Che sará  Pedro Acosta dal 2024? Più probabile Jorge Martin…

ROMANTICISMO.

Parliamoci chiaro, non avrà più un posto fisso in MotoGP, ma questo Pilota è qualcosa di eccezionale. Non sarà uno dei più veloci, uno dei più carismatici, uno dei più fotogenici, ma di sicuro verrà ricordato come uno dei più valorosi professionisti del motomondiale. Ieri ha chiuso 11° (su 13) ma ha fatto un weekend notevole considerando che ha passato gi ultimi anni tra MotoAmerica, Dakar e Superbike. Grazie Danilo.

CLASSIFICA MONDIALE

Bagnaia ancora in testa, con 94 punti su 185 disponibili (una miseria) davanti a Bezzecchi a 93. Il primo rivale è Brad Binder a 13 punti di distacco, poi Vinales e Quartararo a 45. I rivali per il titolo sono proprio questi 3, con Marquez (quello vero) ed Enea Bastianini da non lasciar fuori, perché se iniziano a vincere saranno pericolosissimi…

 

Francky

 

SIMPLY THE BEZZ – ARGENTINA POST GP

Thermas de Rio Hondo, Argentina. Terra, anzi circuito, di battaglie epiche e controverse. Di prestazioni al di sopra di ogni regola ed aspettative. In Argentina cade la pioggia già dal giovedì, tutti sanno che sarà una gara da dentro fuori.

La sapeva Bagnaia, che aveva un occasione ghiotta visto che Marquez e Bastianini saltano il round, lo sapeva Aprilia che sperava in una gara asciutta.

Tutti hanno deluso le aspettative, tutti tranne la Ducati, tutti tranne Bezzecchi. Marco ha letteralmente fatto un altro lavoro, ha spinto come un dannato dal primo all’ultimo giro dando una paga “della madonna” a tutti gli altri, Campione del Mondo compreso. Una serie di giri sotto al 46, nella prima parte di gara, gli ha permesso di creare un gap a dir poco imbarazzante.

Probabilmente avrebbe trionfato anche nella Sprint Race se il compagno di team non gli avesse rifilato una carenata in partenza. Nella gara “veloce” trionfa Brad Binder proprio davanti al Bez ed a Marini. Nella gara reale invece non c’è scampo.

Proprio dove aveva vinto la prima gara in carriera nel 2018, trionfa in sella alla Ducati del Team di Valentino Rossi che porta un proprio Pilota sulla moto gestita dal suo team alla vittoria in MotoGP.

DUCATI AL TOP

La moto di Borgo Panigale si conferma in assoluto la moto da battere in ogni condizione e soprattutto sul bagnato diventa imprendibile, basti pensare ad esempio alla Top10 di Diggiannantonio che sull’asciutto arriva dietro pure al magazziniere che chiude l’autodromo.

Zarco encomiabile nella gestione gomma, fa sfuriare Alex Marquez e Bagnaia e poi li va a riprendere e li salta come birilli, avrebbe preso anche Pecco se non si fosse steso. Ai piedi del podio un ritrovato Franco Morbidelli davanti ad Jorge Martin e Jack MillerNelle prime 10 posizioni ben 6 Ducati considerando le 2 Ufficiali out sarebbe stato 8 su 10. Imbarazzante…per gli altri. Ottimo lavoro a Borgo Panigale.

DELUDE BAGNAIA, DELUDE APRILIA.

Sia chiaro. Non è che non si può dire che Pecco abbia scazzato alla grande buttando 20 punti e regalandoli letteralmente a qualcuno (uno a caso, fate voi). Bagnaia ogni volta che si trova qualcuno davanti che spinge sembra voler sempre strafare, vedi Marquez a Misano, Martin a Losail, Bastianini a LeMans e domenica Alex Marquez a Rio Hondo.

Grande delusione anche da Aprilia che sul bagnato Argentino proprio non è andata avanti. Un passo indietro brusco visti i risultati di Portimao. Urge un inversione di tendenza subito dal Texas, sperando che non sia stata un allucinazione quanto visto in Portogallo.

ALEX MARQUEZ CONVINCE ADESSO?

Ricordo la sterile polemica di qualche “haters” che dava ad Alex del raccomandato, addirittura vincente in Moto2 perché gli avevano portato il “gommone” posteriore. Non solo la storia li sconfessa, vincendo due Mondiali (uno per categoria), facendo due podi nell’anno d’esordio in MotoGP su una moto costruita per il fratello. Nel primo anno su Ducati, dopo un ottimo GP di Portogallo, fa la pole position in Argentina, chiude davanti a Bagnaia la Sprint Race dopo una battaglia molto accesa e addirittura fa podio nella gara domenicale. Bagnaia fatica molto a passarlo e nel tentativo di allontanarsi da lui si stende. Che dire, un raccomandato…

YAMAHA ED HONDA NEL BARATRO.

Con Honda abbiamo perso le speranze, visto anche il ko di Joan Mir. Senza Marc Marquez sono destinati all’anonimato. Yamaha invece non sembra essere in grado di combattere con Ducati, non traggano in inganno le condizioni della pista, su asciutto avrebbero faticato ancor di più. Qui Morbidelli grazie alla sua guida pulita da anni 90 è riuscito a piazzarla vicinissima ai primi, ma sarà sempre così? No.

Tra due settimane appuntamento in Texas, a casa di Marc Marquez nella speranza di rivedere sia lui che Bastianini.

 

Francky

 

 

(Immagini MotoGP.com)

 

 

DUCATI MOSTRUOSA – PORTIMAO È ITALIANA – POST GP

Da dove iniziamo? È solo il primo GP dell’anno ma c’è tanta di quella carne al fuoco che non so da dove iniziare. 

Portimao è Italiana. Vince e stravince la Ducati condotta da Pecco Bagnaia davanti a Vinales ed alle Ducati di Bezzecchi, Zarco ed Alex Marquez. Una prestazione fantastica quella di Pecco che è rimasto in controllo totale per tutto il weekend di gara grazie alla sua guida ma soprattutto ad una moto eccezionale come la GP23. Questa è la moto totale e la performance di Alex Marquez (che guida la GP22) ne è la conferma.

Un Pilota che lo scorso anno galleggiava tra la P12 e P15 al cambio moto di ritrova a lottare per il podio. Questo è un chiarissimo segno che la Ducati è la moto che fa completamente la differenza come ai tempi la NSR500 o la Suzuki di Sheene, Ferrari e Lucchinelli.

MARC MARQUEZ

Marc Marquez è tornato. È al 110% e lo abbiamo visto tutti. Portare la Honda in pole position contro questa Ducati è uno schiaffo morale non solo al mondo della MotoGP (vi sono mancato?!?) ma anche a tutto il management Honda accorso in Portogallo. Ottima la prestazione nella Sprint Race dove chiude sul podio dietro alle solite Ducati di Bagnaia e Martin.

Foto di Fabio Marzo.

In gara Domenica si spegne la lampadina e combina un casino dietro l’altro. Marquez ha un problema, la sua Honda. Davide contro Golia, se vuole stare davanti deve rischiare. Avete visto come è entrato nel corso del primo giro pur di mantenere la testa della corsa? Non parlo dell’incidente ma della manovra in cui ne ha superati 2 ed ha avuto un piccolo contatto con Martin (foto sopra).

Pochi giri dopo il fattaccio con un ingresso sconsiderato dovuto alla chiusura di anteriore, come già successo nel sorpasso sopra. Con la H davanti è stato troppo arrembante, ha steso Oliveira e rovinato la gara di Martin. Punto con un doppio LLP, non prenderà parte al GP di Argentina per va dell’operazione subìta alla mano ieri sera. Forse anche meglio, servirà a calmare gli animi e tornare bello in forma per Austin.

Una cosa è certa, Marc Marquez è tornato.

APRILIA AL TOP

Foto MotoGP.com

Se con Alex Espargaró l’Aprilia si era affacciata nelle posizioni che contano è con Maverick Vinales che sfiorano il colpaccio già a Portimao. Vinales può lottare veramente per il titolo se trova la quadra completa ed è nettamente più forte di Alex, lo dice la sua storia visto che già ha trionfato sia con Suzuki che con Yamaha e probabilmente adesso ha un ambiente “familiare” che lo aiuta tantissimo. Siamo tutti felici del rendimento di Vinales, ne avevamo bisogno.

KTM COSA ASPETTARSI?

Jack Miller ha condotto un weekend fenomenale, si è adattato subito alla RC16 ed ha chiuso la gara subito dietro Brad Binder ma la sensazione è che potrà dare tanto di più. Qui hanno fatto i test però l’inizio è molto incoraggiante. KTM ha bisogno di fare quel piccolo step che gli consenta di lottare con i primi perché altrimenti rischia di perdere uno dei prossimi cracken del Motociclismo che scalpita in Moto2…

LUCA MARINI COSA COMBINA?

Mi ha lasciato perplesso. In gara Sprint stende il povero Enea Bastianini procurandogli un infortunio grave che gli farà saltare almeno due gare quindi di fatto mettendo già fuori gioco il Pilota Factory Ducati. In gara si stende di nuovo e vede il suo compagno di Team salire sul podio mentre lui chiude a zero punti il primo weekend dell’anno.

Alex Marquez, Rookie Ducati, davanti alle due KTM Factory ed a Zarco. Immagine MotoGP.com

Nota ancora più dolente è che Alex Marquez, nuovo giugno u questa moto, gli è praticamente stato davanti tutto il weekend. Credo che per mantenere quella della serva molto di più.

MA LA YAMAHA CORRE!?

Credo che Fabio Quartararo si stia mangiando le mani. Praticamente invisibile in tutto il weekend, mai nelle posizioni che contano. Viene da chiedersi a questo punto quanto avesse ragione Vinales su quel box visto l’andazzo degli ultimi anni. Probabilmente è un episodio negativo questo di Portimao, ma la vedo durissima per tutto l’anno considerato che Morbidelli quest’anno dirà addio alla Top Class (non vedo soluzioni per lui). Considerando che non hanno neanche un team satellite…

HONDA AL TRACOLLO.

Senza Marc Marquez, capace di portare in pole contro questa Ducati la Honda, sono proprio a zero. Mir ha chiuso addirittura 5 secondi dietro a Rins, Nakagami che guida questa moto dal paleolitico Non capisco cosa ci faccia ancora lì. Abbiam capito che é giapponese ma è un paracarro…

DOMENICA SI VA IN ARGENTINA

Sul circuito di Thermas non vedremo Marc Marquez, che si è operato ieri sera, potremo però avere delle prime conferme. Qui a Portimao ci sono stati i test quindi potremo vedere, già dall’Argentina, delle novità in classifica. Sono curioso di vedere Alex Marquez e Jack Miller.

Ducati e Bagnaia sono i favoriti di questo Mondiale, di un Mondiale lunghissimo. Un Mondiale tanto forse troppo lungo…a buon intenditore…

 

Francky

 

Si ringrazia Fabio Marzo per alcune foto concesse. https://twitter.com/FabioMarzo1/status/1640004560977625101?t=ufDPLYL3GErNgx5-S-gyow&s=19

LA TIGRE DELLA MALESIA – SEPANG POST GP

Bagnaia vince a Sepang, nel giorno del Sic, dopo una splendida lotta con Bastianini. Quartararo sale sul podio, Aleix fuori dal Mondiale che si deciderà a Valencia.

Nel giorno del Sic, Bagnaia vince il GP di Sepang ed ipoteca il suo 2° Titolo Mondiale. Rimandato tutto a Valencia, con 23 punti di vantaggio su Quartararo. Pecco ha sconfitto Bastianini dopo una lotta a tratti drammatica. 

Bastianini non ha ceduto un metro, non ha concesso nulla nonostante sia stato impresso la dicitura BAGNAIA nel momento in cui Bezzecchi si è riportato a ridosso di Quartararo. Si perché per un certo numero di giri Bezzecchi è stato l’ago della bilancia, poi ha finito le gomme ed ha chiuso 4°.

Personalmente mi aspettavo di vedere più Ducati la davanti, invece Martin si è steso come al solito, Zarco sta ancora parlando di Marquez ai microfoni di Sky, Marini ha avuto un problema tecnico e “Diggia” ancora non ha ingranato.

Marquez chiude 7° un weekend in cui ha provato un po’ di robe per il 2023, dietro a Rins ed all’altra Ducati Factory di Miller. Fuori definitivamente dalla lotta per il Mondiale Aleix Espargaró che chiude 10° un weekend in cui Aprilia aveva dei grossi problemi, Vinales addirittura ha chiuso 16° a quasi 10″ da Aleix.

ORDINI DI SCUDERIA

Probabilmente oggi è stato uno di quei giorni in cui se fosse finita diversamente avremo visto contratti stracciarsi e pagate fior di penali. Bastianini nonostante la delicata situazione ha fatto la sua gara, personalmente poteva evitare visto che ne manca soltanto una. Quartararo ha avuto un Morbidelli che si è letteralmente spostato manco fosse Petrucci a Valencia 2015. Gli ordini di scuderia sono una porcata, ma compattarsi da porci è ancora peggio. Il “Baz pensiero” non va bene.

VALENCIA.

Ricordo due momenti davvero nitidi. La scivolata di Dovizioso nel 2017 e quella di Rossi nel 2006. Il primo inseguiva uno davvero forte, il secondo dilapidò un vantaggio frutto più dell’aiuto di Pedrosa che altro… Questo per ricordarvi che Valencia è un fottutissimo kartodromo dove le gare sono in gruppo e tutto può succedere. A Bagnaia serve soltanto arrivare a punti, dal 14° in su. Nient’altro ed il Titolo Mondiale Piloti tornerà a Borgo Panigale dopo 15 anni. 

State pronti, il 6 Novembre è vicino…

P.S. Quartararo chiude 3° a Sepang con una Top Speed di soli 4 Km/h inferiore alla GP22 di Bagnaia. Tutte le manfrine sul motore sono soltanto storielle create ad arte per giustificare una debacle clamorosa, nonostante abbia tenuto a galla un Mondiale, per gentile concessione proprio di Bagnaia… che con una moto da 13 vittorie su 19 gare ed a podio in ogni GP avrebbe dovuto chiuderlo quantomeno a casa dei Jap. IMHO 

Francky