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UNA PARTITA A SCACCHI LUNGA UN GP, MA CON FINALE STUPENDO

Una partita a scacchi, non si può definire diversamente una gara che ha visto Rins e Marquez fare gare quasi solitaria, stuzzicandosi e giocando, fin quasi farsi raggiungere da Vinales. Ma oggi si era già assistito ai due favoriti che vengono fregati dal terzo incomodo, non poteva riaccadere anche in MotoGP.

Dicevo, i due erano li, andavano come missilli, ma nessuno dei due aveva margine per lasciarsi alle spalle l’altro, Rins mostrava di averne tanto di margine, guidava pulito e anche quando sbagliava una staccata o traiettoria, tornava sotto a Marc. Marquez dalla sua aveva capito la strategia e forse aveva paura di restare senza gomme nel finale, quindi, prima cerca di far andare davanti Rins per studiarlo, tranello in cui non cade il suzukista, poi inizia ad alternare settori lenti a repentini cambi di passo, ma nulla, Alex resta li.

Rins prova un attacco con volata finale al penultimo giro, con Marquez che lo accompagna fuori pista, nella sua testa era l’ultimo, ma quando capisce che non tutto è perduto, nell’ultimo settore compie la magia, un lavoro di traiettorie favoloso, che gli permette di accelerare meglio e quando ormai par fatta per l’hondista, lo infila all’interno e taglia il traguardo davanti di 20 millesimi.

BRAVO, BRAVO, BRAVO!!!

Ancora una volta MM93 viene battuto all’ultima curva, ormai pare quasi una costante, anche se lui dirà che quando non lotti per il titolo, ti prendi meno rischi. Un buon modo per dire: “scusate mi rode il culo?” Due volte in due gare deve dar fastidio, anche se sei mega leader di classifica e con il mondiale in saccoccia.

Rins mentre taglia il traguardo, guarda Marquez come a dire; “tu gioca sporco, che io vinco!”

Ci si aspettava, una prestazione di vertice dalle yamaha, dopo le prove, e i filotto di terzo, quarto e quinto non sono male come risultato, peccato che non sono mai stati della partita.

Quartararò lo abbiamo perso subito alla prima curva e con lui anche lo sfortunato Dovizioso, finito sopra la moto stesa del Francese. Per entrambi, fortunatamente, pare senza gravi conseguenze per entrambi.

Rossi ci ha provato da subito a stare con i due di testa, ma la gomma deve aver sofferto lo stress e non gli ha permesso di tenere un passo veloce. Vinales ha fatto una gara alla Vale, osando di meno all’inizio e trovandosi con una gomma che lo stava avvicinando ai primi, senza mai arrivare a contatto. Morbidelli finalmente fa una bella gara convincente, vincendo duelli con Miller e Crutchlow.

Le Ducati si salvano solo con Miller, perchè Petrucci e Bagnaia paiono ancora non pervenuti. Se per Pecco rimane pur sempre la prima stagione, per Danilo è ora che faccia vedere di essersi meritato la riconferma, perchè gara dopo gara, dimostra di non meritarsi quella sella.

Lorenzo, stoico, chiude a punti sfinito dai dolori.

Zarcò non si accontenta di aver stracciato il contratto, ma decide pure che in gara sia il caso di far fuori la sua moto e quella di Oliveira. Non contento, fa danni pure alla gamba del portoghese…decisamente sto 2019 non è la sua stagione e manca di totale lucidità.

MOTO2

Bella gara di carenate fra Fernandez, Navarro, Binder e Gardner, un susseguirsi quasi senza senso di entrate kamikazze, che non si sa per quale botta di culo, non sia finita con il decollo in tribuna di qualuno dei 4. Del resto è questo lo spettacolo che si vuole.

In realtà uno è caduto, il leader di mondiale Marquez, che sbaglia punto di staccata alla 16, pensa di essere suo fratello Marc, con la fisica che è relativa, ma invece che salvarsi, finisce lungo in ghiaia, riaprendo le speranze iridate dei 3 che son saliti sul podio, tutti staccati di 35 punti,

Fernandez vince il mega duello all’arma bianca, e relega dietro di lui Navarro e Binder.

Gli Italiani entrano nei 10, con un buon Digiannantonio sesto, un deludente Baldassarri settimo e Marini che chiude nono.

Moto3

Dicevo prima, fra i due litiganti, il terzo gode e fu così che Ramirez si mise dietro i due favoriti, Arbolino e Dalla Porta.

Gara in cui non si possono contare i soliti mille mila sorpassi e le solite milla mila entrare da pazzo di Mcphee, che un giorno dovrà spiegare cosa voglia ottenere.

Da segnalare la caduta di Canet a causa di Arenas. Rimonta in sella e come un indemoniato rimonta fino alla 13esima posizione, limitando i danni nella classifica mondiale a -14 da Dalla Porta.

Saluti

Davide_QV