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MOTOGP 2022 GP DI VALENCIA: E CHE FESTA SIA

foto da Twitter

Mancano solo due fottutissimi punti a Francesco Bagnaia da Chivasso ed alla Ducati per fare la storia.

Cinquant’anni son passati da quel 1972 in cui Giacomo Agostini e la sua MV Agusta portarono sul tetto del mondo per l’ultima volta due tricolori “al prezzo di uno”.

Dall’asse Chivasso-Borgo Panigale può venire quanto riuscito pochissime volte nella storia, ovvero portare contemporaneamente al top l’uomo e la macchina entrambi con DNA italico.

foto da Gazzetta

Nelle quattro ruote dobbiamo addirittura tornare indietro agli anni cinquanta… ma di cosa parliamo?

Non voglio addentrarmi nei meandri della retorica, però quanto potrebbe accadere dovrebbe inorgoglire tutti gli appassionati che parlano la mia lingua, eppure….

Eppure chissenefrega, perché il semplice fatto di essere arrivati a due punti da questo evento per me è motivo d’orgoglio, vada come vada.

foro da Moto.it

Pecco ci ha fatto penare tutti quanti, ma vivaddio che sia riuscito a fare un recupero degno dell’olimpo dei motociclisti.

Spiace sapere a priori che ci saranno connazionali “invidiosi” di quanto accadrà oppure “felici” di quanto non accadrà… Per quanto mi riguarda spero di urlar in faccia loro la mia felicità dal maxi schermo di Piazza D’Armi a Chivasso che sarà virtualmente collegato con quello di Borgo Panigale.

Alla faccia dei tanti denigratori a Ducati va riconosciuto di averci messo tanto del proprio affinchè tutto ciò potesse accadere. A Bologna ci hanno messo soldi, impegno e determinazione perché il mondiale potesse un giorno tornare tutto tricolore. Pochi lo ricordano ma, dal loro debutto in MotoGp nel 2003, hanno avuto almeno un pilota italiano in squadra eccezion fatta per il biennio 2009-2010.

Abbiamo avuto addirittura line-up tutte italiane con Dovizioso e Iannone, con Dovizioso e Petrucci e ne avremo anche una l’anno prossimo con Bagnaia e Bastianini. Incredibile, sono stati più “nazionalisti” di tanti loro tifosi. E dire che per realizzare questo “sogno” non badarono a spese nemmeno quando ingaggiarono Valentino Rossi.

foto da Tuttomotoriweb

Quindi il trionfo (incrocio ancora le dita) sarebbe tutto meritato.

Li abbiamo bistrattati spesso (non sono esenti da critiche) però oggi è giusto ringraziarli per averci permesso di arrivare ad un passo da un sogno e dalla storia.

Mi tocca parlare della gara?

Motivi tecnici? Aspiranti alla vittoria? Non abbiatemene ma non essendo un giornalista non riesco a togliermi di dosso il peso del tifo ed essere obiettivo in questa occasione.

Sarebbe la prima volta che, da appassionato di due e quattro ruote ed orgoglioso dei colori nazionali, si potrebbe realizzare un desiderio covato da quando quell’appassionato era un bambino.

foto da Corse di moto

Non importa chi vincerà, non importa se Pecco dovesse arrivare quattordicesimo recuperando quei due punti con Fabio vincitore della gara. Quello che importa e che quel sogno possa diventare realtà.

La tensione è altissima, della pista, delle gomme, dei rivali non serve parlare.

Forza Pecco e forza Ducati, tantissimi sono con voi. Fateci Godere.

 

Salvatore V.

La Motogp che verrà..

La Motogp che verrà..

Finalmente la sentenza del Tribunale sportivo di Ginevra è arrivata: la vittoria di Dovizioso in Qatar è stata confermata così come è stata dichiarata conforme alle regole l’appendice del forcellone Ducati, fatto ben più importante.
Il tutto apre scenari nuovi nell’ambiente rompendo quegli equilibri che sino a ieri avevano regolato i rapporti tra le Case e con la Federazione stessa.
Riassumendo brevemente l’accaduto, tutto è nato da un’ interpretazione differente data a Ducati e ad Aprilia per il cucchiaio montato per raffreddare la gomma posteriore Ducati, dispositivo che avrebbe effetti aerodinamici secondo la tesi di Aprila e degli altri costruttori che hanno sporto il reclamo ufficiale.
Il delegato tecnico Danny Aldrige ha approvato il dispositivo Ducati e bocciato invece un dispositivo analogo di Aprilia, adducendo proprio le suddette motivazioni aerodinamiche.
Da qui la protesta ufficiale che si è tramutata in ricorso al Tribunale Sportivo di Ginevra vista la risposta negativa avuta dai Team al termine della gara.
Ed è proprio il ricorso a Ginevra che segna la differenza rispetto al passato. Non si è riusciti a trovare il consueto accordo tra le parti come sempre accaduto, quindi la situazione è precipitata decretando di fatto una spaccatura sul fronte dei Costruttori. Di fatto l’avvento di Massimo Rivola a capo di Aprilia (detentore di competenze e background di F1) ha dato un contributo importante al susseguirsi degli eventi. Il mondo delle moto è per tanti versi più “semplice” della F1 e quanto oggi rivendicato dai team è una scrittura più chiara delle regole nonché il maggior controllo dell’applicazione ed interpretazione delle stesse. Secondo i reclamanti la Federazione ed il delegato tecnico non avrebbero gli strumenti per dimostrare l’effetto aerodinamico del dispositivo Ducati, quindi non sono in grado di far rispettare tutte quelle regole che si possono prestare ad interpretazione. Fin qui l’aspetto meramente formale di quanto accaduto.
La realtà forse è ben diversa… Ducati è sempre stata all’avanguardia rispetto agli altri in campo aerodinamico. Fu la prima ad introdurre le alette e le carene anticonvenzionali che negli ultimi anni abbiamo visto e ciò ha costretto gli altri Costruttori ad adottare soluzioni simili. Il reparto corse di Borgo Panigale è sempre stato molto attivo il che ha permesso di avere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, vantaggio che gli altri Team vorrebbero ridimensionare puntando sull’incremento dei costi che tali studi comportano.
Naturalmente il quartier generale Ducati a voce del suo Direttore Generale Dall’Igna ha mal digerito la protesta, invitando senza mezzi termini gli altri Team ad occuparsi delle loro moto piuttosto che puntare il dito contro le innovazioni da lui fortemente volute, ed arrivando anche a minacciare a sua volta una protesta contro le ali adottate da Honda perché ritenute pericolose…..
Lo scenario che ad oggi si apre potrebbe essere quello di un reclamo ad ogni fine corsa da parte di qualsiasi concorrente, con un successivo ricorso ai tribunali e il risultato di non avere mai una classifica certa alla fine delle gare…
Solo il prossimo futuro sarà in grado di darci risposte.
Al momento la risposta migliore di tutte l’aveva data proprio Marquez a caldo: Oggi Dovizioso è stato più forte di me! E fine delle discussioni.

Saluti

ICEMANKR7

GRAZIE DESMODOVI, CHE VITTORIA FANTASTICA CONTRO MARQUEZ!

Ci sono quei giorni, in cui il motorsport ti regala qualcosa, che entrerà negli annali dei duelli più belli di sempre e ieri a Zeltweg, DOVIZIOSO e MARQUEZ, hanno impresso nella memoria degli appassionati, una battaglia di quelle che non si potranno mai dimenticare.

Quando due piloti, non mollano mai per tutta la gara, cercando ognuno di mettere il muso della propria moto davanti a quella del rivale, nella speranza di passarlo e andargli via, ritrovandosi poi poche curve dopo, nuovamente dietro, non può che trasformarsi in una di quelle gare, di cui si parlerà per sempre.

Nessuno dei due ne aveva per andare via all’altro, Dovi riusciva ad avere un pò di vantaggio nelle staccate pesanti e nello sfruttare la trazione della sua Ducati, mentre Marquez, aveva il vantaggio della guida perfetta nei tratto guidato da curva 3, fino al cambio di direzione della S, che eseguiva in maniera magistrale!!!

é stato qualcosa di magico vederli arrivare più volte appaiati in staccata, con le carene a pochi cm una dall’altra, a sfruttare ogni minima esitazione del rivale, a cercare di infilarsi dentro e riuscirci. Un numero talmente elevato di sorpassi e contro sorpassi, che a narrarli tutti, si scriverebbe un’enciclopedia.

Ci porvo però narrando un paio di momenti favolosi, come il momento in cui Marquez ha provato ad arrivare in curva 2, sfruttando la scia fino all’ultimo, rischiando quasi a prendersi dentro con il Dovi, scartato di brutto, arriva quel filo lungo, Dovi incrocia la traiettoria e i due spalancano tutto, correndo appaiati fino a curva 3. Staccatona da panico, con il Dovi che fa girare un pò largo Marc e l’Italiano passa davanti. Sui prati si alza un tifo incredibile!!!!

Passa un giro e Marquez decide di ripassare il Dovi poco prima della S, con una delle sue pennellate strepitose, altro boato del pubblico. Ma un Dovi mai domo, non ci sta e in uscita si rimette davanti,approfittando di un leggero largo dello spagnolo.

L’ultimo giro pare non finire mai, non sai chi dei due sfrutterà l’incertezza dell’altro, sono li vicini, Dovi guadagna quel paio di metri che lo mette al sicuro nel misto, mancano solo due curve, tensione a mille, Marquez prova a passare in esterno, staccando tardissimo. Dovi, per coprirsi, allarga e perde un pò il punto di staccata, MM93 lo intuisce, prende e si lancia all’interno, ad una velocità pazzesca, staccando lunghissimo, i due si incrociano e quasi si prendono dentro, ma un Dovi lucidissimo, lascia sfilare largo Marquez, spalanca il gas, manda a fanciapet lo Spagnolo e va a VINCERE!!!!

Diamine, urla a profusione, ancora adesso mi viene la pelle d’oca e il battito cardiaco a mille. Che duello! Che gara! Che Dovizioso!

Dovrei parlavi anche della gara degli altri, della moto2 o della moto3, ma io trovo giusto lasciare questa pagina a questi due ragazzi, che hanno fatto qualcosa di incredibile!

TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO, PER DOVIZIOSO E MARQUEZ!!!

ps. ieri rientrando a casa, in un distributore vicino a Villach, mi trovo niente di meno che Dall’Igna, mi avvicino a lui e gli faccio “scusi, posso farle i complimenti per la gara di oggi?” lui si gira, mentre gli rideva anche il culo e mi fa: “Grazie ragazzi!” e ci abbraccia. Grandissimo!!!

Saluti

DAVIDE_#CHEGARA!_QV