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MOTOGP 2022 GP DI VALENCIA: E CHE FESTA SIA

foto da Twitter

Mancano solo due fottutissimi punti a Francesco Bagnaia da Chivasso ed alla Ducati per fare la storia.

Cinquant’anni son passati da quel 1972 in cui Giacomo Agostini e la sua MV Agusta portarono sul tetto del mondo per l’ultima volta due tricolori “al prezzo di uno”.

Dall’asse Chivasso-Borgo Panigale può venire quanto riuscito pochissime volte nella storia, ovvero portare contemporaneamente al top l’uomo e la macchina entrambi con DNA italico.

foto da Gazzetta

Nelle quattro ruote dobbiamo addirittura tornare indietro agli anni cinquanta… ma di cosa parliamo?

Non voglio addentrarmi nei meandri della retorica, però quanto potrebbe accadere dovrebbe inorgoglire tutti gli appassionati che parlano la mia lingua, eppure….

Eppure chissenefrega, perché il semplice fatto di essere arrivati a due punti da questo evento per me è motivo d’orgoglio, vada come vada.

foro da Moto.it

Pecco ci ha fatto penare tutti quanti, ma vivaddio che sia riuscito a fare un recupero degno dell’olimpo dei motociclisti.

Spiace sapere a priori che ci saranno connazionali “invidiosi” di quanto accadrà oppure “felici” di quanto non accadrà… Per quanto mi riguarda spero di urlar in faccia loro la mia felicità dal maxi schermo di Piazza D’Armi a Chivasso che sarà virtualmente collegato con quello di Borgo Panigale.

Alla faccia dei tanti denigratori a Ducati va riconosciuto di averci messo tanto del proprio affinchè tutto ciò potesse accadere. A Bologna ci hanno messo soldi, impegno e determinazione perché il mondiale potesse un giorno tornare tutto tricolore. Pochi lo ricordano ma, dal loro debutto in MotoGp nel 2003, hanno avuto almeno un pilota italiano in squadra eccezion fatta per il biennio 2009-2010.

Abbiamo avuto addirittura line-up tutte italiane con Dovizioso e Iannone, con Dovizioso e Petrucci e ne avremo anche una l’anno prossimo con Bagnaia e Bastianini. Incredibile, sono stati più “nazionalisti” di tanti loro tifosi. E dire che per realizzare questo “sogno” non badarono a spese nemmeno quando ingaggiarono Valentino Rossi.

foto da Tuttomotoriweb

Quindi il trionfo (incrocio ancora le dita) sarebbe tutto meritato.

Li abbiamo bistrattati spesso (non sono esenti da critiche) però oggi è giusto ringraziarli per averci permesso di arrivare ad un passo da un sogno e dalla storia.

Mi tocca parlare della gara?

Motivi tecnici? Aspiranti alla vittoria? Non abbiatemene ma non essendo un giornalista non riesco a togliermi di dosso il peso del tifo ed essere obiettivo in questa occasione.

Sarebbe la prima volta che, da appassionato di due e quattro ruote ed orgoglioso dei colori nazionali, si potrebbe realizzare un desiderio covato da quando quell’appassionato era un bambino.

foto da Corse di moto

Non importa chi vincerà, non importa se Pecco dovesse arrivare quattordicesimo recuperando quei due punti con Fabio vincitore della gara. Quello che importa e che quel sogno possa diventare realtà.

La tensione è altissima, della pista, delle gomme, dei rivali non serve parlare.

Forza Pecco e forza Ducati, tantissimi sono con voi. Fateci Godere.

 

Salvatore V.

MOTOGP 2012 – STONER LASCIA, LORENZO RADDOPPIA. SEASON REVIEW

La stagione 2012 si apre con una novità di rilievo. Cambia la cilindrata delle moto, si passa da 800cm³ ai 1000cm³. Vengono introdotte anche nuove tipologie di moto, le cosiddette CRT. Dorna al fine di innalzare il numero, ormai esiguo, di partecipanti alle gare decise di garantire “regole ad hoc” per i Team CRT le cui moto avrebbero risposto di un “normale” motore 1000cm³ derivato dalla serie. Avevano altri vantaggi come l’utilizzo di 12 motori invece dei classici 6, e di 24 litri di carburante invece di 21. Il risultato non fu entusiasmante.

I Piloti a giocarsi il Titolo Mondiale erano sempre i soliti tre, il Campione del Mondo in carica Stoner, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa.

Il leitmotiv della stagione è sempre lo stesso. Cosa farà Valentino⁉️ Riesce a domare la GP12!? Si ritira a fine anno⁉️

Il Mondiale si apre come di consueto in Qatar dove con una prestazione mostruosa Lorenzo vince davanti a Pedrosa e Stoner, facendo capire l’andazzo ai due. Poi è la volta di Jerez ed Estoril dove in entrambe le occasioni il risultato non cambia: Stoner da la paga a tutti vincendo, entrambe le gare, su Lorenzo (2°) e Pedrosa (3°).

Nelle prime tre gare, i nove podi totali saranno occupati sempre dagli stessi. Lorenzo, Stoner e Pedrosa.

SHOCK: CASEY STONER ANNUNCIA IL RITIRO A FINE STAGIONE. Prima del GP di Francia l’annuncio inaspettato del Campione Australiano.

Le successive 3 gare sono degli autentici capolavori di Jorge Lorenzo che trionfa a LeMans 🇫🇷, Montmeló 🇪🇸 e Silverstone🇬🇧. Guadagnando così ben 26 punti si su Pedrosa (4°-2°-3°) che su Stoner (3°-4°-2°). Nel GP di Francia si rivede Sul podio Valentino Rossi, che vince uno splendido duello sul bagnato proprio contro Stoner.

Valentino is back👇

Si arriva al 30 giugno sul magnifico circuito di Assen. Il Dutch TT offre sempre spettacoli mozzafiato. In classifica mondiale, dopo 6 GP, Lorenzo è in testa con 140 punti, poi Stoner 115 e Pedrosa 101.

In Olanda accade questo 👇

https://twitter.com/AngyFra89/status/1346002259826634753?s=19

La gara viene vinta da Stoner che, grazie al KO di Lorenzo, è a pari merito in testa alla classifica con 140 punti insieme a Jorge, mentre Pedrosa a 121.

Basta una curva per mandare al diavolo il lavoro egregio di un terzo di stagione, da parte di Pilota e Team. Alvaro Bautista non dimenticherá facilmente quel giorno.

Nel round successivo si viaggia verso il Sachsenring🇩🇪 con Stoner in palla e Lorenzo che insegue. Casey segna una fantastica pole position ma in gara commette un gravissimo errore all’ultimo giro👇

La gara del Sachsenring sarà il crocevia della stagione di Casey Stoner, che al GP successivo del Mugello commette un altro errore in gara. Arriva lungo al correntaio ed è costretto ad una rimonta furiosa. Arriverà solamente 8° mentre Lorenzo vince la gara. In due gare perde 37 punti.

Nel round 10 del Mondiale si giunge nel nuovo continente. Il GP di Laguna Seca viene interamente dominato da Casey che vince davanti a Lorenzo e Pedrosa. Purtroppo la stagione è molto in salita vista la competitività del Maiorchino.

Dopo la pausa estiva si corre ad Indianapolis, qui Stoner commette un altro grave errore che mette fine alle “poche” speranze iridate. Errore qualifica ad Indianapolis che gli costa la rottura caviglia destra e sarà costretto a saltare, causa operazione i successivi 3 GP, nonostante tutto chiuderà 4° ad Indy 👇

La gara verrà vinta da Pedrosa. Il Pilota Honda darà il via ad una cavalcata furiosa nei successivi GP che metterà alle corde Jorge Lorenzo.

Nel round di Brno infatti, succede questo👇

Pedrosa diventa….cattivo😄

https://twitter.com/AngyFra89/status/1346008993290969088?s=19

Vince in modo spettacolare il GP di BRNO e si porta all’assalto di Jorge in classifica, distanziato di soli 13 punti. Lorenzo 245 Pedrosa 232

Il 16 ssettembre è il giorno di San Cornelio. In quel giorno si corre anche il GP di Misano Adriatico. Daniel Pedrosa è lanciatissimo verso il Mondiale, è assolutamente il Pilota più in palla al momento ma quel 16 settembre 2012 lo ricorderà per sempre.

Immagine MotoGP.com

A Misano parte in pole ma un problema alla termocoperta, nella procedura di partenza lo relega a partire dal fondo. Neanche 8 curve viene steso da Barbera. Era a -13, adesso – 38, si perché Jorge Lorenzo, da grande opportunista, vince la gara. 

Pedrosa è un Pilota immenso, in carriera ha alternato grandissime vittorie ad altrettanti errori. Il 2012 era il suo anno, nonostante avesse quel mostro di Casey di fianco al box.

Le successive 3 gare sono una dimostrazione di pura forza da parte di Pedrosa. Vince in sequenza ad Aragon, Motegi e Sepang guadagnando 15 punti su Jorge (che arriva sempre 2°).

Si arriva in Australia, nell’ultimo GP di Casey Stoner in casa, sul circuito di Phillip Island. Lorenzo può gestire ben 23 punti di vantaggio in due gare su Pedrosa, sembra facile ma un errore potrebbe compromettere tutto. Pronti via e Pedrosa parte fortissimo, alla staccata della Honda Hairpin entra duro su Lorenzo, mettendo sotto pressione Jorge. Compie un primo giro mostruoso chiudendolo da fermo sotto al 37″1 (MOSTRUOSO). Poi….👇

Pedrosa cade al 2° giro, arriva troppo forte alla Honda Hairpin e spalanca le porte del Mondiale a Lorenzo.

Pedrosa commette il primo errore stagionale, dando di fatto il via libera a Jorge. Casey Stoner davanti ad oltre 50000 spettatori si regala la 45^ vittoria ed un saluto speciale al suo pubblico ed al mondo del Motorsport.

L’ultima gara dell’anno, nel consueto scenario di Valencia, vede la vittoria di Daniel Pedrosa che chiuderà il Mondiale a soli 18 punti da Lorenzo. Addirittura con più vittorie del Maiorchino (7 Pedrosa 6 Lorenzo).

 

https://twitter.com/AngyFra89/status/1347531625727483905?s=19

Tirando le somme è stato un Mondiale entusiasmante. Quello in cui Pedrosa è andato più vicino al Mondiale, quello in cui a mio avviso è stato davvero vicino a realizzare un sogno. Ha vinto chi ha sbagliato di meno, Lorenzo e Pedrosa hanno sbagliato pochissimo. JL in 18 gare ha totalizzato 6 vittorie e 10 secondi posti, con 2 KO di cui uno per colpa di Bautista ed uno per errore suo a Valencia, a Mondiale già vinto.

Cosa mi lasciò perplesso⁉️ Questo👇

https://twitter.com/AngyFra89/status/1346040156449615873?s=19

 

✍️ Francky

 

 

 

MOTOGP 2011 – LA VENDETTA PERFETTA – SEASON REVIEW

Ducati mi ha pugnalato alle spalle” cit.

Queste le parole di un furioso Casey Stoner ripensando al trattamento ricevuto nel 2009 da Ducati. Quell’anno la casa di Borgo Panigale offrì il doppio dei soldi (di Stoner) a Jorge Lorenzo. Casey giustamente non la prese bene e meditò la sua vendetta. Quale occasione migliore se non il 2011, in sella alla Honda Ufficiale per battere Ducati e Valentino Rossi⁉️ Poteva prendere due piccioni con una fava…

Test di Valencia di fine stagione. Il primo approccio di Rossi sulla Ducati. Immagine MotoGP.com

La prima volta che ho guidato la Ducati e’ stato uno shock. Dopo tre giri ho pensato: ‘Siamo nella merda’. Mi sono bastati per capire che avevo fatto un errore. cit. VR46

I test prestagionali del 2011 furono una sorpresa. Stoner era un missile, andava a bomba sulla Honda mentre Valentino Rossi era in netta crisi con la Ducati. La stampa Italiana e l’entourage del Pilota davano la colpa al problema alla spalla che accusava Rossi, in realtà sapevano bene che la situazione era molto complicata. 

Nei test brillò tantissimo Marco Simoncelli, ormai maturo in sella alla Honda di Gresini ma un po’ troppo “irruento” nel corpo a corpo. Non brilla più di tanto il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo. La stagione si disputò su 18 gare.

 

GRAND PRIX OF QATAR – 20 Marzo

Il canguro Mannaro domina il weekend di Losail. IMPRENDIBILE. Ogni turno di libere, pole position, giro veloce e gara. Non sbaglia un colpo.

Stoner, Pedrosa, Lorenzo, Dovizioso e Simoncelli. Foto MotoGP.com

Questo è il biglietto da visita al Mondiale di Casey Stoner, il DOMINIO. Nulla possono gli altri Piloti con Pedrosa che si fa il segno della croce e comincia a pregare in aramaico antichissimo. In gara Lorenzo chiude 2° proprio davanti a Pedrosa, Dovizioso e Simoncelli. 4 Honda in Top5. Rossi chiude 7° dietro Spies, il suo sostituto in Yamaha Factory. Stoner 25 Lorenzo 20 Pedrosa 16

 

JEREZ GRAND PRIX – 3 Aprile

“Your ambition outweighs your talent” cit. Casey Stoner

Rimarrà nella storia questo GP. Lo racconteremo ai nostri nipoti di quel giorno in cui, in diretta TV, Casey Stoner fece fare una barbina figura a Valentino Rossi. Gara bagnata e la Ducati va meglio, Rossi è molto competitivo quel giorno ed insegue Stoner giocandosi il podio con un occhio rivolto al 1° posto.

Vincere alla 2^ gara sulla Ducati lo porterebbe tranquillamente a scalzare Hailwood ed Agostini dall’Olimpo.

Immagine Crash.com

Invece alla Expo 92 (curva 1) in fondo al rettilineo di Jerez, in salita, Vale perde l’anteriore della Ducati e travolge Stoner. Rossi riesce a ripartire mentre Stoner no. Sarà uno 0 amaro per l’australiano che vedrà Jorge Lorenzo vincere la gara e guadagnare 25 punti puliti su di lui. Pedrosa ed un magnifico Hayden completano il podio. Lorenzo 45 Pedrosa 36 Stoner 25

 

GRANDE PREMIO DE PORTUGAL – 1 maggio

“This Is my opinion” cit. JL99

Clima incandescente già dalla conferenza stampa in cui Jorge Lorenzo si scaglia contro Marco Simoncelli. Il Sic non è visto di buon occhio nel paddock perché troppo “irruento” in pista e Jorge lo prende a muso duro, come suo solito.

Conferenza stampa infuocata. Foto MotoGP.com

In gara Simoncelli rischia prima di stendere Stoner e poi dopo appena 4 curve si invola verso la ghiaia. OUT. Lorenzo e Pedrosa sono imprendibili mentre Stoner non riesce a tenere il loro passo. A 3 giri dalla fine Pedrosa rompe gli indugi e si va a prendere un vittoria FENOMENALE davanti a Lorenzo e Stoner. Ruolino di marcia impressionante per Daniel, 3° in Qatar 2° a Jerez e 1° in Portogallo. Lorenzo 65 Pedrosa 61 Stoner 41

 

FRANCE GRAND PRIX – 15 Maggio

L’atmosfera è incandescente. La polemica tra Lorenzo e Simoncelli si porta strascichi fino in Safety Commission. Stoner domina le prove ma gli animi sono troppo caldi ed in gara succede il patatrac. Simoncelli in lotta con Pedrosa per il secondo posto tenta un azzardo all’esterno della “Chemin aux boeufs”. Sarebbe stato fantastico se non avesse completamente chiuso la traiettoria a Pedrosa, che poteva fare due cose: 1. Entrargli nella carena (Avrei fatto così) e tamponarlo… 2. Rialzare la moto e tentare di sfangarla….

OnBoard di Pedrosa. Simoncelli dichiarò di aver lasciato spazio a Pedrosa, noi ci siamo sempre chiesti quale…

Video incidente👇

Siccome Pedrosa è troppo buono, non ha la “cazzimma” di Rossi o di Marquez, sceglierà l’opzione 2. Risultato?!? Clavicola rotta ed OUT dal Mondiale, ancora una volta. Simoncelli verrà penalizzato con un passaggio dai box e terminerà serenamente la sua gara. Stoner vince davanti a Dovizioso e Rossi con Lorenzo 4°. Zero pesantissimo per Pedrosa. Lorenzo 78 Stoner 66 Pedrosa 61

Alla luce di quanto successo le parole di Lorenzo in Portogallo risuonarono con un eco gigantesco nel Motomondiale. Aveva ragione, i fatti in pista lo confermarono. Purtroppo i tifosi rovinarono tutto, arrivarono addirittura minacce di morte al Sic.

 

CATALUNYA GRAND PRIX – 5 giugno

Sapete come rispose Simoncelli alle minacce ricevute dopo l’episodio di Francia e la conseguente “scorta” di sue poliziotti nel paddock di Montmeló? Con una pole position STRATOSFERICA davanti a Stoner e Lorenzo.

Immagine MotoGP.com

In gara trionfa Stoner (indisturbato), senza che Lorenzo possa minimamente  fare qualcosa per evitarlo. Il Campione del Mondo chiude secondo davanti all’altro ufficiale Yamaha, il texano Ben Spies. Ai piedi del podio Dovizioso e più lontani Rossi (5°) e Simoncelli (6°). Mondiale che vede Stoner avvicinarsi sempre più alla vetta. Lorenzo 98 Stoner 91

 

BRITISH GRAND PRIX – 12 Giugno

Ricordo le facce nel box Ducati come fosse ieri. Dalla TV ero incredulo… Il figlio del “proprietario” di Brno, il mitico Karel Abraham su una Ducati clienti (GP10 dell’anno precedente) del proprio team (Team Abraham) diede quasi 2 secondi a Valentino Rossi in qualifica…. Addirittura Rossi e la Rossa 46 ne beccarono quasi 4 dal poleman Stoner….

British Grand Prix. Fotografia di Kevin Wood

In gara arrivò la tanto sperata pioggia (per qualcuno) e Stoner diede ancora una volta lezioni di guida sull’asfalto di Silverstone. Jorge Lorenzo dopo quasi un anno e mezzo perfetti, fece il primo errore dell’anno stendendosi. Stava cercando di recuperare terreno su Dovizioso (2°)(OSSESSIONATO) perdendo la bussola e buttando la gara. Cadrà anche Simoncelli lì davanti e Colin Edwards, su M1 clienti, salirà sul gradino più basso del podio, dietro al Dovi (2°). Zero pesante per Jorge che perde la leadership del Mondiale, ottenuta (non dimentichiamolo) grazie al fattaccio di Jerez (Rossi/Stoner). Stoner 116 Lorenzo 98

 

DUTCH TT GRAND PRIX – 25 Giugno

Ben Spies prima vittoria in MotoGP. Foto MotoGP.com

All’Università Karel Abraham è ancora la miglior Ducati in qualifica. Quello che succede a Borgo Panigale è assurdo, una crisi senza precedenti che fa pensare molto a Casey Stoner ed a quanto siano stati AVVENTATI. (Ricapiterà alcuni anni dopo al Mugello con un altro Pilota, perché non sono umani. Sono diabolici, perseverano….).

In gara succede subito il botto.👇

Neanche il tempo di partire che alla “De Strubben” (curva 5) Simoncelli tenta l’attacco a Lorenzo e va per campi centrando il Maiorchino. Entrambi ripartiranno dal fondo e addirittura Jorge riuscirà a risalire in 6^ piazza. Ben Spies coglie la sua prima vittoria in MotoGP davanti a Stoner e Dovizioso. Occasione davvero sprecata per Lorenzo che avrebbe potuto recuperare punti preziosi su Stoner. Simoncelli dopo aver causato il KO di Pedrosa a LeMans, causa anche il passo falso di Jorge ad Assen per fortuna senza conseguenze. Stoner 136 Lorenzo 108

 

GRAN PREMIO D’ITALIA – 3 luglio

Al Mugello Jorge Lorenzo è chiamato a vincere se non vuole fare scappare Stoner. È una delle sue piste preferite ma nelle qualifiche è soltanto 5° scavalcato anche dal compagno di team Spies. Si rivede Pedrosa che rientra dopo l’infortunio alla clavicola.

Curva San Donato, in fondo al rettilineo Dovizioso stacca più forte e sorpassa Stoner prendendosi il 2° posto. Foto MotoGP.com

In gara è un tripudio di emozioni con Stoner che scappa via fortissimo, inseguito da Lorenzo e Dovizioso. Sul finale di gara Jorge riesce a raggiungere e superare Stoner andando a vincere la gara. Anche Dovi all’ultimo giro passa Casey. Ancora indietro Rossi che chiude a quasi 30″ da Lorenzo. Stoner 152 Lorenzo 133

 

DEUTSCHLAND GRAND PRIX – 17 luglio

Sachsenring 2011.

Giro di boa del Mondiale con Lorenzo a 19 punti dalla testa della classifica, guidata da Stoner. Il GP di Germania è un tripudio di emozioni grazie anche al rientro di Daniel Pedrosa. Proprio i magnifici 3 si contendono la vittoria fino alle tornare finali, con il resto del gruppo molto staccato.

Queckenberg Kurve. Sorpasso di Lorenzo su Stoner  all’ultimo giro. Immagine MotoGP.com

Pedrosa vince una gara fenomenale ed il rammarico per quanto accaduto in Francia è tantissimo. Jorge Lorenzo compie un autentico capolavoro sorpassando all’ultimo giro Casey Stoner, proprio all’ultima curva. La mitica Queckenberg Kurve è una curva cieca in salita, difficilissima da affrontare. Casey sbaglia la traiettoria d’ingresso e Jorge si infila. Uno dei sorpassi più belli del decennio. Lorenzo recupera 4 punti e si porta a – 15. Stoner 168 Lorenzo 153

 

U.S. GRAND PRIX – 24 luglio

Laguna Seca. Il nome mette i brividi. Un circuito d’altri tempi che mette soggezione soltanto a sentirne il nome. Jorge Lorenzo arriva da favorito, stampa una magnifica pole in faccia a Stoner ed ha tutte le carte per giocarsi la vittoria ed accorciare la classifica.  I soliti tre dettano il ritmo, con Pedrosa e Stoner che sembrano averne meno di Lorenzo. Dietro Simoncelli cade, mentre Spies e Dovizioso si contendono la 4^ posizione.

A pochi diri dalla fine accade qualcosa che rimarrà negli annali. Un sorpasso pulito, in pista (non fuori), un sorpasso da PALLE IN TITANIO. A voi i commenti👇

“In quel punto della pista sei in discesa, poi scollini per alcuni metri e ti ributti in discesa, a sinistra, con lo sguardo rivolto alla Andretti Hairpin. Per passare li servono due palle belle grandi.

In quel sorpasso, a pochi giri dal termine, è racchiuso tutto il Mondiale di Casey Stoner. Con quel sorpasso a mio avviso detronizza Jorge Lorenzo in un colpo solo, annientandolo psicologicamente. Stoner vince, Lorenzo 2° e Pedrosa 3°. Stoner 193 Lorenzo 173

 

CESKÊ GRAND PRIX – 14 Agosto

Sul tracciato di Brno è una giornata storica per la casa dell’ala dorata. Era il 2006, precisamente il GP di Laguna Seca, quando HRC piazzò tre moto sul podio. Allora vinse Hayden davanti a Pedrosa e Melandri.

Immagine MotoGP.com

Dopo 5 anni HRC si ripete, vince Stoner davanti a Dovi ed il Sic. Sarebbero potute esse 4 le moto se Pedrosa non si fosse steso dopo pochi giri.  Scellerata la scelta di montare un anteriore morbida per Jorge Lorenzo, scelta coraggiosa che non paga per nulla. Arriverà 4° e perderà altri 12 punti dal capoclassifica. Stoner 218 Lorenzo 186

 

INDIANAPOLIS GRAND PRIX – 28 Agosto

Sul mitico “Speedway” c’è un unico mattatore. Porta il numero 27  in cima al “Pylon” e diventa il primo Australiano di sempre a vincere ad Indianapolis. Weekend dominato interamente da Casey Stoner che vince la 7^ gara su 12 e si invola verso il titolo Mondiale.

Stoner trionfa ad Indianapolis. Foto MotoGP.com

Terzo successo di fila davanti a Pedrosa e Spies. Di nuovo ai piedi del podio il Campione del Mondo in carica, ormai scarico rispetto allo scorso anno. Nulla possono gli avversari contro questo Stoner.

Dramma Ducati con Valentino Rossi che arriva addirittura dietro Randy De Puniet (Ducati Pramac). A Borgo Panigale si stanno ponendo qualche domanda…. Stoner 243 Lorenzo 199

 

GRAN PREMIO DI SAN MARINO – 4 settembre

Al Santa Monica di Misano va in scena una delle gare più belle dell’anno. Nella “Rider’s Land” non ci si annoia mai. La davanti Pedrosa, Stoner e Lorenzo ne hanno di più. Jorge ha un’unica scelta: VINCERE. Ed infatti Jorge vincerà magistralmente davanti a Pedrosa e Stoner.

Simoncelli e Rossi. Immagine MotoGP.com

È nelle retrovie che la gara di infiamma. Dovizioso, Simoncelli, Spies e Rossi danno vita ad una battaglia che lascia senza fiato. Alla fine il Sic regola tutti e si va a prendere il 4° posto. Spettacolari i suoi sorpassi su Rossi e Dovizioso, da lacrime agli oocchi. Lorenzo accorcia il distacco nel Mondiale portandosi a -35. Stoner 259 Lorenzo 224

 

ARAGÓN GRAND PREMIO – 18 Settembre

Al Motorland di Aragon piove sul bagnato in casa Ducati toccando il punto più basso della stagione. A Borgo Panigale stanno lavorando già in ottica 2012 seguendo le istruzioni di Valentino Rossi, sperando nelle sue rinomate doti di collaudatore. Intanto ad Aragon punzonano il 7° motore (sono 6 i motori previsti) e ricevono una penalità, Valentino partirà dalla pitlane.

Rossi e Burgess ai box. Immagine MotoGP.com

Non che cambiasse tanto visto il risultato finale, vuoi per la pista che non piace a Valentino e vuoi per lo scarso feeling con la GP11. Chiude 10° a 40 secondi dal vincitore, oltre che dietro ad Hector Barbera (corre con Ducati privata). Casey Stoner domina il weekend facendo segnare pole, giro veloce e vittoria. Pedrosa chiude 2° e Lorenzo 3°. Stoner 284 Lorenzo 240

 

GRAND PRIX OF JAPAN – 2 ottobre

Inizia il trittico. Quella cosa che tiene svegli tanti appassionati e li fa sentire un po’ Batman. on Giappone ne succedono di tutti i colori. Pronti via e Valentino Rossi sente così tanto la mancanza della M1 che decide di infilarsi tra le due Yamaha. Si stenderà sulla ghiaia giapponese senza conseguenze.

Rossi sbaglia la staccata e si infila tra Lorenzo e Spies. Finirà la sua gara nella ghiaia. Immagine MotoGP.com

Gara che regala mille emozioni, Stoner va lungo a causa di un surriscaldamento dei freni, Dovizioso e Simoncelli vengono sanzionati per una partenza anticipata. In tutto questo marasma Pedrosa Ve a vincere in Giappone davanti a Lorenzo e Stoner. Jorge guadagna 4 punti su Casey. Mancano 3 gare alla fine e ci sono ancora 75 punti in palio. Stoner 300 Lorenzo 260

 

AUSTRALIAN GRAND PRIX – 16 ottobre

Terra del Canguro Mannaro. Jorge Lorenzo deve assolutamente vincere. Nel warm up succede questo👇

Jorge Lorenzo cade nel warm up e perde la falange dell’anulare sinistro. Dichiarato UNFIT per la gara. A Stoner bastano 10 punti per essere Campione del Mondo.

In gara ancora una volta Valentino Rossi fa quello che gli riesce meglio. Stendersi, per fortuna senza conseguenze.

Manco a dirlo Stoner dopo 3 giri ha già 3 secondi di vantaggio. Vince una gara stratosferica e diventa Campione del Mondo MotoGP 2011, per la seconda volta in carriera.

Immagine MotoGP.com

Con 9 vittorie, 15 podi e 11 pole position in 16 gare (Unico “0” quando Rossi lo stese a Jerez) Stoner entra nel club di coloro i quali hanno vinto il Titolo Mondiale MotoGP con due marche diverse affiancando Duke, Agostini, Lawson e Rossi.  Sul podio di Phillip Island, dietro a Stoner, saliranno Simoncelli (2°) al suo miglior risultato stagionale e Dovizioso (3°). Stoner 330 Lorenzo 260

 

MALAYSIAN GRAND PRIX – 23 ottobre

Ero a Torino quel giorno. Mi chiamò mia moglie perché non riuscii a vedere la gara. Mi chiamò per dirmi che Marco aveva avuto un incidente terribile. Non ho mai rivisto quella gara.

 

GP COMUNITÀ VALENCIANA – 6 Novembre

A Valencia si corre l’ultimo GP dell’anno. Aldilà del risultato in pista che ha visto Stoner trionfare su Spies al fotofinish e più staccato Dovizioso, la testa è da tutt’altra parte.

Loris Capirossi. Immagine MotoGP

È l’ultima gara in carriera di Capirossi. Loris correrà con il 58 di Simoncelli sul cupolino. Una delle più belle immagini della storia del Motorsport.

Classifica Mondiale TOP10 2011
  1. Stoner ha dominato. Nonostante il cambio moto, Casey ha dimostrato quanto il Pilota faccia la differenza, in pista e fuori. Ha dominato la prestazione sul giro secco (12 su 17), i podi (16 su 17) e le vittorie (10 su 17). VOTO 10+
  2. Dovizioso ha chiuso in crescendo. Non ha vinto gare, è arrivato davanti a Pedrosa (che ha pagato lo stop per l’infortunio), ha dimostrato però di sapere stare nel gruppo dei grandi. VOTO 8
  3. Pedrosa paga la sfortuna. Se nel 2010 aveva sbagliato tanto, in questo 2011 non può rammaricarsi di nulla. È stato molto sfortunato, probabilmente non avrebbe vinto lo stesso ma sarebbe stato un osso duro per Casey. VOTO 8
  4. Lorenzo non ne aveva. Fino a Laguna Seca aveva qualche speranza. Da lì in poi era chiaro a tutti chi avrebbe vinto. Ci ha provato fino alla fine, senza mai arrendersi. VOTO 8+
  5. Spies poteva fare di più. Nonostante la vittoria in Olanda e le ottime prestazioni in tutti i turni di prova, ci si aspettava qualcosina in più in gara. La sensazione è che il gap con Lorenzo sia troppo ampio, ed anche con il fantasma di Rossi. VOTO 7
  6. Rossi da incubo.  La peggior stagione della carriera. Da mezzo secondo nel polso ad un secondo al giro è un attimo. VOTO 3
  7. HRC da sogno. Piazza 4 Piloti nei primi 6. Su 17 GP ne vince 13, su 51 posti sul podio ne occupa 34. VOTO 10+++

MOTOGP 2010 – L’ANNO DELLA SVOLTA – SEASON REVIEW

Le premesse c’erano tutte. Il cannibale degli anni 2000, Valentino Rossi si era preso tutto. 7 Titoli in 10 anni. Soltanto KR Junior (2000), Hayden (2006) e Stoner (2007) erano riusciti a fermarlo. Nel suo team aveva il terribile Jorge Lorenzo ormai maturo e pronto per la vittoria del titolo, soprattutto dopo un anno (2009) di know-how sulle nuove Bridgestone (nel 2008 utilizzava a differenza di Rossi le Michelin, perciò nel 2009 era privo di riferimenti a differenza di Valentino).

Il Mondiale era in fibrillazione. Scadevano i contratti di tutti i fantastici 4. Rossi e Lorenzo in Yamaha, Stoner in Ducati e Pedrosa in Honda. Ducati era quella più agguerrita. Aveva già cercato Jorge Lorenzo e nello stesso tempo faceva la corte a Rossi, pertanto la tensione nel paddock era alle stelle.

Novità di rilievo era sicuramente la presenza nel paddock del Campione del Mondo SBK 2009, Ben Spies in sella alla M1 del team Tech3, e delle nuove leve provenienti dalla 250. Aoyama in Honda, Bautista su Suzuki e Simoncelli in Honda.

GRAND PRIX OF QATAR – 11 Aprile 2010

https://youtu.be/v0pJCv3Gxx0

Il Mondiale si apre in Qatar, come ormai consuetudine in notturna. Il dominatore incontrastato, Casey Stoner, parte dalla pole position e scappa subito via, facendo capire dopo una manciata di giri che non c’era trippa per gatti.

Rossi conduce la gara davanti a Dovizioso. Immagine MotoGP.com

Aveva 2″400 di vantaggio dopo sei giri quando perde l’anteriore e manda a farsi benedire tutto. Con la caduta di Stoner è lotta tra Rossi e Dovizioso, con il campione del Mondo in carica che vince la gara. Chiude 2° in rimonta Jorge Lorenzo davanti proprio a Dovizioso, superato nel finale.

 

GRAN PREMIO DE ESPANA – 2 Maggio 2010

https://youtu.be/Z5qi7_mTS8U

In terra Spagnola parte dalla pole Dani Pedrosa davanti a Lorenzo e Stoner. Ricordo questo GP per le botte da orbi che si diedero Melandri Simoncelli, compagni di team da Gresini, sorpassandosi l’un l’altro un migliaio di volte.

Melandri e Simoncelli (rookie) si danno battaglia facendo venire i capelli gialli al buon Fausto. Immagine di MotoGP.com

Pedrosa e Rossi scappano via andandosi a giocare la vittoria, Stoner annaspa e Lorenzo sembra non averne. In realtà lo Spartano da vita ad una rimonta pazzesca superando Stoner, Hayden, Rossi a 6 giri dalla fine e Pedrosa all’ultimo giro con uno spettacolare sorpasso alla Dry-Sac.

Il tentativo di sorpasso, dall’esterno alla curva Lorenzo, di Jorge su Pedrosa. Immagine MotoGP.com

Lorenzo vince davanti a Pedrosa e Rossi andandosi a prendere la testa del Mondiale. Lorenzo 45 Rossi 41

 

GRAND PRIX DE FRANCE –22 Maggio 2010

https://youtu.be/uGA6X2S8d5E

Il 14 Maggio Furusawa dichiarò: “Preferisco tenere Rossi piuttosto che Lorenzo“. Per tutta risposta al Bugatti, il Maiorchino corse la sua più grande gara in carriera sino ad allora, dichiarando guerra aperta al rivale nonché compagno di box. Sul podio finisce un coriaceo Dovizioso, mentre Stoner si stende ancora una volta con la Ducati. Tra lui e Borgo Panigale cala il gelo.

Immagine iconica. Jorge aspetta gli altri al traguardo, su una sedia giallo fluo….

Imbarazzante la differenza tra i due Piloti Yamaha con Rossi che esce con le ossa rotte dal confronto col Maiorchino. Il round successivo, in Toscana al Mugello, Rossi è chiamato a rispondere agli attacchi “in pista” del 99. Lorenzo 70 Rossi 61

 

GRAN PREMIO D’ITALIA – 6 giugno 2010

https://youtu.be/DL4LhEeH3QE

La pressione è tanta. Rossi non ha mai avuto compagno di team così. MAI. Ha le palle in titanio come pochi, non sente la pressione di avere a fianco il Campionissimo ed ha lo stesso materiale di cui dispone lui. Arriva al Mugello consapevole di dover ridurre il gap da Jorge e quindi spinge sin dalle prove.

Rottura di tibia e perone. Immagine MotoGP.com

Nella FP1 è indemoniato. Nelle FP2 a pochi minuti dal termine, mentre spingeva succede il patatrac. Impostando le Biondetti qualcosa va storto. Highside e Rossi vola via veloce nella ghiaia, rottura di tibia e perone e Mondiale a rischio. La gara verrà dominata da Pedrosa che vince davanti a Lorenzo e Dovizioso. Stoner chiude quarto a 25″ dal vincitore, segno che il feeling tra lui e Ducati è arrivato alla fine. Lorenzo 90 Pedrosa 65 Rossi 61

BRITISH GRAND PRIX – 20 Giugno 2010

https://youtu.be/Z2Zc2jZdhe4

 Immagine MotoGP.com.      

È  il suo weekend. Si quello di Randy. Randy De Puniet. Volava letteralmente, nelle prove libere e nelle qualifiche ottenendo addirittura la prima fila (2°) a 0″130 dal poleman Lorenzo e chiudendo la gara in 6^ posizione, a soli 2″700 dall’ufficiale Dovizioso. 

Jorge Lorenzo vince di forza il GP di Silverstone regalando pochissime emozioni. Scappa e vince alla sua maniera. Ma dietro succede il macello. Spies fa la Guerra a chiunque, ingaggiando un duello spettacolare con Hayden. De Puniet tiene testa al ritmo di Jorge nella prima parte di gara ma alla fine deve arrendersi. Il traguardo vede Jorge vincere davanti a Dovizioso e Spies. Il texano guadagna il primo podio in MotoGP dopo sole 6 gare e su una moto clienti. Soltanto 8° Pedrosa vittima di una brutta caduta nelle prove. È il primo dei tre errori di Pedrosa in questo Mondiale. Jorge ne approfitta e guadagna in classifica. Lorenzo 115 Dovizioso 78 Pedrosa 73

 

TT CIRCUIT ASSEN – 26 Giugno 2010

https://youtu.be/GpW2gc2P7CM

Avete appena letto Silverstone ⁉️ Bene. In Olanda non cambia praticamente nulla. Il Maiorchino parte e se ne va. Si addormenta in testa, gli segnalano dal box che Pedrosa è vicinissimo e lui riapre il gas e va a vincere in solitaria. Vince la 4^ gara stagionale su 6, nulla può Pedrosa che chiude secondo e Stoner (ritrovato sulla Ducati) che chiude al 3° posto.

Lorenzo inseguito da Pedrosa e Stoner. Immagine MotoGP.com

Più che la gara è la questione contratti a tenere banco. Con Lorenzo in questa condizione Yamaha ha praticamente l’unico obiettivo di tenerlo con sé. Stoner è separato in casa dal 2009 e voci di corridoio lo danno in dirittura d’arrivo per entrare in Honda HRC mentre Rossi tratta addirittura con Ducati. Pedrosa sembra ormai certo di rimanere in HRC. Situazione in classifica Lorenzo 140 Pedrosa 93

 

GRAN PREMI DE CATALUNYA – 4 luglio 2010

https://youtu.be/CTGqKtYqVsc

Le premesse ci sono tutte. Le premesse per mettere una pietra tombale sul Motomondiale dopo appena 8 gare. Sul circuito di Montmeló Lorenzo è il favorito d’obbligo e non tradisce le aspettative. Dopo una fantastica pole, va a vincere in solitaria la gara davanti a Pedrosa e Stoner. Miglior risultato dell’anno per Randy De Puniet che chiude in 4^ posizione dopo esser partito nuovamente dalla prima fila.

Fasi iniziali del GP. Immagine MotoGP.com

A tenere banco nel post GP è la situazione di Valentino Rossi. Imminente il suo rientro in pista nel prossimo GP del Sachsenring, le voci di un suo accordo con Ducati si fanno sempre più insistenti. Intanto Jorge prende il largo nel Mondiale. In classifica Lorenzo 165 Pedrosa 113 Dovizioso 91

 

GRAND PRIX DEUTSCHLAND – 18 luglio 2010

https://youtu.be/Z4fEsqHkWNk

Ufficiale: Casey Stoner e Honda HRC insieme dal 2011. Si apre così il weekend tedesco con l’annuncio (il 9 luglio) dell’accordo tra il colosso nipponico e la stella Australiana che proverà a riportare il Mondiale all’Ala Dorata dopo il trionfo di Hayden nel 2007. Non è stato un fulmine a ciel sereno, la notizia che era già nell’aria.

Incidente che pone fine alla competitività di Randy nel 2010. Immagine MotoGP.com

La gara è caratterizzata dal rientro in pista di Valentino Rossi e da un incidente bruttissimo che vede coinvolto De Puniet. Highside che lo sbalza al centro della pista, coinvolgerà (incolpevole) Bautista ed Espargaró e verrà “toccato” alla gamba da Kallio. Tibia e perone fratturati.

La gara riparte dopo la bandiera rossa e Pedrosa si va a prendere una vittoria contro ogni pronostico davanti a Jorge Lorenzo e Casey Stoner.

La bagarre tra Stoner e Rossi si conclude con il sorpasso all’ultima curva di Casey su Valentino. Fermo immagine tratto da YouTube.

Bellissima la lotta per il podio tra il Dottore ed il Canguro Mannaro con quest’ultimo che esce meglio dalla Sachsen (13), prendendola più larga, ed infila Vale alla curva 14 (nella foto sopra) che immette nel rettilineo. Lorenzo 185 Pedrosa 138

 

U.S. GRAND PRIX – 25 luglio 2010

https://youtu.be/M7uFvkzIhQI

Il GP si apre con la notizia dell’accordo tra Rossi e Ducati, per le stagioni 2011 e 2012. Ufficialità arriverà soltanto a Brno.

Jorge Lorenzo sulla “Laguna”. Immagine MotoGP.com

Dopo aver segnato la pole la gara è una storia tutta tra i due contendenti al Titolo Mondiale. Pedrosa in testa e Lorenzo subito dietro, per il podio una bagarre tra molti Piloti tra cui Stoner, Dovizioso e Rossi.

Pedrosa e Lorenzo se le danno di santa ragione, prendono margine sugli inseguitori ma al giro 12 Pedrosa decide di regalare il Mondiale a Jorge. Mentre è in testa alla gara perde l’anteriore facendo un errore madornale, il secondo di questo Mondiale dopo il volo nelle prove di Silverstone. Jorge Lorenzo conquista Laguna Seca davanti a Stoner e Rossi che supera Dovizioso nel finale. La classifica dice Lorenzo 210 Pedrosa 138

 

GRAND PRIX CESKÉ – 15 Agosto 2010

https://youtu.be/jFSw7iGdnXI

Ufficiale: Valentino Rossi in Ducati per le stagioni 2011 e 2012. È arrivata l’ufficialità per l’accordo tra il Dottore e Borgo Panigale. Moto Italiana a Pilota Italiano. Il sogno dei tifosi di Rossi diventa realtà (cosi dicevano i giornali…)

Podio di Brno. Immagine MotoGP.com

A Brno sono 7 su 10. Stagione dominata sin qui da JL99. Il Maiorchino vince una gara strepitosa annoiando il pubblico come lui sa fare. Tutti i giri in testa e tanti saluti alla concorrenza. Nulla possono Pedrosa (2°) e Stoner (3°). Soltanto 5° Valentino Rossi che si becca 17 secondi (diciassette) dall’inquilino di fianco al suo box e si trova nella brutta situazione (prima volta in carriera) di assistere il suo compagno dominare la stagione. Classifica Lorenzo 235 Pedrosa 158

 

INDIANAPOLIS GRAND PRIX – 29 Agosto 2010

https://youtu.be/db7xn85BHUs

È il giorno di Texas Terror. Il Campione del Mondo SBK 2009, Ben Spies, si sceglie il giorno perfetto per fare vedere a tutti di che pasta è fatto. Pole position sul mitico “Speedway” di Indianapolis e gara sugli scudi in sella alla M1 clienti.

Ben Spies con M1 clienti si mette dietro, in qualifica ed in gara, la M1 ufficiale di Lorenzo. Immagine MotoGP.com TANTA ROBA.

La gara è un tripudio per il talento texano che l’anno prima sconvolse il paddock SBK vincendo il Mondiale all’esordio (nel suo unico anno tra l’altro). Conduce per buona parte la gara stando sempre davanti a Jorge Lorenzo (corre con moto ufficiale a differenza di Ben) e venendo superato nel finale soltanto da Pedrosa. Il Pilota HRC vince la gara davanti a Spies e Lorenzo. Scivola Stoner mentre Rossi chiude soltanto 4° ad oltre 6″ da Lorenzo. Altra gara altra batosta per il Campione di Tavullia che ormai ha tirato i remi in barca. Pedrosa guadagna 9 punti su JL. Classifica Lorenzo 251 Pedrosa 183

 

GP SAN MARINO – 5 settembre 2010

https://youtu.be/rFpDdKI71O8

Immagine MotoGP.com

Weekend triste per il paddock ed il mondo dei motori. Perde la vita nella gara di Moto2 Shoya Tomizawa. Nella categoria Regina il Pilota HRC Pedrosa si traveste da Jorge Lorenzo. Parte, prende il largo e va a vincere in solitaria davanti al Maiorchino ed a Rossi. Più staccati Dovizioso e Stoner. Pedrosa vince la sua 4^ gara stagionale, riducendo il gap e vincendo la 2^ gara di fila. Lo sviluppo della Honda sta dando i suoi frutti e Pedrosa sembra aver ritrovato il feeling giusto finalmente, paga fino adesso il clamoroso errore di Laguna Seca (in testa in gara) e delle prove a Silverstone. Lorenzo 271 Pedrosa 208

 

GRAN PREMIO ARAGÓN – 19 settembre 2010

https://youtu.be/FsytsJCnyJw

Jorge Lorenzo sembra in difficoltà nell’ultimo periodo. Dopo le 7 vittorie qualcosa sembra cambiato, non riesce più ad incidere come nella prima parte della stagione e Pedrosa sembra aver trovato finalmente il feeling giusto.

Circuito nuovo nel Mondiale e che circuito. Il Motorland di Aragon inaugurato nel 2009 accoglie i Piloti della MotoGP.  Senza riferimenti e con tutto completamente nuovo l’esperienza dice che vince il più talentuoso. Onestamente il vincitore del GP ne aveva, anzi ne ha sempre avuto, più di tutti.

Stoner trionfa in Aragona. Immagine MotoGP.com

Stoner vince in solitaria riportando la Ducati sul gradino più alto del podio davanti a Pedrosa ed un fantastico Nicky Hayden che completa il podio. Quanti anni erano che non si vedevano due Ducati sul podio? Stoner spegne le critiche di quanti lo davano ormai per vinto, dimostrando ancora una volta di che pasta era fatto. I problemi che lo hanno afflitto nel 2009 lo hanno scalfito nel fisico ma non nell’animo. Soltanto 4° Jorge Lorenzo che perde ancora terreno da Pedrosa. Il Maiorchino sembra essere in affanno rispetto al Pilota HRC, nelle ultime gare sta pagando un gap non indifferente. Lorenzo 284 Pedrosa 228

 

GRAND PRIX OF JAPAN – 3 ottobre 2010

https://youtu.be/7NBo19UfG8o

Inizia il trittico con Pedrosa in palla e Lorenzo in netta difficoltà nelle ultime tre gare, rispetto al Pilota HRC. 56 i punti che distanziano i due. Neanche il tempo di iniziare le FP1 che al secondo giro lanciato, Daniel Pedrosa fa un errore madornale mandando in fumo le sue speranze Mondiali, il terzo dell’anno che gli costerà la stagione.

Clavicola rotta in tre punti per Pedrosa che dice addio al sogno Mondiale. Immagine MotoGP.com

Si frantuma in tre punti la clavicola sinistra ed è unfit per il GP di Motegi. Un colpo clamoroso per il Mondiale e la carriera stessa di Pedrosa, visto che dall’anno successivo avrà di fianco Casey Stoner.

Il canguro Mannaro domina il GP bissando il successo di Aragon, vincendo davanti a Dovizioso e Valentino Rossi. Soltanto 4° Jorge Lorenzo che guadagna altri 13 punti su Pedrosa e porta a +69 il vantaggio. Lorenzo 297 Pedrosa 228

 

MALAYSIAN GRAND PRIX – 10 Ottobre 2010

https://youtu.be/c61hOBJ58P0

In Malesia il Maiorchino si presenta con 69 punti di vantaggio e la consapevolezza che Pedrosa non sarà della partita. Gara tiratissima dall’inizio alla fine con Stoner che decide di andare per campi e stendersi al sole (quale!?!) malese. Rossi, Dovizioso e Lorenzo non risparmiano sorpassi su sorpassi. Jorge corre con la calcolatrice al posto del contagiri e si accontenta del 3° posto. Dovizioso e Rossi danno vita ad una splendida battaglia che vede il Pilota di Tavullia vincere con Dovizioso 2°.

Immagine MotoGP.com

JORGE LORENZO È CAMPIONE DEL MONDO. Al terzo anno di MotoGP, dopo aver distrutto a suon di martellate il muro costruito nel box dal clan di Rossi, dopo aver lottato contro il management Yamaha (Furusawa dichiarò di preferirgli Rossi, nel caso di addio di uno dei due), dopo le difficoltà iniziali del 2009 con il nuovo pneumatico Bridgestone, Jorge Lorenzo è diventato “Il primo Pilota della storia a battere Valentino Rossi a parità di Moto e pneumatici”  prendendosi lo scettro della MotoGP, della Yamaha e mettendo alla porta un 9 volte Campione del Mondo. Lorenzo 313 Pedrosa 228

 

AUSTRALIAN GRAND PRIX – 17 ottobre 2010

https://youtu.be/BVnhWkZYCIg

Sul circuito Australiano il “Canguro Mannaro” regala a Ducati e tifosi l’ultima vittoria Mondiale, la terza della stagione 2010. Ducati rimpiangerà amaramente la scelta di privarsi del Pilota ché gli portò il Mondiale 2007. Passeranno 6 anni prima di rivedere una vittoria a Borgo Panigale…

Stoner davanti a Lorenzo ed Hayden. Immagine MotoGP.com

Casey domina tutto il weekend sulla pista di casa come ormai consuetudine. Vince davanti a Lorenzo e Rossi. Ancora out Pedrosa per via della clavicola fratturata in Giappone. Situazione nel Mondiale vede Lorenzo 333 Pedrosa 228

 

GRANDE PREMIO DE PORTUGAL – 31 Ottobre

https://youtu.be/5B93Txr9GqY
Sul circuito dell’Estoril, a giochi già fatti, i Piloti del circus danno vita ad uno spettacolo mozzafiato. Rientra Pedrosa reduce dall’infortunio. Rossi e Lorenzo in testa, Dovizioso e Simoncelli dietro danno vita ad una bagarre bellissima. I primi due si tirano a vicenda fin quando il Maiorchino decide di farla finita. Sorpassa Rossi e gli rifila quasi 10 secondi.

Lorenzo su Rossi. MotoGP.com

Bellissima la bagarre per il podio tra Dovizioso e Simoncelli. Il rookie del team Gresini è sempre più a suo agio sulla Honda MotoGP e si fa vedere nelle posizioni che contano. Chiuderà 4°dietro a Dovizioso facendo segnare il miglior risultato stagionale. Pedrosa chiude 8° a quasi 45″ da JL99. Lorenzo 358 Pedrosa 236

 

GP COMUNITAT VALENCIANA – 7 Novembre

https://youtu.be/tduKnGiUhQg

Il consueto round finale di Valencia è una passerella. Tanti gli addii, tra i quali spiccano quello di Valentino Rossi a Yamaha e di Casey Stoner a Ducati.

MotoGP.com

Lorenzo, Stoner e Rossi dominano il weekend, con il Maiorchino che ne ha più degli altri due. Stoner chiude 2° e Rossi 3°. Soltanto 7° Pedrosa. Bellissima bagarre nelle fasi iniziali tra Simoncelli e Lorenzo, con l’italiano sempre più sugli scudi. Lorenzo 383 Pedrosa 245 Rossi 233 Stoner 225

Jorge Lorenzo chiude il Mondiale con 383 punti, facendo segnare il record di sempre in MotoGP e battendo il primato che apparteneva a Valentino Rossi. Qualcuno disse “Jorge è stato fortunato, Valentino si è rotto. Poi si è rotto Pedrosa, facile così”… Ha concluso tutte le gare a punti, peggior risultato 4°. 16 podi su 18 gare, 9 vittorie su 18 gare, 7 pole su 18 gare. 

Gli avversari di Lorenzo hanno sbagliato tanto. Lo ha fatto Valentino al Mugello, Pedrosa a Silverstone, al Sachsenring e poi a Motegi definitivamente, Stoner durante tutta la stagione cadendo spesso durante la gara.

Ottima la stagione d’esordio di Ben Spies che chiude 6° e del rookie Simoncelli che chiude 8°. Delude invece Capirossi che arriva dietro al rookie Alvaro Bautista.

Il Mondiale 2010 si chiude quindi con il primo Titolo Mondiale in MotoGP per Jorge Lorenzo e la nascita di una rivalità con Rossi, Stoner e Pedrosa destinata a diventare STORIA.

 

Francky

 

IL MOTOMONDIALE NEL NUOVO MILLENNIO-PARTE2

Benvenuti al racconto della seconda parte del decennio “millennium” MotoGp.

La musica cambia ben poco rispetto al primo lustro: Vale Rossi resta il dominatore supremo pur non eguagliando il quattro su cinque fermandosi ad un “modesto” tre su cinque nel secondo quinquennio.

I rivali futuri stanno crescendo nelle categorie minori a suon di gare vinte e mondiali dominati e parleranno spagnolo, non più italiano. La “scuola” spagnola investì molto nel decennio ed i risultati delle classi inferiori raggiunti da Pedrosa e Lorenzo ne saranno la testimonianza a breve, seppur i Mondiali e le vittorie pesanti arriveranno dal 2010 in avanti anche, ma non solo, grazie questi due piloti.

Il vero antagonista della seconda parte del millennio parla l’inglese dell’emisfero australe e, pur non avendo vinto campionati in 125 e 250, è un uomo dotato di talento spropositato e di una velocità che raramente si è vista scaraventata in pista a quel modo: Casey Stoner.

(Immagine tratta da motorsport.com)

Procediamo per gradi.

 

Stagione 2005. Vale fa cinquina

Per parlare del 2005 bisogna partire da qualche mese indietro e comprenderne lo scenario.

Rossi è ormai straripante e nelle ultime quattro stagioni ha portato a casa un bottino di 40 Gp su 64 disputati: bisogna fermarlo. HRC ha passato una stagione a digiuno di vittorie. Roba impensabile e soprattutto impresentabile di fronte a qualsiasi board figuriamoci a quello della più grande Casa del mondo. Un altro campionato già scritto non piace a nessuno primo tra tutti all’organizzatore. Come risolvere? Prendendo il miglior pilota in circolazione dopo Rossi e mettendolo sulla Honda Repsol orfana di VR46. Max Biaggi è quanto di meglio si possa trovare al mondo: l’accordo si perfeziona ed il romano sale su quella tanto ambita RCVissima per poter vincere quel mondiale che gli fu negato nel 1998.

(Immagine tratta da Wikiwand)

Tutto bene quindi? Manco per idea… quando non è cosa non è cosa e basta…

Max riesce a fracassarsi perone ed astragalo durante un allenamento a fine 2004 con la moto da supermotard: il timore iniziale è quello di vederlo ritirato per sempre, ma dopo qualche giorno per fortuna l’allarme rientra e Biaggi si salta “soltanto” le due sessioni di test di fine anno atte ad indirizzare lo sviluppo della moto per il 2005. Tanto basta per mandare in vacca tutto il resto della stagione, perché se le cose cominciano male non possono che andare peggio…va sempre così. Quella che avrebbe dovuto essere la stagione della consacrazione per Max diventa la sua peggiore di sempre e l’anticamera per uscire definitivamente dalla top-class. E se è vero che la sorte non fu dalla sua parte anche lui ci mise del suo eh… Comincia la stagione litigando in prova già a Jerez con il suo compagno di box. Si proprio lui , quel Nicky Hayden che non sarebbe stato in grado di incazzarsi con nessuno tanto era sorridente e pacifico. Da li la stagione non potè che proseguire sui binari dell’assurdo, con il box che in un paio di occasioni riuscì a sbagliare a montar gomme durante le qualifiche e con una moto alla quale volò via anche il selettore della leva del cambio in un occasione….. a Tokyo sono permalosi ed hanno una memoria da elefante….

A scanso di equivoci chiariamo che chi scrive ha adorato Max in tutte le sue sfaccettature e pensa che avrebbe meritato quella seconda occasione che i giapponesi non vollero concedere. L’unico a lottare sino in fondo per Max fu Carletto Fiorani: gli avrebbe dato volentieri una moto per il 2006 ma non riuscì a convincere il suo headquarter.

Quindi il Mondiale a chi può andare? A Valentino che mette la quinta di fila.

Il Gran Premio a Jerez de la Frontera è quello inaugurale e Rossi mette i “puntini sulle i” sin da subito. Negli ultimi due anni Sete Gibernau è stato il suo “avversario” più ostico (vabbè non trovavo le parole, non ridete) e il pesarese pensa bene di abbassargli la cresta tosto tosto. All’ultima curva di una gara che li ha visti combattere da soli, il pilota italiano entra pulito all’interno del tornantino: pulito ma deciso e duro. I due si toccano spalla a spalla e lo spagnolo finisce largo sulla ghiaia senza per questo cadere e conservando lo stesso il secondo posto. E da qui comincia la sceneggiata del dolore lancinante alla spalla durante il giro di rientro e sul podio: lui continua a toccarsi manco avesse ricevuto una coltellata che gli aveva reciso i tendini. Sete aveva vinto la sua ultima gara l’anno prima e dopo questo episodio l’altro che ci si ricorda riferito a lui è quello in cui lanciò mezzo schieramento per aria a Barcellona dell’anno successivo impedendo a Capirossi di giocarsi quel mondiale che avrebbe tanto meritato.

(Immagine tratta da motorsporcycles.com)

Il disegno di rimescolare le carte per fermare Rossi ha come risultato che il pesarese si vince 11 gare anziché le solite 9 all’anno delle due stagioni precedenti!

Il secondo posto nel Mondiale va al giovane di belle speranze Macho Melandri che si accasa in Honda-Gresini e vince le due ultime stagionali a mondiale già assegnato: unite ai cinque podi conquistati lo portano a 220 punti contro i 367 di Rossi.. Non gli è arrivato proprio vicinissimo… passiamo avanti.

(Immagine tratta da zimbio)

La Ducati affronta una stagione di transizione passando alle gomme Bridgestone con l’obiettivo di diventarne la Casa di riferimento e trarne i vantaggi che si vedranno solo negli anni a venire. Nonostante questo (o grazie a questo, punti di vista) Capirossi pesca la settimana da Dio e fa una doppietta tra Motegi (a casa loro) e Sepang.

 

Stagione 2006- Grazie Nicky

Dopo cinque di fila doveva succedere: Valentino scende dal trono 2006 ed il mondiale torna in America grazie a Nicky Kentuky Kid Hayden.

(Immagine tratta da motoblog.com)

La stagione è quella più “strana” del decennio: Rossi e la Yamaha sono sottotono e ciò consente a diversi piloti di vincere le singole tappe alternandosi in vetta alla classifica mondiale permettendo la vittoria finale all’americano con soli 252 punti.

Il regolarissimo Hayden riesce ad aggiudicarsi l’iride con due sole vittorie all’attivo contro le cinque di Rossi e le tre a testa di Capirossi e Melandri. Un mondiale deciso anche dall’inaffidabilità improvvisa della Yamaha M1 che pianta in asso due volte il pesarese in Francia ed a Laguna Seca. Sommando ciò ad una scelta sbagliata di gomme in Cina, alla mano frantumata al giovedì di Assen ed alla scivolata finale di Valencia ecco riassunti i motivi della prima sconfitta di VR46 che comunque fa secondo, mica pizza e fichi….

(Immagine tratta da derapate alla guida.it)

La stagione fu comunque divertente. Tra i diversi vincitori di tappa compare anche quel Dani Pedrosa che HRC volle in fretta e furia sulla sua Repsol in sostituzione del giubilato Biaggi: il debutto da rookie per lo spagnolo fu convincente. Ciononostante riuscì nell’impresa “meravigliosa” di stendere il suo compagno Hayden in piena lotta mondiale nella penultima gara in Portogallo: fu un tentativo di sorpasso tanto inutile quanto scellerato, roba da caricarlo di mazzate fosse solo successo una ventina di anni prima…

(Immagine tratta da Motogp.com)

Ma il destino non lo si può cambiare e se è scritto che il campionato lo devi vincere lo vinci e basta. Infatti Vale finisce la gara al secondo posto in volata per soli due millesimi di secondo, sopravanzato da Toni Elias che imbrocca la gara della vita (resterà l’unica vittoria in Motogp) togliendo al “giallo” quei cinque punti che sarebbero valsi il mondiale anche al netto della “vaccata valenciana” di quindici giorni dopo….

(immagine di Redbull.com)

Ducati e Capirossi perdono un’occasione perchè la loro stagione fu molto più regolare della precedente e avrebbero potuto farcela. Torniamo sempre a quel destino immutabile che per i rossi e Loris si palesa con le sembianze del tuo compagno di squadra Sete “Hollywood” Gibernau: alla prima curva del Gp di Catalunya decide che è il momento di mutare la sua esistenza trasformandosi in una palla da bowling e realizzando uno strike che manda per campi mezza griglia di partenza. Loris è uno di quelli messi peggio tanto da dover correre in condizioni disastrate anche la successiva gara ad Assen 6 giorni dopo. Guarito pensò ben di non farsi mancare la seconda vittoria consecutiva “a Casa loro” (sarebbe Motegi) dopo quella dell’anno precedente.

(Immagine tratta da Formulapassion)

Per la prima volta nella sua storia Ducati vince quattro gare in stagione e l’ultima merita qualche riga in più, vogliate perdonarmi. Al di là della lotta al titolo, della scivolata stupida di Rossi, Valencia 2006 rappresenta una delle gare più “gustose” alle quali chi scrive abbia mai assistito. Poco sopporto i dominatori e la teatralità che spesso e volentieri li caratterizza, molto di più amo i piloti semplici, old style come quelli della mia gioventù o semplicemente quelli della SBK, soprattutto quando realizzano le IMPRESE…. Dopo aver vinto il mondiale delle derivate dalla serie sulla 999 (che mai aveva guidato prima) i vertici Ducati decidono di “regalare” una partecipazione al loro campione più rappresentativo a livello di immagine, quel Troy Bayliss appiedato a fine 2004 e rimesso in SBK proprio nel 2006. Che fa Troy? Accetta la proposta col vincolo di portarsi dietro tutti i suoi tecnici con cui “dividere” il premio direttamente in pista. Non metteva il culo sulla Desmosedici dal 2004 (due anni) e le Bridgestone le aveva viste prima solo sulla rastrelliera di un gommista della periferia di Taree. All’epoca il “live Timing” della Motogp era free ed io lo seguivo sempre durante le prove. Ricordo che al sabato dissi “occhio a Bayliss” ai miei amici “ducatristi”. “Ma smettila”, fu la risposta, “se è una Ducati quella che domani può vincere è quella di Loris”… E Invece? VENI VIDI VICI….  GRAZIE Troy e saluti alla MotoGp per sempre, da trionfatore. Grazie, Grazie Troy.

(Immagine tratta da Motorinews24)

 

Stagione 2007- Casey Stoner e la Ducati

Cambio di regolamento e passaggio alla cilindrata di 800cc. Onestamente questa mossa poco la capì all’epoca e poco ancora la capisco a posteriori. Se vuoi creare una categoria più “attinente” alle situazioni di mercato perché scegliere quella cubatura? Poco importa: il regolamento durò sole cinque stagioni e si tornerà nel 2012 alle “normali” 1000.

Ducati Corse ingaggia un ragazzino che non ha mai vinto un mondiale, nemmeno nelle classi minori: ha un solo anno di MotoGp sulle spalle corso con la Honda di Lucio Cecchinello che ce lo ha sotto la sua ala da diverse stagioni. Casey ha impiegato buona parte del 2006 a collaudare tute e caschi sia in prova che in gara però, come diceva un tale che la sapeva lunga, per avvicinarti al limite lo devi prima superare: e Stoner lo passava spesso e volentieri..

Il Mondiale comincia un sabato di marzo in Qatar con Rossi in pole position, giusto per gradire. Casey rifila “8 decimi 8” al suo compagno Capirossi e parte a cannone come direbbe (e forse disse) il bravo presentatore. Di fronte allo stupore del mondo vince davanti a Valentino la prima gara della sua carriera in MotoGp e lo fa in sella ad una Desmosedici che in rettilineo è un fulmine di guerra. Rossi non prende esattamente bene che dopo gli adesivi gli si raschi pure la vernice a quel modo. Comincia a lanciare velate accuse sin dall’immediato dopogara: “ma siamo sicuri che sia 800?”…. e da li partono anche le ipotesi che la Ducati abbia una sorta di serbatoio supplementare nel telaio a traliccio di tubi… Niente di più falso. Preziosi &Co. Mettono insieme semplicemente un gioiello di moto con un motore che sfrutta i vantaggi del sistema desmodromico nel girare in alto come le 800 prediligono e la dimostrazione sono le 11 gare vinte (10 Stoner 1 Capirossi) durante tutta la stagione su ogni tipo di pista, anche quelle “guidate”: la moto va fortissimo sul dritto e alle curve ci pensa Casey….. Nascono i falsi miti di uno Stoner in grado di sfruttare meglio di chiunque altri i vantaggi dell’elettronica, miti demoliti dal fatto che Casey è stato semplicemente uno dei migliori talenti a livello velocistico mai apparso sul pianeta Terra, miti sfatati quando lo stesso si trasferì in HRC. Casey era semplicemente fantastico, fine delle discussioni. Un pilota in grado di andar forte con qualsiasi cosa, capace di scendere in pista e fare il miglior tempo al primo giro utile come pochi si erano mai visti prima al mondo. Un pilota “ignorante” come a me piace definire questi talenti.

(immagine tratta da Motori News 24)

La vittoria finale non è mai messa in discussione e l’australiano vince il suo primo mondiale riportando una casa italiana sulla vetta del mondo dopo l’ultimo titolo della MV Agusta risalente al lontano 1973.

Ironia della sorte Stoner vince il mondiale proprio a Motegi sulla pista dei giapponesi e la gara va al suo compagno Capirossi: il mondo alla rovescia, con un copione che se fosse stato scritto prima non si sarebbe riusciti a rispettare.

Re Valentino V è spodestato ed i tifosi hanno un nuovo idolo, perché con Stoner arriva il primo “vero” rivale, il primo in grado di sconfiggerlo sul campo a suon di sorpassi e vittorie. Il dualismo è perfetto in quanto Casey, da australiano, ha un carattere davvero agli antipodi rispetto all’italiano: niente teatri, niente scenette, niente parole inutili, solo gas aperto e pieghe deliziose.

Ogni stagione ha un sacco di aneddoti raccontabili e a me piace ricordare gli exploit, le imprese dei singoli che restano negli annali. Nel 2007 se ne verifica un’altra: la Suzuki torna alla vittoria in un gran premio dai tempi di Valencia 2001. Un altro australiano importato dalla SBK (i canguri son simpatici..) a nome Chris Vermuelen vince una gara pazza bagnata azzeccando il momento del cambio moto dapprima e poi esaltando la sua attitudine alla guida sul bagnato. Per la successiva vittoria Suzuki dovrà attendere un’altra gara bagnata a Silverstone 2016.

Vermeulen, French MotoGP 2007

(Immagine tratta da Formula passion)

 

Stagione 2008- Il ritorno del Re

Nota triste del 2008: in questa stagione si concludono le carriere ad altissimo livello di altri due piloti italiani che insieme a Rossi e Biaggi tanto fecero sognare il Belpaese fin qui. Capirossi lascia la Ducati al nuovo Imperatore australiano per trasferirsi in Suzuki con la quale conquisterà l’ultimo podio della sua vita sportiva. Il manubrio della seconda D16 va a Marco Melandri che distruggerà la propria carriera in sella ad una moto che vola in mano a Stoner e che con lui prende anche tre secondi al giro in diverse occasioni. Se Capirex sale sul podio nel 2008 Melandri dovrà aspettare l’anno successivo in sella al team Kawasaki ormai in fase di smobilitazione.

Valentino Rossi si riprende lo scettro mondiale ma con Stoner deve faticare di più degli anni passati.

(Immagine tratta da Moto10.com)

La Yamaha gli mette accanto Jorge Lorenzo (tricampeao delle classi minori) cominciando a pensare al futuro: nonostante i sorrisi di facciata Rossi non la prende proprio benissimo. I campioni si annusano e, per non farsi annusare troppo, il pesarese farà erigere il famoso muro all’interno del box. Sulla questione le tesi si sprecano, compresa quella del “capo” del team Jarvis che lo giustifica con la necessità dettata dall’utilizzo di due fornitori di pneumatici diversi tra i piloti. Già, perchè se Lorenzo utilizzerà le consuete Michelin, Rossi passerà nel 2008 a Bridgestone convinto che una parte del vantaggio di Ducati e Stoner sia proprio dovuto alle gomme. Sarà vero? Mah, forse….

Il mondiale comincia con la novità della prima gara in notturna della storia in Qatar: nuovo l’orario vecchi i vincitori, Stoner e la Desmosedici. La stagione comincia “strana” perché dopo tre appuntamenti in testa non c’è il duo Rossi/Stoner ci sono Pedrosa e Lorenzo a pari punti ed autori di una partenza “a bomba” che vede Lorenzo vincere in Portogallo la sua prima gara alla terza occasione utile.

A partire dalla Cina Rossi rimette insieme il puzzle ed infila una tripletta compresa la Francia e il suo Mugello. Mentre lui riprende la testa del mondiale, il suo compagno di box “riprende” l’asfalto di Shangai con la testa e perde il feeling iniziale..Capita quando cerchi il limite. (fuori Lorenzo)

(immagine tratta da motociclismo.it)

Il mondiale è una lotta a tre sino alla Germania: Stoner e Rossi i più veloci (ma con qualche errorino) si portano dietro un eccellente Pedrosa che, a suon di piazzamenti e un paio di vittorie, riesce a compensare il divario di prestazione pura con la costanza. Al Sachsenring sotto l’acqua vince nuovamente l’australiano (perché la Ducati va forte solo sul dritto… ndr) mentre Dani “sceglie” di levarsi di mezzo fracassandosi una mano dopo essere caduto mentre era al comando del Gran Premio: salterà la gara successiva e addio lotta iridata. (fuori Pedrosa)

(Immagine tratta da derapate alla guida .it)

Questa resta una guerra tra due fuoriclasse come non si vedeva dai tempi d’oro dell’era americana degli “eighties”. Purtroppo finisce prestissimo perché l’italiano infila una cinquina secca da Laguna Seca (con lo storico sorpasso al cavatappi che sposta definitivamente l’inerzia) sino a Motegi mentre Casey cade due volte di fila mentre è in testa alla gara prima a Brno e poi a Misano dicendo addio ai sogni di gloria.

(Immagine tratta da motociclismo.it)

Già, Misano 2008, il giorno della vergogna, quello in cui si sentirono le urla della curva gialla in TV nel momento della caduta di Stoner. (fuori Casey)

(Immagine tratta da bandierascacchi.it)

Il mondiale finisce virtualmente nelle mani di Rossi già a fine agosto seppur il verdetto matematico arriverà più avanti: esce dal Mugello con 75 punti di vantaggio, ovvero 3 gare ed ancora solo cinque da disputare…E di queste ne vincerà altre tre: non si può competere con il ragazzo di KurriKurri nella sua Australia e neanche nella passerella finale di Valencia (altra pista da motore eh..)

Rossi conquista il suo penultimo iride in una delle stagioni più appassionanti.

 

Stagione 2009- L’ultima di Valentino

Già, l’ultima del Vale nazionale e sono passati undici anni. Sei vittorie di tappa sono sufficienti a regalargli l’ultimo iride e a permettergli di raggiungere quota 100 nel Motomondiale. L’ultimo iride che nel conteggio totale significa 9 titoli su 14 campionati ai quali aveva partecipato sino ad allora: numeri che si commentano da soli.

(Immagine tratta da motociclismo.it)

Il suo avversario principale è il suo compagno di box Jorge Lorenzo che di fare il secondo non ci pensa e gliela fa sudare fino a quando riesce. Casey e la Ducati impattano in una stagione “deludente”: a chiuderla con quattro vittorie di tappa la firma sarebbe arrivata già test invernali solo qualche anno prima.  Siamo nell’anno del malore di Casey, della sua convalescenza, del suo smarrimento, della perdita del feeling con la sua D16. Ma è anche l’anno della “solita” vittoria in Qatar, del dispetto a Valentino nel suo Mugello (prima di Ducati sulla pista di casa), della sua scontatissima vittoria a Philip Island e della sua scivolata nel giro di ricognizione di Valencia dove sarebbe partito dalla pole.

Il team HRC lascia andare il suo ultimo campione del Mondo Hayden alla corte della Ducati e lo sostituisce con un giovane italiano di belle speranze che aveva “congelato” per un anno in un team satellite: Andrea Dovizioso sale sulla RC212V ufficiale e vince a Donington la sua prima nella classe maggiore diventando uno dei pochi piloti al mondo in grado di vincere in ogni categoria mondiale a cui abbia partecipato.

Jorge Lorenzo cambia il suo numero di gara passando dal 48 al 99. Dietro questo cambio c’è la bruttissima vicenda della separazione dal suo storico manager ex pilota Dani Amatrain, del suo arresto e delle minacce anche ai fratelli Espargaro.. Nonostante questa brutta storia Jorge è tosto ma non gli bastano 12 podi (di cui 4 vittorie) per contenere Valentino: quattro zeri in tabella li recuperi solo se ti scontri con uno qualsiasi e non con chi vuole portarsi a casa la settima corona iridata in dieci anni. E così andò, seppur Giorgio vendette carissima la pelle, dando luogo a duelli entusiasmanti il cui culmine fu quello a Barcellona con il sorpasso dei sorpassi all’ultima curva.

(Immagine tratta da Gpone)

Al terzo posto del mondiale Pedrosa, sempre presente ma sempre senza quel guizzo in più in grado di farlo diventare dominatore anche di una sola stagione: vince in volata con Rossi a Laguna e si porta a casa il trofeo dell’ultima gara del decennio a Valencia.

 

Si conclude in questo modo la storia di un decennio dominato dal tricolore con 8 mondiali totali in bacheca tra Valentino e la Ducati che si ritroveranno insieme da li a qualche mese per formare quel binomio che ha infranto tanti cuori e diviso squadre e tifoserie.

Valentino nel 2009 ha ancora trent’anni e tutto il tempo per poter collezionare titoli che però non arriveranno più. Ma il decennio appena raccontato resterà nella storia per i cambiamenti, per il dominio di un ragazzo che è riuscito a spaccare tifosi ma portare popolarità e prestigio ad un Campionato che prima di lui era sconosciuto alla maggior parte del pubblico di oggi e del decennio precedente. Ma per parlare di Valentino, dei suoi meriti, dei suoi onori e dei suoi difetti non basta un trafiletto su un blog. Onore al Re del decennio e grazie per aver riportato l’Italia sulla vetta del mondo.

Grazie anche a Ducati che ha avuto il merito di crederci e di farci sventolare il rosso anche a due ruote.

Alla prossima.

 

(Immagine in evidenza tratta da Road 2 sport)