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Test Barcellona 2 – Giorno 4

Benvenuti anche oggi all’analisi dei test a Barcellona: ultimo giorno di prove, ultima possibilità per squadre e piloti di incamerare la maggior parte di dati possibili in vista del primo GP della stagione. Dal punto di vista atmosferico, il meteo è stato clemente e ha agevolato anche quest’oggi il lavoro, permettendo di ottenere una quantità di dati costante necessari per lo sviluppo di queste monoposto in alcuni casi ancora “acerbe” e lontane dal loro reale potenziale.

Giornata al di sotto delle aspettative per Williams che ha cercato di far fare dei chilometri a Sergey Sirotkin e Lance Stroll: i due piloti titolari hanno preso in prestito mezza giornata che spettava a Robert Kubica, il quale l’ha messa a disposizione per migliorare lo scarso feeling dei piloti con la vettura. Stroll è sembrato messo peggio di Sirotkin, compiendo soli 27 giri…

Giornata non ideale per la Sauber con alla guida Leclerc. Un’uscita fuori pista ha fatto perdere molto tempo (e causato una bandiera rossa) ma nel pomeriggio si sono dedicati ai test sugli pneumatici, per la prima volta anche HyperSoft. Migliorato il feeling con il nuovo progetto e collezionati più dati, il team si sente preparato alla prima prova stagionale… 

Giornata solida e produttiva per Force India, con alla guida Ocon. 163 giri e programma simile a quello di ieri, provando vari setup focalizzati soprattutto nella comprensione delle mescole più morbide e long run. 1:18.967 il tempo ottenuto con le Hypersoft.

156 giri e Best time in 1:18.949 per Hartley e la Toro Rosso Honda, con numerosi long run e prove di setup. Interessanti le parole di Franz Tost e James Key che rivelano quanto importante sia stato sfruttare il layout della PU Honda (e la sua affidabilità, tanto da compiere 3.800 km nei test) per creare una vettura che sembra performante ma soprattutto facile da guidare. Positivi i giudizi dei piloti in vista del primo GP.

Tanta fiducia in casa Haas per le prestazioni della vettura e per l’affidabilità che ha permesso a Grosjean di compiere ben 181 giri oggi. Dalle parole del francese e del suo team principal Steiner si evince che sono pronti ad analizzare i dati e iniziare la caccia ad un posto di rilievo nel middle field. Sarà così?

Solo 45 giri per un problema al cambio ma terzo posto assoluto nella classifica dei tempi odierna per Carlos Sainz e la Renault con gomme HS. Sia i piloti, sia il team principal sono convinti di avere una macchina maneggevole e ben bilanciata. Sarà la 4° forza in campo in lotta con McLaren a Melbourne?

L’ennesimo stop nella mattinata anche del giorno finale dei test non lasciava ben sperare per la McLaren, costretti a fermare la MCL33 in curva 7, come già accaduto due giorni fa. I problemi accusati al turbo della power unit Renault hanno richiesto la sostituzione del motore. L’asturiano quindi ha avuto nel pomeriggio una tabella di marcia molto serrata, che si è conclusa con un bel tempo di qualifica con HS in 1:17.784. In McLaren dicono di avere nascosto del potenziale… vediamo cosa ne vien fuori fra 2 settimane!

1:18.327 è il tempo con cui ha chiuso al quarto posto, ma utilizzando pneumatici Pirelli a mescola Supersoft, Daniel Ricciardo e la sua RB14. Giornata molto positiva con non molti giri all’attivo ma tante prove di setup, soprattutto dopo aver notato che Ferrari è davanti nelle simulazioni del passo gara. Dal team avvertono: abbiamo ancora da tirar fuori.. ma pensare che gli altri abbiano dato il massimo mi sembra poco realistico. E nel frattempo Helmut Marko fa sapere che Ricciardo ha il contratto in scadenza quest’anno .. tanto per aggiungere un po’ di pepe alla già piccante pre-season 2018. 

Sornione come non mai il team campione del mondo 2017 e anche 2018 per plebiscito popolare dopo questi test di Barcellona. Ovviamente parlo di Mercedes che, pur non avendo mai provato il giro di qualifica, ha già spaventato tutti per il passo gara mostrato (anche se solo e soltanto con gomma media) e per i sorrisi di Hamilton ai giornalisti, simbolo di una estrema fiducia nel mezzo. E, mentre già si comincia a fare la lista delle cose in cui sono superiori rispetto agli altri team, io propongo un paio di immagini delle gomme posteriori dopo i run di oggi con SS e Hard, non certo di bel aspetto nonostante tutti assicurino che non c’è la minima preoccupazione. Sarà questa l’unica àncora di salvataggio per avere qualche battaglia in pista?

Ultima nell’analisi di oggi e ultima anche nella classifica dei Costruttori 2018 secondo qualche tifoso, è la Ferrari. Come ho scritto spesso ormai, ogni giorno quando si parla di Rossa ne sentiamo una nuova e si passa dalla vittoria a mani basse alla disperazione più totale nemmeno in 24h. Peccato che le cose non stiano esattamente così. Nonostante i tempi della race simulation non siano stati infatti così esaltanti oggi con Kimi (che pare abbia girato con mescole usate però), la SF71H è una macchina che mi ispira fiducia, forse perchè figlia “cresciuta” della tanto amata SF70H, forse perchè sia il team, sia i piloti, mostrano una tranquillità e degli atteggiamenti (come alzare il piede in alcuni punti del circuito ieri ad esempio) che quasi sembrano inspiegabili e mal si sposano di fronte a un gap che si attesterebbe a poco meno di mezzo secondo da Mercedes, così com’era all’ultimo GP del 2017. E quindi domanda sorge spontanea: siamo davvero davanti a una grande macchina o davanti a una SF16H, tanto buona in teoria ma completamente inadatta in pratica? A Melbourne l’ardua sentenza…

Questa SF71H non sarà mica tutto fumo e niente arrosto…

Questo è l’ultimo resoconto dei test 2018… alla prossima!!

Chris Ammirabile

Fonte AutosprintLive

 

Test Barcellona 2 – Giorno 3

Ciao a tutti e benvenuti alla consueta analisi post-test. Oggi, penultimo giorno di prove, abbiamo avuto tanta attività in pista, complice anche temperature piuttosto stabili (anche se più fredde di ieri) che hanno facilitato il compito a team e piloti, e analizzeremo tutti i dati raccolti, come sempre team per team, partendo da quelli di fascia più bassa e giungendo ai top.

Giornata a due facce per la Williams, che ha girato al mattino con Kubica e al pomeriggio con Stroll, acquisendo ottime informazioni dal primo riguardo al setup attraverso varie prove di pneumatici (e anche un tempo tutto sommato decente, secondo Paddy Lowe si poteva anche andare più forte), e quasi nulla dal secondo, a causa dello scarso feeling con la FW41.

Giornata produttiva per la Force India: ben 159 giri per Sergio Perez, che ha provato vari setup focalizzati soprattutto nella comprensione delle mescole più morbide, aumentando la comprensione di una vettura che, come ogni anno, inizia in sordina per poi evolversi in modo preciso ed efficace (primi aggiornamenti attesi per Melbourne).

Giornata positiva per Sauber con alla guida Ericsson. In mattinata hanno compiuto test aerodinamici e provato le gomme più morbide; al pomeriggio si sono focalizzati sulla simulazione di gara. Secondo il pilota svedese la vettura si è comportata bene negli stint lunghi ed è un ottimo punto di partenza per migliorare in ottica Melbourne.

Giornata euforica per il team Toro Rosso Honda. Nonostante le battute dei malpensanti su un ipotetico cambio di una Power Unit al giorno per Honda, il team faentino ha compiuto ben 169 giri con addirittura il 3° tempo assoluto ottenuto con gomma HyperSoft. Gasly si è dedicato a varie prove di setup con poca/molta benzina per sistemare il bilanciamento della vettura nella mattinata, per poi occuparsi della simulazione di gara nel pomeriggio.

Finalmente un giovedì di test all’altezza per McLaren Renault e Stoffel Vandoorne. I problemi di affidabilità visti negli scorsi giorni oggi non si sono presentati e quindi si sono potuti dedicare alle simulazioni di qualifica e di gara come tutti gli altri team. Il pilota belga ha concluso in sesta posizione con 1’18.855  realizzato su pneumatici Hypersoft. 

Consistente la giornata per Renault, con alla guida sia Sainz che Hulkenberg. Entrambi hanno compiuto una buona somma di giri (quasi 150 totali) dimostrando l’ottima solidità della vettura. Anche per loro prove di qualifica con gomme HyperSoft e long run, dedicandosi alla comprensione di una monoposto che sembra nata bene. 

Giornata incredibile per Haas. Dopo aver mostrato già ieri di essere in crescita a livello di potenziale, oggi si sono davvero superati compiendo ben 153 giri ma soprattutto il 2° tempo assoluto con pneumatici SuperSoft (ben più duri di quelli utilizzati dai loro rispettivi concorrenti). Insomma la SF70H con PU e retrotreno della SF71H è una macchina che sembra promettere bene…

Analisi combinata oggi per Mercedes, Red Bull e Ferrari dato che i tre top team si sono dedicati ad attività simili, tranne che per la prova del giro di qualifica, fatto ieri dai primi due e oggi dal team di Maranello. 1.17.182 il nuovo record ufficioso della pista fatto con gomme HyperSoft da Sebastian Vettel, il quale ha anche alzato il piede sul rettilineo, facendo intuire che i tempi non sono l’obiettivo di questa giornata di test. In mattinata Mercedes si è dedicata, invece, alla simulazione della gara, compiuta poi da Ferrari e Red Bull nel pomeriggio. Ed ora arriviamo al clou di questa analisi, in quanto una grossa testata giornalistica tedesca, AMuS, ha scritto un articolo (copiato poi da un po’ tutti anche in Italia) nel quale, secondo loro, Ferrari avrebbe un ruolo subalterno alla lotta mondiale (che diventerebbe affare unico tra Mercedes e Red Bull), basandosi sui tempi della simulazione di gara e dai dati del GPS della Renault (non so quanto affidabile).  A questo proposito riporto i dati e li analizzerò brevemente con la logica, non conoscendo nessuno, ovviamente, la vera attività dei team in pista. Come si può notare, Ferrari per 2/3 di gara si mostra veloce quanto la Mercedes di Bottas, salvo poi alzare inspiegabilmente i tempi nell’ultimo stint. Perché inspiegabilmente? Il motivo è presto detto: nessuna vettura, a rigor di logica, con serbatoi scarichi e con gomme nuove,  fa gli stessi tempi di quando aveva 3/4 di serbatoio pieno e gomme usate di 20 giri. Ad avvalorare poi questa ipotesi c’è un improvviso 1.19.9, ben 2 secondi più veloce del tempo fatto al giro precedente. E ad avvalorare ulteriormente la mia ipotesi ci sono le parole di Seb “per ora la cosa importante è che sappiamo che la nostra auto sta lavorando nel modo che vogliamo, nel modo in cui ci aspettiamo”. 

Quindi, a mio parere, questa SF71H può essere due cose soltanto (parafrasando le parole di Marchionne): o una gran vettura (permettendo ai tecnici di mascherare chiaramente i propri i tempi qua e là) o una gran ciofeca, capace di prendersi 1 secondo (badate bene.. 1 secondo!) al giro da Mercedes in gara e, secondo AMuS, talmente lenta in qualifica da spaventare Binotto e Arrivabene, visti a parlare “preoccupati” in Haas dopo il tempo fatto oggi. Sicuramente Mercedes e Red Bull sono avversari temibili ma diciamo che di esagerazioni ne abbiamo lette abbastanza in questi test…

Chris Ammirabile 

 

Tempi e giri per Pilota, fonte AutosprintLive

Test Barcellona 2 – Giorno 2

Buonasera e benvenuti alla consueta analisi della giornata di test conclusasi con condizioni atmosferiche ottime, sole e clima mite, che hanno favorito l’attività in pista. E oggi qualche team ha scoperto anche le carte in tavola…

“Ultimo” team di giornata è la Sauber: non per demerito sicuramente dato che hanno completato ben 160 giri con Charles Leclerc. Giornata soddisfacente in cui hanno potuto finalmente dedicarsi al setup, compiendo numerosi long run. Gradualmente il team sta migliorando e si sentono fiduciosi per i tanti dati raccolti in vista degli ultimi 2 giorni di test. Unica macchia un testacoda in prossimità della bandiera a scacchi per aver montato le gomme Hard blu che ci dimostra quanta difficoltà si trovi a mandarle in temperatura. La vedremo mai ai GP (insieme alla Superhard)?

Molta tranquillità in casa Force India per i 130 giri completati da Esteban Ocon.  Non sono emersi particolari problemi di affidabilità sulla VJM11 e il team si è potuto dedicare all’acquisizione di dati lavorando poi su setup e degrado gomme, che sembra essere superiore al 2017 con le nuove mescole Pirelli.

Giornata non perfetta per Williams, alle prese con problemi tecnici: noie sulla PU per Stroll e problemi elettrici per Sirotkin che lo hanno tenuto fermo circa un’ora. I due piloti sembrano piuttosto indietro nella lista dei tempi, ma hanno la scusante (soprattutto Sirotkin) di aver lavorato molto sui long run.

A metà classifica troviamo la Haas: Romain Grosjean è davanti alla Rossa di Kimi Raikkonen di 5 millesimi di secondo. Il francese ha percorso solo 78 giri per un problema di perdita liquido dal radiatore, ma nel team sono soddisfatti del lavoro (anche, a quanto pare, dei freni).

Addirittura 190 giri percorsi oggi dalla Renault con Nico Hulkenberg che al pomeriggio ne ha compiuti 102 per recuperare il tempo perso ieri, effettuando anche una simulazione di gara, mentre Carlos Sainz ha lavorato di più sul setup ed effettuato una serie di long run, ottenendo il settimo tempo con la gomma Medium (che si mostra ancora migliore della Soft).

57 giri e tanta voglia di crescere per McLaren Renault con Fernando Alonso. Ancora barbecue di cofani nonostante stiano aprendo feritoie ovunque, rendendo chiaro ormai il fallimento della filosofia size-zero, tanto bella da vedere ma inutile nel motorsport, in cui bisogna avere anche affidabilità. 1’19”856 il suo tempo con la HyperSoft, pagando quasi 2 sec da Red Bull con UltraSoft. Fernando continua però ad essere ottimista dichiarando “siamo pronti già per Melbourne”. E si vede…

Macina chilometri invece, ironia della sorte, la Toro Rosso-Honda, completando 119 giri, nonostante qualche problemino dovuto a dei setup estremi che hanno destabilizzato la vettura (causando un paio di testacoda). Brendon Hartley ha ottenuto il quinto tempo di giornata utilizzando le Hypersoft, davanti a McLaren. Al mattino test meccanici e aerodinamici, svolgendo poi nel pomeriggio le prime simulazioni di passo gara e di qualifica.

Un’altra giornata positiva per la Mercedes senza intoppi . Ben 175 giri (90 per Hamilton, 85 per Bottas), per un totale di 815 km. E anche con tempi ottimistici, con Hamilton secondo ed Bottas terzo, rispettivamente a tre e cinque decimi, entrambi su mescola Ultrasoft, rispetto all’Hypersoft del giro del leader Ricciardo. Sia al mattino al pomeriggio si sono concentrati su run brevi e più lunghi, completando test aerodinamici, prove di pit stop e simulazione di qualifiche e gara. Hamilton è già al settimo cielo, Bottas predica calma, sottolineando come ancora le gomme morbide non lavorino al top.

Decisamente una buona giornata per Red Bull: 165 giri completati, pari a 768 km (indicando un alto indice di affidabilità di Renault) e primo tempo assoluto, seppur con gomme iper-morbide. Numerosi long run e simulazioni di gara con quasi tutte le mescole, dimostrando come a livello di telaio siano già messi molto bene, tanto da preoccupare Mercedes, secondo Lauda. Ricciardo invece più sornione: “Siamo ancora dietro Mercedes, ma meno dello scorso anno… se avete qualcosa da scommettere per il mondiale..”

A carte coperte ancora la Ferrari, che ha girato con entrambi i piloti per un problema gastrointestinale di Kimi Raikkonen in mattinata. Long Run ancora su Medie e Soft  per Vettel e Soft e SuperSoft per Kimi a quanto pare ancora carichi di benzina. Le info dalla pista sono chiare (confermate anche da Lauda e da Ricciardo): non si sa dove si trova Ferrari, dato che continuano a “nascondersi”. In realtà cercano di acquisire la maggior quantità di dati possibile, date le enormi novità sulla monoposto. Stranamente oggi non hanno compiuto aero test sul diffusore… indice che è chiara la strada da seguire. Da sottolineare un paio di cose: in primis il tempo è arrivato in un long run di 13 giri con gomma soft per Seb, quindi non comparabile con le prove di qualifica di Mercedes e Red Bull (eppure stare a 1.5 sec con 3 mescole di svantaggio non è per niente male…); in secundis ottima velocità (addirittura superiore a Mercedes) allo speed trap (mantenuto fino in fondo al rettilineo) che indica sia il gran lavoro compiuto sul fronte efficienza, sia che Mercedes sta ancora giocando con la potenza (e anche Ferrari) …

A domani con l’analisi della 3° giornata!

(fonte AutosprintLive)

Chris Ammirabile

Test Barcellona 2 – Giorno 1

Bentornati Ringers e benvenuti al consueto resoconto della giornata di test appena trascorsa: soleggiata dal mattino al pomeriggio con temperature primaverili (asfalto circa 25 gradi di media e aria intorno ai 15°) quindi condizioni ideali per testare finalmente le nuove vetture 2018, reduci da una settimana di relativamente scarsa comprensione dovuta all’asfalto gelido.               

Calimero di giornata, ironia della sorte anche nel day-two del 2017, è la McLaren. Le Power Unit cambiano ma i problemi restano, dato che dopo un nuovo “bruschettamento” del cofano motore (dovuto evidentemente alla natura del bodywork.. non alle staffe di fissaggio come è stato detto la settimana scorsa), Vandoorne è rimasto fermo ai box per un problema elettrico (batteria e relativo blackout). A poco quindi sono servite le feritoie comparse sul cofano per migliorare l’evacuazione del calore. A peggiorare il quadro si aggiunge la necessità di girare per non diventare gli ultimi tra i motorizzati Renault…

Undicesimo crono di giornata pur utilizzando le gomme supersoft per Marcus Ericsson e la Sauber C37. La macchina certamente non brilla per bilanciamento (dovuto al progetto completamente diverso dal precedente) ma oggi, con 120 giri all’attivo, si è compiuto un ottimo lavoro per migliorare la comprensione del pacchetto, come confermato dallo stesso pilota svedese. Nel long run del pomeriggio, c’è da sottolineare, la vettura elvetica ha girato più veloce della Williams, simbolo che potenziale ce n’è… 

Giornata impegnativa per Force India: il team inglese nei 93 giri si è focalizzato su test aerodinamici e di setup, non senza problemi: Perez, alla guida, è stato autore di un dritto sporcando la pista e rovinando il fondo che è stato sostituito. Interessanti le sue parole a fine giornata: “Pirelli è stata piuttosto aggressiva con le mescole e questo dovrebbe dare molte più opzioni strategiche ai team nel corso dei GP”. 

Ancora in alto mare la Williams, con Sirotkin che ha girato al mattino e Stroll nel pomeriggio. Il pilota russo è stato penalizzato nel computo totale dei giri per un problema alla carrozzeria; il suo compagno canadese, invece, si è potuto dedicare a dei long run anche con gomma HyperSoft con tempi piuttosto preoccupanti, dichiarando, comunque, di sentire la vettura molto migliorata rispetto al 2017. Diamo fiducia…

Tempi simili in casa Renault, ma attività diverse per i due piloti: Nico Hulkenberg ha girato al mattino, ma è stato fermato da problemi al telaio che l’hanno costretto all’interno del box e a non compiere più di 48 giri. Diversa situazione invece per Carlos Sainz, che al pomeriggio ne ha completati invece ben 91, focalizzandosi sul setup seppur non favorito dal vento, come lui stesso ha dichiarato. 

Giornata molto produttiva per la Haas che rialza la testa con Kevin Magnussen (che ha completato 96 giri). Il danese ha fatto segnare un buon tempo ma qualche problema è emerso nel pomeriggio all’ERS, che ne ha limitato l’attività in pista. Tutto sommato però il potenziale sta venendo fuori e, al momento, sembrano stiano crescendo anche come mentalità, più positiva e dedita allo sviluppo.

Giornata agrodolce per il team faentino Toro Rosso Honda, che, nonostante anche oggi si siano mostrati veloci con il 5° tempo assoluto (con gomma Soft addirittura a 3 decimi dal tempo di Bottas sempre su Soft), sono incappati nel primo problema dei test, non alla PU ma al brake-by-wire. Gasly comunque si è mostrato molto contento della vettura e quasi con orgoglio ha dichiarato di non aver mai provato la qualifica…

Red Bull completa un abbondante numero di giri (130 per la precisione), sebbene un problema alla batteria abbia costretto l’olandesino Max Verstappen a fermare la vettura in curva 1, causando l’interruzione dei test. Il pilota olandese ha dichiarato di avere un buon feeling con la RB14 . E intanto Toto Wolff avverte: “sarà Red Bull la squadra da battere a Melbourne”. Ci dobbiamo davvero credere?

Giornata molto produttiva per Mercedes, che ha alternato alla guida Bottas al mattino e Hamilton al pomeriggio. Il team anglo-tedesco si è concentrato principalmente su long run, prediligendo la gomma Soft dopo una settimana dedicata alla mescola media e mostrando il motivo per cui, nonostante le temperature migliori, la Soft è una mescola piuttosto difficile da gestire. Durante i long run al mattino, Bottas ha accusato un vistosissimo blistering al posteriore, segno di un notevole scivolamento e conseguente surriscaldamento degli strati interni dello pneumatico. Nulla di preoccupante secondo alcuni, spiraglio di luce nella lotta mondiale per altri. Sarà davvero vulnerabile questa W09? 

Ultimi in questa classifica al contrario quindi primi nella graduatoria assoluta di giornata i ragazzi di Maranello e la SF71H, con la guida Sebastian Vettel. Anche loro, come Mercedes, anzi esattamente come Mercedes, si sono dedicati ai long run, addirittura con stesse mescole e stessi giri per buona parte della giornata. Questo ci ha permesso non solo di comparare i tempi degli stint (che troverete qui sotto, purtroppo non tutti) ma anche di paragonare lo stato delle gomme. Così come nel 2017 Ferrari si è mostrata più gentile sulle coperture, mostrando un leggero graining all’anteriore e molto meno blister di Mercedes. Giornata importante anche per l’affidabilità: ben 171 giri e quasi record per numero di tornate compiute da un singolo pilota in una giornata di test dell’era ibrida, che appartiene a Nico Rosberg con 172. Arrivati anche numerosi pezzi da Maranello non ancora tutti montati. Se il buongiorno si vede dal mattino…

A domani con il resoconto della 2° giornata!

(fonte AutosprintLive)

Chris Ammirabile

 

 

Test Barcellona 1 – Giorno 4

Ultimo giorno dei 4 previsti di una settimana di test molto travagliata per via del meteo e anche quest’oggi non ha fatto eccezione: molta pioggia al mattino (stavolta sfruttata per via delle temperature dell’asfalto superiori a quelle di ieri) che ha permesso ai team di provare gomme intermedie e full wet (nonostante l’asfalto nuovo risultasse parecchio scivoloso). A metà mattina si è asciugata la pista e i team hanno ripreso il consueto lavoro come nelle prime due giornate di test. 

Mi preme subito specificare (approfittando anche per fare un riepilogo generale) quali sono stati i programmi delle scuderie nella prima settimana, al contrario di molti altri giornalisti che sono passati dal “Red Bull vettura da battere (1° giorno), Ferrari suona la carica (2° giorno), Mercedes razzo (4° giorno)”, esaltando (o deludendo) tanti poveri tifosi ignari delle logiche seguite nei test. Quando si mettono in pista per la prima volta delle nuove vetture (a maggior ragione con delle temperature totalmente inutili per provare la prestazione), i team si occupano di testare:

  1. Testare l’affidabilità generale: principalmente si vanno a controllare (tramite una serie di sensori) il funzionamento di ogni singola area della monoposto, sia aerodinamico che meccanico; si controlla che le temperature rimangano stabili e che nel packaging non ci siano stati errori (il caso più eclatante è stata la scoperta, da parte di McLaren, di un errore nel fissaggio dello scarico che aveva provocato surriscaldamento del cofano, ora risolto) 
  2. Testare che combacino i dati: tutti i team hanno i dati delle prove al banco/galleria del vento. Vengono comparate (sempre tramite una serie di sensori) tutte le parti della monoposto, sperando che facciano il lavoro sperato o che siano adatte all’uso in pista (caso eclatante i deviatori sulle pance della Red Bull, perfettamente studiati in galleria, ma rivelatesi inadatti alle vibrazioni dei cordoli, quindi sono stati rinforzati e collegati alle pance tramite un tirante).

    Immagine FUnoAnalisiTecnica
  3. Fare prove di setup: una volta raccolti tutti i dati, i team iniziano a provare soluzioni differenti. Non tanto per aumentare le prestazioni, quanto per vedere come reagisce la vettura agli aggiustamenti (fondamentale il feedback con le sedi di produzione, soprattutto per i top team, nelle quali gira la vettura gemella sui banchi dinamici) attraverso dei long run con vettura carica/scarica di carburante. 

Fatto questo approfondimento fondamentale per aumentare la comprensione dei test, passo al consueto resoconto dei vari Team, come sempre partendo dall’ultimo nella classifica dei tempi.

Gli ultimi oggi sono stati i due alfieri del team Sauber-Alfa Romeo: penultimo e terzultimo tempo per Ericsson e Leclerc, che hanno girato rispettivamente in mattinata e nel pomeriggio. La vettura, ancora molto acerba, sembra dare numerosi grattacapi dal punto di vista del setup, ma i due piloti sembrano comunque soddisfatti: ricordiamo che, dopo due annate disastrose, Sauber ha iniziato a porre le basi per la crescita che, come sappiamo, in F1 non avviene dall’oggi al domani…

Avanti a Sauber (come prestazione generale del team) troviamo la Toro Rosso  Honda. Sorprendentemente (o quasi) in cima alla lista dei giri di giornata (ben 147 giri), la Honda stupisce tutti per l’affidabilità mostrata, dopo che i piloti ne hanno lodato la potenza e la guidabilità. Non sarà la PU da battere, ovviamente, ma un bel segno di crescita (e chissà RB nel 2019 cosa avrà intenzione di fare… a Maggio l’ardua sentenza) coadiuvata dalla “carta bianca” data dal team faentino, posto molto più tranquillo dove lavorare rispetto alla blasonata McLaren, per giunta con un campione come Alonso…

Nel gruppo di mischia troviamo il duo inglese Force India e Williams. Il primo team è alle prese con la comprensione della vettura, non aiutati dal meteo, soprattutto dal punto di vista aerodinamico, con i famosi rastrelli; il secondo invece è alle prese con i problemi di gioventù (non solo della FW41, dato che Stroll è stato autore di un’uscita, innocua, sulla ghiaia)…

Stranamente in questa parte della “classifica al contrario” troviamo la Red Bull. Oggi con Verstappen alla guida ha un po’ pasticciato: i problemi ai deviatori di flusso hanno costretto il team a correre ai ripari; un problema al cambio ne ha ulteriormente bloccato l’attività in pista e infine, ciliegina sulla torta, il pilota olandese si è insabbiato. Al termine della sessione comunque ha dichiarato “la macchina mi ha sorpreso positivamente, è un bel passo avanti”.

Davanti a Red Bull troviamo la Renault, sorpresa positiva dei test finora. Vettura che pare molto equilibrata e facile da mettere a punto, coadiuvata da una Power Unit che non fa i capricci al momento. Interessante (notavo oggi) la loro soluzione di inclinare il grosso scarico centrale di alcuni gradi per farlo soffiare sotto l’ala posteriore e aumentare (secondo i rumors) di 5 punti il carico in accelerazione. Per non sciogliere l’ala però sono stati costretti a rinforzarla con materiale metallico…

Altra sorpresa positiva di oggi la McLaren e la Haas, entrambe nella parte alta della classifica dei tempi e entrambe con molti giri alle spalle. Il team di Woking ha finalmente mostrato, dopo giorni duri, che anche loro riescono a far girare il Renault con ben 161 giri (cumulativi tra Alonso e Vandoorne) e una seconda prestazione assoluta che spicca, anche se con gomma Hypersoft. Il team americano invece ha iniziato (molto poco ancora) a tirar fuori quanto di buono c’era nella SF70H, dopo un inizio settimana deludente.

Passiamo ora alla tanto chiacchierata Rossa di Maranello. Dopo aver letto di tutto riguardo alle potenzialità della vettura, che per fortuna non è lunatica quanto i suoi tifosi (almeno non tutti), posso dire che anche oggi non hanno provato la prestazione, come dichiarato anche dallo stesso Vettel a fine sessione. L’obiettivo era cercare di compiere quanti più km possibili attraverso dei long run, testando l’affidabilità della unità motrice e il setup generale della monoposto, molto differente dalla mamma SF70H, soprattutto al posteriore (sospensione compresa). Ci auguriamo tutti un bel meteo ai prossimi test per vedere alla prova questo (a quanto si dice) gioiellino. E il fatto che si provino solo long run…

Dulcis in fundo (almeno per i tifosi Mercedes) troviamo solo solo in testa alla classifica Giggino Hamilton, autore di una bella “sparata” delle sue con gomme medie. 1.19.333 è il tempo che ha spaventato tutti, che, posso dirvi, ha valore tanto quanto i precedenti di Vettel e Ricciardo. Significa che la Mercedes non è la vettura da battere? Assolutamente no: restano sempre i favoriti, com’è giusto che lo siano i campioni in carica, ma aspettiamo i prossimi test per farci una minima idea a riguardo, dato che tante ancora sono le domande senza risposta…

Classifica dei tempi:

(fonte AutosprintLive)

Alla prossima settimana con i Test 2 sempre a Barcellona!

Chris Ammirabile