Archivi tag: Verstappen

SERGIO PEREZ NUOVO PILOTA RED BULL 2021

E’ finalmente arrivata l’ufficialità di Checo Perez alla corte di Marko ed Horner affiancato a Max Verstappen.

La Formula Uno ha fatto ciò che era giusto, ovvero evitare di perdere un pilota che merita di restare tra i 20 migliori al mondo più di tanti altri che hanno già un sedile. Sarebbe stato un sacrilegio vederlo correre in altre categorie e potrà dare un contributo importante alla causa austriaca in termini di punti.

La line-up Max/Checo sarà una delle più forti della griglia di partenza 2021 ed in grado di dare filo da torcere a chiunque al netto di una monoposto in grado di competere tutti i Gp ad alto livello.

La notizia diventa più succosa in virtù del fatto che, dopo un decennio di RBR Academy, Marko & Co. si sono rivolti al mercato piuttosto che attingere dalla loro “cantera”. I talenti latitano ed in Red Bull sono stati in grado di scovarne ma anche di bruciarne parecchi.

In bocca al lupo da tutto il Bring, Checo.

 

(immagine in evidenza tratta da twitter)

 

DALLA VOCE DI @LESMO27 AI TIFOSI

Prima di conoscere Beppe Magni avevo la presunzione di essere un tifoso vero della Ferrari e della Formula Uno. Poi ho avuto il piacere di incrociare la mia esistenza con la sua e mi sono reso conto che la distanza tra un tifoso vero e Beppe la si può percorrere solo con una macchina del tempo perchè non basta nemmeno uno Space Shuttle.

Presente sui campi da gara da oltre quarant’anni vanta una conoscenza del nostro sport che ha pochi eguali al mondo, frutto solo dell’amore verso questi cavalieri e questi cavalli. E lui non lo fa per lavoro, ma per pura passione: in un mondo “normale” tanti piloti di F1 dovrebbero chiedere l’autografo a Beppe Magni e non viceversa.

Ma questo non è un mondo normale e lo è ancor di meno in questo periodo con i circuiti chiusi e tanti atteggiamenti di quel “Circus” che sembra non voler più tra i piedi quegli appassionati che, alla fine della fiera, sono coloro ai quali lo spettacolo dovrebbe essere rivolto (il condizionale è d’obbligo)..

Beppe ha concesso al Bring l’onore ed il piacere di rispondere a qualche domanda sugli ultimi avvenimenti e sulle ultime dichiarazioni da parte di noti esponenti della governance della F1 perché, da tifoso pagante e “credente”, certi atteggiamenti hanno infastidito lui come tanti altri umili fans che seguono dalle tribune più di un Gp all’anno.

L’occasione è  ghiotta per potergli chiedere anche altro perchè (come dice un mio caro amico che si riconoscerà) “quando Beppe parla di Formula 1 io sto zitto e prendo appunti”.

  • Beppe, dopo la tua presentazione vorremmo sapere quale è il primo GP in assoluto al quale hai assistito dal vivo, quanti ne hai Visti e quale metti in cima alla classifica del tuo cuore?

  • Hai visto in azione tantissimi piloti. Tra questi chi è quello che ti ha emozionato di più e quello che gli si è avvicinato di più quanto a “manico”? Ed a proposito di manico, quello di Stefan Bellof valeva quello di Ayrton?

  • Domanda al brucio senza pensarci a risposta secca: più forte Leclerc o Verstappen?

  • passiamo ai ricordi dolenti di tutti noi “passatisti”.. In un 1982 “distopico” con Gilles e Didier sani e salvi, chi dei due avrebbe vinto il mondiale?

  • Credo di conoscere la risposta, ma la domanda è d’obbligo: quale è la curva alla quale sei più affezionato?

  • Dopo l’amarcord veniamo all’attualità. Senza entrare in discorsi socio politici che non ci competono, ci sei rimasto molto male quando hai sentito annunciare che Monza sarebbe stato corso a porte chiuse. Aggiungiamoci le recenti uscite relative alla scarsa importanza attribuita al popolo delle tribune da parte dei “capoccia” della F1 che hanno ferito il tuo orgoglio e la tua fede di tifoso. Qual è oggi il tuo stato d’animo al riguardo dopo aver speso una fortuna sia a livello economico che di tempo per poter assistere alle gare in tutti questi anni?

  • Quando aprì il mio profilo Twitter pigiai il tasto “segui” sul tuo al volo. L’immagine che c’era e c’è tuttora è una tua fotografia con accanto quello che ben sai essere uno dei piloti sul mio podio personale, The Ringmeister Stefan Bellof. A tal proposito ti chiedo chi, secondo te, tra i piloti attuali avrebbe il fegato di accettare di correre sulla Nordschleife con una F1?

  • Ultima domanda che, conoscendoti, è quella più delicata. L’altra mattina Charles ha tirato fuori dal garage la SF1000 e si è messo a scorazzare su e giù per le strade di Maranello. Se tu l’avessi saputo saresti stato di certo presente e sei rimasto molto deluso. La famosa scaletta prevista per il 23, quella che ti porti dietro per guardare dalla recinzione di Fiorano, la prenderai oppure no?

Quando si ascolta la voce di Beppe la sua emozione non può che contagiare chiunque abbia passione per questo sport. Nonostante gli anni bui, nonostante i recenti accadimenti, nonostante questa Formula Uno si sia negli anni sempre più “staccata” dal mondo reale dei tifosi, LUI non molla comunque: un esempio per ogni tifoso.

Grazie a te Beppe per averci regalato il tuo tempo e per aver condiviso con il Bring i tuoi ricordi ed il tuo pensiero.

E sempre………Forza Ferrari.

 

Immagini tratte da Twitter.

PS. Grazie PierAlberto che mi hai aiutato a montare i video come Dio comanda ed un ringraziamento al “boss” Andras che ha formulato le domande.

 

Salvatore Valerioti

 

 

24H LE MANS VIRTUAL

I motori reali stanno tornando a rombare, gare e campionati a breve inizieranno questa particolarissima stagione fatta di rinvii, cancellazioni, double header e tour de force mai sperimentati. Finalmente dopo circa 4 mesi di chiusura totale si torna a respirare una “quasi” normalità anche nel Motorsport, in cui comunque il Covid-19 ha sicuramente lasciato un segno indelebile e nel futuro si vedranno gli effetti anche a lungo termine. In questo periodo l’unica possibilità per “simulare” le gare è stata appunto grazie all’utilizzo massiccio dei simulatori, sia da parte degli abituali sim-racer, sia per i veri piloti che si sono voluti mettere in gioco nelle sfide virtuali. Praticamente ogni serie mondiale ah organizzato campionati e gare su diverse piattaforme, tanto da intasare letteralmente ogni week-end con eventi multipli da seguire uno via l’altro. Questa pandemia ha dato l’occasione unica al mondo virtuale di farsi vedere ed apprezzare per la sua estrema versatilità e profondità di scelta, infatti si può correre praticamente sempre e con tutto ciò che si vuole.

La “stagione” virtuale culmina con un gran finale degno di questo nome; la 24 Ore di Le Mans Virtual infatti è stata pensata per essere un evento di grande portata, sicuramente senza precedenti nel mondo virtuale. Pensandoci bene questa gara sarà l’occasione più unica che rara di apprezzare un parco piloti estremamente vario, dai campioni e le star della F1 ai più talentuosi sim-racer passando dai veri piloti del campionato Endurance che l’hanno fatta per davvero la 24 Ore. Avremo l’occasione di vedere gente come Alonso, Verstappen, Button, Leclerc, Barrichello, Montoya, Massa, Norris e tanti altri finalmente nella stessa competizione, seppur in due categorie differenti.

Vediamo come si compone la griglia. Sulla piattaforma scelta (RFactor2) sono ammesse in totale 50 vetture, divise fra LMP2 (Oreca 07) e GTE di cui è possibile scegliere fra Porsche, Ferrari, Aston Martin e Corvette. Ogni equipaggio deve schierare 4 piloti, di cui almeno 2 professionisti e gli altri in molti casi sono esperti sim-racer. Il tempo minimo di guida è di 4 ore a pilota e il massimo è di 7 ore, per cui bisogna bilanciare bene gli stint, specialmente facendo attenzione alla fase notturna che potrebbe essere più problematica per alcuni piloti in questo gioco. I vari team potranno modificare ed affinare il proprio setup da usare in gara, e le GTE anche se sono diverse sono bilanciate nelle prestazioni teoriche, per cui verrà premiato chi saprà fare il setup migliore e chi sarà più abile e costante nell’arco delle 24 ore. Per quanto riguarda le caratteristiche ambientali è ovviamente implementata la transizione giorno-notte in modo realistico, meteo random e vetture danneggiabili con possibili veloci riparazioni ai box.

Il richiamo di questo evento è riuscito a coinvolgere molti team realmente partecipanti al campionato WEC, come Rebellion e altri nomi conosciuti in LMP2. Addirittura la Toyota è presente con ben 3 vetture, nonostante non siano le consuete TS050 Hybrid, ma solo delle Oreca LMP2 con una livrea a replicare fedelmente i colori delle vere LMP1 ibride della casa giapponese. In classe GTE la presenza di costruttori e team ufficiali è ancor più massiccia, infatti sono schierate le quattro Porsche 911 RSR ufficiali, tre Ferrari 488 GTE, 3 Aston Martin Vantage e le due Corvette. Tutti questi team presentano almeno un pilota ufficiale per ogni vettura e hanno anche degli ingegneri dedicati al setup e alla comunicazione con i piloti, avvicinando questa gara più alla realtà che ad un “gioco”.

L’ACO ha deciso di trasmettere più diffusamente possibile questo evento, per cui sarà visibile integralmente sul canale YouTube della 24 Ore di Le Mans. In Italia è anche possibile seguire la diretta su Sky Sport F1, dove Vanzini e Bobbi saranno al commento della gara e promettono molto intrattenimento con gli spettatori e interviste ai piloti durante le ore di riposo dalla guida.

Quindi sembra che ci siano tutti gli ingredienti per un bellissimo week end di divertimento, di sicuro sarà un’occasione unica e non si ripeterà più. Le qualifiche saranno venerdì sera in sessioni sprint da 20 minuti, mentre il via sarà come da tradizione vera alle 15.00 di sabato.

 

SPOTTER GUIDE

 

ENTRY LIST

https://24virtual.lemansesports.com/upload/24H_Le_Mans_virtual_provisional_team_entry_list.pdf

Buona 24 Ore virtuale!!

Aury

FORMULA 1 2018 – SINGAPORE AIRLINES SINGAPORE GRAND PRIX

Mi ritrovo qui, davanti ad una grossa indecisione; per i ferraristi, è peggio ricordare Singapore 2017 o la scorsa Monza 2018?

Nel 2017 il trittico asiatico doveva essere il crocevia per il titolo, ma la pista di SingSing divenne l’essersi trovati davanti ad un bivio, imboccando invece la “highway to hell”.

Il 2018 invece, ha già proposto un trittico di mera disperazione sportiva, con le somme delusioni di Le Castellet, Hockenheim e Monza (abboniamo parzialmente Baku) , portando i tifosi rossi, a pensare che l’epilogo di questa stagione sia abbastanza nefasto.

Quale sia il punto di congiunzione della gara del 2017 e gli errori del 2018? Sempre il buon Sebastian Vettel, che sta risultando assai carente di sangue freddo, soffrendo fin troppo la pressione. Lo scorso anno, la dimostrazione la diede chiudendo in malo modo la traiettoria a Verstappen, finendo con il creare la carambola “perfetta”, una delle scene più apocalittiche, di due Rosse che si schiantano fra loro. Nelle gare di questa stagione, avendo forse più ansia da prestazione e poca pazienza, nel pensare che la corsa è lunga, lo si è visto prodursi in due grossi errori nelle fasi iniziali  (proprio lui che si lamentava di ciò, in quel della Russia 2016), ed unico a sbagliare sul bagnato, quando poteva gestire il vantaggio.

Per la gara di Monza, suggerivo al crucco di imparare la manovra di Schumi alla roggia del 2003 (allego diapositiva)

Ma il buon crucco, deve aver guardato la gara del 2004 (allego video)

Uso questi due istanti della Roggia, per far vedere che anche i migliori non sono esenti da errori, ma spesso ci si ricorda solo delle manovre ben riuscite, più delle altre.

Ma tiriamo una linea sul passato, visto che in questi giorni, si è già detto di tutto e di più a riguardo e avrei voluto avere i social, per leggere cosa si sarebbe detto e scritto del RE SCHUMI, dopo Jerez ’97, Spa ’98, Suzuka ’98 o Spa ’00.

Magari, come quella Monza ’00, Singapore potrà essere a sua volta l’inizio del riscatto e punto di partenza per una storia di gioia Maranelliana/Vetteliana, perchè tutto sommato la macchina c’è e su questo circuito cittadino, il Sebastiano è colui che meglio di tutti lo ha saputo interpretare, dalle qualifiche alla gara, dominando le corse o rendendosi artefice di grandi rimonte. Occhio però a non sottovalutare il buon Hamilton, che segue a poca distanza per numero di vittorie, pole e podi, fra i muri del gp cittadino notturno.

La stagione è ancora lunga, visto che ci sono ancora 7 gp da correre, con i loro 175 punti a disposizione,  ma ora più che mai, Vettel è chiamato a correre delle gare davvero perfette, senza più errori. Probabilmente si ritroverà solo contro 3 piloti, con la Mercedes che ha ormai sdoganato il servilismo di Bottas, per aiutare Hamilton nella corsa al titolo. In Ferrari, probabilmente Raikkonen vuol cercare di dimostrare che è ancora Iceman e ottenere quella vittoria che manca dal suo ritorno in Rosso. Forse però l’annuncio di correre per Sauber nelle due prossime stagioni (valangata di soldi), può aver messo il Finnico nella condizione di pace con quelli di Maranello, ed aiutare il Tedesco nella rincorsa al titolo.

Hamilton resta ancora il favorito, anche in virtù di una stagione che gli ha già visto mettere uno 0 in classifica per problemi tecnici, oltre ad aver saputo uscirne alla grande, da situazioni difficili, come a Silverstone e Hocknheim, segno di un pilota più concentrato che mai all’obiettivo e lontanissimo dal fare errori sciocchi, esattamente l’opposto del pilota della rossa.

Difficile da credere a una Red Bull che possa essere terza incomoda nella corsa, visto che Mercedes e Ferrari hanno alzato di parecchio il livello, con la Renault che ha deciso di usare il team di Milton Keynes, come sviluppo in gara dei suoi motori, quanto meno con Ricciardo.

Haas ha fatto ricorso per la squalifica di Monza, figlia di un fondo vettura non omologato, risultato di una mancata soluzione di un problema di raccordatura, inserita nel regolamento a Luglio, a cui il team non ha posto rimedio, giustificandosi nel non aver avuto tempo, a causa della pausa estiva. Insomma, un pò forzata come giustificazione, tuttavia In Haas si dicono sicuri di portare via la quarta posizione in classifica costruttori a Renault, anche senza la restituzione dei punti di Monza e la cosa par probabile, guardando le prestazioni dal Canada a oggi.

Da seguire attentamente la Racing Point Force India, che da quando ha cambiato gestione, pare essere tornata ai suoi fasti migliori e anche in questo caso, la stagione è ancora lunga e chissà che non siano invece loro, a prendere la 4 posizione nei costruttori.

La lotta per la quarta posizione, è quasi come vincere il titolo degli umani, visto il distacco siderale che c’è fra i primi 3 team e il resto del gruppo, la F1 dovrebbe meditare su questo aspetto, perchè l’era dei comprimari, non si sa quanto possa durare ancora, prima di ritornare ad avere delle defezioni del parco partenti, sopratutto se a sparire potrebbero essere McLaren o Williams (non che sia imminente, ma si sa mai)

Ps occhio che curva 16 e 17 saran modificate, andando a ridurre il tracciato di BEN 2 metri! Non mettetevi a sperare che aiuti i sorpassi eh.

Ps 2 Mi spiegate il senso di definirsi terzo pilota di un team, se puntualmente questo non salirà mai sulla monoposto, anche in caso di defezione o cambio pilota? Già successo in altre occasione, ma ora mi riferisco alla Williams, che ha già annunciato che nel caso Stroll dovesse cambiar team, non è per nulla probabile che il sedile venga occupato da Kubica.

Ps3 Non comprendo le scuse di Arrivabene a Bottas, per averlo definito un maggiordomo, ennesimo capitolo di un team principal dal poco spessore. In altri tempi, le parole contro la Ferrari e i suoi giochetti con i piloti, son state più che al vetriolo, quindi questo era solo un: “Ieri a me, oggi a te”

Ps4 Saluti

Davide_QV #ritornatoaparlarediF1

FORMULA 1 PIRELLI MAGYAR NAGYDÍJ 2017 Budapest

Benvenuti a Budapest per il primo GP dopo il giro di boa del Mondiale di F1 2017. Le 10 gare già disputate han visto 4 vittorie di Hamilton, 3 di Vettel, 2 di Bottas ed 1 di Ricciardo per una classifica Piloti che vede Vettel difendersi strenuamente sulla rimonta di Hamilton ormai ad 1 solo punto di svantaggio dall’unno. La classifica del mondiale Costruttori mostra invece Mercedes Benz che prende sempre più il largo su Ferrari forte di due piloti entrambi vincenti e di una W08 che s’è ripresa il benchmark assoluto della performance dalle mani di  una 668 che ancora accusa l’uno/due circa il “ban” dell’olio combusto nell’ICE e la tolleranza massima imposta dalla Federazione al suo fondo che, flettendo, la sigillava all’asfalto a tutto vantaggio dei valori di carico che andavano così generandosi.

In questo contesto complicato Vettel è chiamato a vincere a Budapest proprio come Hamilton lo era a Silverstone: possiamo girarci attorno quanto vogliamo ed usare i termini più edulcorati che desideriamo ma se sulla pista che in assoluto più si avvicina a Monaco il Quadricampione rossovestito non la porta a casa e/o, pure peggio, subìsce un sorpasso in classifica da parte di Hamilton il Piloti salvo imprevisti di sorta prenderà la stessa strada già presa dal Costruttori ovvero quella di Brackley, sponda LH44. Se mi esprimo in  modo così categorico il perchè è semplice: Budapest è una pista favorevole alla 668 e sulla quale SV5 può fare la differenza ergo il risultato obbligato era e resta uno soltanto già che da Spa in avanti ,con l’eccezione di Singapore, i tracciati paiono tutti (o quasi) fatti su misura per la W08. Al che servirebbe arrivare a Spa dopo la pausa agostana di 4 settimane con una leadership più vicina ai 30 punti che ai 20 da gestire poi nelle gare restanti proprio come Vettel ha gestito il vantaggio fino a Silverstone facendo di necessità virtù quando necessario.

Chi scrive è davvero curioso di vedere se la W08 ne ha di suo per star davanti alla 668 su un tracciato come Budapest dopo la paga presa a Monaco che ancora tutti ricordiamo. Lo stesso Raikkonen, le cui performances stanno acquisendo maggiore consistenza curiosamente in concomitanza alla già citata flessione di rendimento della 668, si trova bene a Budapest e darà il polso della Ferrari in Ungheria. Non sarei sorpreso di veder le prime due file miste Ferrari/Mercedes sull’Hungaroring, e sai le risate se ci si ritrova Bottas/Raikkonen (o Raikkonen/Bottas) in  prima fila, evento da non escludere a priori.

In casa Redbull la gara ungherese è attesa con trepidazione nella speranza di agguantare un risultato a sorpresa su un tracciato ove la Power Unit conta meno che non  altrove. Quelli di Milton Keynes son cresciuti parecchio da inizio Mondiale, proprio come han fatto lo scorso anno dopo un inizio in sordina che a Melbourne 2016 li vide qualificarsi dietro alle Toro Rosso. Detto questo la coppia Verstappen/Ricciardo è attesa nel ruolo degli outsiders di eccellenza che, presumibilmente, si giocheranno tutte le loro chances di vittoria nel primo km di gara domenica prossima. Ergo guai distrarsi durante il primo giro della kermesse di Budapest.

Il resto del gruppo è talmente triste che per non deprimermi preferisco parlare di mercato Piloti: la Ferrari ha offerto a Vettel un rinnovo triennale che contempla un congruo aumento dei suoi emolumenti attuali, Vettel ha confermato ai rossi la sua volontà di rinnovare per un solo anno dimostrando a mio parere un’intelligenza rara nella gestione della trattativa. Il perchè è presto spiegato: dovesse andargli buca quest’anno col Mondiale, magari con la 668 in costante flessione rispetto alla W08, legarsi per 3 anni ancora alla Ferrari potrebbe potenzialmente significare ritrovarsi a fine 2020 con 7 mondiali (4+3) d’astinenza dall’iride, ovvero pericolosamente in “zona Alonso”. Rinnovando per un anno non solo si lascerebbe la porta aperta per un 2019 in MB (LH44 va a scadenza a fine 2018) ma valuterebbe con maggiore serenità il livello di competitività della Rossa in questa seconda metà del Mondiale 2017 e, soprattutto, nel prossimo anno. Pare che l’offerta Ferrari sia stata “prendere o lasciare”, a mio parere Maranello non è in una posizione di forza tale (anzi….) da poter fare un ultimatum simile a Vettel ergo se SV5 è intelligente (come penso) basta che li lasci nel loro brodo sufficientemente a lungo per scoprire il loro bluff e portare a casa il rinnovo annuale che desidera. Anche perchè ha sempre un precontratto MB in mano per il 2018, mai dimenticarsene eh.

A Raikkonen la Ferrari ha offerto un rinnovo annuale per 5 milioni a stagione ovvero un altro decurtamento rispetto allo stipendio attuale che già fu decurtato rispetto a quello che gli fu garantito nel 2014 quando tornò in Rosso. KR7 non ha ancora dato una risposta, mi sorprenderebbe molto se rispetto alla duplice opzione rinnovo/ritiro saltasse fuori una terza possibilità che, ok il mai dire mai, ma onestamente vedo altamente improbabile possa realizzarsi.

Bottas (anche lui a scadenza a fine 2017 come i due Rossi) è una bella scommessa vinta da Wolff ergo salvo cataclismi di natura totale/globale sul mercato piloti resta comodamente a Brackley anche se son curioso di vedere se riuscirà a strappare un pluriennale. Chi scrive ama i contratti annuali alla vecchia maniera: costringono Piloti e Teams a star sempre sul pezzo anzichè a ragionar da statali. Peraltro le palle stanno in poco spazio: se un Pilota non è contento di un team fa di tutto per andarsene mentre se un team non è contento di un Pilota fa di tutto per liberarsene. Tanto vale allora risparmiare tempo e denaro con gli avvocati ed accordarsi sul breve periodo IMHO.

Tra quelli a scadenza a fine 2017 c’è pure Checo Perez che probabilmente sta pregando affinchè Raikkonen si ritiri dall’attività in modo da avere una speranza di approdo a Maranello. Non so cosa pensare onestamente, forse è più probabile che raggiunga il suo ex Team-mate Hulkenberg in Renault in pieno stile Alesi/Berger Ferrari/Benetton.

Quasi dimenticavo: dopo il GP si terrà una sessione infrastagionale di test particolarmente importante per due ragioni o, per meglio dire, due partecipanti: Leclerc su Ferrari e Kubica su Renault. Non penso che a Leclerc verrà dato l’accesso diretto in Ferrari accanto a Vettel nemmeno se nei test batte la pole del GP di 2 secondi abbondanti ma tant’è, finchè c’è vita c’è speranza. Kubo beh, con un braccio solo vale 2 Jolyon Palmer ma penso vada in pista per vedere se vale ancora uno dei top come accadeva fino a fine 2010.

Buon GP di Ungheria a tutti!