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WEC 6 ore di Monza 2022

Finalmente sono riuscito ad andare a vedere il mondiale Endurance; Monza, il tempio della velocità, ma anche il circuito più vicino dove andare. Comunque aspettative buone, anche per l’esordio della Peugeot.

Il Sabato lo passo tra pit, camminando attorno alla parabolica, Ascari e prima variante

Di fronte ai box già dal venerdì (così ho sentito dire in Peugeot) hanno avuto il pieno davanti per vedere l’esordiente

Guardatela bene questa macchina, avrà una storia da raccontare.

Come l’auto “rosa” delle dames,

e queste due sopra a modo loro.

Giro per il retro box ed in ogni luogo che mi riesce entrare per scambiare due chiacchere con gli addetti ai lavori e con altri appassionati.

Notando all’Ascari che in ingresso le Gt saltano sui salsicciotti gialli ed i prototipi no, penso che sia per la maggior rigidezza dei secondi ma comunque lo chiedo ad un pilota; risposta “Anche, ma anche perché tocco sotto e  se gratto ne risente l’aereodinamica” (parola più parola meno).

Oppure senti alla Peugeout risponderti alla domanda “Perchè l’esordio a Monza e non il prossimo anno?” “Bhè, così noi abbiamo 3 gare in più rispetto alla concorrenza che entrerà il prossimo anno in vista di Le Mans”

In questo luogo voglio ringraziare il signore che sta a Monza, ma è di Genova (bella chiaccherata), che mi ha fatto compagnia mentre aspettavamo entrambi il momento di scattare questa foto

Sabato alle cinque e mezzo qualifiche 10 min per le gt e 10 min per i prototipi.

P1, quasi 1 sec alla Toyota

Ma la cosa sorprendente è stato vedere la 93 ferma tra la prima e la seconda di Lesmo, ed anche le Dames prendersi la pole in AM

Nel mentre mi scappa anche di fare conoscenza con 2 signori inglesi sulla sessantina che poi ritroverò al bar di Vedano e anche la domenica a pranzo.

Domenica mattina pit walk con sessione autografi e consueto scambio di battute con chiunque passi, anche Jim Glickenhaus. Devo dire per quanto riguarda la cordialità con gli estranei (leggasi gente che viene lì a rompere nel mentre lavori) AF Corse molto bene, molto disponibili anche i piloti, Toyota mi ha un po’ deluso sembrano quasi inavvicinabili (quanto meno lo è stato per me). Trovo anche il temp di scambiare due parole con un ingegnere della Peugeot, di seguito il dialogo (tradotto liberamente dall’inglese):-Che è successo ieri in qualificha? -Problemi. -Quello l’ho visto anche io! La macchina era ferma. -Problemi al sistema. -Che sistema? Meccanico, idraulico, pneumatico oppure (sottolineando bene) elettrico? -Ah, non te lo posso dire. -Allora provo con una domanda a cui mi puoi rispondere, avete risolto oppure oggi avrete lo stesso problema? -Il problema sembra risolto.  Bene penso io (la 93 dopo 10 minuti di gara sarà ferma)

Partenza rigorosamente vista alla roggia

Mentre mi sto spostando alla prima di Lesmo l’Aston di TF Sport perde il dietro in ingresso roggia, taglia di lato sui salsicciotti e si cappotta fino a schiantarsi in uscita curva con il pilota fortunatamente illeso

La gara riprende con Glickenhaus che salta, era prima anche con un bel vantaggio scontando anche una penalità, sembra una turbina (par che di domenica le turbine non siano tanto affidabili). Si ritrovano a lottare per la prima posizione in LMP le Toyota e l’Alpine mentre le Peugeot accusano problemi. In Gt avanti le Ferrari AF Corse con la Corvette.

Sulla via per il serraglio (4hr di gara) sono già alcuni giri che le Toyota e l’Alpine sono in battaglia. Ad un certo punto sento dire che in un tentativo di sorpasso l’Alpine e la n°7 si toccano con il risultato che la Toyota deve rientrare ai box (noto mentre mi passa davanti che ha il passaruota posteriore dx ciondoloni), risultato Alpine 1a e poi la coppia giaponese, con Ferrari-Corvette-Ferrari-Porsche vicine in Gt.

Ultima parte di gara vista all’Ascari, dove la tribuna avrebbe dovuto essere chiusa (il perché se lo sono domandati in molti, e molte tribune erano chiuse), ma è stata aperta per volere popolare (le persone hanno semplicemente spostato la transenna)

Ultimi minuti di gara spettacolo in Gt Ferrari e Porsche lottano per il 3° e 4° posto sembra con grandi staccat6one alla prima variante fino a che la Ferrari non la spunta prospettandosi un finale Ferrari-Corvette-Ferrari; ma le corse sono le corse e a 2 giri dalla fine entrambe le Ferrari devono fermarsi per un riabbocco veloce, sono senza benzina, ne approfitta Corvette vincendo davanti alla coppia rossa.

Vincitore di giornata è l’Alpine dopo la scornata con le Toyota (che effettivamente sembravano in affanno, non so se problemi di gomme, trazione o elettrico)

L’esperienza vale, incontrando anche persone per scambiare due parole che alla fine siamo tutti lì per le corse.

 

Nota di demerito all’autodromo di Monza, varie tribune chiuse e bar chiusi. Organizzazione molto al disotto delle aspettative.

 

Landerio

24H LE MANS VIRTUAL

I motori reali stanno tornando a rombare, gare e campionati a breve inizieranno questa particolarissima stagione fatta di rinvii, cancellazioni, double header e tour de force mai sperimentati. Finalmente dopo circa 4 mesi di chiusura totale si torna a respirare una “quasi” normalità anche nel Motorsport, in cui comunque il Covid-19 ha sicuramente lasciato un segno indelebile e nel futuro si vedranno gli effetti anche a lungo termine. In questo periodo l’unica possibilità per “simulare” le gare è stata appunto grazie all’utilizzo massiccio dei simulatori, sia da parte degli abituali sim-racer, sia per i veri piloti che si sono voluti mettere in gioco nelle sfide virtuali. Praticamente ogni serie mondiale ah organizzato campionati e gare su diverse piattaforme, tanto da intasare letteralmente ogni week-end con eventi multipli da seguire uno via l’altro. Questa pandemia ha dato l’occasione unica al mondo virtuale di farsi vedere ed apprezzare per la sua estrema versatilità e profondità di scelta, infatti si può correre praticamente sempre e con tutto ciò che si vuole.

La “stagione” virtuale culmina con un gran finale degno di questo nome; la 24 Ore di Le Mans Virtual infatti è stata pensata per essere un evento di grande portata, sicuramente senza precedenti nel mondo virtuale. Pensandoci bene questa gara sarà l’occasione più unica che rara di apprezzare un parco piloti estremamente vario, dai campioni e le star della F1 ai più talentuosi sim-racer passando dai veri piloti del campionato Endurance che l’hanno fatta per davvero la 24 Ore. Avremo l’occasione di vedere gente come Alonso, Verstappen, Button, Leclerc, Barrichello, Montoya, Massa, Norris e tanti altri finalmente nella stessa competizione, seppur in due categorie differenti.

Vediamo come si compone la griglia. Sulla piattaforma scelta (RFactor2) sono ammesse in totale 50 vetture, divise fra LMP2 (Oreca 07) e GTE di cui è possibile scegliere fra Porsche, Ferrari, Aston Martin e Corvette. Ogni equipaggio deve schierare 4 piloti, di cui almeno 2 professionisti e gli altri in molti casi sono esperti sim-racer. Il tempo minimo di guida è di 4 ore a pilota e il massimo è di 7 ore, per cui bisogna bilanciare bene gli stint, specialmente facendo attenzione alla fase notturna che potrebbe essere più problematica per alcuni piloti in questo gioco. I vari team potranno modificare ed affinare il proprio setup da usare in gara, e le GTE anche se sono diverse sono bilanciate nelle prestazioni teoriche, per cui verrà premiato chi saprà fare il setup migliore e chi sarà più abile e costante nell’arco delle 24 ore. Per quanto riguarda le caratteristiche ambientali è ovviamente implementata la transizione giorno-notte in modo realistico, meteo random e vetture danneggiabili con possibili veloci riparazioni ai box.

Il richiamo di questo evento è riuscito a coinvolgere molti team realmente partecipanti al campionato WEC, come Rebellion e altri nomi conosciuti in LMP2. Addirittura la Toyota è presente con ben 3 vetture, nonostante non siano le consuete TS050 Hybrid, ma solo delle Oreca LMP2 con una livrea a replicare fedelmente i colori delle vere LMP1 ibride della casa giapponese. In classe GTE la presenza di costruttori e team ufficiali è ancor più massiccia, infatti sono schierate le quattro Porsche 911 RSR ufficiali, tre Ferrari 488 GTE, 3 Aston Martin Vantage e le due Corvette. Tutti questi team presentano almeno un pilota ufficiale per ogni vettura e hanno anche degli ingegneri dedicati al setup e alla comunicazione con i piloti, avvicinando questa gara più alla realtà che ad un “gioco”.

L’ACO ha deciso di trasmettere più diffusamente possibile questo evento, per cui sarà visibile integralmente sul canale YouTube della 24 Ore di Le Mans. In Italia è anche possibile seguire la diretta su Sky Sport F1, dove Vanzini e Bobbi saranno al commento della gara e promettono molto intrattenimento con gli spettatori e interviste ai piloti durante le ore di riposo dalla guida.

Quindi sembra che ci siano tutti gli ingredienti per un bellissimo week end di divertimento, di sicuro sarà un’occasione unica e non si ripeterà più. Le qualifiche saranno venerdì sera in sessioni sprint da 20 minuti, mentre il via sarà come da tradizione vera alle 15.00 di sabato.

 

SPOTTER GUIDE

 

ENTRY LIST

https://24virtual.lemansesports.com/upload/24H_Le_Mans_virtual_provisional_team_entry_list.pdf

Buona 24 Ore virtuale!!

Aury

2019 24 Hours of Le Mans

Finalmente l’evento dell’anno è alle porte, la gara che tutti aspettano, the “BIG ONE”. La Super-Season si chiuderà proprio con un gran finale a Le Mans, in cui ci sarà una griglia record da 62 vetture e 186 piloti.

Questa 24 ore sarà particolare in quanto sarà la gara d’addio di alcune GTE dall militanza più o meno lunga. Come annunciato, la Ford al termine della stagione si ritirerà dal WEC come impegno ufficiale, per cui è assai probabile che sarà l’ultima volta che vedremo lo squadrone delle Ford GT in GTE Pro. Anche BMW ha deciso, in modo quasi inaspettato, di abbandonare il WEC dopo una sola stagione con la M8 GTE, mentre continuerà nel campionato IMSA. Domenica arriverà la pensione per una vera “Old Lady”, infatti l’Aston Martin Vantage si congederà dalle gare dopo una carriera eterna, pensando che il modello attuale è ancora parente stretto della prima versione di Vantage GTE del 2012; mentre il motore V8 era utilizzato ancor prima sulle GT2 a cominciare dal 2008!

In LMP1 è sempre la solita questione fra le due Toyota, che si disputano il titolo piloti. Anche quest’anno manterranno 1 giro di vantaggio ad ogni stint rispetto ai non-ibridi, anche se almeno sono più pesanti rispetto all’anno passato. Fra le LMP1 private è molto promettente la crescita della BR01 dell’SMP Racing, in grado di far segnare ottimi parziali e sfondare i 350 km/h nel Test Day. Anche la Rebellion è lì come passo, ed ha dalla sua una grande esperienza, utile soprattutto a sfruttare le occasioni che lascerà la Toyota, se ci saranno. L’equipaggio della Toyota #8 (Alonso, Buemi, Nakajima) può godere di un buon margine di punti sui compagni di squadra, quindi per loro sarà sufficiente in pratica finire la gara senza inconvenienti per raggiungere il titolo.

La classe LMP2 presenta tante new entry rispetto alle vetture full season, per Le Mans infatti vengono invitati a team più meritevoli di altre serie come European LMS e Asian LMS. La lotta per il campionato è veramente avvincente con i primi due equipaggi separati da soli 4 punti alla vigilia di Le Mans. In leggero vantaggio c’è il Signatech Alpine con Lapierre, Negrao e Thriet; mentre gli inseguitori sono Aubry, Richelmi e Ho Ping Tung con il team Jacky Chan Racing. Questa classe è sempre imprevedibile, dato che la macchine sono molto equilibrate, per cui team e piloti devono fare la differenza cercando di fare tutto in modo perfetto.

La categoria GTE-Pro sarà ancora una volta la “Battaglia dei giganti” con ben 17 vetture di livello assoluto.

Come lo scorso anno Ford e Porsche portano dagli States i team dell’IMSA e schierano 4 vetture a testa con livree speciali e storiche. Dopo le bellissime livree vintage dello scorso anno, le due 911RSR del WEC sfoggiano una livrea classica della Porsche di questi anni, con la differenza che le strisce rosse sono ora dorate per festeggiare in titolo Costruttori già messo in cassaforte per la stagione 2018-2019. Le Porsche “americane”  sono in pista con i colori Brumos Racing, come hanno già fatto  in occasione di Daytona e Sebring. Ovviamente la casa di Stoccarda vorrà difendere con tutte le forze la vittoria conquistata l’anno passato.

La Ford si appresta ad affrontare la sua ultima Le Mans in forma ufficiale, infatti come era programmato metterà fine ai programmi WEC e IMSA alla fine della stagione. Non si esclude però che le Ford GT continuino comunque a correre gestite da team privati con un ridotto supporto di Ford Performance. Staremo a vedere….. Intanto per onorare il viaggio della Ford GT ci saranno livree storiche come quella della prima vittoria del’66, una livrea che riprende la mitica Gulf e una livrea “standard” in riferimento alla vittoria più recente del 2016.

Le Ferrari 488GTE in gara saranno in tutto 3. Le due di AF Corse cercheranno la caccia al successo che ormai manca da 5 anni e più in generale proveranno a concludere in maniera onorevole il campionato WEC. Quest’anno c’è il ritorno del team Risi Competizione con una Ferrari affidata a Jarvis, Gounon e Derani.

L’Aston Martin ritorna ancora una volta a 60 anni dalla sua unica vittoria assoluta, nella speranza di poter finalmente combattere per la vittoria con la Vantage AMR. C’è molta fiducia nel team dopo la ripidissima curva di apprendimento culminata con 2 vittoria in stagione, tra cui quella a Spa nell’ultimo round WEC.

La BMW M8 GTE sarà destinata ad essere solo una meteora a Le Mans, dato che la casa tedesca ha da poco annunciato che non correrà nella prossima stagione del WEC. Una scelta singolare, visto che sviluppare la macchine per una solo anno senza nemmeno aprire un mercato ai clienti non è sicuramente una strada economica da percorrere. Almeno nell’IMSA la BMW è intenzionata a continuare con il team RRL, visto che gli USA sono un mercato fondamentale per la casa. Nel Test Day le BMW sono state le vetture più in difficoltà, e probabilmente il BOP assegnatoli non è molto vantaggioso per la gara.

Infine c’è la fedelissima presenza delle Corvette ufficiali, arrivate alla 20^ presenza consecutiva, con nel mirino la non vittoria di classe. Gli equipaggi sono gli stessi dell’anno scorso, in un team che fa della solidità e della stabilità la sua forza. La C7R comincia ad avere i suoi anni (è la GTE più “anziana”) del lotto, ma il suo V8 romba come un tuono ed incute sempre timore negli avversari. Anche se non vuol dire nulla, la Corvette ha fatto segnare il miglior tempo nei test…anche se nessuno ha puntato alle prestazioni come di consueto.

Le GTE non finiscono qui perché ci sarà lotta anche in classe AM, riservata ad equipaggi con un gentleman driver a bordo. Questa categoria spesso è molto imprevedibile perché l’errore è sempre in agguato soprattutto quando alla guida ci sono i piloti meno esperti, negli ultimi anni infatti si sono visti errori anche decisivi nelle ultime ore di gara. Fra i marchi coinvolti ci sarà una predominanza di Ferrari e Porsche, con 2 Aston Martin Vantage alla loro passerella d’uscita dal mondo delle corse. In più ci sarà una grossa novità quest’anno, poiché per la prima volta una Ford GT sarà affidata al team privato di Ben Keating, in questo modo si apre il mercato per far gareggiare la vettura americana in futuro, anche in assenza del team ufficiale.

Ci sono tutti gli ingredienti per una grande gara.

 

ENTRY LIST/SPOTTER GUIDE/ORARI

 

LIVE TIMING

http://www.sportscarglobal.com/LiveTiming.html

Ricordo inoltre che su Eurosport 1 ci sarà la diretta integrale della gara e di ogni sessione in pista.

L’azione inizia Mercoledì alle 16 con le prove libere. La gara scatterà Sabato alle 15.

Ci siamo….non ci resta che goderci questa settimana di motori!!

 

Aury

1000 MILES OF SEBRING & 12 HOURS OF SEBRING

Dopo una lunghissima sosta di 4 mesi torna a gareggiare il WEC in terra americana, per cominciare la seconda parte della Superseason 2018-2019. Sebring sarà la capitale dell’endurance in questo week-end, poiché oltre al ritorno del WEC, si disputerà la classica 12 ore valevole per il campionato IMSA.

Al ritorno in pista la classifica del WEC vede un vantaggio della Toyota #8 di Alonso, Nakajima e Buemi ormai ridotto ad una manciata di punti nei confronti dei compagni Conway, Kobayashi e Lopez. Inutile dire che le vetture giapponesi sono le strafavorite anche questa volta. La concorrenza delle LMP1 private più temibile è rappresentata dalle Rebellion, che però dovranno rinunciare al veterano Lotterer per delle prove di FE.

La situazione in GTE Pro dopo la gara di Shanghai si è indirizzata sempre più verso la Porsche e l’equipaggio di Estre-Christensen, che forti del 2° posto conquistato hanno incrementato la leadership sugli inseguitori Ford e Ferrari. Nella tappa di Sebring, già come era avvenuto in Cina, ci sarà la partecipazione di una delle Corvette ufficiali, che poi correranno nella 12 ore. Da notare che in classe Pro ben 5 macchine su 6 potranno contare sul vantaggio di aver già corso negli anni passati a Sebring, mentre l’Aston Martin Vantage GTE non ha mai corso, ma ha svolto un solo endurance test nella fase di sviluppo della vettura; per cui i test collettivi di settimana scorsa sono stati molto preziosi per loro.

La classifica in LMP2 vede in vantaggio il Jackie Chan Racing sul Signatech Alpine, mentre in GTE Am a seguito della clamorosa squalifica del team Dempsey-Proton, a guidare la classifica è la Porsche Project1 inseguita dalle due Aston Martin.

L’appuntamento WEC a Sebring sarà trasmesso integralmente da Eurosport a partire dalle 21 di Venerdì 15 Marzo.

ENTRY LIST

 

LIVE TIMING

http://www.sportscarglobal.com/LiveTiming.html

 

Il campionato americano IMSA invece riprende la stagione dopo la 24 ore di Daytona funestata dalla pioggia. Il WTR vincitore non potrà più contare su Alonso e Kobayashi impegnati con Toyota, e quindi come terzo pilota avrà Vaxiviere oltre ai due titolari full-season. Ma il team Action Express vorrà la rivincita dopo la lotta a Daytona, e soprattutto vincere per difendere il titolo di campioni in carica. In casa Acura-Penske c’è ormai la pressione di chi deve iniziare a vincere le classiche lunghe del campionato, c’erano grandi aspettative per Daytona, ma ora c’è l’opportunità a Sebring e c’è da scommettere che vorranno fare tutto al meglio. Grande punto di domanda infine per le velocissime ma fragili Mazda RT24-P gestite da team Joest; le vetture giapponesi non sembrano ancora abbastanza preparate per vincere gare lunghe ed impegnative, è molto probabile invece che potranno dire la loro seriamente nelle gare più corte del campionato.

In classe GTLM ci sarà come di consueto una gara di sopravvivenza fino alle ultime ore quando tutti inizieranno a dare tutto quello che hanno per vincere. A Daytona ha prevalso a sorpresa la BMW, in una gara a dir poco strana. L’anno scorso a Sebring ci fu la prima vittoria della Porsche 911 RSR, ma ci sarà da aspettarsi le Ford molto forti e sicuramente le Corvette che vorranno riscattare la deludente 24 ore a Daytona.

La categoria GT Daytona è sempre una lotteria, ci sono oltre 20 vetture e almeno 15 possono concretamente ambire al successo, è tutta una questione di rimanere fuori dai guai, non perdere il giro di testa, fare le scelte giuste ai pit stop e dopo vedere verso la sera in che posizione si è.

La 12 ore sarà visibile gratuitamente sul sito imsatv.com e scatterà alle 15.40 italiane di Sabato 16 Marzo.

ENTRY LIST

 

LIVE TIMING

https://livetiming.alkamelsystems.com/imsa

 

So bene che questo week end parte l’attesissima stagione di F1, ma personalmente cercherò di ritagliare tempo per seguire un po’ tutto!!

#Respectthebumps

Buon week end petrolheads!

Aury

57TH ROLEX 24 AT DAYTONA

La grande classica dell’endurance oltreoceano compie i suoi 50 anni di validità per il campionato IMSA con un’edizione che si preannuncia memorabile. Le 47 vetture iscritte rappresentano un piccolo passo indietro rispetto agli ultimi anni, ma la qualità dei team sembra più alta che mai. Per il 2019 il campionato IMSA ha deciso di splittare in due classi separate Dpi e LMP2, andando a velocizzare i prototipi DP e limitando le P2. Questa mossa ha portato molti team che in precedenza avevano portato in pista le LMP2 a non partecipare più o ad acquistare delle vetture DPi, con il risultato di vedere quest’anno poche P2 iscritte, che di fatto non possono lottare più per la vittoria assoluta. L’altra grande novità della stagione è rappresentata dalla monofornitura Michelin a tutte le classi, in seguito a molti anni di equipaggiamento per la sola classe GTLM. Quindi la casa francese prende il posto della Continental, di cui molti si lamentavano soprattutto per la qualità delle gomme da bagnato, visto che nel 2015 una Porsche 991 RSR gommata Michelin riuscì a vincere la Petit Le Mans (10 ore) assoluta, funestata da una pioggia battente. I risultati prestazionali delle nuove gomme Michelin si sono visti già al Roar, dove in tutte le classi si è girato nettamente più forte…pure il LMP2 che in teoria doveva essere rallentata.

DPi

Nella classe regina si sfideranno ben 11 vetture, di cui 6 Cadillac-Dallara, 2 Mazda Joest, 2 Acura Penske e una Nissan portata in gara dal team Core. I favoriti per la vittoria sono i 2 equipaggi dell’Action Express, capaci uno di vincere la Rolex 24 lo scorso anno, l’altro di vincere il campionato IMSA; perciò i riflettori sono puntati verso di loro. Ma a far scalpore è la line-up formidabile messa in campo dal WTR con i titolari R.Taylor e Van der Zande affiancati da piloti del calibro di Kobayashi e soprattutto Alonso. Lo spagnolo, dopo aver saggiato la gara nel 2018 con la United Autosport, stavolta ha voluto cercare una vettura e un team competitivo per lottare veramente per la vittoria, e il primo impatto con la nuova macchina è sembrato ottimo. Le altre 3 Cadillac sono gestite da team di più basso profilo, come il Juncos Racing e il JDC-Miller, che l’anno passato correva con le Oreca LMP2, dove correrà anche Rubens Barrichello fra gli altri.

Chi ha sorpreso tutti al Roar è la Mazda, che si è confermata su tempi per ora inavvicinabili dagli altri, tanto che il record sul giro a Daytona di quasi 30 anni fa è stato già non ufficialmente battuto. Le due RTP-24 hanno lasciato gli inseguitori più vicini a oltre mezzo secondo, ma questo risultato non ha comunque influenzato l’IMSA in una revisione del BOP, chissà gli altri se non hanno dato tutto. In ogni caso la velocità c’è, i piloti anche visto che potrà contare su driver di livello mondiale come Jarvis, Tincknell, Bernhard, Pla….Quello che preoccupa rimane l’affidabilità e la solidità, vedremo se il Joest Racing avrà saputo mettere in pista una macchine veloce ed affidabile.

Grandissima attesa c’è anche per le due Acura del team Penske, che ormai hanno maturato la giusta esperienza e devono sicuramente lottare per la vittoria fino alla fine. La line-up rimane la stessa e quindi tornano gli ex Indycar Montoya e Castroneves. In più le 2 vetture porteranno in gara una livrea storica per l’Acura, infatti riprende quella usata nel 1993.

Il team CORE ha deciso di vendere la sua Oreca LMP2 e acquistare dall’ESM una delle Nissan DPi, cercando di portare avanti il progetto della Nismo. Al Roar la vettura ha mostrato un buon passo, in linea con gli altri prototipi, ma anche qui l’affidabilità è sempre stato un tallone d’Achille.

LMP2

In LMP2 ci sono solo una manciata di vetture che possono sperare al massimo in una posizione finale in top5, fra i team c’è il Dragonspeed con due Oreca, fra i cui piloti c’è anche Pastor Maldonado.

 

GTLM

In GTLM come sempre ci sarà la gara più avvincente e feroce, con 9 vetture e ben 4 team ufficiali a darsi battaglia. La Corvette ritorna con le sue C7R (forse per l’ultimo anno) e stessi equipaggi che hanno portato al titolo nella stagione passata. Al Roar ha conquistato la posizione ai box grazie ad un bel gioco di scie fra le due vetture. Il team di Doug Fehan forse non avrà la macchina più veloce, ma di sicuro ha una montagna d’esperienza che lo rende il team complessivamente migliore del campionato.

Probabilmente sarà l’ultima volta anche per le famigerate Ford GT (si parla di un programma DPi per il 2020), che nei test sono state sornione senza dare troppo nell’occhio, pronte a mostrare il potenziale solo in gara. Le vetture di Ganassi vestiranno delle livree celebrative con la Castrol come main sponsor, sempre in occasione dei 50 anni della gara. Anche qui i piloti rimangono sostanzialmente gli stessi.

La Porsche dovrebbe anch’essa schierare le 911 RSR con delle livree celebrative, come già successo a Le Mans e a Road Atlanta. Qui la novità nel roster dei piloti è il giovane Jaminet (debuttante già alla Petit Le Mans), che evidentemente è considerato più maturo di Sven Muller e Matteo Cairoli, gli altri due Junior della casa. La 911 RSR non ha ancora vinto a Daytona, e le livree old-style hanno portato molto bene producendo 2 doppiette…chissà.

La Ferrari si presenta con la 488 del team Risi e un quartetto di piloti ufficiali impegnati nel WEC, fra cui Pierguidi e Rigon. Come sempre è cruciale tenersi fuori dai guai fino alle ultime ore di gara e poi dare il tutto per tutto, ed è quello che devono fare avendo solo una vettura.

In casa BMW la curiosità è tutta rivolta ad Alex Zanardi e a come si evolverà la sua storica avventura. Realisticamente, visti i tempi leggermente inferiori e tutte le difficoltà del caso, è molto difficile che la vettura di Zanardi possa essere veramente in lizza per la vittoria nelle fasi finali di gara, però Alex è una persona che ha dimostrato a tutti cose impossibili, che nessuno credeva potesse essere compiute. Per cui noi tutti facciamo il tifo per lui e riconosciamo il suo coraggio nel volersi cimentare in una categoria così competitiva. Se avete visto il suo giro on-board capirete tutte le difficoltà che a gestire tutti i comandi con le sole mani. Per quanto riguarda la M8 GTE, l’anno scorso era al debutto assoluto, e infatti è stata dura, si per prestazione, che per problemi tecnici. Quest’anno arriva molto meglio con un anno di rodaggio e belle prestazione alle spalle….è nella mischia.

GTD

La categoria GTD è come spesso accade la più nutrita e varia di bellissime gran turismo destinate a programmi clienti. A darsi battaglia ci saranno oltre 20 vetture divise fra marchi del calibro di Ferrari, Porsche, Lamborghini, Audi, Mercedes, BMW, Acura e Lexus. Stabilire il favorito in questa classe è ovviamente molto difficile, di sicuro la Lamborghini vorrà difendere il successo ottenuto l’anno passato, mentre al Roar di inizio mese sono sembrate molto forti le Mercedes AMG GT3 e le Acura NSX del team MSR. Questa classe ha beneficiato molto dell’arrivo delle Michelin, visto che i tempi fatti registrare sono già molto migliori dello scorso anno, avvicinando in qualche caso il ritmo delle più performanti GTLM. Sicuramente, data la grande quantità di equipaggi validi, sarà una gara decisa negli ultimi giri. Vedremo che la spunterà!

 

Bene ragazzi, dopo questa carrellata per familiarizzare con le classi in pista, non ci resta che passare un bel week-end all’insegna del Motorsport, vista anche l’assenza di F1 e MotoGP.

Informazioni indispensabili per seguire la gara sono orari, sito IMSA.tv, live timing e entry list/spotter guide che trovate qui sotto.

Qualifiche Giovedì alle 21.45

https://livetiming.alkamelsystems.com/imsa

https://imsatv.imsa.com/

La gara parte alle 20.30 di Sabato!!

Buon divertimento!!

 

Aury