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57TH ROLEX 24 AT DAYTONA

La grande classica dell’endurance oltreoceano compie i suoi 50 anni di validità per il campionato IMSA con un’edizione che si preannuncia memorabile. Le 47 vetture iscritte rappresentano un piccolo passo indietro rispetto agli ultimi anni, ma la qualità dei team sembra più alta che mai. Per il 2019 il campionato IMSA ha deciso di splittare in due classi separate Dpi e LMP2, andando a velocizzare i prototipi DP e limitando le P2. Questa mossa ha portato molti team che in precedenza avevano portato in pista le LMP2 a non partecipare più o ad acquistare delle vetture DPi, con il risultato di vedere quest’anno poche P2 iscritte, che di fatto non possono lottare più per la vittoria assoluta. L’altra grande novità della stagione è rappresentata dalla monofornitura Michelin a tutte le classi, in seguito a molti anni di equipaggiamento per la sola classe GTLM. Quindi la casa francese prende il posto della Continental, di cui molti si lamentavano soprattutto per la qualità delle gomme da bagnato, visto che nel 2015 una Porsche 991 RSR gommata Michelin riuscì a vincere la Petit Le Mans (10 ore) assoluta, funestata da una pioggia battente. I risultati prestazionali delle nuove gomme Michelin si sono visti già al Roar, dove in tutte le classi si è girato nettamente più forte…pure il LMP2 che in teoria doveva essere rallentata.

DPi

Nella classe regina si sfideranno ben 11 vetture, di cui 6 Cadillac-Dallara, 2 Mazda Joest, 2 Acura Penske e una Nissan portata in gara dal team Core. I favoriti per la vittoria sono i 2 equipaggi dell’Action Express, capaci uno di vincere la Rolex 24 lo scorso anno, l’altro di vincere il campionato IMSA; perciò i riflettori sono puntati verso di loro. Ma a far scalpore è la line-up formidabile messa in campo dal WTR con i titolari R.Taylor e Van der Zande affiancati da piloti del calibro di Kobayashi e soprattutto Alonso. Lo spagnolo, dopo aver saggiato la gara nel 2018 con la United Autosport, stavolta ha voluto cercare una vettura e un team competitivo per lottare veramente per la vittoria, e il primo impatto con la nuova macchina è sembrato ottimo. Le altre 3 Cadillac sono gestite da team di più basso profilo, come il Juncos Racing e il JDC-Miller, che l’anno passato correva con le Oreca LMP2, dove correrà anche Rubens Barrichello fra gli altri.

Chi ha sorpreso tutti al Roar è la Mazda, che si è confermata su tempi per ora inavvicinabili dagli altri, tanto che il record sul giro a Daytona di quasi 30 anni fa è stato già non ufficialmente battuto. Le due RTP-24 hanno lasciato gli inseguitori più vicini a oltre mezzo secondo, ma questo risultato non ha comunque influenzato l’IMSA in una revisione del BOP, chissà gli altri se non hanno dato tutto. In ogni caso la velocità c’è, i piloti anche visto che potrà contare su driver di livello mondiale come Jarvis, Tincknell, Bernhard, Pla….Quello che preoccupa rimane l’affidabilità e la solidità, vedremo se il Joest Racing avrà saputo mettere in pista una macchine veloce ed affidabile.

Grandissima attesa c’è anche per le due Acura del team Penske, che ormai hanno maturato la giusta esperienza e devono sicuramente lottare per la vittoria fino alla fine. La line-up rimane la stessa e quindi tornano gli ex Indycar Montoya e Castroneves. In più le 2 vetture porteranno in gara una livrea storica per l’Acura, infatti riprende quella usata nel 1993.

Il team CORE ha deciso di vendere la sua Oreca LMP2 e acquistare dall’ESM una delle Nissan DPi, cercando di portare avanti il progetto della Nismo. Al Roar la vettura ha mostrato un buon passo, in linea con gli altri prototipi, ma anche qui l’affidabilità è sempre stato un tallone d’Achille.

LMP2

In LMP2 ci sono solo una manciata di vetture che possono sperare al massimo in una posizione finale in top5, fra i team c’è il Dragonspeed con due Oreca, fra i cui piloti c’è anche Pastor Maldonado.

 

GTLM

In GTLM come sempre ci sarà la gara più avvincente e feroce, con 9 vetture e ben 4 team ufficiali a darsi battaglia. La Corvette ritorna con le sue C7R (forse per l’ultimo anno) e stessi equipaggi che hanno portato al titolo nella stagione passata. Al Roar ha conquistato la posizione ai box grazie ad un bel gioco di scie fra le due vetture. Il team di Doug Fehan forse non avrà la macchina più veloce, ma di sicuro ha una montagna d’esperienza che lo rende il team complessivamente migliore del campionato.

Probabilmente sarà l’ultima volta anche per le famigerate Ford GT (si parla di un programma DPi per il 2020), che nei test sono state sornione senza dare troppo nell’occhio, pronte a mostrare il potenziale solo in gara. Le vetture di Ganassi vestiranno delle livree celebrative con la Castrol come main sponsor, sempre in occasione dei 50 anni della gara. Anche qui i piloti rimangono sostanzialmente gli stessi.

La Porsche dovrebbe anch’essa schierare le 911 RSR con delle livree celebrative, come già successo a Le Mans e a Road Atlanta. Qui la novità nel roster dei piloti è il giovane Jaminet (debuttante già alla Petit Le Mans), che evidentemente è considerato più maturo di Sven Muller e Matteo Cairoli, gli altri due Junior della casa. La 911 RSR non ha ancora vinto a Daytona, e le livree old-style hanno portato molto bene producendo 2 doppiette…chissà.

La Ferrari si presenta con la 488 del team Risi e un quartetto di piloti ufficiali impegnati nel WEC, fra cui Pierguidi e Rigon. Come sempre è cruciale tenersi fuori dai guai fino alle ultime ore di gara e poi dare il tutto per tutto, ed è quello che devono fare avendo solo una vettura.

In casa BMW la curiosità è tutta rivolta ad Alex Zanardi e a come si evolverà la sua storica avventura. Realisticamente, visti i tempi leggermente inferiori e tutte le difficoltà del caso, è molto difficile che la vettura di Zanardi possa essere veramente in lizza per la vittoria nelle fasi finali di gara, però Alex è una persona che ha dimostrato a tutti cose impossibili, che nessuno credeva potesse essere compiute. Per cui noi tutti facciamo il tifo per lui e riconosciamo il suo coraggio nel volersi cimentare in una categoria così competitiva. Se avete visto il suo giro on-board capirete tutte le difficoltà che a gestire tutti i comandi con le sole mani. Per quanto riguarda la M8 GTE, l’anno scorso era al debutto assoluto, e infatti è stata dura, si per prestazione, che per problemi tecnici. Quest’anno arriva molto meglio con un anno di rodaggio e belle prestazione alle spalle….è nella mischia.

GTD

La categoria GTD è come spesso accade la più nutrita e varia di bellissime gran turismo destinate a programmi clienti. A darsi battaglia ci saranno oltre 20 vetture divise fra marchi del calibro di Ferrari, Porsche, Lamborghini, Audi, Mercedes, BMW, Acura e Lexus. Stabilire il favorito in questa classe è ovviamente molto difficile, di sicuro la Lamborghini vorrà difendere il successo ottenuto l’anno passato, mentre al Roar di inizio mese sono sembrate molto forti le Mercedes AMG GT3 e le Acura NSX del team MSR. Questa classe ha beneficiato molto dell’arrivo delle Michelin, visto che i tempi fatti registrare sono già molto migliori dello scorso anno, avvicinando in qualche caso il ritmo delle più performanti GTLM. Sicuramente, data la grande quantità di equipaggi validi, sarà una gara decisa negli ultimi giri. Vedremo che la spunterà!

 

Bene ragazzi, dopo questa carrellata per familiarizzare con le classi in pista, non ci resta che passare un bel week-end all’insegna del Motorsport, vista anche l’assenza di F1 e MotoGP.

Informazioni indispensabili per seguire la gara sono orari, sito IMSA.tv, live timing e entry list/spotter guide che trovate qui sotto.

Qualifiche Giovedì alle 21.45

https://livetiming.alkamelsystems.com/imsa

https://imsatv.imsa.com/

La gara parte alle 20.30 di Sabato!!

Buon divertimento!!

 

Aury

 

 

 

 

 

 

24h Daytona – Rivincita per Action Express

L’edizione 2017 della 24 Ore della Florida si era decisa negli ultimi 20 minuti di gara, con un controverso contatto tra i leader Ricky Taylor (Wayne Taylor Racing) e Filipe Albuquerque (Action Express). Quest’ultimo ebbe la peggio, ma non gli andò bene il risultato tanto che, nel giro d’onore, colpì con rabbia il fianco della vettura dell’avversario. Ma esattamente un anno dopo, il fuoriclasse portoghese ha avuto la sua rivincita, e ha portato alla vittoria la sua Cadillac, condivisa con Joao Barbosa e Christian Fittipaldi che, insieme al team Action Express, tornano alla vittoria a Daytona dopo soli quattro anni.

Risultati Prototipi

Cadillac quindi si riconferma con un’altra grande doppietta, messa a segno grazie alle vetture di Action Express. Ottengono dei buoni risultati anche le LMP2, con l’Oreca di Jon Bennett, Colin Braun, Romain Dumas, Loic Duval (team CORE) che si prende il terzo gradino del podio. Dopo di essa, il primo DPi classificato si trova, incredibilmente, in nona posizione, con l’Acura di Castroneves, Rahal e Ricky Taylor che, insieme alla vettura gemella, si è trovata a combattere con problemi tecnici. La numero 7 infatti ha riportato alcuni danni a causa di un contatto, mentre la numero 6 è stata costretta al cambio dell’alternatore. Una gara sfortunata per il team Penske, che comunque ha dimostrato di essere una delle forze maggiori del campionato. Disastro per il team Taylor, la cui vettura è stata ritirata a sei ore dalla fine dal padrone Wayne, infuriato a causa delle ben cinque forature allo pneumatico posteriore destro. Gran polemica quindi per Continental: le forature infatti hanno causato problemi anche ad entrambe le Nissan, a due Oreca, alla Cadillac n. 31 e ad una Mazda, a cui si aggiungono entrambe le Ligier dello United Autosports in prova. La casa tedesca sostiene però che le rotture si siano verificate a causa del mancato rispetto, da parte dei team, dei consigli forniti. Wayne Taylor però non è d’accordo. Per concludere, grande delusione per Mazda e Nissan, con tutte e quattro le vetture ritirate. Le Ligier del team United Autosports si sono classificate in quarta e tredicesima posizione. La seconda, quella di Alonso, Norris ed Hanson, ha accusato problemi a freni ed acceleratore e ha perso molto tempo ai box dopo essere stata anche in testa alla gara. Problemi anche per l’Oreca di Stroll, Rosenqvist, Juncadella e Frijns, che ha accusato problemi ad un ammortizzatore a causa di una foratura.

Risultati GTLM

Anche Ford si riconferma e anche Ford fa doppietta. La GT di Dixon-Westbrook-Briscoe porta infatti la vittoria numero 200 al team Ganassi, ed è seguita dalla vettura gemella di Hand-Mueller-Bourdais. Il terzo posto viene conquistato dalla Corvette di Magnussen-Fassler-Garcia, che si devono inchinare allo strapotere del team Ford nonostante si fossero presi la pole position. Gara travagliata per la Ferrari 488 GTE del team Risi, guidata da Vilander, Pier Guidi, Calado e Rigon. La macchina del team texano ha infatti accusato numerose forature ai suoi pneumatici Michelin. Faticano anche Porsche e BMW, le cui vetture occupano le ultime quattro posizioni ma che sono comunque giunte al traguardo.

Risultati GTD

Trionfo per Lamborghini e per il team Grasser nella terza classe. Mirko Bortolotti, Rolf Ineichen, Rik Breukers e Franck Perera portano alla casa di Sant’Agata la prima vittoria in una gara da 24 ore. Una vittoria ancor più clamorosa se si considera che entrambe le Huracan della squadra austriaca sono state spostate in fondo allo schieramento dopo aver fallito le verifiche tecniche. Una grande Acura conquista la seconda piazza con Alvaro Parente, AJ Allmendinger, Trent Hindman e Katherine Legge (team Shank), mentre in terza posizione c’è un’altra Huracan, quella di Andrea Caldarelli, Bryce Miller, Bryan Sellers e Madison Snow (Paul Miller Racing). Quarto posto per la Mercedes di Keating, Bleekemolen, Stolz e Christodoulou. La vettura del team Riley era in seconda posizione quando è stata costretta ad un ulteriore rifornimento per evitare di rimanere a secco. La prima Ferrari classificata è quella di Bird, Bell, Sweedler e Montecalvo (Scuderia Corsa) in quinta posizione. Sfortuna invece per le Ferrari che sono partite dalla prima fila. La 488 dello Spirit of Race ha perso tempo a causa di un incidente, mentre quella di Risi è rimasta ai box a causa di un principio d’incendio. Il campione in carica Alessandro Balzan è giunto invece in decima posizione. Le polemiche non hanno risparmiato la classe GTD. La direzione gara ha infatti inflitto cinque minuti di penalità, durante la notte, all’Audi R8 del team Land, guidata da Kelvin e Sheldon van der Linde, Christopher Mies e Jeffrey Schmidt. Uno stop-and-go causato da un apporto di carburante troppo veloce. Ma dai controlli post-gara è emerso che la squadra tedesca non meritava alcuna penalità. Il team, uno dei favoriti per la vittoria, è stato così costretto ad arrivare in settima posizione a causa di un’irregolarità mai commessa. Un fatto interessante a cui probabilmente seguiranno sviluppi.

Ready to “ROAR”

Ormai ci siamo, i motori stanno per tornare a rombare anche in questo nuovo anno e come sempre Daytona torna al centro del Motorsport a quattro ruote.

E’ imminente l’inizio del primo test ufficiale IMSA della nuova stagione, in vista della gara d’apertura e più importante del campionato. Il Roar vedrà impegnati tutti i team partecipanti alla successiva gara, oltre 50, nell’arco di varie sessioni in 3 giorni, da Venerdì a Domenica.

Oltre all’IMSA ci saranno altre categorie minori con anche gare vere e proprie, come quella dei Prototype Challenge. Nell’ultima giornata ci sarà una novità, ossia una reale qualifica per ognuna delle tre classi al fine di assegnare le postazioni in pit lane. I più veloci si assicureranno i primi box all’entrata della pitlane, che hanno un vantaggio per 2 motivi:

– Nelle fasi concitate con tante auto al pit stop chi si ferma nelle prime piazzole quasi sicuramente riparte senza perdere tempo a guardare chi arriva dietro in fast lane…invece verso l’uscita dei box è molto più probabile trovare un gruppo di macchine che esce e dover aspettare che passino prima di avere via libera.

– Come da tradizione nelle gare USA c’è il famoso muretto in pit lane, che divide la carreggiata da tecnici e meccanici. Perciò quando si verifica un problema alla macchina non si può immediatamente portarla nel box, ma per raggiungerlo deve essere portata all’inizio della pit lane dove finisce il muretto, così da raggiungere il paddock dove sono posizionati i vari box. In questa circostanza avere una piazzola il più vicino possibile all’accesso al paddock consente di risparmiare tempo prezioso, anche se di solito quando una macchina viene portata ai box rientra con diversi giri di distacco e possibilità di risultato pari a zero.

Com’è fatto il Daytona International Speedway?

 

La natura dell’impianto è ovviamente al servizio della gare NASCAR, come la famosa Daytona 500. Per le vetture sport si utilizza una combinazione ovale/circuito lunga circa 5.7 km; in termini di tempo sul giro, circa metà è impiegato per affrontare la sezione “Infield”, appunto all’interno dell’ovale, mentre il resto del giro comprende la parte più iconica di Daytona: l’intero triovale in cui la massima inclinazione del banking raggiunge i 31°, inframezzato dalla doppia chicane veloce “Bus Stop”.

 

Il test è obbligatorio per tutti i rookie di Daytona, in particolar modo sono importanti le sessioni serali per prendere confidenza con la pista e gestire il traffico delle varie classi. Infatti non tutti i piloti saranno presenti al Roar, per esempio la Ferrari 488GTE di Risi vedrà il solo Alessandro Pierguidi che verrà affiancato in gara dai compagni Vilander e Calado.

 

Vediamo gli orari italiani delle sessioni IMSA:

PRACTICE 1: Venerdì 5 Gennaio                                    17:00 – 18:15

PRACTICE 2: Venerdì 5 Gennaio                                    21:30 – 23:30

PRACTICE 3: Sabato 6 Gennaio                                      16:50 – 18:20

PRACTICE 4: Sabato 6 Gennaio                                      21:30 – 22:15

PRACTICE 5: Sabato 6 Gennaio                                      00:30 – 02:00

PRACTICE 6: Domenica 7 Gennaio                                 16:45 – 17:15

QUALIFYING (GTD-GTLM-P): Domenica 7 Gennaio     17:25 – 18:30

PRACTICE 7: Domenica 7 Gennaio                                  20:45 – 21:45

 

ENTRY LIST: https://www.imsa.com/sites/default/files/event-weekends/2018/emedit_event_weekend/em_the_roar_before_the_rolex_24/2018_iwsc_theroar_preevent_entrylist_v2.pdf

LIVE RADIO: https://www.imsa.com/radio/imsa-radio.html

LIVE TIMING: http://livetiming.alkamelsystems.com/imsa/

Non ci resta che seguire quello che succede in pista. Il Motorsport non si ferma mai!! C’è sempre qualcosa che fa “Roar”.

Aury