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F1 2025 – GRAN PREMIO D’ITALIA

Il circus si lascia definitivamente dietro le spalle la pausa estiva e arriva su quello che, una volta, era definito il tempio della velocità. Di sicuro ha conservato ancora qualcosa di quell’epicità anche se decisamente anestetizzata dall’evoluzione della F1 moderna e da sempre sostenuta da una robusta stampella di nome Ferrari, anche negli anni più infelici della Scuderia.

Quest’anno si può mettere nella categoria di quelli “infelici” (eufemismo)? Guardando le aspettative, risultati ottenuti e prospettive decisamente si. La Scuderia ha avuto un brusco ritorno dalla pausa estiva in Olanda: zero punti, prestazioni mediocri e un umore davvero pessimo che si trascina fino a Monza.

immagine da funoanalisitecnica.it

Il Gp d’Italia è sempre stato una sorta di ultima spiaggia per la Ferrari, il premio di consolazione di una stagione andata male. Il punto è: c’è margine perchè rappresenti un’oasi di felicità in un deserto di pessime prestazioni?

Guardando agli ultimi risultati il pessimismo sembra essere l’unica opzione, anche perchè sulla carta la Rossa avrebbe dovuto vincere già almeno un GP. Invece il conteggio delle vittorie è ancora a zero e l’occasione buona è sempre la prossima. Monza potrebbe essere una di quelle dato il suo layout di pista molto “basic” in cui sostanzialmente serve una gran velocità di punta e la capacità di aggredire i cordoli alla Ascari e alla prima variante, il tutto condito da una trazione adeguata.

Una pista ottimale per nascondere tutti gli aspetti in cui la SF-25 è carente, associata alla possibilità di viaggiare ad altezze da terre molto basse dato il manto stradale molto piatto. Basterà questo e ali molto scariche per giocarsela con McLaren e Verstappen? La risposta si avrà già nelle prove libere del venerdì.

immagine da autohebdo.it

Peccato che in tutto questo, dove sarebbe stato fondamentale giocare di squadra con due piloti, Hamilton debba scontare una penalità rimediata nel tragicomico weekend olandese. Diciamo che tra speranze di competitività, penalità da scontare e forza degli avversari per giocarsela in Ferrari avranno bisogno della cara vecchia botta di culo, aspetto anche questo che latita a Maranello da qualche tempo.

D’altra parte invece McLaren non starà certo lì a stendere il tappeto rosso, reduce da un’altra doppietta e con un mondiale costruttori chiuso. La tensione (avercene!) resta solo sul fronte piloti dove Piastri sembra avviato ad un titolo mondiale che sta legittimando con una costanza di rendimento non pronosticabile alla vigilia del campionato. Il suo team mate Norris continua ad alternare grandi vittorie ad errori imperdonabili e l’ago della bilancia punta sempre di più verso l’australiano.

Verstappen invece sembra ormai rassegnato a fare la comparsa e ad aspirare a parziali successi di tappa quando la situazione lo permette. Dopo quattro mondiali di fila una stagione da battitore libero, che non è poi neanche così male, a patto che dal 2026 si torni a lottare per il bersaglio grosso.

immagine da funoanalisitecnica.it

Chi invece era pronosticato e auspicato in condizioni di classifica migliori e con meno errori alla vigilia del gp di casa è invece Antonelli. Il giovane bolognese ha velocità, talento ma si concede molto spesso weekend di gara poco lucidi, in preda ad una voglia di far bene che porta all’errore. Non ha fatto eccezione il weekend olandese con l’aggravante (agli occhi dei Tifosi) di aver mandato a muro Leclerc, non proprio un bel viatico per il gp di casa dove non sarà certo il beniamino. In ogni caso, per fortuna che il ragazzo si trova sotto l’ala protettiva di Wolff. Considerati gli errori di questa stagione, seppur da rookie, sarebbe già stato riciclato nel bidone dell’umido da uno come Helmut Marko.

L’ennesimo Gp a Monza, per dirla alla Mario Brega, potrebbe essere “fero o piuma” per la Ferrari. Potrebbe anche essere uno degli ultimi organizzati sul circuito brianzolo se non verranno fatti investimenti e il 2031 non è poi così lontano. Insomma un futuro molto incerto per entrambi questi orgogli nazionali.

Molto spesso poi l’aspetto più emozionante del weekend brianzolo sono le qualifiche del sabato, in cui si decide al 90% l’ordine di arrivo delle posizioni che contano. Ecco speriamo che all’incertezza sul futuro non si associ anche la noia del presente e che l’unica nota di colore non sia l’ennesima livrea speciale che la Ferrari adotterà nel weekend.

*immagine in evidenza da italianismo.com.br

Rocco Alessandro

F1 2025 – GRAN PREMIO DEL BELGIO

Ultimi due Gp prima della pausa estiva e si parte con un grande classico, il Gp del Belgio sull’iconica pista di Spa-Francorchamps.

Come già detto in passato l’avvento delle nuove monoposto ha reso di sicuro più “facile” l’approccio ad una pista che in passato divideva i piloti veri da quelli con la p minuscola ma ciò non toglie che fare il giro perfetto lungo i sette km di asfalto tra le Ardenne resti comunque una cosa piuttosto difficile.

Cosa aspettarsi da questo GP? O meglio, chi aspettarsi se non quella che si fa attendere da anni ormai ovvero la Rossa per eccellenza. Tutti gli occhi sono puntati sulla SF-25 e la nuova sospensione posteriore che dovrebbe risolvere il vero vulnus prestazionale di quest’anno.

immagine da quotidianomotori.com

La nuova sospensione dovrebbe consentire di gestire meglio le altezze da terra, avere più carico dal fondo  e adottare assetti che consentano alla Rossa di essere meno rigida dal punto di vista meccanico. Tutte belle intenzioni che poi dovranno trovare conferma in pista in un weekend in cui ci sarà una sessione di prove in meno causa garetta Sprint. Insomma tanta attesa e lavoro aspettano i tecnici di Maranello che evidentemente sono già convinti di poterne estrarre qualcosa di buono.

Se questa gara può essere una sorta di svolta per la stagione della Rossa, McLaren spera invece di ritrovarsi dove aveva lasciato a Silverstone, ovvero ai primi due posti del podio. Anche loro presenteranno novità al fondo anche se la curiosità maggiore sarà capire se anche Piastri adotterà alcune delle soluzioni alla sospensione ateriore che sembrano aver molto giovato allo stile di guida di Norris, vincitore delle ultime due gare.

immagine da total-motorsport.com

Red Bull invece arriva con grandi novità ma al muretto. Come noto non ci sarà (più) Horner, licenziato in tronco e sostituito da Mekies. Che sia vittima della “banda Verstappen” o di una resa dei conti dei vertici Red Bull si tratta comunque di un evento epocale le cui conseguenze non sono chiare, siano esse legate al presente o al futuro della scuderia. Con questa mossa potrebbe essere più facile tenersi stretto Verstappen, lusingato dalle attenzioni Mercedes.  Intanto la Red Bull cercherà di sfruttare la sua efficienza aerodinamica sui lunghi rettilinei di Spa, vedremo se sarà sufficiente.

Mercedes continuerà la sua lotta con gli pneumatici e la combo finestra di utilizzo/gestione della temperatura e degrado. Le temperature fresche previste dovrebbero dare una grossa mano ma bisognerà verificare quanto riusciranno a gestire la temperatura della gomma tra i lunghi curvoni in appoggio e i rettilinei di Spa.

immagine da funoanalisitecnica.com

Pirelli non aiuterà di certo a chiarire i dubbi offrendo ai team un doppio salto di mescola: C1, C3, C4. Doppio salto quindi tra mescola dura e media con il chiaro intento di “constringere” i team a optare per mescole più morbide ed aumentare il numero di pit stop.

Se a questo si aggiunge il solito meteo imprevedibile delle Ardenne e il format Sprint/Gara classica, ci sono tutte le premesse per un weekend non proprio lineare. Sarà anche divertente? Speriamo, forse la migliore delle notizie potrebbe essere una Ferrari di nuovo competitiva da quì fino a fine stagione ma forse speriamo troppo.

Intanto proprio la Scuderia sembra stia trattando il rinnovo di Vasseur per il 2026. Bene? Male? Continuità o ennesime porte girevoli in quel di Maranello? Di sicuro perdere non aiuta la lucidità e la lungimiranza nel prendere certe decisioni e Vasseur dovrà giocarsi bene le sue carte in questi due Gp prima della pausa estiva.

*immagine in evidenza da mavment.com

Rocco Alessandro

F1 2025 – GRAN PREMIO DELL’AUSTRIA

Il rientro in Europa dopo la trasferta canadese ci porta al Red Bull Ring per il gran premio d’Austria con una serie di quesiti che dovranno essere verificati e che potrebbero dare un altro volto al mondiale che fino ad ora abbiamo visto.

Sulla pista austriaca ritorna in ballo la variabile del degrado gomme, assente in Canada e che tanto ha favorito la Mercedes, comunque candidata al podio anche in Stiria.

immagine da gpfans.com

Quello però su cui molti addetti del settore si interrogano è l’effettivo comportamento delle McLaren su una pista in cui gli effetti della direttiva ali da poco introdotta sarà facilmente verificabile. L’opinione di qualcuno e la speranza di tutti quelli che inseguono in classifica è che la squadra di Woking abbia effettivamente perso una parte consistente del suo vantaggio sulla concorrenza, rendendola più vulnerabile e soggetta agli errori.

Di sicuro uno che non dovrà compierne è Norris, che anche a Montreal ha dato prova della sua scarsa lucidità nei momenti che contano. Niente di irreparabile ma è così che si perdono i mondiali, anche senza dover aspettare l’ultima gara.

Tutt’altra solidità invece mostra Piastri, pronto a vincere in Stiria dopo aver salvato il salvabile in Canada.

Si diceva di una Mercedes pronta a recitare un ruolo da protagonista anche in Austria. Quì però non ci sarà il “vantaggio” di un asfalto poco aggressivo sulle gomme e bisognerà trovare il giusto ritmo e setup per non arrivare sulle tele, cosa che probabilmente mette il neo maturando Antonelli in una posizione di debolezza rispetto al suo team mate.

immagine da the-race.com

Per quanto riguarda Ferrari la situazione è la solita, ossia di “krante kasino” per citare uno che ne capiva. Leclerc, Vasseur e Hamilton parlano ognuno una lingua diversa, cosa che non aiuta un ambiente alla disperata ricerca di una prova convincente. Sul francese si addensano sempre più nefasti presagi, mentre il monegasco ormai è esperto nel ruolo di quello che cerca di salvare il salvabile senza mandare tutti a quel paese, mentre l’inglese sembra proprio lo stereotipo dell’albionico che si scontra con una realtà latina a lui sconosciuta e neanche velatamente irritante.

Posto il fatto che tutto sommato la gara canadese ha mostrato una velocità paragonabile a quella dei suoi concorrenti, manca però ancora quella stabilità e quella ripetibilità di prestazione in qualifica che li possa mettere in grado di lottare alla domenica.

Tutti aspetti che appartengono più a Verstappen che alla Red Bull in questo momento e che potrebbero valere una volta di più in Austria. Sempre con un occhio a una possibile squalifica in caso di manovre azzardate, l’olandese cercherà sicuramente di metterci del suo su una pista che autorizza ad una certa “fantasia”.

Pirelli porterà gomme tra le più soft a disposizione, C3 C4 e C5, con il chiaro intento di far si che il degrado gomma renda più inprevedibile la gara e riducendo l’impatto della qualifica del sabato. Un vantaggio potenziale per Ferrari che però, ovviamente, dovrà essere adeguatamente messo in pratica e quì arrivano i problemi.

immagine da the-race.com

Ci aspetta una gara interessante quindi, con anche le temperature altalenanti del weekend a scompaginare piani minuziosamente implementati a seguito delle prove libere. Personalmente vedo una Verstappen che potrà sfruttare una McLaren un pò in confusione e con meno margine sugli avversari, cosa che porterà un bel pò di pressione. Mercedes alla finestra per puntare perchè no alla vittoria e una Ferrari in balia degli eventi, chissà che questa volta non siano tutti a favore.

*immagine in evidenza da tauroa.at

Rocco Alessandro

 

 

F1 2025 – GRAN PREMIO DEL CANADA

Puntatina oltreoceano per il circus che fa tappa sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve per il Gp del Canada.

Circuito che sembra fatto apposta per esaltare le qualità della monoposto più performante del lotto, la McLaren, come se ne avesse bisogno del resto.

Circuito stop&go che di più non si può, con almeno tre curve lente, cordoli alti, ripartenze a velocità basse che esaltano quelle monoposto dotate di trazione e stabilità in frenata.

immagine da today.it

Il borsino delle contendenti (si fa per dire…) al trono vede una Mclaren iper favorita stile braccio fuori dal finestrino, con una Mercedes che ambisce al ruolo di paggetto e Red Bull, o meglio, Verstappen in difesa in attesa di piste migliori.

Occhio all’olandese che è ad un passo dalla squalifica per un GP causa punti di penalità accumulati fino ad ora, dovrà recitare la parte del bravo boy scout a Montreal.

E la Ferrari? La Ferrari è il nostro Godot, sempre in ritardo, sempre in attesa che arrivi e sempre in cerca di una connotazione ben definita. In teoria questa pista non dovrebbe essere il massimo per la Rossa che non digerisce benissimo le curve lente ma forse i recenti progressi (?) sul fronte della gestione delle gomme potrebbe portare qualche sorpresa,

Ci si aspetta più che altro una reazione da parte di Hamilton, incapace al momento di trovare una quadra che lo possa almeno porre vicino alle prestazioni del compagno di team.

immagine da motocyclesports.net

A complicare il tutto ci sarà anche da gestire la famigerata gomma C6 in qualifica, non proprio la preferita della Scuderia, quindi è lecito attenderdi un weekend non proprio memorabile.

Tutto ciò non porta certo acqua al mulino di Vasseur, su cui si addensano nuvoloni piuttosto minacciosi: monoposto deficitaria e contratto in scadenza nel 2025, non proprio un ‘accoppiata rassicurante per uno che lavora per un’azienda che ha fatto fuori più teste della rivoluzione francese.

Storicamente la gara canadese è sempre stata ricca di colpi di scena per cui è probabile che non ci sia un esito così scontato come i valori in campo sembrano suggerire. Vero è però che essendo una pista che induce facilmente all’errore, sarà un bel test per valutare la tenuta mentale dei due galletti papaya.

Norris dovrà fare un ulteriore salto di qualità mentale per tenere a bada un Piastri a cui fa difetto solo l’esperienza. Al momento per l’inglese la battaglia si mette male, dovrebbe approfittare di questo weekend in cui non avrà (forse) un Verstappen a vessarlo come al solito.

Buon weekend di gara a tutti e si capisce che la gara del weekend è sì in un paese francofono ma non quello della foglia d’acero.

immagine da fuoripista.net

Rocco Alessandro

F1 2025 – GRAN PREMIO DI SPAGNA

Ed eccoci arrivati al Gp sulla pista forse più temuta da tutti gli ingegneri, quella che da un pò di tempo a questa parte stabilisce più o meno definitivamente la classifica di competitività delle monoposto in griglia.

Il circuito del Montmelò di Barcellona quest’anno però sarà ancora più temuto in quanto proprio quì entrerà in vigore la nuova direttiva FIA sulle ali flessibili che da questo momento in poi dovranno esserlo un pò meno con tutta una serie di conseguenze tutte da valutare.

Ovviamente ogni team avrà già fatto i rispettivi compiti a casa e saprà già, più o meno, quanto le nuove norme andranno ad impattare sulla prestazione ma, al solito, il giudice più severo rimane sempre la pista.

immagine da gds.it

Le domande sono due: la nuova direttiva cambierà sostanzialmente gli equilibri visti fino ad ora? Chi ci guadagnerà o perderà di più?Difficile rispondere. I soliti esperti indicano la McLaren come quella più all’avanguardia in questo senso e quindi quella (forse) con qualcosa in più da perdere mentre, tra i top team sembra che il Cavallino sia stato quello meno audace in fase di progettazione e quindi dovrebbe subirne molto meno gli effetti.

Il condizionale è d’obbligo anche perchè la maggiore resistenza all’avanzamento in rettilineo si traduce in un diverso compromesso aerodinamico che ogni team dovrà valutare. In sostanza se prima ci si poteva permettere delle monoposto più cariche tanto poi sul dritto l’alettone offriva meno resistenza, con tutta una serie di ricadute positive sulla stabilità in curva e sulla gestione delle gomme, ora il maggiore drag in rettilineo constringerà tutti a rivedere il carico da impostare per non essere troppo penalizzati in termini di velocità massima.

Equilibri sottili e forse neanche tanto penalizzanti ma questa sarà la sfida del weekend e dei Gp a venire prima che qualcun’altro si inventi un’altra diavoleria.

immagine da lautomobile.aci.it

Sul fronte degli aggiornamenti in casa Ferrari si è dichiarato che di nuovo ci sarà solo l’ala anteriore che dovrà passare la direttiva FIA. E sembra che la tanto citata nuova sospensione posteriore in realtà non sia mai stata studiata mentre bisognerà aspettare il GP in terra austriaca per gli aggiornamenti più corposi. Tradotto, non aspettatevi granchè fino ad allora.

Per quanto riguarda gli altri, come detto l’impatto della direttiva sulle ali sarà cruciale per ridefinire assetti e capire quali e quanti aggiornamenti portare nei prossimi GP.

Senza questa variabile avremmo indicato la monoposto di Woking come la naturale e chiara favorita del weekend, anche se il team ha già dichiarato che tutte quelle curve ad alta percorrenza non sono il massimo per loro.

Chi potrà beneficiarne di più sembrano essere Red Bull e Mercedes, molto attive nel “denunciare” l’estrema flessibilità delle ali Mclaren. C’è da dire però che il Montmelò è una pista in cui non ti inventi nulla: se la monoposto è valida continuerà ad esserlo per cui meglio non farsi false speranze di un mondiale rivoluzionato.

Al solito, Pirelli porterà le mescole più dure a disposizione, come da tradizione per una pista mangia gomme come quella spagnola. Proprio la gestione degli pneumatici sarà il fattore chiave in gara, soprattutto alla luce delle novità tecniche.

Verstappen spera che la direttiva FIA porti un pò di scompiglio in McLaren, considerando che, tutto sommato, la (sua) Red Bull non è poi così distante in termini di velocità rispetto alle monoposto di Woking. Riuscire a battagliare sulla pista spagnola potrebbe rappresentare la certezza di potersela giocare fino alla fine del campionato, cosa che a inizio campionato sembrava pura utopia. Per il momento basta e avanza, il resto caso mai ce lo metterà il piede dell’olandese.

*immagine in evidenza da fuoripista.net

Rocco Alessandro