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FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1991

Amici del Blog del Ring ma soprattutto amiche del Blog del Ring (semi-cit) eccoci giunti alla narrazione dell’epica stagione 1991. Che, com’è noto, per noi Rossi fu esaltante quanto l’uscir con una bella figa che te la fa annusare tutta la sera (1990) salvo poi non volerti mai più vedere nemmeno in fotografia dal giorno dopo (1991). La stagione in oggetto di fatto ci regalò uno dei tanti misteri della fede (tecnica) che nel corso della Storia hanno azzoppato le speranze di noi Ferraristi, ovvero come fosse stato possibile che l’imposizione del (ri)posizionamento di tutta la benzina alle spalle del pilota, assieme a dimensioni poco ridotte delle ali anteriore e posteriore, abbia potuto trasformare un capolavoro assoluto come la 641 (che di fatto aveva il suo punto di forza nella sua competitività assoluta su ogni tipo di pista) in un trionfo di mediocrità come la 642 prima e la 643 poi. Specie alla luce del fatto che i nemici storici della Mecca rimasero al top col loro consueto affinamento della vettura dell’anno precedente, peraltro alle prese con la sostituzione del V10 in favore del V12. Discorso diverso per la Williams che, come noto, liberò Alesi per il 1991 (povero Jean, rinunciare ad una vettura da Mondiale nei migliori anni della sua carriera per viversi il “medioevo” della Storia della Ferrari) chiedendo ed ottenendo in cambio una 641. Curiosamente ai nastri di partenza del 1991 la Williams non si presentò con un affinamento di quel ferro da stiro col quale corse il Mondiale 1990 ma con una magnifica vettura che, sorpresona, vantava l’utilizzo di un cambio semiautomatico-sequenziale elettroattuato di concezione identica a quello presente sulla 641 avuta in pegno per il noto baratto del quale sopra. Ad occhio e croce a Maranello qualche scimmia della task force di menti elette che partorì la F1-86 era ancora in giro eh (sic). Il Mansueto rinuncia al ritiro in cambio di un contratto da prima guida in Williams, il nostro Stefano Modena si accasa in Tyrrell-Mugen Honda (col V10 dell’anno prima) sostituendo Alesi. La Storia dimostrerà che saranno due tra i maggiori talenti visti in giro in questa decade a realizzare il minimo dal proprio potenziale. Ma bando alle ciance che si inizia!

THE 1991 AMERICAN GRAND PRIX: PHOENIX, MARCH THE 10TH

E pensare che da questo GP tornammo a casa con un risultato migliore rispetto al 1990. Certo, era dura far peggio di un doppio ritiro ma il secondo posto di Prost dietro al consueto ASdS volendo poteva far presagire ad un altro testa a testa tra i due pure per quest’anno. Quanto ci sbagliavamo. Al terzo posto chiude l’ormai ringalluzzitissimo (dalla cura Briatore che lo pagava solo a punti NDR) Piquet. Le Williams fanno intravedere sprazzi di competitività ma pagano dazio per la scarsa affidabilità

(FOTO DA AYRTONSENNA.COM)

THE 1991 BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 24TH

Non essendo mai stato un tifoso di ASdS (nonostante ne abbia sempre riconosciuto le semidivine qualità di Pilota) quando penso a questo GP non vengo sopraffatto dalle emozioni per il suo urlo dopo la bandiera a scacchi dopo un’infinità di giri percorsi col cambio bloccato in quinta e la pioggia che si faceva vedere ad intermittenza. Penso piuttosto a questo GP come al sia pure prematuro epitaffio sulle speranze mondiali della 642. Una vettura che divora le gomme ad Interlagos il Mondiale può giusto vederlo col telescopio, ed infatti andò proprio così. Era proprio destino fosse la volta buona di Beco in casa, Mansell resta vittima del nuovo cambio semiautomatico della sua velocissima Williams e Patrese non ne ha abbastanza per completare la rimonta al suo posto. Ma il prossimo ce lo giochiamo in casa allora sì che….(sic)

(FOTO DA CIRCUS F1)

THE 1991 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, APRIL THE 28TH

“Meno male che c’è ancora Alesi in gara dai”. Jean si insabbia alla Tosa al secondo giro.

Sipario

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE 1991 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 12TH

La gara tecnicamente segna la quarta vittoria consecutiva di ASdS dall’inizio della stagione ed il primo podio di Alesi in Rosso ma in realtà viene ricordata come la fine della faida tra Prost e Fiorio col secondo accompagnato all’uscita dopo un GP nel quale venne inquadrato in diretta dare in (giuste, data la dormita di rito dell’interessato) escandescenze quando il Nasone si fece uccellare dal Mansueto alla chicane dopo il tunnel. Come ogni cambio di allenatore leggasi TP fatto a stagione in corso il rimedio si dimostrerà peggiore del danno non tanto per la stagione che si stava disputando quanto piuttosto per gli anni che sarebbero venuti di lì a poco

(FOTO DA WIKIPEDIA)

1991 Canadian Grand Prix.
Montreal, Quebec, Canada.
31/5-1/6 1991.
Riccardo Patrese and Nigel Mansell (both Williams FW14 Renault’s) lead Alain Prost (Ferrari 642), Ayrton Senna, Gerhard Berger (both McLaren MP4/6 Honda’s) and Roberto Moreno (Benetton B191 Ford) at the start.
Ref-91 CAN 01.
World Copyright – LAT Photographic

Epico GP nel quale il cambio semiautomatico lascia a piedi Mansell all’ultimo giro dopo l’hairpin, quindi a poco più di un km dall’arrivo, mentre stava già salutando festante i tifosi in tribuna. Vince Piquet, segnando quello che sarà il suo ultimo trionfo in carriera, precedendo il nostro Stefano Modena su Tyrrell-Mugen Honda. Quanto potenziale aveva quel nostro ragazzo, peccato davvero

THE 1991 MEXICAN GRAND PRIX: MEXICO CITY, JUNE THE 16TH

E bravo il nostro Riccardo cuor di Leopardo! Il quale, più o meno in barba al contratto da prima guida designata di Mansell, vince nettamente in pista il duello rusticano col Mansueto regalando la prima vittoria stagionale alla Williams col cambio semiautomatico. Come sono lontani i tempi del GP dell’anno precedente, dominato dal Nasone sulla splendida 641. Quest’anno dobbiamo accontentarci di un duello senza esclusione di colpi tra Alesi ed ASdS il quale chiude terzo mentre entrambe le Rosse si ritirano

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE 1991 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, JULY THE 7TH

Debutta la 643, e debutta illudendo con Prost che conduce largamente in gara salvo (ovviamente!) farsi uccellare per due volte nello stesso punto (l’hairpin denominato “Adelaide”) da Mansell, una prima ed una dopo la sosta prevista per tutti al pit. Cosa ancor peggiore della vittoria sfumata l’illusione di aver messo in pista una vettura in grado di giocarsela sempre per la vittoria. Le cose non stanno così: Magny Cours è un tracciato nuovo di zecca il cui manto stradale, perfettamente liscio come un biliardo, nasconde completamente le magagne sospensive congenite alla 643 che esploderanno tutte già alla gara dopo. Che annata……..

(FOTO DA PINTEREST)

THE 1991 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSONE, JULY THE 14TH

Mansell vince la seconda gara di fila davanti a Berger. Prost riesce ad acciuffare il podio nonostante la 643 nel nuovo tratto misto (prontamente definito “alambicco” dal compianto Poltronieri) abbia un beccheggio degno di una berlina stradale su un tratto autostradale dissestato. E’ un Mondiale noioso, ASdS è troppo avanti coi punti ed il Mansueto ha già accumulato troppo distacco per la forma che mostra ora. E noi altri facciamo discretamente pietà

(FOTO DA EPIC F1)

THE 1991 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 28TH

Mansell suona la terza chiudendo davanti a Patrese ed Alesi. In pista quello che parla con Dio passeggia tranquillamente sui gioielli di famiglia del Nasone (per l’ennesima volta) levando gas ad intermittenza sui dritti di Hockenheim (con l’altro dietro) finchè Prost non si impasta alla staccata della prima variante e si ritira per aver fatto spegnere il motore. A parere di chi scrive nemmeno troppo involontariamente. Rientrato ai box “tuona” qualcosa del tipo:”io non corro per il Mondiale quest’anno quindi la prossima volta lo butto fuori”. La prossima volta sarà 3 gare dopo a Monza ed andrà esattamente come ad Hockenheim. Che anno di m***a  alla A alla Z

(FOTO DA WORDPRESS)

THE 1991 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 11TH

Budapest, terra d’emozioni! Vittoria a sorpresa di ASdS davanti a Mansell e Patrese, Nasone ritirato ed Alesi quinto. Meno male che è estate ed almeno si tromba allegramente al mare valà

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE 1991 BELGIAN GRAND PRIX: SPA. AUGUST THE 25TH

Gara storica per varie ragioni. In primis il debutto del Kaiser su Jordan con uno strabiliante settimo posto assoluto in prova ed un ritiro appena dopo l’Eau Rouge al primo giro in gara dopo che aveva già guadagnato due posizioni al via. La gara dopo sarà già in Benetton alla corte del Flavione Nazionale. Quell’affarista nato di Eddie “parrucchino” Jordan voleva soldi dal Kaiser per farlo correre sia le ultime gare del 1991 che per il 1992. Quando si nasce straccioni nell’anima non c’è nulla da fare, punto e basta. La gara è ben strana per essere Spa, ad un certo punto Alesi è in testa grazie all’azzardo della strategia (niente cambio gomme) ma il V12 lo tradisce nel finale. Stessa sorte tocca al povero Mandingo, col V8 Cossie che gli nega quella che con ogni probabilità sarebbe stata la sua prima ed unica vittoria in F1. Vince così, a questo giro con ben poco merito, il solito ASdS mentre Mansell si ritira. Il Mondiale non può più perderlo manco se volesse ormai eh

THE 1991 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 8TH

Mansell torna alla vittoria in un GP nel quale, come anticipato sopra, ASdS piscia sulla gamba del Nasone proprio come ad Hockenheim con quest’ultimo che ha una maschia reazione degna di un novello Farinelli. La stagione assume connotati sempre più rivoltanti per il povero tifoso Rosso e, come di consueto, quando piove merda l’anno dopo di solito anzichè schiarire comincia invece a diluviare. Perchè, come noto, il 1992 ci farà addirittura arrivare a rimpiangere questo 1991 (sic)

THE 1991 PORTUGUESE GRAND PRIX: ESTORIL, SEPTEMBER THE 22ND

Questa macchina qua devi metterla làààààààààààààààààààààààààà Quella macchina là devi metterla quaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa  Le residue speranze Mondiali del Mansueto si infrangono inesorabilmente al pit in  gara ove i suoi uomini al box Williams lo fanno ripartire con la posteriore destra non fissata. Squalifica inevitabile, gara a Riccardo cuor di Leopardo con ASdS secondo senza fatica ed Alesi terzo

(FOTO DA TWITTER)

THE 1991 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA, SEPTEMBER THE 29TH

Di questa gara tutti rammentano il testa a testa tra il Mansueto e quello che parlava con  Dio lungo tutto il rettilineo del via. Io invece voglio rammentare il sorpasso di Alesi sempre su ASdS alla prima staccata effettuato a bruttissimo muso. La gara se la aggiudica il Mansueto con Prost che, concludendo secondo, mette a segno il suo ultimo podio come Ferrarista. Terzo il consueto Patrese

(FOTO DA PINTEREST)

THE 1991 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 20TH

“Dopo l’urto al via la sospensione anteriore era talmente danneggiata da rovinare la sensibilità dell’auto a tal punto da farla somigliare a quella di un Camion” – Alain Prost

“La macchina oggi sembrava un Camion” –  tutti i giornalisti, anzi giornalai, in Italia

Mansell si stampa in gara, ASdS a 100 metri dal traguardo si produce in uno squallido teatrino facendo passare Berger per la vittoria il quale altrettanto squallidamente raccoglie l’osso. Tristezza a palate

(FOTO DA F1 SPORT)

THE 1991 AUSTRALIAN GRAND PRIX: ADELAIDE, NOVEMBER THE 3RD

ASdS chiude l’anno del suo Mondiale più facile di sempre vincendo la gara più corta della Storia della F1. Morbidelli sostituisce il licenziato Prost sulla Rossa numero 27 e segna mezzo punto arrivando sesto. L’annata si chiude, nessuno avrebbe mai immaginato che Ferrari non avrebbe vinto un GP per altri due Mondiali e mezzo e soprattutto che questo Mondiale sarebbe stato l’ultimo per quello che parlava con Dio. Sipario

(FOTO DA FORMULAPASSION)

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA MOTORI NO LIMITS)

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1990

Amici del Blog del Ring ma soprattutto amiche del Blog del Ring (semi-cit) eccoci arrivati alla stagione 1990. Per quanto mi riguarda questa stagione fa ancora male (sportivamente parlando) quanto fa ancora male (umanamente parlando) quella 1982. Penso che chiunque (o quasi) possa concordare sul fatto che se la faida tra quello che parlava con Dio ed il Nasone fosse stata definitivamente regolata in Mecca saremmo stati tutti più contenti. Ed avremmo giudicato meno male l’operato del Paulista, ovvio. Ero e resto convinto che il regista di tutto questo fu Jean Marie-pace all’anima sua-Balestre. Il quale, dopo aver rubato la sacrosanta vittoria di Suzuka 1989 a Beco pensò bene invece di lasciar impunito il suo start sulla stessa pista un anno dopo. Col risultato che a Ferrari continua a mancare uno (anzi due, vedasi il 1998 con Spa che ancora grida vendetta) dei Mondiali Piloti che maggiormente agognava e che sarebbe stato vitale perdurando il digiuno dal 1980. Finimmo invece per perdere una sliding door importante che portò a quasi 4 anni senza vittorie (Jerez 1990-Hockenheim 1994), eventualità impensabile solo ad inizio 1991. Facendoci un esame di coscienza di quelli che non fanno prigionieri noi Rossi dobbiamo ammettere anche le seguenti cose 1 a macchine invertite il Mondiale 1990 lo vinceva comunque lo stesso Pilota, punto. ASdS aveva una fame ed una propensione al rischio che il Nasone poteva solo sognarsi a quella fase della sua carriera. Alain, che ad onor del vero restava superiore al Paulista quanto a magheggi di set-up e sviluppo, di fatto era già maturo per quello che sarà il suo 1993 in Williams. Pronto per una vettura talmente superiore a tutte le altre da consentirgli di vincere il Mondiale ad Agosto senza mai aver preso l’ombra di un rischio anche solo lontanamente maggiore di quello necessario. Proseguendo col punto 2: Ferrari nel 1990 pagò carissima una pessima gestione del Team da parte di Fiorio. Il quale, con Prost in testa al Mondiale dopo il tris consecutivo di vittorie di mezza estate, si fece prendere per il naso da ASdS che gli firmò un pre-accordo per il 1991 su un pezzo di carta da formaggio col solo fine di mettere zizzania in casa Ferrari. Zizzania che non tardò ad arrivare, col Nasone che si fiondò da Romiti a Torino appena seppe della trovata di Cesarone nostro gagliardo e tosto chiedendone la testa. Che non ottenne (purtroppo) ma che creò un clima da separati in casa invivibile che, ovviamente, non tardò a produrre perle assolute come lo start di Estoril. In mezzo a tutto questo psicodramma come dimenticare l’epica stagione del Mansueto (quello che mentre io lavoro col Team sui set-ups gioca a golf tanto poi me li copia – cit Prost) che riuscì a prodursi in alcune delle migliori perle della sua fantastica follia per la quale lo amavamo così tanto. Ma ne parleremo nei dettagli delle gare, si parte!

THE AMERICAN GRAND PRIX: PHOENIX MARCH THE 11TH 1990

La gara che consegnò al resto mondo il talento velocistico di Jean Alesi. Parlo di quelli che non s’erano accorti del suo quarto posto al debutto assoluto in F1 al Ricard l’anno prima in un weekend di gara dove era salito per la prima volta su una F1 al venerdì. Il Boscaiolo festeggia il secondo posto finale di Jean urlando nel paddock:”datemi subito il motore Honda (in arrivo per il 1991 in versione clienti, NDR)”. Vittoria di ASdS, terzo posto del suo amico Boutsen su Williams Renault. Male le Ferrari, entrambe ritirate

(FOTO IN EVIDENZA DA AUTOMOTO.IT)

THE BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 25TH 1990

Spendida prima vittoria in Rosso per il Nasone che precede Berger sul traguardo del rinnovato circuito di Interlagos ove la F1 non correva da 10 anni. ASdS butta via la vittoria in un doppiaggio su Nakajima nella parte mista del tracciato, sostituisce l’ala danneggiata nel contatto e si piazza comunque terzo. Quarto posto per l’altra Ferrari di Mansell, sottotono tutto il weekend

(FOTO DA F1 SPORT)

THE SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, MAY THE 13TH 1990

Dimenticatevi i risultati di prove e gara: questo resterà nella storia come uno dei più bei weekend di ordinaria follia della carriera del Mansueto. Il sabato all’ultimo tentativo in qualifica taglia di netto la chicane delle Acque Minerali, fa la “pole” (sic), rientra trionfalmente ai box dopo un giro di rientro passato esultando mentre saluta il pubblico, esce dalla 641, abbraccia e bacia il suo capomeccanico per poi salire sul muretto e festeggiare la “pole” col pubblico trionfante della tribuna principale. Delirio totale, mai vista una cosa simile. Ovviamente il tempo gli viene cancellato ed in gara è costretto a risalire dalle posizioni di immediato rincalzo. Una volta raggiunto Berger prima della Villeneuve (quella vera….ossia ben sopra i 300kmh NDR) GB pensa bene di mandarlo sull’erba ove il Leone si produce in un 360 gradi, riprende la gara, rimonta e supera Berger, riprende pure quelli davanti e si issa in testa al GP salvo doversi ritirare per rottura del motore. Rientra ai box dove a fine gara cerca e trova Berger per strozzarlo nel vero senso della parola. GB viene salvato dai meccanici della Mecca. Riccardo Patrese fa pace col popolo di Imola 7 anni dopo tornando alla vittoria in un GP dopo Kyalami 1983

(GIF DA DAILYMOTION.COM)

THE MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 27TH 1990

ASdS è in pole ma il Nasone sistema talmente bene la sua 641 nel warm up da rifilargli più di un secondo e mezzo di distacco. Il Paulista è nervoso, tanto. Ci pensa Prost a levargli le castagne dal fuoco (sic): al primo giro si fa una dormita colossale al Mirabeau ed Alesi si infila. Non pago della dormita lascia la porta spalancata in staccata ed a Berger non pare vero di poterla tuonare nella fiancata dell’unico avversario di colui per il quale faceva il galoppino (con buona pace di chi la vede diversamente). Bandiera rossa, si riparte ed Alain usa il muletto la cui batteria frigge dopo poche decine di giri. Vince ASdS al quale non parve vero di aver avuto una domenica così tranquilla. E’ in gare come questa che Prost perse il Mondiale 1990 ben prima del furto di Suzuka

(FOTO DA AYRTONSENNA.COM)

THE CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL JUNE THE 10TH 1990

ASdS vince di nuovo in un GP che vede Prost in difficoltà chiudere solo al quinto posto mentre il Mansueto finisce buon terzo dietro al redivivo Piquet, assunto in Benetton da Briatore e risorto grazie ad un contratto che prevede un pagamento esclusivamente a punti guadagnati. Il GP di fatto rappresenta il punto più basso di forma della stagione del Nasone assieme al GP di Budapest. Peccato che quello che succederà in mezzo non si dimostrerà abbastanza, sia pure nella sua straordinarietà, per riportare l’iride a Maranello

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE MEXICAN GRAND PRIX: MEXICO CITY, JUNE THE 24TH 1990

Prost torna alla vittoria mettendo a segno il successo più straordinario della storia della splendida 641 ed uno dei più belli della sua altrettanto splendida carriera. Parte dietro tipo il Mansueto a Budapest l’anno prima ma nel warm up cerca e trova un set up semplicemente perfetto che gli consente di far fuori chiunque si trovi davanti senza problema alcuno. ASdS crolla al ventesimo posto in crisi nera di gomme, il Mansueto supera Berger al penultimo giro all’esterno della vecchia Peraltada (quella vera). Una vera “notte magica” durante il periodo del Mondiale di Calcio che di magico, complice Zenga che uscirà “di testa” per provare ad anticipare Caniggia a Napoli (sic), avrà molto poco

(FOTO DA F1 SPORT)

THE FRENCH GRAND PRIX: LE CASTELLET, JULY THE 8TH 1990

Alla fine tifavamo tutti per Capelli, ammettiamolo. Il quale misteriosamente rimase in March/Leyton House una vagonata di anni di troppo (voglio dire, questa gara arrivò quasi due anni da quella splendida di Estoril 1988) mentre gente ben più scarsa si aggirava se non nei Top Teams perlomeno in quelli immediatamente dopo. Prost vince la sua seconda gara di fila rimettendosi vigorosamente in carreggiata per la corsa nel WDC, ASdS chiude terzo

(FOTO DA LAT IMAGES)

THE BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, JULY THE 15TH 1990

Terza vittoria di fila per Prost, “a casa loro” come avrebbe detto Sebastian in un noto Team Radio 18 anni dopo. Ad occhio e croce era da metà anni 70 con Sua Santità e la 312T/312T2 che non succedeva qualcosa del genere. Questo sarà il punto più alto della stagione del Francese alla guida della Rossa: lui ed ASdS sono a quattro successi pari nella corsa al Mondiale ed ormai li separano solo una manciata di punti. Il distacco purtroppo andrà aumentando da qui in avanti, complici i fatti elencati ai punti 1 e 2 nella prefazione. Il Mansueto, costretto al ritiro per un guasto tecnico mentre è in testa alla gara, preso dalla sconforto una volta rientrato ai box annuncia il suo ritiro dalla F1. Sir Frank Williams di lì a poco lo muoverà a ben più miti consigli per il suo stesso bene

THE GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 29TH 1990

Brutta battuta d’arresto per il Nasone. Non un ritiro, ma un deludente quarto posto dovuto fondamentalmente ad uno dei suoi rari errori di messa a punto dell’auto per la gara. Sceglie una rapportatura del cambio corta a vantaggio del Motodrom col risultato che sui lunghissimi dritti lo sverniciano pure le Benetton coi loro V8 Ford. Ovviamente ASdS non perde un’occasione d’oro del genere, vince ed allunga. Buon secondo il nostro Nannini che da lì a meno di due mesi verrà coinvolto nel noto drammatico incidente in elicottero

(FOTO DA TWITTER)

THE HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 12TH 1990

Questa gara era e resta un mistero buffo del regolamento sportivo della F1. Le due Mecca di ASdS e Gerardo l’Infingardo passano la gara prendendo a sportellate chiunque debbano superare usando come punto designato la staccata della chicane subito dopo il T1. Restando ovviamente impuniti, non sia mai eh. Doppio ritiro per le Rosse, con quella di Mansell rimossa a forza dalla gara da una delle Mecca nel modo descritto sopra. Fortunatamente vince Boutsen ma ASdS, secondo, allunga ulteriormente nel Mondiale. E’ dura

(FOTO DA PINTEREST)

THE BELGIAN GRAND PRIX: SPA FRANCORCHAMPS AUGUST THE 26TH 1990

Il Nasone torna sul podio ma con ASdS che vince di nuovo c’è ben poco da festeggiare. Ormai in Ferrari c’è un clima da separati in casa per la nota vicenda descritta nella prefazione, con l’aggravante del Mansueto ancora più loose cannon del solito per via del fatto che già si sa non sarà del Team nella stagione successiva. La sensazione netta è che l’inerzia ormai non è più dalla nostra parte, cosa che verrà dimostrata da Prost che vincerà un solo GP nella seconda metà del Mondiale dopo averne vinti quattro nella prima metà

(FOTO DA PINTEREST)

THE ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 9TH 1990

Il tanto atteso debutto in  gara del potente Ferrari V12 denominato 037 (Magica sigla NDR) non  impedisce ad ASdS di vincere di nuovo, ancora davanti a Prost. Il quale, quando nelle fasi finali della gara ha il Paulista a tiro, impiega mediamente un  giro a doppiaggio mentre ASdS ci impiega mediamente una curva. Il Brasiliano ha più fame, si vede chiaramente, i doppiati con lui di fatto quando arriva ancora un pò e si gettano fuori pista perchè sanno che se non lo fanno il rischio di un contatto è altissimo. Una politica che gli è costata due vittorie negli ultimi tre anni (Monza 1988 ed Interlagos 1990) ma che frutta tantissimo in tutte le altre occasioni. Come questa. Dopo la gara durante la conferenza stampa di rito si consuma una farsa buonista coi giornalisti che chiedono ed ottengono una stretta di mano tra ASdS ed il Nasone, la prima in assoluto dopo i fatti di Suzuka 1989. Uno dei più grandi successi dell’arte diplomatica mondiale eh (sic)

(FOTO DA FORMULAPASSION)

1990 Portuguese Grand Prix.
Estoril, Portugal.
21-23 September 1990.
Ayrton Senna leads teammate Gerhard Berger (both McLaren MP4/5B Honda’s), Nigel Mansell (Ferrari 641), Nelson Piquet (Benetton B190 Ford), Alain Prost (Ferrari 641), Riccardo Patrese, Thierry Boutsen (both Williams FW13B Renault’s) and Jean Alesi (Tyrrell 019 Ford) at the start.
Ref-90 POR 03.
World Copyright – LAT Photographic

Minuto 1:20, il compianto Mario Poltronieri sentenzia:”una partenza peggiore credo non fosse possibile farla”.

Già

THE SPANISH GRAND PRIX: JEREZ DE LA FRONTERA, SEPTEMBER THE 30TH 1990

Ai sensi della consolidatissima prassi italica di chiudere il recinto a buoi scappati da un pezzo un ottimo gioco di squadra dei Rossi assicura a Prost la (sua ultima) vittoria (con la Ferrari) con Mansell addomesticato al secondo posto in una giornata nella quale ASdS si ritira. Lo scempio portoghese riecheggia ancora nei box del Team di Maranello ma a conti fatti sarà ben poca cosa rispetto a quello che vedremo al GP successivo

(FOTO DA MOTORSPORT IMAGES)

THE JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 21ST 1990

30 anni dopo il rimpianto più grande era e resta che al posto di Prost non ci fosse Mansell. Solo per vedere come avrebbe fatto quello là a farsi capire nelle chiacchierate con Dio senza più aver denti in bocca. Honestly

1990 Australian Grand Prix.
Adelaide, Australia.
2-4 November 1990.
Nelson Piquet (Benetton B190 Ford) 1st position.
Ref-90 AUS 30.
World Copyright – LAT Photographic

In un Gran Premio ormai ininfluente per entrambi i Mondiali, Piloti e Costruttori, Nelson Piquet su Benetton mette a segno la seconda vittoria consecutiva stagionale. Mansell e Prost completano il podio, terzo ritiro consecutivo per il neo iridato Paulista che s’è appena ripreso il maltolto del 1989 in un modo che lo descrive perfettamente come uomo e come Pilota. Dando ragione a chi sostiene che “l’ignoranza è una benedizione” meno male che noi Rossi non sapevamo che avremmo dovuto aspettare altri 10 anni per tornare a vincere quel benedetto Mondiale Piloti

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA FORMULAPASSION)