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MOTOMONDIALE 500 ANNI 90 – PARTE 2

“Senza l’incidente di Assen probabilmente adesso starebbe festeggiando il 7° Titolo Mondiale”

Kevin Schwantz

 

ERA DOOHAN

Riprendiamo con la seconda parte degli anni 90 della classe 500. I mitici gladiatori che ci hanno accompagnato nell’ultimo decennio si sono tutti ritirati, quasi tutti con le ossa rotte ed a causa di gravi infortuni. Forse solamente Eddie Lawson ebbe il “privilegio” di rimanere quasi intero.

L’ultimo degli immortali in griglia era quel ragazzo di Brisbane, dominatore del 1994 e fresco Campione del Mondo chiamato a difendere il Titolo Mondiale in sella alla Honda NSR500.

 

1995  “Mick serve il bis”

Doohan festeggia il secondo Titolo Mondiale. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Il 95 si apre con una Honda in veste completamente diversa dal solito. Il main sponsor del team HRC diventa la Repsol (Darà vita ad un binomio che continuerà a vincere anche a 24 anni di distanza) con la tipica colorazione arancione dei cerchi e di parte delle carene.

I principali rivali di Doohan sono il connazionale Beattie in sella alla Suzuki (orfana di Schwantz, ritiratosi a fine 94) e di Cadalora in sella alla Yamaha (orfana di Rainey dal 93…).

C’è da dire che i rivali storici e più agguerriti di Doohan avevano lasciato il circus del Motomondiale, lasciando il passo a due grandi Campioni quali Daryl e Luca che però non avevano minimamente le “qualità” dei due “Eroi Americani”, difatti Doohan dominerà senza se e senza ma quel Mondiale (come gli altri del resto).

Il 1994 si apre con una fantastica doppietta per Doohan (Australia e Malesia) ma con le successive cadute a Jerez ed al Nurburgring vanifica quanto di buono fatto e permette a Daryl Beattie di portarsi in testa al Mondiale.

Dopo 5 gare il Pilota della Suzuki è in testa al Mondiale ed il morale del Pilota Honda è sotto ai piedi. È proprio in questi momenti che si vede la stoffa del Campione.

Doohan vince la gara successiva al Mugello proprio davanti a Beattie dopo aver fatto segnare una splendida pole position.

Il momento clou della stagione è ad Assen. Durante le prove del sabato Beattie scivola e non può partecipare al GP. In quel momento era in  testa al Mondiale. Doohan vince in terra olandese e si riposta in vetta al Mondiale.

Doohan vince 3 dei successivi 6 GP e si laurea nuovamente Campione del Mondo (GP Argentina, penultima prova del Mondiale) con 248 punti e 7 GP vinti.  Daryl Beattie si classifica 2° con 215 punti e 2 GP vinti. Al 3° posto si classifica Luca Cadalora con 176 punti con 2 vittorie (Brno e Jacarepaguá). Vinceranno GP anche Alberto Puig (Jerez) e Crivillé (Catalogna) entrambi in sella alla NSR500. C

C’èda dire che la Honda dominerà completamente il Mondiale. Sono 6 Moto piazzate nei primi 8 del Mondiale, unica eccezione proprio la Suzuki di Beattie e la Yamaha di Cadalora.

1996 – “Guerra interna” – Doohan vs Crivillé

L’ultima curva di Jerez, teatro di grandi “scontri”. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Il Motomondiale 500 inizia con ottime aspettative per il 1996. Il 2 volte Campione del Mondo Luca Cadalora passa dal Team Ufficiale Yamaha alla tanto desiderata Honda NSR500 del team di Erv Kanemoto .

Le aspettative sono altissime e Cadalora non le delude. Vince una splendida gara nel GP inaugurale della Malesia, sul circuito di Shah Alam, davanti alle altre Honda di Barros e Checa.

Luca Cadalora vince in Malesia all’esordio sulla NSR500 del Team Kanemoto. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

La vittoria in Malesia è un aperitivo di un banchetto nuziale che non vedrà seguito…  Doohan vince 5 delle successive 6 gare e si ritrova a metà Mondiale nettamente in vetta alla classifica. La sensazione è che non ci sia mai stato nessuno, come negli anni precedenti, in grado di impensierirlo oppure è stato molto bravo ad allontanare i suoi rivali….

Succede con Cadalora. Il nostro Luca paga il leasing della NSR 500 e ben figura Mondiale…. Ma inspiegabilmente dal GP di Germania, dopo aver vinto, la Honda gli nega inspiegabilmente il supporto ufficiale di Showa…

L’invasione di pista dei tifosi spagnoli nel GP di Jerez del 1996. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

L’episodio dell’anno si verificò al 4° GP dell’anno, sul circuito di Jerez de la Frontera. (In foto l’ultima curva) Crivillé è in testa alla gara ma all’ultima curva riceve un attacco da Doohan, un attacco pulito e letale. Alex apre subito il gas in uscita di curva ma viene sbalzato in highside e finisce in terra.

Doohan vince la gara e Crivillé, a causa anche dell’oscena invasione di pista dei tifosi spagnoli, perde la possibilità di vincere in casa.

Questo GP segnerà il Mondiale, Doohan vince 8 GP su 15 totalizzando 12 podi e conquistando il suo terzo Titolo Mondiale con con 309 punti. Al 2° posto Crivillé con 245 punti e 2 GP vinti, mentre 3° il nostro Cadalora con 168 punti e 2 GP vinti.

La Honda domina anche questo Mondiale ma la sensazione, netta a mio parere, è che nessuno sia in grado di competere con Mick Doohan.

 

1997 – Doohan e l’anno dei Record

15 GP – 12 vittorie – 2 🥈 posizione, 340 punti. Record di punti, record di vittorie in singola stagione (battuto un certo Agostini), 10 vittorie consecutive.

Serve altro⁉️ 

Il 1997 è stato l’anno in cui Doohan ha espresso il suo massimo potenziale e tratto il meglio dalla sua NSR. Bisogna spezzare una lancia in favore degli avversari…. Mick Doohan faceva un altro mestiere, era di una categoria di Piloti che loro avevano ammirato da 10 anni a questa parte.

Il Mondiale fu un monopolio dell’Australiano, gli unici a batterlo furono Crivillé a Jerez e Phillip Island, Okada in Indonesia (batté in volata proprio Doohan).

Doohan vince in Gran Bretagna il suo 4° Titolo Mondiale, con addirittura 5 gare d’anticipo. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Yamaha⁉️ Non pervenute. Suzuki⁉️ Non pervenute.

Unica nota di rilievo, a parte il magnifico binomio Doohan/Honda⁉️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️

Un fantastico Doriano Romboni porta la V2 500 (Aprilia) sul podio di Assen (circuito vecchio). Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Quel giorno ad Assen le condizioni erano “difficili”… Roba per gente con il pelo sullo stomaco. In queste occasioni si vede il vero manico, Romboni ne aveva da vendere. Con una moto che pagava quasi 30 CV rispetto a quella di Doohan, impensierì non poco l’Australiano… Qualora poteste andate a vedervi la gara.

 

1998 – L’arrivo del Corsaro ed il 5° di Doohan

Nessuno è imbattile. 

La stagione 1998 si apre con una novità che tutti aspettavano. Il Pilota più forte della storia nella quarto di litro sbarca finalmente in 500. Max Biaggi firma il contratto con il team di Erv Kanemoto guidando una Honda NSR 500. La stessa moto di Doohan. Il romano aveva monopolizzato la 250cc vincendo 4 Mondiali, di cui 3 con Aprilia ed il 97 con la Honda (per la gioia di Carlo Pernat).

Le aspettative sono alte, i test pre-season vanno bene e la stagione si apre a Suzuka, sul mitico circuito Giapponese. Il Re Doohan è pronto a difendere la 👑 ma…

GP Giappone 1998. Gara inaugurale del Motomondiale. Immagine tratta dal sito daidegas.com

Pole, giro veloce e Vittoria.

Nella storia del Motomondiale classe 500/MotoGP solamente un Pilota era riuscito a vincere all’esordio nella classe Regina. Quel Pilota si chiamava Jarno Saarinen. Doohan cade e fa 0 punti.

Doohan si riprende subito in Malesia e vince il round successivo, la stagione prosegue con un certo equilibrio. Biaggi è molto costante mentre Doohan commette molti errori durante la stagione. Cade a Suzuka, a Jarama, ed a Brno.

Circuito di Brno. Doohan cade nuovamente e Biaggi vince, sul traguardo la sua celeberrima “penna”. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Dopo la caduta di Brno questa è la situazione in classifica⬇️

MaxBiaggi 173 Mick Doohan 160

Mancano 4 gare alla fine, si correrà ad Imola, Barcellona, Philipp Island e Buenos Aires.

Ad Imola Doohan vince e Biaggi chiude 3° ed accorcia in classifica sul romano.

Biaggi 189 Doohan 185

È la prima volta che Doohan si ritrova ad inseguire in classifica, non si era mai trovato a 3 round dalla fine a dover inseguire in classifica, a dover inseguire un Rookie soprattutto. Si ha la sensazione che il livello più “basso” di avversari rispetto ai Rainey e Schwantz abbia contribuito alle schiaccianti vittorie di Mick.

Doohan risponde con 3 vittorie nelle ultime 3 gare e vince il il 5° Mondiale di fila. Biaggi arriverà secondo nel Mondiale dopo aver fatto sognare milioni di Italiani ed aver minato le certezze di un Doohan alla fine del suo ciclo evidentemente (99 docet)

Grande rammarico per un GP di Catalogna che ha avuto una gestione di gara, da parte della direzione, IMBARAZZANTE. Pessima fu la scelta di Biaggi di non fermarsi per lo Stop&Go come fece Barros. Se i commissari regalarono la vittoria a Doohan, almeno si potevano perdere meno punti possibili. Perse 25 punti che gli costarono Mondiale e Honda…

P.S. ⬇️⬇️⬇️⬇️

Donington ⬇️ uno splendido Simon Crafar vince  con Yamaha e rifila 12 secondi a Doohan…

Il Pilota neozelandese Simon Crafar su Yamaha Red Bull, vince sul circuito di Donington. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

 

1999 – La caduta degli Dei

Max Biaggi inevitabilmente lascia Honda. Causa la Catalogna, il rapporto “rotto” con Doohan e tante altre cose si accasa in Yamaha nel Team Ufficiale.

Sarà la scelta che segnerà la sua carriera poiché il posto di Doohan sarebbe stato il suo, invece….

Il Mondiale si apre con una splendida doppietta da parte di un Americano figlio d’arte, il figlio del marziano.

Kenny Roberts Jr. vince il round iniziale in Malesia, ripetendosi poi in Giappone. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Kenny Roberts Jr riporta la Suzuki alla vittoria, trionfando anche nella gara successiva in Giappone.

Il Mondiale ha il suo momento clou quando durante le prove del GP a Jerez il Campione del Mondo perde il controllo della sua NSR salendo su un cordolo e cade. Una caduta rovinosa che gli costerà la carriera. Crivillé vince il GP e diventa il Pilota di riferimento in Honda, vincendo anche i successivi 3 round.

A parte qualche affermazione Yamaha (Biaggi, Laconi ed Abe) e la Suzuki di KR Jr., La Honda ha il totale controllo del Campionato.

Il Pilota Francese Regis Lacóni vince il GP di Valencia in sella alla Yamaha del Team Red Bull WCM. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

La strada verso il Mondiale è spianata, non ci sono avversari in grado di contenere lo strapotere di Crivillé e soprattutto della NSR 500.

Crivillé festeggia il Mondiale nel segno della Spagna e della Catalogna. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Crivillé vince il Campionato del Mondo 1999Crivillé vincerà 6 GP e sarà il primo Spagnolo a vincere il Mondiale 500 con 267 punti, dopo esser stato il primo Spagnolo a vincerne una gara…

Si chiudono qui gli anni 90 del Motomondiale 500, che ha visto una prima parte molto combattuta ed una seconda dominata da Doohan. Ma la domanda è questa….

Alla luce del Mondiale dominato da Crivillé nel 1999, delle prestazioni “fulminee” al primo anno su quella moto di Cadalora e Biaggi il vero dominatore di questo decennio è uno solo… Chi⁉️

 

Semplice. NSR500… 

Cadalora servì l’antipasto. Biaggi fece pregustare il dolce…

 Crivillé lo ha dimostrato. La NSR 500 era l’arma per vincere il Mondiale, Mick Doohan l’ha guidata 10 anni… Saluti.

 

Francky Longo

 

Motogp 2020- Gran Premio del Qatar

Anni fa era meno sorprendente vedere bagagli scaricati dalle stive un attimo prima della chiusura delle stesse: non è la prima volta che salta un Gran Premio all’ultimo momento. Sono piuttosto le motivazioni quelle che lasciano perplessi, ma non è questa la sede per affrontare discorsi politici, sociali ed economici. Qui si parla di corse, quelle che vorremmo vedere correre senza troppi fattori esterni ad ostacolarne lo svolgimento.

Tutto rimandato ad Austin ad inizio Aprile, ma la situazione è in continuo divenire per cui ci toccherà attendere gli eventi che rivoluzioneranno comunque il calendario visto che anche Buriram è stato rimandato ad ottobre sua data abituale fino all’anno scorso: quando si dice il destino!!

Vedremo due terzi di Gran Premio, seppur il terzo mancante vale i tre quarti dell’appuntamento. Sarebbe stato interessante verificare i valori in campo dopo i tests invernali in cui la nuova Honda pare sia diventata praticamente un cancello perché non si adatta alle nuove Michelin. Dobbiamo rimandare  ma ce ne faremo una ragione. In realtà i valori non dovrebbero essere cambiati di molto in quanto anche le line up sono rimaste praticamente le stesse ad eccezione della famiglia Marquez al completo in HRC (papà Marquez sostituirà Alberto Puig dopo le prime gare nel caso ancora non ne foste a conoscenza!).

Immagine tratta da Motorbox.com

Correranno i cadetti che si trovavano già in Qatar per i test della settimana scorsa che non necessitano di visti sanitari e/o di quarantene. La Moto2 diventerà quindi l’evento clou del weekend. Dopo l’anno di rodaggio con il motore Triumph e l’introduzione del gommone nel corso del 2019 non ci saranno rivoluzioni tecniche di rilievo. Al contrario della classe maggiore tra i cadetti troviamo cambi di line up ed il debutto di pezzi da novanta sbarcati dalla Moto3. Il campione del mondo 2019 Moto3 Lorenzo dalla Porta andrà a far compagnia ad Enea Bastianini nel team Italtrans mentre Aron Canet affiancherà Syahrin sceso nella categoria inferiore per far coppia con lui nell’Angel Nieto team che schiererà due Speed Up portando così a quattro in totale le moto di Luca Boscoscuro oltre a quelle del suo stesso team affidate sempre a Navarro e al nostro Diggia.

Bulega esce dal team Sky per andare sotto l’ala di Fausto Gresini ed al suo posto sale sulla Kalex nerazzurra Marco Bezzecchi. Formazione tutta italiana per il team MV con nonno Corsi e Manzi.

Il risultato dei tests invernali ha evidenziato il buono stato di salute della Speed Up con un gran bell’inizio per Canet mentre il nostro Lorenzo Dalla Porta ha faticato ad adattarsi sinora. Gli altri big sempre nelle prime posizioni. Sara pur scontato ma ciò che conterà sarà la bandiera a scacchi che vedremo domenica pomeriggio.

Immagine tratta dal sito maxracingteam.com

I ragazzini della Moto3 daranno al solito lo spettacolo più divertente senza permetterci di fare pronostici. In SkyVR46 si assisterà al ritorno di Migno che sostituirà Foggia approdato alla corte di Leopard per rimpazzare il campione in carica. Paolo Simoncelli ha lasciato inalterata la propria formazione seppur Antonelli sarà assente in Qatar perché operato alla spalla e sostituito da Garcia. Romano Fenati viene accolto nel team di Max Biaggi (la vedo complicata, mi sbaglierò) e guiderà l’Husqvarna di ritorno alle competizioni.

Buon mondiale a tutti.

Immagine in evidenza tratta da Today.it

 

Salvatore Valerioti

07 Ottobre 2012 – Il distacco più ridotto di sempre.

Mondiale Sbk 2012, una stagione che ha visto 3 piloti giocarsi il titolo fino all’ultima corsa. Una stagione forse fra le più equilibrate e pazze.

Immagine correlata

Un inizio di stagione che pareva partito ancora all’insegna di Checa, il campione in carica, ma che ben presto inzia un affanno prestazionale, come se il binomio con la 1098 non ne avesse più…

Rea otteneva la sua solita incredibile vittoria ad Assen con una Honda più che obsoleta e nel frattempo iniziavano le alternanze di successi fra Biaggi su Aprilia, Melandri su Bmw e Sykes.

Nella fase estiva il Romano ottiene una buona presenza sul podio e vince un filotto di 3 gare consecutive, sembra che si possa rivedere un suo nuovo trionfo, ma così non sarà.

Mentre Sykes inanella pole su pole, in gara non riesce a gestire le gomme, sprecando molte corse, dando a Melandri la possibilità di vincere vari gp, arrivando al vertice di classifica prima del gp di Germania.

Ma anche quando si pensa che sia finalmente il turno di Marco e Bmw, arriva il disastro, con 5 ritiri in 6 manche.

Sykes nello stesso periodo invece iniziava a vincere spesso e Biaggi si trova a dover correre da ragioniere, con una Aprilia in affanno e le sue prestazioni in calo.

Risultato immagini per sykes sbk 2012"

Si arriva all’ultima corsa, tutto è ancora aperto per i 3, la gara vede trionfare Guintoli, davanti a Melandri e Sykes, con Biaggi che cade incredibilmente, aprendo ancora più la corsa al titolo per tutti.

Gara 2 deciderà le sorti, Sykes parte in maniera indiavolato, deciso a trionfare, sperando che Max non ottenga più che un sesto posto. Melandri esce di gara presto, Biaggi pare non imbroccarne una, è in difficoltà, ma si salva attaccando un Checa che non ne ha più, lo passa e a fine gara riuscirà a far quinto.

Dicevo prima, distacco ridotto; già il titolo 2012 venne deciso per 1/2 punto fra primo e secondo, con Biaggi che porta a casa la sua sesta iride mondiale, davanti a Sykes.

(Il punteggio dimezzato di Monza costò caro, ma questa è un’altra pagina di storia da narrare)

Storia e passione #blogdelring

Saluti

Davide_QV