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FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1997

Leviamo subito le ovvietà dal tavolo: con buona pace di Jacques a macchine invertite il Mondiale 1997 il Kaiser lo vinceva entro fine giugno. Game, set, match e chi non è d’accordo può democraticissimamente (LOL) andare a rompere i coglioni da qualche altra parte. Secondo: ero e resto convinto che la fortuna aiuterà pure gli audaci ma Jacques nel 1997 ce l’ha avuto talmente spalancato che i piccioni avrebbero potuto farvici un nido. Ad Interlagos sbaglia alla partenza, va lungo ed è ultimo col Kaiser in testa e la gara viene provvidenzialmente sospesa. Si riparte e vince senza sudare. A Silverstone il Kaiser sta vincendo in mezzo al nulla cosmico, Mika è secondo e Jacques terzo. Sulla F310B si rompe un semiasse, sulla Mecca il motore ed il “nostro” (sic) vince sempre senza sudare.  A Budapest Hill sta vincendo la gara del decennio quando quel cesso a motore che sta guidando, che di buono aveva solo le Bridgestone e null’altro, si inchioda in quinta marcia all’ultimo giro (su una pista dove, ovviamente, si usano di fatto solo seconda/terza/quarta, olè). Chi è che lo supera a mezzo giro dalla bandiera a scacchi e va a vincere? Indovinato. Parliamo di Zeltweg? Trulli è imprendibile in testa ma il Mugen lo saluta. Chi vince? Già. Oppure del Nurburgring: col Kaiser eliminato alla prima curva le Mecca accarezzano il sogno di far doppietta in casa Mercedes. Chi sale invece sul gradino più alto del podio dopo che entrambi i V10 Ilmor saltano per aria? Esatto. Quanto appena riportato per perorare la mia delicatissima metafora su piccioni e nido. Detto doverosamente questo passiamo alle note dolenti: a Jerez fu il Kaiser a crollare dal punto di vista psicologico ed emotivo dopo l’ultimo pit in gara. La cosa, messa a tacere per il bene della Patria nel dopogara (tutta la stampa specializzata italiana chiedeva a gran voce la testa dell’uomo di Kerpen), fu candidamente ammessa dallo stesso Todt in un’intervista rilasciata verso la fine del quinquennio d’oro di inizio millennio. Nota personalissima: leggo sempre prese per il culo di Vettel in giro per la rete, alcune pure condivisibili quando da sfogo alla sua passione per le cosiddette “Girelle Motta” in gara. Ma, e sono i fatti a dirlo, quando Heppenheim s’è giocato il Mondiale all’ultima gara non solo ha sempre fatto centro ma ha sempre dimostrato una freddezza glaciale in qualsiasi situazione, anche la peggiore come Interlagos 2012 sta a testimoniare. Il Kaiser crollò nel 1997, si infrociò al secondo giro di ricognizione di Suzuka 1998 coi noti risultati, buttò nel cesso il Mondiale 1999 per superare Irvine in fondo all’Hangar Straight a Silverstone quando era già stata data bandiera rossa (ed aveva un guasto ai freni), sbagliò la partenza di Suzuka 2000 e le provò tutte (LOL) per mandarla a puttane sempre a Suzuka 3 anni dopo. Quindi sì: tra il Kaiser ed Heppenheim nell’arco dell’intero Campionato scelgo sempre il Kaiser. Sulla gara secca in cui si decide il titolo senza appello scelgo sempre Heppenheim. Sia messo agli atti

THE 1997 AUSTRALIAN GRAND PRIX: MELBOURNE, MAR. THE 9TH

MELBOURNE GRAND PRIX CIRCUIT, AUSTRALIA – MARCH 09: Jacques Villeneuve, Williams FW19 Renault, crashes with Johnny Herbert, Sauber C16 Petronas during the Australian GP at Melbourne Grand Prix Circuit on March 09, 1997 in Melbourne Grand Prix Circuit, Australia. (Photo by LAT Images)

Gara strana come spesso accade nei season openers. Jacques vien tirato fuori al via da un sandwich targato Irvine/Herbert. HHF sta per vincere in mezzo al nulla quando gli esplode un disco freno. DC vince senza faticar troppo ed il Kaiser porta a casa un secondo posto che vale oro visto che la F310B pare sicuramente una vettura onesta ma di certo non una world beater

THE 1997 BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 30TH

(FOTO DA PINTEREST)

Vince Jacques (col Kaiser quinto in crisi nera di gomme tutta la gara) grazie anche al “bonus” della bandiera rossa dopo il primo via che lo aveva visto scivolare in ultima posizione ma chi è sveglio si accorge della gara magistrale della Prost di Panis grazie alle fantascientifiche gomme Bridgestone che monta. Mentre Ferrari dormirà (o meglio conterà le macchine extra vendute in America grazie alla fornitura Goodyear) la Mecca non ci penserà invece due volte a voltar le spalle agli americani per accordarsi coi Gialli già dal 1998. E tutti sappiamo come andrà quel Mondiale eh

THE 1997 ARGENTINIAN GRAND PRIX: BAIRES, APRIL THE 13TH

(FOTO DA FORMULAPASSION)

Il Kaiser viene eliminato al via da un contatto con Barrichello, Jacques vince di nuovo davanti ad un arrembante Irvine e Ralf che centra il suo primo podio dopo aver preso a ruotate il compagno di squadra Fisico. La classifica recità già 20 ad 8 eh

THE 1997 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, APRIL THE 27TH

(IMMAGINE DA MAXF1.NET)

HHF si riprende in stile il maltolto Australiano vincendo nettamente sul Santerno davanti alle due Ferrari. Strano Mondiale il suo, a dimostrazione di quanto anche un tedesco possa essere estremamente umorale. Questa sarà l’unica vittoria del suo anno (e del suo biennio in Williams) quando avrebbe potuto metterne a segno almeno altre due (Australia/Ungheria). Ma è stato anche l’anno in cui a Jerez fu uno dei tre assieme a Jacques ed al Kaiser a fare la “pole” salvo poi venir doppiato in gara. Strano animale

THE 1997 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 11TH

Diluvia e sulla griglia il Kaiser ridacchia guardando le due Williams su slick. Alla fine del primo giro ha già un vantaggio siderale su Fisico, vincerà in modo dominante concedendosi pure una distrazione inoffensiva a S.Devote. Epico quinto posto di Mika Salo partito ultimo su Tyrrell e mai fermatosi per cambiare pneumatici

THE 1997 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA, MAY THE 25TH

Vittoria facile per Jacques col Kaiser che finisce addirittura giù dal podio. La F310B ha problemi sia di consumo gomme che di v.max, la Sauber motorizzata anch’essa Ferrari è sempre più veloce alle speed traps cosa che fa organizzare un Test a Fiorano con la vettura elvetica messa a disposizione del Kaiser per provare a capirne il perchè. Ve la immaginate una cosa da circo del genere fatta oggi? Ecco

THE 1997 CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL, JUNE THE 15TH

(FOTO DA PICBABUN)

Il Mondiale dell’ottimo Olivier Panis finisce qui per via del brutto incidente in gara nel quale riporterà la frattura di entrambe le gambe. Vince il Kaiser con la bandiera a scacchi esposta contestualmente con la bandiera rossa a 75% di gara disputata quindi punteggio pieno per i primi sei classificati. Primo podio in carriera per Fisico

THE 1997 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, JUNE THE 29TH

Seconda vittoria consecutiva del Kaiser con Jacques che chiude solo quarto. HHF chiude secondo con Irvine terzo. Se parliamo di inerzia questo sarà il miglior momento della stagione per il Kaiser, forse addirittura superiore a quello immediatamente antecedente il season decider a Jerez. Se solo infilasse la terza vittoria consecutiva a Silverstone……..

THE 1997 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, JULY THE 13TH

The podium (L to R): Jean Alesi (FRA) Benetton second; Jacques Villeneuve (CDN) Williams winner; Alexander Wurz (AUT) Benetton third.
British Grand Prix, Silverstone, 13 July 1997.

Con metà della sua fortuna suo padre oggi avrebbe 70 anni. Sipario

THE 1997 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 27TH

(IMMAGINE DA F1 SPORT)

Canto del cigno di Gerhard nella settimana stessa in cui perde l’amato padre. A fine anno si ritirerà dalla F1, James Hunt durò poche gare dopo la scomparsa del suo ottimo amico Ronnie Peterson, il buon Berger ha tirato avanti quasi 3 anni dopo la scomparsa di Ayrton ma se il Tamburello lo aveva cambiato nel 1989 nel 1994 fece di lui un Pilota senza più nemmeno il minimo istinto verso il rischio. La gara vede un ottimo secondo posto del Kaiser nel giorno in cui le due Williams non vanno a punti. Peccato per Fisico vittima di una foratura nel finale che gli costa il podio

THE 1997 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 10TH

(IMMAGINE DA BLOG F1.IT)

E pensare che Damon stava portandola a casa con una F1 che di buono aveva solo le Bridgestone. Il Kaiser nonostante la pole in gara va subito in crisi di gomme ed arranca male fino al quarto posto finale. Ovviamente vince Mister Quadrifoglio

THE 1997 BELGIAN GRAND PRIX: SPA, AUGUST THE 24TH

(IMMAGINE DA ROAD TO SPORT)

Senza la squalifica del 1994 sarebbe stata la quinta vittoria del Kaiser a Spa in 7 partecipazioni. E’ “solo” la quarta, ottenuta nuovamente in condizioni climatiche tremende sulle quali Jacques proprio non si trova a suo agio esattamente come accadde a Monaco. Ottimo secondo posto di Fisico davanti ad HHF

THE 1997 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 7TH

Netta vittoria di DC che bissa quella del season opener australiano. Il Kaiser si qualifica male ed in gara arranca alla meno peggio fino al sesto posto finale. Fortunatamente per lui (una volta tanto) Jacques è fuori fase tutto il weekend ed in  gara chiude solo quinto rosicchiandogli così solo un punto in classifica

THE 1997 AUSTRIAN GRAND PRIX: ZELTWEG, SEPTEMBER THE 21ST

(IMMAGINE DA BLOG F1.IT)

Trulli sta dominando il GP quando il Mugen della sua Prost lo pianta in asso. Vi starete domandando tutti chi sarà stato il fortunello a raccogliere l’ennesima vittoria dalle mani altrui, vero? Esatto, proprio Mister Quadrifoglio. A ripensarci uno si incazza quasi quanto ripensando alla coglionata del Kaiser in gara che passa HHF sotto regime di bandiere gialle buscando penalità e chiudendo solo sesto.

THE 1997 EUROPEAN GRAND PRIX: NURBURGRING, SEP. THE 28TH

(FOTO DA TWITTER)

Quando Ralph Malph fa fuori suo fratello, il Kaiser, alla prima curva tu pensi:”speriamo dai, ci son due Mecca davanti a Jacques ed è tutto il weekend che sono in forma”. Indovinello veloce veloce da leccarsi le orecchie: chi è che raccoglie l’ennesima vittoria grazie al doppio ritiro delle due monoposto che lo precedono? Esatto

THE 1997 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 12TH

(IMMAGINE DA BLOG F1.IT)

Ammetto che fu la prima volta che pensai ad Irvine come ad un Pilota degno di tal nome. Su una pista amica (corse nella F3000 Nipponica assieme allo stesso Jacques anni addietro) in una gara surreale nella quale Jacques, che corse sub judice per aver ignorato le gialle in prova e sapendo già di fatto che sarebbe stato squalificato (ergo coglionata colossale farlo correre NDR), cercò solo di ostacolare la vittoria del Kaiser il buon Eddie fu mandato avanti allo sbaraglio ad aprir la strada verso la vittoria al suo più celebre compagno di squadra. Funzionerà, col trionfo finale del Kaiser che precede HHF e lo stesso Irvine dopo che a questi verrà chiesto di far passare MSC nella seconda metà della gara. Si va a Jerez per il title decider col Kaiser a 78 punti e Jacques a 77. Cosa potrà mai andar storto?

THE 1997 EUROPEAN GRAND PRIX: JEREZ, OCTOBER THE 26TH

(IMMAGINE DA REDDIT.COM)

Che weekend infame. Si inizia con la battuta di Sir Frank “stavolta rinforzeremo i braccetti delle sospensioni” col chiaro riferimento ad Adelaide tre anni prima. Si prosegue con Jacques che dichiara alla stampa che è “certo” che Irvine lo butterà fuori in gara alla prima occasione possibile. Nel mentre lui, il Kaiser ed HHF segnano tutti e tre lo stesso crono e partono in  quest’ordine come da regolamento. HHF segnerà pure il gpv in gara finendo sesto e doppiato senza mai aver avuto il minimo problema. Penso sia l’unico caso nella Storia della F1 in cui chi segna il miglior tempo in prova ed il gpv in gara finisce doppiato, voglio dire è roba che fa concorrenza a quel che combinò Lole a Las Vegas nel 1981 eh. Con la differenza che HHF non si stava giocando nulla. In gara le due Mecca giocano di sponda con la Williams di Jacques finchè il Kaiser è in gara, poi ricevono un by di gratitudine da parte del box Williams e vanno a fare doppietta. Sapere che Jacques ha regalato quella che sarebbe stata la sua ultima vittoria in carriera in F1 è di poca consolazione per noi muti a pensar solo alla Dry-Sac. Dopo la gara la Federazione leva tutti i punti stagionali al Kaiser per la goffa manovra largamente preterintenzionale. La stessa Federazione che considerò Suzuka 1990 come un contatto tra due vetture di serie nel parcheggio di un centro commerciale. La Ferrari sfiora il Mondiale Piloti al secondo anno del Kaiser a Maranello, logica vuole che sia una (se non “la”) favorita per il 1998. Ma la squadra cresciuta meglio durante la stagione appena conclusasi nei due anni successivi non farà prigionieri invece. Stay tuned

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA LAT IMAGES)

 

 

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1996

Arrivò così la prima, complicata stagione del Kaiser a Maranello. L’Avvocato Agnelli aveva generosissimamente aperto i cordoni della borsa con l’intento, assolutamente palese, di riportare la Rossa all’iride in modo da rilanciare contestualmente i modelli stradali Ferrari che arrivavano da un decennio pessimo al quale la 355 aveva fatto intravedere qualche spiraglio di luce. Detto doverosamente questo la stagione in oggetto fu la dimostrazione pratica che avere il Kaiser in pista, Todt al muretto ed un budget virtualmente illimitato non andava nemmeno lontanamente vicino a bastare per spuntarla nel WDC/WCC, anzi. Fedele ai salti logici che gli erano tanto cari, e che a dirla tutta erano nè più nè meno di meri “tiramenti di culo” classici di una ex star in netto declino, Barnard butta a mare l’ottima 412T2 in ossequio a diverse sue fisime alle quali può finalmente dar libero sfogo. In primis il pensionamento del V12 in favore del V10: fin qui poco male, di fatto il nuovo V10 da 3 litri era il V12 da 3,5 litri del 1994 con due cilindri in meno come la cilindrata unitaria dimostrò appieno. In secundis l’imposizione di un agghiacciante “cambio scatolato” che, in ossequio a potenziali ed inenarrabili vantaggi aerodinamici sul retrotreno che mai si videro, si ruppe con un frequenza addirittura superiore a quella del sequenziale elettroattuato nel 1989. Irvine che diceva “gearbox” davanti al primo microfono che gli capitava dopo il ritiro divenne presto una consuetudine delle domeniche di gara. Infine, non pago di aver riesumato una linea per le pance in pieno stile F92-A che ci fece gelare il sangue già alla presentazione, l’ex “mago” inglese opta per un’interpretazione ultra-legalista della nuova normativa circa le protezioni laterali alla testa del pilota regalando alla F310 una sezione frontale degna di uno Scania grazie alla presto ribattezzata “poltrona Frau” sulla quale era posizionata la parte del corpo esposta del Pilota. Il tutto, ovviamente, mentre quei filantropi in Williams bypassarono il problema mettendo un paio di alette salvaguardando la penetrazione aerodinamica in barba alla sicurezza della testa del Pilota. Si levarono ovviamente alte le grida allo scandalo per una soluzione che aggirava il regolamento salvo, altrettanto ovviamente, vederla adottarla da tutti l’anno successivo. Quasi dimenticavo: l’ex “genio” opta per un muso basso mentre l’avanguardia della F1 ha già puntato da tempo su un muso alto in modo da massimizzare ed ottimizzare i flussi sotto ad esso. Correrà ai ripari verso metà stagione, peraltro in penuria di pezzi nuovi cosa che vedrà correre in prova in Canada il Kaiser col muso alto ed Irvine con quello basso, ma avrà semplicemente adottato un componente ad una vettura i cui flussi, perlomeno nelle intenzioni, dovevano funzionare in modo diverso. Esauriti i convenevoli (sic) passiamo alla nota più importante della stagione ossia la pietra angolare del Team Building Ferrari posata nell’immediato dopogara di Budapest 1996 ed attorno alla quale verrà costruito il Team vincitutto del nuovo Millennio. Dopo il GP Ungherese, chiusosi con l’ennesimo doppio ritiro (anche se il Kaiser verrà comunque classificato nono, NDR) ovvero 14 ritiri totali su 24 start complessivi, Jean Todt rassegna le sue dimissioni a Montezemolo. Montezemolo le respinge, ordina al Team di far quadrato perchè è un “make or break” senza via di uscita. Nelle ultime quattro gare il Kaiser ne vince due (quelle successive, Spa e Monza) e mette assieme un terzo posto ad Estoril ed un secondo a Suzuka. Un totale di 30 punti contro i 24 di Hill ed i 15 di Jacques sulle loro Astrowilliams. Il tutto con buona pace di chi ha sempre parlato di leggenda metropolitana circa le dimissioni di Todt poi respinte da Montezemolo. Magari qualcun altro avesse fatto altrettanto dopo Abu Dhabi 2010, ci toccò invece vederlo additato come “l’Enzo Ferrari di Imola”. Dei miei marroni, va mo là

THE 1996 AUSTRALIAN GRAND PRIX: MELBOURNE, MAR. THE 1OTH

(IMMAGINE DA MAX F1)

Jacques butta via un weekend d’esordio perfetto con un’escursione alla prima curva durante la gara che lo costringerà a cedere il passo ad Hill. Ritiro per il Kaiser mentre era terzo con Irvine che raccoglie il podio per la Ferrari

THE 1996 BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 31ST

(IMMAGINE DA F1 RACE)

Secondo successo di fila per Hill seguito dalla Benetton di Alesi. Primo podio del Kaiser in Rosso che chiude doppiato di un giro commentando “to finish first, first you have to finish”. Ritiro per Irvine

THE 1996 ARGENTINIAN GRAND PRIX: BAIRES, APRIL THE 7TH

RUBENS BARRICHELO JORDAN PEUGEOT 4TH ARGENTINE GP 1996

(IMMAGINE DA MOTORSPORT IMAGES)

Hill suona la terza davanti a Jacques, al suo secondo podio come Alesi terzo. Nuovo ritiro per il Kaiser e modesto quinto posto per Irvine. Non sarà affatto una stagione facile, anzi

THE 1996 EUROPEAN GRAND PRIX: NURBURGRING, APR. THE 28TH

(IMMAGINE DA WARM UP F1.COM)

Arriva così la prima vittoria di Jacques in F1 di fronte ad un Kaiser che giunge ad un distacco minimo dallo stesso. Primo podio in Benetton per Berger, Hill chiude quarto. Primo ritiro stagionale per Irvine, ne arriveranno molti altri

THE 1996 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, MAY THE 5TH

Epica pole del Kaiser che dura fino alla prima variante del Tamburello in gara dalla quale uscirà terzo dietro ad un arrembante DC ed a Hill. Riuscirà comunque a chiudere secondo nonostante un disco freno collassi nell’ultimo giro e lo costringa a tagliare il traguardo con una delle gomme anteriori che si trascina anzichè ruotare. Todt avrà il suo bel daffare col controllo qualità. Vince ancora Hill con Berger nuovamente terzo

THE 1996 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 19TH

(IMMAGINE DA MOTOR CHICCHE)

Il Kaiser la mette di nuovo in pole grazie ad un giro da leggenda. Domenica però si capisce al volo che non è giornata: piove, al via si fa uccellare da Hill e la tuona contro il rail al primo giro prima ancora di entrare nel Tunnel. La gara è eufemisticamente rocambolesca con Hill prima ed Alesi poi estromessi da cedimenti meccanici con la vittoria saldamente in tasca. Vince Panis su Ligier 15 anni dopo l’ultimo successo dei Blues in F1, sarà anche l’ultimo successo della gloriosa Scuderia francese

THE 1996 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA, JUNE THE 2ND

(IMMAGINE DA SCUDERIAFANS.NET)

La prima vittoria del Kaiser in Rosso è degna di lui, del marchio che lascerà indelebilmente in F1. Un trionfo sul bagnato che annichilisce tutti i rivali senza possibilità alcuna di appello. In prova, sull’asciutto, arranca e si lamenta della scarsa competitività della F310 rispetto sia a Williams che Benetton. Al via, su pista allagata, parte malissimo e rischia di ritrovarsi più vicino a metà gruppo che alla testa alla prima curva. Ma, tempo di trovare il suo ritmo, e non ce n’è per nessuno arrivando a girare anche 5 secondi più veloce del second best in pista ma soprattutto passando i rivali per le posizioni manco fossero dei doppiati. Naturalmente la gara fu la consueta illusione Mondiale per noi Rossi che invece, ovviamente, aprì anzi spalancò le porte alla crisi nera di metà stagione che partì inesorabile già dal GP successivo

THE 1996 CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL, JUNE THE 16TH

(IMMAGINE DA F1 RACE)

Come detto nella prefazione Ferrari porta per la prima volta il muso alto ma il venerdì i pezzi ci sono solo per il Kaiser quindi Irvine gira in modo forzosamente comparativo con quello basso. In gara si schierano entrambi col muso alto ma mentre il Kaiser deve partire dal fondo per un problema di pressione della benzina e poi si ritira per il cedimento di un semiasse ad Irvine tocca addirittura il cedimento di una sospensione. La gara va ad Hill davanti a Jacques ed Alesi

THE 1996 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, JUNE THE 30TH

(IMMAGINE DA MOTOR CHICCHE)

In Francia al Kaiser andò addirittura peggio che in Canada, col tristemente noto ritiro durante il giro di ricognizione che precedette quello di Irvine in gara. Vince nuovamente Hill davanti a Jacques ed Alesi. A Maranello si comincia a pensare che la vittoria in Spagna abbia fatto più male che bene

THE 1996 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, JULY THE 14TH

(IMMAGINE DA F1 RACE)

In terra d’Albione torna alla vittoria Jacques davanti a Berger ed Hakkinen. Nuovo doppio ritiro per le Ferrari esattamente come in Francia ed in Canada: 6 ritiri negli ultimi 6 start. E’ crisi nera

THE 1996 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 28TH

(IMMAGINE DA F1 RACE)

Vittoria fortunosissima di Hill che non deve far altro che guardare la Benetton di Berger, dominatore della gara, ritirarsi al penultimo giro di una gara condotta imperiosamente fin dalle fasi iniziali. Alesi si classifica secondo con  Jacques terzo e Michael mediocremente quarto. Irvine ritirato

THE 1996 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 11TH

Hungaroring, Budapest, Hungary.
9-11 August 1996.
Michael Schumacher (Ferrari F310) leads Jacques Villeneuve and Damon Hill (Williams FW18 Renault) with Jean Alesi (Benetton B196 Renault) into Turn 1 at the start.
World Copyright: LAT Photographic.
Ref: 96 HUN 07

Si arriva così alla fatal Budapest dove il Kaiser è costretto al ritiro nelle fasi finali della gara mentre sta portando a casa la pagnotta in terza posizione, staccatissimo dalle Williams dopo esser partito in pole. Irvine si ritira anch’egli facendo così segnare un ennesimo doppio zero alla Ferrari. Come scritto in prefazione questa gara o, pure meglio, il suo ennesimo risultato disastroso segnerà la svolta dell’annata e dell’avventura Rossa non solo per il Kaiser ma anche per lo stesso Todt

THE 1996 BELGIAN GRAND PRIX: SPA, AUGUST THE 25TH

(IMMAGINE DA CIRCUS F1)

Con buona pace di capocomici, fini narratori di anime e millantatori di insiders anche se ammuffiti. Delivered

THE 1996 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 8TH

(FOTO DA PINTEREST)

Repetita iuvant (vedasi “cronaca” di Spa, LOL). Anche se qua a Monza il Kaiser ha decisamente più culo che anima visti gli imprevisti di Hill alla prima variante “gommata” e di Alesi al pit

THE 1996 PORTUGUESE GRAND PRIX: ESTORIL, SEP. THE 22ND

(FOTO DA BBC NEWS)

Andiamo al dunque subito: ci han fatto due coglioni così per mesi col sorpasso di Jacques all’esterno del Kaiser all’ultima curva di Estoril in gara. Come si chiamava la terza delle tre Grazie? Esatto, “grazie al cazzo”. Epico sorpasso da parte di una monoposto che in condizioni di gara aveva oltre un secondo e mezzo di velocità in più al giro rispetto a quella che veniva superata. Figuriamoci la differenza di downforce, roba da capottarsi dalle risate. Do molto più credito a Mika per il noto sorpasso a Spa nel 2000 nonostante, per scelte differenti di assetto, passò poco prima alla speed trap in cima all’Eau Rouge a 34kmh in più del Kaiser. Il diplomatico ha sentenziato (LOL)

THE 1996 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 13TH

Suzuka, Japan. 11th – 13th October 1996.
Damon Hill (Williams FW18 Renault) sprays the champagne on the podium.
Photo: LAT Photographic/Williams F1
ref: 35mm Transparency 1996Williams20

E bravo Damon! Ad onor del vero hai vinto un Mondiale all’ultima gara guidando un’Astronave giocandotela contro un Rookie come compagno di squadra ma tant’è, hai dato tutto al Team di Grove negli ultimi 4 anni e finalmente raccogli quanto meriti. Peraltro il Team ha già deciso di rottamarti a fine anno e sei pure senza una guida decente per il 1996. Briatore le proverà tutte per mandare a casa Alesi e metterti al suo posto ma tant’è, non ci riuscirà e ti toccherà accasarti in Arrows subendo il più tremendo downgrade di vettura mai toccato ad un WDC in carica se si esclude JS nel 1980 che però era rimasto dove vinse il Mondiale. Ferrari chiude il 1996 col terzo secondo posto del Kaiser al quale si sommano le tre vittorie già descritte e due terzi posti. Ci avessero detto che un anno dopo al momento della verità a mancare sarebbe stato il Pilota e non la macchina nessuno di noi ci avrebbe creduto. Ma questa è un’altra storia

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA RACEFANS.NET)

SALUT GILLES

“Renè, se domani in qualifica la perdo al Terlamen Bocht posso solo sperare che mia madre in Cielo mi accolga a braccia aperte”

Zolder, 7 maggio 1982

Gilles dopo il duello a Digione nel 1979 prese l’abitudine di confidare ad Arnoux quello che poi andava a fare in pista. Al Glen nel 1980 col Mondiale già vinto da Jones ed un quinto posto come “miglior” risultato di quella disastrosa annata ci sarebbe di che pensare a dove portare moglie e figli in vacanza dal giorno dopo la gara. Ma lui non è così, lui vive per l’attimo ed in quel momento ha in testa una cosa sola: provare a vedere se la curva che immette sul Back Straight si possa fare in quinta piena anzichè in quarta. “Io domani ci provo” dice a Renè il venerdì sera. Arnoux dirà poi che quando vide la 312T5 numero 2 sbriciolata contro il rail pensò “nessuno può far quella curva in quinta piena, perchè se non c’è riuscito Gilles non ci può riuscire nessuno”.

Già, Gilles. L’han chiamato “Aviatore” e “Sfasciacarrozze” ma la verità era molto più semplice: lui era incapace di provar paura ed usava la sua pelle come merce di scambio per vedere se fosse stato possibile o meno spostare il limite più in alto, come quella volta al Glen ma anche a Digione 1981 in prova il venerdì o a Baires 1980 in gara. O la domenica a Long Beach nel 1978, oppure ad inizio gara a Jarama nel 1979. Al Fuji nel 1977. A Zandvoort nel 1979. In gara a Silverstone nel 1981 per provare a tenersi dietro Brabham/Williams in confronto alle quali la sua 126CK ha l’efficacia aerodinamica di uno Scania. Ancora nel 1981 sempre in gara a Zeltweg, con la 126CK distrutta alla Bosch-Kurve perchè il suo tremendo telaio non riusciva minimamente a contenere la furia del V6 biturbo Ferrari. A Monaco nel 1978 quando esagerando nel tunnel si tirò dietro l’ira dei “Senatori”. A Long Beach nel 1981 quando, dopo aver masticato amaro un anno intero nel 1980, non appena ebbe il Compressore dietro alle spalle passò da settimo a primo al via salvo mancare completamente il braking point del tornantino e tornare settimo in un amen. O ad Imola nel 1981 quando montò le slick con pista bagnata perchè voleva andare a doppiare tutti salvo finir doppiato lui poichè si rimise a piovere e dovette fare 2 cambi gomme in 3 giri.

Quel giorno a Zolder sulla sua 126C2 c’era montato un set di gomme usate ed il tabellone dei tempi lo dava in settima piazza con Didier Pironi in quinta. Al Terlamen Bocht sono le 13:52 quando Mass si leva di traiettoria per farlo passare solo per scoprire, quando è già troppo tardi, che Gilles era uscito dalla racing line per superarlo. La Rossa wing car vien strappata letteralmente da terra e con ogni probabilità Gilles subìsce la frattura delle vertebre cervicali già al primo impatto del suo muso sull’asfalto, senza l’HANS (che comparirà solo più di 20 anni dopo) il suo collo fa uno “snap” avanti/indietro che gli è fatale. Poi, per non farsi mancare nulla, il sedile viene strappato dalla 126C2 ed il casco dalla sua testa che finisce contro un paletto delle reti di protezione.

Avevo 10 anni e mezzo e piansi per mesi.

Anche oggi che ne ho quasi 50 non ho scampo.

Salut Gilles

 

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1995

Giunse infine il 1995. Il primo anno senza Ayrton Senna e l’ultimo della cosiddetta Ferrari “vecchio corso” che da quello successivo avrebbe invece intrapreso la strada che, sia pure faticosamente e costosissimamente, non solo l’avrebbe riportata al Mondiale ma avrebbe scritto pagine di dominio che si pensavano irripetibili fino a quando AMG non è arrivata a dominare ancora più nettamente l’era ibrida fin dal suo primissimo inizio. Il Mondiale in se è molto poco interessante: il Kaiser si ritrova per le mani una Benetton che ora monta l’agognato V10 Renault ed il tempo di prenderle le misure (al netto della vittoria in Brasile il suo sarà un inizio in sordina, condito peraltro dall’erroraccio di Imola in gara) e per Hill, che invece partirà bene, non solo non ci sarà più storia ma darà pure prova di una palese inadeguatezza nei corpo a corpo più serrati come gli errori di Silverstone e Monza dimostreranno in modo palese. Il Kaiser, vittima in entrambi i casi, sbollita la rabbia dirà che Damon paga salato non aver corso in Kart e quindi non essersi fatto l’occhio a modo in quella categoria per quanto concerne le ruotate. Benetton vince anche il WCC grazie alle 9 vittorie del Kaiser ed alle 2 dell’ottimo Herbert. Ferrari mette in pista un’ottima vettura, la 412T2 che per l’ultima volta vedrà un V12 di Maranello come propulsore. Alesi vince finalmente il suo primo GP in Canada e potrebbe vincerne pure altri 5 (Argentina, Monaco, Monza, Nurburgring, Suzuka) ma resta sempre vittima di qualcosa che non va per il verso giusto. Incluso il junior team della Benetton, ossia la Ligier, che in Argentina ed a Monaco usa i suoi piloti per proteggere il Kaiser dalla furiosa rimonta di Jean. Ma se a Baires il sorpasso riesce (anche se troppo tardi per andare a prendere Hill) a Monaco invece ci scappa la frittata con Brundle ed è ritiro. Dopo la già citata vittoria di Montreal Alesi chiede il rinnovo a Montezemolo in diretta TV. La Ferrari per tutta risposta sigla un accordo stratosferico in tutti i sensi con Michael Schumacher per gli anni successivi anche se ne da notizia solo quasi due mesi dopo, ossia al GP d’Ungheria. A Monza sulla 412T2 di Jean si rompe un cuscinetto di una ruota mentre sta vincendo in carrozza, ai box piange sulla spalla di Jean Todt. Salvo poi mandarlo a dar via il culo la gara dopo, curiosamente sempre in diretta TV nel dopogara, per via di un evitabilissimo Team Order che lo costringe a non passare Berger ma anzi ad accodarsi. Al Ring guida magistralmente sul bagnato ed è in testa finchè a due giri dalla fine e gomme finite non è sopravanzato dal solito Kaiser mentre invece a Suzuka, altra gara bagnata, è costretto più volte a rimontare fino al ritiro definitivo che lo costringe per l’ultima volta in Rosso a rinunciare ai sogni di gloria. Chiuderà l’annata con un contatto con il Kaiser all’hairpin di Adelaide in gara a seguito del quale rientra ai box ritirandosi lamentando un’imprecisata rottura alla sospensione anteriore. La macchina resterà intatta per volere di Jean Todt fino a fine novembre quando il Kaiser la userà per scendere per la prima volta in pista a Fiorano senza lamentare anomalia alcuna. Anzi dicendo che con quel V12 lui avrebbe vinto il Mondiale con comodo.

THE 1995 BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 26TH

(FOTO DA RACEFANS.NET)

In Brasile senza Ayrton per la prima volta. La gara la vince il Kaiser davanti a DC e Berger ma nel dopogara i primi due vengono squalificati per benzina non conforme al regolamento e la vittoria viene data a Gerhard. Benetton e Williams ricorreranno in appello ed il Kaiser assieme a DC riavranno vittoria e secondo posto ma ai Teams non verranno ridati i punti per il WCC

THE 1995 ARGENTINIAN GRAND PRIX: BAIRES, APRIL THE 9TH

Bella vittoria di Hill con Alesi che viene ostacolato all’inverosimile da Panis mentre sta provando a raggiungere il Kaiser, che poi riuscirà a superare. Qualcuno anni dopo avrà poi il coraggio di lamentarsi delle Sauber che in fase di doppiaggio si levano di mezzo al volo quando vedono Rosso eh

THE 1995 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, APRIL THE 30TH

(FOTO DA FORMULAPASSION)

Brutta gara del Kaiser che la stampa malamente lasciando via libera ad Hill che si issa così in testa al WDC. Sarà la sua prima volta da quando corre in F1 ma pure l’ultima per quest’anno visto che già dalla gara dopo il Kaiser ritroverà la quadra e prenderà il largo. Doppio podio Rosso con Alesi che precede Berger

THE 1995 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA, MAY THE 14TH

(FOTO DA TWITTER)

Il Kaiser rimette le cose a posto al Montmelò vincendo imperiosamente davanti ad Herbert e Berger. Solo quarto Hill

THE 1995 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 28TH

1995 MONACO GP.
The Ferrari’s of Gerhard Berger and Jean Alesi collide with the Williams of David Coulthard at the first start of the race.
Photo: LAT

Come detto nella prefazione gara tremenda per Alesi che viene mandato a muro dal doppiato Brundle mentre era in lotta per la vittoria. Vince il Kaiser che prende il largo nel Mondiale. Secondo Hill, terzo Berger

THE 1995 CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL, JUNE THE 11TH

Finalmente. Fi-nal-men-te. Jean guida magistralmente su asfalto viscido all’inizio e poi su asciutto capitalizzando magistralmente il guasto al cambio del Kaiser che lo costringe a rallentare. Curiosamente il podio lo vedrà assieme ai due piloti che affiancheranno il Kaiser nella sua epopea in Rosso. Uno agli inizi, l’altro durante il quinquennio d’oro

THE 1995 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, JULY  THE 2ND

(FOTO DA PINTEREST)

Il Kaiser rimette le cose in chiaro vincendo alla sua maniera a Magny Cours. I due alfieri della Williams lo “scortano” sul podio

THE 1995 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, JULY THE 16TH

(FOTO DA TWITTER)

Cappella epocale di Hill nel complex del T3 che elimina sia se stesso che il Kaiser. Alesi non riesce a riacciuffare Herbert che così segna la sua prima vittoria in F1. I più giovani ignorano che Johnny-boy era considerato l’astro nascente del Motorsport inglese a fine anni 80 e che la sua carriera fu pesantemente segnata da un tremendo incidente nelle categorie inferiori che lo fece debuttare in F1 nel 1989 ancora claudicante e lo lasciò a vita con una gamba più corta dell’altra

THE 1995 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 31ST

(FOTO DA FORMULAPASSION)

Il Kaiser centra la vittoria che l’esplosione del V8 Cossie gli negò l’anno prima. Al traguardo precede Hill ed uno straordinario Berger che rimonta dal fondo della griglia fino al podio

THE 1995 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 13TH

(FOTO DA RACEFANS.NET)

La Ferrari annuncia il Kaiser per il 1996 e gli anni seguenti e lui, magicamente, finisce fuori dai punti in gara. Doppietta d’ordinanza Williams ed altro terzo posto per Berger

THE 1995 BELGIAN GRAND PRIX: SPA, AUGUST THE 27TH

(FOTO DA MOTORSPORT IMAGES)

Il tempo di tornare nella “sua” Spa ed il Kaiser fa vedere al mondo chi è il migliore. Famosissimo il suo stint di gara su slick e pista bagnata nel quale sopravanza Hill su gomme rain. Il tutto partendo sedicesimo per una qualifica infelice. Il Re di Spa è morto, viva il nuovo Re

THE 1995 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 10TH

(FOTO DA FORMULAPASSION)

Due Ferrari in testa con mezzo giro di vantaggio sul terzo. La prima perde una telecamera che colpisce la seconda costringendola al ritiro. Poi ha un cedimento meccanico su un particolare di quint’ordine che le costa la vittoria. A noi Rossi son capitate pure domeniche così nel nostro ventennio nero eh

THE 1995 PORTUGUESE GRAND PRIX: ESTORIL, SEPT. THE 24TH

(FOTO DA LAT IMAGES)

Prima vittoria di DC in carriera in una gara nella quale la Williams si mostra superiore alla Benetton ma il Kaiser riesce comunque a sopravanzare Hill grazie ad un caparbio sorpasso al nuovo hairpin. Tristissimo team order di Todt ad Alesi di un’inutilità imbarazzante che comunque scatenerà l’ira funesta del franco-siciliano come descritto nella prefazione

THE 1995 EUROPEAN GRAND PRIX: NURBURGRING, OCT. THE 1ST

(FOTO DA LAT IMAGES)

Peccato, Jean. In una gara corsa in condizioni bagnate prima, miste poi ed asciutte alla fine il nostro Alesi finisce le gomme a 2 giri dalla fine subendo la rimonta del Kaiser che lo priva di quello che sarebbe stato un successo leggendario. Peccato!

THE 1995 PACIFIC GRAND PRIX: AIDA, OCTOBER THE 22ND

Aida, Japan, 20th – 22nd October 1995, RD15.
3rd placed Damon Hill on the podium with winner Michael Schumacher and a soaked Flavio Briatore of Benetton. Portrait. Podium.
Photo: LAT Photographic/Williams F1. Ref: 1995williams29

Vivaddio dopo questa la F1 chiuse con Aida. Doppio trionfo Benetton col WDC ed i WCC messi in bacheca matematicamente con due gare d’anticipo

THE 1995 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 29TH

(FOTO DA MOTORSPORT IMAGES)

Nono ed ultimo successo stagionale del Kaiser in una gara che vede il nostro Jean come protagonista assoluto. Finiremo per annoverarla come l’ennesima anzi l’ultima grande occasione persa ma tant’è, poche cose hanno emozionato quanto vederlo correre in Rosso!

THE 1995 AUSTRALIAN GRAND PRIX: ADELAIDE, NOV. THE 12TH

(FOTO DA YOUTUBE)

Nella foto qua sopra Hakkinen è in stato di incoscienza (!!!!) dopo il suo incidente. Verrà tenuto in coma farmacologico per giorni prima di procedere con la terapia necessaria. Il suo ritorno nel 1996 avrà un che di miracoloso ed il bis mondiale 1998/1999 sarà un vero e proprio inno alla vita da parte di un Pilota senza macchia e senza paura. La gara si svolge in un clima da ultimo giorno di scuola con gli alunni ad ingozzarsi di Girelle Motta e Fanta anzichè seguire le lezioni. Il Kaiser e Jean si agganciano all’hairpin e si mandano a cagare dopo il ritiro. DC la tuona contro l’ingresso del box all’entrata del suo pit in gara facendo una coglionata peggiore di quella di Monza quando si girò nel giro di ricognizione. Vince Hill, che sa già di un nuovo compagno di squadra in arrivo per il 1996. Si chiama Jacques, ed il suo cognome per noi Rossi significa Leggenda

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA MOTORSPORT IMAGES)