ATTENTI A QUEI DUE – SBK MISANO POST GP

Michael Rinaldi e Toprak Razgatioglu si prendono tutto nel Round di Misano Adriatico.

Tutto. Si son preso tutto, lasciando le briciole al Cannibale che questa volta deve accontentarsi del 3° posto in tutte le manche. Rinaldi vince gara1 e Superpole Race mentre Toprak vince gara 2.

Il Pilota Ducati impartisce una dura lezione al più blasonato Redding. Il Campione nazionale Britannico prende un cospicua paga dal compagno di Team in tutte le gare, finendo sempre al 4° posto e vedendo la vetta del Mondiale sempre più lontana.

In casa Ducati restano sempre più dubbi, alla ricerca di un cavallo di razza mai trovato dal post-Bautista. Perchè se è vero che Rinaldi ha dominato il weekend è anche vero che il Pilota di punta ha deluso le aspettative. Oltre al fatto che Rinaldi giocava in casa. Personalmente mi ha ricordato quelle wild card giapponesi sui circuiti giapponesi, quindi prima di sbilanciarmi, dicendo “Ducati ha trovato un Pilota da Mondiale” vorrei vederlo a Donington 🇬🇧…

Chi non mi ha sorpreso è stato il turco Razgatioglu. Per lui quinto podio consecutivo ed una costanza da top Rider Mondiale. Il vero rivale al Titolo è assolutamente lui ed ha i numeri giusti per tentare l’assalto.

Nota di merito per Rinaldi è stata quella di aver messo in “crisi” Rea. Probabilmente neanche il nordirlandese credeva nelle potenzialità di Rinaldi e stava per lasciare Gara 1 con uno “zero”…

Che dire del Campione del Mondo? Jonnhy Rea ha senz’altro preso la “paga” e se in gara 1 aveva salvato “capra e cavoli” grazie ad un miracolo, se n’è visto bene dal rischiare nelle altre due gare. L’impressione è che il 3° posto fosse il massimo risultato ottenibile questo weekend, quindi ben 39 (16+7+16) punti guadagnati direi… Certo rispetto a Razgatioglu, che ne ha totalizzati 54 (20+9+25), ne ha perso 15. Rispetto a Redding però ne ha guadagnati altri 7. Weekend con bicchiere mezzo pieno, se quando è in crisi fa podio…

La vera sorpresa del weekend però è stata Axel Bassani. Il Pilota 20enne veneto di Feltre, in sella alla V4R del Team Motocorsa, chiude con due splendide P7 (gara 1 e 2) ed una P6 (Superpole Race). In classifica generale si tiene dietro gente come Haslam e Mahias… Non due qualsiasi…

Ottimo weekend anche per il Andrea Locatelli che chiude in Top10 tutte le gare (Tutte in P9) consolidando il 10° posto in generale davanti a Bautista.

Chi delude tantissimo è Chaz Davies. Dopo un buon inizio di Mondiale vanifica tutto con tre “zeri” in altrettante gare a Misano. Weekend da dimenticare per lui come per Tito Rabat e Jonas Folger.

Classifica Mondiale

Prossimo round sul mitico circuito di Donington Park, il 4-5 luglio, dove nel 2020 non si gareggiò causa pandemia mentre nel 2019 Jonnhy Rea mise a segno una tripletta che annientò definitivamente Alvaro Bautista e la Ducati.

Siete avvisati….

 

✍️ Francky

 

(Immagini utilizzate tratte dal sito WorldSBK.com)

ANA CARRASCO – LA SHIELDMAIDEN È TORNATA

Ana Carrasco post-intervento. Tratta dal profilo Twitter https://twitter.com/AnaCarrasco_22?s=09

Una “Shieldmaiden”, nella mitologia Norrena, è una donna che ha scelto di scendere sul campo di battaglia e lottare fianco a fianco con i guerrieri “Uomini”. Una virtù per pochi. Pochi infatti sono gli “Uomini” in grado di tenere testa ad una di loro…

Le storie antiche mi hanno sempre affascinato, specialmente se riportate al giorno d’oggi in piccoli avvenimenti quotidiani.

Ana Carrasco quel maledetto settembre dello scorso anno in seguito ad un terribile incidente, durante dei test all’Estoril, ha riportato una duplice frattura alle vertebre D4 e D6. Un infortunio che poteva tramortire un qualsiasi guerriero ma non una Shieldmaiden.

Recupero in palestra post infortunio. Immagine di Ana Carrasco

Si è rimessa subito a lavoro, ha promesso che sarebbe tornata e lo ha fatto. Son servite quattro gare per ritornare al Top ed oggi, nella gara 2 a Misano Adriatico ha messo in campo tutte le qualità, umane e motociclistiche, che le permisero di diventare la prima donna Campione del Mondo (2018).

È stato un recupero lungo, difficile e sofferto. Lavoro, sudore e sofferenza dal fisioterapista ed  in palestra.

https://twitter.com/AnaCarrasco_22/status/1323971307973861377?s=19

Il tutto per essere pronta per il Mondiale 2021.

Ultimo giro del GP di Misano, gara 2.

All’ingresso della Quercia era in 7^ posizione, ha interpretato benissimo il Tramonto tanto da ritrovarsi nella traiettoria ideale per attaccare il Curvone, lì dove serve cuore. Lei ha tirato fuori anche delle palle allucinanti da fare vergognare chiunque la in mezzo e si è ritrovata in prima posizione. Both-Amos ha dovuto forzare per arrivare in testa al Carro ma è scivolato all’ultima curva, la Misano 2. Sentiva il fiato della shieldmaiden sul collo.

Ana Carrasco vince il GP d’Italia a Misano Adriatico

Qui l’ultimo giro👇 https://www.worldsbk.com/it/videos/2021/2021%20WorldSSP300%20Misano%20Last%20lap%20clip

Ana Carrasco torna alla vittoria regalandoci un emozione unica e ricordandoci una frase che troppo spesso diamo per scontato…

“Impossible is nothing”.

Grazie Shieldmaiden, la tua è una storia bellissima da raccontare alle nostre bambine❤️

✍️ Francky

 

 

(Immagine di copertina WorldSBK.com)

 

TOURIST TROPHY: 2022 CAMBIA TUTTO

IL TOURIST TROPHY CAMBIA VOLTO. FINALMENTE IN TV LIVE STREAMING.

Con ieri sono due anni. Due anni che la gara Motociclistica più importante della galassia non si corre. Personalmente ne sento la mancanza.

La mancanza di rimanere incollato a Radio Manx TT a seguire i live della gara. Si perché il TT era bello anche per quello, niente copertura TV in diretta bensì collegamento radio. Un “Old school” da sballo.

Queste le date del prossimo TT  che si correrà a Giugno del 2022👇

Bene Signore e Signori, la novità più importante è di quelle che cambieranno il volto dei Motociclisti più forti del Mondo, la copertura televisiva in live streaming delle prove e delle gare del IOMTT.

È una delle più grandi rivoluzioni della corsa sull’Isola, certo per i più romantici suonerà strano ma il cambiamento è epocale. 

Non avremo più la gara delle moto elettriche (finalmente) ed avremo un nuovo regolamento per la Supertwins, con la cilindrata che sale fino a 700cc aprendo la strada all’Aprilia RS660 (Sulla quale vedremo il nostro Stefano Bonetti che lascia PaTon per la casa di Noale) ed alla nuova Yamaha R7.

Per i Riders che andranno in pellegrinaggio sull’Isola, è stato creato il TT Fan Park , un parco a tema per fare diventare i giorni di “riposo” un vero e proprio incontro ravvicinato con gli Eroi del TT.

Musica dal vivo, sessioni di autografi. Nel percorso del Parco sono incluse anche le famose premiazioni del TT. 

Sarà un’attesa lunga meno di 365 giorni, il countdown è appena iniziato.

VIVA IL MOTOCICLISMO. VIVA LE CORSE SU STRADA.

LUNGA VITA AL TOURIST TROPHY🇮🇲

 

 

✍️ Francky

WORLD SBK 2021 – ROUND DI MISANO

Terzo appuntamento del mondiale SBK 2021 in quel di Misano per il il Round del Made in Italy.

Piacerebbe scrivere che si arriva con il mondiale piloti sul filo dei punti, con due e più piloti a giocarsela e bla bla bla ma la realtà è ben diversa.

Rea e Kawasaki hanno imposto fin da subito la propria tirannia, gentilmente aiutati dai black out dei suoi più diretti avversari, in particolare Ducati e Redding.

immagine da motociclismonline.it

La differenza tra i due è già di 38 punti dopo due round, un pò troppo per sperare di essere dei validi competitor, a maggior ragione del fatto che il cannibale inglese non sbaglia praticamente mai e anche quando provano (involontariamente) a mandarlo in terra riesce comunque a salvarsi.

Il problema è duplice: un binomio “verde” inossidabile e costante e una Ducati che poche volte riesce a trovare la formula magica per copiare le prestazioni della verdona giapponese.

E’ tutto il pacchetto che non regge il confronto. Quello di Kobe viene da anni di rodaggio e di costanti affinamenti e con una reale volontà di investire per vincere, mentre l’altro ha sì una moto formidabile ma mai completamente sgrezzata e affinata, su cui si sono avvicendati tanti piloti e senza una guida forte e decisa che voglia farla salire di livello.

Si spera solo che Redding abbia imparato ad accontentarsi quando in gara rischia troppo per tenere la coda di Rea. Un podio o un piazzamento non fanno morale ma sono sempre meglio di uno zero e ti fanno rimanere attaccato in classifica.

immagine da moto.it

Nel 2020 non si è corso a Misano ed è difficile capire cosa aspettarsi.

Per Ducati è un pò la gara di casa ma il risultato finale dipenderà molto da quale alchimia salterà fuori tra moto/pilota e pista già dalla prove libere del venerdì.

Possiamo tranquillamente assumere che Rea e Kawasaki saranno in cima alla lista dei tempi fin da subito mentre, oltre a Ducati, sarà interessante capire se la Yamaha vista ad Aragon possa replicare le sue prestazioni sul circuito romagnolo.

immagine da smanettoni.net

Razgatlioglu, ora il più diretto inseguitore di Rea, sembra essere tornato quello dei tempi migliori e anche Gerloff è sempre più veloce anche se tende a “stendersi” troppo e a portare qualche malcapitato con sè.

Possibile sorpresa la BMW del duo Sykes/Van der Mark, in ripresa ad Aragon e in costante crescita.

A Sykes la pista piace parecchio, potrebbe dare fastidio soprattutto in prova mentre per la gara le quotazioni scendono parecchio.

immagine da bmwmcverona.it

Crisi nera invece per Honda… Bautista ha chiaramente fatto capire che sono in difficoltà e non ci sono “miracoli” all’orizzonte. Un bello smacco per i giapponesi che vedono i loro diretti concorrenti connazionali suonargliele senza se e senza ma.

Come sempre l’augurio è quello di vedere più piloti lottare per superpole e gara, magari con vincitori diversi e tanti piloti diversi a podio. Ce lo auguriamo noi da casa e i 5000 fortunati ammessi a seguire il round dal vivo.

Quest’ultimo aspetto un altro piccolo passo verso una auspicata “normalità”. Aspetto che anche il cannibale lavorerà per ottenere: essere ancora davanti a tutti, ancora una volta.

*immagine in evidenza da meetingecongressi.com

Rocco Alessandro

VALENTINO ROSSI: ESSERE APOLLO, DIVENTARE ICARO.

“Signori a me piace correre in Moto, non ne ho più per stare nella Top10. Non è colpa della gomma o della moto, il problema è il mio che non sono abbastanza veloce. La MotoGP non è più come 10 anni fa, quando le moto “buone” erano soltanto 5/6. Da qualche anno a questa parte tutte le moto vanno forte ed il Gap di è assottigliato talmente tanto che soltanto il Pilota fa la differenza. Io ho 42 anni e sto esprimendo il mio miglior Motociclismo ma purtroppo non serve per esser competitivo in questa MotoGP. Chi mi sta vicino, negli ultimi anni, mi ha spronato ad andare avanti ma ha sbagliato e non mi sono reso conto di quanto accadeva intorno a me.”

Nel mio immaginario, vedo Valentino in conferenza stampa in quel di Misano, annunciare finalmente ritiro dalle corse. Certo un po’ in ritardo ma… Non è mai troppo tardi.  Ed invece?!

Ed invece Valentino ha giocato d’astuzia e mi ha anticipato, annuncio a Spielberg (in occasione 25 anni dal primo podio nel 1996) con queste parole👇

"Ciao a tutti. Come ho detto nel corso della stagione prendo la decisione legato al mio futuro. Mi ero dato un tempo che poteva essere la prima parte del campionato e ho deciso di ritirarmi alla fine dell'anno. Sarà l'ultima mezza stagione da pilota di MotoGP. Mi dispiace un sacco, perché avrei voluto correre per altri 25 anni, ma non è possibile". "E' un momento difficile, molto triste, perché è difficile dire che l'anno prossimo non correrò in moto. Ho fatto questo per più o meno 30 anni e il prossimo anno la mia vita cambierà da un certo punto di vista. E' stato un percorso lunghissimo, divertente e bellissimo. Sono 25-26 anni nel Mondiale. E' stato grandioso. Ho avuto momenti indimenticabili con i miei team, con i ragazzi che sono stati con me. Non ho molto altro da dire".

https://twitter.com/MotoGP/status/1401097450161512455?s=19

Le immagini del GP di Catalunya, durante le FP3, con Valentino che riesce ad entrare in Q2 a discapito di Jack Miller, sono paradossali. Il suo box esulta per una Q2. Li ho capito più di ogni altro risultato cronometrico, che Valentino Rossi ha finito la benzina.

Stiamo parlando di uno dei Piloti che ha fatto la storia della nascente MotoGP, di un Pilota che a Phillip Island 2003 vinceva nonostante una penalità. Di un Pilota che a Welkom sale sulla M1 e vince all’esordio. Del Pilota che ha rimesso a posto un certo Casey Stoner dopo aver provato le gomme con le quali Casey aveva dominato il 2007 (Bridgestone). Del Pilota che, con costanza ed intelligenza, è riuscito a giocarsi un Mondiale MotoGP a 36 anni….

Questo non è Valentino Rossi, dal 2017 non è più lui. È un Pilota normale come tanti altri, con un netto calo di prestazioni dal 2018 in poi. Il canto del cigno ad Assen 2017, con le belle gare di Rio Hondo ed Austin 2018 ed il capolavoro di Sepang dando lezioni di guida sul bagnato (Nonostante la caduta) sotto il diluvio, sarebbero state un bel biglietto d’addio.

Il 2019, il 2020 e adesso sono impietosi. Un Pilota alla stregua di Xavier Simeon, un Pilota che ogni turno di libere deve farsi tirare per fare il tempo. Basta leggere le analisi delle FP (sul sito MotoGP sono gratis) per capire che non va più.

In particolar modo dallo stop post-covid 2020 è letteralmente crollato.  Non riesce neanche a rimanere nella Top10, ne in prova ne in gara. Gli unici Piloti che si tiene dietro sono il fratello (rookie), Savadori (rookie), Lecuona ed Alex Marquez…

In queste parole non c’è nessuna mancanza di rispetto verso il Campione che è stato, verso l’audacia nel provarci a tutti i costi ben sapendo di potersi tranquillamente pagare un posto nella Top class. 

Il tempo non è scaduto… Di più. E la barzelletta che “lui si diverte, quindi può correre fino a 50 anni” non regge. Se vuoi divertirti vai a correre il Motoestate, vai al festival di Goodwood o le cronoscalate… Non il Campionato del Mondo prototipi, che hai contribuito ha rendere più grande e più bello.

Potevi ritirarti da Apollo, hai scelto di farlo Icaro.