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WSBK 2021 – ROUND DELLA CATALOGNA

Non bastassero i “trielli” di gare a cui ha abituato la F1 di recente, ovvero tre appuntamenti concentrati in tre weekend consecutivi, anche la SBK prende (malamente) esempio e propone a partire da questo venerdì il primo di tre round che con tutta probabilità saranno decisivi nell’assegnazione del titolo piloti.

Si parte col round di Catalogna sul circuito del Montmelò che tutti gli appassionati conoscono bene e su cui ormai si conoscono vita morte e miracoli.

Si arriva in Spagna con Razgatlioglu in vantaggio di sette punti su Rea e con qualche tensione tra i rispettivi team che preannunciano un weekend piuttosto “caldo”.

immagine da insella.it

E sì perchè la penalità fuori tempo massimo affibbiata al turco nella superpole race ha regalato la vittoria a Rea e ha accorciato il suo distacco in classifica di ben 6 punti, mica bruscolini in un confronto così serrato.

Penalità che, sebbene corretta a termini di regolamento, è sembrata esageratamente sproporzionata rispetto al presunto vantaggio di cui avrebbe goduto Razgatlioglu nel pizzicare la zona verde.

Insomma più uno sgarbo da parte del team ufficiale Kawasaki piuttosto che una legittima rimostranza per un evidente svantaggio subito in pista.

immagine da gpone.com

Ma tantè, non si torna indietro e il tutto non fa altro che far lievitare l’attesa per l’ennesimo duello sul circuito spagnolo. Pista ostica, con un degrado gomme molto accentuato e che proprio per questo motivo ci spinge a dare come favorito Rea sull’alfiere Yamaha in virtù di una guida più pulita e di una maggiore esperienza nel gestire questo aspetto.

Ma Razgatlioglu ormai sembra aver trovato il bandolo della matassa su ogni circuito e la sua abilità nelle frenate potrebbe essere un’arma in più in caso di una lotta fino all’ultimo giro.

Di sicuro entrambi non potranno sbagliare nulla, ogni passo falso potrebbe essere fatale per la conquista del titolo e le chance per recuperare sono sempre meno.

Considerando lo stato di forma e recenti risultati,i rispettivi compagni di squadra Lowes e Locatelli (con quest’ultimo che si fa preferire essendo all’esordio nella categoria) potrebbero essere una variabile importante nel fragile equilibrio tra i due in testa al campionato.

Uno che invece potrebbe non essere in questo pacchetto di mischia è Redding che ha già ampiamente messo le mani avanti, temendo la grande usura degli pneumatici e il fatto che non è proprio una pista in cima alle sue preferenze.

immagine da motorinews24.com

Insomma, almeno sulla carta si prospetta un weekend tribolato per i ducatisti, con Rinaldi che deve ancora compiutamente terminare la sua traversata nel deserto fatta di prestazioni francamante insufficienti.

E BMW e Honda? Se per i giapponesi, che vedranno partire Bautista a fine stagione, si aspetta solo la fine del campionato per cercare di risolvere definitivamente i problemi della CBR-RR, diverso è il discorso per la casa di Monaco di Baviera, ancora nel limbo dei “vorrei ma non posso”, a metà strada tra la gloria e la disfatta.

La storia di questo mondiale recita che il loro ultimo podio risale al round di Gran Bretagna, un pò poco per chi ambisce ai vertici della categoria e le caratteristiche del Montmelò potrebbero non sposarsi con quelle della BMW M 1000.

Ma in ogni caso, con quei due là davanti a scornarsi il podio rimane un affare complicato per quasi tutti.

L’oggetto misterioso di queste finale di campionato resta Gerloff, che dopo il pessimo round di Assen e la speronata a Razgatolioglu è praticamente scomparso dalla zona nobile della classifica. Un peccato per un pilota talentuoso ma decisamente irruento che ha sicuramente accusato il colpo dovuto alle tante critiche ricevute in merito al suo stile di guida.

Dovesse uscire dalla buca nella quale si è messo potrebbe essere anche lui un fattore nella lotta al titolo.

*immagine in evidenza da moto.it

Rocco Alessandro