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F1 2020 – GP DELL’EIFEL

Della serie “c’eravamo tanti amati”,  la F1 rimette le ruote su un circuito che era tappa fissa a cavallo degli anni 90 e 2000, il “nuovo Nurburgring”.

Circuito assolutamente nuovo per l’era ibrida della F1 anche se, curiosamente l’ultimo ad essere partito in pole è stato Hamilton nel 2013, l’ultimo giro veloce in gara di Alonso e l’ultimo a vincere un Vettel ancora “bibitaro”. Tutta gente che nel 2021 si ritroverà in griglia, cosa difficilmente immaginabile nel 2013.

immagine da formulapassion.it

La stretta attualità ci porta inevitabilmente a parlare dell’abbandono (fuga?) di Honda dalla F1 a partire dal 2022. Di sicuro i giapponesi si immaginavano un altra “history” rispetto a quella strombazzata a colpi di hashtag in un 2015 che sembra lontano anni luce nonostante siano passati solo cinque anni.

Di sicuro è un colpo che sarà complicato ammortizzare da un mondo che, alle prese con il caos Covid, una ridicolmente costosa complessità tecnologica che spaventa nuovi competitor e la “noia” dovuta al dominio Mercedes, sta ancora aspettando una vera occasione di rilancio.

I giapponesi, tenendo fede alla loro pragmaticità, si sono fatti due conti in tasca e considerando, con tutta probabilità, l’impossibilità a breve di raggiungere il livello competitivo della PU Mercedes e di conseguenza la possibilità di vincere il mondiale, hanno preferito fare i bagagli dietro il paravento della crisi Covid e della riconversione “green” delle loro fabbriche.

immagine da gpblog.com

Chi è rimasta col cerino in mano è stata Red Bull che adesso deve cercarsi un altro fornitore di PU, a meno di volersela costruire in casa. Fornitore che al momento non potrebbe che essere la tanto (all’epoca) vituperata Renault, trattata a pesci in faccia e ora vista come àncora di salvezza. Qualcuno direbbe che in Red Bull hanno un brutto “karma”…

Una Renault che si trova forse nel momento migliore della propria era ibrida sia in pista che dal punto di vista politico e che ne approfitta per chiedere l’anticipo della revisione dei regolamenti delle PU, previsto per il 2025, proprio a causa dell’abbandono di Honda.

In effetti, con solo tre motoristi nel 2022, si fa strada il pensiero che il futuro sportivo della F1 possa essere incerto e che la situazione non possa che peggiorare a meno di apportare dei cambiamenti. Per Domenicali la strada comincia in salita, anche se viene da pensare che la sua nomina a CEO Liberty Media sia stata causata proprio dal “sayonara” dei giapponesi di Minato.

Il domino dell’abbandono Honda sta facendo vacillare un sacco di tessere tra cui quella di Max Verstappen, che si ritrova nel 2021 a combattere una battaglia già persa data la continuità dei regolamenti tecnici e il congelamento dello sviluppo di larga parte della monoposto e dal 2022 in un team che sarà costretto a tornare alle PU Renault. Dati i chiari di luna attuali tutto ciò vuol dire che il 33 dovrà ulteriormente rimandare i sogni di gloria, a meno che Newey&Co non sfornino una monoposto che è capace di vincere senza la PU migliore….oppure che l’olandese faccia i bagagli per trasferirsi a Brackley.

Meanwhile gli anglo-tedeschi avanzano al piccolo trotto verso un gran premio che possono considerare di casa. Il confronto in pista è così impietoso per gli altri che gli unici motivi di “tensione” sono il rinnovo del contratto di Hamilton e la sua “sindrome calimero”.

Dall’alto degli ormai sette titoli, l’inglese ha alzato la posta fino a 44 milioni per tre anni fino al 2023 ma il gran capo Kallenius non sembra volerlo accontentare. Forse il primo segnale che Hamilton non è più visto come indispensabile per vincere.

immagine da silverarrows,net

Un Hamilton che, per sua stessa ammissione, è tornato a studiare il regolamento per evitare altre penalità come quelle ricevute a Sochi. A mente fredda il campione inglese ha ritenuto più opportuno mettere da parte ipotesi “complottistiche ” ai suoi danni e concentrarsi per rintuzzare il ritorno ( si fa per dire) di uno sboccato Bottas. I finlandesi devono avere un debole per i team radio un pò ad “estro”…

Dal punto di vista “tecnico”, si è corso così tanti anni fa al nurburgring che per i team sarà un pò come affrontare un tracciato mai visto prima. Tracciato da medio carico in cui la più grossa incognita sarà il clima e le temperature basse che probabilmente accompagneranno l’azione in pista. Le gomme scelte da Pirelli sono le C2/C3/C4, data la pista poco impegnativa per le gomme.

Non sarebbe una sorpresa trovare la pioggia, fattore che chi seguirà da casa spera ardentemente al fino da rendere meno scontata la vittoria di una delle Mercedes.

In casa Ferrari arrivano piccoli aggiornamenti per la SF1000. Nuovi barge board e una sospensione posteriore meglio regolata che dovrebbe aiutare a diminuire il sottosterzo cronico in accelerazione. Una buona notizia per Vettel, finora un corpo estraneo di questa monoposto, proprio per il GP di casa.

immagine da automoto.it

GP di casa speciale anche per un fresco debuttante in F1 dal cognome pesante, pesantissimo: Mick Schumacher sarà in pista nelle PL1 su Alfa Romeo al posto di Giovinazzi. Il ragazzo si avvia a vincere il campionato di F2 e ormai si fanno insistenti le voci di un suo possibile arrivo in F1 proprio in Alfa Romeo, con Raikkonen come compagno di squadra e mentore. Al di là delle feroci aspettative nei confronti del figlio di Michael, speriamo possa essere l’inizio di una fulgida carriera nel gotha del motorsport a quattro ruote.

*immagine in evidenza da siviaggia.it

Rocco Alessandro