TT Isle of Man 2018

Un’isoletta sperduta nel mare d’Irlanda, una bella giornata di sole, chiacchere e birra appoggiati ad un muretto. Poi, si sente un sibilo che diventa sempre più forte e insistente. L’attenzione viene immediatamente rapita e ci si affanna per scorgere l’arrivo di quello che si sta aspettando da tutta la mattina. Il motivo di tanta attesa si palesa e scompare in un attimo, giusto il tempo di scorgere una macchia di colore che sconvolge l’aria e fa tremare l’asfalto, inebetendo con l’assordante rombo di un motore 4 cilindri da 1000cc e più di 200 cv lanciato in sesta marcia quasi al limitatore. Tutto questo uno, due, svariate volte, così in successione da non rendersene neanche conto. Apparizioni che lasciano affascinati e sgomenti allo stesso tempo.

Questo è il motivo per cui il TT Isle of Man richiama centinaia di migliaia di appassionati delle due ruote e del motorsport su questa isoletta che ospita la “Most exhilarating race in the world” come amano chiamarla i britannici. Uno spettacolo unico al mondo, e hanno ragione!

La gara si svolge su un circuito ricavato da strade cittadine dell’isola di Man, lo Snaefell Mountain Course, della lunghezza di 37,73 miglia (60,72 km) e conta 99 edizioni dal 1907. Circuito estremamente veloce e pericoloso, media sul giro a più di 200 km/h tra marciapiedi, pali della luce, case, muretti di campagna e alberi. Tappa del motomondiale fino al 1977, quando fu ritenuta troppo pericolosa, conta tra i suoi vincitori nomi famigerati come Hailwood (14),Agostini (10), Phil Read (8), Surtees (6), Fogarty (3).

Oltre alla velocità estrema anche la morte è una presenza quasi fissa al TT, tanto da contare un totale di 257 morti dalla prima edizione, 2 solo in quella del 2018. Nonostante ciò e forse anche per questo motivo, la gara mantiene immutato il suo fascino e anzi, lo accresce di anno in anno, tanto che gli sponsor aumentano e anche il volume d’affari complessivo.

L’edizione 2018 è stata stupefacente grazie ad un eccezionale settimana di sole e caldo che ha garantito le condizioni perfette per gareggiare e che ha permesso di battere praticamente tutti i record sul giro per ogni categoria di moto in gara, con quattro protagonisti annunciati che non si sono fatti attendere: Micheal Dunlop, Dean Harrison, Peter Hickman e Micheal Rutter.

La settimana di gare prevede:

Sabato 2 Giugno: RST Superbike TT Race (6 laps) – Locate.im Sidecar TT Race 1 (3 Laps)

Lunedì 4 Giugno: Monster Energy Supersport TT Race 1 (4 Laps) – RL360º Superstock Race (4 Laps)

Mercoledì 6 Giugno: Monster Energy Supersport TT Race 2 (4 Laps)-SES TT Zero Race (1 Lap) – Bennetts Lightweight TT Race (4 Laps)

Venerdì 8 Giugno: Locate.im Sidecar TT Race 2 (3 Laps) – PokerStars Senior TT Race (6 Laps)

Partiamo dalla prima gara, la Superbike TT race su 6 giri, che si è sviluppata attorno al duello tra due piloti, Harrison (Kawasaki ZX-R10) e Dunlop (BMW 1000RR) e che, causa ritiro dovuto a noie meccaniche, ha visto prevalere Dunlop ,al 16esimo successo al TT con Conor Cummins (Honda Fireblade)e James HIllier, staccatissimi a completare il podio.

Michael Dunlop

Seconda gara, la Supersport TT race su 4 giri. Pronti via e subito Dunlop (Honda) a menare le danze con in scia Harrison (Kawasaki), Hickman (Triumph) e Hillier (Kawasaki) a seguire. Rimarrà il solo Harrison a provare a contendere la vittoria a Dunlop, invano. Con 11 secondi di margine Dunlop vince il 17esimo TT davanti ad Harrison e Hickman che quasi acciuffa il secondo posto dopo un ultimo giro monstre in cui mangia 20 secondi di distacco ai primi due. Segnatevi questo nome perché il suo TT è appena iniziato…

Terza gara la Superstock TT su 4 giri, dedicata alle moto derivate di serie con poche modifiche ammesse. Anche qui solito copione con Harrison (Kawasaki), Dunlop (BMW) e Hickman (BMW) a dettare il ritmo e a infliggere distacchi pesanti a tutti gli altri. Il resto della gara è un duello tra Hickman e Dunlop con quest’ultimo che nulla può contro il quarto giro capolavoro di Hickman che arriva ad un decimo dal record assoluto sul giro e vince il suo primo TT. Una gara vissuta a ritmi vertiginosi come raramente si è visto al TT.

 

Dean Harrison

Quarta gara in programma il 6 Giugno, la Supersport TT race 2 su 4 giri. Solito quartetto che si dà battaglia fin dalle prime fasi con Harrison a comandare. Al termine del terzo giro Dunlop si stacca dal gruppo di testa e Il margine di sicurezza di Harrison sul secondo è tanto che gli basta amministrare nell’ultimo giro per chiudere al comando davanti a Hickman e Hillier, staccati rispettivamente di 18 e 30 secondi. Seconda vittoria al TT di Harrison che entra ufficialmente nel novero di quelli che contano.

 

Michael Rutter

Quinta gara in programma la lightweight TT race su 4 giri, per moto bicilindriche fino a 650 cc. I protagonisti cambiano con Lintin, McGee e Dunlop a guidare il gruppo al termine del primo giro, con splendido quarto Stefano Bonetti, pilota italiano più competitivo degli ultimi anni. A partire dal secondo giro Dunlop su Paton prende la testa della corsa e non la lascerà più fino al traguardo, completano il podio McGee su Kawasaki e Rutter sempre su Paton. Usufruendo di un paio di ritiri nell’ultimo giro si piazza quarto Stefano Bonetti su Paton, suo miglior risultato di sempre al TT. Nota di merito per la Paton, casa motociclistica milanese, che bissa il successo del 2017 nella stessa categoria.

Il vento delle moto elettriche spira anche al TT, tanto che una nuova categoria è stata aggiunta a partire dal 2010, la TT Zero, dedicata a moto elettriche che si sfidano su un unico giro. Categoria le cui medie sul giro si alzano di anno in anno tanto da arrivare alla ragguardevole media di 121.824, siglata da Micheal Rutter su Mugen, seguito da Daley Mathison su moto sviluppata dall’università di Nottingham, a 119.294 mph di media.

E dulcis in fundo, la regina delle categorie del TT, la gara più importante che chiude il programma, la Senior TT su 6 giri. E’ stata la gara più bella degli ultimi anni grazie ad un duello sul filo dei secondi tra Harrison e Hickman. Il primo giro si chiude con il dinamico duo Harrison/Hickman separati da un secondo e mezzo con Dunlop a seguire più staccato. Secondo giro con i primi due che dopo quasi 17 minuti hanno una differenza sul giro di…4 millesimi!! Terzo giro e quarto giro in altalena con Harrison che prima si vede aumentare e poi ridurre il vantaggio su Hickman a 1,4 secondi di distacco dopo 1h e 8 min di gara alla media di 131mph/h!!!! Nel quinto giro i due continuano a scornarsi sul filo dei decimi di secondo con Harrison che è più veloce di soli 5 decimi portando il vantaggio su Hickman ad un secondo e nove decimi all’inizio del sesto e ultimo giro. Giro che si rivelerà epico: Harrison allunga di qualche secondo nei primi tre settori del Mountain Course e sembra avere la vittoria in pugno ma Hickman nei restanti tre gli mangia tutto il vantaggio, inanellando parziali record e chiudendo con due secondi e un decimo di vantaggio su Harrison, entrambi sotto il record sul giro e con Hickman a segnare un mostruoso 16.42.778 a 135.452 mph/h! Il tutto condito con un record della corsa abbassato di 48 secondi…

Peter Hickman

Nelle gare riservate ai sidecar podio fotocopia nelle manifestazioni previste, con i fratelli Birchall a fare doppietta davanti a Holden/Cain e Reeves/Wilkes.

Un edizione del TT davvero da ricordare in cui Dunlop si è issato al terzo posto nella classifica dei più vincenti di sempre, dietro solo allo zio Joey Dunlop, “The King of the mountain” con 26 successi e John McGuinnes con 23 successi, quest’anno solo a far presenza a causa di un brutto incidente alla North West 200 del 2017 causa acceleratore bloccato della sua Honda. Hickman e Harrison si fanno definitivamente notare agli occhi del grande pubblico, rispettivamente con due e una vittoria, ottimi piazzamenti e una serie di record sul giro destinati a durare.

Menzione d’onore per Ian Hutchinson,15 volte vincitore al TT e con record di 5 vittorie al TT 2010, presente ma ancora convalescente a causa dell’incidente subito all’edizione 2017 che gli ha procurato un femore rotto. A causa di questo brutto incidente ha perso 4 cm di osso che è stato recuperato fratturandogli chirurgicamente la tibia della gamba sinistra e allungandola con un distanziatore fissato esternamente. Ha dichiarato che correrà al TT finchè non sentirà più la magia che prova nel correre questa corsa. Non giudicate…questo è il TT Isle of Man.

Alessandro Rocco