Archivi tag: Razgatioglu

BOTTE DA ORBI – IL MONDIALE SBK SI INFIAMMA

Il Round di Assen ci ha regalato l’ennesima puntata della ormai “celeberrima” rivalità tra Jonnhy Rea e Toprak Razgatioglu. Il Pilota Kawasaki vince sia gara 1 che la SP Race, mentre in gara 2 ad avere la meglio sono Bautista e la Ducati, grazie alla carambola innescata dallo scontro tra Rea e Toprak.

Incidente di gara, come dico sempre (grazie al caro Jack Miller) “It’s racing baby” però fatemi dire una cosa, Jonnhy avrebbe potuto prestare un pelino di attenzione in più ed avrebbe vinto tranquillamente anche gara 2, perché ad Assen non ha rivali e lo ha dimostrato portando a spasso ed a scuola sia il Campione del Mondo che l’ex MotoGP…

La cosa bella di questa Superbike? Qui il Pilota conta davvero tanto, molto più di gomme e moto. La Superbike sembra aver davvero imboccato la strada giusta, e quei tre la davanti ne sono la conferma. Bautista, Razgatioglu e Rea fanno una differenza abissale sul gruppo, a differenza dei cugini della MotoGP dove non si capisce più nulla…

Lo strike di curva 1 tra Toprak e Rea. Immagine worldsbk.com

I rispettivi compagni di team fanno quel che possono, Alex Lowes dovrebbe prenotare un viaggio a Lourdes mentre Rinaldi e Locatelli sono le ombre di Bautista e Toprak… Nell’ultima gara si è rivisto finalmente anche Scott Redding e la sua BMW. Dati per dispersi si sono ripresi portando a casa un 5° posto. Il lavoro da fare è davvero tanto, perché Loris Baz sembra molto più a suo agio sulla S1000RR. Il Pilota francese ha condotto un ottima gara 1 ed è attualmente alle spalle di Bassani nella classifica degli indipendenti.

La vera sorpresa, che sorpresa non è, il buon Iker Lecuona che già alla seconda gara in carriera regala un fantastico podio alla Fireblade. Esautorato troppo presto dalla MotoGP, lo spagnolo è salito sul podio anche grazie allo strike tra Rea e Toprak ma per tutto il weekend ha mostrato sprazzi di gran classe su una moto nettamente inferiore alle rivali. Resta da valutare la reale intenzione di HRC nel voler tornare protagonista nel WSBK…

Axel Bassani dopo due gare è il Pilota indipendente più in forma, davanti a Baz e Gerloff. Proprio l’americano della Yamaha è la grande delusione di queste prime gare in SBK, l’attesa per lui era molto alta ed invece ha racimolato meno della metà dei punti di Andrea Locatelli.

In classifica Mondiale Bautista, con 109 punti, allunga a + 18 su Rea a 91 punti complice la carambola in gara 2. Toprak a 64 è terzo già staccato di 45 punti. La sensazione è che quest’anno la Yamaha abbia nettamente un vantaggio in meno rispetto allo scorso anno, sia su Kawasaki che ha migliorato il setup elettronico sui giri motore e sia sulla Ducati che ha ritrovato un Pilota molto competitivo, vuoi per il talento (non ne mancava a Scott assolutamente) vuoi per la stazza fisica (tanti kg in meno…).

TOP5 del Mondiale dopo 2 round.

Prossimo appuntamento il 21 maggio sul Circuito portoghese dell’Estoril, dove lo scorso anno trionfò Redding in gara 1 e Jonnhy Rea nella Superpole ed in gara 2.

 

P.S. Probabilmente stiamo vivendo una delle rivalità più vere della storia del Motociclismo, e riusciamo a goderci tutto proprio perché non c’è nessuna narrazione faziosa in mezzo a quei due. Rea e Razgatioglu non sono amici, dall’episodio della 8 ore di Suzuka 2019 sono rimasti strascichi enormi ed entrambi l’hanno voluto ricordare domenica scorsa. Toprak e Kenan Sofouglu (il suo manager) hanno dichiarato guerra all’entourage di Jonnhy. Soprattutto lo scorso anno in Catalunya ed a Portimao abbiamo assistito a degli scontri, per non parlare dello “scopettone” usato da Toprak per sfottere Jonnhy. I due però non si erano mai buttati in terra, ed attenzione che tra i due litiganti il terzo potrebbe godere…

TOPRAK RAZGATIOGLU WORLD CHAMPION 2021 – MANDALIKA POST GP

UNA NUOVA ERA HA INIZIO.

Non parliamo di un Pilota bensì di un movimento, quello del Motociclismo. Oggi è rinato in tutta la sua essenza. Due Piloti che si son presi a carenate sin dalla prima gara, si son stuzzicati, sorpassati, presi a colpi di ruote ed all’ultima gara lottano corpo a corpo sino ad abbracciarsi nel post Gara.

Abbraccio a fine gara tra Rea e Razgatioglu. Immagine WorldSBK.com
Questo è il Motociclismo che ci mancava, quello in cui non c’è bisogno di mettere i rivali l’uno contro l’altro (ci hanno provato) per alzare l’audience in TV perché tanto della Superbike frega soltanto al vero zoccolo duro del Motociclismo, quelli che si son svegliati alle 3.55 di stanotte per guardare Gara 1 nell’incertezza che la gara si fosse o meno disputata.

Il Mondiale SBK è un’altra cosa, è di un’altra pasta, è l’essenza delle corse su Pista ed oggi probabilmente, dopo questo epilogo grandioso lo hanno capito anche i “cugini”…

Toprak vince con merito.

C’ha provato fino alla fine, gli sarebbe bastato accontentarsi del secondo posto ed invece ha fatto il giro veloce al penultimo giro nel tentativo di andare a riprendere Rea che sembrava inarrivabile, ha reso grande questo Sport con sorpassi al limite, carenate e recuperi mostruosi. La sua M1 è stata cucita perfettamente alle capacità di frenare tardi e staccare forte di Toprak, che sia l’inizio di una nuova era?

Adesso la conferma, poi la MotoGP.

Bissare il Titolo 2021, vincendo il 2022 ed approdare nel Team Factory Yamaha 2023 è scritto nel destino di un Pilota talentuoso come Toprak. Yamaha e soprattutto Dorna devono avere il coraggio di poterlo mettere in condizione di primeggiare anche nei prototipi, non come successe a Rea, Spies e Bailyss.

Jonathan Rea vince.

Il 6 volte Campione del Mondo non esce sconfitto. Vince una gara mostruosa, si conferma un asso indiscusso ma nel Motorsport nulla è per sempre. Agostini, Doohan, Fogarty, Rossi,  Marquez hanno visto metter fine ai loro domini. È semplicemente il MOTORSPORT.

Sorpasso decisivo della vittoria. Immagine WorldSBK.com

Gara bellissima con Toprak, Jonnhy e Scott Redding protagonisti di un finale al cardiopalma. Probabilmente anzi, sicuramente il Mondiale con gli interpreti più forti dai tempi di Edwards, Bailyss e Corser. Inizio gara che vede anche uno spumeggiante Axel Bassani che lotta nel gruppo di testa “facendo incazzare”  i due contendenti al Titolo.

Il Mondiale Superbike 2021, il più bello in assoluto da almeno un decennio per chi vi scrive (Tifoso Kawasaki fino al midollo), ci ha regalato emozioni forti e si è concluso con il giusto epilogo, perché ha vinto il Pilota più forte su una moto altrettanto forte. Complimenti Toprak, l’hai meritato.

Toprak festeggia il Mondiale con il “suo” stoppie. Immagine WorldSBK.com

YAMAHA PIGLIATUTTO.

Vince il Mondiale Superbike dopo aver vinto il Mondiale MotoGP, bissando quanto accaduto nel 2009 con Valentino Rossi e Ben Spies.

 

 

✍️ Francky

 

CARENA CONTRO CARENA – POST GP WSBK ARGENTINA

Si è chiuso il round Argentino.

Si è chiuso nel migliore dei modi per gli appassionati del Motociclismo. Erano anni che non vedevamo un Mondiale così, con tre protagonisti su tre moto diverse che regalano carenate ad ogni curva, entrate al limite della correttezza ma sempre millimetriche. Avete visto qualcuno finire in terra per la bagarre tra loro tre⁉️ NO.

31 vittorie su 35 gare disputate. 13 per Razgatioglu, 11 per Rea, 7 per Redding.

Jonathan Rea esce come un pugile suonato per bene, dal turco con la R1, per 15 Round ma che riesce ha sentire la campana ed affrontare l’ultima battaglia con 30 punti di svantaggio. Weekend in salita, sempre in lotta con la Ninja ed un evidente gap in accelerazione contro la R1 e la V4. Ad Akashi dovranno tirare fuori un progetto come quello del 2011, altrimenti saranno anni di magra i prossimi. A meno che non peschino un altro Jonnhy con 10 anni in meno…

Scott Redding autore di un weekend straordinario, purtroppo getta alle ortiche Gara 1 perdendo l’anteriore in curva 1. Avrebbe lottato per la vittoria sicuramente, lascia l’amaro in bocca perché sarebbe stato tranquillamente della partita nell’ultimo Round.

Toprak Razgatioglu ha fatto quello che sa fare meglio: la parte del leone. Nonostante avesse un vantaggio considerevole grazie alle vittorie in Gara 1 e Superpole Race, si è preso a carenate con Rea e Redding senza paura. Questa è la mentalità da Campione, questo è quello che piace agli appassionati (aldilà dell’evidente rosicamento del sottoscritto nel veder la Ninja perdere). Questa è la dimostrazione che nel Motociclismo fare i calcolatori potrà anche essere produttivo ma non ti farà mai amare tanto dal pubblico…

Questo weekend ci regala la consacrazione di Axel Bassani. Il Pilota del team Motocorsa ha impressionato ancora una volta il paddock intero finendo in TOP5 in tutte le gare. Nel Mondiale adesso è 9° con 199 punti ed è a sole 14 lunghezze da Gerloff ed Alex Lowes. Considerando che è al primo anno nel Mondiale, Ducati ha una carta molto valida da giocarsi per il Team Ufficiale nei prossimi anni.

Tornano nell’oblio questo weekend le Fireblade del Team HRC. Mai competitive, mai incisive come negli ultimi round del Mondiale. La BMW orfana di Tom Sykes ha potuto contare soltanto su Van der Mark che ha portato a casa ottimi punti, ma poca roba se si pensa al potenziale della moto. Dal 2022 avranno Scott Redding nel Team Ufficiale, vediamo se riuscirà a trarre quel “surplus” che la moto ha ma che ancora non ha dimostrato.

Breve storia triste (soprattutto per me che credevo tantissimo nel suo potenziale), Tito Rabat ha cambiato moto, scendendo dalla Panigale di Barni e salendo sulla Ninja di Puccetti, ma il risultato non è cambiato. Loris Baz indie soli weekend ha totalizzato più punti (53) del buon Tito (50) in tutta la stagione.

Adesso il tema più “eccitante”.
Il Mondiale si deciderà sul nuovo tracciato di Mandalika in Indonesia. La cosa bella è che ancora non c’è la sicurezza che si corra li e qualora lo facessero sarà il 19 Novembre… in Indonesia. Magari pioverà, pure tanto e 30 punti non sono nulla…

 

Sarà un finale Thriller, il finale perfetto per un vecchio lupo come Jonathan Rea semmai si dovesse correre a Mandalika (tra un mese)…

 

✍️ Francky

 

(Immagini utilizzate tratte dal sito WorldSBK.com)

 

CHE GUERRA SIA – TOPRAK VS REA – PORTOGALLO SBK POSTGP

Il Mondiale è esploso in una rivalità a colpi di “post-vittoria”👇

https://twitter.com/WorldSBK/status/1444689810833149959?s=19

È stato un weekend che difficilmente dimenticheremo. Sarà un Campionato Mondiale Superbike che difficilmente andrà in soffitta senza lasciare strascichi, quegli strascichi che hanno fatto grande ed inimitabile questa categoria.

Sulla bellissima pista dell’autodromo dell’Algarve i due contendenti al Titolo, ormai diventati nuovamente tre, se le sono date di santa ragione non lesinando colpi di carene, entrate brutte ed al limite del consentito, cadute ed esultanze da stadio.

Caduta di Rea nel curvone, in gara 1.

Sembrava che Redding fosse fuori dal Mondiale ed invece, vuoi per le cadute di Rea (Gara1 e SP Race) e di Razgatioglu (Gara 2) e vuoi per tre secondi posti in ogni gara, guadagna 49 punti importantissimi in vista degli ultimi due Round Mondiali.

È un weekend col dramma dietro l’angolo. In gara 1 Rea perde l’anteriore nel curvone che immette nel rettilineo, incidente per fortuna senza conseguenze ma che spiana la strada alla vittoria, di forza e di cattiveria, di Toprak su Redding.

La SP Race è contraddistinta dalla pioggia, ed è qui che si consuma un’altra uscita di scena drammatica. Rea cade ancora e dice addio definitivamente al Mondiale. Per fortuna Toprak quando piove non è lo stesso Pilota che è sull’asciutto… Chiude 6° e guadagna soltanto 4 Punti. La gara veloce la vince quella vecchia volpe di Van Der Mark, che riporta la BMW sul gradino più alto del podio da Nurburgring 2013.

Scott Redding sul podio in tutte e tre le gare.

Il Mondiale sembra roba fatta, con Toprak in queste condizioni. Ed invece in gara 2 viene tradito da un pezzo della parte anteriore della moto, mentre è in piega nel curvone dove in gara 1 era caduto Rea. Cade Toprak e Jonnhy va a vincere la gara, annullando il gap che si era creato. C’è da dire che non è stato un errore di Razgatioglu ma forse gli Dei del Motorsport non gli hanno perdonato lo “sfottò” verso un altro Pilota, nell’esultanza dopo la vittoria in Gara1.

https://twitter.com/ArubaRacing/status/1444691240486936587?s=19

Un weekend da incorniciare per il reduce dal “MotoAmerica” Loris Baz che chiude tutte e tre le gare sul podio, finendo per tutto il weekend davanti all’ufficiale Rinaldi. In Ducati dovranno offrire una moto al Francese… Una moto per il Mondiale.

In netta risalita anche la Fireblade, sia di Haslam che di Bautista. La sensazione è che i tecnici HRC ed il team abbiano trovato la quadra e dal prossimo anno potrebbero tornare al Top. Ma i Piloti⁉️ Ne Bautista ne Haslam saranno confermati, si vocifera Iker Lecuona…

Il Mondiale Superbike volerà tra due settimane in Argentina, per poi concludere la sua corsa in Indonesia. Avremo ancora 6 gare, 4 lunghe e due Superpole. Con 24 punti di vantaggio Toprak non è assolutamente al sicuro, perché dietro ha un Rea che vorrà vincere tutte le gare (se lo farà sarà 7° Mondiale). E rientra nei giochi anche Scott Redding che, con 54 punti di svantaggio, può ancora dire la sua soprattutto se quei due davanti cominciano a prendersi a carenate…

Classifica Mondiale.

✍️ Francky

P.S. Le scenette in cui viene preso in giro un altro Pilota non le ho mai sopportate. Soprattutto se si rispolvera roba vecchia come lo “scopettone” di Valentino Rossi in Malesia 2004. Quindi roba già “usata”. Toprak non ha bisogno di queste “bambinate”, non ha bisogno di essere un “clown” perché regala già abbastanza spettacolo in pista ed è nei cuori degli appassionati proprio per questo suo modo di guidare.

Quelle scenette lasciamole per il circo. Questo è il Mondiale Superbike. Per Duri e Puri. 
Valentino Rossi, Malesia 2004. Immagine tratta dal sito MotoGP.com

 

(Immagini utilizzate tratte dal sito WorldSBK.com)

 

UN UOMO SOLO AL COMANDO – JEREZ WSBK POST GP

Non è stata affatto una bella giornata di Motociclismo. È stata una di quelle giornate che ti lascia un senso di vuoto dentro, al quale non ti puoi mai abituare. Il Motociclismo ed in particolare FIM e Dorna devono prendere una decisione immediata, soprattutto considerando che quest’anno ci sono stati tre incidenti mortali. Tutti e tre avvenuti nelle classi di “avviamento” delle varie competizioni, tutti e tre con le stesse modalità. Questo weekend la Signora in nero ha scelto Dean Vinales, pilota di punta del Team Vinales che corre nel Mondiale Supersport 300. Mondiale…. In vita mia non ho mai visto nessun mondiale correre con due moto (Yamaha R3 – Kawasaki Ninja 400) dalle prestazioni identiche e con un numero di partecipanti che supera le 40 unità…

Ma le nostre sono parole e considerazioni al vento che rimarranno inascoltate.

Il Motociclismo è pericolosissimo, ma è ancora più pericoloso dar vita a delle competizioni in cui le moto sono tutte uguali, sono troppe e messe in mano a ragazzini di 15 anni, che ancora dalla vita non hanno visto nulla.

Ma d’altronde se il “modus operandi” è il medesimo utilizzato in MotoGP, nella categoria Regina, in cui pericolosamente in nome dello spettacolo le moto sono quasi tutte uguali, non vedo come in futuro si possa cambiare.

Un abbraccio Dean. Come per Jason ed Hugo..

IL MONDIALEToprak Razgatioglu prende il volo e si porta a +20 su Rea. È il giusto epilogo che prende forma e che finora, analizzando bene il Mondiale, soltanto il fato avverso gli aveva negato.

Preso in pieno alla prima curva da Gerloff in Olanda, poi il guaio elettrico nel GP scorso quando era in testa il buon Toprak ha lasciato per strada almeno 40 punti. Il suo margine oggi sarebbe molto più ampio e la prima posizione in Classifica è meritatissima.

È stato più costante e più forte di Jonnhy e della sua Ninja, che al netto del restyling ottenuto quest’anno, non ha fatto quello step in più come la Yamaha R1.

Toprak a Jerez vince entrambe le manche, mentre Jonnhy chiude secondo e quinto rispettivamente. In gara due è completamente “assente” e lotta con Bassani. Solo nel finale riesce ad agguantare la TOP5. Weekend molto buono per Alvaro Bautista, che chiude ancora una volta sul podio con la Fireblade. Chiaro segnale che la moto sta arrivando, soprattutto quando il Pilota conosce a menadito la pista. Personalmente credo serva altro alla Honda…

Dolce amaro il weekend in casa Ducati. Se da una parte Scott Redding si dimostra molto solido andando a podio in entrambe le gare, non si può dire lo stesso per Michael Rinaldi, da molti considerato il “futuro” che però si stende i gara 1 ed arriva dietro il privatissimo Axel Bassani in gara 2, che si conferma ancora una volta come la vera sorpresa del Mondiale. Ottima la wild card di Loris Baz che in un solo weekend ottime la metà dei punti ottenuti da Rabat in tutta la stagione…

Fortunatamente si correranno tutti e tre i round finali. Prossimo GP a Portimao, poi in Argentina a Villicum ed ultimo atto a Mandalika in Indonesia. Il Mondiale ha preso la strada di Iwata ma con Jonnhy Rea mai dire mai…

✍️ Francky

 

P.S. Non menzionerò nell’articolo il nome di un Pilota Italiano che ha sfruttato il triste episodio della morte di un piccolo Motociclista, per avere un briciolo di visibilità e per uscire di scena con un “…e anche colpa di Marc Marquez…”. Visibilità cercata che probabilmente non ha mai avuto in carriera, ne tantomeno ha ed avrà oggi sui socials.