Archivi tag: bautista

AUSTRALIA ROSSO DUCATI – SBK ROUND 1 PHILLIP ISLAND

Dominio Rosso sull’isola di Filippo.

Domina in tutti i sensi, vince tutte le gare sia in Superbike che in Supersport con i propri Piloti di punta Bautista e Bulega. Se sul primo non avevamo dubbi, sul secondo qualcuno li nutriva eccome.

Alvaro Bautista sulla V4R.

 

Questo round Australiano ci dà un po’ di spunti interessanti. La V4R si conferma per distacco la miglior moto del Mondiale, non solo nelle mani di Bautista, visti anche i risultati di Rinaldi (sul bagnato inguardabile) ma anche di Bassani ed Oettl e con Petrucci ancora in fase di rodaggio. Soprattutto Yamaha e Kawasaki non sembrano reggere il confronto in condizioni normali di gara.

La sensazione è che il livello qualitativo si sia ulteriormente alzato in questo ultimo anno, ed alla porta si attendono gli step di Honda e di BMW. Entrambe hanno un ottima moto, ottimi Piloti con esperienza soprattutto per BMW ma faticano a trovare l’ultimo tassello decisivo.

Rea e Lowes sulla ZX10-R del team KRT, Bassani ed Oettl sulla V4R di Motocorsa Racing e Go Eleven

Nel complesso delle tre gare abbiamo visto un Bautista incisivo anche sul bagnato, cosa non da poco. Chi delude è la Kawasaki con entrambi i Piloti in condizioni di asciutto. Sul bagnato Rea regala spettacolo guidando in “old style” senza blipper. Probabilmente senza le noie al cambio avrebbe vinto gara 1, purtroppo sull’asciutto non ha potuto lottare per la vittoria ed ha lasciato per strada già punti importanti.
In casa Yamaha due podi per Razgatioglu che a Phillip Island, in questi anni, non ha mai brillato. Sarà lui l’antagonista numero 1 per Bautista.

Il turco viene steso in gara 2 da Alex Lowes, il britannico colleziona due cadute in un weekend. Il turco ha dichiarato di aver sbagliato la scelta della gomma per la gara.

Classifica Mondiale

Bautista 62, Locatelli 34, Rea 31, Rinaldi 31.

Mondiale Supersport

Nel Mondiale Supersport abbiamo assistito a due gare spettacolari, entrambe vinte da Niccolò Bulega.
La Panigale V2 dopo un anno di rodaggio ha alzato l’asticella ne Mondiale Supersport rompendo le uova nel paniere al monomarca Yamaha degli ultimi anni. Anche la Kawasaki ha fatto uno step importante con il proprio Pilota di punta Oncu.

Bulega sulla V2, Oncu sulla ZX6R e Manzi sulla R6 durante gara 2.

Chi si è distinto assolutamente sono proprio Bulega, Manzi ed Oncu. Prestazione d rilievo anche per il rookie Nicholas Spinelli che dopo il podio all’esordio in gara 1 deve abbandonare gara 2 per un problema tecnico.

Al di sotto delle aspettative la prestazione di Caricasulo e De Rosa, entrambi sulla V2 di Althea. Ci si aspettava qualcosina in più da Sofouglu, si all’esordio, ma che ha il talento per brillare già quest’anno. Sensazione è che il livello della Supersport di dia notevolmente alzato grazie all’approdo di tanto “esodati” del Mondiale prototipi (Moto2 -Moto3), vedi Bulega, Manzi, McPhee, Navarro e Schrotter.
Delude Oli Bayliss, Pilota dal cognome pesantissimo chein Australia sulla sua pista poteva fare di più.

Tuuli sulla Triumph Speed Triple RS e Mackenzie sulla CBR600, in gara 1.

Nota di imbarazzo.
La Honda ha avuto il coraggio di iscrivere ben 2 Piloti con la CBR600RR, moto dal passato clamoroso ma lontana anni luce dalle odierne. Paga quasi 20 km/h rispetto alle altre moto (280 km/h per la V2 di Bulega contro i 262 km/h della CBR di Mackenzie). Davvero inguardabile…

Classifica Mondiale

Bulega 50, Manzi 30, Schrotter 22, Spinelli 20

Appuntamento al round 2, dal 3 al 5 marzo, in Indonesia sul circuito di Mandalika.

 

Francky

 

(Foto utilizzate tratte dal sito WorldSBK.com)

 

 

MONDIALE SBK 2023 – SI RIPARTE DA PHILLIP ISLAND

Signore e Signori il Mondiale Superbike ritorna in azione dallo splendido circuito d Phillip Island, dove da domani torneranno a darsi battaglia i Campioni delle derivate di serie.

Il Campione del Mondo in carica, Alvaro Bautista che sfoggia il numero 1 sulla carena.

Siamo in piena “Golden Era” con ben quattro Campioni del Mondo della Categoria. Il Campione uscente nonché Pilota da battere Alvaro Bautista sulla Ducati V4R, il funambolico turco Toprak Razgatioglu sulla Yamaha R1M, la leggenda di Akashi Jonathan Rea sulla Kawasaki ZX10-R ed il ritorno d un eterno Tom Sykes sulla Kawasaki di Puccetti.

Il ritorno di Tom Sykes nel Mondiale Superbike in sella alla Ninja.

Il pista anche il due volte Campione del Mondo della Supersport (2021-2022) Dominique Aegerter sulla Yamaha R1M del team GYRT, che avrà come compagno di Team il Campione Mondiale Moto2 del 2021, l’Australiano Remy Gardner.

La coppia Kawasaki del 2023 non cambia.

5 i Team Ufficiali, 10 Team clienti per un totale di 23 Piloti tra i quali numerosi ex MotoGP (Lecuona, Vierge, Redding, Petrucci, Gardner e Baz) ed alcuni volti emergenti del panorama internazionale come Bradley Ray del BSB ed il nostro Axel Bassani in rampa di lancia per un Team Ufficiale nel 2024.

Danilo Petrucci in sella alla V4R del Team Barni, rientra in un Mondiale dopo un anno nel MotoAmerica.
Piloti e Squadre

Ducati

Bautista(1) e Rinaldi (21)

Kawasaki Racing Team

Rea (65) e Lowes (22)

Yamaha

Razgatioglu (54) e Locatelli (55)

Honda HRC

Lecuona (7) e Vierge (97)

BMW

Redding (45) e Van Der Mark (60)

Team Clienti

Ducati

Team Motocorsa – Bassani (47)

Barni Racing – Petrucci (9)

Go Eleven – Oettl (5)

Kawasaki

Team Puccetti – Sykes (66)

Orelac Racing – Konig (52)

Yamaha

GYRT GRT – Aegerter (77)

GYRT GRT – Gardner (87)

Motoxracing – Ray (28)

GMT94 – Baldassarri (34)

Honda

MIE Racing – Syahrin (35)

MIE Racing – Granado (51)

BMW

Bonovo Team – Baz (76)B

Bonovo Team – Gerloff (31)

La griglia del Mondiale 2023. Fonte WorldSBK
Orari del weekend 

Sabato 25 febbraio

Superpole SSP: 2:25 – 2:45

Superpole SBK: 3:10 – 3:25

Gara 1 SSP: 4:30

Gara 1 SBK: 6:00

Domenica 26 febbraio

Superpole Race SBK: 3:00

Gara 2 SSP: 4:30

Gara 2 SBK: 6:00

 

Bentornato al Mondiale Superbike ed a tutti gli appassionati, era proprio quello che ci voleva…

Francky

WSBK 2022- BAUTISTA ATTERRA IN AUSTRALIA  DA CAMPIONE DEL MONDO

E quattro. Dopo il filotto di titoli in MotoGp Alvaro Bautista si laurea Campione del Mondo Sbk e regala alla Ducati il quarto iride 2022. Manca all’appello solo il titolo Costruttori SBK che ormai è “quasi” una formalità.

 

62 punti in palio a Phillip Island con un distacco di 49 punti sulla Yamaha e sarà fatta anche per quello…

In pratica a Ducati basta un podio in una delle due gare “lunghe” per fare un en-plein mai riuscito e per rendere questo 2022 un anno davvero storico.

Bautista ha riportato a casa un titolo che mancava dai tempi del grande Troy Bayliss in Ducati. 

E’ vero, nel 2011 Checa si laureò campione del mondo Sbk ma la Ducati era quella del team Althea di Genesio Bevilacqua e, indubbiamente, non è la stessa cosa. Non c’era il team ufficiale il cui ultimo iride risale al 2009.

Fare doppietta Piloti-Costruttori ha tutto un altro sapore…..

Il pilota è la punta dell’iceberg quando si realizza un risultato importante. Il pilota è colui il quale prende gli onori sul podio, ma dietro di lui ci sono tutti i ragazzi che lavorano quotidianamente per metterlo nelle condizioni di riceverli.

Tra questi ragazzi spicca un nome su tutti ovvero il suo team manager Serafino Foti.

Ex pilota, pistaiolo vero ha avuto il pelo sullo stomaco di riportare a casa Bautista dopo quanto accaduto nel 2019, dopo un titolo lanciato nella ghiaia dallo spagnolo in una maniera che ha pochi precedenti nella storia delle corse. Eppure “Sera” ha avuto il coraggio di riprovarci convinto di riuscirci…. Ed ha avuto ragione lui.

Adesso Alvaro ha il DOVERE di ripagarlo portando a casa per lui il titolo Costruttori.

In fondo non serve che racimolare 16 fottuti punti tra quelli che Phillip Island metterà a disposizione questo weekend.

Ho già decantato tante volte la pista australiana come una delle più belle del mondo. Ducati può vincere anche qui e Alvaro (libero da pressioni di classifica generale) potrebbe fare quanto fatto dal suo “predecessore” Troy Bayliss nel 2008. L’australiano si laureò campione dopo gara 1 di Magny Cours, dopodichè vinse gara 2 e le successive due a Portimao ammutolendo tutti.

I tifosi oggi non vogliono tanto. Basterebbe un podio in Gara 1 in modo da far brindare il box già sabato e viversi le due gare domenicali con più serenità.

A Phillip Island però ci saranno in pista anche gli altri.

Primi tra tutti Toprack e Johnny Rea che con Bautista hanno condiviso la maggior parte dei podi stagionali. 

Sul turco c’è da dir poco se non che è il solito cavallo pazzo dal quale tutto si può attendere. Rea avrà il dente più avvelenato. La sua stagione non è stata al livello di quelle perfette di anni addietro e qualche errorino di troppo lo ha reso più “umano”.

Poi ci sono gli altri ancora, ovvero quelli che hanno raccolto le briciole lasciate dai tre big. Magari ci scappa la sorpresa da Rinaldi?

E’ finita anche quest’anno, quasi… Speriamo che finisca come i tifosi italiani desiderano e divertitevi seppur l’orario dell’Australia non è proprio comodo per noi europei..

Grazie Alvaro, ma soprattutto grazie Serafino.

 

TOPRAK DOPPIETTA, BAUTISTA REGGE L’URTO, REA ABDICA ANCORA. PORTUGAL WSBK

Anno 2021, fine del GP a Portimao. L’allora Pilota Factory Aruba chiude tutte e tre le gare al 2° posto, perdendo punti sia da Razgatioglu che da Rea, si ritrova a 54 punti dalla testa della classifica.

Anno 2022, la musica è cambiata… O meglio il Pilota è cambiato. Alvaro Bautista è in testa al Mondiale con ben 56 punti su Razgatioglu. Praticamente 100 punti in più rispetto a Redding.

La moto è rimasta uguale, il Pilota è nettamente più forte o nettamente più leggero? Opto per la prima, poiché Micheal Rinaldi non è un peso massimo eppure le prendeva regolarmente da Redding. La differenza la fa tutta il Campione del Mondo 250…

In tutta onestà trovo ridicole le “scusanti” di Rea e Razgatioglu sul peso del Pilota e la potenza della moto. Kawasaki e Yamaha hanno tanto da lavorare se vogliono vincere il Mondiale Piloti e battere questo binomio.

Sia in gara 1 che in Superpole Race si impone Razgatioglu davanti a Bautista. Mentre in gara 2 vince lo Spagnolo. Tra chiude tutte le gare sul gradino più basso del podio e dice addio, anche quest’anno, alle possibilità di vincere il Mondiale. C’è da dire che gara 1 è stata più corta, quindi il vantaggio è stato tutto per Razgatioglu.

Resta da capire quale sia il fattore dominante per Ducati/Bautista. A mio avviso sono gli unici che riescono e sfruttare gli pneumatici fino all’ultimo giro, nelle gare lunghe. Hanno fatto un ottimo lavoro ed il Mondiale Piloti, che manca dal lontano 2011, è sempre più vicino.

Quello che mi chiedi è come mai Rinaldi, che pesa quasi quanto Bautista, non sia al secondo posto in classifica Piloti… La differenza la fa tutta il buon Alvaro, che ha migliorato notevolmente l’approccio alla gara ed è in debito con Ducati di un Mondiale (2019). Rea ancora ringrazia…

Un Jonnhy che purtroppo è in una naturale fase calante della carriera ma che continua a regalare show (pole stratosferica) nonostante non sia più il cannibale di un tempo. Tempo che passa per tutti, anche per i cannibali.

Argentina, Indonesia ed Australia. 3 Round alla fine. Sarà uno spettacolo.

 

Francky

IL CAMPIONE DEL MONDO SONO IO- SBK CZECH POST GP

Il Mondiale Superbike fa tappa in Repubblica Ceca, sullo splendido tracciato di Most, dove lo scorso anno a farla da padrone fu Razgatioglu.  Anche quest’anno vince due gare ed accorcia nel Mondiale.

Si impone Razgatioglu che in questo weekend la fa da padrone sugli altri Piloti di punta. Nel Mondiale cambia sostanzialmente poco, con Toprak che accorcia su Jonnhy. Bautista rimane leader del Mondiale.

GARA 1

Partenza a razzo di Toprak che stacca fortissimo davanti a Jonnhy ed Alvaro. I primi tre scappano subito via. Andrea Locatelli ne combina una ogni metro nei primi 500 metri…A cominciare dal giro di ricognizione.

Jonnhy e Toprak scappano subito via, lasciando dietro Bautista. Toprak comincia a giocare subito sporco con un block pass clamoroso alla curva 2 del 2° giro con Jonnhy che quasi lo tampona. Parte malissimo anche Rinaldi, la cui prima parte di gara è davvero disastrosa a differenza del “privato” Bassani che è sempre più vicino al team Factory.

Poderoso attacco alla 15 di Rea su Toprak che lo ripassa alla 20, ma Rea ritorna davanti all’ingresso dell’ultima curva. Sul rettilineo sono appaiati e Toprak ne supera due. Un giro ed una lotta fenomenale che si replica al giro successivo dove Jonnhy riesce a mettersi in testa, quando cominciano a vedersi alcune goccioline sulle telecamere delle moto.

Difatti segnalano pioggia in pista e Rea ripassa nuovamente Toprak, con Bautista che infila il turco ed anche Rea e si porta in testa alla gara. Con 12 giri alla fine girano in 34 davanti mentre dietro girano in 33, quindi il gruppo si compatta. Nel settore 3 piove praticamente ed i Piloti possono cambiare la moto, con Redding e Bassani che rientrano sui primi. Praticamente a 10 giri dalla fine sono 5 piloti racchiusi in un fazzoletto.

Redding gira mezzo secondo più veloce di Bautista. Nella bagarre Toprak ripassa Rea e si riporta alle spalle di Bautista, ma alla 15 viene ripassato da Jonnhy.

La lotta tra Rea e Razgatioglu è furiosa, si stanno menando dal giro di riscaldamento praticamente. Nel frattempo anche Redding passa Razgatioglu e si porta in P3. La BMW sembra davvero in palla su questa pista finalmente tanto che Redding attacca anche Rea in fondo al rettilineo e si porta in P2 a soli 7 giri dalla fine.

Ad occhio Alvaro ne ha di più ed infatti con un piccolo strappo crea un gap importante girando in 31.998 mentre gli altri tre lotteranno per il podio con Jonnhy che sembra averne meno di Toprak e Scott.

Ultimo giro capolavoro di Bautista con Toprak, Scott e Jonnhy che se le danno di santissima ragione. Vince Alvaro davanti a Razgatioglu e Redding.

Per Ducati si tratta del podio numero 1000 nel Mondiale Superbike dal 1988 ad oggi. 

GARA SUPERPOLE

Magistrale partenza a fionda di Razgatioglu con Rea e Bautista che seguono a ruota. Rinaldi perde la posizione a favore di Bautista, ancora una volta non concretizza la partenza dalla prima fila. Toprak sembra averne di più, con le posizioni un po’ congelate. Pochi sorpassi durante la gara.

Cade Alex Lowes, perdendo l’anteriore mentre Scott Redding è nelle retrovie a differenza di gara 1.

Entrambe le Ducati sembrano non avere lo smalto di ieri. A 4 giri dalla fine Rea si fa sotto Razgatioglu ed ha inizio la battaglia. Rea lo passa alla 15 a tre giri dalla fine, ma Toprak ripassa in fondo al rettilineo. Con due giri alla fine la battaglia è cruenta.

Jonnhy lo ripassa in fondo al rettilineo e Toprak ripassa alla 5, battaglia che toglie il fiato visto che siamo all’ultimo giro. Tentativo disperato di Rea nel curvone, quasi si toccano e Jonnhy va lungo percorrendo nella ghiaia un po’ di metri. BATTAGLIA SPETTACOLARE.

Vince Toprak, davanti a Rea e Bautista. Entrambi gli inseguitori accorciano un pelino su Bautista.

GARA 2

Partenza a razzo di Toprak con Bautista alle calcagne e Rea che parte male. Bassani sembra indemoniato mentre Rea recupera posizioni e si trova subito dietro Rinaldi. Nella bagarre con Jonnhy, al giro successivo Rinaldi perde l’anteriore alla fine del rettilineo e finisce in terra. Non un buon GP, la pressione di Bassani si fa sentire.

Bautista attacca in fondo al rettilineo, cercando di avanzare Toprak, ma va lungo e si salva soltanto per la via di fuga perdendo oltre 1 secondo da Rea e Razgatioglu, con Jonnhy che al giro successivo gli rifila una carenata in fondo al rettilineo e si mette in testa alla gara. SARÀ GUERRA.

È guerra sia. Alvaro rientra in gioco ed a 10 giri dalla fine sono tutti e tre in un fazzoletto. Incredibile. A 4 giri dalla fine Toprak piazza un giro fenomenale con 31.7 ed allunga su Bautista e Rea, un colpo di reni grandioso da parte di Toprak che sembra destinato a vincere questa gara 2.

Toprak va via, si scrolla di dosso gli altri due facendo due giri record della gara e gridando forte “Il Campione del Mondo sono IO”. Chiude secondo Bautista ed al terzo posto Jonathan Rea.

Classifica Mondiale

31 punti separano Rea da Bautista, con Razgatioglu che si fa sotto al Pilota Kawasaki. Mondiale apertissimo per tutti e tre i Piloti.

 

Francky