Era bello quando le “wild card” arrivavano sul circuito di casa e davano sonore lezioni di guida ai Piloti Titolari.
Oggi è diventata quasi un eccezione, anzi quasi impossibile. Però negli anni precedenti avveniva spesso, creando notevoli mal di pancia🤗
Sul circuito di Sugo (Giappone) sono state scritte pagine indimenticabili di storia ( un certo Doohan in sella ad una Yamaha nel 1988 vi dice niente⁉️)
#OnThisDay
Sono passati 20 anni da quando un “quasi 30enne” venuto da Osaka, mise a ferro e fuoco il paddock intero. Quello che sarebbe diventato (pochi mesi dopo) il Campione Nazionale Giapponese 2000 SBK vinse entrambe le manche, pole position e record del circuito in gara.
In sella al suo unicorno verde fece sognare milioni di appassionati, riportando al successo la verdona di Akashi dopo quasi 4 anni sulla pista di proprietà Yamaha (minchia signor Presidente…)
In gara 1 un rocambolesco incidente al via levò di mezzo sia Bayliss che Bonstrom, ed Haga, Edwards e Chili non poterono nulla contro la Furia del cavaliere verde.
In gara 2 andò in scena nuovamente lo show del Pilota Kawasaki che si mise a battagliare con il Campione Nazionale Giapponese in carica Yoshikawa. I Piloti Titolari nulla poterono contro lo strapotere imposto dal “Cavaliere di Akashi” che trionfò anche in gara 2, anzi sia Edwards che Haga ribadirono che…
“Con loro su questa pista è inutile rischiare, è un circuito molto particolare e loro sono dei matti. Non hanno nulla da perdere, noi ci giochiamo il Mondiale”
Quel giorno era il 30 Aprile 2000, venne scritta una pagina indimenticabile del Motorsport.
Quel Pilota è Hitoyasu Izutsu.
“Cavalieri di Akashi”
Francky
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