È andato via in solitaria, come una Tigre, nella giungla del primo giro di Sepang. Ha prima risposto ad Acosta, poi è andato a prendere Bagnaia e li ha salutati entrambi con la manina sinistra, con la destra dosava perfettamente la manopola del gas giro dopo giro. Sembrava danzasse tra i cordoli, leggero, pulito, velocissimo. Ha vinto Alex Marquez, dopo aver matematicamente blindato il secondo posto nel Mondiale e portato il Titolo Mondiale Indipendenti al Team Gresini.
Un compasso, un artista, un fuoriclasse.
Alex Márquez oggi ha disegnato le curve di Sepang come si traccia un’opera d’arte. Ogni ingresso, ogni corda, ogni uscita: pennellate d’autore.
Sembrava di rivedere Max Biaggi nel 2002, quella M1 a carburatori che ballava leggera tra i cordoli. Oggi Alex Márquez ha ricordato al Mondo (non che ce ne fosse bisogno) perché è uno dei piloti più completi, eleganti e veloci dell’intera griglia.
Un applauso al Team Gresini, che ha impacchettato un gioiello capace di trasformare ogni curva in poesia.
E poi Pedro Acosta.
Un miracolo su due ruote, che continua a spremere una KTM che lo tradisce in uscita curva. Ha impiegato 14 giri per superare Bagnaia… con una Ducati l’avrebbe fatto in quattro curve. Il talento è lì, cristallino. Serve solo una moto degna di lui.
Bagnaia, invece, torna ai livelli di inizio stagione, ma conferma una sensazione che porto da Motegi: ha vinto solo perché Marc Márquez non aveva più nulla da rischiare, e ha scelto di chiudere il Mondiale lì.
Nel finale un problema tecnico, ma la verità è che non ha mai avuto il passo per impensierire Alex Márquez, che lo ha tenuto a mollo con freddezza da veterano, alzando i tempi solo quando serviva. Scelta discutibile quella della gomma M anteriore, probabilmente per evitare il confronto diretto diretto con Alex o c’è altro!?
Con una scelta inusuale monta una gomma media all’anteriore. Già prima della gara avevo espresso palesemente il mio dubbio al riguardo. Non sono stato smentito in gara, perché dopo la prima metà i suoi tempi si sono alzati mentre Alex ha continuato a martellare.
Anzi dal 13 giro ha cominciato a perdere mezzo secondo da Pedro Acosta, che lo ha passato non sul rettilineo bensì nel curvone con evidenti problemi in ingresso per Pecco (gomma davanti chiaramente finita). Cosa ancora più inusuale sia Luca Marini che Marco Bezzecchi hanno montato la Media anteriore, proprio come Bagnaia (guarda un po’). Bagnaia ha giustificato tutto con la bucatura dicendo che dal giro 12 ha accusato qualche problema, ma alcuni istanti prima, ad espressa domanda di Meda, Taramasso aveva dichiarato che la perdita di pressione era durata gli ultimi due giri….
Chi mente?
Marini le ha prese da Mir, Bezzecchi addirittura da Ogura. Chiaramente la scelta della media si è rivelata, come vi avevo anticipato nel pre-gara, disastrosa.
La domanda che mi pongo è “chi ha consigliato la Media anteriore” a Bagnaia ed ai compagni di Ranch Bez e Marini.
E infine, Joan Mir. Dopo mesi di buio, porta la sua RC213V sul podio: una vittoria morale gigantesca, un urlo liberatorio per lui e per tutta la Honda.
Attenzione a Pedro Acosta che a soli 26 punti da Bagnaia e 31 da Bezzecchi rientra in maniera dirompente sul podio Mondiale.
Per Bagnaia sarebbe una grandissima débacle uscire dal podio, dopo la cocente paga presa da Marc ma soprattutto da Alex Marquez. Bezzecchi resta il favorito ma le ultime prestazioni di Pedro Acosta, con una consistenza finalmente ritrovata, mi fanno pensare che possa chiudere sul podio.

Morbidelli ha chiuso con un gran ritmo nel finale, conquistando il quarto posto. Quartararo è quinto, penalizzato da un contatto con Morbidelli in curva 15 che lo ha costretto ad alzarsi. Di Giannantonio (VR46) è sesto, davanti a un ottimo Bastianini (KTM Tech3) che, partito 19°, è risalito fino alla settima posizione.
Marini (Honda HRC Castrol), Binder (KTM Factory) e Ogura (Trackhouse) completano la top 10, davanti a Bezzecchi (Aprilia Racing), solo undicesimo. Gli ultimi punti sono andati a Zarco (Honda LCR), Rins (Yamaha), Miller (Pramac Yamaha) e Chantra (Honda LCR).
Next stop Portimao








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