BASTIAN CONTRARIO: LO SPOMPATO

Il GP del Brasile di domenica scorsa passerà alla storia per essere stato teatro di uno spettacolo davvero emozionante e, molto probabilmente, è stato uno dei GP carioca più belli di sempre. Gli spunti di riflessione sono molti e sebbene la lotta, senza esclusioni di colpi, da parte dei due contendenti al titolo la fa da padrona, al sottoscritto non è passata inosservata la prestazione della Ferrari e dei suoi due alfieri, soprattutto di LeClerc.

Proprio in concomitanza del suddetto GP, ho avuto modo di leggere illazioni riguardo al fatto che il monegasco della rossa sia stanco di rimanere in Ferrari perché non si cava un ragno da buco e che, quindi, voglia andare via. Insomma, Charles sarebbe stanco, demotivato, praticamente spompato. Inutile dire che non ho dato credito alla presunta veridicità di quanto ho letto, eppure questo mi ha dato l’occasione di poter riparlare della rossa e della sua fase di transizione. Neanche a farlo apposta, ho avuto l’occasione di imbattermi nella classifica dei primi sette piloti, dove naturalmente ci sono i due della Mercedes, della Red Bull, della Ferrari e Lando della Mclaren. Ebbene, accanto ai loro punti conquistati, viene riportato anche il numero di podi raggiunti. Naturalmente piloti come Verstappen ed Hamilton hanno, rispettivamente, qualcosa come quindici e quattordici podi conquistati a testa… è ovvio! Bottas (terzo in classifica) è a quota dieci e seguono Perez e Norris rispettivamente con cinque e quattro podi a testa. Mi rendo conto che possa sembrare noioso questo elenco e confesso che è la prima volta che mi cimento in questo esercizio, solo che se avete la pazienza di leggere fino in fondo, capirete dove voglio arrivare.

Veniamo finalmente alla coppia rossa: Carlos, che è dietro a Charles, ha tre podi, mentre LeClerc, che è sesto in classifica ed ha un ritardo di soli tre punti sul quinto in classifica (cioè Lando Norris), ha conquistato solamente un podio! Capite cosa voglio dire? Il monegasco della Ferrari è nei primi sei di uno dei campionati più combattuti di sempre, con una monoposto che di sicuro non è il massimo della guidabilità e, comunque, non è quella del 2019. Nonostante questo, con un solo podio sta insidiando la quinta posizione all’inglese della Mc Laren che fino a qualche mese fa sembrava irraggiungibile… non male per uno spompato vero? L’atteggiamento del ferrarista vi sembra quello di un pilota che ne ha le palle piene di stare in Ferrari? Charles LeClerc… il pilota più giovane di sempre ad aver firmato il contratto più lungo di sempre con la scuderia più importante di sempre. Charles in questo momento fa di necessità virtù, perché solo questo attualmente può fare. In questa scioccante classifica, mancano i venticinque punti del GP di casa del monegasco: con la vittoria a Montecarlo ora il buon Charles non starebbe a preoccuparsi di Norris, bensi di Perez il quale ha una Red Bull tra le mani. Qualcuno molto attento potrebbe dirmi che anche Norris ha mancato una vittoria… è vero. Solo che il risultato non cambia perché, se dobbiamo metterci a giocare con il gioco dei “se e dei ma”, i podi sarebbero sempre in difetto per il ferrarista e comunque la differenza di punti non cambierebbe.

Indipendentemente da questo esercizio matematico che vi ho costretto a svolgere, il succo del discorso è che il ferrarista, signore e signori che mi leggete, tutto è tranne che spompato… il pilota della rossa è solo incazzato e allo stesso tempo paziente. Il monegasco sa benissimo che la Beneamata è totalmente concentrata sul regolamento che verrà attuato l’anno prossimo. Che Ferrari sarà competitiva da subito, questo solo l’Altissimo lo sa, io so solo che LeClerc è legato alla Ferrari a lungo e di sicuro questo legame non si spezzerà tanto facilmente. Le parole di Binotto, immediatamente la fine del GP, verso il suo pupillo non sono rivolte a chi non ha voglia di lottare. Ovvio un quinto posto di certo non è l’obiettivo del ferrarista (forse lo era di Max, qualche anno fa?) eppure ciò denota che si lotta per la causa e di sicuro non ci si accontenta… guai a farlo! Il tempo del monegasco presto arriverà, resta solo da capire quando. Le attese sono tante, la pressione elevata, guidare per Ferrari non è mai stato facile, ne sanno qualcosa campioni del calibro come Alonso e Vettel ai quali, per un verso e l’altro, gli è andata male.

Le critiche alla Ferrari di Binotto sono ingiuste e il mantra “Ferrari è a cinquanta secondi” è da ottusi e ignoranti. Si guardi Ferrari da che passato ne viene, ci si soffermi dove la rossa era nel 2020 con sessanta cavalli in meno… almeno (oggi dò i numeri!) e, cosa stia facendo ora con una monoposto che deve rispettare un regolamento che ormai è morente. Personalmente parlando, la rossa di Binotto ha compiuto un mezzo miracolo e le sue scelte si sono rivelate azzeccate… a partire dalla coppia di piloti, che di fatto è la più forte e costante del mondiale. Non si potrebbe spiegare altrimenti la prestazione di LeClerc con il “cancello” di macchina che si ritrova a guidare. Spompato? Gli unici spompati sono coloro i quali criticano in maniera gratuita l’operato di Binotto e della sua squadra in queste attuali condizioni. Charles è il “cavallo” giusto su cui puntare, lo ha già dimostrato nel suo primo anno in rosso e lo rifarà non appena la macchina lo permetterà, perciò ben venga questo ulteriore tirocinio che sta seguendo. L’ho già detto in passato, quando si parla di Ferrari rischio di perdere la bussola eppure, fino a prova contraria, Binotto ed i suoi piloti sono nel giusto… quando il 2022 inizierà potremo giudicare. Fino ad allora possiamo e dobbiamo giudicare i fatti di ora e i fatti dicono che uno dei piloti della rossa con un  solo podio all’attivo è a ridosso dei migliori.

Chi di certo non è spompato e non è stato fiaccato dalla pioggia di penalità è di certo Hamilton (credevate che non avrei menzionato la lotta tra i due acerrimi nemici?), il quale tra talento, macchina e soprattutto motore fresco di pacca ha dominato il GP del Brasile, tra sorpassi contro una concorrenza inesistente e contro un avversario più duro dell’acciaio. Indipendentemente da quanto è successo, il campione inglese ha meritato la vittoria, se non altro perché ci ha sempre creduto. Ora per Verstappen si mette male, se caso mai la prestazione monstre di Hamilton vista in Brasile dovesse ripetersi.  Red Bull dovrà presto capire se sostituire la pu al suo capitano, considerando che ha ancora un buon margine sul campione inglese. Una cosa è certa, né Verstappen né soprattutto Hamilton sono fiaccati o comunque spompati da questa lotta, anzi più lottano e più si caricano. Questa è la prerogativa di chi vive per la competizione e, potete starne certi, in questa categoria vi rientra anche LeClerc.

Mancano tre GP al termine ed Hamilton è chiamato a compiere l’impresa che lo renderà immortale. Verstappen questo lo sa e venderà cara la pelle, sarà battaglia fino all’ultimo GP e nel contempo si consumerà il campionato degli altri, con il monegasco della Ferrari che cercherà in tutti i modi di agguantare quel quinto posto nella classifica piloti, che in termini assoluti non vale nulla eppure in termini di morale vale moltissimo, perché mai si dica che Charles LeClerc sia arrivato a fine mondiale spompato.

Vito Quaranta