Una pista “old school”. Questo è ciò che si dice del circuito di Montreal, spesso teatro di “prime volte”: qui hanno vinto per la prima volta Gilles Villeneuve nel 1978, Jean Alesi nel 1995, Lewis Hamilton nel 2007 e Robert Kubica nel 2008.
Il circuito agevola le sorprese, con la sua configurazione start-stop, che favorisce gare con distacchi piccoli.
E le qualifiche non lo smentiscono. Russell arpiona una pole incredibile, davanti a Verstappen, Piastri e Antonelli, con Norris e Leclerc relegati in quarta fila. Charles ha avuto prove travagliate, sbattendo la macchina in FP1 e saltando le FP2, e buttando al vento un gran giro, e una possibile prima fila in Q3.
Partenza relativamente tranquilla con il solo Kimi che prende la posizione su Piastri. E si tratta di una mossa determinante ai fini del risultato, come vedremo.
Russell e Verstappen distanziano rapidamente tutti gli altri.
Al giro 6 Leclerc, ottavo, ha già oltre 10 sec. di distacco dal leader.
Al giro 12, Norris passa Alonso e si porta in sesta posizione. Antonelli attacca Verstappen, che peró non si fa passare e rientra ai box. Russell rientra per coprirsi dall’undercut, e lo stesso fa Antonelli al giro successivo.
Lando supera Hamilton che rientra pure lui al box, e le due McLaren si ritrovano così al comando.
Leclerc é ora terzo, ma il suo passo sembra essere migliore di quello delle Mclaren. Al giro 17 si ferma Piastri. A guidare la gara ci sono i due che sono partiti con le gomme dure.
Al giro 26 Russell passa Leclerc, che si stava avvicinando a Norris, e ai porta in seconda posizione. Charles si ferma al giro 28 e gli rimontano la dura, ma lui non capisce la scelta, perchè era convinto (e lo confermerà nelle interviste post-gara) di potere fare una sosta sola. Al giro successivo si ferma anche Norris che, invece, monta gomma media.
Al giro 37 Antonelli attacca un’altra volta Verstappen, il quale, come prima, rientra ai box. Andrea ai ferma al giro successivo e i due si ritrovano affiancati all’uscita dai box, ma Max riesce a stare davanti.
Al giro 43 si ferma Russell, e al comando ci sono nuovamente le due McLaren, che non si sa se si fermeranno. E, invece Piastri si ferma al giro 45, e Norris due giri dopo. Al giro 54 entra Leclerc, e Russell ritorna al comando, con Verstappen a 2 secondi e Antonelli ugualmente a 2 dall’olandese.
Al giro 62 Norris raggiunge Piastri e tenta l’attacco, che non va a buon fine. Ma Oscar ha il DRS da Antonelli.
Al giro 67 Lando sorprende il compagno di squadra al tornantino, ma l’australiano resiste e ripassa davanti. Esce però lento dall’ultima chicane, e Norris, nel tentativo di approfittare della sua maggior velocità, lo tampona inspiegabilmente sul traguardo, terminando lì la sua gara. Esce la Safety Car ma non c’é tempo per riprendere.
Finisce così con Russell vincitore a sorpresa, davanti alla McLaren e al bolognese Antonelli, per un podio senza McLaren per la prima volta in stagione. Seguono Piastri, Leclerc, Hamilton, Alonso, Hulkenberg, Ocon e Sainz.
Prossima tappa fra due settimane a casa della Red Bull. Chissà che le direttive tecniche di recente introduzione non abbiano veramente riportato le McLaren sul pianeta Terra. Probabilmente no, ma sperare non è vietato.
P.S. Vasseur ci ha finalmente spiegato il problema della Ferrari: i giornalisti e gli errori di Leclerc. Negli altri team, i capi si prendono sempre la responsabilità davanti al mondo, poi in privato agiscono. Costui, invece, non lesina l’attribuzione di colpe con parole che portano comunque a trarre conclusioni che non fanno bene a chi collabora con lui. Forse, prima di parlare di giornalisti dovrebbe chiedersi cosa fa lui per evitare di alimentare certe teorie.
P.S 2. il vegano Hamilton ha purtroppo fatto fuori una povera marmotta avendone un danno che ha peggiorato il già pessimo comportamento della SF-25. E la F1 nei giorni scorsi ha allegramente postato immagini dei simpatici animaletti scorrazzare sul prato mentre le F1 sfrecciavano loro vicino. Che qualcuno venisse fatto fuori era molto probabile, ma evidentemente loro sono meno pericolosi dei detriti di carbonio.
P.S. 3 Vanzini a Vasseur: “you think that the society is with you?”, con “society” pronunciato “sosieti”. Fate voi.
P.S. 4 Sempre Vanzini ha scoperto oggi che la F1 non é solo Ferrari.
P.S. 5 Se lo stesso giorno dobbiamo vedere un bolognese di 18 anni arrivare a podio e Kubica vincere Le Mans su una splendida HyperCar Ferrari gialla, possiamo effettivamente anche fregarcene di una scialba SF-25 e di un TP inascoltabile. Dispiace solo per Leclerc.
P.S. 6 Ma quanto può essere contento Wolff nel vedere il diciottenne andare forte e colui che l’ha tradito dopo averlo strapagato arrancare a metà griglia guidando una carriola?
P.S. 7 Il processo di crescita è fatto di alti e bassi, ma quando ci si riprende in questo modo dopo due gare non buone vuol dire che si sa imparare dai propri errori, e questo non lo sanno fare in tanti.
P.S. 8 “If you no longer go for a gap which exists you are no longer a racing driver”. E se il gap non esiste e provi ad infilartici lo stesso, sei Lando Norris. E campione del mondo, se continui così, non lo diventerai.
* Immagine in evidenza dal sito www.formula1.com